ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA-COMUNITÀ PER L EDUCAZIONE
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- Anna Calabrese
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO GOFFREDO PARISE di Arzignano e Montorso Vic.no COMITATO GENITORI I.C. G. PARISE RETI DI COMUNITÀ COMUNE DI ARZIGNANO COMUNE DI MONTORSO ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA-COMUNITÀ PER L EDUCAZIONE La nostra scuola propone un Alleanza educativa globale aperta alla comunità e collegata alla società. Essa è un luogo dove alunni, docenti, famiglie e comunità possono confrontarsi e comunicare per decidere insieme le linee su cui fondare l educazione del ragazzo e dividersi consapevolmente la responsabilità educativa. Instaurando tale comunicazione vengono così rafforzati i collegamenti tra scuola e famiglia in un sistema coerente e concreto che riguarda i valori, le pratiche e gli obiettivi educativi. Solo tale rapporto collaborativo può far nascere una vera e propria Alleanza educativa in grado di alimentare una reciprocità di obiettivi, azioni ed impegni in cui tutti sappiano innescare le motivazioni e le spinte necessarie per la costruzione del bene comune e per un continuo miglioramento. Per far crescere questa Alleanza occorre conoscere in profondità i problemi e le sfide dei nostri ragazzi. Ecco perché abbiamo chiesto l aiuto di tre grandi esperti che, in momenti diversi, incontreranno gli adulti per intraprendere un cammino di consapevolezza. Ma perché il ragazzo non si senta letteralmente accerchiato è necessario che l Alleanza educativa non lo escluda, anzi lo comprenda fin dall inizio. Deve essere e sentirsi parte di ciò che lo riguarda, non solo oggetto della riflessione e della accorta pianificazione altrui. Nessun ragazzo potrebbe davvero desiderare di diventare oggetto di una strategia, per quanto amorevole: chiede e pretende di essere protagonista. Gli esperti, oltre ad incontrare gli adulti, incontreranno anche i nostri allievi. Non si tratta più quindi di un Alleanza sul ragazzo, ma col ragazzo in cui i diversi soggetti - insegnante, genitore, giovane stesso - collaborano a diverso titolo al suo diventare grande, partendo dalle sue inclinazioni, dai suoi desideri, dalle sue difficoltà così come dalle sue passioni. Ossia da un ascolto attivo e partecipato a ciò che, come persona, ha da dire. In questo modo si riuscirà a far venire voglia di diventare grandi, perché si costruirà un patto inscritto all interno di un rapporto capace di portare vantaggio e soddisfazione a tutti i soggetti che vi partecipano. 1
2 PROGETTI CURATI DAL DOTT. MARCO MAGGI 1) ADOLESCENTI INQUIETI (F)attori di protezione e comportamenti a rischio in adolescenza PREMESSA L adolescenza è un periodo di cambiamento in cui il ragazzo si muove dalla dipendenza all indipendenza, una crisi di identità che si esprime attraverso esperienze che possono portare ad un comportamento conflittuale. In questa fase i giovani assumono comportamenti a rischio legati alla sessualità, all abuso di sostanze e a problemi emotivi come la depressione e altri disturbi del comportamento. Questa fase evolutiva è anche un momento in cui il ragazzo desidera rischiare-osare : ogni volta che si supera un esperienza azzardata ci si sente potenti, accettati, definiti; è un età in cui correre rischi calcolati significa accettarsi, farsi accettare e trionfare rispetto alle ansie del conflitto adolescenziale. Quindi il tema del rischio assume maggiore rilevanza quando si considerano i comportamenti degli adolescenti in relazione alla loro propensione al rischio connessa proprio con la loro particolare condizione evolutiva. Per prevenire i comportamenti a rischio e le eventuali conseguenze negative è quindi importante rafforzare nei ragazzi i fattori di protezione e aiutarli a capire i meccanismi che li possono indurre ad attivare comportamenti dannosi per la loro vita e salute. OBIETTIVI Maggior sensibilizzazione e informazioni su alcuni comportamenti a rischio Maggior comprensione dei fattori interni ed esterni che condizionano alcune scelte Aumento della capacità di comunicazione e di confronto all interno del gruppo classe Aumento della capacità critica Aumento-potenziamento di alcune abilità sociali FATTORI DI PROTEZIONE ADOLESCENZA 1. Adolescenza: fattori di protezione 2. Autostima e conoscenza della propria identità 3. Resilienza: capacità di saper affrontare e superare le difficoltà 4. Competenze e abilità emotive, comunicative e relazionali 5. Gestione dell aggressività e dello stress 6. Saper gestire l influenza e il condizionamento degli altri (gruppo dei pari e media) 7. Saper gestire stress, problemi e conflitti 2
