ANALISI DEI DATI IVA ANNO D IMPOSTA 2009

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1 ANALISI DEI DATI IVA ANNO D IMPOSTA 2009

2 IVA In questo paragrafo vengono esposti i dati sintetici che riguardano le dichiarazioni Iva presentate con il modello Unico 2010 e quelle inviate in forma autonoma (eccetto quelle di soggetti domiciliati e residenti all'estero e privi di stabile organizzazione). A partire dall anno d imposta 2009 è stato introdotto il modello IVA BASE/2010 1, una versione semplificata del modello di dichiarazione annuale Iva, che può essere utilizzato dai contribuenti che presentano la dichiarazione Iva con il modello Unico. Tale modello è stato utilizzato da circa soggetti (pari all 1,2% del totale contribuenti Iva) e sono prevalentemente persone fisiche. Inoltre le nuove disposizioni in materia di compensazione orizzontale dei crediti IVA contenute nel D.L. 78/2009, hanno previsto la possibilità di compensare crediti Iva superiori a euro a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell istanza di compensazione dell IVA trimestrale. Per l applicazione di tale disposizione è stato necessario consentire ai contribuenti che intendono utilizzare il credito Iva in compensazione, di non comprendere la dichiarazione Iva annuale nel modello Unico. Pertanto le dichiarazioni Iva presentate in via autonoma nel 2010 (a.i. 2009) sono state circa con notevole incremento rispetto alle circa dell'anno precedente. Numero di contribuenti e tipo di soggetto Sono circa i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA per l anno d imposta Dai dati disponibili attraverso la navigazione dinamica alla voce IVA si rileva un complessivo decremento della numerosità dei contribuenti (-1,62%) rispetto all anno precedente, dovuto principalmente alla mancata presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti in regime dei minimi 2, la cui adesione nel 2009 è in crescita del 23,8% rispetto all anno precedente. Il calo dei contribuenti appare evidente tra le persone fisiche (-3,91%), tra le società si conferma la contrazione delle società di persone e la crescita costante delle società di capitali, andamento riportato nel grafico 1 in cui, peraltro, si nota la sovrapponibilità delle società nelle due annualità 2008 e Il modello semplificato può essere utilizzato dai tutti i soggetti IVA (persone fisiche e non) che nel corso del 2009 non hanno applicato gli specifici criteri dettati dai regimi speciali IVA, non hanno effettuato operazioni con l estero, acquisti e importazioni senza l applicazione dell imposta avvalendosi dell istituto del plafond e non hanno partecipato a operazioni straordinarie o trasformazioni sostanziali soggettive. 2 Tale regime è stato utilizzato nel 2009 da circa soggetti.

3 Dal grafico 1A è importante rilevare la contrazione delle società di capitali nelle classi di volume d affari più elevate ed un incremento nelle classi più basse (fino a euro), probabile effetto della crisi economica che nel 2009 manifesta appieno i suoi effetti con un calo del 3% del Pil nominale e del 5% del Pil reale, mentre per le persone fisiche si ha una generale contrazione in tutte le classi. GRAF. 1 - DISTRIBUZIONE DEL NUMERO CONTRIBUENTI PER CLASSI DI VOLUME D'AFFARI ditte individuali 2008 società 2008 ditte individuali 2009 società fno a zero da 0 a da a da a da a da a da a da a da a da a da a da a oltre GRAF. 1A - VARIAZIONE PERCENTUALE DEL NUMERO DI CONTRIBUENTI PER CLASSI DI VOLUME D'AFFARI ,00 10,00 0,00-10,00-20,00-30,00-40,00 fno a zero da 0 a da a da a da a da a da a da a da a da a da a da a oltre ditte individuali società -50,00-60,00-70,00 Il 93,96% dei contribuenti Iva è in regime normale ed è preponderante il numero delle ditte individuali (59,31%).

4 Analisi delle principali grandezze Nel presente paragrafo si analizzano le principali grandezze Iva rispetto alle seguenti variabili di classificazione: volume d'affari, tipo soggetto, attività economica e territorio. Dall analisi dimensionale si evidenzia come l'1,09% dei contribuenti (con volume d'affari oltre euro) detenga circa il 68% del totale del volume d'affari. Dal grafico 2, che rappresenta le quote percentuali delle principali grandezze Iva per tipo soggetto, si evince che l 83% del volume d affari complessivo proviene dalle società di capitali. GRAF. 2 - PRINCIPALI GRANDEZZE IVA PER TIPO SOGGETTO 90,00% 80,00% 82,57% 76,35% 70,00% 60,00% 59,31% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 8,57% 13,69% 18,64% 8,14% 9,61% 21,03% 1,01% 0,72% 0,35% 0,00% Ditte individuali Societa' di persone Societa' di capitali Enti non commerciali % CONTRIBUENTI % VOLUME D'AFFARI % IVA DI COMPETENZA

