Comune di Riva del Garda - Provincia di Trento -

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1 Comune di Riva del Garda - Provincia di Trento - Riva del Garda, lì prot. n. Schema di CONVENZIONE contenente le norme e le condizioni per il conferimento dell incarico di redazione del piano urbano della mobilità (PUM). Tra i Signori: dott. ing. Sergio Pellegini, nato a Riva il , Responsabile dell'area Opere Pubbliche del Comune di Riva del Garda, il quale agisce in nome, per conto e nell'esclusivo interesse del COMUNE DI RIVA DEL GARDA (C.F P.IVA ), in base alla deliberazione della Giunta Comunale n. 644 di data ; dott. ing. FRANCESCO SENECI, nato a a Verona il , legale rappresentante della società di ingegneria NETMOBILITY s.r.l., con sede a Verona in via Morgagni, 24, (C.F. SNCFNC69T24L781M, iscritto al n. A2488 dell ordine degli ingegneri di Verona, in seguito denominato professionista. Premesso che in conformità alla determinazione del Responsabile del Servizio di Bilancio Ufficio Tecnico n. data è stata autorizzata la stipulazione del presente atto di incarico, si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1 - Oggetto dell incarico Il COMUNE DI RIVA DEL GARDA affida al dott. ing. FRANCESCO SENECI, della società NETMOBILITY s.r.l., di Verona, che accetta, l incarico di redazione del piano urbano della mobilità (PUM). Il Piano Urbano della Mobilità (PUM) è lo strumento di pianificazione introdotto dalla Legge n. 340 del 21 novembre 2000 in tema di mobilità e trasporti che si prefigge, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), di: - formulare scenari di previsione; - definire misure orientate a migliorare l efficacia del sistema infrastrutturale e a regolare la domanda di mobilità, attraverso la pianificazione territoriale e urbanistica; - sviluppare un Progetto di sistema basato su strategie e obiettivi. Art. 2 - Contenuti del PUM Il Piano Urbano della Mobilità (PUM) è da intendersi quale progetto del sistema della mobilità, comprendente un insieme organico di interventi materiali e immateriali diretti al raggiungimento di specifici obiettivi. Gli interventi ricadenti nel PUM sono finalizzati a: - soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione; - abbattere i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico nel rispetto degli accordi internazionali e delle normative comunitarie e nazionali in materia di abbattimento di emissioni 1

2 inquinanti; - ridurre i consumi energetici; - aumentare i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale; - minimizzare l uso individuale dell automobile privata e moderare il traffico; - incrementare la capacità di trasporto; - aumentare la percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi, anche con soluzioni di car pooling, car sharing, taxi collettivi, ecc.; - ridurre i fenomeni di congestione nelle aree urbane caratterizzate da una elevata densità di traffico, mediante l individuazione di soluzioni integrate del sistema di trasporti e delle infrastrutture in grado di favorire un migliore assetto del territorio e dei sistemi urbani; - favorire l uso di mezzi alternativi di trasporto con impatto ambientale più ridotto possibile. Costituiscono interventi compresi nel PUM: - le infrastrutture di trasporto pubblico relative a qualunque modalità; - le infrastrutture stradali, di competenza locale, con particolare attenzione alla viabilità a servizio dell interscambio modale; - i parcheggi, con particolare riguardo a quelli di interscambio; - le tecnologie; - le iniziative dirette a incrementare e/o migliorare il priva del Garda veicoli; - il governo della domanda di trasporto e della mobilità, anche attraverso la struttura del mobility manager; - i sistemi di controllo e regolazione del traffico; - i sistemi d informazione all utenza; - la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città, nei comuni e nelle aree densamente urbanizzate. Il PUM interessa bacini di mobilità relativi ad aree territoriali contigue e si sviluppano in un orizzonte temporale di medio/lungo periodo. Il PUM è predisposto sulla base delle seguenti componenti