Affrontare il nuovo ruolo di dirigente della scuola

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1 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 1 Affrontare il nuovo ruolo di dirigente della scuola di NADIO DELAI (*) 4 L articolo è un estratto del volume Essere dirigente della scuola oggi - Indagine su identità, ruolo e sviluppo professionale dei Capi d Istituto (Gruppo editoriale Spaggiari, Parma, 2013). (*) Sociologo - Presidente della società di consulenza e di ricerca Ermeneia-Studi & Strategie di sistema La scelta di lanciare un operazione di ascolto U na significativa evoluzione di identità e di ruolo ha investito la figura del Capo di Istituto che operava tradizionalmente nella scuola pubblica italiana: nuovi dirigenti della scuola sono stati infatti assunti, con riferimento al nuovo profilo professionale, a seguito di tre successivi concorsi, tenutisi nell ultimo decennio. Per questo ANP e La Fabbrica hanno deciso di promuovere una vera e propria operazione di ascolto che ha assunto la forma di un indagine apposita, condotta tramite questionario autosomministrato. Esso è stato preceduto da alcuni Focus Group, composti da dirigenti scolastici assunti a seguito dei concorsi suddetti. Nel mese di febbraio 2013 il questionario è stato inviato all intera platea dei soggetti interessati, come uno strumento innanzitutto al loro servizio: l indagine infatti rappresenta una modalità per potersi guardare allo specchio e per compiere un primo bilancio delle esperienze sin qui maturate: - a partire dal percorso compiuto, dal momento dell ingresso nel mondo dell insegnamento a quello dell assunzione di eventuali incarichi di sostegno al capo di istituto, dal ruolo svolto da parte di molti intervistati di preside incaricato a quello dell assunzione del ruolo di dirigente scolastico a tutti gli effetti, a seguito del superamento del concorso; - per poi considerare l esercizio quotidiano delle nuove funzioni, con tutte le caratteristiche, le valutazioni, i problemi ma anche le soddisfazioni che questa novità ha potuto generare; - ma anche per ragionare attorno a delle possibili modifiche delle procedure di formazione e di reclutamento per coloro che affronteranno i

2 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 2 futuri concorsi; - e infine per considerare sia pure in breve il tema della valutazione nei confronti dei dirigenti della scuola e dello svolgimento concreto della loro attività. I risultati dell indagine possono essere ricondotti ad alcune tesi di fondo di seguito illustrate. Un ruolo complesso, ma con alla base una forte identificazione profes sionale L a prima tesi è che i dirigenti della scuola presentano un identità solida ed un identificazione professionale elevata, entrambe fortemente condivise. L affermazione trova riferimento (cfr. tav. 1) innanzitutto nelle ragioni che risalgono ancora alla scelta della profes sione di docente: esse appaiono significativamente guidate da una inizia le spinta vocazionale che occupa il primo posto in assoluto e a significa tiva distanza, come intensità di risposte, rispetto alle altre ragioni addotte. Ma bisogna tener conto anche delle ragioni che hanno indotto gli intervistati a partecipare al concorso per dirigente della scuola, le quali affondano le loro radici nel desiderio di compiere un passo avanti (motivazione collocata al primo posto), irrobustita sovente dal fatto di aver già avuto esperienze di collaborazione col dirigente (collocata al secondo posto rispetto al l insieme delle motivazioni). 