Valutazione della sostenibilità dei progetti tramite il protocollo ITACA

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1 Corso di processi di pianificazione e processi di valutazione a.a. 2014/15 Valutazione della sostenibilità dei progetti tramite il protocollo ITACA Lezione di arch. Valeria Ruaro valeria.ruaro@gmail.com

2 Schema della lezione Introduzione Cos è il Protocollo ITACA I contenuti Il Protocollo nella Regione Veneto Esercitazione 2

3 Introduzione In Italia non sono presenti normative che rendano obbligatoria la certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici. Si tratta quindi di un procedimento volontario, che il proprietario o il progettista di un edifico decide di fare e che offre un valore aggiunto all'edificio. Le certificazioni di sostenibilità ambientale nate negli ultimi decenni si fondano sul principio del Life Cycle Thinking, che poi porta ad un approccio che prende il nome di Life Cycle Assessment (LCA). 3

4 Introduzione La valutazione energetica è pertanto uno strumento che permette di identificare il livello di consumo energetico complessivo di un edificio. La valutazione di sostenibilità ambientale comprende aspetti legati al consumo energetico e ad essi affianca la valutazione di altri elementi che riguardano la sostenibilità dell edificio dalla sua progettazione, fino alla sua dismissione. Valutazion e ante Valutazione di sostenibilità ambientale Valutazion e di sostenibili tà energetica Valutazion e in itinere Valutazion e ex post 4

5 Introduzione Gli obiettivi delle certificazioni ambientali sono di verificare : se la progettazione è «ecologicamente orientata» la scelta delle materie prime e verificare come esse sono reperite l impatto ambientale del cantiere i consumi energetici e impatti durante la vita utile dell'edificio lo smantellamento dell'edificio e il conseguente smaltimento dei materiali La certificazione ambientale consiste nella realizzazione di un percorso verificabile in ogni passaggio, e quindi «certificabile», che attesti la sostenibilità ambientale dell'edificio, dalla progettazione, fino allo smaltimento degli scarti di demolizione, passando attraverso una vita utile. 5

6 Introduzione Le certificazioni ambientali attualmente operanti si fondano su uno dei due seguenti criteri: Soglia minima standard l'ente certificatore stabilisce i requisiti minimi necessari per accedere alla certificazione ambientale Punteggio l'ente certificatore definisce una serie di fattori per i quali si ottiene il punteggio che consente di misurarne le prestazioni, e quindi accedere alla certificazione di compatibilità ambientale 6

7 Introduzione Territorio di riferimento Nome Tipo di marchio www Europa ü Ecolabel "a soglia" ec.europa.eu Austria ü Klima: aktiv "a punteggio" klimaaktiv.at Francia ü Haute Q ualité Environmentale (HQ E) "a soglia" assohqe.org/hqe G ermania G uideline for Sustainable Buildings Danimarca, Finlandia, Svezia, ü N ordic Ecolabelling "a soglia" nordic- ecolabel.org Norvegia, Islanda Spagna ü Resolution MAH/1390/2006 (1389/2006) "a soglia" Italia ü Protocollo Itaca "a punteggio" itaca.org CasaClima - KlimaHaus "a punteggio" agenziacasaclima.it SB100 e C ertificazione di prodotto AN AB- IC EA "a punteggio" anab.it G BC Italia "a punteggio" gbcitalia.org Regno Unito ü BREEAM "a punteggio" breeam.org Svizzera ü Minergie - EC O / Minergie P- EC O "a soglia" minergie.ch USA ü LEED Rating Systems (G BC ) "a punteggio" usgbc.org Australia ü G reen Star (G reen Building C ouncil Australia) "a punteggio" gbca.org.au Giappone ü CASBEE "a punteggio" ibec.or.jp 7

8 Cos è il Protocollo ITACA Il Protocollo ITACA è uno strumento di valutazione a carattere nazionale, riconosciuto da tutte le Regioni italiane ed utilizzato sia nel contesto pubblico che in quello privato. Il metodo di valutazione è stato sviluppato dal gruppo di lavoro interregionale presso ITACA in materia di Edilizia Sostenibile, ed è fondato sul sistema internazionale di valutazione energetico ambientale Green Building Challenge (GB Tool). Il Ministero dello Sviluppo Economico ha identificato il Protocollo ITACA come possibile riferimento nell ambito delle Linee Guida nazionali per la certificazione energetica ed è utilizzato nei processi di valutazione e certificazione da molte regioni italiane per definire il livello di performance ambientale degli edifici e per incentivare e promuovere i programmi di edilizia sostenibile. 8

