Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni

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1 Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni Disfor Dipartimento di Scienze della Formazione di Genova Anna Federico - Indire Maglie (LE) 18 Aprile 2015

2 Quadro teorico di riferimento L autovalutazione (Allulli G., Farinelli F., Petrolino A. (2013), L autovalutazione di istituto. Modelli e strumenti operativi, Guerini, Milano.); La ricerca valutativa (Bezzi C. (2010), Il nuovo disegno della ricerca valutativa. Milano: FrancoAngeli.) L utilizzo dei dati nella scuola (Castoldi M. (2012), Valutare a scuola. Dagli apprendimenti alla valutazione di sistema, Carocci, Roma.) Il miglioramento scolastico (Faggioli M. (a cura di) (2014), Migliorare la Scuola. Autovalutazione, valutazione e miglioramento per lo sviluppo della qualità, Junior-Spaggiari, Bergamo.) La ricerca valutativa a scuola (Palumbo M. (2010), Definizioni, approcci e usi degli indicatori nella ricerca e nella valutazione, in C. Bezzi, L. Cannavò, M. Palumbo (a cura di), Costruire e usare indicatori nella ricerca sociale e nella valutazione (pp ), Franco Angeli, Milano.

3 Obiettivi della ricerca Indagare le modalità con le quali le scuole utilizzano i dati dell autovalutazione, della valutazione esterna e i relativi indicatori e indici per progettare i Piani di Miglioramento; Favorire nelle scuole la diffusione di una cultura della valutazione e del miglioramento come cultura della trasparenza e della responsabilità; Definire e condividere metodi e strumenti per supportare le scuole nell analisi e nell impiego efficace dei dati emersi dall autovalutazione e dalla valutazione esterna per progettare e realizzare le attività di miglioramento.

4 Metodo 1 Fase: Creazione di strumenti utili all accompagnamento dei TpM nella realizzazione dei Piani di Miglioramento; 2 Fase: Studio di caso qualitativo. Accompagnamento delle scuole selezionate nella progettazione, realizzazione e valutazione dei PdM; 3 Fase: Quantitativa. Raccolta di informazioni da tutte le scuole coinvolte in Vales riguardo l uso dei dati nel processo di miglioramento.

5 Tempi Agosto- Settembre 2014: progettazione degli strumenti; Settembre- Aprile 2015: accompagnamento delle scuole degli studi di caso; Maggio 2015: raccolta di informazioni quantitative da parte di tutte le scuole Vales.

6 Strumenti Questionari online; Interviste semi-strutturate individuali e di gruppo;

7 Indagine qualitativa: studio di caso Predisposizione degli strumenti per l indagine qualitativa: strumenti di accompagnamento, preparazione dei format da compilare, preparazione interviste finali per il Team di Miglioramento, intervista finale per i consulenti coinvolti.

8 Indagine quantitativa: il questionario Dati della scuola; Dati relativi alla composizione del PdM; Informazioni su obiettivi di RAV, RV, PdM; Informazioni sul progetto considerato prioritario; Informazioni su indicatori di monitoraggio e valutazione; Valutazione complessiva del Progetto Vales in ottica di SnV.

9 Campione o Questionario online a tutti i Team di Miglioramento: 285 TpM in Vales (189 PON - 96 Nord ) o Interviste a sei scuole campione: una per ciascuna regione delle Regioni PON (4 scuole, Palermo, LaMezia Terme, Bari, Napoli); una al centro (Pisa); una al nord (Torino).

10 Ipotesi L accompagnamento del miglioramento con strumenti strutturati permette un processo più documentato e più guidato. Questo dovrebbe: Semplificare il processo stesso e renderlo più efficace; Rendere più utilizzabili e spendibili i dati a disposizione della scuola; Migliorare la capacità di monitoraggio, valutazione e bilancio sociale della scuola.

