PREMESSO CHE: La Provincia di Ascoli Piceno:
|
|
- Cosimo Ranieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ACCORDO DI PARTNERSHIP PER L ASSISTENZA TECNICA, IL MONITORAGGIO, LA PROGRAMMAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E LA PROMOZIONE DEI SERVIZI PER L IMPIEGO PROVINCIALI. ANNO 2015 TRA L Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno - (C.F )- rappresentata dal dott. Domenico Vagnoni Dirigente al Servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro nato a San Benedetto del Tronto il 15 ottobre 1955 C.F. VGN DNC 55R15 H769W e domiciliato per la carica presso la Sede della Provincia di Ascoli Piceno, Piazza Simonetti n. 36 (di seguito anche denominata Provincia) E Italia Lavoro S.p.A. con sede legale in Roma, Via Guidubaldo del Monte n. 60 (C.F ), rappresentata dal Presidente e Amministratore Delegato, dott. Paolo Reboani, nato a Roma il 04 Gennaio 1965, domiciliato per la carica ed ai fini del presente atto presso la sede sociale (di seguito anche denominata Italia Lavoro) VISTI - la Legge 15 marzo 1997 n il D. Lgs. 21 aprile 2000 n la Legge del 12/03/1999 n l articolo 2, comma 36, della legge 22 dicembre 2008 n. 203 e successive modificazioni - l articolo 19 del decreto legge n. 185/2008, convertito dalle legge n. 2/2009 e successive modificazioni ed integrazioni - la legge regionale n. 2 del 25 gennaio il D. Lgs. 14 settembre 2011 n la legge 28 giugno 2012 n. 92 RICHIAMATE - la Convenzione rep. n. 2 del 7 giugno 2002 avente ad oggetto Accordo di Partnership per l Assistenza Tecnica alla progettazione ed attuazione di azioni integrate di sistema nel campo delle Politiche del Lavoro e dei servizi per l Impiego stipulata tra l Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e Italia Lavoro - la Delibera di Giunta Provinciale n. 79 del 14/03/2005 avente ad oggetto Accordo di Partnership per l Assistenza Tecnica ai Servizi Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro dell Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno. Approvazione bozza di convenzione ed atto di indirizzo - la Determinazione del Dirigente del Servizio Formazione Professionale n. 174 del 23/03/2005, avente a oggetto L. R. 16/90 F. O. Accordo di Partnership per l Assistenza Tecnica ai Servizi Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro dell Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno Delibera di Giunta Provinciale n. 79 del 14/03/2005. Impegno di spesa - l Accordo di Partnership tra la Provincia di Ascoli Piceno e Italia Lavoro stipulato in data 19/05/2005 Rep. n. 11, per l assistenza tecnica ai Servizi Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro per il triennio 2005/2008 in attuazione della D.G.P. sopra citata; - la Determinazione del Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro n. 103 del 19/09/2006 Accordo di partnership per l assistenza tecnica ai servizi di Formazione e Politiche Attive del
2 Lavoro dell Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno di cui alla Delibera di Giunta Provinciale n. 79 del 14/03/2005. Approvazione programma operativo seconda annualità ed impegno di spesa. - la Convenzione tra la Provincia di Ascoli Piceno Italia Lavoro del 02/10/2006 rep. n. 4, recante il programma operativo seconda annualità avente ad oggetto la fornitura di servizi destinati ai Centri per l Impiego, l Orientamento e la Formazione ed inerenti l inserimento lavorativo ed il collocamento mirato delle persone con disabilità - la Determinazione del Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro n. 74 del 21/09/2007 Accordo di partnership tra l Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e Italia Lavoro S.p.A. di cui alla delibera di Giunta Provinciale n. 79 del 14/03/2005. Seconda annualità. Riassunzione somma e nuovo impegno di spesa - la Determinazione del Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro n. 127 del 13/12/2007 Accordo di partnership tra l Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e Italia Lavoro S.p.A. di cui alla delibera di Giunta Provinciale n. 79 del 14/03/2005. Terza annualità. Approvazione programma operativo ed impegno di spesa - la Convenzione