Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto. dr. Enrico Cabras. Centro Servizi della Provincia di Venezia 6 marzo 2013

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1 La qualitàdelle acque destinate alla balneazione e delle acque marino costiere dr. Enrico Cabras Workshop: La tutela delle acque e la riduzione dell impatto microbiologico: le tecniche di disinfezione e le previsioni del Piano di Tutela delle Acque in Veneto Centro Servizi della Provincia di Venezia 6 marzo 2013 LA COSTA VENETA La costa veneta si estende per circa 150 Km, suddivisa tra le province di Venezia (con i comuni di San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino-Treporti, Venezia e Chioggia) e di Rovigo (con i comuni di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle) ed è caratterizzata morfologicamente da litorali sabbiosi a nord e a sud della laguna di Venezia. Scopo di questa presentazione è: Acque di balneazione illustrare gli aspetti operativi e una parziale analisi dei dati raccolti; Acque marine costiere illustrare gli aspetti operativi.

2 ACQUE DI BALNEAZIONE La rete di monitoraggio della Regione Veneto prevede complessivamente 169 stazioni: Mare Adriatico 95 stazioni; Lago di Garda 65 stazioni; Specchio nautico di Albarella 1 stazione; Lago di S. Croce 3 stazioni; Lago di Lago 2 stazioni; Lago di S. Maria 2 stazioni; Lago di Mis 1 stazione.

3 Ogni stazione rappresenta un area che si estende per circa 2 km parallelamente alla costa. In aree con densità turistica maggiore, le stazioni di monitoraggio sono più ravvicinate. Le uscite in mare, per l esecuzione dei piano di monitoraggio, sono svolte con la preziosa collaborazione della Guardia Costiera Capitaneria di Porto In particolare con: Direzione Marittima di Venezia Capitaneria di Porto di Chioggia Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle Ufficio Circondariale Marittimo di Jesolo

4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO fino alla stagione 2009 dalla stagione 2010 Decreto Presidente della Repubblica n. 470/82 in attuazione della Direttiva n. 76/160/CEE 1 campionamento ogni 15 gg. Decreto Legislativo n. 116/08 e successivo Decreto del Min. Salute del 30/05/2010 in attuazione della Direttiva n. 2006/7/CE 1 campionamento ogni 31 gg. - divieto di campionamento durante o nei 2 giorni successivi a precipitazioni rilevanti; - raccolta in situ di dati chimico/fisici e meteorologici (temperatura, ph, O 2 disc., salinità, trasparenza); - determinazione in laboratorio dei parametri microbiologici Streptococchi totali, Coliformi totali (limite 2000 UFC/100 ml), Coliformi fecali (limite 100 UFC/100 ml), Streptococchi fecali (limite 100 UFC/100 ml) e Salmonelle. - obbligo di campionare in una finestra temporale di 4 gg. rispetto a un calendario comunicato a gennaio/febbraio di ogni anno; - raccolta in situ del solo dato di temperatura, di dati oceanografici/meteorologici e di dati riguardanti lo stato dell area relativamente a presenza di rifiuti o anomalie di vario genere; - determinazione in laboratorio dei parametri microbiologici Enterococchi intestinali (limite 200 n /100 ml) ed Escherichia coli (limite 500 n /100 ml).

5 NORMATIVA DI RIFERIMENTO fino alla stagione 2009 dalla stagione 2010 Decreto Presidente della Repubblica n. 470/82 in attuazione della Direttiva n. 76/160/CEE In caso di esito sfavorevole di un analisi, era necessario ripetere il controllo nei 5 giorni successivi. Se almeno 4 dei 5 controlli successivi fossero risultati favorevoli la stazione di monitoraggio rimaneva aperta alla balneazione. Se almeno 2 dei 5 controlli successivi fossero risultati sfavorevoli la stazione doveva essere chiusa e su di essa applicato, da parte del Sindaco, il divieto di balneazione. La stazione continuava ad essere monitorata e poteva essere riaperta alla balneazione solo dopo due controlli consecutivi aventi esito favorevole. Decreto Legislativo n. 116/08 e successivo Decreto del Min. Salute del 30/05/2010 in attuazione della Direttiva n. 2006/7/CE In caso di esito sfavorevole di un analisi il sindaco è tenuto a emettere un ordinanza di divieto di balneazione che può essere revocata dopo l esito favorevole di una nuova successiva analisi. MODALITÀ OPERATIVE