essenziali: a) Analisi della struttura e delle criticità del sistema di trasporto attuale, attraverso lo studio : - delle caratteristiche quantitative e qualitative della domanda di mobilità, ricavate sulla base di indagini campionarie, dati da fonte e simulazione del sistema di trasporti; - della struttura dell offerta infrastrutturale e dei servizi per le componenti: trasporto collettivo (su ferro e su gomma), rete stradale, sosta, distribuzione delle merci; - delle politiche adottate per il controllo della domanda di mobilità e del traffico; - dei valori di inquinamento e della qualità dell aria; - degli aspetti economici della gestione del sistema dei trasporti. b) Indicatori di obiettivo e valori attuali Per ciascuno degli obiettivi generali del Piano, sono individuati espliciti indicatori di raggiungimento dei risultati ed il loro valore attuale, determinato con dati da fonte, indagini o simulazione. In particolare, sono riportati almeno i seguenti indicatori per ogni obiettivo: - accessibilità (Obiettivo: soddisfacimento del fabbisogno di mobilità); - quantità di inquinanti atmosferici emessi (Obiettivo: abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico); - livello medio di pressione sonora (Obiettivo: abbattimento dei livelli di inquinamento acustico); - quantità di tonnellate equivalenti di petrolio consumate (Obiettivo: riduzione dei consumi energetici); - numero annuo di incidenti, di morti e di feriti (Obiettivo: aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale); - unità di riferimento/km offerti (Obiettivo: incremento della capacità di trasporto); - quota modale del trasporto collettivo, includente anche quella relativa al trasporto di cittadini con soluzioni di car pooling e car sharing (Obiettivo: aumento della percentuale di cittadini 2

3 trasportati dai sistemi collettivi); - grado medio di saturazione (Obiettivo: riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane); - velocità commerciale media, coefficiente di riempimento medio e frequenza media dei servizi di trasporto collettivo (Obiettivo: miglioramento della qualità dei servizi offerti). c) Strategie di intervento Per ciascuna componente di offerta del sistema di trasporto sono indicate le strategie che il piano intende seguire con gli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradale, sulle tecnologie e sul priva del Garda veicoli, unitamente agli interventi di governo della mobilità e di carattere economico-gestionale, per ciascuna delle seguenti aree: - trasporto collettivo; - rete stradale; - sosta; - distribuzione merci. d) Coordinamento ed integrazione con altri strumenti di pianificazione Il PUM, per poter perseguire al meglio gli obiettivi già richiamati, tenuto conto degli strumenti di pianificazione generale ed esecutiva, è coordinato con gli altri piani di settore, quali i piani di azione per il miglioramento e per il mantenimento della qualità dell aria e dell ambiente e per la riduzione dei livelli di emissione sonora, igienico-sanitari, energetici, quelli urbanistico-territoriali sia generali che attuativi, in specie quelli relativi alle attività produttive e alle attività ricreative e residenziali (piano per insediamenti produttivi, centri direzionali, zone e centri commerciali, zone per il tempo libero, etc.) e con la pianificazione dei servizi sociali e ai piani municipali di welfare, dei tempi e degli orari. Inoltre, il PUM deve essere progettato in coerenza con gli strumenti della programmazione e della pianificazione regionale, secondo le procedure già in vigore o da emanare nei singoli ordinamenti regionali. Ci si collega, in questo modo, alla linea di programmazione integrata del trasporto in area urbana che già ispirava l azione relativa ai «progetti integrati» per le aree metropolitane del PGT del 1986, ed alla Deliberazione del CIPET 23 dicembre 1993 («G.U.», , n. 28) recante Determinazione delle linee guida della organizzazione della mobilità delle aree urbane e metropolitane e degli obiettivi generali di miglioramento della qualità dell ambiente, nonché alla complessa ed articolata normativa sulla