5 Tav. 1 Un identità e un identificazione ispirate alla solidità Fenomeni Dati Le ragioni più importanti dell accesso all insegnamento Una spinta di tipo vocazionale 1 posto (58,1%) Il consiglio e/o l esempio di qualche docente particolarmente importante avuto durante la formazione scolastico-universitaria 2 posto (23,6%) L occasione di un concorso a cui ho partecipato 3 posto (22,8%) Le ragioni più importanti dell accesso al concorso per dirigente La pratica professionale maturata come insegnante e il desiderio di compiere un passo avanti 1 posto (63,1%) Il fatto di aver già avuto esperienze di collaboratore del dirigente e quindi di sentirsi pronti ad assumere il ruolo di capo istituto 2 posto (48,1%) L opportunità di ottenere una migliore retribuzione 3 posto (27,9%) Il livello di soddisfazione professionale (Giudizi Molto + Abbastanza soddisfatto ) Come docente 96,10% Come collaboratore del dirigente 87,20% Come dirigente scolastico 80,90% L intervistato intraprenderebbe di nuovo la carriera del dirigente della scuola Sì, senz altro e malgrado i problemi quotidiani 73,70% Forse sì e forse no: al momento sono incerto 16,60% No, preferirei restare legato al mio ruolo di docente 4,50% Decisamente no: sceglierei un altra professione 4,40% Fonte: indagine Ermeneia Studi & Strategie di Sistema per ANP e La Fabbrica, 2013

3 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 3 6 Ci sono infine degli evidenti segnali di identificazione professionale con tutti i diversi ruoli via via svolti all interno della scuola, visto che gli intervistati si dichiarano molto e/o abbastanza soddisfatti : - sia rispetto al ruolo svolto come insegnante (da parte del 96,1% degli intervistati); - sia rispetto al ruolo di collaboratore del dirigente (da parte del l 87,2% degli intervistati); - sia rispetto al ruolo di dirigente scolastico (da parte dell 80,9% degli intervistati). È evidente come in tutto questo vengano a declinarsi due elementi della soddisfazione professionale: quello più legato alla scelta vocazionale dell insegnamento (che risulta molto elevata) e quello dell assunzione gra - duale di ruoli di tipo dirigenziale. Essi presentano una evoluzione della propria identità insieme a quella di uno svolgimento via via più sicuro delle proprie funzioni: entrambe debbono poter stabilizzarsi nel tempo e perciò è comprensibile che quella più recente di dirigente scolastico richieda in qualche modo di essere guadagnata sul campo, accettando le sfide che il nuovo ruolo impone sino a permettere agli interessati di ritrovare senso e direzione di marcia rispetto alla nuova posizione di responsabilità assunta. Tuttavia va anche ribadito che il 73,7% degli intervistati dichiara come, se tornasse indietro, intraprenderebbe senz altro la carriera di dirigente della scuola malgrado i problemi quotidiani da affrontare (sempre a conferma dell elevato livello di identificazione complessiva). L a seconda tesi è che il cambiamento di paradigma professionale viene avvertito in maniera pronunciata e non di rado con una percezione di onerosità del ruolo, ma anche con una scommessa positiva circa la capacità di adeguarsi al ruolo stesso. Per essere più precisi (cfr. tav. 2) si consideri che il 67,4% degli intervistati dichiara di aver avvertito in maniera signifi cativa tale cambiamento, legato a più aspetti: la responsabilità contem poranea di più plessi scolastici, l esigenza di esercitare attivamente la delega di responsabilità ai collaboratori, la necessità di operare per obiettivi e per conseguente verifica del loro raggiungimento. Perciò ri sulta evidente che compiere un salto di ruolo da docente a dirigente scolastico è molto più impegnativo che non passare da collaboratore del dirigente a dirigente oppure da preside incaricato a dirigente: il cambia mento infatti appare essere molto elevato per tutti gli ex-docenti, mentre scende gradualmente di intensità percepita, a seconda dell esperienza maturata precedentemente come collaboratore oppure come preside in caricato (anche se resta relativamente elevata nel primo caso, mentre di venta molto più contenuta nel secondo caso). Certo esistono anche dei problemi, definiti come significativamente impor tanti dagli intervistati, come ad esempio: - le caratteristiche della normativa, valutata come eccessiva e soprattutto da interpretare, risul tando essa non di rado confusa e contraddittoria; - le condizioni di esercizio quotidiano del ruolo, che in ducono gli intervistati a collocare ai primi posti i problemi legati al l esiguità delle risorse finanziarie e di personale, all ampiezza delle mansioni che ovviamente un ruolo di dirigenza comporta (e a cui si era necessariamente meno abituati quando si esercitava la profes sio ne docente), nonché alla percezione di una retribuzione non ade guata per il tipo di responsabilità che il dirigente della scuola si trova ad esercitare;

