PRIMO SOCCORSO. Mattia Santangelo 01/01/2014
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1 PRIMO SOCCORSO /01/2014
2 PRIMO SOCCORSO: PRIMO SOCCORSO O PRONTO SOCCORSO? È l aiuto che ogni persona può prestare aiuto a una persona soggetta a malore, trauma o incidente. Ed ha lo scopo di non aggravare le situazioni dell infortunato nell attesa dei soccorsi. PRONTO SOCCORSO: È l aiuto fornito da personale qualificato (ambulanza) o fornito da medici e infermieri. URGENZA: URGENZA O GRAVITA? Situazione in cui l infortunato presenta un immediato pericolo di vita (emorragie imponenti, arresto cardiaco, ecc ) GRAVITA : Condizione in cui l infortunato non presunta immediato pericolo d vita (frattura colonna vertebrale) COMPORTAMENTI DA ATTUARE Durante il nostro intervento non bisogna assolutamente: muovere l infortunato (soprattutto se ha dei traumi) non trasportare o muovere l infortunato con mezzi inadeguati non dare da bere all infortunato (no acqua e no alcolici) VALUTARE LA SCENA: agire sempre in sicurezza COSA FARE? AUTOPROTEZIONE: usare guanti monouso e in caso di assenza di questi utilizzare i sacchetti di plastica VALUTARE LA DINAMICA E LA NATURA DELL EVENTO: Le lesioni riscontrate vanno collegate ai tipi di infortuni, valutazione sulle patologie precedenti ESAME DELL INFORTUNATO: 2
3 - Controllo primario (funzioni vitali): valutare se è cosciente, se respira e se ha emorragie imponenti. - controllo secondario (ispezione accurata): sanguina, fratture Sintomi: condizioni riferite dal paziente Segni: è ciò che il soccorritore rileva con udito vista tatto olfatto - Soccorso psicologico (evitare commenti): il soccorritore deve continuare a Parlare con l infortunato infondendoli tranquillità e coraggio - Chiamata di soccorso (112) - praticare gesti previsti dal primo soccorso: da semplice posizione d attesa alla manovre più complesse (BLS) - completamento dell assistenza: l infortunato non va mai abbandonato fino a quando non viene consegnato a personale qualificato CHIAMATA DI SOCCORSO ELEMENTI PER UNA CORRETTA CHIAMATA DI SOCCORSO: nome di chi sta chiamando e numero di telefono al quale si può essere richiamati dinamica dell evento (traumatico, medico o di altra natura) numero degli infortunati funzioni vitali dell infortunato indicazione del luogo dell evento eventuali pericoli ambientali manovre di primo soccorso 3
4 La chiamata al 112 va terminata soltanto quando l operatore riaggancia B.L.S. (Basic life support = sostegno di base alle funzioni vitali) Sono un insieme di manovre a livello internazionale atte a mantenere le funzioni vitali di un infortunato che: NON è COSCIENTE NON RESPIRA O NON RESPIRA NORMALMENTE In questa sequenza è prevista la rianimazione cardiopolmonale (R.C.P.) METODO ABC A (airwais = vie aeree) controllare la facoltà di risposta (è cosciente?, è incosciente?) assicurare la pervietà delle vie aeree B (breathing = respiro) controllare la respirazione C (circulation = circolazione) in assenza di respiro o di respiro normale praticare la R.C.P. Se la persona invece NON è COSCIENTE MA RESPIRA Si mette la persona in POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA 4
5 OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE La persona priva di coscienza ha la ricaduta della lingua all indietro, cioè che ostruisce le vie aeree. Si possono essere molteplici casi in cui una persona ha un ostruzione delle vie aere (un bolo di cibo). Il sospetto di un ostruzione delle vie arere si ha quando una persona sta mangiando e la si vede faticare a respirare e si nota la cianosi(color bluastro delle labbra) Le ostruzioni si possono distinguere in 2: ostruzione parziale: la persona riesce a tossire e si sentono dei sibili ostruzione completa: la persona non respira, non parla, non tossisce e può perdere coscienza in breve tempo COSA FARE IN CASO D OSTRUZIONE PARZIALE? In un ostruzione parziale il soccorritore non fa altro che incoraggiare la persona a tossire e allerta immediatamente il 118. In caso che la vittima si indebolisca, il soccorritore si posiziona al suo fianco, mettendo una mano sul petto e facendolo piegare leggermente e gli da 5 pacche interscapolari. Nel caso in cui le 5 pacche interscapolari non abbiano efficacia, il soccorritore procede con la manovra di Heimlich. il corpo estraneo. La manovra di Heimlich serve a produrre una tosse artificiale, con l obbiettivo di eliminare 5