tra la Provincia di Ascoli Piceno e l Agenzia Tecnica del Ministero del Lavoro denominata Italia Lavoro del 28/12/2007, rep. n. 52, recante Implementazione nei Centri per l Impiego, l Orientamento e la Formazione del modello di servizio di Account territoriale per la diffusione e la promozione dei servizi per l impiego ed in particolare dell incrocio domanda offerta di lavoro e dell inserimento lavorativo di persone con disabilità - nota prot. n. 1843/S1U/2007, a firma del Presidente della Provincia pro tempore, sig. Massimo Rossi, inerente la messa a disposizione gratuita nei confronti di Italia Lavoro S.p.A. di uno spazio attrezzato presso la sede della Provincia di Ascoli Piceno, via Kennedy, n. 34 composto da:tre scrivanie, un armadio, tre PC con connessione internet, due linee telefoniche, un armadietto, due cassettiere e un appendiabiti - la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 82 del recante Accordo di partnership per l Assistenza tecnica, il monitoraggio, la programmazione delle politiche attive del lavoro e la promozione dei servizi per l impiego stipulata tra l Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e Italia Lavoro S.p.A. della durata di anni due - la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 12 del avente ad oggetto Indirizzi in materia di mercato del lavoro- Approvazione schema di Accordo di partnership per l assistenza tecnica, il monitoraggio, la programmazione delle Politiche Attive del Lavoro e la promozione dei Servizi per l Impiego provinciali- Anno la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 28 del avente ad oggetto Accordo di partnership per l assistenza tecnica, il monitoraggio, la programmazione delle Politiche attive del lavoro e la promozione dei Servizi per l Impiego provinciali- Anno l Accordo di Partnership per l assistenza tecnica, il monitoraggio, la programmazione delle politiche attive del lavoro e la promozione dei servizi per l impiego provinciali, annualità La Provincia di Ascoli Piceno: PREMESSO CHE: - ai sensi dell art. 9 della L. R. n. 2 del 25 gennaio 2005, attraverso le proprie strutture denominate Centri per l Impiego, l Orientamento e la Formazione, continua a svolgere istituzionalmente funzioni relative al collocamento, all orientamento, alla formazione e al lavoro; - è ancora chiamata a promuovere interventi volti a garantire, attraverso i servizi per l impiego, la gestione e la realizzazione di interventi di politica attiva in relazione a quanto previsto dalla programmazione europea, nazionale e regionale;
3 - può stipulare accordi e convenzioni con altre strutture di servizi, pubbliche e private, per omogeneizzare gli standard di intervento; - può stipulare, nel rispetto delle norme di legge, accordi e convenzioni con strutture pubbliche o private, al fine di migliorare la qualità degli interventi in relazione a situazioni di emergenza locale o per favorire l inserimento professionale di soggetti in condizioni di svantaggio rispetto al mercato del lavoro, attuando, nel contempo, il principio delle pari opportunità; - può, d intesa con altri enti locali interessati, individuare forme e tipologie organizzative per il più ampio espletamento delle attività dei Centri per l Impiego; - valuta necessario e urgente attivare ogni strumento di coordinamento e di controllo, di programmazione e realizzazione degli interventi relativi alle funzioni ed ai compiti ad essa attribuiti nell ambito di un ruolo generale di indirizzo, promozione e coordinamento ed ogni misura rivolta alla realizzazione dei più alti livelli di occupazione nell ambito del territorio provinciale, al fine di migliorare la qualità delle azioni che, in relazione alle esigenze locali, sono volte a favorire: occupabilità, orientamento, informazione, inserimento professionale e rientro nel mercato del lavoro; - in esecuzione degli atti sopra richiamati ha attivato, nel corso degli anni, un percorso di collaborazione con Italia Lavoro finalizzato all implementazione delle politiche formative e del lavoro che si è sviluppato, nei diversi ambiti di intervento, in concrete modalità operative e strumenti idonei a promuovere una