4 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 4 - ed infine l insufficiente preparazione al ruolo da parte del diri - gente neo-assunto sul triplice piano della gestione amministrativa, della gestione del personale e della gestione organizzativa dei plessi scolastici. Ciò non toglie che, malgrado i problemi da affrontare, circa 8 intervistati su 10 riconoscano che il ruolo di dirigente permette loro finalmente di dare un impronta personale all Istituto che dirigono come pure ricono - scono che tale ruolo consente di migliorare lo status professionale com - plessivo sia interno che esterno alla scuola. E del resto il 68,2% de gli intervistati afferma di poter comunque svolgere bene il proprio ruolo, malgrado i problemi che deve affrontare, magari acquisendo le cono scen ze e Tav. 2 - La percezione del cambiamento del paradigma professionale e la scommessa sulla capacità di adeguarsi al ruolo Fenomeni Dati La percezione del cambiamento del paradigma professionale L ho avvertito molto 29,70% Totale L ho avvertito abbastanza 37,70% 67,40% La percezione del cambiamento di ruolo (Giudizi Molto + Abbastanza significativo ) Da docente a dirigente 97,00% Da collaboratore del dirigente a dirigente 92,70% Da preside incaricato a dirigente 33,00% La tipologia di problemi più importanti incontrati (Giudizi Molto + Abbastanza importanti ) Eccesso di normativa e contraddittorietà della medesima 90,1%-94,4% Esiguità di risorse e di personale + Molteplicità delle responsabilità + Retribuzione non adeguata alle medesime 92,4%-95,8% Inadeguata preparazione pregressa in tema di amministrazione, personale e organizzazione 68,7%-85,6% Un ruolo che dà soddisfazioni (Giudizi Molto + Abbastanza d accordo ) È un ruolo che permette di dare un impronta personale all istituto 82,90% È un ruolo che permette di migliorare lo status professionale all interno della scuola 81,10% È un ruolo che permette di migliorare lo status professionale rispetto al mondo esterno 74,00% Le positive aspettative di ruolo Credo di poter svolgere bene il mio ruolo malgrado i problemi che devo affrontare 33,10% Totale Credo di poter migliorare e consolidare il mio ruolo, acquisendo le conoscenze e le abilità che ancora mi mancano 35,10% 68,20% Credo di aver maturato esperienza sufficiente per valutare i pregi e i difetti del ruolo (insieme alle difficoltà non facilmente superabili) 21,20% Fonte: indagine Ermeneia Studi & Strategie di Sistema per ANP e La Fabbrica,

5 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 5 8 le abilità che ancora non sono in suo possesso; senza con tare che gli intervistati ritengono di aver maturato esperienza suffi ciente per valutare i pregi e i difetti di tale ruolo, insieme alle difficoltà che sono anche non facilmente superabili. L a terza tesi è che le modalità di reclutamento richiederebbero una messa a punto più coerente rispetto ad un ruolo di dirigente che deve eser citare funzioni ampie e corrispondenti responsabilità estese. A tale proposito si sottolinea l importanza di un primo criterio (cfr. tav. 3), quello della necessità di porre una particolare attenzione alla selezione iniziale dei candidati, poiché non ci sono strumenti di selezione che possono essere applicati in momenti successivi rispetto all ingresso o alla formazione, sempre in fase post-assunzione, che siano in grado di compensare un processo selettivo iniziale che si riveli inadeguato : ben l 88,6% degli