PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE

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1 PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE TITOLO DEL CORSO NUMERO PARTECIPANTI Rischio Clinico- Implementazione dell attività di Clinical Risk Management nella Prevenzione degli eventi di violenza - Implementazione della Raccomandazione Ministeriale n.8 50 DESTINATARI (qualifica) Tutte le professioni ARTICOLAZIONE CORSO 1 edizione da 50 partecipanti TOTALE ORE 4 DATA 9 Giugno 2017 ORARIO AULA RESPONSABILI SCIENTIFICI DEL CORSO DOCENTI TUTOR CRAL Gaetano D Onofrio, Paolo Valerio Grazia Isabella Continisio, Marzia Mazzei, Fabiana Rubba, Paolo Valerio, Gaetano D Onofrio, Patrizia Cuccaro Oriana Barbieri OBIETTIVO GENERALE: Tutti gli operatori aziendali devono conoscere la normativa di riferimento delle Procedure Aziendali e conformarvisi garantendo la massima prevenzione e controllo delle situazioni che possono dare luogo a eventi di violenza secondo il piano aziendale e la raccomandazione ministeriale. OBIETTIVI SPECIFICI: In particolare, alla fine del corso desidero che i discenti acquisiscano le seguenti conoscenze e/o capacità decisionali: Pag. 1

2 1. Sensibilità e capacità decisionali per la sicurezza 2. Conoscenza dei concetti di colpa professionale e colpa specifica 3. Adesione a protocolli aziendali e procedure condivise per la corretta gestione delle attività inerenti la prevenzione della violenza 4. Utilizzo corrente degli strumenti e della documentazione aziendale in materia le seguenti competenze di comunicazione interpersonale: 5. Comunicazione interdisciplinare e interprofessionale METODOLOGIA DIDATTICA: A. Lettura magistrale B. Relazione predefinita C. Tavole rotonde con dibattito tra esperti D. Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore E. Dimostrazioni tecniche senza esecuzione diretta da parte dei partecipanti F. Presentazione di problemi/casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli gruppi) G. Lavoro a piccoli gruppi su problemi/casi clinici con produzione di rapporto finale H. Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche I. Role playing INDICATORI PER LA VALUTAZIONE: % dei partecipanti che conosce i contenuti del piano aziendale % dei partecipanti che sa segnalare non conformità, near misses ed eventi sentinella correlati al processo % dei partecipanti che sa essere attore responsabile del processo di prevenzione della violenza Pag. 2

3 PROGRAMMA ore Titolo: La prevenzione della violenza nelle Aziende Sanitarie Metodologia didattica utilizzata: A B C D E F G H I Docenti e sostituti: Paolo Valerio, Gaetano D Onofrio ore Titolo: Clinical risk management nell AOU Federico II: il processo di implementazione della raccomandazione ministeriale Metodologia didattica utilizzata: A B C D E F G H I Docenti e sostituti: Fabiana Rubba, Patrizia Cuccaro ore Titolo: Prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari: indicazioni e strumenti Metodologia didattica utilizzata: A B C D E F G H I Docenti e sostituti: Marzia Mazzei, Fabiana Rubba ore Titolo: La discriminazione come elemento di violenza possibile tra operatori e pazienti: il caso dell HIV. Metodologia didattica utilizzata: A B C D E F G H I Docenti e sostituti: Grazia Isabella Continisio, Fabiana Rubba Titolo: Applicazioni gruppo di lavoro A.O.U. ore Metodologia didattica utilizzata: A B C D E F G H I Docenti e sostituti: Fabiana Rubba, Patrizia Cuccaro ore TEST DI VERIFICA Pag. 3

4 ABSTRACT Il corso intende diffondere la cultura della qualità e della sicurezza in materia prevenzione della violenza. Esso, pertanto, illustrerà agli utilizzatori ospedalieri il piano aziendale come raccomandato dal Ministero della Salute e presenterà documenti (moduli di richiesta, segnalazione, check list ecc) adottati in azienda per garantire qualità, sicurezza, tracciabilità,. Il corso si inscrive nel progetto aziendale Clinical Risk Management nell AOU Federico II di Napoli e si avvale del supporto della rete dei facilitatori aziendali in tema di sicurezza del paziente e gestione del rischio clinico. Pag. 4

5 QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL CORSO: Data di esecuzione: / / / / Nome e Cognome del partecipante: I partecipanti sono stati messi a conoscenza che: a. la risposta ritenuta esatta va marcata con una X b. condizione indispensabile per acquisire i crediti ECM del Corso è una percentuale di risposte esatte di 4/5 1. la violenza contro il patrimonio a. si gestisce in modo congiunto b. si denuncia c. si subisce 2. nei luoghi affollati a. è più facile che nasca un episodio di violenza b. non vi è mai violenza c. si lavora bene 3. la violenza verbale a. non è violenza b. è normale c. va segnalata 4. ridurre le attese a. riduce le risse nelle file b. aumenta le risse nelle file c. non serve 5. controllare gli accessi a. significa militarizzare l ospedale b. è una strategia utile, ma non sufficiente c. è una limitazione della libertà personale 6. le telecamere a. incoraggiano i furti Pag. 5

6 b. scoraggiano i furti c. non servono 7. gli audit sugli episodi di violenza a. aiutano a identificare il fenomeno b. aiutano a identificare i reparti a rischio c. non servono d. a e b 8. la accoglienza delle diversità a. è una strategia di prevenzione della violenza b. non funziona c. aumenta la violenza 9. lo sportello per la violenza a. è il cup b. è il coies c. è uno strumento di gestione del problema 10. i trasgender a. devono essere accolti senza pregiudizio b.devono avere assistenza secondo l inclinazione sessuale che ritengono prevalente c. non rientrano nei lea d. a e b 11. Cosa si intende per violenza nel posto di lavoro? a. aggressione fisica b. comportamento minaccioso o abuso verbale c. tentativo di aggressione, fisica o verbale le precedenti 12. La De-escalation è: a. una strategia comunicativa finalizzata a ridurre il livello di tensione e a fermare la possibile escalation violenta nella relazione con un utente che manifesti aggressività b. una strategia comunicativa finalizzata ad aumentare il livello di tensione nella relazione con un paziente aggressivo c. una tecnica comunicativa non adatta a situazioni di alta conflittualità d. una strategia comunicativa in cui l operatore perde il controllo di se stesso Firma del partecipante Pag. 6

7 CORRETTORE: 1. a 2. a 3. c 4. a 5. b 6. b 7. d 8. a 9. c 10. d 11. d 12. a Pag. 7