programmazione coordinata e condivisa per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e l integrazione delle politiche regionali, nel contesto più ampio delle politiche nazionali e comunitarie; Italia Lavoro: - è una società a totale partecipazione pubblica, istituita sulla base della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 maggio 1997; - si configura quale ente in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; - ai sensi dell art. 30 della legge n. 448 del 2001 e dell art. 7 terdecies, comma 1, del D. L. 31 gennaio 2005, n. 7 convertito nella legge 31 marzo 2005 n. 43, svolge prevalentemente attività di supporto al Ministero del Lavoro per la promozione e la gestione di azioni nel campo delle politiche del lavoro, dell occupazione, dell assistenza tecnica ai servizi per l impiego, della tutela dei lavoratori e delle politiche sociali e previdenziali; - nell ambito sopra descritto, tra l altro, promuove e gestisce progetti a favore delle cosiddette fasce deboli del mercato del lavoro: disoccupati di lunga durata, inoccupati, giovani, donne, immigrati, soggetti rientranti nell area dello svantaggio, cercando il più ampio raccordo tra le istituzioni incaricate delle politiche attive per l impiego e il mercato di riferimento, con particolare riguardo a quello locale e con l utilizzo di risorse nazionali e comunitarie; - opera per la predisposizione di sistemi per l organizzazione e la promozione delle attività, per la gestione dei servizi, per l adeguamento delle informazioni e della comunicazione, per dotare i nuovi servizi di una maggiore capacità progettuale e di coordinamento, con l obiettivo di superare la disomogeneità complessiva attualmente presente; - favorisce il potenziamento e la qualificazione di nuovi intermediari del Mercato del Lavoro e costituzione di reti locali per il lavoro CONDIVISA: - la necessità di intervenire a favore delle persone, destinatarie finali delle azioni di integrazione salariale, con interventi congiunti e coordinati di politica passiva e attiva del lavoro al fine di
4 ottimizzare l utilizzo delle risorse per un più efficace e tempestivo reinserimento nel mercato del lavoro in relazione a target specifici di soggetti quali giovani, soggetti svantaggiati, percettori di misure di sostegno al reddito - l esigenza di programmare interventi congiunti tesi a salvaguardare il capitale umano mediante un insieme di misure tese di sostegno reddituale e formativo e, nel contempo, a conservare la capacità produttiva delle aziende; - la necessità di integrare risorse finanziarie di diversa natura, razionalizzandone l utilizzo per concorrere attraverso un disegno comune agli obiettivi di sviluppo di un efficace sistema di tutele dei lavoratori espulsi e di servizi per il reinserimento lavorativo; - la volontà di incentivare l inserimento lavorativo dei giovani attraverso il ricorso al contratto di apprendistato e strategie integrate tra politiche per lo sviluppo delle imprese, per il lavoro e per la formazione; - la necessità di ridurre il numero di disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine; - la necessità di promuovere la partecipazione attiva, migliorare l occupabilità nelle pari opportunità e nell inclusione sociale. CONSIDERATO: - gli obiettivi e le strategie della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo Marche ; - che Italia Lavoro attiva interventi sul territorio a valere sui Programmi Operativi Nazionali di competenza; - che Italia Lavoro gestisce anche Programmi di azione nazionale a valere su altri fondi, anche a valle di accordi di cooperazione istituzionale fra Ministero del lavoro ed altre Amministrazioni dello Stato Tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono quanto segue: ART. 1 NATURA E OGGETTO DELL ACCORDO La Provincia di Ascoli Piceno e Italia Lavoro nell ambito della durata del presente Accordo, realizzeranno interventi e azioni coordinate prioritariamente finalizzate a fronteggiare la crisi che ha colpito le imprese ed il mercato del lavoro locale, attivando azioni utili al sostegno dei lavoratori e delle aziende. ART. 2 IMPEGNI COMUNI DELLE PARTI Le Parti si impegnano ad attivare interventi a supporto delle politiche del lavoro, in un ottica di sostenibilità, volti a: potenziare la governance territoriale sul versante della programmazione delle politiche del lavoro; sostenere l integrazione tra azioni e risorse nazionali, regionali, favorendo la complementarietà degli interventi; supportare l adozione e l implementazione di piani di sviluppo dei Servizi per l Impiego con interventi mirati; favorire la cooperazione tra gli operatori pubblici e privati, funzionale all ampliamento della gamma di servizi erogati;