3 MECCANISMI CHE POSSONO ALIMENTARE I COMPORTAMENTI A RISCHIO Percezione del rischio Trasgressione Influenza e il condizionamento dei media Influenza e il condizionamento del gruppo dei pari Noia Sensation-seeking Risk-taking MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO In letteratura, il modello teorico di riferimento per la realizzazione di questa tipologia di intervento risulta essere l Information Giving Model, che principalmente si focalizza sul cambiamento di comportamento a livello individuale. Il ruolo dell operatore è quello di trasmettere l informazione in maniera oggettiva, adeguata alla popolazione target. Inoltre, ulteriormente a livello informativo, si è aggiunto all inizio un modulo di base sui fattori di protezione. Per supportare il lavoro di sensibilizzazione-informazione verranno predisposte anche delle attività che possono essere realizzate dal singolo docente durante le tre settimane di attuazione dell intervento di prevenzione. Inoltre questo modello di educazione alla salute viene supportato da alcuni approcci teorici quali: A. Educazione socio-affettiva : modello di intervento psico-pedagogico che tende a migliorare nell individuo la conoscenza di sé e facilita nel gruppo classe la comunicazione tra i membri. È un efficace strumento di formazione della personalità secondo valori democratici e un valido mezzo di prevenzione del disturbo mentale e della devianza. B. Media Education : è una disciplina di studio che si pone epistemologicamente al confine (oggetto-frontiera) tra le Scienze della Comunicazione e le Scienze dell Educazione, finalizzata a sviluppare nei minori una informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, generi e linguaggi specifici. VALUTAZIONE Quello della valutazione degli interventi di Formazione dell Educazione alla Salute è un problema complesso, in quanto è sempre difficile misurare gli effetti di un lavoro che si propone di essere prevalentemente qualitativo. È importante però che ogni intervento formativo costruito su basi di scientificità debba predisporsi adeguatamente di strumenti capaci di misurarne l efficacia. Tutto ciò sia per togliere all intervento stesso improvvisazione, sia per ricalibrare progetti futuri. Le modalità utilizzate saranno questionari di entrata-uscita utili a rilevare nel modo più attendibile possibile gli eventuali cambiamenti negli alunni. La verifica sarà inoltre organizzata attraverso un feedback finale al termine di ogni singolo incontro in cui, attraverso una specifica attività, sarà possibile 3
4 cogliere impressioni, stati d animo, elementi di gradimento ed utilità da parte degli insegnanti coinvolti. DESTINATARI TEMPI E DI REALIZZAZIONE E DATE Alunni classi seconde Scuola sec. I grado E. Motterle e A. Beltrame Il corso (nell auditorium della nostra sede) sarà strutturato in 3 mattine di 5 ore ciascuna con cadenza settimanale per un totale di 15 ore GRUPPO A (classi 2^A, 2^B, 2^C, 2^E) ore Martedì 26 gennaio 2016 Giovedì 4 febbraio 2016 Mercoledì 10 febbraio 2016 GRUPPO B (classi 2^D, 2^F, 2^G, 2^AM, 2^BM) ore Venerdì 5 febbraio 2016 Venerdì 12 febbraio 2016 Giovedì 18 febbraio 2016 METODOLOGIA STRUMENTI Il Corso formativo è disegnato in modo da integrare l acquisizione di competenze su tre piani fondamentali: esperienziale teorico della crescita personale Il corso promuove la partecipazione attiva dei ragazzi e la creazione di un gruppo di apprendimento mediante l applicazione di: metodi attivi utilizzazione della pedagogia dell innesto collegamento teoria-prassi Si utilizzeranno: tracce formative lavoro in gruppo scambio tra i partecipanti integrazione dei temi trattati con dispense giochi interattivi video e filmati simulazioni, ecc. 4
5 2) GENITORI IN REGOLA Percorso formativo di approfondimento per genitori sulla gestione di regole, disciplina e responsabilità PROGETTO IN PILLOLE Il tema delle regole è uno degli argomenti più frequenti nelle richieste di sostegno alla genitorialità. Sembra che i bambini e i ragazzi di oggi siano senza regole e non abbiano rispetto dei codici, delle istituzione e delle generazioni che li hanno preceduti. In questo scenario non molto incoraggiante la famiglia è una risorsa importante per cercare di favorire comportamenti autoregolativi e di interiorizzazione delle norme e dei valori di comportamento nei nostri figli, soprattutto quando sono in età scolare. All interno di questo corso i genitori saranno aiutati a trovare strategie e potenziare competenze genitoriali nel gestire la dimensione delle regole in famiglia e creare una maggior sinergia anche nel rispetto delle regole a scuola e nella società DATE DEGLI INCONTRI Martedì 26 gennaio 2016 ore LE REGOLE NELLA VITA SOCIALE E FAMILIARE Le funzioni genitoriali e la socializzazione normativa in famiglia Giovedì 4 febbraio 2016 ore LE REGOLE INDISCUTIBILI IN FAMIGLIA E A SCUOLA L interiorizzazione delle regole: obbedienza e/o responsabilità? Martedì 9 febbraio 2016 ore TRASGREDIRE ALLE REGOLE: PUNIZIONI E SANZIONI La relazione educativa come mezzo per veicolare le regole Martedì 16 febbraio 2016 ore LE REGOLE DISCREZIONALI IN FAMIGLIA Mediare e concordare in una relazione collaborativa in famiglia 5