6 LE URGENZE PEDIATRICHE Bisogna prendere in considerazione che il bambino non deve essere preso per un adulto in miniatura. L età pediatrica comprende diverse fasi che sono suddivise: Neonato da 1 giorno a un mese Lattanti da 1 mese ad 1 anno Bambini piccoli da 1 a 8 anni Durante un emergenza è complicato comprendere l età ed il peso del bambino, in grandi linee: Lattante di 1 anno pesa circa 8/10 kg ed è lungo 70 centimetri Un bambino di 8 anni pesa circa 20/25 kg ed è alto 120/130 centimetri PERDITA DI CONOSCENZA Le patologie che portano i bambini a una perdita di coscienza sono molte. Il compito del primo soccorritore è quello di eseguire una veloce valutazione delle funzioni vitali e mettere in atto le manovre per evitare l aggravamenti ed ulteriori danni. BLS PEDIATRICO(PBLS) Nella maggior parte dei casi dell arresto cardiocircolatorio in pazienti pediatrici è l ultima conseguenza di una patologia di problemi respiratori. Nei piccoli è assolutamente fondamentale riconoscere questi stadi ed intervenire precocemente con le manovre adeguate e nello stesso tempo allertare tempestivamente il 118. Una cosa fondamentale nel piccolo è la prevenzione, perché serve per evitare che patologia non trattate tempestivamente si aggravino. Una corretta valutazione delle funzioni vitali ed una corretta rianimazione cardiopolmonale riduce i danni celebrali.l attivazione del servizio di emergenza ed urgenza 118 è alla base della rianimazione pediatrica, perché solo così si può avere in pochissimi minuti equipe qualificate ed attrezzate per aiutare il piccolo. Nell attesa dell arrivo dei soccorsi bisogna praticare il PBLS, che consiste nel: Si chiama il bimbo ad alta voce e lo si scuote Chiedere aiuto generale e far chiamare il 118 Porre il bimbo su u piano rigido ed allineare il capo, arti e tronco, scoprendo il torace Garantire pervietà vie aere (nel lattante utilizzare tecnica del sollevamento mento) Gas per 10 secondi Se il bimbo no respira eseguire 5 ventilazioni Valutazione del circolo (respirazione, tossi, movimenti) Se segni di circolo sono assenti praticare compressioni toraciche esterne 6
7 OSTRUZIONI VIE AEREE PEDIATRICHE I bimbi soprattutto quelli piccoli tendono a mettere tutto in bocca, il corpo estraneo messo per gioco in bocca o nel naso può raggiungere le vie aere e provocare un ostruzione parziale o completa. In caso d ostruzione parziale: Il soccorritore no fa altro che incoraggiare il bimbo a tossire Chiamo o fa chiamare il 118 Mentre in un ostruzione completa: Il soccorritore deve mettere in atto le manovre adeguate il più precocemente possibile. Le manovre da eseguire sono differenti in base all età e al peso del bimbo. Nel lattante bisogna alternare 5 colpi interscapolari con 5 compressioni toraciche, il piccolo va tenuto sul braccio del soccorritore con la testa rivolta verso il basso rispetto al tronco. Dopo aver eseguito i 5 colpi interscapolari, il soccorritore deve girare il bimbo ed eseguire 5 compressioni toraciche, a fine di ogni ciclo, il soccorritore valuta la pervietà delle vie aere. Se l ostruzione colpisce un bambino superiore a 1 anno, il soccorritore deve eseguire la manovra di Heimlich. il soccorritore si posiziona dietro al bimbo, porta le sue braccia sotto a quelle del bimbo, abbracciandolo. a quel punto con la mano sinistra forma una C, mentre con la destra forma un pugno, che mette sotto la C (fra sterno e ombelico, sopra lo stomaco). Se il corpo estraneo non dovrebbe essere espulso e il bimbo diventa incosciente, il soccorritore pratica le manovre del PBLS. Dopo aver espulso il corpo estraneo è opportuno far visitare il piccolo presso un pronto soccorso. 7