9 Cos è il Protocollo ITACA Technical Committee PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE PROTOCOLLO ITACA REGIONALE SB Method SB Tool 9

10 Cos è il Protocollo ITACA Dicembre 2001 Gennaio 2004 Marzo 2007 Aprile 2007 Dicembre 2008 Gennaio 2009 Luglio 2013 Istituito GDL nazionale Approvazione del Protocollo ITACA da parte della Conferenza delle Regioni Parere positivo sulla Proposta di Legge regionale tipo Norme per l edilizia sostenibile Aggiornamento dei criteri di valutazione relativi ai consumi energetici Approvazione del nuovo Protocollo ITACA Approvazione del nuovo Protocollo Itaca sintetico Approvazione del RT-33 - per l accreditamento degli Organismi di Ispezione di tipo A, B e C ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC in conformità al Protocollo ITACA 10

11 Cos è il Protocollo ITACA Regione Basilicata Regione Calabria Regione Campania Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Regione Liguria Regione Marche Regione Piemonte Regione Puglia Regione Toscana Regione Umbria Regione Valle d'aosta Regione Veneto 11

12 Cos è il Protocollo ITACA Per rendere operativo il metodo di valutazione è stato elaborato un insieme di strumenti normativi e tecnici. Strumenti normativi à proposta di legge per le Regioni à accreditamento degli organismi di ispezione Strumenti tecnici à framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo 12

13 I contenuti / proposta di legge per le Regioni La proposta di legge per le Regioni ha come obiettivi principali: - regolamentare, all interno di un quadro unitario, i principi fondamentali della sostenibilità in edilizia a partire dalla pianificazione urbanistica - promuovere e incentivare azioni di sostenibilità delle costruzioni 13

14 I contenuti / proposta di legge per le Regioni INDICE Art. 1 - Art. 2 - Art. 3 - Art. 4 - Art. 5 - Art. 6 - Art. 7 - Art. 8 - Art. 9 - Finalità Definizioni Funzioni della Regione, delle Province e dei Comuni Sostenibilità ambientale negli strumenti di governo del territorio Risparmio idrico e permeabilità dei suoli urbanizzati Fonti energetiche rinnovabili Criteri di selezione dei materiali da costruzione Certificazione di sostenibilità degli edifici Linee guida e disciplinare tecnico Art Calcolo degli indici e dei parametri edilizi Art Incentivi Art Contributi regionali Art Formazione e informazione Art Sanzioni Art Norma finanziaria Art Disposizioni transitorie e finali 14

15 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art. 4 - Sostenibilità ambientale negli strumenti di governo del territorio Gli strumenti di governo del territorio devono contenere le indicazioni necessarie a perseguire e promuovere gli obiettivi di sostenibilità delle trasformazioni territoriali, ovvero: - l ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo - la compatibilità dei processi di trasformazione ed uso del suolo con la sicurezza, l integrità fisica e con la identità storico-culturale del territorio stesso - il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e della salubrità degli insediamenti - la riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturalistico ambientali - la riduzione del consumo di nuovo territorio Il perseguimento dei criteri di sostenibilità ambientale avviene attraverso la 15

16 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art Calcolo degli indici e dei parametri edilizi (I) Propone che per le nuove costruzioni e per il recupero degli edifici esistenti non siano considerati nel computo per la determinazione dei volumi, delle superfici, e nei rapporti di copertura: - il maggiore spessore delle murature esterne oltre i trenta centimetri, siano esse tamponature o muri portanti - il maggior spessore dei solai intermedi e di copertura oltre i trenta centimetri - le serre solari, per le quali sussiste atto di vincolo circa tale destinazione, e che abbiano dimensione comunque non superiore al 15% della superficie utile delle unità abitative realizzate - tutti i maggiori volumi e superfici necessari al miglioramento dei livelli di isolamento termico ed acustico o di inerzia termica, o finalizzati alla captazione diretta dell energia solare, o alla realizzazione di sistemi di ombreggiamento alle facciate nei mesi estivi 16