5 supportare la progettazione, la gestione e la implementazione di interventi su target specifici di lavoratori svantaggiati con particolare attenzione a donne, giovani, immigrati, disabili, transizione carcere lavoro anche attraverso la diffusione e l implementazione di metodi e strumenti e la qualificazione degli operatori. ART. 3 ISTITUZIONE TAVOLO DI COORDINAMENTO Al fine di garantire la coerenza e l operatività degli interventi previsti dal presente Protocollo, la Provincia di Ascoli Piceno e Italia Lavoro istituiscono un Tavolo di coordinamento, con il compito di: a) garantire la complementarietà tra le azioni gestite dalla Provincia e gli interventi di Italia Lavoro assicurando la coerenza degli indirizzi politico-istituzionali e le modalità tecniche condivise nella realizzazione dell intervento; b) indirizzare tutte le azioni e gli interventi previsti dal presente accordo; c) definire e modulare il piano di dettaglio delle attività; d) presidiare le modalità attuative e verificare la coerenza delle azioni; e) monitorare l andamento delle azioni e delle risorse. Il Tavolo tecnico è presieduto dal Dirigente del Servizio Formazione professionale e Politiche attive del lavoro o da un suo delegato, dal Responsabile di macroarea di Italia Lavoro o suo delegato Ove necessario, possono esser presenti funzionari dei CIOF e responsabili delle aree di intervento di Italia Lavoro di tecnici ed esperti di volta in volta individuati. La partecipazione al Tavolo tecnico non comporta alcun onere a carico delle Parti. ART. 4 IMPEGNI DI ITALIA LAVORO Italia Lavoro mette a disposizione della Provincia di Ascoli Piceno le competenze e gli strumenti sviluppati negli anni nell ambito dei programmi e delle azioni di sistema, in particolare: a) comunicazione in ordine agli interventi proposti da Italia Lavoro S.p.A. in materia di mercato del lavoro ed eventuale successiva realizzazione attraverso il compimento di azioni condivise con la Provincia di Ascoli Piceno; b) raccolta dei dati documentali e delle statistiche presenti nella banca dati in possesso e/o detenute dalla società Italia Lavoro S.p.A.(se richiesta); c) scambio di prassi e esperienze nazionali e internazionali su progetti di occupazione e occupabilità; d) sostegno, anche attraverso propri operatori, a progetti di orientamento e occupazione rivolti ai giovani; e) supporto alla elaborazione di progetti europei finalizzati ad accrescere l occupabilità dei lavoratori anche mediante l utilizzo delle risorse dei fondi strutturali; f) massima informazione, attività di consulenza e messa in atto di azioni di supporto in relazione ai progetti e agli interventi realizzati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; g) sostegno ad azioni concordate con la Provincia di Ascoli Piceno volte ad innalzare i livelli di occupabilità e occupazione dei soggetti svantaggiati stimolando l integrazione con le imprese e le associazioni; h) supporto e assistenza tecnica agli operatori dei Centri per l Impiego nella gestione e nell erogazione dei servizi ai giovani, nell ambito del Programma Garanzia Giovani. i) assistenza tecnica nel potenziamento e qualificazione dei servizi per l impiego; j) supporto nella gestione degli interventi di ricollocazione e reinserimento lavorativo; k) rafforzamento dell apprendistato e altre misure di inserimento al lavoro, la promozione di auto impiego e auto imprenditorialità; l) Supporto alle azioni di adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al cambiamento
