La Qualità dell integrazione scolastica e sociale Novembre 2015 Palacongressi di Rimini
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1 La Qualità dell integrazione scolastica e sociale Novembre 2015 Palacongressi di Rimini
2 PROMOZIONE DELL INTEGRAZIONE SOCIALE E SVILUPPO DELL EMPOWERMENT DEL MINORE E DELL ADULTO IN NEURORIABILITAZIONE ATTRAVERSO AZIONI DI AUTO-MUTUO AIUTO G.T. Pontiggia, A. Giacovazzo, I. Gallicchio, V. Occhinegro, L. Prospero.
3 Introduzione
4 Progetto di intervento
5 Conclusioni
6 Introduzione
7 Azione neuroriabilitativa Presa in carico globale del paziente secondo un approccio biopsicosociale Attuabile attraverso Intervento multidisciplinare e prospettiva multidimensionale (O.M.S.)
8
9 Disabilità Può comportare Sentimenti di vuoto, impotenza, inutilità, inibizione del tono dell umore Isolamento e comorbilità con stati depressivi
10 Riabilitazione Insieme di strategie abilitanti e riabilitanti deputate alla riapertura di canali relazionali, alla ridefinizione del tempo, degli spazi e dell uso della quotidianità, attraverso il potenziamento delle abilità residue e il recupero possibile delle abilità perse
11 Obiettivi 1 Accettazione ed adattamento alla propria condizione 2 Reintegrazione paziente nella società 3 Raggiungimento dell autonomia 4 Miglioramento qualità della vita
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13 Progettualità Costruzione reti con partecipazione attiva di tutte le parti, per garantire: Non mere azioni educativoassistenzialistiche, ma integrazione delle stesse in un progetto di rete Continuità interventi Ottimizzazione risorse umane ed economiche
14 Interventi integrati, sistemici e olistici Favorisce un processo di sensibilizzazione e di riduzione dello stigma Promuove il riconoscimento dei valori di solidarietà e sussidarietà
15 PROGETTO DI INTERVENTO
16 Principi di base Presa in carico globale (secondo un approccio biopsicosociale) Auto- mutuoaiuto (contesto alternativo di apprendimento e di cambiamento) Prospettiva multidisciplinare e multidimensionale (attraverso un lavoro di rete) Respite- care (per i caregivers) Prevenzione terziaria delle complicanze (in continuità con il processo terapeuticoriabilitativo)
17 Fasi 1.Individuazione partecipanti 3.Realizzazione attività 2.Baseline 4.Verifica
18 1.INDIVIDUAZIONE PARTECIPANTI
19 Minori e adulti con disabilità, aventi potenziale di integrazione socio-sanitaria al fine di Destinatari incrementare l empowerment individuale e l autostima favorire il sostegno delle risorse cognitive, emotive e psichiche - permettendo l abilitazione in competenze non ancora sviluppatesi - potenziando le abilità residue e contribuendo al recupero possibile delle abilità perse
20 Contesto Famiglia e ambiente di vita Rafforzamento empowerment Miglioramento qualità della vita dei membri
21 Interazione Disabile Soggetti normodotati e/o disabili Metodologia ispirata all auto- mutuo-aiuto tra adulti e minori Interscambio risorse in cui ognuno è al tempo stesso erogatore e beneficiario di aiuto, supporto, conoscenze e sviluppo enfatizzando le risorse dell individuo incrementando gli stimoli finalizzati ai bisogni dei minori
22 Si permette Paziente adulto: occupare il proprio tempo in modo attivo e produttivo, favorendo l integrazione sociale, l aumento del senso di autoefficacia e il recupero dell identità personale (memoria autobiografica) Minori: ricevere come input, per l acquisizione di competenze, l aiuto di un altro soggetto portatore di limitazioni Sviluppare ed esercitare abilità prassiche, capacità di ricerca e recupero lessicale, abilità sociali favorendo autostima, capacità relazionali, identità personale, empowerment e supportando gli obiettivi di abilitazione e riabilitazione
23 2. BASELINE
24 Colloqui clinici Osservazioni Test (VINELAND,S.T.A.I, MMSE, GDS.) Valutazione del funzionamento globale Valutazione caregiver
25 3.REALIZZAZIONE ATTIVITÀ
26 Fase progettuale Prestazioni riabilitative specifiche Monitoraggio funzioni globali
27 Fase progettuale Interventi specifici per il potenziamento delle abilità residue coinvolgendo istituzioni del territorio terzo settore
28 4.VERIFICA
29 Colloqui clinici Osservazioni Retest aree critiche riscontrate in fase di baseline
30 RISULTATI
31 Miglioramento tono dell umore Incremento abilità sociali Miglioramento competenze nelle aree risultate deficitarie
32 Rafforzamento memoria autobiografica, potenziamento empowerment individuale, consolidamento identità Ampliamento occasioni favorenti sostegno emotivo, prevenendo condizioni psicopatologi che di innesto Presa in carico distribuita tra servizi coinvolti Sostegno al caregiver
33 BIBLIOGRAFIA
34 Baldacci, M. (2012). Trattato di pedagogia generale. Roma, Carocci. Canestrari, R. (1990). Psicologia generale dello sviluppo. Bologna, CLUEB. Giarelli, G., Nigris, D., & Spina, E. (2012). La sfida dell'auto mutuo aiuto. Associazionismo di cittadinanza e sistema socio sanitario. Carocci. Tapper, L.M., & Toner, J.A. (1993). Respite Care: Programs, Problems, and Solutions. Philadelphia: Charles Press. Tognetti Bordogna, M. (2005). Promuovere i gruppi di self- help. Franco Angeli. Vecchiato, T., & Mazzini Estensi, L. (2008). Integrazione sociosanitaria: risultati di sperimentazioni e condizioni d'efficacia. Fondazione Emanuela Zancan
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