limitazione del traffico urbano per ragioni ambientali ed igienico-sanitarie ed a quanto prescritto, in materia di coerenza tra pianificazioni, nelle diverse leggi di settore relative al finanziamento di singole modalità di trasporto (porti, aeroporti, trasporti a guida vincolata, etc.), oltre che alle norme tecniche specifiche di progettazione di singole infrastrutture di trasporto e alle norme generali di progettazione, approvazione e realizzazione di lavori pubblici (legge n. 109/1994 e successive modifiche ed integrazioni), soprattutto per quanto riguarda il collegamento tra studi di fattibilità, progetti preliminari e programmazione dei lavori pubblici. Questa tendenza trova conforto nelle più avanzate esperienze internazionali di pianificazione dei trasporti in area urbana basate sulla cooperazione tra le diverse pianificazioni, quali ad es. l esperienza statunitense del cosiddetto «congestion management program», o quella più recente dei «plans de deplacement urbains» (PDU) francesi, previsti dalla legge generale sui trasporti (LOTI del ) e recentemente ridefiniti sia per quanto riguarda gli obiettivi di carattere igienico-sanitario che dei collegamenti con la pianificazione urbanistica locale. e) Gli scenari di riferimento Gli scenari di riferimento sono relativi all orizzonte temporale di medio/lungo periodo (orizzonte temporale del PUM). Essi comprendono: - le infrastrutture esistenti; - quelle in corso di realizzazione; - quelle programmate con completa copertura finanziaria; 3

4 - gli interventi organizzativi e gestionali per la ottimizzazione del sistema di trasporto. Per ciascuno scenario di riferimento, con opportuni modelli di previsione e simulazione, sono analizzate le criticità del sistema di trasporto e calcolati i valori di partenza degli indicatori di obiettivo. f) Gli scenari di progetto Gli scenari di progetto si ottengono aggiungendo agli scenari di riferimento i nuovi interventi infrastrutturali e tecnologici, nonché gli interventi organizzativi e gestionali per la ottimizzazione del sistema di trasporto previsti nel PUM. L attività di definizione dello scenario di progetto comprende: - la definizione degli interventi del PUM; - l analisi della coerenza o meno degli interventi con i documenti di pianificazione e programmazione; - la verifica di prefattibilità tecnica, amministrativa, economico-finanziaria ed ambientale delle opere infrastrutturali; - la progettazione funzionale di ogni intervento; - la definizione degli interventi organizzativi e gestionali che si intendono adottare nello scenario di progetto. g) Conseguimento degli obiettivi Gli effetti del PUM per il raggiungimento degli obiettivi si valutano con la quantificazione del valore degli indicatori tramite opportuni modelli di previsione e simulazione. h) Gli effetti complessivi La valutazione degli effetti complessivi degli scenari di progetto deve essere effettuata in termini trasportistici, ambientali, territoriali, economici, finanziari e gestionali, rispetto agli scenari di riferimento. i) Metodologia e modelli utilizzati Sono descritte la metodologia ed i modelli utilizzati per la progettazione funzionale, la simulazione e la valutazione degli scenari di riferimento e di progetto. Nello specifico del contesto territoriale e del processo di pianificazione in cui si trova il Comune di Riva del Garda, la redazione del PUM deve rispondere inoltre alle esigenze e/o caratteristiche fondamentali di seguito elencate: 1. dal punto di vista del processo di pianificazione, il PUM deve caratterizzarsi da un lato come approfondimento specialistico settoriale del PRG e dall altro come scenario generale cui dovranno riferirsi gli interventi che si susseguiranno nel corso della validità del PUM (10 anni); 2. dal punto di vista degli obiettivi, il Piano deve essere sviluppato tenendo conto sia dei principali obiettivi generali, fissati dal Piano Generale dei Trasporti quali: il soddisfacimento e lo sviluppo dei fabbisogni di mobilità; il risanamento ambientale; la sicurezza del trasporto; la qualità del servizio; sia di altri obiettivi specifici quali l incentivazione del traffico non motorizzato e facilitazione per mobilità ciclabile e pedonale, la razionalizzazione del trasporto pubblico su gomma e l adeguamento e/o miglioramento del sistema della sosta, al fine di arrivare all obiettivo di una riduzione della mobilità veicolare privata, in particolare in alcuni ambiti urbani Avrà altresì il compito di individuare eventuali punti di criticità, proporre scenari di intervento a breve, medio e lungo termine, proporre soluzioni sperimentali innovative tenendo conto della realtà locale e della conformazione dei luoghi. 