NAZZARENO PIETRONI (*) Il nuovo procedimento per la valutazione delle incompatibilità e delle ineleggibilità e dei casi di decadenza

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1 NAZZARENO PIETRONI (*) Il nuovo procedimento per la valutazione delle incompatibilità e delle ineleggibilità e dei casi di decadenza Lavorare con i politici non è facile. Chi tra noi fa questo mestiere da parecchio tempo lo sa. In questo caso è stato più semplice che in altri casi. Abbiamo seguito tutta l attività di elaborazione del Regolamento della Giunta delle elezioni e ci siamo resi conto immediatamente di un dato che non sempre riscontriamo nella nostra attività: e cioè una convergenza sui valori e una disponibilità per l elaborazione di un buon prodotto da parte di tutti i membri della Giunta che ci hanno consentito di dare un contributo costruttivo e di collaborare per un risultato che a noi, come uffici, è sembrato importante. Convergenza su quali valori? Sicuramente alcuni sono già stati citati: cioè quelli della trasparenza e della garanzia del procedimento. Considererò tali valori in riferimento specifico alle ineleggibilità e incompatibilità. Noi siamo stati testimoni, come cittadini e anche come funzionari, di una grande polemica sul tema delle incompatibilità e delle ineleggibilità che ha toccato anche momenti di grande asprezza. (*) Consigliere parlamentare della Camera dei deputati. Segretario della Giunta delle elezioni. 103

2 104 Interventi Qual è il senso che si può cogliere dalla riforma che è stata attuata su questo tema? A me pare che questo senso sia quello di rafforzare la legittimazione della classe politica attraverso la trasparenza e la garanzia del procedimento. Questo significa che attraverso queste nuove norme si è dato un contributo di consolidamento al rapporto di rappresentanza tra cittadini e istituzioni. Credo che da questo punto di vista si possa essere soddisfatti, prendendo atto che è già possibile in questa legislatura, e lo è stato, arrivare a dei punti di convergenza politici e istituzionali che superano le difficoltà, le divisioni di carattere politico proprie del sistema maggioritario. Sicuramente la prospettiva della prossima legislatura, a cui ha fatto riferimento il Presidente Vito, è stata decisiva in questo senso, perché ha consentito di spurgare il processo decisionale dalla contingenza politica e quindi dai condizionamenti, dalle pressioni e dalla difficoltà del momento politico. Ma al di là di questo noi come testimoni, come cronisti, del processo politico decisionale in Giunta delle elezioni, ci siamo resi conto che esiste in tutte le forze politiche, nessuna esclusa, di maggioranza come di opposizione, una volontà concreta di costruire un meccanismo di regole garantista. Questo meccanismo serve sicuramente al paese, alle istituzioni e ai cittadini, ma ci siamo resi conto che serve prima di tutto come garanzia per la stessa classe politica e per gli stessi deputati che hanno bisogno di regole certe, hanno bisogno di non esser costretti a inseguire una contingenza politica a

3 Nazzareno Pietroni 105 rischio di distorsioni, di inquinamenti del sano e trasparente processo decisionale. Ci siamo resi conto di questo e quindi porgiamo, come testimoni e come cronisti di questo processo, un informazione: c è una disponibilità della classe politica almeno così è stato in Giunta delle elezioni a costruire un consenso su un piccolo pezzo della riforma istituzionale. Questo consenso forse in futuro può essere costruito su una base analoga a livello più alto. Entrando nel concreto, voglio ricordare alcuni elementi fondamentali della riforma. In primo luogo va registrata un attenzione nuova, mai esistita fino adesso, al tema dell ineleggibilità. Prima non vi era una comunicazione sull ineleggibilità da parte dei deputati: cioè si arrivava in Parlamento, si comunicavano le cariche possedute al momento della dichiarazione, ma non quelle possedute all atto della candidatura al Parlamento. Questo significa che ora vi è un attenzione specifica alle situazioni pregresse, che toglie terreno alle polemiche di carattere politico, alle strumentalizzazioni sul tema dell ineleggibilità. La Camera si riappropria di un analisi diretta, di un iniziativa diretta, di un attenzione diretta su questo tema e quindi lo sottrae alla strumentalizzazione politica. Secondo elemento: garanzie e trasparenza attraverso un ampliamento delle posizioni che impongono la comunicazione alla Giunta ai fini del giudizio di incompatibilità. Oggi il nuovo Regolamento, che per come è stato approvato si inserisce nella gerarchia delle fonti a un livello a tutti ben chiaro, consentirà di avere un riferimento talmente ampio da rendere quasi impossibile

