COMITATO TECNICO LAVORO E FORMAZIONE

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1 Antonio Migliardi COMITATO TECNICO LAVORO E FORMAZIONE Linee di indirizzo 14 novembre 2012

2 Scenario Nel contesto attuale, caratterizzato da importanti cambiamenti la gestione del fattore lavoro, risulta di centrale importanza per assicurare alle imprese un adeguato margine competitivo. Questo implica: da un lato, la necessità di conoscere in modo dettagliato le dinamiche e le interrelazioni tra le variabili chiave che definiscono il mercato del lavoro quale supporto informativo imprescindibile del processo decisionale aziendale dall altro, lo sviluppo di competenze specifiche per rendere possibile la gestione ottimale della nuova fase di centralità della contrattazione collettiva di II livello che apre a un diverso modo di organizzare il lavoro 2

3 Mission Il Comitato intende sviluppare la propria attività lungo due direttrici: valorizzare il collante territoriale e rendere visibile ed apprezzabile il contributo specifico dell Associazione alla vita delle imprese; operare in rapporto di complementarietà con quanto operato da altri soggetti (es. Confindustria) per sviluppare valore e contribuire all elaborazione degli indirizzi strategici 3

4 Metodo di lavoro Il Comitato individua gli obiettivi strategici e si incontra periodicamente per verifiche e aggiornamenti sulle linee programmatiche che si intendono seguire. L attività programmatica, pertanto, si arricchirà nel corso dei lavori Si apriranno diversi «cantieri di approfondimento» all interno dei quali verranno costituiti Gruppi di lavoro tematici che svilupperanno i progetti individuati. Le linee di attività verranno seguite da un coordinatore e la partecipazione sarà aperta all adesione delle aziende interessate alle diverse tematiche 4

5 Obiettivi Accompagnare le aziende nel nuovo contesto economico-produttivo e di relazioni industriali Individuare meccanismi virtuosi di trasferimento del know how e delle competenze tra aziende e, in particolare modo, tra grandi e piccole Fornire strumenti alle imprese di autovalutazione rispetto ai propri obiettivi strategici anche al fine di valorizzare la propria produttività Rafforzare l interlocuzione con la Regione e le Istituzioni per stimolare l adozione di politiche territoriali di interesse sui temi del lavoro e formazione e consentire la realizzazione delle progettualità del Comitato stesso L Associazione, nel perimetro lavoro e formazione, può essere un luogo di ricerca di sinergie ed azioni comuni fra gli associati e fra questi e gli altri stakeholders 5

6 Linee di intervento Per il perseguimento degli obiettivi il Comitato si avvarrà dell attività di diversi «cantieri»: PRODUTTIVITA /COMPETITIVITA OFFICINA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI OFFICINA PER LE PICCOLE IMPRESE FORMAZIONE 6

7 Linee di intervento cantieri - 1/4 INDICATORI DI PRODUTTIVITA /COMPETITIVITA Intende sperimentare l implementazione di un sistema di rilevazione che consenta alle imprese di disporre di letture aggiornate e territorializzate del proprio posizionamento competitivo, da sviluppare in stretto collegamento con il Centro Studi Unindustria Sviluppare un sistema di rilevazione di indicatori che, partendo dalle variabili legate alla disponibilità del lavoro e all assenteismo, potrà estendersi anche ad altri aspetti del fattore lavoro quali la produttività e la competitività al fine di realizzare uno strumento informativo a supporto delle decisioni aziendali, strategiche e operative Occorrerà individuare un linguaggio comune semplificato rispetto alle tradizionali rilevazioni con un format semplice e basato sul web per consentire una rapida raccolta dei dati e la trasmissione a stretto giro di feed back informativi alle imprese partecipanti La rilevazione continua potrà consentire la costruzione di un indicatore anticipatore dei trend nel mercato del lavoro regionale, uno strumento utile alle imprese e all Associazione per il monitoraggio della congiuntura economica regionale 7

