ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)"

Transcript

1 (spazio per il protocollo) Al Comune di Montale - Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma 1/a,b,c del RdA): PRESENTAZIONE PRATICA EDILIZIA AL COMUNE Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Proprietà: sito in Via: Comune di: Committente: COMUNE DI MONTALE VIA PACINOTTI/VIA COMPIETRA MONTALE COMUNE DI MONTALE Il Professionista (rif. art. 4, comma 1 del RdA) Coordinatore per la Progettazione Progettista Perigeo S.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 1 di 10

2 Al Comune di MONTALE (PT) Servizio Gestione attività edilizia ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/ art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 Per i lavori di: tipologia intervento NUOVA COSTRUZIONE nel Fabbricato posto in via/piazza VIA PACINOTTI n Comune PRATO Cap Prov PO Destinazione dell immobile: residenziale industriale / artigianale commerciale direzionale turistico - ricettiva commerciale all ingrosso e depositi agricola e funzioni connesse di servizio altro DICHIARA CHE: L intervento rientra nei casi previsti dall art.3, commi bis del D. Lgs.494/1994 e s.m.i. (obbligo di nomina del coordinatore della progettazione e del coordinatore in fase di progetto). La redazione dell elaborato tecnico è affidata a Coordinatore alla sicurezza in fase di progettazione Progettista (in quanto l intervento non richiede la nomina del coordinatore) La variante all elaborato tecnico presentato è affidata a: Coordinatore alla sicurezza in fase di esecuzione Direttore dei lavori (in quanto l intervento non richiede la nomina del coordinatore) si no Tecnico incaricato: MASSIMO PIERACCINI nome Cognome Iscritto all Albo/Ordine Professionale GEOMETRI di PRATO n 324 con sede in via/piazza VIA ANTONIO MARINI n 38 Comune PRATO Cap PO Prov PO Data 27/08/2010 Il COMMITTENTE Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 2 di 10

3 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA art. 5 comma 4/b del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/ DESCRIZIONE DELLA COPERTURA REALIZZAZIONE PRATICABILITA COPERTURA NON PRATICABILE: Copertura sulla quale è possibile l accesso ed il transito di persone, anche con attrezzature portatili, senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza, in quanto non sussistono rischi di caduta di persone e/o di cose dall alto né rischi di scivolamento in condizioni normali. COPERTURA NON PRATICABILE: (UNI 8088) Copertura sulla quale non è possibile l accesso ed il transito di persone senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o di cose dall alto e contro i rischi di scivolamento ESTENSIONE INTERVENTO Totale copertura Interessa parzialmente la copertura dell immobile (Evidenziare chiaramente nei grafici la porzione dove non si interviene) CAPACITA STRUTTURALE DELLA COPERTURA COPERTURA PORTANTE: copertura che per la sua intera superficie ha consistenza tale da sostenere sia il personale manutentore che eventuali strumenti, materiali, attrezzature di lavoro dello stesso. COPERTURA PARZIALMENTE PORTANTE: copertura che presenta porzioni sfondabili (non portanti). COPERTURA NON PORTANTE: copertura totalmente sfondabile. Caratterizzata da una capacità portante insufficiente a reggere i carichi accidentali dell attività manutentiva, in relazione alla sua componente strutturale, o per lo stato di degrado della stessa. TIPOLOGIA DELLA COPERTURA piana a volta a falda a shed Pendenze presenti in copertura Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15% Inclinata 15% < P< 50% Fortemente inclinata P> 50% Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 3 di 10

4 CONTESTO ISOLATO: Edificio oggetto della redazione dell Elaborato tecnico della Copertura dotato di area di pertinenza perimetrale su tutti i bordi della copertura. La copertura, in occasione degli interventi manutentivi NON può essere influenzata ne influenza le condizioni di perimetro. CONTIGUO ALTO: Edificio oggetto della redazione dell Elaborato tecnico della Copertura dotato di area di pertinenza perimetrale solo su alcuni bordi della copertura, mentre su altri confina con edifici contigui aventi altezza inferiore di quello d intervento. La copertura, in occasione degli interventi manutentivi NON può essere influenzata ma può influenzare le condizioni di perimetro. CONTIGUO BASSO: Edificio oggetto della redazione dell Elaborato tecnico della Copertura dotato di area di pertinenza perimetrale su alcuni bordi della copertura, mentre su altri confina con edifici contigui aventi altezza superiore di quello d intervento. La copertura, in occasione degli interventi manutentivi può essere influenzata ma NON può influenzare le condizioni di perimetro. INTERNO: Edificio oggetto della redazione dell Elaborato tecnico della Copertura dotato di bordi della copertura non solo esterni ma anche interni (edificio a corte). L area interna (corte), se chiusa all accesso di mezzi di soccorso per la ripresa di soggetti mbracati sospesi, dovrà prevedere protezioni che impediscano la caduta (parapetto o sistema di trattenuta). STRUTTURA DELLA COPERTURA latero-cemento lignea metallica AGGRAVANTI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: Linee elettriche nude in tensione D 5 m. Manti sdrucciolevoli (lamiere grecate, superfici vetrate portanti ecc.) Impianti tecnologici sulla copertura (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e simili) Dislivelli tra falde contigue > 2,00 ML. (Evidenziare nei grafici la soluzione individuata) Superfici sfondabili (quali finestre a tetto, lucernari e simili) da proteggere dal rischio di caduta (Evidenziare nei grafici la soluzione individuata) Altro _ DOTAZIONI IN COPERTURA IMPIANTI MECCANICI ELEMENTI FISSI Ascensore. Montacarichi Impianto termico Impianto condizionamento Impianto ventilazioen e ricambio aria Impianto sollevamento acque Impianto refrigerazione Impianto antincendio Altro Camini Antenne Sfiati Pannellli solari Pannelli fotovoltaici Pali microeolici Altro Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 4 di 10

