STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA

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1 STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A ANNA TEMPIA 2 LEZIONE LE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO (PARTE SECONDA) BIBLIOGRAFIA: P. Bosi (a cura di), Corso di Scienza delle Finanze,Il Mulino, Bologna 2006

2 I PRINCIPALI MOTIVI PER L INTERVENTO PUBBLICO A) LO STATO PUO INTERVENIRE (RISPETTANDO I MECCANISMI DI MERCATO) PER GARANTIRE ANCHE L EQUITA NELLA DISTRIBUZIONE: - Attraverso una redistribuzione fisica delle risorse - Tramite appropriate forme di tassazione (o sussidi) che influenzino la dotazione iniziale degli individui B) LO STATO INTERVIENE PERCHE IL MERCATO DA SOLO NON RAGGIUNGE UNA ALLOCAZIONE PARETO EFFICIENTE, OVVERO SIAMO IN PRESENZA DEI : FALLIMENTI DEL MERCATO Ci sono barriere all entrata e all uscita dal mercato, comportamenti collusivi (es. cartelli) Il mercato non produrrebbe i beni pubblici, intesi sia come beni pubblici puri, sia come beni pubblici impuri ( che si distinguono in beni pubblici tariffabili e beni comuni ) Si creano situazioni di monopolio e di oligopolio Ci sono esternalità ( nella produzione e nel consumo) negative e positive Mancano o sono incomplete le informazioni necessarie allo scambio. Ciò ha due conseguenze: o >Impossibilità di siglare contratti completi o >Asimmetrie informative. In questo caso i fallimenti sono: o Selezione avversa (adverse selection) o Rischio morale (moral hazard) 2

3 BENI PRIVATI E BENI PUBBLICI IL BENESSERE SOCIALE E ASSICURATO DAL POTER FRUIRE DI MOLTI BENI, CHE POSSONO ESSER RAGGRUPPATI IN QUATTRO TIPOLOGIE, IN BASE A DUE PRINCIPI: A) PRINCIPIO DI ESCLUSIONE DAL CONSUMO ( è possibile escludere qualcuno dal consumare il bene?) B) PRINCIPIO DI RIVALITA NEL CONSUMO ( se un individuo usa il bene, ciò limita la possibilità che un altro individuo lo usi?) ESCLUDIBILE NON ESCLUDIBILE BENI PRIVATI RIVALE ( sono offerti dal mercato ) BENI COMUNI (RISORSE COLLETTIVE) Es. Su di una strada comunale stretta non si può impedire a qualcuno di passare con l auto, ma occorrono delle regole (es. il transito alternato), perché se passi tu non posso passar io NON RIVALE BENI PUBBLICI TARIFFATI (MONOPOLI NATURALI) Es. servizi a rete ( Dalla rete per l erogazione del gas è escluso chi non paga, ma il fatto che un cliente utilizzi la rete, non impedisce ad un altro di fare altrettanto) BENI PUBBLICI (PURI) Es. Giustizia, Difesa Nazionale Nota: Beni pubblici tariffati e beni comuni sono detti beni pubblici impuri NELLA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI, IL MERCATO FALLISCE SIA PERCHE NON CI SONO IMPRESE DISPOSTE AD OFFRIRE BENI PUBBLICI, SIA PERCHE GLI INDIVIDUI NON SONO DISPOSTI A RIVELARE LE LORO PREFERENZE E TENDEREBBERO A SOTTOSTIMARE IL VANTAGGIO DELL USO DEL BENE PUBBLICO PER NON PAGARE ( FENOMENO DEL FREE RIDER) 3

4 BENI PUBBLICI IMPURI 1) Beni tariffabili sono beni escludibili (a costi non proibitivi) ma non rivali: (almeno fino ad un certo punto ) Esempio: servizi di istruzione, autostrade si può escludere chi non ha pagato per il servizio, impedendo l accesso alla scuola (autostrada) più studenti (automobilisti) possono seguire la stessa lezione (utilizzare la stessa autostrada) La congestione: c è un limite fisico al n di consumatori che deriva dalla dimensione delle aule (delle corsie autostradali) 2) Beni comuni : Beni rivali che non sono facilmente escludibili Alcuni esempi: 1) Strade comunali dei centri cittadini un automobile in più su queste strade pregiudica la possibilità di passaggio per un altra l esclusione di automobilisti per evitare congestione è difficile (il progresso tecnologico consente oggi di fare fronte a questo problema 2) Riserva di pesca I servizi da essa resi sono rivali (ciò che peschi tu non posso prenderlo io) ma pongono spesso problemi di escludibilità 4

