OGGETTO PRONTA DISPONIBILITÀ IN CONSULENZA IN UN ALTRA AZIENDA
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- Giulia Vitale
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1 1 OGGETTO PRONTA DISPONIBILITÀ IN CONSULENZA IN UN ALTRA AZIENDA QUESITI (posti in data 18 dicembre 2011) 1) è possibile svolgere servizio di pronta disponibilità in due aziende ospedaliere diverse, anche se nella stessa città? 2) è possibile eseguire un servizio di consulenza quotidiano in altra azienda? RISPOSTE (inviate in data 2 gennaio 2012) 1) la pronta disponibilità è una prestazione lavorativa alla quale sono tenuti i dirigenti medici per assicurare la continuità assistenziale essenziale soprattutto in alcuni servizi critici, ed è disciplinata dall articolo 17 del CCNL 2002_2005. A questa prestazione sono tenuti tutti i dirigenti medici, esclusi i titolari di incarico di struttura complessa, secondo modalità e turni che devono essere definiti, previa concertazione con le organizzazioni sindacali aziendali, nell ambito del piano annuale per l emergenza urgenza. Si tratta quindi di una prestazione integrata nel contesto aziendale, e non appare coerente svolgere questa prestazione per aziende diverse da quella di appartenenza (a meno che non si stipuli una specifica convenzione, che ho comunque difficoltà a ritenere possibile, tra le Aziende interessate). 2) l attività di consulenza per aziende o enti diversi da quello al quale si appartiene rientra tra le fattispecie previste dall articolo 55 del CCNL 1998_2001 ed è disciplinata dall articolo 58, che ne definisce natura e limiti, riconducendone comunque l esercizio ad un rapporto convenzionale tra aziende, e mai ad un rapporto diretto tra l azienda presso la quale la prestazione professionale viene svolta ed il dirigente che materialmente la svolge, il quale opera sempre in nome e per conto dell azienda di appartenenza.
2 2 RIFERIMENTI NORMATIVI CCNL 2002_2005 ARTICOLO 17 Pronta disponibilità 1. Il servizio di pronta disponibilità è caratterizzato dalla immediata reperibilità del dirigente e dall'obbligo per lo stesso di raggiungere il presidio nel tempo stabilito, previa concertazione con le organizzazioni sindacali nell'ambito del piano annuale adottato dall'azienda per affrontare le situazioni di emergenza in relazione alla dotazione organica ed agli aspetti organizzativi delle strutture. 2. Sulla base del piano annuale per le emergenze, sono tenuti al servizio di pronta disponibilità i dirigenti (esclusi quelli di struttura complessa) in servizio presso unità operative con attività continua nel numero strettamente necessario a soddisfare le esigenze funzionali. Sempre previa concertazione con le organizzazioni sindacali aziendali, possono essere individuate altre unità operative per le quali, sulla base dei piani per le emergenze, sia opportuno prevedere il servizio di pronta disponibilità. 3. Il servizio di pronta disponibilità è limitato ai soli periodi notturni e festivi, può essere sostitutivo ed integrativo dei servizi di guardia ed è organizzato utilizzando dirigenti appartenenti alla medesima disciplina. Nei servizi di anestesia, rianimazione e terapia intensiva può prevedersi esclusivamente la pronta disponibilità integrativa. Il servizio di pronta disponibilità integrativo dei servizi di guardia è di norma di competenza di tutti i dirigenti, compresi quelli di struttura complessa. Il servizio sostitutivo coinvolge a turno individuale, solo i dirigenti che non siano titolari di incarico di struttura complessa. 4. Il servizio di pronta disponibilità ha durata di dodici ore. Due turni di pronta disponibilità sono prevedibili solo per le giornate festive. Di regola non potranno essere previste per ciascun dirigente più di dieci turni di pronta disponibilità nel mese.
3 3 CCNL 2002_2005 ARTICOLO 17 Pronta disponibilità 5. La pronta disponibilità dà diritto ad una indennità per ogni dodici ore. Qualora il turno sia articolato in orari di minore durata che comunque non possono essere inferiori a quattro ore l'indennità è corrisposta proporzionalmente alla durata stessa, maggiorata del 10%. In caso di chiamata, l'attività prestata viene computata come lavoro straordinario o compensata come recupero orario. 6. Nel caso in cui la pronta disponibilità cada in un giorno festivo spetta un giorno di riposo compensativo senza riduzione del debito orario settimanale. 7. Ai compensi di cui al presente articolo si provvede con il fondo per il trattamento accessorio legato a particolari condizioni di lavoro. 8. Le parti concordano che, attenendosi ai criteri generali definiti dalle Regioni nell ambito linee di indirizzo che esse possono emanare per uniformare i comportamenti delle diverse aziende, sono individuate le modalità per il graduale superamento della pronta disponibilità sostitutiva, allo scopo di garantire mediante turni di guardia una più ampia tutela assistenziale nei reparti di degenza.