5 MANUTENZIONI Descrizione/note: OCCASIONALE: Manutenzione non programmabile per assenza, in copertura, di elementi a contenuto tecnologico dei quali e prestabilito il comportamento nel tempo. In tal caso l eventuale esigenza manutentiva in copertura ha carattere occasionale, derivante da necessità impreviste di nuove installazioni di componenti edili o impiantistiche o per sostituzione/bonifica di parti usurate o danneggiate per cause accidentali. FREQUENTE: Manutenzione a cadenza programmata di componenti delle quali è conosciuto il comportamento nel tempo e il loro processo di usura. Una manutenzione frequente deriva, solitamente, dalla presenza in copertura di componenti impiantistiche attive (macchinari) che richiedono per il loro corretto funzionamento ispezioni periodiche (alla strumentazione di controllo e regolazione come valvole, flussometri, pressometri, ecc.) e ricambi programmati (parti usurate, fusibili, lubrificante, guarnizioni, ecc.). OPERATIVA: Manutenzione eseguita con impiego di attrezzature di lavoro, materiali, che prevede la sostituzione di componenti importanti o voluminose. Manutenzione che per la sua esecuzione richiede l impiego di più persone. Tale tipologia manutentiva è solitamente necessaria per coperture che prevedono la presenza di dotazioni impiantistiche numerose e di significativa complessità tecnologica (estrattori d aria, cassoni e serbatoi, pannelli fotovoltaici, solari) o lucernari di dimensione importante quando la loro manutenzione non può essere svolta dall interno dell edificio. ISPETTIVA: Manutenzione a carattere prevalentemente ispettivo, eseguita con piccola attrezzatura e da non più di uno/due operatori. Tale tipologia manutentiva è, solitamente, sufficiente in coperture che presentano limitata presenza di elementi fissi, di contenuto tecnologico ridotto (camini, antenne, impianto di protezione scariche atmosferiche, ecc.) o con limitata dotazione di lucernari. Consiste, normalmente nel monitoraggio del manto coibente, dei sistemi di allontanamento delle acque meteoriche, connessioni di antenne e impianto antifulmini, ecc Trattasi della copertura di un nuovo fabbricato destinato a scuola per l infazia di nuova realizzazione. Nella fattispecie la copertura è composta da due diverse falde piane a quota diversa divise da una gronda centrale che costituisce anche corridoio di camminamento per l accesso in copertura, oltre alla copertura di un piccolo accessorio laterale posto a quota ulteriormente inferiore. (vedi grafico relativo). La falda più bassa copre la porzione dedicata alle aule, ha una forma a C, ed è realizzata con una struttura lignea portante con sovrastante strato di copertura in pannello sandwich, massetto coibente, impermeabilizzazione e strato di copertura in terra tipo giardino pensile. All interno della falda è ricavata una corte interna tale che anche internamente vi sono lati esposti a rischio. La falda più alta ha invece una forma irregolare e curvilinea su un lato con una struttura portante in acciao con sovrastante lamiera grecata con massetto strutturale e sovrastante coibentazione e impermeabilizzazione. La falda che copre l accessorio è anch essa piana e realizzata con struttura leggera in lamiera grecata e massetto portante. Tutte le falde descritte e la gronda tra di esse compresa sono pedonabili ma non protette sui bordi esterni tal che rende le coperture non praticabili senza ausilio di mezzi idonei di protezione. Le altezze delle due coperture principali rispetto al piano di campagna vanno da un minimo di 4,00 ml. ad un massimo di 5,15 ml con un dislivello tra le due falde contigue di circa 1,50 ml. L analisi della struttura e delle condizioni al contorno, della destinazione e delle dotazioni ha determinato la scelta di operare in tutta la copertura senza consentire l impiego di mezzi di arresto della caduta ma agendo sempre ed unicamente in trattenuta. Per quanto non esaustivamente descritto nella presente sezione si rimanda ai grafici di progetto allegati. Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 5 di 10