5 CAUSE DI FALLIMENTI DEL MERCATO: IL MONOPOLIO NELLE SITUAZIONI DI MONOPOLIO CI SAREBBE LO SPAZIO PER AUMENTARE IL BENESSERE DI QUALCUNO SENZA DIMINUIRE QUELLO DI QUALCUN ALTRO, MA NON SI RIESCE A STABILIRE UN ACCORDO TRA MONOPOLISTA E CONSUMATORI PER AUMENTARE L OFFERTA AD UN PREZZO PIU BASSO, DA CUI TRARREBBERO VANTAGGIO ENTRAMBI ( questo non avviene per problemi di free rider da parte dei consumatori ) L INTERVENTO PUBBLICO SI GIUSTIFICA SOPRATTUTTO PER DUE RAGIONI: A) PERCHÉ É LO STATO CHE PUO PROMUOVERE LE LIBERALIZZAZIONI ( ATTRAVERSO REGOLE CHE CONSENTANO L ENTRATA A PIU IMPRESE) B) PERCHÉ, SOPRATTUTTO IN PRESENZA DI MONOPOLI NATURALI, L INTERVENTO É VOLTO SIA AD IMPEDIRE L ENTRATA INEFFICIENTE, SIA A PROMUOVERE L OFFERTA ADEGUATA ( PERCHÉ ATTRAVERSO I MONOPOLI NATURALI SI PRODUCONO BENI E SERVIZI AD ESEMPIO ATTRAVERSO LE RETI A COSTI DECRESCENTI, MA IL VOLUME DEI COSTI FISSI E MOLTO ELEVATO) 5

6 I FALLIMENTI DEL MERCATO: LE ASIMMETRIE INFORMATIVE A) CONTRATTI INCOMPLETI Quando non è possibile prevedere e disciplinare tutte le contingenze che possono verificarsi nei diversi stadi contrattuali. Ciò da origine a diversi costi di transazione (es. di negoziazione, di monitoraggio.), ma soprattutto si pone il problema di chi abbia la facoltà di prendere le decisioni nelle circostanze non specificate dal contratto ( e che diventa il proprietario dei diritti residuali di controllo ). E una questione che si pone soprattutto quando si deve scegliere tra produzione privata o pubblica B) INFORMAZIONI NON EQUAMENTE DISTRIBUITE TRA LE PARTI E un problema che si pone nella scelta tra assicurazione (soluzione privata) o intervento dello Stato a proposito di misure di grande rilevanza sociale, come la tutela della salute, il sostegno all invalidità e alla disoccupazione ecc. Affinché la scelta assicurativa sia una opzione realistica, occorre che si verifichino 4 condizioni: 1) L assicuratore deve poter ripartire i rischi (cioè l evento assicurato non deve colpire tutti) 2) La probabilità dell evento rischioso deve essere minore di uno 3) Gli eventi assicurati devono avere la natura del rischio ( a cui applicare criteri di stima basati sulle probabilità ) e non dell incertezza 4) L assicuratore deve avere informazioni non inferiori a quelle dell assicurato ( non ci devono essere adverse selection o moral hazard ) SE QUESTE CONDIZIONI NON CI SONO TUTTE, ALLORA SI GIUSTIFICA L INTERVENTO DELLO STATO. QUESTO É IL MOTIVO PER CUI AD ESEMPIO, LA SANITÁ É PREVALENTEMENTE OFFERTA DALL INTERVENTO DELLO STATO. 6

7 UN ESEMPIO DI SELEZIONE AVVERSA: I MERCATI ASSICURATIVI Due tipi di rischi : alti e bassi Il premio equo da applicare alle polizze sarebbe: per i rischi bassi e per i rischi alti Il problema è che l assicuratore non sa distinguere prima della stipula i 2 tipi di soggetti Se nel mercato i soggetti a basso rischio sono il 20%, il prezzo a cui l assicuratore sarà disposto ad offrire le polizze sarà: P = 0,20 x (1000) + 0,80 x (2000) = 1800 Tuttavia, al prezzo P = 1800 solo individui ad alto rischio chiederanno di essere assicurati (c è stata una selezione avversa)! Non ci sarà quindi alcun assicuratore disposto ad offrire polizze! 7

8 MORAL HAZARD Consideriamo un assicurazione contro il rischio di furto (es. bicicletta) Come cambia il comportamento dell assicurato prima e dopo aver stipulato la polizza? CASO (A): l assicuratore può osservare come si comporta il soggetto e conoscere quindi il suo grado di attenzione - grado di attenzione alto => premio basso - grado di attenzione basso => premio alto se non ci sono problemi di asimmetria informativa, I contratti sono contingenti al grado di attenzione CASO (B): l assicuratore non può osservare (senza incorrere in costi eccessivi) come si comporta il soggetto e conoscere quindi il suo grado di attenzione - il premio non può essere contingente al grado di attenzione - se assumiamo che il prestare attenzione è un attività costosa, i soggetti tenderanno a modificare il proprio comportamento una volta assicurati (es. saranno meno attenti a non lasciare la bici incustodita) ( rischio morale ) 8

9 MORAL HAZARD (2) Ciò significa che la probabilità ( p) che il furto avvenga è determinata endogenamente (dipende cioè dal comportamento dell assicurato) Se la stipula di una polizza riduce il grado di attenzione dell assicurato, p, il rischio in cui incorre l assicuratore e i suoi profitti attesi L assicuratore potrebbe, ancora una volta, decidere di non offrire contratti assicurativi: osserviamo quindi un malfunzionamento del mercato imputabile a differenze nell informazione a disposizione delle parti dopo la stipula del contratto POSSIBILI SOLUZIONI ALLE ASIMMETRIE INFORMATIVE: Pubbliche: Copertura di alcuni rischi (es. infortuni sul lavoro, i sistemi di sicurezza sociale prevedono forme assicurative per grandi fenomeni: malattie, invalidità, disoccupazione, vecchiaia) Private: Segnalazione (es. fornitura di garanzie sulle auto usate) Clausole contrattuali particolari (es. introduzione di una franchigia) 9

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