5 Dal confronto con l anno precedente emerge che sia il volume d affari complessivo dichiarato (pari a miliardi di euro) che gli acquisti ed importazioni (pari a miliardi di euro) hanno subito una forte contrazione rispettivamente dell 11,86% e del 14,01%, determinando una riduzione del valore aggiunto fiscale del 3,12% in linea con l andamento economico negativo. L iva di competenza, intesa come saldo tra imposta dovuta e imposta a credito, mostra invece un incremento del 3,83%, effetto della maggiore contrazione degli acquisti rispetto alle cessioni. Tale fenomeno è prevalente nelle società di capitali, dove la forte contrazione degli acquisti è presumibilmente attribuibile alle minori aspettative di vendita, vista la fase congiunturale negativa, e quindi all utilizzo delle rimanenze di magazzino. Le considerazioni sopra menzionate sono evidenziate nel grafico 2A. GRAF. 2A VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE PRINCIPALI GRANDEZZE IVA PER TIPO SOGGETTO ,00 6,00 4,00 2,00 0,00-2,00-4,00-6,00-8,00-10,00-12,00-14,00 6,31% 4,35% 0,40% -0,82% -2,11% -2,58% -4,05% -4,41% -3,42% -9,18% -12,01% -12,18% Ditte individuali Societa' di persone Societa' di capitali Enti non commerciali %CONTRIBUENTI % VOLUME D'AFFARI % IVA DI COMPETENZA

6 Relativamente alle 21 sezioni di attività economica sono interessanti alcune considerazioni: - il ``Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli'' è il settore più rappresentativo della platea di contribuenti (25% - grafico 2B) e detiene la quota maggiore sia del volume d affari (29%) che dell iva di competenza (33%); - dal confronto con l anno precedente emerge che la forte riduzione del volume d affari (-400 miliardi di euro) è attribuibile per il 70% a due settori: Attività manifatturiere (-205 miliardi di euro) ed il ``Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli'' (- 81 miliardi di euro); - l'iva di competenza di alcuni settori economici risulta negativa e pertanto ci sono delle sezioni di attività a credito come nel 2008: `Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione', ``Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria'', ``Agricoltura, silvicoltura e pesca.

7 IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 2010 (anno d'imposta 2009) GRAF. 2B - NUMERO DI CONTRIBUENTI PER SEZIONI DI ATTIVITA' Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attivita' manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua; reti fognarie, attivita' gestione rifiuti e risanamento Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attivita' dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attivita' finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attivita' professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attivita' artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attivita' di servizi Attivita' di famiglie e convivenze Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Attivita' non classificabile Dal punto di vista territoriale, per regione e per area geografica, si osserva come il nord-ovest copra il 38,35% del volume d'affari complessivo e produca il 43,62% dell'iva di competenza, mentre l'incidenza di coloro che dichiarano imposta è minore nel sud e nelle isole con appena il 9,11%. Dal confronto con l anno precedente emerge che il nord-ovest ha subito un decremento del volume d affari (-14,19%) maggiore rispetto al dato nazionale (-11,86%).

8 Liquidazione dell imposta annuale Come già anticipato nell ambito delle principali grandezze, il saldo tra Imposta dovuta e Imposta a credito (Iva di competenza o Iva annuale), mostra un incremento del 3,83% rispetto al Una corretta interpretazione di tale risultato, richiede un attenta analisi sia del minuendo che del sottraendo che concorrono alla determinazione della variabile. Ciò comporta, sostanzialmente, l esame delle principali componenti della liquidazione dell imposta. Versamenti dichiarati Le operazioni di liquidazione dell imposta vengono effettuate mensilmente o trimestralmente e poi annualmente all atto della presentazione della dichiarazione annuale. Dalla liquidazione può risultare un credito o un versamento che deve essere effettuato in un unica soluzione entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione. La somma dei versamenti periodici, degli acconti e del saldo fornisce l ammontare dei versamenti totali. Confrontando il totale dei versamenti effettuati nel 2008 e nel 2009 si osserva che l ammontare è diminuito del 3,47% passando dai circa 104 miliardi ai 101 miliardi di euro. Crediti dichiarati Si ha un credito ogni qualvolta la differenza tra Iva a debito e Iva detraibile risulta negativa. Confrontando il Totale Iva a credito nel 2009 e nel 2008 si rileva come tale variabile si sia fortemente contratta (-13,88%) passando dai circa 50 miliardi ai 43 miliardi di euro. Con riferimento al credito da computare in detrazione e/o in compensazione nell anno successivo l ammontare complessivo è risultato pari a milioni; mentre il credito richiesto a rimborso è stato pari a milioni ripartito in milioni come rimborso annuale e milioni come rimborso infrannuale ; i rimborsi infrannuali non vengono contabilizzati nel Totale Iva a credito risultante dalla dichiarazione, in quanto parte integrante della liquidazione d imposta.