3. dal punto di vista dei contenuti il PUM deve sviluppare con particolare attenzione i seguenti temi: A. l accessibilità alla città (microarea) 4

5 Il tema dell accessibilità alla città va sviluppato tenendo conto degli obiettivi sopra citati. Va individuato un sistema complessivo multiofferta riferito alle varie modalità possibili di accesso e circolazione nella città. L obiettivo principale è un organizzazione del traffico progressivamente sempre più aderente a criteri di mobilità sostenibile, da ottenersi con la gradualità necessaria, mediante trasferimenti progressivi di quote di spostamento dai mezzi motorizzati individuali a mezzi maggiormente eco- compatibili. Particolare attenzione deve quindi essere rivolta alla individuazione e predisposizione di parcheggi di interscambio e sistema di trasporto collettivo. B. il sistema perimetrale della città (macroarea) Il sistema perimetrale si sviluppa su due livelli: un livello esterno, a carattere extraurbano, e un livello interno a carattere urbano. Il Piano deve effettuare previsioni di evoluzione della domanda nell ambito temporale di piano e deve identificare gli interventi sulle infrastrutture per il mantenimento e/o miglioramento del livello di servizio. Art. 3 - Servizi oggetto dell incarico La redazione del PUM deve fare riferimento alla seguente sequenza metodologica di base: MODULO 1 - raccolta ed analisi delle informazioni e degli strumenti di pianificazione territoriale disponibili al fine di identificare le criticità emergenti e di redigere un programma dettagliato di attività; - indagini su strada nelle sezioni offerte dal concorrente in sede di gara, e nello specifico: Agosto 2011 (Periodo Estivo) - in concomitanza con le indagini nel Comune di Arco: - indagini dei flussi veicolari (ante completamento circonvallazione Ovest) i. rilevazione 24 ore su 24, per sette giorni consecutivi, sulle 4 principali strade di accesso al centro cittadino, del numero dei veicoli in transito, tramite apparecchi radar allestiti allo scopo; ii. monitoraggio degli 8 fra i principali incroci, in una fasce orarie di punta (sera dalle alle 18.30), mediante utilizzo di telecamere fisse per la rilevazione del numero delle auto, della tipologia dei veicoli e delle principali direzioni di uscita dall incrocio; Ottobre 2011 (Periodo Lavorativo) - indagini dei flussi veicolari (ante completamento circonvallazione Ovest) i. rilevazione 24 ore su 24, per sette giorni consecutivi, sulle 4 principali strade di accesso al centro cittadino, del numero dei veicoli in transito, tramite apparecchi radar allestiti allo scopo; ii. monitoraggio degli 8 fra i principali incroci, nelle due fasce orarie di punta (mattino 7.30/9.30 e sera 17.30/18.30), mediante utilizzo di telecamere fisse per la rilevazione del numero delle auto, della tipologia dei veicoli e delle principali direzioni di uscita dall incrocio; Agosto 2012 (Periodo Estivo) - indagini dei flussi veicolari (post completamento circonvallazione Ovest) i. rilevazione 24 ore su 24, per sette giorni consecutivi, sulle 6 principali strade di accesso al centro cittadino, del numero dei veicoli in transito, tramite apparecchi radar allestiti allo scopo; 5

