Le novità della L. di Stabilità 2016: le note di credito e l estensione del reverse charge

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1 Milano, 20 gennaio 2016 Le novità della L. di Stabilità 2016: le note di credito e l estensione del reverse charge Dott. Francesco Zondini

2 Index LE NOTE DI CREDITO (ART. 1, CO , L. 208/2015) 2

3 Il comma 126 riformula il disposto dell art. 26 del Dpr 633/72. La normativa vigente che regola l emissione della nota in diminuzione IVA viola il principio di neutralità dell IVA, in quanto in caso di mancato pagamento dei crediti, l ordinamento italiano rende l IVA addebitata al cedente/prestatore sostanzialmente non recuperabile. Quando viene emessa la nota di variazione? Quando avviene una riduzione dell imponibile in conseguenza ad una dichiarazione di nullità, annullamento revoca, risoluzione, rescissione e simili, in conseguenza di abbuoni o sconti previsti contrattualmente (Art. 26 c.2 del Dpr 633/72) Quando si instaurano procedure infruttuose, procedure concorsuali o procedure assimilate (Art. 26 c.4 lett. a),b) del Dpr 633/72) 3

4 Le novità più significative introdotte dalla Legge di Stabilità 2016: 1. Procedure Concorsuali A norma del formulato art. 26 comma 4 lett. a) del Dpr 633/1972 è ammessa l emissione di una nota di variazione a partire dalla data in cui il cessionario/committente inadempiente risulta essere assoggettato ad una procedura concorsuale. Secondo l art. 11 del sopra menzionato articolo il momento di assoggettamento a procedura concorsuali varia in base alla tipologia di procedura: La sentenza dichiarativa di fallimento; Il procedimento che ordina la liquidazione coatta amministrativa; Il decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo; Il decreto che dispone la procedura di amministrazione straordinaria. 4

5 La data del decreto che omologa un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis del RD 267/42; La data di pubblicazione nel Registro delle imprese di un piano attestato ai sensi dell art. 67 c. 3 lett. d) del RD 267/42. Non sono disciplinate le note di variazione con riferimento agli strumenti di soluzione della crisi dei soggetti non fallibili (L. 3/2012) qualificati come procedure concorsuali : L accordo di composizione della crisi da sovra-indebitamento; Il procedimento di liquidazione del patrimonio del debitore. 5

6 Registrazione della nota di variazione da parte del cessionario/committente: Il cessionario/committente assoggettato ad una procedura concorsuale non è tenuto a registrare ai sensi degli art del Dpr 633/72 la nota di variazione emessa dal cedente/prestatore. Lo stato si farà carico dell IVA recuperata dal cedente/prestatore corrispondente al corrispettivo non pagato. Casi Particolari: La registrazione della nota di variazione da parte del cessionario/committente resta dovuta nel caso di accordo di ristrutturazione dei debiti o di piano di risanamento. Questo perché tali procedure non vengono qualificate come «procedure concorsuali». L IVA rimane quindi a carico del cessionario/committente. Decorrenza: La disposizione verrà applicata al cessionario/committente assoggettato a procedura concorsuale dal

7 Il nuovo art. 26 comma 6 del Dpr 633/1972 prevede anche la possibilità che il cessionario/committente provveda al pagamento, in tutto o in parte, del corrispettivo dovuto. Il cedente/prestatore emette nota di variazione IVA in aumento di un importo pari all ammontare imponibile dell operazione. Di contro, il cessionario/committente assoggettato a procedura concorsuale ha la possibilità di detrarre l imposta corrispondente alla variazione in aumento. 7

8 2. Procedure esecutive rimaste infruttuose: Come disposto dal nuovo Art 26 comma 4 lett b) del DPR 633/1972, il cedente/prestatore può emettere nota di variazione IVA in diminuzione nell ipotesi di mancato pagamento da parte del cessionario/committente, a causa di procedure esecutive individuali rimaste infruttuose. Art. 26 comma 12 del Dpr 633/1972: Ai fini del comma 4, lettera b), una procedura esecutiva individuale si considera in ogni caso infruttuosa: a) nell ipotesi di pignoramento presso terzi, quando dal verbale di pignoramento redatto dall ufficiale giudiziario risulti che presso il terzo pignorato non vi sono beni o crediti da pignorare; 8