17 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art Calcolo degli indici e dei parametri edilizi (II) Tali disposizioni si dovrebbero applicare anche al computo della superficie utile e non residenziale in riferimento alla determinazione dei limiti massimi di costo per l edilizia residenziale sovvenzionata e agevolata. La deroga dovrebbe applicarsi anche ai fini del calcolo della volumetria e delle superfici urbanistiche per la determinazione del contributo di costruzione e degli standard urbanistici 17

18 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art. 11 Incentivi I Comuni, in base ai criteri definiti dalla Giunta regionale, possono: - prevedere riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria ed del costo di costruzione - adottare altre forme di incentivazione in riferimento agli edifici a maggiori prestazioni energetico ambientali La riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria e gli incentivi sono cumulabili con eventuali altre riduzioni di contributo o incentivi 18

19 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art Contributi regionali La Giunta regionale può prevedere di concede contributi a: soggetti pubblici e privati per la realizzazione di edifici sostenibili nella percentuale massima rispettivamente del 90 e del 15 per cento del costo totale dell intervento (che tiene conto del prezziario regionale predisposto dalla Giunta medesima) soggetti pubblici e privati per sostenere gli oneri relativi al processo di certificazione enti locali che promuovono concorsi di progettazione enti locali, fino al 70 per cento della spesa ammissibile, per l adozione di strumenti cartografici tematici (carta dei rischi ambientali artificiali, carta dei rischi ambientali naturali, carta dei fattori climatici carta del soleggiamento, carta dei regimi delle acque, carta delle biomasse) 19

20 I contenuti / proposta di legge per le Regioni Art Contributi regionali La Giunta regionale può prevedere di stipulare apposita convenzione con gli istituti di credito per agevolare i soggetti pubblici e privati che realizzano interventi sostenibili mediante la riduzione degli oneri finanziari. La Regione può istituire altresì un fondo di rotazione anche tramite convenzioni con istituti di credito, per l acquisto da parte di soggetti pubblici e privati, degli immobili certificati. Le Regioni possono stabilire che i finanziamenti regionali, statali e comunitari riguardanti la realizzazione o il recupero degli immobili sono assegnati prioritariamente agli interventi che rispondono ai criteri e ai requisiti previsti del metodo di certificazione ITACA. 20

21 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione Con l approvazione del Regolamento Tecnico di ACCREDIA (RT-33 - Prescrizioni per l accreditamento degli Organismi di Ispezione di tipo A, B e C ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC in conformità al Protocollo ITACA), viene realizzato il sistema nazionale di accreditamento e certificazione, su base volontaria, a sostegno delle politiche nazionali e regionali per lo sviluppo della sostenibilità ambientale delle costruzioni. Il Regolamento ha disciplinato il sistema di ispezione nelle costruzioni per le fasi di progettazione e di realizzazione (o esercizio) mediante Organismi di Ispezione (OdI), così come definiti dalla norma EN ISO/ IEC OdI di tipo A organismi indipendenti di parte terza, che svolgono esclusivamente attività ispettiva e di certificazione OdI di tipo B organismi che delegano un apposita struttura interna autonoma a svolgere esclusivamente attività ispettiva e di certificazione per la propria organizzazione o analoghe OdI di tipo C organismi che svolgono attività inerenti ai temi dell attività ispettiva, ma che si dotano di una struttura autonoma che svolge esclusivamente attività ispettiva e di certificazione 21

22 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione L RT-33 prevede l istituzione del Registro per il monitoraggio ed il rilascio dei certificati di ispezione L attività di ispezione, riferita alle diverse fasi di progetto, realizzazione ed esercizio, può essere avviata da un Committente individuato in chi abbia titolo in merito all oggetto di valutazione I Settori di Accreditamento sono: Edilizia residenziale Edilizia non residenziale Aree urbane (in fase di definizione) Le Tipologie Ispettive sono: Progettazione Realizzazione Esercizio 22

23 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione Processo di ispezione fase di progettazione Fonte: RT-33 PRESCRIZIONI PER L'ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI ISPEZIONE DI TIPO A, B e C AI SENSI DELLA 23 NORMA UNI CEI EN ISO/IEC IN CONFORMITA AL PROTOCOLLO ITACA