8 Linee di intervento cantieri - 2/4 OFFICINA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI Nasce per contribuire alla definizione di un nuovo modello di relazioni industriali coerente con il nuovo contesto L Associazione si propone come luogo privilegiato di scambio di esperienze, di studio e di confronto con le imprese al fine di definire insieme a tutti gli attori interessati lo stile, i metodi e i contenuti del nuovo modello nascente di relazioni industriali mettendo a disposizione di tutti la competenza e il profondo vissuto sul tema, nella consapevolezza dell impatto che il nuovo modello avrà sulla relazione tra impresa- lavoratore e sulla competitività L idea progettuale si rivolge alle aziende del territorio di ogni dimensione e settore produttivo Il percorso formativo strutturato per orientare e formare il top management, gli imprenditori e i professional delle relazioni industriali, dell Area Risorse Umane e di altre funzioni aziendali, si articolerà in due seminari, focus group e moduli formativi laboratoriali di una giornata integrati da testimonianze aziendali quali valore aggiunto per la condivisione di esperienze e conoscenze e da ore di formazione con docenti universitari 8

9 Linee di intervento cantieri - 3/4 OFFICINA PER LE PICCOLE IMPRESE L Officina delle relazioni industriali evidenzia un target naturale nella comunità professionale HR tipica delle aziende di grandi dimensioni, in condizione di supportare l onere di ruoli ad elevata specializzazione professionale L ipotesi progettuale dell Officina è aiutare le piccole imprese ad una gestione più consapevole del fattore lavoro attraverso l associazione ed il suo network per minimizzare i rischi e cogliere le opportunità In questo quadro l officina potrebbe avere un obiettivo di orientamento della piccola impresa verso il circuito di stakeholders esterni di diretto interesse territoriale promuovendo momenti di aggiornamento professionale sulle materie di interesse con il diretto coinvolgimento dei medesimi organismi L avvio di attività dovrà prevedere una fase di engagement per assicurare la presenza di un numero minimo di adesioni 9

10 Linee di intervento cantieri - 4/4 FORMAZIONE Mette a fattor comune esperienze e competenze delle aziende sul tema, attraverso processi virtuosi di valorizzazione delle risorse umane. Obiettivo: affiancare la riqualificazione delle persone, individuando modelli di sperimentazione della certificazione delle competenze nella regione Lazio utili anche alla mobilità lavorativa interregionale, in coerenza con quanto già fatto nelle altre regioni, in attesa di ulteriori definizioni a livello normativo nazionale. Le iniziative: 1. Ponte generazionale - Intende individuare e sperimentare una forma innovativa di solidarietà intergenerazionale, che valorizzi l occupazione giovanile e l invecchiamento attivo: incentivare la trasformazione del rapporto di lavoro di un lavoratore senior da full time a part time a fronte dell assunzione di un giovane mantenendo un saldo occupazionale positivo. Si valorizzerà il trasferimento di competenze e conoscenze mediante percorsi di mentoring e coaching 2. Sinergie grandi-piccole imprese - L ipotesi rivolge una particolare attenzione alla piccola impresa con l intento di costruire/disegnare soluzioni che possono aiutare ad una gestione più consapevole del fattore lavoro. L Associazione diviene il facilitatore di un possibile gioco a somma positiva tra grandi e piccole imprese che individua possibili meccanismi virtuosi di trasferimento di competenze dalle grandi vero le PI che hanno l esigenza di crescere dimensionalmente e di fruire delle competenze manageriali in maniera non strutturale 10

11 Linee di intervento: attività connesse INCONTRI/EVENTI Verranno sviluppati specifici approfondimenti sulle tematiche del lavoro e della formazione con i principali attori delle Relazioni Industriali anche a livello nazionale e/o delle Istituzioni Queste attività sono volte ad assicurare l allineamento territoriale alle strategie nazionali ma, allo stesso tempo, ad organizzare gradualmente il feedback per fornire un contributo costruttivo in sede di elaborazione strategica degli indirizzi 11

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