in tervistati è di questa opinione, livello di consenso che viene peraltro a crescere sino al 96,3% qualora si consideri la necessità di valutare con attenzione i requisiti attitudinali del candidato, in vista dello svolgi - mento del ruolo di dirigente, requisiti che risultano ovviamente ben di versi rispetto a quelli della professione insegnante. Un secondo criterio importante è quello della necessità che i dirigenti neo-assunti possano usufruire di un periodo di inserimento sufficiente - mente lungo e sostenuto da modalità di affiancamento da parte di altri dirigenti già in servizio (93,7% di consensi), a conferma di quanto vie ne anche affermato circa le attività di formazione risultate maggior mente utili rispetto allo svolgimento del ruolo: circa 8 intervistati su 10 infatti riconoscono come sia stata fondamentale l esperienza maturata in precedenza come collaboratore del dirigente (85,3%) oppure come pre side incaricato (81,1%) a cui si è affiancata - quasi con analoga impor tanza - la formazione ricevuta nei fatti tramite l attività di mutuo soc corso, basata sull aiuto fornito dai dirigenti della scuola già in servizio (78,9%). Vanno poi ricordati i possibili ambiti di formazione, da curare in vista dell assunzione nel ruolo di dirigente. I tre ambiti che risultano più fortemente indicati da parte degli intervistati sono: - l ambito dell organizzazione; - l ambito dell amministrazione: - e l ambito della gestione del personale. Tutti e tre raccolgono la quasi totalità delle valutazioni positive dei dirigenti, ma con un intensità più pronunciata (cioè con un livello di consenso che supera il 70% degli intervistati), rispetto ad altri argomenti - pure importanti - come l ambito del contenzioso, quello della gestione delle disposizioni sulla sicurezza, quello della nor mativa scolastica, quello delle relazioni da tenere col mondo esterno (ambiti questi certamente non secondari e comunque largamente opzionati dagli inter vistati). I nfine si mette in rilievo come siano da far evolvere ulteriormente la qualità delle Commissioni di Valutazione utilizzate per il reclutamento dei dirigenti della scuola e questo soprattutto per quanto riguarda il pos sesso, da parte dei membri di tali Commissioni, dei requisiti indicati dalla legge (e questo è abbastanza ovvio), ma anche il fatto di aver se guito un percorso formativo e selettivo, centrato su competenze di va lutazione oltre che su competenze giuridiche (83% è il livello di con senso manifestato dagli intervistati).

6 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 6 Tav. 3 - Alcune proposte circa il reclutamento di futuri dirigenti della scuola Fenomeni Dati Criteri da adottare (Giudizi Molto + Abbastanza d accordo ) Porre particolare attenzione alla selezione iniziale dei candidati, poiché non c è selezione successiva o formazione post-incarico sufficienti per compensare un processo selettivo iniziale inadeguato 88,60% Valutare con attenzione i requisiti attitudinali del candidato per lo svolgimento del ruolo di dirigente 96,30% I dirigenti neo-assunti debbono poter usufruire di un periodo di inserimento sufficientemente lungo e con l affiancamento di altri dirigenti già in servizio 93,70% Le Commissioni di Valutazione debbono essere composte da professionisti che, oltre che possedere i requisiti di legge, abbiano seguito un percorso formativo selettivo, centrato su competenze valutative e giuridiche 80,30% Attività di formazione risultate maggiormente utili per lo svolgimento del ruolo di dirigente (Giudizi Molto + Abbastanza utile ) L esperienza maturata in precedenza come collaboratore del dirigente 85,30% L esperienza maturata in precedenza come preside incaricato 81,10% La formazione ricevuta attraverso il mutuo soccorso da parte dei dirigenti già in servizio 78,90% Ambiti di formazione particolarmente importanti in vista dell assun zione del dirigente (Giudizi Molto + Abbastanza importante : tra parentesi