6 MARCO MAGGI Consulente educativo, formatore del Metodo Gordon (Gordon Training International) per docenti, genitori, operatori socio-sanitari e giovani. Ha lavorato e lavora per diversi enti pubblici e privati all interno di gruppi appartamento, comunità alloggio, attività educativa di strada e lavoro di comunità e di territorio. Da circa 25 anni opera attivamente e prevalentemente nel realizzare attività formative ed educative all interno dell area della prevenzione del disagio e promozione della salute sui temi del benessere a scuola, bullismo, affettività e sessualità, dipendenze, maltrattamento e abuso sessuale, conflitto, motivazione allo studio, sostegno alla genitorialità, benessere delle organizzazioni aziendali e sostegno alle professionalità di docenti, operatori-socio-sanitari, volontari, animatori e catechisti. È coordinatore di progetti di prevenzione per alcuni comuni, provincie, enti/agenzie educative e scuole. Dal 1988 al 1993 è stato presidente dell Associazione Nuovi Orizzonti di Piacenza, che si occupava di prevenzione del disagio giovanile. Dal 1989 sino al 1995 ha promosso e accompagnato gruppi e incontri secondo la pedagogia dell Organismo Internazionale di formazione e ricerca P.R.H. (Personalité et Relations Humaines). Ha conseguito il diploma di Counseling e Relazione di aiuto presso l Istituto Approccio Centrato sulla Persona di Roma. Specializzato in Pastorale della salute attraverso un corso biennale della Conferenza Episcopale Piemontese Consulta regionale per la pastorale della salute. Da alcuni anni ha approfondito il tema del lutto, del trauma e della resilienza, in modo specifico in riferimento ai bambini e agli adolescenti. È autore e curatore di diverse importanti pubblicazioni. È stato membro della Commissione Nazionale sul Bullismo e consulente del Ministero della Pubblica Istruzione per la realizzazione del sito ed è redattore dei siti: e 6
7 PROGETTI CURATI DA FEDERICA BASTIANELLO 1) EDUCAZIONE EMOTIVA-AFFETTIVA-SESSUALE Strumenti per favorire la competenza nella costruzione di sane relazioni di gruppo, di amicizia e di amore PREMESSA Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale è nato dopo un lungo lavoro di ricerca, dal confronto con tanti ragazzi che hanno accresciuto la convinzione che parlare di sessualità è importante perché la sessualità, al di là dei presupposti biologici che ne costituiscono la base, è un fatto culturale e per questo richiede informazione, conoscenza ed apprendimento. Contro la consuetudine di alcuni adulti di scegliere il silenzio, i ragazzi invece manifestano la loro curiosità, le paure, spesso anche le malizie e le provocazioni che sembrano nascere da informazioni confuse, a volte trasgressive, che cercano di raccogliere da soli nel confronto tra coetanei, nel passaparola oppure attraverso la Rete, arrivando a trasformare e deformare tutte le informazioni. Tra gli 12 e i 14 anni si può parlare e confrontarsi con due tipologie di adolescenti completamente diversi: A. ragazzi e ragazze che ancora cercano i giochi dell infanzia e la sicurezza dal mondo degli adulti; B. ragazzi e ragazze che hanno completato lo sviluppo sessuale e stanno vivendo le prime storie affettive e le prime conoscenze sessuali. Questo periodo è molto difficile per i cambiamenti che accadono continuamente, perciò si ritiene che i ragazzi e le ragazze siano capaci di seguire un loro personale percorso alla ricerca di informazioni sulla sessualità. La sessualità è un bene individuale che richiede per esprimersi due condizioni: il coinvolgimento di altri esseri umani; la capacità di viverla inserita all interno delle proprie scelte ideologiche e di valore. Gli incontri, formulati dal semplice al complesso, sono stati strutturati affidando ai ragazzi/e il compito di costruire il proprio percorso di interesse e di conoscenza, con un invito a seguire la curiosità, anche se non esiste ancora per molti un legame tra le informazioni che si daranno e le esperienze che stanno facendo. Alcune informazioni anticipano i tempi e i bisogni di questa età, perché si ritiene che l informazione preventiva agevoli la capacità di compiere scelte individuali consapevoli. I anni sono in genere gli anni delle prime esperienze, delle prime prove nei rapporti affettivi, dei colpi di fulmine, delle simpatie, delle cotte, dei primi approcci con una sessualità che cerca di farsi strada verso le esperienze che si consolideranno nel proseguo della crescita. Le esperienze piccole della sessualità, l attenzione curiosa del proprio corpo e il corpo dell altro sesso, i primi segnali delle preferenze sessuali, le prime paure possono iniziare in questo periodo e 7