4 106 Interventi un elusione della norma e da garantire una capacità di attenzione, di analisi delle situazioni dei singoli deputati che in passato non sempre è stata possibile. Terzo elemento che voglio sottolineare, sul quale sono già tornati, ben meglio di quanto non possa fare io, i relatori è quello della strutturazione del contraddittorio, finalmente garantista. Una strutturazione del contraddittorio che è garantista sia nei confronti dei deputati sia nei confronti dei soggetti esterni. Ultimo accenno, che è stato già fatto peraltro dai relatori, al tema del rapporto tra Giunta e Assemblea. In passato questo tema non è stato oggetto di nessuna specifica analisi e anche i precedenti sono abbastanza scarsi. Non si immaginava neanche una soluzione definitiva circa il ruolo dell Assemblea a seguito di una mancata opzione di un deputato. Non si avevano le idee chiare sull ipotesi di un intervento in termini di presa d atto ovvero di deliberazione sostanziale nel caso in cui un deputato riconosciuto incompatibile non optasse nei termini e quindi si trovasse in una situazione di conclamata incompatibilità. Oggi questa scelta è stata fatta ed è conforme al sistema nel suo insieme, perché il nuovo Regolamento stabilisce in maniera chiara e inequivoca che sussiste un rapporto referente tra Giunta e Assemblea, il che vuol dire che la Giunta propone al Presidente della Camera di richiedere l opzione, ma a quel punto, in caso di mancata opzione, il Presidente della Camera pone all ordine del giorno dell Assemblea la dichiarazione di incompatibilità con la contestuale si tratta di una deliberazione sola dichiarazione della decadenza del deputato.

5 Nazzareno Pietroni 107 Questo quindi rimette in equilibrio il sistema che prima invece lasciava emergere degli aspetti di dubbio perché un riconoscimento di un potere definitivo in capo alla Giunta delle elezioni poteva apparire non in linea con il sistema costituzionale nel suo insieme. Detto questo rimane un elemento che pongo alla vostra attenzione. Il Regolamento prevede che l opzione tardiva del deputato non sia efficace. Vuol dire che il deputato, dopo aver ricevuto l intimazione di optare perché incompatibile, non può, scaduto il termine per l opzione, dimettersi tardivamente dalla carica incompatibile e porre nel nulla il procedimento. Questa è stata una scelta coraggiosa della Giunta delle elezioni, la quale ha inteso, attraverso questa norma, consacrare un termine di opzione fortemente vincolante rispetto ai deputati. Chiedo ai politici: l Assemblea poi sarà in grado di recepire questa volontà di garanzia del procedimento oppure, a seguito di un opzione tardiva, rischierà di distorcere la deliberazione finale fino al punto di rinnegare i presupposti, e quindi di dichiarare non più incompatibile il deputato? Qui ci sarà un primo banco di prova della volontà concreta di dare un attuazione procedimentale e politica a un passaggio così delicato. Chiudo il mio dire con una sola nota di sintesi. Il tema su cui tutta la materia del Regolamento, e in particolare quella relativa alle incompatibilità e ineleggibilità si è impegnata, è il tema della legittimazione. Lo voglio ribadire in chiusura dopo averlo fatto in apertura: siamo coscienti che una più forte legittimazione delle istituzioni sarà possibile, specie nei momenti di aspro

6 108 Interventi confronto politico e di grande polemica che potranno venire in futuro, proprio attraverso questa rinnovata legittimazione che i deputati possono avere che l intera classe politica può avere avendo alle spalle regole certe e fortemente condivise in materia di verifica dei poteri. Credo che da questo punto di vista tutti noi ne possiamo trarre come cittadini prima ancora che come collaboratori della classe politica un costrutto. Mi permetto infine di porre ai relatori un quesito che nel tempo ci ha interessato e che non è ancora sciolto, pur avendo dei riferimenti in dottrina: è possibile immaginare un rinvio di atti alla Corte costituzionale da parte della Giunta delle elezioni nel nuovo sistema del Regolamento, atteso lo sviluppo a carattere paragiurisdizionale che l intero procedimento ha avuto? Questo, secondo me, è un tema di grande rilievo e di grande portata. Se qualcuno avrà modo di darci qualche indicazione gli saremo grati del suo contributo.