6 ii. monitoraggio degli 12 fra i principali incroci, nelle due fasce orarie di punta (mattino e sera), mediante utilizzo di telecamere fisse per la rilevazione del numero delle auto, della tipologia dei veicoli e delle principali direzioni di uscita dall incrocio; - indagini sosta con verifica dell offerta e occupazione degli stalli di sosta (parcheggi su strada e fuori dalla sede stradale), e monitoraggio, su tre aree di sosta di maggiore dimensione, del grado di rotazione delle auto, tramite controllo delle targhe su tutto l arco delle ore diurne ( ) a intervalli costanti (30 minuti); - conteggio dei passeggeri saliti e discesi sulle linee del trasporto pubblico locale, per la costruzione delle linee di carico. Ottobre 2012 (Periodo Lavorativo) - indagini dei flussi veicolari (post completamento circonvallazione Ovest) i. rilevazione 24 ore su 24, per sette giorni consecutivi, sulle 6 principali strade di accesso al centro cittadino, del numero dei veicoli in transito, tramite apparecchi radar allestiti allo scopo; ii. monitoraggio degli 12 fra i principali incroci, nelle due fasce orarie di punta (mattino e sera), mediante utilizzo di telecamere fisse per la rilevazione del numero delle auto, della tipologia dei veicoli e delle principali direzioni di uscita dall incrocio; - su 6 sezioni bidirezionali interessate dai conteggi classificati verranno effettuate le indagini Origine/Destinazione sul trasporto privato mediante interviste ai conducenti dei veicoli intercettati. - indagini sosta con verifica dell offerta e occupazione degli stalli di sosta (parcheggi su strada e fuori dalla sede stradale), e monitoraggio, su tre aree di sosta di maggiore dimensione, del grado di rotazione delle auto, tramite controllo delle targhe su tutto l arco delle ore diurne ( ) a intervalli costanti (30 minuti); -conteggio dei passeggeri saliti e discesi sulle linee del trasporto pubblico locale, per la costruzione delle linee di carico. MODULO 2 - primo sviluppo dei temi relativi a mobilità ciclopedonale, i sistemi di trasporto sostenibili convenzionali (TPL) e servizi innovativi (Bike Sharing, Car Sharing, sistemi di trasporto collettivo a domanda debole, car pooling) da valutare nel contesto di macroarea (Alto Garda). - presentazione dei dati raccolti e costruzione di un piano di analisi dell andamento dei flussi veicolari dal PGTU 2000 ad oggi. MODULO 3 Elaborazione del PUM - elaborazione dei risultati conseguiti e loro integrazione con le altre informazioni - basi dati in 6

7 possesso dell Amministrazione Comunale di Riva del Garda; - definizione di ipotesi di evoluzione della domanda di mobilità; - definizione di politiche di governo della mobilità e formulazione di scenari di intervento; - verifiche tecniche degli scenari ipotizzati, anche a mezzo di simulazioni effettuate con utilizzo di modelli idonei; - valutazione dei risultati, identificazione degli insiemi di interventi ritenuti idonei all ottenimento degli obiettivi precedentemente definiti, ovvero redazione dello schema preliminare del Piano; - condivisione con i portatori di interesse della prima bozza di PUM (fino a un max di 5 incontri) - stesura della versione definitiva del PUM; - illustrazione del PUM agli organi politici e alla cittadinanza(fino a un max di 3 incontri); - assistenza tecnica in fase di approvazione da parte dell organo competente. Art. 4 - Ulteriori obblighi del Professionista Nel corso dell intera prestazione il professionista fornirà assistenza tecnico/giuridica in relazione a quesiti, attinenti l incarico in oggetto, che l Amministrazione potrà avanzare. Sono compresi nell incarico in oggetto, tutte le rilevazioni e le indagini, unitamente ai sopralluoghi ritenuti necessari per verificare in loco quanto ritenuto utile al fine di un approfondita conoscenza delle condizioni territoriali e infrastrutturali esistenti. Sono comprese, altresì, tutte le macro simulazioni che il consulente dovrà sviluppare direttamente e le attività di assistenza tecnica durante la fase di concertazione e presentazione del Piano con gli organi comunali, comprese le istituzioni del decentramento e le associazioni di categorie interessate. Infine, sono comprese tutte le attività non esplicitamente escluse dalla presente convenzione di incarico ma che il concorrente ritiene utili allo sviluppo e al completamento del Piano oggetto dell incarico professionale in argomento. La prestazione della consulenza sarà svolta in