24 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione Processo di ispezione fase di progettazione Fonte: RT-33 PRESCRIZIONI PER L'ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI ISPEZIONE DI TIPO A, B e C AI SENSI DELLA 24 NORMA UNI CEI EN ISO/IEC IN CONFORMITA AL PROTOCOLLO ITACA

25 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione Processo di ispezione fase di realizzazione Fonte: RT-33 PRESCRIZIONI PER L'ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI ISPEZIONE DI TIPO A, B e C AI SENSI DELLA 25 NORMA UNI CEI EN ISO/IEC IN CONFORMITA AL PROTOCOLLO ITACA

26 I contenuti / accreditamento degli organismi di ispezione Processo di ispezione fase di realizzazione Fonte: RT-33 PRESCRIZIONI PER L'ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI ISPEZIONE DI TIPO A, B e C AI SENSI DELLA 26 NORMA UNI CEI EN ISO/IEC IN CONFORMITA AL PROTOCOLLO ITACA

27 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo Lo strumento di valutazione previsto nell ambito della certificazione ambientale attraverso il protocollo ITACA, si compone di molteplici criteri, aggregati in categorie, a loro volta raggruppati in aree di valutazione L edizione 2011 del Protocollo nazionale per edifici a destinazione residenziale prevede le seguenti aree di valutazione: A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità ambientale indoor E) Qualità del servizio 27

28 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo A Scheda criterio B Pesatura C Punteggio D Riassunto 28

29 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo Ogni criterio è dotato di caratteristiche che: - hanno una valenza economica, sociale, ambientale; - sono quantificabili o definibili qualitativamente, ovvero oggettivamente rispondenti a scenari prestazionali predefiniti; - perseguono un obiettivo; - hanno comprovata valenza scientifica; - sono dotati di prerogative di pubblico interesse. Ogni criterio riceve un punteggio che varia da -1 a +5 A / Scheda criterio 29

30 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo Ogni criterio è associato ad una scheda che contiene: - esigenza obiettivo di qualità ambientale che si intende perseguire - indicatore di prestazione parametro utilizzato per valutare il livello di performance dell edificio rispetto al criterio di valutazione; può essere di tipo quantitativo o qualitativo, ultimo viene descritto sotto forma di scenari - peso del criterio grado d importanza assegnato al criterio rispetto all intero strumento di valutazione - unità di misura nel caso di indicatore di prestazione quantitativo 30

31 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo - scala di prestazione (benchmark) riferimento rispetto al quale viene confrontato l indicatore prestazionale per calcolare il punteggio del criterio di valutazione - metodo e gli strumenti di verifica che definiscono la procedura per calcolare l indicatore di prestazione del criterio di valutazione - dati di input dati di cui è necessario disporre per il calcolo e/o la verifica dell indicatore prestazionale - documentazione documenti (o stralci) da cui sono stati estratti i dati di input - benchmarking che specifica la metodologia adottata per la definizione dei benchmark 31

32 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo - riferimenti legislativi disposizioni legislative di riferimento a carattere cogente o rientranti nella prassi progettuale - riferimenti normativi le normative tecniche di riferimento utilizzate per determinare le scale di prestazione e le metodologie di verifica - letteratura tecnica riferimenti tecnici referenziati utilizzati per determinare le scale di prestazione e le metodologie di verifica 32

33 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo Nella definizione degli indicatori e dei voti attribuibili ai vari criteri si è cercato di impiegare sistemi di valutazione di tipo quantitativo in modo da rendere il più oggettiva possibile l attribuzione di punteggio. Qualora ciò fosse ritenuto impossibile, vista la natura del criterio considerato, si è ricorso ad indicatori di tipo qualitativo. Il voto viene, in questo caso, attribuito confrontando la realtà dell edificio con scenari ipotizzati. 33

34 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo I punteggi attribuiti ai singoli criteri vengono pesati in base alla rilevanza che i criteri stessi assumono all interno della categoria a cui appartengono. B / Pesatura I pesi attribuiti ai singoli criteri sono di due tipi: Relativi importanza del criterio all interno della categoria Assoluti importanza del criterio all interno del sistema generale 34