8 LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONALE I calcoli dicono che ogni anno centinaia di milioni di persone muoiono a causa di un arresto cardiaco improvviso, la maggior parte dei casi è la conseguenza di una malattia cardiaca. In questo caso è fondamentale una precoce riconoscenza dell arresto cardiaco ed un tempestivo richiesto di soccorso al 118, insieme alle manovre del BLS molto fondamentali per mantenere le funzioni vitali della vittima nell attesa dei sanitari del 118. Ecco come soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco improvviso: Operare in sicurezza Valutare lo stato di coscienza (chiamando ad alta voce la persona e scuotendola) In caso di incoscienza allertare immediatamente il 118 Per praticare la rianimazione la persona deve essere appoggiata su una superficie rigida e a pancia in su Il soccorritore si posiziona all altelza della testa dell infortunato e mette una pano sulla fronte e due dita sul mento estendendo il capo verso l alto A questo punto controllare se la persona colpita ha le vie aeree libere, nel caso contrario rimuovere il corpo estraneo con dito ad uncino, occhio a non spingerlo in profondità Dopo aver valutato la pervietà delle vie aeree, eseguire il gas per 10 secondi (guarda, ascolta e sente) In caso che l infortunato respiri, il soccorritore deve metterla in posizione laterale di sicurezza nell attessa dei soccorsi sanitari Invece se la persona non respira, il soccorritore deve eseguire immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonale (RCP) e allertare il 118 Solo se è possibile intervenire con il DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) Praticare le compressioni toraciche esterne Il soccorritore si mette al fianco all altelza delle spalle, posizionando le mano al centro del torace, sotto lo sterno La mano si appoggia con il calcagno, poi l altra mano sopra allaprima con il calcagno e le dita intrecciate, con braccia perpendicolari allo sterno Le compressioni devono essere tenute al 100 al minuto Poi applicare le insufflazioni, ovvero respirazione artificiale bocca a bocca Utilizzando un fazzoletto, per evitare la trasmissione di malattie Le insufflazioni devono essere 5 8
9 USTIONI L ustione è una lesione dovuta a un contatto della cute con agenti fisici (fuoco, catrame), sostanze chimiche (alcool ed alcidi forti), corrente elettrica ed radiazioni. Le ustioni si valutano con 2 paramentri: Profondità lesione (più è profonda e più è grave) Estensione percentuale della lesione (più è estesa e più è grave) La profondità delle lesioni si dicono con i termini: primo, secondo e terzo grado: Primo grado: danno interessa la parte superficiale ed crea un arrossamento cutaneo (eritema), gonfiore (edema) e bruciore. Spesso questo tipo di ustione si manifesta nel giro di pochi giorni, spesso con ampie spellature cutanee. Ad esempio: l eritema solare. Secondo grado: superficiale: interessa la parte superficiale del derma, caratterizzata da arrossamenti cutanei, gonfiore, vesciche contenenti liquido sieroso con dolore intenso. Queto tipo di ustione guarisce in due o tre settimane. Profonda: interessa tutto il derma con arrossamento cutaneo, gonfiore, flittene (liquido sirioso) e i dolori sono molto meno intensi. Questo tipo di ustione guarisce in quattro o più settimane, lasciando cicatrici, molto vistose. Terzo grado: interessa tutta la cute, sottocutaneo e strutture muscolose scheletriche, caratterizzato da cute morta di color grigio con assenza di dolore. Questo tipo di ustione non guarisce da sola, ma con un intervento chirurgico. USTIONE DA CORRENTE ELETTRICA Le ustioni elettriche sono più gravi rispetto a quelle che sembrano sulla cute. La cute è ustionata nel punto in cui la corrente entra ed il punto in cui fuoriesce. Durante il passaggio della corrente tutti i tessuti vengono colpiti da lesioni termiche. Ecco i sintomi di un ustione da corrente elettrica: Alterazione del sistema nervoso che si manifestano con paralisi Necrosi muscolare Difficoltà od arresto respiratorio Aritmie cardiache o arresto cardiaco Stati di shock Fratture ossee o lussazioni dovute a caduta COMPORTAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO: allontanare la fonte dell ustione: fuoco: soffocare le fiamme con una coperta, bagnare bagnare con molta acqua ed allontanare gli oggetti che mantengono il calore. Non rimuovere i tessuti attaccati alla cute. Catrame: raffreddare con abbondante acqua fredda la zona interessata fino a fine ustione. Non rimuovere il catrame dalla cute. 9