sinergia con le strutture dell'area delle Opere Pubbliche del Comune di Riva del Garda, tenendo conto delle osservazioni, chiarimenti, suggerimenti e richieste da esse formulati, impegnandosi ad apportare le necessarie integrazioni ai documenti presentati, garantendo una qualificata partecipazione nelle sedi e secondo i tempi funzionali ai fini citati e ricercando la massima efficienza nell utilizzo del tempo ed efficacia nella messa a punto dei diversi contributi richiesti. Tutta la documentazione, da redigersi in lingua italiana, dovrà essere fornita sia su supporto cartaceo che su CD-ROM, e dovrà contenere copia di quanto prodotto nel corso delle attività di cui al presente articolo. Gli standard tecnico/grafici e i formati dei file, oggetto dei suddetti elaborati, dovranno essere concordati preventivamente con dell'area delle Opere Pubbliche del Comune di Riva del Garda. La progressiva predisposizione della documentazione sarà monitorata sulla base di periodici rapporti di avanzamento, da presentarsi alla conclusione di ciascuna delle attività di lavoro di cui al presente articolo. Il completamento dell intero dossier dovrà essere garantito entro i termini stabiliti dalla presente convenzione di incarico. Art. 5 - Tempo utile per l esecuzione delle attività Penale per i ritardi Il professionista è tenuto a dare compiutamente ultimati gli elaborati dell incarico all Amministrazione Comunale entro i seguenti termini contrattuali. Modulo 1 7

8 Primo gruppo di indagini: Effettuazione in Agosto 2011 Ottobre 2011 Presentazione dei dati Dicembre 2011 Secondo gruppo di indagini: circa dopo 4 mesi dalla apertura delle circonvallazione ovest. Modulo 2 Presentazione elaborati Dicembre 2011 (compatibilmente con l andamento dei lavori della redazione del PUM di Arco). Modulo 3 Consegna dopo 5 mesi dall inizio dell ultima fase di indagine. Rimane alla Stazione appaltante, a suo insindacabile giudizio, la facoltà di ordinare la sospensione della consulenza, anche a più riprese, senza dover per questo indennizzi o risarcimenti all incaricato, il quale potrà pretendere soltanto la proroga dei termini di consegna per un periodo di durata pari a quella di sospensione della consulenza. Art. 6 - Compensi L ammontare del compenso dovuto dal Comune al professionista per l esecuzione dell incarico oggetto della presente convenzione è pari ad euro ,00 (trentaduemila), al netto degli oneri fiscali e previdenziali da determinarsi nella misura di legge, comprensivo di tutte le voci risultanti dall offerta del professionista di data 01 luglio Art. 7 - Pagamenti Il compenso di cui al precedente art.6 è corrisposto dal Comune al professionista previa emissione di fattura da parte dello stesso secondo le seguenti modalità: - acconto di euro 1.500,00 (millecinquecento) alla firma del disciplinare di incarico; - acconto di euro 8.000,00 (ottomila) successivamente alla consegna degli elaborati relativi alle indagini effettuate in Agosto 2011 e Ottobre 2011; - acconto di euro 3.000,00 (tremila) successivamente alla consegna degli elaborati relativi al Modulo 2 (Primo sviluppo dei temi relativi a mobilità ciclopedonale, i sistemi di trasporto sostenibili convenzionali (TPL) e servizi innovativi (Bike Sharing, Car Sharing, sistemi di trasporto collettivo a domanda debole, car pooling); - acconto di euro ,00 (dodicimila) successivamente alla consegna degli elaborati relativi alle indagini effettuate nel 2012; - acconto di euro 6.000,00 (seimila) successivamente alla consegna degli elaborati relativi alla versione definitiva del PUM; - saldo di euro 1.500,00 (millecinquecento) all accettazione da parte dell Amministrazione del PUM definitivo e comunque entro 3 mesi dalla consegna. Tutti i pagamenti saranno effettuati a 60 giorni (sessanta) dalla data di ricevimento da parte del Comune della fattura emessa dal professionista (o Studio o Società presso cui il Professionista è domiciliato). Qualsiasi pagamento inerente alla presente convenzione rimane sospeso sino alla comunicazione del conto corrente dedicato, di cui al successivo art.8, completo di tutte le ulteriori indicazioni di legge e il professionista rinuncia conseguentemente ad ogni pretesa o azione risarcitoria, di rivalsa o comunque tendente ad ottenere il pagamento e/o i suoi interessi e/o accessori. I pagamenti possono essere sospesi in ogni momento, qualora si riscontrino inadempimenti contrattuali del professionista o gravi deficienze nelle prestazioni effettuate, comunicati al medesimo professionista mediante nota del Responsabile dell'area delle Opere Pubbliche. 8

