La congiuntura. internazionale
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- Marco Mattioli
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1 La congiuntura internazionale N. 3 MARZO 2019 Export in crescita in Sud America, crolla in Giappone e Asia Produzione industriale ancora in calo in Italia e Germania Inflazione all 1,5% nell Area euro a febbraio Aumenta lo spread a lungo termine tra Italia e Germania L euro in deprezzamento su base annua Ancora in calo la fiducia delle imprese Commercio mondiale Pil e produzione industriale Disoccupazione, inflazione e materie prime Tassi di interesse Tassi di cambio Gli indici di fiducia pag.2 pag.3 pag.4 pag.5 pag.6 pag.7
2 2 N.3 marzo 2019 Commercio mondiale Dopo la contrazione della crescita annua degli scambi rilevata nel mese di dicembre, a gennaio l indice del volume del commercio mondiale è rimasto sostanzialmente invariato su base annua. L export delle economie avanzate ha registrato una lieve riduzione, che, invece, appare più consistente per le economie emergenti. Nello specifico, infatti, l indice dell export delle economie emergenti è diminuito dell 1,7% annuo, in ulteriore contrazione dopo quella di quasi l 1% registrata a dicembre. L indice relativo ai paesi avanzati segna una riduzione pari allo 0,5% su base annua, nettamente più lieve del -2% che ha caratterizzato l ultimo mese del Riguardo alle esportazioni dei paesi avanzati, a gennaio solo negli Stati Uniti si rileva una sostanziale crescita, pari a +1,9% su base annua, in ripresa dopo la contrazione di dicembre. Si riduce, invece, l export dell Area euro e del Giappone. Per la prima la diminuzione è stata più lieve rispetto a dicembre (-1% a fronte del -2,2% registrato nel mese precedente), mentre si registra un crollo delle esportazioni giapponesi del 6,7% su base annua, dopo che a dicembre si erano mantenute sostanzialmente invariate (+0,1%). Analizzando i Paesi emergenti si rileva un ulteriore calo dell export asiatico, che diminuisce del 4,1% (dopo il -3,2% del mese precedente). Anche l export dell Europa centrale è in contrazione (-1,8%), mentre cresce quello di Africa e Medio Oriente (+0,2%) e, soprattutto, dell America Latina, che dopo l ottima performance di dicembre registra ancora una forte crescita, pari al +9,1% su base annua.
3 3 N.3 marzo 2019 Pil e produzione industriale Il dato del quarto trimestre 2018 mostra un lieve rafforzamento della crescita del Pil negli Stati Uniti, da +3% annuo del terzo trimestre a +3,1% nel quarto, e in Giappone (+0,3% dopo il +0,2% rilevato nel terzo trimestre). Le altre economie avanzate rallentano. Il Regno Unito segna un espansione di +1,3% contro il +1,6% del trimestre precedente e l Area euro cresce del +1,1% dopo il +1,6% precedentemente registrato. Ad eccezione della Russia, che segna una crescita pari al +2,5% dopo il +1,4 % del terzo trimestre, anche le economie dei paesi emergenti rallentano. La Cina si ferma a +6,6%, un decimo in meno rispetto al terzo trimestre. L economia brasiliana cresce di appena l 1,1% (dopo il +1,3% del terzo trimestre) e l India registra il rallentamento più marcato, da +6,9% a +6,5%. Dopo il rallentamento di dicembre, la produzione industriale prova a riaccelerare. A gennaio, infatti, la produzione industriale mondiale ha segnato un incremento pari all 1,6% annuo. Le economie emergenti continuano nella loro frenata, registrando un aumento del +2,2% dopo il +2,6% di dicembre. La produzione industriale nelle economie avanzate, invece, è in ripresa; si segnala, infatti, un +1% a gennaio dopo il +0,1% rilevato alla fine dello scorso anno. Mentre la crescita della produzione industriale statunitense a gennaio resta sostanzialmente invariata su base annua (+3,8% dopo il +3,9 di dicembre), quella del Giappone mostra una debole ripresa (+0,1%) dopo la contrazione registrata a dicembre Continua, invece, a calare la produzione industriale nell Area euro, dove si registra un -1,1% dopo il -3,6% di dicembre.
4 4 N.3 marzo 2019 Dopo la contrazione generalizzata rilevata alla fine dello scorso anno, a gennaio 2019 solo in alcuni dei principali paesi dell Area euro si segnala una ripresa della produzione industriale. Si tratta di Francia (+0,9%) e Spagna (+0,7%). Al contrario, continua a contrarsi la produzione industriale italiana (-2,6%), che risente anche del terzo calo consecutivo di quella tedesca (-4%). Disoccupazione, inflazione e materie prime A febbraio, il tasso di disoccupazione è diminuito negli Stati Uniti. I dati di gennaio, invece, mostrano un tasso in lieve aumento in Giappone e stabile nell Area dell euro (7,8%). In Giappone è aumentato dal 2,4% al 2,5%, mentre negli Stati Uniti è stato pari al 3,8% dopo il 4,0% di gennaio. Gli ultimi dati disponibili di Stati Uniti e Area euro mostrano una riduzione rispetto a 12 mesi prima. I dati di febbraio 2019 mostrano un tasso di inflazione stabile in Giappone (+0,2%) e negli Stati Uniti (+1,5%), mentre rallenta la crescita dei prezzi in Cina, dove l inflazione è scesa dall 1,7% di gennaio all 1,5% di febbraio. Nell Area euro, invece, dopo il calo registrato a partire dallo scorso novembre, l indice dei prezzi è tornato a crescere lievemente, segnando un +1,5% a febbraio dopo il +1,4% del mese precedente. Per quanto riguarda i prezzi sui mercati petroliferi, i dati a fine marzo 2019 mostrano il Brent sopra quota 67 dollari e il WTI sopra i 59 dollari al barile. Dall inizio del mese lo spread tra Brent e WTI è oscillato tra i 7,5 e i 9 dollari al barile.