8 possono essere positive se sono rispettate alcune regole: essere consapevoli, sicuri, usare la reciprocità e cercare il benessere. OBIETTIVO Dare strumenti per favorire la competenza nell aumento dell autostima e nella costruzione di relazioni di gruppo, di amicizia, di amore, capaci di migliorare il benessere e il piacere della nostra vita. ORGANIZZAZIONE Il progetto è suddiviso in 4 incontri di 2 ore circa per classe (per un totale di 8 ore). Ogni argomento si avvale di uno stimolo visivo (le immagini) che stimola l attenzione e la discussione, uno stimolo cognitivo (scheda teorica) che fornisce informazioni di base sia dal punto di vista fisiologico che psicologico, uno stimolo cinestesico (scheda per l attivazione) che offre un occasione di verifica dell informazione attraverso il confronto con i destinatari a quanto è già noto con quanto è stato acquisito. Esso risponde esattamente alle direttive dell Organizzazione Mondiale della Sanità che, fin dal 1974, ha suggerito di affrontare la sessualità umana in una prospettiva positiva, non solo incoraggiando la prevenzione delle malattie, ma promuovendo lo sviluppo della salute sessuale. Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale segue le indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione per l educazione alla salute e la prevenzione dei comportamenti a rischio dei minori. DESTINATARI Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale viene proposto agli alunni delle classi terze della Scuole secondarie di I grado E. Motterle e A. Beltrame. Durante gli incontri è sempre presente un docente di classe. PROGRAMMA a) Primo incontro (2 h) Viene trattata la differenziazione sessuale dal punto vista socioculturale. Si esamina il processo che porta all assunzione di ruoli sessuali stabiliti dalla società e trasmessi dalla famiglia. b) Secondo incontro (2 h) Vengono esaminate le trasformazioni e i cambiamenti che lo sviluppo puberale comporta. È dedicato ai cambiamenti del corpo: è qualcosa che è già iniziato e che diventa sempre più significativo. c) Terzo incontro (2 h) La sessualità viene vista come scelta da inserire in un progetto di vita individuale, come modo per esprimere l affettività, per comunicare e per porsi in relazione con l altro. In questo incontro sono inserite anche alcune informazioni sulla violenza sessuale e sulle molestie sessuali compiute dagli 8
9 adulti, ma anche dal gruppo di pari. È importante affermare che ci si debba imparare a difendersi e a proteggere la nostra crescita sana. d) Quarto incontro (2 h) Viene trattato l aspetto riproduttivo della sessualità. Vengono inoltre affrontati i temi della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmesse. DATE INCONTRI Classe 3AM: 10/02 ore ; 15/02 ore ; 16/02 ore ; 24/02 ore Classe 3BM: 16/02 ore ; 17/02 ore ; 23/02 ore ; 24/02 ore Classe 3CM: 10/02 ore ; 15/02 ore ; 17/02 ore ; 23/02 ore Classe 3A: 14/03 ore ; 17/03 ore ; 23/03 ore ; 31/03 ore Classe 3B: 15/03 ore ; 22/03 ore ; 30/03 ore ; 01/04 ore Classe 3C: 17/03 ore ; 18/03 ore ; 21/03 ore ; 04/04 ore Classe 3D: 14/03 ore ; 18/03 ore ; 22/03 ore ; 01/04 ore Classe 3E: 16/03 ore ; 21/03 ore ; 30/03 ore ; 31/03 ore Classe 3F: 15/03 ore ; 16/03 ore ; 23/03 ore ; 04/04 ore ) EDUCAZIONE EMOTIVA-AFFETTIVA-SESSUALE RIVOLTO AI GENITORI DEGLI ALUNNI CHE PARTECIPANO AL PROGETTO Informazioni sull attività proposta ai ragazzi e confronto sulle problematiche emerse PROGRAMMA E DATE INCONTRI L esperta incontrerà i genitori: prima dell avvio del progetto: mercoledì 3 febbraio ore a conclusione del progetto: giovedì 14 aprile alle ore La sessualità delle ragazze e dei ragazzi rappresenta per il mondo adulto un territorio ancora poco conosciuto, circondato da silenzio e disagio. Nonostante un processo di modernizzazione della cultura, dell etica sociale, del costume, che ha intaccato la logica tradizionale repressiva e colpevolizzante, il tema della 9