6 m) Supporto all incremento occupazionale e alla partecipazione attiva al mercato del lavoro attraverso percorsi integrati di inclusione sociale di persone svantaggiate. Italia Lavoro si impegna ad utilizzare strumenti, uffici, informazioni e ogni altro mezzo messo a disposizione della Provincia di Ascoli Piceno esclusivamente per le finalità strettamente connesse al presente Accordo. Italia Lavoro si impegna a utilizzare le attrezzature fornite di cui al successivo art. 5 e, in particolare, del telefono e la connessione Internet solo per gli scopi rientranti nell oggetto e nelle finalità della presente convenzione, negli orari e nei giorni di apertura degli uffici provinciali (lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7.45 alle martedì e giovedì dalle ore 7.45 alle 18.30). Italia Lavoro riconosce che è esclusivamente responsabile del verificarsi di eventuali danni a persone, a cose, al proprio personale e/o a terzi che possano derivare dall esercizio della propria attività e dall uso dei materiali ed attrezzature specificate all art. 5, esonerando la Provincia di Ascoli Piceno da qualsiasi responsabilità e danno materiale e/o morale che possa verificarsi. Si obbliga a custodire i beni consegnati secondo la diligenza del buon padre di famiglia. Italia Lavoro S.p.A. si impegna a comunicare al Dirigente del Servizio Formazione professionale e Politiche attive del lavoro, preventivamente, i nominativi e le mansioni del proprio personale e collaboratori che avranno accesso allo spazio attrezzato fornito dalla Provincia, si impegna, inoltre, a comunicare con congruo anticipo (minimo 15 gg.) ogni variazione dei nominativi e mansioni delle persone che opereranno al proprio interno. ART. 5 IMPEGNI DELLA PROVINCIA La Provincia Assessorato alle Politiche Attive del Lavoro e Formazione Professionale, al fine di favorire la piena integrazione funzionale ed operativa delle attività programmate in attuazione del presente Accordo si impegna a: a) garantire il necessario supporto, anche attraverso il coinvolgimento delle strutture proprie o convenzionate per la pianificazione degli interventi e per l implementazione operativa delle azioni condivise; b) mettere in atto ogni altra azione tesa al raggiungimento degli obiettivi condivisi al fine di implementare l efficacia e l integrazione degli interventi; c) valutare e programmare congiuntamente eventuali azioni sperimentali su diversi bacini di intervento. d) mettere a disposizione di Italia Lavoro S.p.A., per il raggiungimento degli scopi di cui alla presente convenzione, un apposito spazio attrezzato, gestito in maniera autonoma dalla medesima società, presso il Centro per l Impiego di Ascoli Piceno, in viale Kennedy, n. 34, comprendente: l uso di una stanza, del mobilio (quattro scrivanie, due cassettiere, un appendiabiti, n. 5 sedie, n.4 computer, n. 1- stampante) connessione ad Internet, tre apparecchi telefonici per due linee telefoniche, luce pulizia e riscaldamento; e) mettere a disposizione di Italia Lavoro per il raggiungimento degli scopi di cui alla presente convenzione, una stanza del Centro per l Impiego, l Orientamento e la Formazione di San Benedetto del Tronto per le riunioni interne o con soggetti esterni, in occasione delle sedute del Gruppo Territoriale Operativo locale, in base alle esigenze manifestate dalla medesima società. In relazione a quanto sopra non è prevista la corresponsione di alcun canone in considerazione e a compensazione delle attività svolte dalla società Italia Lavoro ex art. 4 della presente convenzione. Si precisa che l uso delle attrezzature fornite e, in particolare, del telefono e la connessione internet è consentito solo per gli scopi rientranti nell oggetto e nelle finalità della presente convenzione. L uso è consentito negli orari e nei giorni di apertura degli uffici provinciali indicati nel precedente art. 4. Italia Lavoro S.p.A. è esclusivamente responsabile di eventuali danni a persone, a cose, al proprio personale e/o a terzi che possano derivare dall esercizio della propria attività e dall uso dei materiali ed attrezzature sopra specificate, esonerando la Provincia di Ascoli Piceno da qualsiasi responsabilità e danno materiale e/o morale che possa verificarsi.