9 Nel caso di rideterminazione dell onorario, il pagamento del maggior compenso spettante al professionista ad avvenuta consegna delle integrazioni richieste deve in ogni caso essere effettuato entro 60 (sessanta) giorni dalla data in cui acquista esecutività il provvedimento adottato al fine dell assunzione dell impegno della relativa spesa e comunque non prima della stipulazione del relativo atto aggiuntivo alla convezione, ove necessario. Art. 8 Tracciabilità dei flussi finanziari Ciascuna delle parti assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari secondo quanto previsto dall articolo 3 della Legge 13 agosto 2010 n. 136 e s.m. consapevoli che il contratto è risolto di diritto in tutti i casi in cui le transazioni di pagamento siano eseguite senza l utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. A tal fine il contraente si obbliga a comunicare alla stazione appaltante, gli estremi identificativi del conto corrente bancario o postale dedicato, anche non in via esclusiva, di cui al comma 1 dell articolo 3 citato, nei termini e con le modalità previste dal comma 7 dello stesso articolo, nonché, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso. Il contraente qualora abbia notizia dell inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136, provvede all immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la stazione appaltante e la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo (Commissariato del Governo). Art. 9 - Sospensione incarico per cause di forza maggiore Nel caso in cui il rapporto contrattuale fra l Amministrazione Comunale e il professionista debba essere sospeso per cause di forza maggiore imputabili ad eventi naturali o eventi conseguenti a fatti dell uomo, le parti si consulteranno per definire le necessarie proroghe o altre misure da adottare. Nessuna delle parti sarà, pertanto, inadempiente al contratto qualora la mancata esecuzione o i ritardi nell esecuzione delle prestazioni siano attribuiti a causa di forza maggiore. Art Spese a carico del professionista Sono ad esclusivo carico del professionista: tutte le spese, le imposte e le tasse, IVA inclusa, inerenti e conseguenti alla conclusione del contratto; tutte le spese necessarie per l espletamento delle attività oggetto dell incarico professionale di consulenza che il concorrente si impegna ad eseguire come indicato nella presente convenzione. Art Riservatezza dei dati e proprietà dei risultati dell incarico Il professionista è tenuto: ad operare in conformità a quanto disposto dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in materia di Protezione dei dati personali ; a rispettare il divieto di comunicazione e diffusione dei dati e delle informazioni di cui eventualmente venisse in possesso. Il professionista è inoltre tenuto alla massima riservatezza circa i dati e le informazioni fornite dall Amministrazione Comunale o acquisiti nel corso delle attività oggetto dell incarico professionale di consulenza. I risultati e gli elaborati predisposti nell ambito delle attività, oggetto dell incarico, informatizzati e cartacei, sono riservati e di esclusiva proprietà dell Amministrazione Comunale. 9