10 sessualità e dell affettività dei minori continua ad essere circondato nella comunità adulta da un rilevante cordone di imbarazzo. In famiglia, le ragazze e i ragazzi sono spesso lasciati soli con le loro difficoltà, con i loro interrogativi, con i loro desideri e con le loro paure concernenti gli affetti e la sessualità. Se gli educatori disertano il campo della comunicazione franca e diretta con le problematiche sessuali dei preadolescenti, a questi ultimi resta pertanto, come unica possibilità di confronto, la comunicazione tra coetanei, spesso confusa e distorta. La negata educazione affettiva e sessuale diventa così un occasione sprecata di dialogo, rappresenta un handicap nel processo di crescita del minore, può lasciare le ragazze e i ragazzi maggiormente indifesi di fronte al pericolo di approcci manipolatori o seduttivi. Ecco quindi l importanza per l esperta da una parte di informare i genitori sull attività proposta ai ragazzi e dall altra di confrontarsi con loro sulle problematiche emerse e sugli aspetti da condividere con i propri figli. BASTIANELLO FEDERICA Diplomata Infermiera e Ostetrica, si è specializzata in Consulenza in sessuologia di 1 e 2 livello e integrazione del 2 livello e in Esperto in educazione sessuale di 1 e di 2 livello presso l Istituto Internazionale di Sessuologia - Istituto di Ricerca e Formazione - di Firenze (entrambe le specializzazioni sono riconosciute dalla FISS - Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e le hanno permesso di accedere all Albo FISS come esperto in educazione sessuale e consulente sessuale. È iscritta all Associazione Italiani Sessuologi (A.S.I.). Ha inoltre conseguito il master di Istruttore in Psicologia del benessere presso l Istituto di psicologia del benessere di Ferrara, direttore dott. Leonardo Milani (mental trainer delle Frecce tricolori). 10
11 PROGETTI CURATI DAL DOTT. PIETRO LOMBARDO FAVORIRE IL DESIDERIO DI APPRENDERE Potenziare la fiducia in se stessi per apprendere più facilmente VISION Perché tanti adolescenti trovano difficoltà ad apprendere? Come sostenere gli studenti nei loro processi emotivi e cognitivi nelle diverse fasi di studio? Quanto incide la percezione di sé o autoefficacia nel successo scolastico? E perché si inceppa il motore del desiderio ad apprendere? Questo progetto introduce ai principali concetti legati alle dinamiche dell apprendimento scolastico, ove il desiderio di studiare sia debole o venuto meno. Un incontro ricca di spunti e di riflessioni, condita da una giusta dose d humour che non guasta mai. Spesso chi mostra un atteggiamento di difficoltà verso l apprendimento è caratterizzato da cicatrici emotive che ledono il senso dell autoefficacia e che ostruiscono i canali cognitivi, limitando così le possibilità di proseguire un sereno e fecondo cammino di formazione personale. MISSION Conoscere le proprie reali potenzialità autorealizzative ed evolvere attraverso l acquisizione di nuove abilità, strategie e metodi volti a migliorare la costruzione della propria identità, la competenza relazionale-sociale, l autostima e la motivazione all impegno scolastico. OBIETTIVO L obiettivo di tale progetto è di offrire ai giovani adolescenti una serie di stimoli che li aiutino ad acquisire una più positiva percezione di sé, a rivalutare il motivo reale delle loro difficoltà di relazione e d apprendimento, nonché a riscoprire il valore dell educazione socioaffettiva e della cultura come strumenti di benessere interiore e sociale. GRAZIE A QUESTO CORSO IL RAGAZZO/A POTRÀ Rivedere se stesso sotto una prospettiva di maggiore consapevolezza e profonda conoscenza Osservare i suoi comportamenti in termini di significato psicoesistenziale Apprendere nuove modalità di comunicazione intrapersonale ed interpersonale Scoprire il valore dell autostima e la presenza delle ferite narcisistiche Imparare a costruire un identità di sé più solida e creativa Utilizzare nuove strategie d apprendimento per rimuovere blocchi o specifiche difficoltà Costruire una visione di sé proiettata nel futuro 11
12 Riconoscere l importanza dell educazione affettiva Sviluppare una maggiore coscienza nei confronti della dimensione morale ed etica DESTINATARI Gli alunni delle classi prime della Scuole secondarie di I grado E. Motterle e A. Beltrame. DATA INCONTRO Il progetto (nell auditorium della nostra sede) sarà strutturato in un unico giorno: Venerdì 19 febbraio 2016 ore ) EDUCARE CON EQUILIBRIO E COMPETENZA Allenare alla professione genitore/educatore VISION L educazione è ciò che permette ad un essere umano di svilupparsi in modo armonico, integrale e reale. Una società che non coltiva il valore dell opera educativa genera caos, distruttività e degrado etico, ovverosia una vita infelice dove regna il disordine morale e l inciviltà. Come ci ricorda