NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire
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- Beatrice Fantini
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1 La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire
2 Perché questo progetto? La violenza domestica o intrafamiliare è una violenza di genere (il più delle volte le vittime sono le donne, i responsabili sono gli uomini), presente in tutte le culture, non solo fisica ma anche economica, sessuale, psicologica. Il bersaglio è la donna (compagna, moglie, convivente) ma si estende a tutto il nucleo familiare provocando angosce, paure, traumi anche permanenti sui figli, spesso minori. Il progetto che Cittadinanzattiva sta avviando in Toscana si chiama Non chiudere un occhio, perché dobbiamo smettere di ignorare il problema: la violenza domestica si deve e si può prevenire.
3 Il fenomeno della violenza domestica La violenza sulla donna ha conseguenze drammatiche e spesso irreparabili. Nel 91% dei casi di violenza nella relazione, la vittima è la donna. Ogni 2 giorni, in Italia, è uccisa una donna dal partner o dall ex partner. All interno di una relazione, quando l uomo usa violenza sulla donna spesso coinvolge anche i figli, compresi i minori. I minori coinvolti nella violenza familiare, oltre a subire traumi psicologici e affettivi, sono esposti all alto rischio di riprodurre situazioni di violenza, agita o subita, da adolescenti e da adulti.
4 Il fenomeno della violenza domestica Le donne che giustamente denunciano sono molto più in pericolo di vita dopo aver denunciato. Le donne inserite nei programmi di protezione, insieme ai loro figli, subiscono ancora la violenza dell'allontanamento da casa e dal lavoro. Tutti consideriamo la violenza un male e un reato e la condanniamo. Quando però la violenza viene usata all interno della relazione affettiva, siamo più inclini a giustificare. E non interveniamo perché pensiamo che non siano fatti nostri.
5 La violenza domestica quindi... è un fenomeno di proporzioni enormi è un problema culturale combatterla è una questione di civiltà va sempre condannata riguarda tutti colpisce le persone in condizione di debolezza, in genere donne e minori è una violazione dei diritti umani ha costi individuali e sociali elevatissimi
6 Cittadinanzattiva e la violenza domestica Cittadinanzattiva è un associazione di TUTELA E PROMOZIONE DEI DIRITTI dei cittadini. La violenza domestica nega diritti fondamentali della persona: primo fra tutti il diritto all autodeterminazione. Poi il diritto alla salute psico-fisica, alla sicurezza, alla giustizia. Tutti temi cari alla nostra Associazione. La violenza intrafamiliare non affrontata preventivamente ha inoltre costi enormi che potrebbero essere abbattuti, altro tema a noi caro. E' quindi impegno civico di primaria importanza per il nostro Movimento occuparsi del grave problema culturale della violenza praticata direttamente contro le donne e indirettamente contro i minori.
7 Le caratteristiche del progetto Riflessioni avviate in alcune nostre assemblee, successivi confronti con associazioni del territorio, interessanti esperienze europee ci fanno ritenere che è doveroso affrontare il problema ed è importante farlo nell'ottica della prevenzione. Lo scopo di questo progetto, in linea con i principi del nostro Movimento, è quello di informare sul fenomeno della violenza domestica; sensibilizzare l opinione pubblica e le nostre istituzioni; coinvolgere i cittadini; educare i giovani per stimolare il cambiamento culturale; verificare i risultati.
8 A chi è rivolta la campagna A differenza di molte altre, questa campagna non è rivolta esclusivamente alle donne. La violenza domestica non è un fatto «privato» su cui chiudere un occhio. E invece un problema che riguarda tutti: Le donne che la subiscono, affinché trovino una società più attenta e sensibile che sia in grado di aiutarle e proteggerle realmente. Gli uomini che la praticano, perché hanno bisogno di essere aiutati a cambiare. perché al 91% sono gli autori della violenza. I minori che vi assistono, perché vanno protetti da un trauma che li condizionerà tutta la vita. I cittadini comuni, che seppur estranei al fenomeno, devono cambiare il loro modo di pensare e contribuire attivamente affinché fenomeni di violenza intrafamiliare vengano tempestivamente scoperti. I giovani, perché solo partendo dalla loro educazione si può cambiare la cultura e prevenire la violenza nelle prossime generazioni. Le istituzioni, la scuola, le Forze dell Ordine, perché solo tramite una costante attenzione sociale è possibile abbattere il fenomeno.