5 5 N.3 marzo 2019 Tassi di interesse A febbraio lo spread tra i tassi a breve termine degli Stati Uniti e quelli dell Area euro si è ulteriormente ridotto. I secondi permangono in territorio negativo (sostanzialmente stabili a -0,31%), mentre quelli statunitensi sono diminuiti di 9 punti base rispetto a gennaio (2,68%). Lo spread a febbraio è a 299 punti base, in calo di 9 pb rispetto al mese precedente. Invece, dopo la diminuzione di gennaio, torna a crescere lo spread tra i tassi a lungo termine decennali. A febbraio, infatti, il tasso dell Area euro si è ridotto di 9pb, attestandosi all 1,12%. La riduzione del decennale statunitense, invece, è stata molto più lieve (2,87%; -2 pb). Lo spread è stato quindi pari a 175 punti base, +7 pb rispetto a gennaio. Ad eccezione dell Austria, il cui tasso di interesse decennale è rimasto invariato (0,45%), e dell Italia, che ha registrato un aumento di 4pb (2,81%), per il resto dei paesi dell Area euro a febbraio si rileva un calo dei tassi di interesse decennali. La diminuzione più consistente è stata quella mostrata dal titolo di stato greco, sceso di 37 pb fino al 3,84%. Le altre riduzioni variano tra i -12pb del Portogallo (1,55%) e i -7pb della Germania (0,06%). Gli altri tassi decennali sono pari a 0,38% in Finlandia e 0,87% in Slovenia (-11pb per entrambi), 0,55% in Francia e 0,78% in Slovacchia (-10pb per entrambi), 0,24% nei Paesi Bassi (-9pb), 0,69% in Belgio e 1,30% in Spagna (-8pb per entrambi).
6 6 N.3 marzo 2019 Rispetto al titolo decennale tedesco torna a salire lo spread italiano, dopo la fase di calo dei due mesi precedenti. A febbraio 2019 lo spread italiano è aumentato di 11 pb, unico incremento insieme a quello austriaco (+7pb). Lo spread della Grecia, invece, ha registrato una riduzione molto marcata, pari a -30pb. Gli spread più elevati sono quelli della Grecia (378pb), dell Italia (275pb), del Portogallo (149pb) e della Spagna (124pb). Passando ai paesi emergenti, gli ultimi dati disponibili hanno mostrato tassi stabili in tutti i Paesi tranne in India dove, in febbraio, è stata registrata una manovra espansiva, con un taglio di 25pb. I tassi di policy sono quindi pari a 4,35% in Cina, 6,25% in India, 6,50% in Brasile, 6,75% in Sud Africa, 7,75% in Russia e 24% in Turchia. Tassi di cambio Riguardo ai tassi di cambio effettivi reali, a febbraio 2019 l euro ha registrato un deprezzamento dell 1,6% circa su base annua, mentre il Dollaro si è apprezzato del 6,2%. Sempre considerando la variazione annua, rispetto a febbraio 2018 si sono deprezzate la valuta cinese (-1%) e, soprattutto, il Rublo (-3,7%). Per le altre valute si segnala un apprezzamento, forte per quella di Hong Kong (+6,1%), mentre più debole per lo Yen (+1,8%) e la Sterlina (+0,3%). Guardando alla variazione mensile, a gennaio si sono apprezzati la valuta cinese, il Rublo, la Sterlina e, lievemente, il dollaro di Hong Kong. In deprezzamento, invece, l Euro, il Dollaro e lo Yen.
7 7 N.3 marzo 2019 Gli indici di fiducia A febbraio 2019 si segnala un calo generalizzato dell indice di fiducia dei consumatori statunitensi e giapponesi rispetto al mese precedente, mentre il dato relativo all Area euro è rimasto stabile. L indice è adesso pari a 102,5 negli Stati Uniti, 101,2 nell Area euro e 100 in Giappone. Il dato si conferma in diminuzione, ancor più marcata, se si considera la variazione su base annua (-7 decimi per Stati Uniti e Area euro, -8 decimi per il Giappone). Per quanto riguarda la fiducia delle imprese manifatturiere, il dato di febbraio 2019 è al momento disponibile solo per Stati Uniti e Area euro. In entrambi i casi si rileva una diminuzione dell indice di fiducia di due decimi, con quello statunitense che si attesta a 99,4 e quello relativo all Area euro che segna quota 100,4.
8 8 N.3 marzo 2019 Aggiornamento Bollettino elaborato con informazioni disponibili al 28 marzo Questa pubblicazione è stata curata da Ilaria Salvati e Antonio Forte. i.salvati@centroeuroparicerche.it a.forte@centroeuroparicerche.it Per maggiori dettagli I dati sono disponibili su richiesta in formato excel scrivendo a library@centroeuroparicerche.it Via G. Carissimi, ROMA info@centroeuroparicerche.it
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