Maria Montessori: Il bambino è il padre dell uomo. Gli incontri forniranno la consapevolezza e gli strumenti per formare delle persone dal carattere nobile, dall animo generoso, coscienti dei loro talenti e desiderose di una vita piena, colma di bellezza, di bontà, di operosità e di una spiritualità autentica, fondata sul valore del rispetto e dell amore per il prossimo. MISSION Conoscere il potere delle leve educative che sollevano dalla dipendenza e orientano verso l autonomia, l autostima, la maturità psicoaffettiva e l autorealizzazione. OBIETTIVO DEL CORSO Il corso è stato ideato e progettato per allenare alla professione genitoreeducatore, grazie alla trasmissione di contenuti che possono essere applicati nella realtà quotidiana. Questo corso, unico del suo genere per contenuti e metodologie proposte, permette di apprendere delle strategie relazionali ed educative, secondo il principio della leaderschip situazionale. GRAZIE A QUESTO CORSO POTRAI Riconoscere i bisogni delle diverse tappe evolutive e come vanno soddisfatti 12
13 Imparare con quali stili educativi è possibile sostenere la crescita dell educando verso l autonomia, la maturità e la realizzazione delle sue potenzialità Scoprire come utilizzare il potere dell assertività e dell empatia per migliorare la tua capacità di sintonia comunicativa Gestire i momenti di conflitto in modo creativo Individuare con quali comportamenti puoi favorire la costruzione della preziosa vitamina autostima Comprendere come creare un clima psicoaffettivo famigliare sano, nutriente e rigenerante per tutti i componenti Imparare a prenderti cura di chi ami in modo onesto, maturo, sano, etico e responsabile DESTINATARI Genitori, Nonne/i, Educatori, Insegnanti scuola infanzia, primaria e secondaria di primo grado e tutti coloro interessati a scoprire il grande potenziale di un educazione amorevole, autorevole ed etica. DATE DEGLI INCONTRI Giovedì 3 marzo 2016 ore COME ASCOLTARE GLI ADOLESCENTI: L ATTEGGIAMENTO EMPATICO Giovedì 17 marzo 2016 ore COME COMUNICARE CON GLI ADOLESCENTI E OTTENERE UN ASCOLTO EFFICACE Giovedì 7 aprile 2016 ore INTERNET, SMARTPHONE E VIDEOGIOCHI: VANTAGGI E RISCHI. ISTRUZIONI PER L USO Giovedì 21 aprile 2016 ore CONOSCO MIO FIGLIO? L ALLEANZA EDUCATIVA TRA GENITORI, SCUOLA E FAMIGLIA PER UN EDUCAZIONE ETICA 13
14 PIETRO LOMBARDO Pedagogista con studi a indirizzo psicologico, giornalista pubblicista, fondatore e direttore del Centro Studi Evolution, opera come consulente pedagogico, relatore di conferenze, docente di corsi di formazione, docente di seminari e workshop, autore di Libri e Dvd. La sua esperienza - unita alla conoscenza e a un costante aggiornamento per aiutare le persone a conoscere se stesse e migliorare la qualità della vita - gli ha permesso di ideare e sviluppare percorsi tematici riguardanti l educazione, l evoluzione personale, l orientamento psico-esistenziale e l apprendimento scolastico. Da questa opera di codificazione e razionalizzazione, è nata anche una serie di pubblicazioni disponibili al pubblico come piccoli strumenti di riflessione. Tali libri diventano pretesto per iniziare un cammino di approfondimento, per altri la possibilità di continuare un viaggio di consapevolezza stimolato dai temi trattati tra questi. Per un ulteriore supporto alla persona fa nascere e affianca al CSE Radio Evolution, una radio web dove è conduttore delle rubriche Crescere per educare in onda ogni mercoledì alle ore 21.00, Volersi bene in onda ogni domenica alle ore e I m your coach ogni martedì e mercoledì alle ore su Radio Evolution. 14
15 PROGETTO CURATO DAL DOTT. DIEGO GIRON SPORTELLO D ASCOLTO PSICOLOGICO Uno spazio per pensare, per essere, per diventare INTRODUZIONE La scuola e la famiglia rappresentano gli ambiti privilegiati in cui avvengono la crescita, la formazione e la socializzazione del ragazzo. La scuola è investita da sempre di una grande responsabilità che è quella di formare gli adulti di domani non solo in quanto persone, ma anche in quanto cittadini e lavoratori. L attuale scenario economico, le trasformazioni degli ambienti sociali e organizzativi, rendono il percorso da intraprendere ancora più difficile e impegnativo e per vivere nella società contemporanea si chiede ai ragazzi autonomia, senso di responsabilità e di coerenza, creatività per affrontare l incertezza del futuro. La scuola, inoltre, non è solo un luogo in cui avviene l apprendimento e in cui si trasferiscono conoscenze, ma è uno spazio di relazione, di incontro; un laboratorio in cui sperimentarsi, mettersi alla prova in un ambiente protetto e regolato, per imparare a comunicare e convivere civilmente con i