6 2. DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Interno Esterno PERCORSO PERMANENTE Scala fissa a gradini Scala retrattile Corridoi (largh. Min 60 cm) Scala fissa a pioli Scala portatile Passerelle/ Andatoie Le scale utilizzate sono opportunamente vincolate alla zona di sbarco e dotate di maniglioni e/o corrimano h 1 m. Descrizione/note: Il percorso di accesso alla copertura si snoda nel seguente modo: Dal ballatoio esterno prospiciente l ingresso di servizio posto sul prospetto est si accede alla parte più bassa della copertura costituita dalla gronda centrale posta tra le due falde principali. L accesso in quota avviene tramite utilizzo di scala portatile a gradini con pendenza pari o inferiore a 60 e gradini aventi profondità minima di 10 cm., dotata di corrimani laterali e larga almeno 60 cm, con montanti corrimano superiori al calpestio di 1 ml. La suddetta scala sarà in dotazione permanente all opera e l accesso in quota potrà avvenire unicamente e solamente mediante l utilizzo di tale scala che avrà i requisiti dettati dalla norma UNI La scala portatile verrà assicurata alla struttura mediante l apposito dispositivo previsto in dotazione all opera (vedi grafici). All apice della scala in prossimità dello sbarco saranno posti in opera una serie di ganci in sequenza che conseniranno l immediata messa in sicurezza dell operatore una volta sbarcato e fino al raggiungimento dei dispositivi di trattenuta previsti in copertura (linee vita). Una volta sbarcato sulla gronda centrale l accesso alla prima falda si può considerare effettuato in quanto la medesima presenta un dislivello esiguo (circa 40 cm) rispetto alla gronda centrale. Il percorso di accesso alla seconda falda si snoda invece attraverso il camminamento costituito dalla gronda medesima che sarà percorso secondo le prescrizione indicate nella sezione relativa al transito in copertura. Al termine del camminamento si trova una scala a gradini fissa agganciata alla struttura, di larghezza utile 80 cm, dotata di corrimano laterale che consente l agevole sbarco alla falda superiore. Anche in questo caso allo sbarco della scala saranno prediposti ganci di ancoraggio in sequenza che consentano all operatore l immediata messa in sicurezza fino al raggiungimento dei dispositivi di trattenuta predisposti sulla falda. Il percorso di accesso alla falda della centrale termica, posta sul prospetto ovest in adiacenza al corpo di fabbrica avente la falda di copertura a quota più bassa, avviene invece previo percorrenza dell intera falda di copertura citata al termine della quale il superamento del dislivello tra questa e la copertura della centrale termica avviene mediante scala fissa a pioli. Si consideri che in questo caso il dislivello è di appena 1,5 ml. e quindi inferiore a 2,00 ml. La scelta di adottare un sistema permanente che comunque sia portatile deriva dal fatto che essendo l accesso posto in area fruibile ai bambini la presenza di una scala fissa, seppur dotata di sistemi che ne impediscano l accesso indiscriminato, potrebbe costituire un viatico di accesso in copertura da parte dei bambini stessi. PERCORSO NON PERMANENTE Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente: Tipo di percorso provvisorio previsto in sostituzione: Descrizione e dimensioni degli spazi per ospitare le soluzioni prescelte: 3. DESCRIZIONE DELL ACCESSO ALLA COPERTURA interno Apertura orizzontale o inclinata dimensioni m. x quantità n dimensioni m. x dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non inferiore a 0,5 m 2 Apertura verticale dimensioni m. x quantità n dimensioni m. x larghezza minima 0,70 metri altezza minima 1,20 metri Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 6 di 10

7 Dispositivi fissi di ancoraggio UNI EN 795-UNI EN 517 esterno Parapetti Altro ACCESSO PERMANENTE Descrizione/note: L accesso avviene sempre dall esterno attraverso le scale descritte al capitolo precedente. In prossimità di tutti gli accessi ai tre piani di copertura esistenti è prevista l installazione di ganci Uni 795 cl. 1, a parete o a pavimento, che consentano l immediata messa in sicurezza degli operatori fino al raggiungimento degli apprestamenti anticaduta installati in copertura. ACCESSO NON PERMANENTE Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili accessi di tipo permanente: Tipo di accesso provvisorio previsto in sostituzione: 4. TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE ELEMENTI PROTETTIVI PERMANENTI Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio rigide orizzontali (UNI EN 795 classe D) Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2) Ganci di sicurezza da tetto (UNI EN 517 tipo A e B) Dispositivi di ancoraggio puntuali (UNI EN 795 classe A1-A2) Reti di sicurezza Impalcati Parapetti Passerelle e andatoie ELEMENTI PROTETTIVI NON PERMANENTI Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili dispositivi o apprestamenti di tipo permanente: Tipo di soluzioni provvisorie previste in sostituzione: Linee di ancoraggio flessibili orizzontali temporanee (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2) Dispositivi di ancoraggio a corpo morto (UNI EN 795 classe E) Reti di sicurezza Impalcati Parapetti Passerelle e andatoie D.P.I. NECESSARI Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordini Lmax. m. (UNI EN 354) Doppio Cordino Lmax. 1,50 m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) PROCEDURE E MODALITA PER IL TRANSITO IN COPERTURA: (tenendo conto, in particolare, degli spazi liberi di caduta in sicurezza e dei rischi derivanti dall effetto pendolo) Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 7 di 10