10 Sostanze chimiche: sciacquare la zona interessata con abbondante acqua e rimuovere con molta cautela gli abiti contaminati dalla sostanza chimica. La calce va spazzolata, NO ACQUA. Elettricità: eliminare fonte d elettricità utilizzando oggetti non conduttivi. Visto che il luogo è altamente pericoloso, non soccorrere la vittima, se non si è specializzati e attrezzati (vigili del fuoco) valutare la persona ustionata: Valutazione primaria e se è necessario eseguire rianimazione cardiopolmonale (BLS o BLS-D), fare attenzione alla pervietà delle vie aeree Valutazione secondaria, se è possibile valutare gravità dell ustione ed eventuali lesioni associati Somministrare ossigeno Proteggere l ustionato Prevenire e curare lo stato di shock In caso d ustione agli occhi: Sciacquare immediatamente gli occhi con abbondante acqua Continuare a detergere l occhio con acqua a flusso Coprire entrambi gli occhi con garze sterili inumidite con fisiologica LESIONI DA CALDO L esposizione dell organismo al calore può comportare: Collasso da calore Colpo di calore COLASSO DA CALORE Un individuo colpito da collasso di calore ha i seguenti sintomi: Sudorazione intensa, senso di sete, crampi muscolari (crampi da calore), debolezza, nausea e stato d ansia Se persistono le condizioni di calore l individuo può essere colpito da shock (shock ipovolemico) caratterizzato da cute pallida, fredda ed umida, pressione arteriosa bassa, polso piccolo e frequente, alterazioni della coscienza che va dallo stato confusionale alla perdita di conoscenza COLPO DI CALORE (COLPO DI SOLE) Un individuo colpito da colpo di sole presenta: 10
11 Temperatura corporea elevata (40 41 gradi), con cute calda e secca, scarsa sudorazione, polso rapido (fino a battiti al minuto), ipotensione, respiro scellerato, debolezza Se persistono le condizioni ambientali sfavorevoli l individuo può essere colpito da alterazioni dello stato di coscienza che vanno dal disorientamento alla morte per collasso circolatorio. Le persone che non muoiono dopo varie ore presentano danni irreversibili al cervello. COMPORTAMENTO DEI VOLONATRI DEL SOCCORSO: in caso di collasso di calore: Allontanare la persona dalla fonte di calore e portarla in un luogo fresco Raffreddare rapidamente la persona con rimozione indumenti, rimozione abiti, posizionamento ghiaccio a livello ascelle, polsi, linguine, ginocchia, caviglie ed ai lati del collo Mettere la persona in posizione antishock Somministrare ossigeno Trasportare con urgenza in ospedale, controllando costantemente le funzioni vitali (meglio se il trasporto viene effettuato con ambulanza) 11
12 IPOTERMIA L esposizione dell organismo a basse temperature ambientali (sotto gli zero gradi) può comportare: Una perdita di calore alle estremità delle mani e dei piedi, naso ed orecchie con conseguenti alterazioni cutanee, in questo caso si parla di ipotermia localizzata o congelamento Una perdita di calore all interno dell organismo con abbassamento temperatura corporea (sotto i 35 gradi), con depressione funzioni vitali, in questo caso si parla di ipotermia sismica o assideramento L ipotermia sismica è considerata: Lieve: temperature corporea compresa tra i 35 e 32 gradi Moderata: temperatura corporea tra i 32 ei 30 gradi Grave: temperatura corporea inferiore ai 32 gradi CONGELAMENTO (IPOTERMIA LOCALIZZATA) Esistono tre tipi di gradi: Congelamento di primo grado: la parte interessata appare dura con cute fredda, pallida, insensibile al tatto e dolente Congelamento di secondo grado: con la continua esposizione al freddo la parte interessata diventa tumefatta con la cute di color bluastro con comparizione di bolle Congelamento di terzo grado: la continuata esposizione a basse temperature porta alla morte (necrosi) cutanea con mummificazione e mutilazione della zona congelata ASSIDERAMENTO (IPOTERMIA SISMICA) Una persona che va incontra ad un assideramento comporta: Pallore cutaneo per costrizione vasi sanguini cutanei e brividi intensi Successivamente difficoltà di movimento per rigidità muscolare, respirazione e polso rallentati, congelamento di aree del corpo, alterazioni dello stato di coscienza (da confusione mentale fino alla perdita di coscienza) Morte ALTERAZIONI LESIONI DOVUTE AL FREDDO Gelone: forma lieve tra lesioni da freddo. La parte colpita da gelone appare fredda, pallida con alterazioni della sensibilità, con il calore si gonfia, si arrossa e con intenso dolore. 12