propri coetanei ma anche con gli adulti. La proposta di uno Sportello d Ascolto Psicologico all interno del nostro Istituto, che accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente molto delicato e controverso, quale l adolescenza, è una buona occasione per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, l insuccesso, il bullismo, ma anche uno spazio in cui fare prevenzione rispetto alle situazioni di disagio e sofferenza (fobie scolastiche, disturbi psicosomatici che creano disagio non altrimenti classificato, disturbi alimentari, ecc.) e alle situazioni di rischio (dipendenze, anche da video-games, ecc.). IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA SCUOLA È importante definire quali competenze possiede lo psicologo, e che tipo di attività svolge: In base all art. 1 della Legge 56/89 la professione di psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito. Le principali funzioni di uno psicologo impegnato all interno della scuola possono essere individuate nelle seguenti attività: costituire un opportunità per favorire delle riflessioni costituire un momento qualificante di educazione alla salute e prevenzione del disagio, per il benessere psicofisico degli studenti e degli insegnanti promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi 15
16 costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di aiuto costituire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo collaborare con le famiglie per la prevenzione del disagio scolastico rappresentare uno strumento per la formazione e la riqualificazione del personale docente rappresentare uno strumento, una modalità ed un occasione per la formazione dei genitori. DESCRIZIONE DELL INIZIATIVA Lo Sportello d Ascolto Psicologico offrirà a tutti gli studenti l opportunità di usufruire della consulenza psicologica all interno dell istituto. Lo spazio sarà dedicato prima di tutto ai ragazzi, ai loro problemi, alle loro difficoltà con il mondo della scuola, della famiglia, dei pari e fornirà agli studenti la possibilità di prevenire o affrontare il disagio che fisiologicamente l adolescenza porta con sé. Il progetto nasce all interno della scuola stessa, in modo da costruire in sinergia strategie di promozione del benessere e di prevenzione del disagio. L obiettivo è far si che lo sportello diventi un punto di riferimento e uno spazio che offra accoglienza e ascolto e che come tale non si occupi solo del disagio, ma anche dell aumento delle risorse e delle competenze personali dei ragazzi, aiutandoli ad attenuare i pregiudizi rispetto alla richiesta di aiuto. Un primo passo previsto è la presentazione e la conoscenza di questa figura professionale la cui identità viene spesso deformata e confusa. Lo psicologo è un professionista che si occupa e quindi promuove il benessere e la salute delle persone in tutte le fasi del loro ciclo di vita e chiedergli un aiuto per migliorare è segno di maturità e responsabilità personale. Lo psicologo potrà sostenere lo sviluppo dell identità personale degli allievi, favorendo il miglioramento dell autostima, la percezione dell autoefficacia e la capacità di tollerare fatiche, insuccessi; tramite degli interventi non solo individuali ma anche di gruppo-classe, potrà operare interventi al fine di migliorare la comunicazione, favorendo la maturazione di competenze relazionali adeguate, migliorando la gestione dell aggressività, aumentando la capacità di regolare l attivazione e la disattivazione del sistema motivazionale agonistico, a favore del sistema motivazionale cooperativo, favorendo in questo modo il senso di appartenenza a partire dai compagni di classe all intera scuola. Lo sportello si costituirà anche come spazio di incontro e confronto per i genitori che lo desiderano, per aiutarli a comprendere ed affrontare le difficoltà che possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce. Lo psicologo sarà naturalmente a disposizione di tutti gli insegnanti che richiederanno la sua collaborazione nel confrontarsi con problematiche vissute a scuola nel rapporto con gli allievi, sia a livello individuale che di gruppo-classe. DESTINATARI Tutti gli studenti del nostro Istituto, i genitori, gli insegnanti. 16