7 E tenuta alla custodia dei beni consegnati secondo la diligenza del buon padre di famiglia. ART. 6 DURATA DELL ACCORDO Il presente accordo ha la durata di sedici mesi a decorrere dal 01 Settembre 2015 al 31 Dicembre Le Parti si riservano la facoltà di disdire anticipatamente il presente accordo qualora non siano ulteriormente condivise le finalità e gli impegni in esso riportati mediante apposita comunicazione scritta. L eventuale rinnovo potrà essere previsto con apposito atto. ART. 7 OBBLIGHI DI RISERVATEZZA Tutti i dati personali e le informazioni di carattere tecnico, amministrativo, scientifico, didattico, di cui le Parti dovessero entrare in possesso nello svolgimento del presente Accordo, dovranno essere considerati strettamente riservati e pertanto le Parti non ne potranno far uso per scopi diversi da quelli espressamente contemplati e rientranti nell oggetto del presente Protocollo. In particolare, Italia Lavoro S.p.A., come sopra rappresentata, si impegna a garantire la piena attuazione delle disposizioni di cui al D.Lgs , n. 196 in materia di tutela della riservatezza dei dati personali. Il Titolare del trattamento per la Provincia di Ascoli Piceno è il Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro, dott. Domenico Vagnoni. Responsabile del trattamento per Italia Lavoro è il Responsabile della Macro Area territoriale Centro Adriatica dott. Piero Brandimarte, giusta nomina della società. ART. 8 OBBLIGHI SICUREZZA Italia Lavoro si impegna, relativamente all esercizio della propria attività, ad elaborare un proprio documento di valutazione dei rischi e a garantire l adempimento di tutte le prescrizioni previste dalle vigenti normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro esonerando la Provincia di Ascoli Piceno da qualsiasi responsabilità connessa all esecuzione del presente accordo. La Provincia di Ascoli Piceno si impegna a fornire un locale conforme alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e a prendere atto dei nominativi e delle mansioni delle persone che opereranno all interno dello spazio attrezzato tenendone conto nell ambito delle procedure di gestione delle emergenze. La Provincia di Ascoli Piceno si impegna, inoltre, a fornire al suddetto personale, con tempestività, le necessarie informazioni su eventuali rischi presenti nella sede e le procedure da seguire in caso di emergenza. Letto, approvato e sottoscritto. Data Servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro Il Dirigente Domenico Vagnoni Italia Lavoro s.p.a. Il Presidente e Amministratore Delegato Paolo Reboani
VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA
CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 1 marzo 2000 Seduta pubblica Sessione I ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 32 Presidente Fulvio Cerofolini Consigliere
DettagliP R O V I N C I A D I NOVARA
P R O V I N C I A D I NOVARA SETTORE PROTEZIONE CIVILE CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI NOVARA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA
DettagliP R O T O C O L LO D I N T E S A
Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliLEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO
LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa
DettagliAccordo Quadro tra Regione Abruzzo e Italia Lavoro S.p.A.
Accordo Quadro tra Regione Abruzzo e Italia Lavoro S.p.A. La Regione Abruzzo, rappresentata dal componente la Giunta preposto alle Politiche attive del lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E UNIONE DELLE PROVINCE D ITALIA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E UNIONE DELLE PROVINCE D ITALIA Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l Unione delle Province d Italia UPI VISTI il
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno
DettagliL'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da
PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER LA COLLABORAZIONE IN AMBITO STATISTICO L'Istituto nazionale di
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliVISTI. Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ;
PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA PROMOZIONE DI PROGETTI DI INSERIMENTO LAVORATIVO E STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO DI PERSONE IN STATO DI DISAGIO SOCIALE (PROGRAMMA PARI) VISTI Il Decreto Legislativo
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliDECRETI PRESIDENZIALI
DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
DettagliDisposizione Dirigenziale
Area Sistema Produttivo, Lavoro e Welfare Lavoro Disposizione Dirigenziale Raccolta Generale n.4873/2012 del 11/06/2012 Prot. n.100468/2012 del 11/06/2012 Fasc.15.4 / 2010 / 13 Oggetto: Piano Emergo 2011
DettagliRUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO
RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliOggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL.
Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL. VISTA la legge 12 marzo 1999, n. 68, ed in particolare l'art.