solo i giudizi Molto importante ) Ambito dell organizzazione 99,0% (74,0%) Ambito dell amministrazione 98,9% (70,6%) Ambito della gestione del personale 98,7% (73,3%) Ambito del contenzioso 94,8% (61,4%) Ambito della normativa sulla sicurezza 97,5% (62,8%) Ambito della normativa scolastica 95,7% (55,4%) Ambito delle relazioni col mondo esterno 89,2% (34,6%) Fonte: indagine Ermeneia Studi & Strategie di Sistema per ANP e La Fabbrica, L opportunità di costruire una comunità professionale per presidiare la scuola reale I n conclusione si può affermare dunque di essere davanti ad un corpus professionale in possesso di una buona maturità complessiva e di una con sapevolezza del mutamento di ruolo in cui si trova inserito e dal quale si sente talvolta un po travolto (magari sino a portarsi il lavoro a casa). A tutto questo va ad aggiungersi la presenza di un identità e di un livello di identificazione entrambi elevati, i quali sostengono l esercizio quotidiano delle funzioni del dirigente e le decisioni che servono a fronteggiare le si tuazioni e i problemi che via via si pongono. Gli intervistati peraltro registrano l importanza di poter usufruire di ap -

7 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 7 10 porti formativi, soprattutto per quanto riguarda i temi gestionali e questo dovrebbe aver luogo sia prima del concorso sia all inizio dell incarico di dirigente, ma anche in itinere, coerentemente con le esigenze poste dalla complessità delle funzioni svolte. Il quadro di insieme farebbe pensare all opportunità di costruire una vera e propria Comunità Professionale dei dirigenti della scuola, in grado di accompagnare non solo l inserimento iniziale dei nuovi incaricati, bensì anche lo svolgersi quotidiano della loro attività. Anche perché l insieme delle normative dimostrano come è ovvio il loro limite intrinseco ri spetto alle funzioni che la dirigenza deve esercitare: interpretando le dispo sizioni che inevitabilmente finiscono con l essere pensate per una scuola ideale, mentre è necessario trovare tutti i giorni il vestito giusto per la scuola reale che al dirigente fa capo. Il che richiede anche di svolgere una funzione di valutazione dei propri collaboratori, ma di essere anche valu tati, tema quest ultimo che è stato appena evocato dalla presente indagine, ma da cui si evince con chiarezza l esigenza da parte dei dirigenti di mettere in gioco ad un tempo le responsabilità gerarchiche e in parallelo le responsabilità di valutatori esterni come pure di trovare le giuste proiezioni dei risultati raggiunti sul piano dei possibili riconoscimenti economici. L importanza di considerare la formazione delle persone come una ri - sorsa che sta alla base della nostra convivenza collettiva, oltre che per mi - gliorare la capacità competitiva del Paese, implica di poter disporre di una dirigenza scolastica preparata e consapevole del proprio ruolo, cui va dedi - cato uno sforzo di attenzione continuata e non solo limitata alle scadenze concorsuali. Una lettura parallela dei risultati attraverso le opinioni in diretta L interesse mostrato dai dirigenti della scuola nei confronti dell inda gine si è manifestato sin dall inizio in occasione dell effettuazione dei Focus Group di ascolto e di discussione sui temi principali da introdurre nel questionario. Ma tale interesse è diventato ancora più evidente quando i questionari pervenuti sono stati sottoposti all elaborazione. Si è rilevata infatti la presenza di una grande massa di commenti, di suggerimenti e di proposte forniti di proprio pugno da parte degli intervistati. Per questa ragione si riportano di seguito alcuni dei Quadri, contenuti nell apposito Rapporto, che trasmettono con vivacità e immediatezza le opinioni su alcuni dei principali temi trattati. Una scorsa alle frasi virgolettate rappresenta perciò una possibile lettura parallela rispetto a quella basata sui risultati quantitativi, commentati nei paragrafi precedenti.