35 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo I pesi relativi assegnati al singolo criterio sono stati individuati stimando l impatto ambientale di ognuno di essi valutato in base a tre caratteristiche: A l estensione del potenziale effetto (3 = globale o regionale, 2 = urbano o suburbano, 1 = edificio o sito) B l intensità del potenziale effetto (3 = forte o diretto, 2 = moderato o indiretto, 1 = debole) C la durata del potenziale effetto (3 = > 50 anni, 2 = > 10 anni, 1 = < 10 anni). Attribuiti questi tre voti, è stata effettuata la loro normalizzazione e quindi individuato il peso del criterio A B C ,78 1,78 0, ,78 1,78 1, Esempio di calcolo del peso assoluto del criterio (riferito all intero sistema), partendo dal suo peso relativo (riferito alla sua rilevanza all interno della categoria): 35,5% * 30,0% * 10,0% = 1,1% 35

36 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo Il terzo elemento che compone il modello di valutazione è la pesatura dei criteri in base alla loro rilevanza relativa. C / Punteggio pesato Il punteggio ottenuto dalla scheda di valutazione (da -1 a 5) viene moltiplicato per il peso relativo del singolo criterio. Es. criterio Punteggio = 3,00 Peso relativo = 35,3% Punteggio pesato = 1,06 36

37 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo La somma dei punteggi pesati dei singoli criteri viene pesata nuovamente con riferimento al peso attribuito alla categoria stessa. Es. categoria 1.1 0,97 + 0,97 + 1,06 = 3,00 Peso della categoria = 40,00% Punteggio pesato = 1,20 37

38 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo La somma dei punteggi pesati delle categorie viene pesata nuovamente in base al peso delle singole aree. Es. area 1 1,20 + 0,61 + 1,22 = 3,03 Peso dell area = 10,00% Punteggio pesato = 0,30 38

39 I contenuti / framework per la valutazione dei progetti e strumenti di calcolo L ultimo passaggio per la valutazione del progetto è rappresentato dalla scheda riassuntiva del progetto. D / Riassunto In essa, una volta compilate le singole schede, compaiono i risultati della valutazione che il sistema ITACA propone. Essa contiene informazioni generali sul progetto: nome, ubicazione, ecc. Ma anche alcuni elementi fondamentali per il funzionamento del modello di valutazione: - Tipo di intervento - Specifiche di contesto 39

40 Il Protocollo nella Regione Veneto CIRCOLARE n. 1 del 13 novembre 2014 Legge regionale 29 Novembre 2013, n. 32 "Nuove disposizioni per il sostegno e la riqualificazione del settore edilizio e modifica di leggi regionali in materia urbanistica ed edilizia" di modifica della legge regionale 8 luglio 2009, n. 14. Note esplicative. Legge regionale 29 novembre 2013, n. 32 (BUR n. 103/2013) Nuove disposizioni per il sostegno e la riqualificazione del settore edilizio e modifica di leggi regionali in materia urbanistica ed edilizia Legge regionale 22 gennaio 2010, n. 10 (BUR 26/01/2010 n. 8) Disposizioni in materia di autorizzazioni e incentivi per la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici sul territorio della regione del veneto Deliberazione Giunta Regionale 22 settembre 2009, n.2797 Approvazione circolare del Presidente della Giunta Regionale: Legge regionale 14/2009 Intervento regionale a sostegno del settore edilizio per favorire l utilizzo dell edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche note esplicative Allegato DGR 2797_2009 Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 4 del 29 settembre 2009 Fonte: 40