6 Il controllo si articola su due fasi: la prima si sviluppa in mare con il prelievo dei campioni e la misura diretta di alcuni parametri chimico fisici (temperatura dell acqua e dell aria) e meteorologici/oceanografici (copertura nuvolosa, direzione e velocità del vento e della corrente marina superficiale, direzione e altezza delle onde); la seconda fase si sviluppa in laboratorio dove vengono analizzati i campioni prelevati, effettuando la ricerca di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Il Campionamento costituisce la prima fase di ogni procedimento di analisi. La sua corretta esecuzione è fondamentale per lo sviluppo dell intero processo. Il CAMPIONE deve essere il più possibile rappresentativo delle reali condizioni quali-quantitative che si intendono determinare e, pertanto, è importante che il campionamento venga effettuato da personale qualificato e opportunamente addestrato.

7 Dove si effettuano le misure e si preleva il campione? È preferibile identificare il punto di campionamento tramite il riconoscimento di strutture fisse lungo la linea di costa. L individuazione delle stazioni tramite ricevitore GPS non tiene infatti conto dell eventuale escursione di marea. Dove si effettuano le misure e si preleva il campione? Circa 1 m

8 Dove si effettuano le misure e si preleva il campione? Circa 5 m Dove si effettuano le misure e si preleva il campione? Un caso particolare: litorale di Pellestrina

9 Dove si effettuano le misure e si preleva il campione? Circa 5 m Circa 1 m ANALISI DEI DATI RACCOLTI

10 Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi Stagione 2007 Stagione 2007 Nel mese di maggio si sono verificati 2 campioni consecutivi sfavorevoli per la staz. 14, a causa del ritrovamento di salmonelle, nei pressi della foce del fiume Livenza.

11 Stagione 2007 Nei mesi di maggio e giugno 2 campioni consecutivi sfavorevoli, dovuti alla presenza di Coliformi fecali e salmonelle, per le stazioni , nei pressi delle foci dei fiumi Brenta e Adige e della bocca di porto di Chioggia. Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi Stagione 2008

12 Stagione 2008 Nei mesi di agosto e settembre due diversi fenomeni di inquinamento hanno interessato i litorali di Sottomarina Isola Verde e Pellestrina. La contaminazione era dovuta principalmente a Coliformi totali e fecali. Stagione 2008 A cavallo dei mesi di maggio e giugno per la stazione 14 e a cavallo dei mesi di luglio e agosto per la stazione 15, si sono verificati due diversi brevi fenomeni di inquinamento dovuti, in entrambi i casi alla presenza di salmonelle.

13 Stagione 2008 Nel mese di luglio è stato registrato un campione sfavorevole per le stazioni 10 e 517, in entrambi i casi il fenomeno era dovuto alla presenza di salmonelle. Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi 3.0% Stagione 2009 Campioni sfavorevoli Campioni favorevoli

14 Stagione 2009 Durante il mese di agosto si è verificato un inquinamento di breve durata che ha interessato tutte le stazioni nelle vicinanze delle foci dei fiumi Brenta e Adige. L inquinamento è stato causato dalla presenza di Coliformi totali e fecali. Nella sola stazione 66 si è riscontrata anche la presenza di salmonelle. Stagione 2009 Nel mese di giugno e luglio, in due fenomeni distinti, sono stati registrati campioni sfavorevole per le stazioni 10, per la presenza di Coliformi fecali, e per le stazione per la presenza sia di Coliformi fecali e salmonelle.

15 Stagione 2009 Nel mese luglio sono stati registrati campioni sfavorevole per le stazioni 16 e 498 per la presenza di Coliformi totali e fecali. Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi Stagione 2010

16 Stagione 2010 Nel mese di maggio si è verificato un inquinamento di breve durata, dovuto a un superamento del parametro Escherichia coli, nella stazione 529. Nel mese di giugno si è verificato un ulteriore inquinamento di breve durata, sempre dovuto a un superamento del parametro Escherichia coli, nelle stazioni 63, 65 e 66. In entrambi i casi l inquinamento si è localizzato nei pressi delle foci dei fiumi Adige e Brenta. Stagione 2010 Nel mese di maggio si è verificato un inquinamento di breve durata, dovuto a un superamento del parametro Escherichia coli, nella stazione 9 nei pressi della foce del Canale Nicesolo.