8 Il transito sulla copertura avverrà con le seguenti prescrizioni: Il transito nella gronda/corridoio centrale avverrà mediante ausilio di cordino fisso di 1,50 ml. fissato alla linea vita posta sulla parete laterale alla gronda che costituisce il dislivello tra la groda e la copertura più alta. In questo modo il transito nel corridoio avviene in completa trattenuta con particolare riferimento al lato prospiciente la corte interna che costituisce pericolo di caduta con dislivello superiore a 2,00 ml e inferiore a 4,50 ml. Il raggiungimento della linea vita sarà effettuato agganciandosi dopo lo sbarco ai ganci UNI 795 presenti in prossimità e raggiungendo la linea mediante l utilizzo in sequenza dei medesimi punti di ancoraggio con l ausilio di un doppio cordino fisso di 1,50 ml.. Il transito sulla falda principale a quota inferiore avverrà mediante utilizzo di dispositivo guidato flessibile regolato a 3,50 ml. ancorato alla linea vita centrale alla falda consentendo così il raggiungimento dell intera falda in trattenuta (fanno eccezione gli angoli della copertura in appresso descritti). Il raggiungimento della linea vita sarà effettuato agganciandosi dopo lo sbarco ai ganci UNI 795 presenti in prossimità e raggiungendo la linea mediante l utilizzo in sequenza dei medesimi punti di ancoraggio con l ausilio di un doppio cordino fisso di 1,50 ml.. Gli angoli della copertura non raggiungibili con il dispositivo guidato saranno coperti mediante la posa in opera di un gancio di trattenuta UNI 795 cl. 1 al quale agganciandosi con il cordino fisso da 1,50 ml. l operatore potrà raggiungere il bordo dell angolo lavorando in trattenuta. Tale operazione prevede il momentaneo sgancio del dispositivo guidato dall imbracatura, da effettuarsi solo dopo che l operatore avrà assicurato il cordino al gancio di trattenuta, fissandolo al gancio di trattenuta. Una volta eseguiti i lavori l operatore riaggancerà il dispositivo guidato all imbracatura prima di effettuare lo sgancio del cordino fisso dal punto di ancoraggio. Il transito sulla falda superiore, dove sono presenti impianti teconologici soggetti a frequente manutenzione, avverrà mediante utilizzo di dispositivo guidato flessibile regolato a 3,0 ml. ancorato alla linea vita che è posta perimetralmente a formare un anello irregolare parallelo al bordo e ad una distanza dal medesimo di circa 1,60 ml. Tale anello indica anche visivamente l area oltre il quale l operatore dovrà necessariamente operare fissato alla linea vita con un cordino fisso di 1,50 ml. Il raggiungimento della linea vita sarà effettuato agganciandosi dopo lo sbarco ai ganci UNI 795 presenti in prossimità e raggiungendo la linea mediante l utilizzo in sequenza dei medesimi punti di ancoraggio con l ausilio di un doppio cordino fisso di 1,50 ml.. L area posta all interno del perimetro delimitato dalla linea vita sarà percorsa con dispositivo guidato regolato a 3,0 ml. Elaborati grafici ALLEGATI (in scala adeguata e quotati) planimetrie n 2 Sezioni n 1 Prospetti n n in cui risultano indicati: 1. dimensionamento e ubicazione dei percorsi, degli accessi e degli elementi protettivi per il transito e l esecuzione dei lavori in copertura, con relativa legenda 2. altezze della copertura da terra e da tutti gli aggetti e/o ostacoli che possano influenzare gli spazi liberi di caduta in sicurezza. ATTESTAZIONE DI CONFORMITA art. 4 comma 2 del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 Il sottoscritto professionista attesta la conformità del progetto alle misure preventive e protettive indicate nella sezione II del D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 (Regolamento di attuazione dell art comma 16 - della L.R. 03/01/2005 n. 1 - relativo alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza). Il Professionista Coordinatore per la Progettazione /Progettista Coordinatore per l esecuzione/direttore dei lavori Data 27/10/2010 (timbro e firma) Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 8 di 10

