LA LEGGE ELETTORALE Il dibattito al Senato

Transcript

1 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia LA LEGGE ELETTORALE Il dibattito al Senato Focus: gli ordini del giorno presentati dai Gruppi nel mese di novembre dicembre 2013

2 LEGGE ELETTORALE: IL DIBATTITO IN SENATO 2 Nel corso del dibattito in Commissione Affari costituzionali del Senato, nella seduta del 7 novembre i rappresentanti di alcuni Gruppi parlamentari hanno presentato diversi ordini del giorno in materia elettorale. In particolare i Gruppi, preso atto dell'ipotesi di lavoro elaborata dai relatori Doris Lo Moro (PD) e Donato Bruno (PDL), illustrata il 24 ottobre 2013, e della relativa discussione, hanno presentato ordini del giorno con l intenzione di offrire alla Commissione delle precise linee di indirizzo per il prosieguo dei lavori sui disegni di legge in materia elettorale.

3 DISCUSSI AL SENATO 3 L ordine del giorno DE MONTE (PD), DE PETRIS (SEL), DELLA VEDOVA (SC), GOTOR (PD), MARAN (SC), MIGLIAVACCA (PD), MINEO (PD), PAGLIARI (PD), PIZZETTI (PD), ZANDA (PD) impegna la Commissione ad assumere la seguente linea di indirizzo: definire un dispositivo elettorale che, nella ricerca della maggiore probabilità di assicurare, all'esito delle elezioni, una maggioranza certa, stabile e coerente nelle due Camere, preveda un premio di maggioranza, in misura corrispondente a un risultato totale, in ogni caso, di 340 seggi per la Camera e di 170 per il Senato, da attribuire - per ciascuna Camera:

4 4 in prima istanza alla lista o alla coalizione di liste che ottiene la maggioranza assoluta (o almeno il 40/45 per cento) dei voti o dei seggi; o, in mancanza, alla lista o alla coalizione che prevale in un secondo turno di votazioni in contesa tra le due che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti o di seggi. L ordine del giorno è stato posto in votazione nella seduta del 12 novembre e respinto con 10 voti contrari, 5 astensioni e 11 voti favorevoli.

5 5 L ordine del giorno CALDEROLI, BISINELLA (Lega) impegna la Commissione ad assumere la seguente linea di indirizzo: definire un dispositivo elettorale che riproduca il modello già sperimentato dal 1994 al 2001, con gli opportuni adattamenti, concernenti in particolare: a) la delimitazione dei collegi uninominali anche in ragione dell'ultimo censimento generale della popolazione residente; b) una modalità di voto, sia per il Senato sia per la Camera, che nella scelta - da parte di ciascun elettore - di un contrassegno o di un gruppo di contrassegni tra loro collegati, comporta anche la scelta del candidato nel collegio uninominale, a sua volta collegato a quel contrassegno o gruppo di contrassegni;

6 6 c) al fine di garantire la governabilità, prevedere la possibilità di attribuire una parte dei seggi destinati alla "quota proporzionale", sia per il Senato sia per la Camera, quale "premio di maggioranza", a integrazione del numero dei seggi conseguito a livello nazionale con il medesimo contrassegno o gruppo di contrassegni, a condizione che questi abbiano ottenuto una consistenza complessiva minima in voti o in seggi; disporre, nella stessa legge elettorale, che la relativa disciplina sia applicata solo in caso di mancata entrata in vigore, prima delle prossime elezioni, di una legge di revisione del Titolo I della Parte II della Costituzione e della conseguente formula di elezione per le due Camere;

7 7 predisporre le condizioni per un sistema elettorale che - in nuovo assetto bicamerale - promuova, alla Camera dei deputati, la formazione di maggioranze stabili, attraverso una formula di elezione che - in uno o due turni di votazione - consenta agli elettori di scegliere i singoli deputati e di determinare direttamente la maggioranza di governo.

8 LA 8 L ordine del giorno CAMPANELLA, MORRA, CRIMI, ENDRIZZI (Movimento 5 Stelle) impegna la Commissione ad assumere la seguente linea di indirizzo: ad introdurre un numero massimo di mandati elettorali - pari a due - che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire in qualità di deputato e/o di senatore; in particolare, per l'elezione della Camera dei Deputati: 1) adottare circoscrizioni elettorali corrispondenti alla attuale dimensione territoriale delle Province;

9 9 2) per la ripartizione dei seggi, utilizzare la formula D'Hondt in ciascuna circoscrizione senza recupero sovra-circoscrizionale; 3) per l'individuazione degli eletti, adottare un sistema di preferenze ispirato a quello svizzero; in particolare, per l'elezione del Senato della Repubblica: 1) adottare circoscrizioni elettorali corrispondenti alla dimensione territoriale delle Regioni; 2) suddividere le Regioni in sub-circoscrizioni corrispondenti alla dimensione territoriale delle Province;

10 LEGGE ELETTORALE GLI ORDINI DEL GIORNO 10 3) per la ripartizione dei seggi, utilizzare la formula belga in ciascuna circoscrizione regionale senza recupero sovracircoscrizionale; 4) per l'individuazione degli eletti, adottare un sistema di preferenze a livello di sub-circoscrizione provinciale ispirato a quello svizzero.