SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

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1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune Località Classe Vincolo Tipo Vincolo N Tutela MODENA MONUMENTALE Revocato S154 Denominazione Fabbricato in viale Storchi, 49 Altra/e denominazione/i Ubicazione Viale Gaetano Storchi, 49 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto Foglio: 124 Mappale: 22 Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 124 Mappale: 22 C.S. / Z.E. / Extra Urbana Z.E Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt Decreto Lgs. 42/2004 artt /10/2005 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: *REVOCA del Decreto di Tutela, ai sensi dell'art. 15 del D. Lgs 42/2004, del 20/08/2006. Note: Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e del D.M. del 6 febbraio Archivio: richiesta di revisione del provvedimento ministeriale da parte del Comune di Modena, prot del 07/03/2006; richiesta di parere dalla Soprintendenza Regionale alla Soprintendenza ai Beni Architettonici, prot del 07/04/2006. Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Pubblica

2 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N Tutela S154 Denominazione Fabbricato in viale Storchi, 49 Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 124 Mappale: 22 Estratto Catastale scala: 1/2000

3 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo Revocato N Tutela S154 Denominazione Fabbricato in viale Storchi, 49 Altra/e denominazione/i Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela: Viale Storchi viene tracciato nel 1886 per collegare Piazza Sant'Agostino, la cui porta all'interno delle mura, rappresenta, alla fine del XIX sec., il limite occidentale del centro storico di Modena, con la perifieria e la campagna circostante. Il vero e proprio sviluppo edilizio intorno alla nuova arteria inizia nei primi anni del Novecento, quando per la vicinanza dell'ippodromo, si decide di costruire un complesso di scuderie per l'allevamento dei cavalli da corsa. Il perimetro di questi fabbricati, completati nel 1913, è ridimensionato nel 1920, allorchè il Comune di Modena ridisegna Piazza Sant'Agostino ma, dagli anni Venti in poi, lungo il viale sorgono numerose fabbriche e magazzini, come quelli in esame. Il complesso, costituito da due edifici contigui adibiti (e tuttora utilizzati) a magazzini, cui è stato affiancato, in tempi successivi, un piccolo corpo di fabbrica a due livelli ad uso uffici e abitazione. Entrambi gli immobili hanno planimetria rettangolare e sono collocati fianco a fianco, tangenti sul lato più lungo, con orientamento longitudinale nord-est sud-ovest. Quello più a nord è un poco più largo e lungo dell'altro. Verso sud-ovest, si affacciano sul percorso pedonale derivato dalla copertura del canale Cavo Cerca. Dal punto di vista strutturale e costruttivo, entrambi i fabbricati presentano muratura perimetrale laterizia e pavimentazione in cemento lisciato, hanno la copertura tradizionale a due falde, realizzata con capriate miste in legno e ferro, travi lignee, e manto di coppi diritti e rovesci. Nella parte prospiciente il canale Cavo Cerca possiamo notare le finestre al piano terra e al primo piano con piattabande in mattoni a taglio ad arco ribassato e davanzale in cemento in aggetto rispetto alla cortina muraria in laterizio a faccia vista. I fabbricati, che compaiono già nelle foto aeree della zona, scattate nel 1934, pur nella semplicità stilistica e strutturale (cortine di mattoni pieni) e nonostante alcune incongrue aggiunte, sono rappresentativi dei modi costruttivi e tipologici afferenti all'archeologia industriale dei primi decenni del XX secolo. L'area in oggetto è a rischio archeologico medio-alto per la presenza, nel sottosuolo, dei resti monumentali pertinenti le fortificazioni urbane di età medievale e moderna e di resti della città romana di Mutina.

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