4 4 CCNL 1998_2001 LA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI CON RAPPORTO DI LAVORO ESCLUSIVO ARTICOLO 55 Tipologie di attività libero professionali 1. L'esercizio dell'attività libero professionale avviene al di fuori dell'impegno di servizio e si può svolgere nelle seguenti forme: a) libera professione individuale, caratterizzata dalla scelta diretta da parte dell'utente del singolo professionista cui viene richiesta la prestazione; b) attività libero professionale a pagamento, svolte in équipe all'interno delle strutture aziendali, caratte-rizzata dalla richiesta di prestazioni da parte dell'utente, singolo o associato anche attraverso forme di rappresentanza, all'equipe, che vi provvede nei limiti delle disponibilità orarie concordate. c) partecipazione ai proventi di attività professionale richiesta a pagamento da singoli utenti e svolta; individualmente o in équipe; in strutture di altra azienda del SSN o di altra struttura sanitaria non accreditata, previa convenzione con le stesse. d) partecipazione ai proventi di attività professionali, a pagamento, richieste da terzi (utenti singoli, associati, aziende o enti) all'azienda anche al fine di consentire la riduzione dei tempi di attesa, secondo programmi predisposti dall'azienda stessa, d'intesa con le équipes dei servizi interessati. 2. Si considerano prestazioni erogate nel regime di cui alla lettera d) del comma 1 anche le prestazioni richieste, in via eccezionale e temporanea, ad integrazione dell'attività istituzionale, dalle aziende ai propri dirigenti allo scopo di ridurre le liste di attesa o di acquisire prestazioni aggiuntive, soprattutto in presenza di carenza di organico ed impossibilità anche momentanea di coprire i relativi posti con personale in possesso dei requisiti di legge, in accordo con le équipes interessate e nel rispetto delle direttive regionali in materia.
5 5 CCNL 1998_2001 LA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI CON RAPPORTO DI LAVORO ESCLUSIVO ARTICOLO 58 Altre attività a pagamento 1. L'attività di consulenza dei dirigenti medici e veterinari, per lo svolgimento di compiti inerenti i fini istituzionali, all'interno dell'azienda o ente costituisce particolare incarico dirigenziale ricompreso tra gli incarichi professionali anche di alta specializzazione, di consulenza, di studio, e ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo specificamente indicati tra le tipologie di incarichi dirigenziali conferibili alla lettera c) dell articolo 27 del CCNL 1998_ Qualora l attività di consulenza sia chiesta all azienda da soggetti terzi, essa costituisce una particolare forma di attività aziendale a pagamento, rientrante tra le ipotesi di cui all articolo 55 lettera c), da esercitarsi al di fuori dell impegno di servizio. Essa viene attuata nei seguenti casi e con le modalità sotto indicate: a) In servizi sanitari di altra azienda o ente del comparto, mediante apposita convenzione tra le istituzioni interessate che disciplini: - i limiti orari minimi e massimi dell'impegno, comprensivi anche dei tempi di raggiungimento delle sedi di servizio, compatibili con l'articolazione dell'orario di lavoro; - il compenso e le modalità di svolgimento. b) Presso istituzioni pubbliche non sanitarie o istituzioni socio sanitarie senza scopo di lucro, mediante apposita convenzione tra i soggetti istituzionali che attesti che l'attività non è in contrasto con le finalità ed i compiti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale e disciplini: - la durata della convenzione; - la natura della prestazione, che non può configurare un rapporto di lavoro subordinato e deve essere a carattere occasionale; - i limiti di orario dell'impegno, compatibili con l'articolazione dell'orario di lavoro; - l'entità del compenso; - motivazioni e fini della consulenza, al fine di accertarne la compatibilità con l'attività di istituto.
6 6 CCNL 1998_2001 LA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI CON RAPPORTO DI LAVORO ESCLUSIVO ARTICOLO 58 Altre attività a pagamento 3. Il compenso per le attività di cui alle lettere a) e b) deve affluire all'azienda o ente di appartenenza che provvede ad attribuirne il 95 % al dirigente avente diritto quale prestatore della consulenza con la retribuzione del mese successivo. 4. Tra le attività di cui al presente articolo rientra quella di certificazione medico legale resa dall azienda per conto dell'istituto Nazionale degli Infortuni sul lavoro (I.N.A.I.L.) a favore degli infortunati sul lavoro e tecnopatici.. Per i compensi si applica il comma 3.
7 7 INDICAZIONI OPERATIVE La consulenza di cui si parla deve essere formalmente richiesta dall Azienda interessata all Azienda di appartenenza, che potrà o meno attivare la collaborazione richiesta in relazione al rispetto di una serie di principi e vincoli che disciplinano in generale l esercizio dell attività libero professionale intramuraria, primo tra tutti il fatto che la prestazione richiesta, che dovrà ovviamente comunque essere effettuata al di fuori dell orario di servizio, sia compatibile, in termini organizzativi, con l esercizio delle attività istituzionali. Occorre verificare quali disposizioni specifiche, al di là delle norme generali che disciplinano la materia, sia nelle leggi che nel contratto nazionale di lavoro, sono contenute nel regolamento aziendale relativo all attività libero professionale intramuraria, regolamento che deve tra l altro recepire gli indirizzi che la Regione può emanare in materia. Opportuno, prima di intraprendere iniziative formali, è un preliminare sondaggio delle valutazioni del proprio diretto referente organizzativo e del responsabile del settore libera professione intramoenia, in una logica di trasparenza che deve informare i comportamenti in ogni azienda pubblica.
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