17 FINALITÀ La finalità del progetto è quella di migliorare la qualità della vita degli studenti (e a sua volta di insegnanti e genitori) favorendo nella scuola benessere, successo e piacere e promuovendo quelle capacità relazionali che portano ad una comunicazione assertiva e collaborativa. Attraverso colloqui motivazionali e di sostegno i ragazzi avranno la possibilità di apprendere modalità di funzionamento più vantaggiose per il proprio benessere quali ad esempio: imparare ad attribuire costantemente un senso ed una motivazione a ciò che fanno sviluppare senso di responsabilità rispetto alle azioni e alle scelte che decidono di compiere sviluppare le capacità progettuali, apprendere la comunicazione cooperativa migliorare il senso di efficacia personale e di autostima migliorare le capacità esplorative, aumentare il senso di autonomia. Allo stesso tempo questi interventi permettono di effettuare prevenzione rispetto alle situazioni di rischio per la salute. METODOLOGIE Le attività di ascolto vengono realizzate attraverso colloqui individuali di consulenza e non hanno carattere terapeutico. L allievo viene accolto nelle proprie richieste attraverso una modalità empatica, non giudicante, con l obiettivo di aiutarlo nell analisi del problema e nella comprensione del proprio vissuto. Lo sportello diventa per i ragazzi un occasione di: ascolto accoglienza sostegno alla crescita orientamento informazione gestione e risoluzione di problemi/conflitti. Per i genitori che desiderano confrontarsi sulle problematiche dei figli a scuola sono previsti colloqui di consulenza ma anche incontri di gruppo, in base alle esigenze degli utenti. Uno degli obiettivi principali del sostegno ai genitori è il miglioramento delle abilità comunicative e relazionali con i figli. Su richiesta degli insegnanti è possibile organizzare incontri e/o interventi anche nelle classi, non solo in base alle necessità o alle problematiche che i docenti rilevano (conflitti, emarginazione, bullismo, ecc.) ma anche in un ottica preventiva. OBIETTIVI Gli obiettivi che si prefigge il progetto sono: migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in famiglia 17
18 aumentare la motivazione dei ragazzi allo studio aumentare il benessere psicofisico aumentare le capacità meta-cognitive migliorare il senso di efficacia personale e di autostima migliorare le capacità esplorative e progettuali migliorare l attenzione aumentare l ascolto prevenire situazioni di disagio e sofferenza (fobie scolastiche, malattie psicosomatiche, disturbi del comportamento, ecc.) aumentare il senso di autonomia aumentare il livello di responsabilità delle proprie scelte migliorare la capacità di organizzare il proprio tempo migliorare le capacità di distinguere l effettiva competenza (il saper fare) dall intenzionalità (il voler fare) aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione dell identità migliorare il rapporto e il dialogo con gli insegnanti TEMPI Tutti i mercoledì presso il plesso A. Beltrame ore Tutti i mercoledì presso il plesso E. Motterle ore Il progetto sarà realizzato dal 27 gennaio al 25 maggio Altri tempi e orari si possono concordare in base alle esigenze. PRIVACY I contenuti di ogni colloquio sono strettamente coperti dal segreto professionale. Tuttavia, dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto di vista educativo preventivo, lo psicologo fornirà alla Scuola opportune indicazioni per promuovere in seguito nuove iniziative di prevenzione e /o intervento. Gli adolescenti che vogliono accedere individualmente al Servizio devono presentare il previsto modulo di consenso informato debitamente compilato e firmato da un genitore/affidatario. 18
19 DIEGO GIRON Psicologo e psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale. Lavora da oltre vent anni nell ambito dell adolescenza sia in contesti scolastici che extra scolastici alternando interventi educativi e psicologici. Collabora con diverse cooperative sociali della provincia nella gestione di percorsi con minori (dal Nido alla Scuola secondaria di II grado), con genitori ed insegnanti. Da diversi anni svolge il servizio di Sportello d Ascolto presso le scuole di Arzignano. Svolge attività privata in diverse sedi operando con minori, adulti e coppie e realizza percorsi di supervisione in diversi contesti educativi. Un ambito di interesse e di formazione riguarda l area dei Disturbi dell apprendimento e i Disturbi del comportamento, intervenendo con minori, genitori e scuola, in percorsi individuali e di classe. TUTTI GLI INCONTRI SI TERRANNO PRESSO L AUDITORIUM DELLA NOSTRA SEDE (IN VIA IV MARTIRI, 71 - ARZIGNANO VI). I CORSI SONO GRATUITI SIA PER GLI ALUNNI CHE PER I GENITORI/EDUCATORI (soltanto per il corso adulti del dott. M. Maggi si chiede un rimborso di 10 per spese materiale fornito). NON È NECESSARIA ALCUNA ISCRIZIONE (tranne che per il corso adulti del dott. M. Maggi a cui bisogna iscriversi telefonando o inviando un sms al oppure inviando una mail a info@edupolis.org). INFO: viic87900q@istruzione.it 19
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