8 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 8 Le ragioni della scelta della profes sione di dirigente della scuola Il desiderio di cambiamento e le caratteristiche personali Il desiderio di cambiare e di fare un altra esperienza Il desiderio di partecipare al progresso della scuola rivestendo un ruolo diverso Il desiderio di cambiamento dopo 25 anni di insegnamento Il desiderio di cambiamento Il desiderio di cambiamento Il desiderio di cambiamento rispetto alla routine dell insegnamento La voglia di cambiare e di iniziare una sfida nuova La consapevolezza di aver esaurito la spinta motivazionale nell ambito dell inse gnamento e di poter mettere a disposizione la mia esperienza come dirigente sco lastico La volontà di cambiare lavoro Essere in servizio in una scuola senza dirigenza con cambi continui senza poter dar se guito ad un progetto di scuola con prospettive a lungo termine La necessità di rinnovarmi e di superare la crisi di mezza età La curiosità professionale e la voglia di cambiare La voglia di mettere in gioco le mie competenze organizzative e di leader La possibilità di mettermi alla prova personalmente e professionalmente, di co noscere il nuovo e di migliorare la mia condizione culturale La possibilità di sperimentare la condivisione nella gestione L occasione per mettermi alla prova dal punto di vista professionale, nonché l occasione per conoscere la normativa scolastica per lo più ignota ai docenti Il desiderio di mettermi in gioco Avevo fatto domanda per incarico di presidenza pur amando moltissimo la mia attività di insegnante, per spirito di servizio alla mia scuola che cambiava spesso dirigenti e lì ho svolto la mia attività di dirigente scolastico per 10 anni (5 come preside incaricato) Mi piaceva molto insegnare e avevo una bellissima cattedra di francese in un li ceo scientifico con sezione bilingue. La Gelmini ha eliminato la seconda lingua dallo scienti fico: dovevo comunque lasciare la mia scuola e ho scelto un cam bio radicale La spinta vocazionale Una sfida con me stessa nel cercare di riuscire a migliorare la scuola L opportunità di mettermi in gioco Mi piacciono le gare, i concorsi e le sfide in generale La voglia di misurare le mie capacità La convinzione di avere attitudini e capacità adeguate al ruolo La passione per questo genere di lavoro 11 La voglia di contribuire al miglioramento della scuola La convinzione che una buona governance contribuisce a migliorare la qualità del si stema scuola Motivazione vocazionale/contributo sociale Per servizio (alla persona, alla collettività,...) e perché nella mia zona c era bi sogno di qualcuno che lo facesse

9 03_Delai_Professione_dirigente 07/10/ :40 Pagina 9 La voglia di poter contribuire al miglioramento della Scuola La possibilità di svolgere un ruolo più incisivo al servizio della scuola pubblica Il desiderio di guidare una scuola attraverso cui realizzare un istituzione diversa Il desiderio di progettare una scuola migliore Perseguire l obiettivo di condurre un istituzione scolastica verso il miglioramento La passione per il sistema scolastico L opportunità di cambiare qualcosa nel mondo della scuola Rimuovere situazioni di inidonea funzionalità della scuola, per migliorare il fu turo dei ragazzi 12 L esperienza maturata precedentemente La consapevolezza-in base a esperienza maturata-che in un istituto mal diretto gli sforzi individuali di un docente siano vanificati Mettere a frutto l esperienza pluriennale maturata nel ruolo di collaboratore vi cario e di formatore Aver ricoperto costantemente incarichi aggiuntivi (es. Vicario, f.s., membro co mitato valut. insegn., giunta, c.d. ist., glip, ecc. La repulsione per il modo in cui alcuni dirigenti scolastici della mia zona eser cita(va)no il loro ruolo La non condivisione delle decisioni dei presidi conosciuti Il fatto di aver avuto già un esperienza di direzione di una scuola e quindi di sentirmi pronto ad assumere il ruolo di dirigente scolastico Dopo essere stato preside incaricato, ho valutato che ero pronto per tale ruolo L esperienza maturata con 7 anni di distacco sindacale Il desiderio di una progressione professionale Esperienza da preside incaricato Aver maturato esperienze di studio e di amministrazione e sentirmi adeguato al compito Raccogliere la sfida di misurarmi con complessità maggiore e proseguire nel cammino di emancipazione comune di genere La possibilità di carriera Il desiderio di esprimere meglio attitudini e competenze maturate nel corso degli anni Esperienza amministrativa maturata in altro settore L aver maturato una specifica vision della scuola Ero già preside incaricata Le esperienze lavorative pregresse nell ambito della ricerca educativa Mettere a frutto le numerose e diversificate esperienze maturate I tanti anni da vicaria in una scuola di confine spesso in reggenza... In fondo praticavo già ma in tempi più orientati Dopo 13 anni di vicepresidenza sentivo che alcuni colleghi desideravano (o cre devano di desiderare) fare la stessa esperienza e volevo lasciare posto, ma era dif ficile retrocedere dal mio impegno e mi è sembrato giusto fare un passo avanti Essere collaboratore distaccato per 4 anni ha fatto capire che poteva essere la mia strada, quindi accelerare studi per avere la laurea e parte-

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