9 ELABORATI FASE 2 (art. 6, comma 4 del RdA):: DEPOSITO IN COMUNE DELLA CERTIFI CAZIONE DI ABITABILITÀ O AGIBILITÀ DOCUMENTAZIONE DI FINE LAVORI (rif. art. 4, comma 6 del RdA) Pratica edilizia n Il Professionista - (rif. art.4, comma 2 del RdA) del Coordinatore per l Esecuzione Direttore dei Lavori Il Professionista - (rif. art. 4, comma 4/d del RdA) Professionista incaricato di redigere la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio a) elaborati grafici in scala adeguata in cui sono indicate le caratteristiche e l ubicazione dei percorsi, degli accessi, degli elementi protettivi per il transito e l esecuzione dei lavori di copertura; b) relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali, nella quale sia evidenziato in modo puntuale il rispetto delle misure preventive e protettive di cui alla sezione II; nel caso di adozione di misure preventive e protettive di tipo provvisorio di cui all articolo 7, comma 4, la relazione deve esplicitare le motivazioni che impediscono l adozione di misure di tipo permanente, nonché le caratteristiche delle soluzioni alternative previste nel progetto; c) planimetria in scala adeguata della copertura, evidenziando il punto di accesso e la presenza di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio o ganci di sicurezza da tetto, specificando per ciascuno di essi la classe di appartenenza, il modello, la casa produttrice ed il numero massimo di utilizzatori contemporanei; d) relazione di calcolo, redatta da un professionista abilitato, contenente la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio; e) certificazione del produttore di dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto eventualmente installati, secondo le norme UNI-EN 795 ed UNI-EN 517; f) dichiarazione di conformità dell installatore riguardante la corretta installazione di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, delle indicazioni del produttore e dei contenuti di cui alle lettere c) e d); Data: Il Proprietario (timbro e firma) Il professionista (D.L. o C.S.E.) (timbro e firma) Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 9 di 10

10 ELABORATI FASE 3 (rif. art. 5, comma 2 del RdA): CONSEGNA DELL ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA * Il Professionista - (rif. art. 4, comma 2 del RdA) Coordinatore per l Esecuzione Direttore dei Lavori CONSEGNA LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE A: Il proprietario del fabbricato o altro soggetto avente titolo: a) elaborati grafici in scala adeguata in cui sono indicate le caratteristiche e l ubicazione dei percorsi, degli accessi, degli elementi protettivi per il transito e l esecuzione dei lavori di copertura; b) relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali, nella quale sia evidenziato in modo puntuale il rispetto delle misure preventive e protettive di cui alla sezione II; nel caso di adozione di misure preventive e protettive di tipo provvisorio di cui all articolo 7, comma 4, la relazione deve esplicitare le motivazioni che impediscono l adozione di misure di tipo permanente, nonché le caratteristiche delle soluzioni alternative previste nel progetto; c) planimetria in scala adeguata della copertura, evidenziando il punto di accesso e la presenza di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio o ganci di sicurezza da tetto, specificando per ciascuno di essi la classe di appartenenza, il modello, la casa produttrice ed il numero massimo di utilizzatori contemporanei; d) relazione di calcolo, redatta da un professionista abilitato, contenente la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio; e) certificazione del produttore di dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto eventualmente installati, secondo le norme UNI-EN 795 ed UNI-EN 517; f) dichiarazione di conformità dell installatore riguardante la corretta installazione di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, delle indicazioni del produttore e dei contenuti di cui alle lettere c) e d); g) manuale d uso degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati, con eventuale documentazione fotografica; h) programma di manutenzione degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati. Data: Il Proprietario (timbro e firma) Il professionista (D.L. o C.S.E.) (timbro e firma) * L elaborato tecnico della copertura deve essere, messo a disposizione dei soggetti interessati, quali imprese edili, manutentori, antennisti, in occasione di ogni intervento successivo da eseguirsi sulle coperture, aggiornato in occasione di interventi alle parti strutturali delle stesse e, in caso di passaggio di proprietà, consegnato al nuovo proprietario o avente titolo. L elaborato tecnico della copertura costituisce parte integrante del fascicolo di cui all articolo 4, comma 1, lettera b) del d.lgs. 494/96, nei casi in cui ne sia prevista la redazione. Perigeo s.t.a. Aggiornamento : 27/08/2010 Pag. 10 di 10

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome Residente/con

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 Al Comune di PRATO Servizio Gestione attività edilizia Via Arcivescovo Martini n. 60 59100 PRATO ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) Comune di Provincia di (spazio per il protocollo) Al Comune di - Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma 1/a,b,c

Dettagli

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA LA COMMITTENZA IL TECNICO PROGETTISTI ASSOCIATI ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA PROGETTO Corso della Vittoria 36-37045 - Legnago (VR) Tel. +39.0442.600726 - Fax +39.0442.626682 proass@progettistiassociati1.191.it

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Attività: 1 b Step:5 SP33.doc Soluzioni Progettuali Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A TRE FALDE STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura a

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO

Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDA UNICA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura composta da una falda a

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali scheda SP 22 rev: 22/10/2009 23.14.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA A DUE LIVELLI CASO A) EDIFICIO ESISTENTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile

Dettagli

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 6, comma 4 del DPGR 23 novembre 2005, n. 62/R)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 6, comma 4 del DPGR 23 novembre 2005, n. 62/R) COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE (Provincia di Pistoia) C.F. - P.I. 00185430477 U.O. URBANISTICA Tel. 0573 917228 Fax 0573 917310 Via Castruccio Castracani, 7 51030 Serravalle Pistoiese e-mail: urbanistica@comune.serravalle-pistoiese.pt.it

Dettagli

Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_.

Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_. GianRenato Piolo Architetto Oggetto_ Variante alla P.E. n. 2012/0533 ai sensi della L.R. 14/2009 e ss.mm.ii. e delle Norme Tecniche del Piano degli Interventi 2008/C per l'attuazione dei Comparti n.1,

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA -

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Edificio sito in: Via O. Bravin 151/B 30023 Comune

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4" lett. b COMMITTENTE: Comune di Signa con sede in via Piazza Repubblica n 1 Comune

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6

Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDE INCLINATE A GRONDA COSTANTE PIANTA RETTANGOLARE Nuova Esistente Praticabile

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 COMMITTENTE: UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA Viale della Costituzione, 3 35010 Cadoneghe (PD) tipologia intervento Per i lavori di:

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP02 Rev: 22/10/2009 17.58.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A FALDE SOVRAPPOSTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo

Dettagli

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012) ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (DGRV 2774/09 così

Dettagli

Indirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD

Indirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Principale: Altro richiedente: Nome Comune di Campodoro (PD) Indirizzo Via Municipio n Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD tipologia intervento Per i lavori di: Progetto

Dettagli

LA SICUREZZA in COPERTURA

LA SICUREZZA in COPERTURA INCONTRI TECNICI Progettazione, tecniche e materiali 08 giugno 2011 LA SICUREZZA in COPERTURA INQUADRAMENTO NORMATIVO Relatori: Ing. Cosimo Chines Ing. Stefano Camoni In collaborazione con Studio Tecnico

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Regione Veneto COMUNE DI TRECENTA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA

Dettagli

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Ing. Irene Chirizzi REGIONE TOSCANA Direzione Generale Diritti di cittadinanza

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP09 Rev: 09/07/2009 9.47.00 Pagina 1/8 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L E PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta

Dettagli

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di FABBRICATO RESIDENZIALE FORMATO DA QUATTRO U.I. previa demolizione del fabbricato esistente scheda A7 allegato A delle

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE LINEE VITA: LA PROGETTAZIONE E L INSTALLAZIONE ing. Massimiliano Granata Coordinatore tecnico area edilizia Romeo Safety Italia srl 1 SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE A. LA NORMATIVA B. LA PROGETTAZIONE C.

Dettagli

SCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12)

SCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12) Studio tecnico agronomico-forestale-ambientale dott. Luca Canzan Viale Venezia 17/19 32036 Sedico (BL) tel: 0437.858537 mail: lucacanzan@alice.it pec: lucacanzan@epap.sicurezzapostale.it Via Val di Fontana,

Dettagli

LAVORO SULLE COPERTURE

LAVORO SULLE COPERTURE 1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli

Dettagli

MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO

MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO Dott. Ing. Carla Facciotto Dott. Arch. Sauro Mambrini 53021 ABBADIA S.S. Via dei Forni, 4 tel. 0577776049 Fax 0577776437 e mail mambrini@mambriniassociati.it COMUNE DI CASTIGLIONE

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall'alto nei lavori di manutenzione ordinaria

Dettagli

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C. ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.) ESEMPLIFICAZIONE DI E.T.C. SU PROGETTI REALMENTE ESEGUITI,

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI

PROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI

Dettagli

FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE

FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE Proprietario dell immobile Progettista del sistema di COGNOME NOME COGNOME NOME Indirizzo dell immobile Tipologia d

Dettagli

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione

Dettagli

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza

Dettagli

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.

Dettagli

Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure

Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure Fascicolo dell opera (D.Lgs. 81/08 art.91 All. XVI) elaborato tecnico e grafico della copertura relazione tecnica illustrativa fascicolo del sistema

Dettagli

2.1 Ai fini di quanto disciplinato nel presente atto di indirizzo e coordinamento si intende per:

2.1 Ai fini di quanto disciplinato nel presente atto di indirizzo e coordinamento si intende per: Allegato 1) Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile ai sensi dell art. 6 della legge regionale 2 marzo

Dettagli

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO Federico Genovesi Pierfrancesco Miniati I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale,

Dettagli

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota Seminario: Lavori su coperture: problematiche, approfondimenti, soluzioni ed indirizzi La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI

Dettagli

IL NUOVO REGOLAMENTO. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa 18/12/2014 1 /35. Criteri di Progettazione

IL NUOVO REGOLAMENTO. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa 18/12/2014 1 /35. Criteri di Progettazione Seminario Aggiornamento Coordinatori Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e 1 /35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili

Dettagli

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Come intervenire in sicurezza Infortuni mortali in Regione Lombardia per caduta dall alto (24% totale inf. mortali) Periodo

Dettagli

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del

Dettagli

Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene

Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Allegato alla Delibera n. 850 del 17.12.2004 Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Articolo 3.2.11: Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi di caduta dall alto Le seguenti disposizioni