11 Strumenti proposti alle scuole

12 Strumenti: obiettivi Supportare le scuole a individuare e mettere in relazione criticità/problemi, cause e azioni necessarie da realizzare per ottenere i miglioramenti voluti al fine di progettare Piani di Miglioramento fattibili, monitorabili e modificabili in corso d opera. Supportare le scuole nella declinazione di un piano attuativo per perseguire gli obiettivi di miglioramento prefissati, stabilendo con il TpM aree da migliorare, tempi e modi di attuazione delle relative azioni di miglioramento, sulla base del grado di priorità attribuito ad esse da ciascuna scuola. Supportare le scuole nella creazioni di indicatori di monitoraggio e valutazione.

13 Strumento 1: albero dei problemi a cosa serve A supporto della compilazione della prima sezione del PdM, con particolare riferimento allo Scenario di riferimento e alle Idee guida del Piano di Miglioramento, colonna criticità individuate/piste di miglioramento Ogni casella corrisponde ad un problema. Illustra, in senso verticale dal basso verso l alto, i legami causa-effetto tra i problemi identificati. La gerarchia verticale prevede che le cause stiano in basso e gli effetti in alto. In questo modo, i problemi di ordine generale risulteranno situati in alto, quelli più specifici via via più in basso.

14 Strumento 2: albero degli obiettivi a cosa serve A supporto della compilazione della prima sezione del PdM, con particolare riferimento allo Scenario di riferimento e alle Idee guida del Piano di Miglioramento, colonne criticità individuate/piste di miglioramento Punti di forza della scuola/risorse Generale: fa riferimento all impatto di più ampia portata al quale un progetto o programma vuole contribuire. Obiettivo Specifico: rappresenta lo scopo principale che è alla base di un intervento e illustra le trasformazioni o i benefici che i gruppi destinatari dovrebbero ottenere da quell intervento. Corrisponde ai risultati desiderati e si colloca nel breve medio periodo. Operativo: detto anche strumentale perché concorre al raggiungimento dell obiettivo specifico, indica le realizzazioni tangibili frutto delle attività implementate.

15 Strumento 3: specificare le attività a cosa serve A supporto della compilazione della seconda sezione del PdM, con particolare riferimento al ciclo Plan-Do-Check-Act e allo Schema di andamento per le attività del progetto obiettivi specifici/risultati attesi obiettivi operativi/realizzazio ni attese attività chi fa cosa fa quando inizia quando dove come risorse quando dovrebbe finire quanto dura umane materiali finanziarie attività obiettivo generale obiettivo specifico 1 obiettivo operativo 1.1. attività attività attività obiettivo operativo 1.2. obiettivo operativo 1.3. obiettivo operativo 1... obiettivo specifico 2 obiettivo specifico 3 obiettivo specifico... E utile per definire cosa fare, ovvero definire le attività da realizzare, individuando chi fa cosa, quando e per quanto tempo, con quali risorse...

16 Stato attuale dell arte Seconda visita nelle scuole del campione qualitativo per raccogliere dati riguardo l utilizzo degli strumenti proposti; A maggio: somministrazione del questionario on-line (uno per ciascun TpM). Analisi dei dati; Elaborazioni conclusioni.

17 Risultati attesi Possibilità di avvicinare gli strumenti utili al Miglioramento alle scuole in ottica di SnV; Documentare il processo di miglioramento Data- Driven: La capacità del Dirigente e degli insegnanti di trasformare la scuola tradizionale in un organizzazione capace di utilizzare i dati provenienti dai risultati degli studenti (e da indicatori dell organizzazione stessa) per conoscersi e migliorarsi ( Halverson et al, 2005)

18 Pubblicazione degli esiti della ricerca Modello teorico Presentazione della ricerca: impianto, obiettivi e metodologia Descrizione degli strumenti; Descrizione della ricerca su campo: un processo di accompagnamento e di ricercaazione; Progettare, Monitorare e Valutare il processo: analisi quantitative dai dati delle scuole. Ad ogni scuola Vales verrà inviata copia degli esiti delle ricerche

19 Grazie per l attenzione a.federico@indire.it

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