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliCONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO
Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO INFORMATICO ALL ATTIVITÀ DI ESTRAPOLAZIONE, ELABORAZIONE E MONITORAGGIO STATISTICO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO
PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO Premesso che l ANCI, in base alle previsioni dell art.1 del suo Statuto,
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliPROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra
PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO tra Ufficio scolastico provinciale, Provincia di Rovigo, Assessorato alle Politiche Sociali, e Assessorato alla Pubblica Istruzione e Associazione Polesine
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
Dettaglisubappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE PER L EFFETTUAZIONE DI UN TIROCINIO FINALIZZATO ALL ASSUNZIONE DI UN LAVORATORE DISABILE. BENNET SPA. VISTA la legge 12 marzo 1999,
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione. FormezItalia S.p.A. SDA Bocconi School of Management
PROTOCOLLO DI INTESA TRA Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione E FormezItalia S.p.A. E SDA Bocconi School of Management PER L individuazione di metodi e strumenti innovativi per la
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliREGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO
REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliDGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE
DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliCOMPETENZE DEI SERVIZI. 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21)
COMPETENZE DEI SERVIZI 1.1. Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21) a) la partecipazione, su delega dell Autorità di Gestione, ai Comitati di Sorveglianza nazionali e regionali, ai gruppi
DettagliDECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
d) relazioni bilaterali con la Turchia, i Paesi del Caucaso, le Repubbliche centrasiatiche e la Russia; e) temi trattati nell ambito delle Nazioni Unite e delle Agenzie Specializzate; f) temi relativi
DettagliDISCIPLINARE D INCARICO TRA L UNIONE DI COMUNI TERRE DI CASTELLI E LA. L anno 2011, il giorno... del mese di..presso la sede dell Unione di TRA
DISCIPLINARE D INCARICO TRA L UNIONE DI COMUNI TERRE DI CASTELLI E LA FEDERCONSUMATORI PROVINCIALE PER LA GESTIONE DI SPORTELLI DEL CONSUMATORE A TUTELA DEL CITTADINO CONSUMATORE UTENTE L anno 2011, il
DettagliConcorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE
Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
Dettaglid) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE E CON IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliPARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F. 2007 RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI
28-3-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 42 7 UPB 1.2.1.1.620 Spese generali di funzionamento Cap. 04350 Manutenzione ordinaria sul patrimonio disponibile e indisponibile
DettagliDIRETTIVA DEL MINISTRO DEL LAVORO CESARE DAMIANO
DIRETTIVA DEL MINISTRO DEL LAVORO CESARE DAMIANO - VISTI gli articoli 4 e 14 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165, e successive modifiche ed integrazioni; - VISTA la Direttiva del Presidente del
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina
DettagliProtocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)
Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO
DettagliAREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI
AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI Determinazione nr. 754 Trieste 25/03/2015 Proposta nr. 273 del 24/03/2015 Oggetto: L.R. 41/96 art. 21 Programma provinciale di sperimentazione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.
ALLEGATO A MODELLO DI PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E L ENTE LOCALE/REGIONE. PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE
DettagliDISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE Art. 1 - Finalità e oggetto. 1. La Regione del Veneto promuove l agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle attività agricole, per ampliare
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPolitiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale:
Politiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale: L esperienza della Regione Marche Mauro Terzoni Dirigente Servizio Istruzione, Formazione
DettagliP R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO
P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L
DettagliProt. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
Prot. n. 24708 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTI in particolare gli articoli 6, comma 3, e 1, comma 1, del decreto
DettagliACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia
ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
Dettaglidi concerto con Visti i commi 280, 281 e 282 dell articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 con i quali si prevede che:
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visti i commi 280, 281 e 282 dell articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 con i quali si prevede che:
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI CASTENASO (Bologna) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con delibera consiliare n. 92 del 20/12/01 INDICE : art. 1 Finalità art.2 Obiettivi comunali
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA Il Prefetto di Catania rappresentato dalla Dott.ssa Anna
DettagliAllegato: Contratto di fornitura di servizi
All. n. 2. Allegato: Contratto di fornitura di servizi Premesso che: - Commerfin S.C.P.A., con sede legale in Roma, Via Nazionale, 60 (la Società o Commerfin ), iscrizione al Registro delle Imprese di
DettagliVISTO il protocollo d intesa conseguentemente elaborato, allegato alla presente a farne parte integrante formale e sostanziale; P R O P O N E
DCC N. 13 DEL 09/03/2009 OGGETTO: Approvazione protocollo d intesa con la Fondazione Beato G. Tovini, onlus di Verona, per l attuazione del progetto Microcredito di soccorso, prestiti a persone e famiglie
DettagliComune di Jesi. Protocollo d intesa
Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliPO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione
REPUBBLICA ITALIANA Unione Europea Regione Siciliana PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Area Coordinamento, Comunicazione, Assistenza tecnica UOB I - Servizi della Comunicazione PO
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliO GG E TTO : Approvazione linee guida per riconoscimento attività private finalizzate alla prima formazione degli operatori socio-sanitari.
O GG E TTO : Approvazione linee guida per riconoscimento attività private finalizzate alla prima formazione degli operatori socio-sanitari. N. IN 15/02/2013 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali
PROTOCOLLO D INTESA per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali Distretto Socio-sanitario n.2 Serra S. Bruno, ASL 8 Vibo Valentia L anno 2005 (duemilacinque) addì, negli
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
Dettagli