41 Il Protocollo nella Regione Veneto Deliberazione Giunta Regionale 4 agosto 2009, n.2508 Applicazione del co.1 dell art. 5 della L.R. n. 14/2009 Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l utilizzo dell edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche definizioni per istallazione impianti Deliberazione Giunta Regionale 4 agosto 2009, n.2499 (BUR 15/09/2009 n.76) Integrazione delle linee guida di cui all art. 2 della L.R. n.4/2007, in applicazione dei commi 2 e 3, art. 3 della L.R. n. 14/2009 Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l utilizzo dell edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche incentivi urbanistici ed edilizi Legge regionale 8 luglio 2009, n.14 (BUR 10/07/2009 n.56) Intervento regionale e sostegno del settore edilizio e per favorire l utilizzo dell edilizia sostenibile (Piano Casa) Allegato DGR 2499/2009 Integrazione alle linee guida in materia di edilizia sostenibile ai sensi dell art. 2, comma 2 della L.R. 9 marzo 2007, n. 4 (D.G.R. 7 luglio 2009, n. 2063). Incentivi urbanistici ed edilizi ai sensi dell art. 3, commi 2 e 3 della L.R. 8 luglio 2009, n. 14 Deliberazioni Giunta Regionale 7 luglio 2009, n.2063 (BUR 24/07/2009 n.60) Modalità per la concessione e la liquidazione delle agevolazioni finanziarie di cui all art. 4, comma 1, lettera c) della L.R , n. 4 Fonte: 41

42 Il Protocollo nella Regione Veneto Delibera Giunta Regionale 7 luglio 2009, n.2063 (BUR 24/07/2009 n.60) Aggiornamento e semplificazione operativa delle linee guida in materi di edilizia sostenibile e definizione delle modalità di attuazione dell intervento finanziario della regione Allegato B DGR 2063/2009 Linee guida in materia di edilizia sostenibile ai sensi dell art. 2, comma 2, della L.R , n. 4 - aggiornamento Delibera Giunta Regionale 31 luglio 2007, n (BUR 17/08/2007 n.72) Iniziative ed interventi a favore dell edilizia sostenibile linee guida Legge regionale 9 marzo 2007, n.4 (BUR 13/03/2007 n.25) Iniziative ed interventi regionali a favore dell edilizia sostenibile Fonte: 42

43 Il Protocollo nella Regione Veneto LR 4/2007 Legge fondamentale che introduce il Protocollo ITACA in Veneto DGRV 2398/ allegati Allegato B Linee guida in materia di edilizia sostenibile DGRV 1579/2008 allegato A DGRV 2063/2009 allegati Allegato A Modifica alle modalità per la liquidazione delle agevolazioni finanziarie Aggiornamento complessivo degli allegati alla DGRV 2398/2007 LR 14/2009 Nuove disposizioni a sostegno dell edilizia sostenibile DGRV 2499/2009 Adeguamento linee guida alla LR 14/2009 e individuazione criteri valutazione per edifici non residenziali, e gradazione incentivi volumetrici LR 32/2013 CIRC.1/14 Aggiornamenti alla LR 14/09 con aumento fino all 80% degli incentivi volumetrici Note esplicative LR 32/

44 Il Protocollo nella Regione Veneto LR 09 marzo 2007, n. 4 Art 2 - Interventi di edilizia sostenibile e linee guida La Giunta regionale definisce le linee guida in materia di edilizia sostenibile su cui l'amministrazione regionale basa la valutazione della qualità ambientale ed energetica espressa dai singoli interventi di bioedilizia, ai fini dell'ammissibilità degli stessi alla contribuzione regionale prevista dalla presente legge e della graduazione dei contributi stanziati, nonché ai fini dello scomputo della superficie e delle volumetrie. Dette linee guida costituiscono inoltre riferimento per l'elaborazione e l'integrazione degli strumenti edilizi ed urbanistici comunali. Art. 5 - Scomputo della superficie e delle volumetrie per gli interventi di edilizia sostenibile 1. Per gli interventi in edilizia sostenibile finalizzati al contenimento del fabbisogno energetico, riconosciuti conformi alle linee guida di cui all'articolo 2, comma 2, i comuni prevedono nel regolamento edilizio lo scomputo dei volumi tecnici e delle murature perimetrali degli edifici. Art. 6 - Intervento finanziario della Regione La Regione del Veneto assegna contributi destinati alla realizzazione di interventi di costruzione o ristrutturazione secondo le tecniche e principi costruttivi di edilizia sostenibile posti dalle linee guida di cui all'articolo 2, comma 2 44