10 Art Responsabilità tecnica dell incaricato Il professionista è l unico responsabile dell esecuzione dell incarico professionale di consulenza in oggetto in conformità alle regole generali di buona esecuzione tecnica e nel rispetto di tutte le norme e leggi vigenti. Il professionista avrà come referente tecnico per lo sviluppo dell attività l'ing. Sergio Pellegrini Responsabile dell'area delle Opere Pubbliche del Comune di Riva del Garda, o un suo delegato, al quale compete il controllo delle attività e degli elaborati finali e parziali. Art Trattamento e tutela dei lavoratori Nell esecuzione delle attività oggetto dell incarico professionale di consulenza in argomento, il professionista si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale che verrà impiegato, secondo accordi locali integrativi dello stesso in vigore per il tempo e nelle località in cui si svolgono le attività anzidette. Il professionista deve altresì osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti sulla assunzione, tutela, protezione, assistenza, libertà e dignità dei lavoratori. Il professionista è responsabile penalmente e civilmente di tutti i danni di qualsiasi natura che possano derivare alle persone o alle cose a causa delle attività oggetto dell incarico e si impegna ad attuare tutte le misure di sicurezza a tutela dell integrità fisica dei lavoratori nonché a far rispettare ai propri dipendenti e a eventuali collaboratori tutte le disposizioni di legge, le norme tecniche ed i regolamenti in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro. Art Risoluzione del contratto L Amministrazione aggiudicatrice si riserva la facoltà di risolvere il contratto nelle seguenti ipotesi: a) in caso di frode, di gravi e/o ripetute inadempienze e/o negligenze nell adempimento degli obblighi contrattuali da parte del professionista; b) in caso di cessazione di attività, di fallimento, di concordato preventivo, di stato di moratoria; c) in caso di prestazioni non eseguite con la dovuta professionalità e qualità; d) in caso di ripetute verifiche negative. Nei casi di risoluzione predetti, il professionista avrà diritto soltanto al pagamento delle prestazioni regolarmente eseguite, con diritto dell Amministrazione Comunale di affidare a terzi l incarico in danno al professionista inadempiente, fermo restando il diritto al risarcimento dei danni subiti e delle maggiori spese sostenute da parte della stessa Amministrazione. Nel caso sia il professionista a recedere dall incarico, l Amministrazione aggiudicatrice riconoscerà il corrispettivo delle attività o parti di esse effettivamente svolte, riservandosi di valutare e trattenere sull importo dovuto gli eventuali danni derivanti dalla rescissione del contratto. Per tutto quanto non specificatamente disciplinato dal presente disciplinare di incarico, si intendono qui riportate le norme vigenti in materia purché non in contrasto con quanto qui previsto. rt Sanzioni Il mancato rispetto degli adempimenti di legge, in ordine all affidamento dell incarico professionale di consulenza in oggetto, comporta il pagamento delle sanzioni previste per legge da parte del professionista. Resta comunque salva la facoltà dell Amministrazione Comunale di esperire ogni altra azione per il risarcimento dell eventuale danno subito o della maggiore spesa sostenuta in dipendenza dell inadempimento contrattuale. 10

11 Art Rifusione danni e spese Per ottenere il rimborso delle spese, il pagamento delle penalità e la rifusione dei danni, l Amministrazione comunale può rivalersi, mediante trattenuta, sui crediti del consulente. Art Spese Le spese del presente atto sono a carico del professionista. La convenzione è soggetta ad IVA e pertanto registrabile solo in caso d uso ai sensi dell articolo 1/B) parte II) della tariffa allegata al Decreto del Presidente della Repubblica n.131 del 26 aprile Art Definizione delle controversie Tutte le controversie che insorgessero relativamente all interpretazione ed esecuzione del presente disciplinare sono possibilmente definite in via bonaria tra il responsabile dell'area delle Opere Pubbliche ed il professionista. Nel caso di esito negativo dei tentativi di cui al comma precedente, competente a conoscere delle controversie derivanti dalla presente convenzione è il Foro di Rovereto, escludendosi il deferimento delle stesse alle procedure di arbitrato. Per l Amministrazione: IL RESPONSABILE DELL'AREA DELLE OPERE PUBBLICHE dott. ing. Sergio Pellegrini Il professionista: dott. ing. Francesco Seneci - 11

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