13 Piede da trincea o piede (mano) da immersione Lesione senza congelamento dei piedi e delle mani. La zona colpita appare fredda, pallida, gonfia ed insensibile, con vesciche. Possono saltare fuori infezioni locali e gangrena. COMPORTAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO In caso di congelamento: Portare persona in luogo asciutto e caldo Togliere scarpe, indumenti stretti e bagnati Sollevare l arte congelato per evitare la tumefazione Non fare bere e fumare l infortunato Non massaggiare la zona congelata Trasportare l infortunato il più precocemente possibile in un pronto soccorso, tenendolo al caldo In caso di assideramento: Valutare funzioni vitali dell infortunato: Se è cosciente: Portare in ambiente asciutto e caldo Eliminare indumenti stretti ed umidi e bagnati Coprirla con indumenti asciutti Somministrare bevande calde e zuccherate Trasportarla in posizione antishock, monitorando i parametri vitali Se è incosciente, ma con funzione cardiorespiratoria presente: Portare l infortunato al caldo e all asciutto Eliminare indumenti stretti, umidi e bagnati Coprirla con indumenti asciutti e caldi Trasportare il paziente in posizione laterale di sicurezza (PLS), controllato costantemente i parametri vitali Se è incosciente con funzione cardiocirlatoria assente: Eseguire rianimazione cardiopolmonale (BLS o BLS-D) 13
14 EPILESSIA Grande male Sintomi: Perdita di coscienza Fase tonica (rigidità muscolare) Fase clonica (scosse muscolari) Fase del rilassamento (rilassamento muscolare, sonno profondo) Lenta ripresa dello stato di coscienza Primo soccorso: Allertare il 112 (ex 118) Allontanare i pericoli Attutire gli urti Slacciare ciò che stringe NON ostacolare movimenti convulsivi NON infilare dita nella bocca dell epilettico NON risvegliarlo Fornire supporto psicologico al risveglio 14
15 FERITE Quando la pelle viene rotta nella sua continuità si ha una ferita Complicanze: Emorragie Infezioni Lesioni ad organi interni Le ferite sono di diversi tipi: Abrasione Escoriazione Ferita da punta Ferita da taglio Ferita lacera Ferita lacero-contusa D Ferita da arma da fuoco La gravità di una ferita dipende dalla profondità, dall estensione e dai corpi estranei conficcati in essa, sede della lesione. Primo soccorso delle ferite superficiali: Auto protezione Lavarsi bene le mani Far sciacquare la ferita sotto l acqua corrente fredda Pulire la ferita (acqua e sapone + acqua ossigenata) Rimuovere corpi estranei (solo di piccole dimensioni) Disinfettare Tamponare l emorragia Coprire con cerotto medicato o garza sterile e bendaggio NO COTONE IDROFILO NO ALCOOL NO POMATE E POLVERI 15
16 NO SI Una medicazione deve essere asciutta e protettiva, non deve dare fastidio e ne dolore. Primo soccorso da ferita da corpo penetrante non di piccole dimensioni: Arrestare l emorragia NON rimuovere oggetti, ma favorirne la stabilità Far trasportare l infortunato in pronto soccorso (118) Coprire con garze sterili e telo pulito EMORRAGIE Primo soccorso: Auto protezione Far sedere o sdraiato il ferito Sollevare l arto leso Ghiaccio sulla ferita Compressione diretta sulla ferita Bendaggio NON somministrare alcolici Se non si ferma procedere con compressione a distanza Per emorragie si intende la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguini in base a delle lesioni dei vasi sanguini (traumi, ferite). 16
17 Emorragie esterne: fuoriuscita di sangue direttamente dall esterno del corpo Emorragia arteriosa: sangue color rosso vivo e fuoriesce a fiocchi Emorragia venosa: sangue color rosso scuro, fuoriesce in modo lento e continuo, colando sui bordi della ferita Emorragia capillare: la lesione è superficiale. Il sangue si raccoglie in piccole gocce e si espande attorno alla lesione. Emorragie esteriorizzate: fuoriuscita di sangue dal vaso in una cavità dell organismo comunicante con l esterno. Emorragie interne: fuoriuscita di sangue da una vaso lesionato da una cavità dell organismo senza comunicazione con l esterno. Il sangue si raccoglie