45 Il Protocollo nella Regione Veneto ALLEGATOA alla Dgr n del 04 agosto 2009 Graduazione degli ampliamenti consentiti La determinazione dell entità di aumento volumetrico e della superficie coperta prevista dalla L.R. n. 14/2009 si avvale del sistema di valutazione costituito dalle linee guida redatte ai sensi dell art. 2 della L.R. n. 4/2007. Tale sistema vale sia per gli edifici a destinazione residenziale, sia per quelli a destinazione d uso diversa, e prevede l attribuzione di un punteggio massimo di 5 punti, ottenibile mediante opportuna pesatura dei punteggi, compresi tra 1 e 5, conseguiti per ciascun criterio illustrato nelle schede di valutazione. La quantificazione di tali aumenti è graduata in funzione della qualità energetica ed ambientale dell intervento, espressa dal punteggio conseguito; il calcolo viene effettuato attraverso interpolazione lineare, considerando percentuali approssimate a numeri interi e partendo da un valore pari al 20% dell ampliamento consentito nel caso in cui il punteggio complessivo corrisponda a 1 fino ad un massimo del 40% di ampliamento (sia relativo al volume che alla superficie coperta) nel caso di punteggio uguale o superiore a 4. 45

46 Il Protocollo nella Regione Veneto CIRCOLARE n. 1 del 13 novembre 2014 «Per quanto riguarda la lettera b), si rammenta quanto già disposto con DGR n del 4 settembre 2009, i cui contenuti qui si richiamano e che verranno integrati con successivo provvedimento della Giunta regionale; ad ogni buon conto, nelle more del provvedimento giuntale va precisato che, in virtù dei nuovi incrementi volumetrici ora consentiti, in sede di applicazione del sistema di valutazione alle linee guida redatte ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 4/07, l'ampliamento consentito dovrà essere calcolato per interpolazione lineare, avendo cura di considerare il valore pari a 80% in sostituzione del precedente 40% ammesso dalla normativa previgente, fermo restando che il valore iniziale rimane invariato al 20%.» 46

47 Il Protocollo nella Regione Veneto Allegato B DGR 2063/2009 Linee guida in materia di edilizia sostenibile ai sensi dell art. 2, comma 2, della L.R , n. 4 - aggiornamento Applicazione del sistema di valutazione regionale Il metodo adottato consente di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio in fase di progetto di ristrutturazione o nuova costruzione, valutandone le prestazioni rispetto a 34 criteri raggruppati in 17 categorie, riferite alle seguenti 7 aree di valutazione: - Qualità ambientale esterna - Consumo di risorse - Carichi ambientali - Qualità dell'ambiente interno - Qualità del servizio - Qualità della gestione - Trasporti. 47

48 Il Protocollo nella Regione Veneto ELENCO PESI DI AREE, CATEGORIE E CRITERI DI VALUTAZIONE Peso relativo Peso assoluto 1. Qualità ambientale esterna - 3,00% 1.1 Condizioni del sito 100,00% Livello di urbanizzazione del sito 30,00% 0,90% Riutilizzo di strutture esistenti 40,00% 1,20% Inquinamento delle acque 30,00% 0,90% 2. Consumo di risorse 45,00% 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 40,00% Energia inglobata nei materiali da costruzione 20,00% 3,60% Trasmittanza termica dell involucro edilizio 10,00% 1,80% Energia primaria per il riscaldamento 25,00% 4,50% Controllo della radiazione solare 25,00% 4,50% Inerzia termica dell edificio 20,00% 3,60% 2.2 Energia da fonti rinnovabili 25,00% Energia termica per ACS 50,00% 5,63% Energia elettrica 50,00% 5,63% 2.3 Materiali eco-compatibili 20,00% Materiali da fonti rinnovabili 35,00% 3,15% Materiali riciclati/recuperati 30,00% 2,70% Materiali riciclabili e smontabili 35,00% 3,15% 2.4 Acqua potabile 15,00% Acqua potabile per irrigazione 50,00% 3,38% Acqua potabile per usi indoor 50,00% 3,38% 3. Carichi Ambientali 25,00% 3.1 Emissioni di CO2 equivalente 45,00% Emissioni previste in fase operativa 100,00% 11,25% 3.2 Acque reflue 35,00% Acque grigie inviate in fognatura 35,00% 3,06% Acque meteoriche captate e stoccate 35,00% 3,06% Permeabilità del suolo 30,00% 2,63% 3.3 Impatto sull ambiente circostante 20,00% Effetto isola di calore: coperture 50,00% 2,50% Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate 50,00% 2,50% 4. Qualità ambiente interno 17,00% 4.1 Ventilazione 40,00% Ventilazione 30,00% 2,04% Controllo degli agenti inquinanti: Radon 30,00% 2,04% Controllo degli agenti inquinanti: VOC 40,00% 2,72% 4.2 Benessere termoigrometrico 20,00% Temperatura dell aria 100,00% 3,40% 4.3 Benessere visivo 20,00% Illuminazione naturale 100,00% 3,40% 4.4 Benessere acustico 10,00% Isolamento acustico involucro edilizio 100,00% 1,70% 4.5 Inquinamento elettromagnetico 10,00% Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) 100,00% 1,70% 5. Qualità del servizio 2,00% 5.1 Controllabilità degli impianti 100,00% BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 100,00% 2,00% 6. Qualità della gestione 6,00% 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 60,00% Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici 40,00% 1,44% Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione 40,00% 1,44% Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio 20,00% 0,72% 6.2 Aree comuni dell edificio 40,00% Sistema di gestione dei rifiuti 100,00% 2,40% 7. Trasporti 2,00% 7.1 Accessibilità ai servizi 100,00% Accessibilità al trasporto pubblico 100,00% 2,00% 48