9 Perché PREVENZIONE Spesso ci rendiamo conto del problema solo quando ne arriva notizia sulle pagine di cronaca nera: troppo tardi. Prevenire significa innanzitutto salvare vite umane e tutelare soggetti in situazioni di debolezza. Alla violenza domestica spesso sono testimoni i figli minori, gli adulti di domani, che con molta probabilità diventeranno a loro volta vittime o autori di nuova violenza. I costi sociali, sanitari e legali della violenza sulle donne in Italia sono stimati in 17 miliardi di euro l'anno (indagine Intervita 2012). La prevenzione è molto più efficace della cura, e può arginare il fenomeno. I paesi europei dove si sono messe in atto politiche di prevenzione sono riusciti ad abbattere notevolmente i numeri della violenza domestica (modello inglese Patricia Scotland).
10 Come fare PREVENZIONE La violenza domestica è soprattutto un problema culturale. Spesso si tende a non vedere, a sottovalutare, a fraintendere e mal interpretare il problema. Il primo e principale strumento di prevenzione è diffondere consapevolezza nella società. Scopo di questa campagna è quindi INFORMARE, SENSIBILIZZARE e COINVOLGERE cittadini e istituzioni sulle reali dimensioni del problema, sui suoi costi (in termini di danaro e di salute pubblica) e sulle distorsioni culturali che lo generano. E soprattutto EDUCARE i giovani ad un atteggiamento diverso nei confronti delle relazioni interpersonali.
11 Informazione e sensibilizzazione Tramite la diffusione capillare di dépliant e manifesti, con questo progetto vogliamo: Richiamare l attenzione su un fenomeno poco conosciuto nelle sue reali dinamiche, soprattutto culturali e psicologiche Far riflettere sugli aspetti sociali, sulle conseguenze per i minori, sulla necessità di intervenire a priori sugli uomini maltrattanti e non solo a posteriori sulle vittime (le donne e i figli) Indicare alcuni «campanelli d allarme» che possono aiutarci a riconoscere per tempo situazioni di violenza domestica Fornire indirizzi utili dove informarsi sul fenomeno Segnalare, a livello regionale, recapiti di centri antiviolenza a cui rivolgersi in caso di necessità
12 Coinvolgimento Esistono numerosi segni premonitori che, se riconosciuti per tempo, consentirebbero di intervenire nei casi di violenza intrafamiliare prima che sia troppo tardi. Chiunque di noi può fare le sua parte: basta «non chiudere un occhio», riconoscere i campanelli d allarme, e sapere dove informarsi e a chi rivolgersi. Il problema non riguarda solo le donne vittime di violenza intrafamiliare, ma ci riguarda tutti: parenti, amici, conoscenti, insegnanti, vicini di casa, colleghi di lavoro, istituzioni, forze dell ordine, medici di famiglia,...
13 Educazione Altro punto chiave di questa campagna è quello di lavorare all interno delle scuole (medie inferiori) in collaborazione con gli insegnanti, per coinvolgere, informare e sensibilizzare i ragazzi sul tema della violenza di genere e della violenza nelle relazioni interpersonali. Tramite un concorso a premi, scegliendo contenuti adeguati all età preadolescenziale, stimolare i ragazzi alla riflessione su comportamenti e mentalità che riguardano la violenza (non solo fisica) nelle relazioni interpersonali.
14 Grazie per la vostra attenzione
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