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA COMUNE DI VAIANO PROVINCIA DI PRATO Piazza del Comune, 4 59021 Vaiano (PO) Protocollo Pratica Edilizia... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 1, Art. 82 c. 14 e 16 D.P.G.R. 62/R del

Dettagli

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture Confindustria Marche Cadute dall alto Ancona 27 febbraio 2014 La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1

Dettagli

IL REGOLAMENTO REGIONALE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO, EX ART.82 C.16 DELLA L.R. 1/2005 e la Circolare regionale interpretativa del 12 Aprile 2006

IL REGOLAMENTO REGIONALE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO, EX ART.82 C.16 DELLA L.R. 1/2005 e la Circolare regionale interpretativa del 12 Aprile 2006 IL REGOLAMENTO REGIONALE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO, EX ART.82 C.16 DELLA L.R. 1/2005 e la Circolare regionale interpretativa del 12 Aprile 2006 Livorno, 30 novembre 2007 Ing. Francesco Vigiani D.G. Diritto

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

D.P.G.R. 23-11-2005 n. 62/R

D.P.G.R. 23-11-2005 n. 62/R D.P.G.R. 23-11-2005 n. 62/R Regolamento di attuazione dell'articolo 82, comma 16, della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) relativo alle istruzioni tecniche sulle

Dettagli

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita Normalmente i sistemi fotovoltaici vengono posizionati sui tetti. Se non sono presenti sistemi di protezione collettiva, sia durante l installazione l che nelle successive periodiche manutenzioni, il lavoro

Dettagli

Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi

Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi Martedì 22 luglio2014, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sede CPT, Viale Milano 56/60 Lodi Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi ing. Massimiliano Colletta I LAVORI

Dettagli

Realizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!!" "

Realizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!! Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Procedure di sicurezza per l installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Realizzazione

Dettagli

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione Foto di Charles Ebbets Tutte le attività svolte su coperture in funzione dell altezza, della tipologia

Dettagli

IL NUOVO REGOLAMENTO e

IL NUOVO REGOLAMENTO e Seminario Aggiornamento Collegio Geometri Grosseto Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e Dr. Rolando Giomarelli Az. Usl 7 di Siena 1/35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE

ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE Comune di Scandicci Provincia di FI ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE relazione tecnica illustrativa (Regione TOSCANA - D.P.G.R. del 18 Dicembre 2013, n. 75/R) OGGETTO: Rifacimento della copertura oltre

Dettagli

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig

Dettagli

Cod. commessa P -11-023. Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini

Cod. commessa P -11-023. Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, 25 38076 Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola elementare di Lasino Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO

Dettagli

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni SPISAL Asl 20 Asl 21 Asl 22 Direzione Provinciale del Lavoro Comitato Paritetico Territoriale Polizia Municipale Campagna Cantieri Sicuri 2007 Elementi di giudizio Cantieri sotto il Minimo Etico Cadute

Dettagli

ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7

ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7 ISTRUZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L

Dettagli

Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni

Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni 1/35 Criteri di Progettazione Il corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura èfinalizzato all eliminazione e/o riduzione

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 STATO DI FATTO

Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 STATO DI FATTO Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE DI COMPLESSO RELIGIOSO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Le coperture in esame appartengono

Dettagli

REGOLAMENTO CADUTE DALL ALTO

REGOLAMENTO CADUTE DALL ALTO Allegato n 3 REGOLAMENTO Comune di Montemurlo Area A Ufficio Edilizia Privata Via Toscanini 1, Tel. 0574 / 558329 Fax 0574/558310 e-mail: montemurlo@comune.montemurlo.po.it Orario di apertura: lun. 9.00/13.00

Dettagli

Art. 65 Disposizioni di prima applicazione

Art. 65 Disposizioni di prima applicazione 3. Entro due mesi dal pagamento della somma di cui al comma 2 l ente che ha presentato l opzione procede al versamento di un ulteriore importo pari al 20 per cento del prezzo di stima, a titolo di anticipazione

Dettagli

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n.

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n. Protocollo Pratica Edilizia... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del 23.11.2005 n.62/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Residente/con sede via/piazza nome Cognome

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del 23.11.2005 n.62/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: COMUNE DI PRATO SETTORE EDILIZIA PUBBLICA

Dettagli

Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano NUOVO ATTO DI COORDINAMENTO REGIONALE SULLE LINEE VITA

Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano NUOVO ATTO DI COORDINAMENTO REGIONALE SULLE LINEE VITA Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano N. 19/2015 NUOVO ATTO DI COORDINAMENTO REGIONALE SULLE LINEE VITA Disposizione tecnico organizzativa (DTO 19/2015) 1 (ai sensi

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA AlComunedi CANTAGALLO Ufficio Tecnico - Area n 5 Assetto Pianificazione e Gestione del Territorio Via G.Verdi n. 24 59025 LUICCIANA (PO) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 65 del 10/11/2014 - art.