49 Il Protocollo nella Regione Veneto 49

50 Il Protocollo nella Regione Veneto 50

51 Il Protocollo nella Regione Veneto 51

52 Esercitazione Dato il seguente set di pesi e punteggi: - individuare il criterio più rilevante e quello meno rilevante - calcolare il punteggio complessivo - calcolare l incentivo volumetrico spettante al progetto Peso relativo Peso assoluto Punteggio 1. Qualità ambientale esterna - 5% 1.1 Condizioni del sito 100,00% Livello di urbanizzazione del sito 20,00% 2, Riutilizzo di strutture esistenti 20,00% 3, Inquinamento delle acque 60,00% 3,00 2. Consumo di risorse 45% 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 40,00% Energia inglobata nei materiali da costruzione 15,00% 0, Trasmittanza termica dell involucro edilizio 15,00% 3, Energia primaria per il riscaldamento 25,00% 3, Controllo della radiazione solare 20,00% 0, Inerzia termica dell edificio 25,00% 3, Energia da fonti rinnovabili 20,00% Energia termica per ACS 50,00% 3, Energia elettrica 50,00% 2, Materiali eco- compatibili 20,00% Materiali da fonti rinnovabili 35,00% 3, Materiali riciclati/recuperati 30,00% 3, Materiali riciclabili e smontabili 35,00% 0, Acqua potabile 20,00% Acqua potabile per irrigazione 50,00% 3, Acqua potabile per usi indoor 50,00% 5,00 3. Carichi Ambientali 20% 3.1 Emissioni di CO2 equivalente 10,00% Emissioni previste in fase operativa 100,00% 3, Acque reflue 50,00% Acque grigie inviate in fognatura 35,00% 0, Acque meteoriche captate e stoccate 35,00% 3, Permeabilità del suolo 30,00% 4, Impatto sull ambiente circostante 40,00% Effetto isola di calore: coperture 50,00% 0, Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate 50,00% 0,00 4. Qualità ambiente interno 15% 4.1 Ventilazione 40,00% Ventilazione 30,00% 3, Controllo degli agenti inquinanti: Radon 30,00% 3, Controllo degli agenti inquinanti: VOC 40,00% 3, Benessere termoigrometrico 20,00% Temperatura dell aria 100,00% 1, Benessere visivo 20,00% Illuminazione naturale 100,00% 5, Benessere acustico 15,00% Isolamento acustico involucro edilizio 100,00% 3, Inquinamento elettromagnetico 5,00% Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) 100,00% 0,00 5. Qualità del servizio 5% 5.1 Controllabilità degli impianti 100,00% BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 100,00% 0,00 6. Qualità della gestione 7% 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 50,00% Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici 40,00% 3, Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione 30,00% 3, Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio 30,00% 3, Aree comuni dell edificio 50,00% Sistema di gestione dei rifiuti 100,00% 4,00 7. Trasporti 3% 7.1 Accessibilità ai servizi 100,00% Accessibilità al trasporto pubblico 100,00% 5,00

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