9 b) nell ipotesi di pignoramento di beni mobili, quando dal verbale di pignoramento redatto dall ufficiale giudiziario risulti la mancanza di beni da pignorare ovvero l impossibilità di accesso al domicilio del debitore ovvero la sua irreperibilità; c) nell ipotesi in cui, dopo che per tre volte l asta per la vendita del bene pignorato sia andata deserta, si decida di interrompere la procedura esecutiva per eccessiva onerosità». Decorrenza: La disposizione, avente un mero carattere interpretativo, si applica anche anteriormente al

10 3. Contratti a esecuzione continuata o periodica: Nel caso in cui avvenga una risoluzione contrattuale per inadempimento del cessionario/committente, ai sensi del nuovo comma 9 dell art. 26 del Dpr 633/1972, l emissione della nota di variazione IVA in diminuzione si applica alle cessioni o prestazioni che hanno generato l inadempimento. Di contro, la facoltà di emettere nota di variazione non si estende a quelle cessioni e prestazioni per cui non si configura l inadempimento delle obbligazioni da parte del cessionario/committente. Decorrenza: Tale disposizione trova applicazione anche anteriormente al

11 4. Nota di variazione IVA per le operazioni in Reverse Charge: Il nuovo disposto dell art. 26 comma 10 del Dpr 633/72, contempla la facoltà di emettere la nota di variazione IVA in diminuzione anche da parte dei cessionari/committenti per le operazioni effettuate in Reverse Charge La diposizione si applica tanto per le operazioni per le quali il committente/cessionario è debitore di imposta ai sensi dell art. 17 comma 2 del Dpr 633/72 che per le fattispecie di cui all art. 17 comma 5-6 e dell art. 74 del Dpr 633/72. 11

12 Index ESTENSIONE DEL REVERSE CHARGE PER I SERVIZI RESI AI CONSORZI (ART. 1, CO. 128, L. 208/2015) 12

13 Art. 1 comma 128: Estensione del reverse charge per i servizi resi ai consorzi Con il meccanismo dello Split Payment, qualora l impresa abbia come principale committente la Pubblica amministrazione, non avrà modo di compensare l IVA versata in rivalsa ai fornitori con quella, che invece, non riceverà più per il pagamento delle fatture da parte della Pubblica amministrazione Creazione di un flusso di cassa sbilanciato, ciò anche in considerazione che il rimborso IVA richiede tempistiche non sempre prevedibili (Interrogazione parlamentare n del ) Questo è il caso dei consorzi di imprese che fatturano in regime di Split Payment un servizio alla PA, laddove: la PA tratterrà e verserà l IVA all Erario e; la cooperativa consorziata fattura il medesimo servizio al consorzio con IVA, che a sua volta, verserà all Erario. 13

14 Art. 1 comma 128: Estensione del reverse charge per i servizi resi ai consorzi Al fine di rimediare alla situazione di squilibrio finanziario dei consorzi di imprese che applicano il meccanismo dello Split Payment in sede di fatturazione alla Pubblica amministrazione Inserita la nuova lettera a-quater) all art. 17, co. 6 del D.P.R. 633/1972 È esteso il meccanismo del reverse charge alle prestazioni di servizi: rese dalle imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza; se il consorzio destinatario del servizio sia aggiudicatario di una commessa nei confronti di un Pubblica amministrazione e renda il servizio in regime di Split Payment. NB: l efficacia di tale disposizione è subordinata al rilascio dell autorizzazione da parte del Consiglio dell Unione Euoropea 14

15 Milano, 20 gennaio 2016 Grazie per l attenzione Dott. Francesco Zondini