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR n. 75/R

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR n. 75/R Allo sportello Unico di Edilizia COMUNE di PONSACCO Provincia di PISA FAC SIMILE ALLEGATO 2) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR 18.12.2013 n. 75/R RICHIEDENTE

Dettagli

Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09

Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09 ARCH. NICOLA BELLENTANI nicolabellentani@alice.it Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09 Allegato XVI DPI ASSORBITORI CONNETTORI CORDINI DISPOSITIVI RETRATTILI IMBRACATURE SISTEMI ANTICADUTA DISPOSITIVI

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10

ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10 ISTRUZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L ACCESSO, IL TRANSITO E

Dettagli

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO La scheda di rilevazione dei rischi di caduta dall alto è stata pensata come strumento di analisi sia per gli addetti del settore che per i funzionari

Dettagli

Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture

Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture per l espressione del parere di competenza della terza

Dettagli

Sistemi Anticaduta La sicurezza che conviene

Sistemi Anticaduta La sicurezza che conviene COPERTURE IN SICUREZZA Responsabilità degli Amministratori Giancarlo Savi Knox Italia Srl Padova, 17 maggio 2013 IL CONTESTO Ø 3: numero di persone che in Italia perdono la vita ogni giorno sul lavoro

Dettagli

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello) PERCORSI VERTICALI Scheda: P005 Rev: 06/06/2009 10.48.00 Pagina 1/5 PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

Dettagli

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO. L accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza D.G.R.V.

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO. L accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza D.G.R.V. PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO L accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza D.G.R.V. 97/2012 BELLUNO 20 Giugno 2013 LA CULTURA DEL LAVORO SICURO 1

Dettagli

Comune di Fauglia Provincia di Pisa

Comune di Fauglia Provincia di Pisa Comune di Fauglia Provincia di Pisa ============= Oggetto: DICHIARAZIONE DI CONFORMITA AI SENSI DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 23.11.2005, n. 62/R (misure preventive e protettive per

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Pagina 1 di 5 Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO Sede Legale: Via Nissolina, 2-25043 - Breno (BS) - Tel. 0364/329.1 - Fax 0364/329310 www.aslvallecamonicasebino.it DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR n. 75/R

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR n. 75/R Allo sportello Unico di Edilizia COMUNE DI S.MARIA A MONTE Provincia di PISA ALLEGATO 2) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 65/2014 art. 141 c. 13 ) e 15) - DPGR 18.12.2013 n. 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE:

Dettagli

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO Gemona del Friuli, 23 maggio 2012 Dott.ssa Francesca Piva Tecnico della Prevenzione A.S.S. n. 3 Alto Friuli CLASSIFICAZIONE COPERTURE CLASSIFICAZIONE COPERTURE TIPOLOGIA Fortemente

Dettagli

LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE

LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE LAVORI IN ALTEZZA - NORME DI RIFERIMENTO D.Lgs 81/2008 e s.m.i. In particolare Titolo IV Cantieri temporanei o mobili Capo II Norme per la prevenzione sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI DISPOSITIVI TEMPORANEI PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN 795:2012 DEFINIZIONE TIPO B Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia SISTEMI ANTICADUTA PER TETTI SISTEMI ANTICADUTA CRITERI

Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia SISTEMI ANTICADUTA PER TETTI SISTEMI ANTICADUTA CRITERI Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia SISTEMI ANTICADUTA PER TETTI Ing. Massimo Selmi Pistoia, 30.04.2014 SISTEMI ANTICADUTA CRITERI La progettazione del sistema anticaduta deve avvenire

Dettagli

COMUNE DI PIENZA PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI PIENZA PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI PIENZA PROVINCIA DI SIENA Prot. gen. Riservato all Ufficio Tecnico COMUNICAZIONE INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA art. 80 comma 2, lettere a) Legge Regione Toscana n. 1/2005 (di cui è

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA AVVERTENZE Verificare sempre che il marchio ATLAS sia presente su ogni prodotto a garanzia della qualità Rifornirsi solo presso la rete dei RIVENDITORI AUTORIZZATI ATLAS, sapranno consigliarvi e risolvere

Dettagli

PROGRAMMA LINEE VITA

PROGRAMMA LINEE VITA PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare

Dettagli

LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09. LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09

LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09. LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09 Il 47% degli infortuni in edilizia avviene per cadute dall alto*. La maggior parte di questi in fase di manutenzione. La Regione Veneto ha detto MAI PIU LR 61/85 - art.79bis - DGR 2774/09 Misure preventive

Dettagli

Accessori funzionali Linea VITA

Accessori funzionali Linea VITA Accessori funzionali Linea VITA La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alla quale si deve agganciare chiunque acceda alla copertura.

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c DPGR del n.75/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c DPGR del n.75/r Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 15 - DPGR del 18.12.2013 n.75/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Dott.Ing. Renato Pallesi legale rappr.

Dettagli

Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura

Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura L Ordine degli Ingegnere della Provincia di ROMA presenta il Seminario Tecnico: Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura Relatore Geom Giampiero Morandi In collaborazione

Dettagli