17 Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi Stagione 2011 Stagione 2011 Nel mese di luglio si è verificato un inquinamento di breve durata, dovuto a un superamento del parametro Escherichia coli, nelle stazioni 519 e 9, nei pressi della foce del Canale Nicesolo.

18 Esiti sfavorevoli dal 2007 a oggi Stagione 2012 Stagione 2012 Nel mese di maggio si è verificato un inquinamento di breve durata, dovuto a un superamento del parametro Escherichia coli, nelle stazioni 58, 59, 528, 63, 64, 65, 66 e 529 nei pressi delle foci dei fiumi Adige e Brenta.

19 RIASSUNTO DEGLI ULTIMI 6 ANNI RIASSUNTO DEGLI ULTIMI 6 ANNI Gli inquinamenti rinvenuti durante le stagioni balneari si sono verificati, nella stragrande maggioranza dei casi, in stazioni prossime alle foci fluviali.

20 CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE La normativa in materia di acque di balneazione (D.lgs. 116/2008 e D.M. 30/05/2010) classifica le acque di balneazione secondo 4 categorie: scarsa; sufficiente; buona; eccellente. Entro la fine della stagione balneare 2015 tutte le acque devono essere classificate e giudicate almeno "sufficienti". CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE

21 CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE Tutte le stazioni di monitoraggio per il controllo della qualità delle acque di balneazione in Provincia di Venezia sono classificate come ECCELLENTE, a eccezione delle stazioni 528, 62, 63, 64, 529, 65 e 66 che sono classificate come SUFFICIENTE. ACQUE MARINO COSTIERE

22 Attività relative al controllo delle acque marino costiere. Quali gli obiettivi? 1. Attuazione delle attività previste dal D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 per le acque marino costiere del Veneto, ai fini della loro classificazione ecologico-ambientale secondo gli indirizzi della Direttiva europea 2000/60/CE; 2. Attuazione delle attività previste dal D.M. 260/2010 per la determinazione dello stato chimico e dello stato ecologico; 3. Attuazione del Decreto 17 luglio 2009 Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l utilizzazione dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque., del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (G.U. serie generale n. 203 del 02/09/2009); 4. Attuazione del Programma di monitoraggio delle acque destinate alla vita dei molluschi (D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, all. 2, sez. C) in adempimento della D.G.R. Veneto n 2591 del 10/10/2001 di riparto competenze tra A.R.P.A.V. e Dipartimenti Prevenzione Aziende ULSS ; Attività relative al controllo delle acque marino costiere. Quali gli obiettivi? 5. Attuazione di una sorveglianza algale finalizzata alla attuazione di controlli sulla presenza di forme fitoplanctoniche potenzialmente produttrici di tossine che possano avere un impatto, sull ecosistema marino, con particolare riferimento ai molluschi da banchi naturali (D.Lgs. 152/2006); 6. Attuazione di una sorveglianza algale finalizzata alla attuazione dei controlli sulle acque di balneazione (con particolare riguardo alla presenza di Ostreopsis ovata e altre microalghe bentoniche potenzialmente produttrici di tossine, D.Lgs. 116/2007); 7. Attuazione di programmi di rilevamento e campionamento ad hoc in occorrenza del verificarsi di fenomeni anomali (mucillagini, fioriture algali, etc.); 8. Ottimizzazione e razionalizzazione delle attività istituzionali e di ricerca svolte sulla matrice; 9. Attuazione di iniziative di ricerca scientifica e sviluppo.

23 RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO L attuale Rete Regionale di monitoraggio, attiva da gennaio 2010, è costituita da nove transetti, direttrici perpendicolari alla linea di costa, ciascuno costituito da più stazioni di analisi e campionamento, importanti per la loro strategica localizzazione in prossimità delle principali fonti di pressione, distribuiti nei quattro corpi idrici costieri. RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO In ciascuno dei due corpi idrici al largo sono individuate una stazione per la matrice acque (chimica, fitoplancton) e una, in corrispondenza, per la matrice sedimento per le indagini su macrozoobenthos e sostanze chimiche.

24 RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO Nella fascia costiera in prossimità dei litorali, indipendenti dai corpi idrici, sono individuate inoltre 5 stazioni per il campionamento di mitili da banchi naturali (per la conformità delle acque alla vita dei molluschi) e quattro stazioni per il controllo sulla presenza di Ostreopsis o altre microalghe bentoniche potenzialmente nocive per la salute dei bagnanti dislocate nelle aree di maggiore afflusso. ecabras@arpa.veneto.it Grazie per l attenzione

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