in una cavità senza uscire dall organismo, con conseguente emorragia interna. Complicanze: la complicanza più grave di qualsiasi emorragia è lo shock ipovolemico. Questo accade quando il sangue in circolo è insufficiente per mantenere una normale ossigenazione degli organi principali (cervello, cuore e reni). È una situazione molto grave che può comportare la morte. COMPORTAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO In caso di emorragia esterna i soccorritori devono mettere in atto una serie di manovre fino all arresto dell emorragia. Le manovre sono le seguenti: Compressione diretta Sollevamento dell arto Azione sui punti di compressione: Succlavio Succlavio omerale superiore Omerale superiore femorale superiore femorale inferiore 17
18 QUANDO APPLICARE IL LACCIO EMOSTATICO (LEA) Il laccio emostatico va applicato soltanto quando l infortunato è in una di queste situazioni: Quando le emorragie non si fermano, effettuando le manovre di compressione diretta e a distanza In situazioni d emergenza, quando la quantità di soccorritori non è sufficiente a praticare le manovre per bloccare l emorragie Tecnica di posizionamento LEA: Piegare il laccio in due e poi farlo girare intorno all arto interessato (al disopra del gomito e del ginocchio) Infilare le estremità del laccio nell arco formato Eseguire il doppio nodo di sicurezza Annotarsi l ora dell applicazione del laccio emostatico Il laccio durante tutte le fasi di soccorso deve essere lasciato in posizione, senza allentarlo Il laccio deve essere rimosso soltanto dal personale sanitario del pronto soccorso Rischi e complicanze del LEA: un LEA mal posizionato (posto al di sotto del gomito e ginocchio) non ha efficacia un LEA non stretto a sufficienza blocca il flusso venoso, favorendo il sanguinamento della ferita un LEA troppo stretto crea lesioni cutanee, vascolari e nervose. AMPUTAZIONI Il progresso della chirurgia a permesso la saturazione degli arti e delle dita amputati. Il risultato dipende soltanto dalla quantità di tempo in cui l infortunato arriva in PS (pronto soccorso). La parte amputata deve essere messa in un contenitore o in un sacchetto con dentro del ghiaccio. L arto amputato e il ghiaccio devono essere divisi in due sacchetti. Segnare sul contenitore o sacchetto l ora dell amputazione e il nomitavo dell infortunato. Avvertire immediatamente il PS, in modo che attivino in tempo il servizio chirurgico specializzato. Se è possibile coprire la mano con guanti. Primo soccorso: fermare l emorragia con la compressione locale, senza danneggiare il mozzone mettere la parte avulsa in una sacchetto, questo sacchetto va messo dentro un altro sacchetto e tra i due sacchetti mettere del ghiaccio. Sul sacchetto va scritto ora dell amputazione e nominativo del paziente telefonare immediatamente al 118, per effettuare un urgente trasporto in PS. 18
19 I segmenti di grandi dimensioni possono essere rimpiantati entro 6-8 ore i segmenti di piccole dimensioni possono essere rimpiantati entro ore SHOCK Lo shock è dovuto ad un abbassamento della pressione arteriosa, aumento della frequenza cardiaca, cianosi periferica, cute fredda, disturbi a livello respiratorio. Uno shock se non viene trattato tempestivamente, si ampia molto velocemente portando pure alla morte. Esistono tre tipi di shock: shock ipovolemico shock cariogeno shock distributivo shock ipovolemico: è caraterrizato da una rapidissima diminuzione dei liquidi corporei. Le cause di questo shock possono essere emorragie esterne, emorragie interne, ematomi, gravi contusioni, diarrea, vomito. Shock cariogeno: è dovuto ad un insufficienza attività della pompa cardiaca, con diminuzione di sangue messo in circolo. Le cause di questo shock sono collegate al malfunzionamento della pompa ad esempio l infarto al miocardio acuto. Shock distributivo: causato dalla diminuzione del tono della muscolatura. Le cause sono legate ad un processo infettivo. Primo soccorso: fermare emorragia posizione antishock slacciare ciò che stringe allontanare presenti e aereggiare l area se si prolunga l incoscienza: allertare il 112 (ex 118) tenere sotto controllo le funzioni vitali 19
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