9 Confrontando le due variabili con il 2008 si nota che: l importo da Computare in compensazione e/o in detrazione nell anno successivo ha subito un decremento del 14,17% (da a milioni), i rimborsi annuali dell 11,80% (da a milioni). Tali rilevanti riduzioni si ritengono possano essere giustificate da diversi fattori, tra i quali si segnalano: la crisi economica ed il conseguente clima di sfiducia che ha generato un importante contrazione degli acquisti con un maggior utilizzo delle rimanenze di magazzino; la forte diminuzione degli investimenti fissi lordi (-12,1% in termini reali) che ha determinato una brusca frenata nella crescita dello stock di capitale netto in termini reali 3 ; la marcata diminuzione delle importazioni, in linea con la caduta degli scambi internazionali; la rinnovata attività di contrasto al fenomeno delle indebite compensazioni, perseguita, oltre che con interventi specifici, in occasione dell ordinaria attività di controllo sostanziale, mediante il riscontro dell esistenza dei crediti utilizzati nei modelli unificati di pagamento per compensare i debiti di imposta e contributivi. Ciò è avvenuto in particolare con l introduzione di nuove regole per compensare nel modello F24 i crediti Iva vantati dalle imprese e dai lavoratori autonomi 4, introdotte dal D. L. 78/2009 (cosiddetta manovra estiva ) in vigore a partire dal 01/01/ Fonte Istat Statistiche in breve - Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale ed ammortamenti. 4 In estrema sintesi: o il credito Iva per le compensazioni di importo complessivo superiore a , diviene utilizzabile soltanto dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui emerge tale credito; o il credito Iva utilizzabile per le compensazioni di importo complessivo superiore a , diviene utilizzabile soltanto previa richiesta di un Visto di conformità ai soggetti abilitati al rilascio che accertino e attestino l esistenza di detto credito. Anche tale credito è in ogni caso utilizzabile soltanto dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione; o l inammissibilità dell istituto del ravvedimento operoso, nonché le riduzioni delle sanzioni per indebite compensazioni (sono applicate le sanzioni piene ).

10 I successivi grafici, relativi all ammontare del Credito da computare in compensazione e/o in detrazione nell anno successivo, mostrano le variazioni percentuali rispetto all anno precedente e la composizione percentuale 2009 per le seguenti variabili di classificazione: tipo soggetto, volume d affari, macro settori di attività economica e area geografica. Nel complesso le esposizioni grafiche consentono di evidenziare alcuni aspetti. Oltre il 75% di tale ammontare è prodotto dalle Società di capitali, prevalentemente di grandi dimensioni. I settori dove maggiormente si è riscontrata una contrazione sono quelli dell industria 5 (-20,98%) e delle costruzioni (-13,87%) infine si riscontra come l area geografica del centro Italia risulta essere quella che risente in misura minore del fenomeno della contrazione dei crediti (-8,13% rispetto al -14,17% nazionale). 5 Il settore maggiormente colpito dalla congiuntura sfavorevole appare quello industriale, nel quale, infatti, lo stock di capitale netto registra una diminuzione dello 0,5 per cento rispetto all anno precedente (fonte Istat)

11 GRAF. 3 CREDITO IVA 2009 DA UTILIZZARE IN COMPENSAZIONE E/O DETRAZIONE NELL ANNO SUCCESSIVO 0,00-0,02-0,04-0,06 VARIAZIONE % RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE PER TIPO SOGGETTO Ditte individuali Societa' di persone Societa' di capitali Enti non commerciali -3,89% COMPOSIZIONE % DELL'AMMONTARE DEL CREDITO 2009 PER TIPO SOGGETTO Societa' di capitali; 76,24% -0,08-0,10-0,12-11,85% Societa' di persone; 10,99% Ditte individuali; 10,55% Enti non commerciali; 2,22% -0,14-0,16-14,19% -14,74%

12 GRAF. 3A CREDITO IVA 2009 DA UTILIZZARE IN COMPENSAZIONE E/O DETRAZIONE NELL ANNO SUCCESSIVO 0,00-0,05-0,10 VARIAZIONE % RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE PER CLASSI DI VOLUME D'AFFARI fino a zero da 0 a da a oltre ,01% -5,49% COMPOSIZIONE % DELL'AMMONTARE DEL CREDITO 2009 PER CLASSI DI VOLUME D'AFFARI da a ; 17,56% -0,15-12,93% da 0 a ; 20,44% oltre ; 49,97% -0,20-20,12% fino a zero; 12,04% -0,25 classi di volume d'affari in euro

13 GRAF. 3B CREDITO IVA 2009 DA UTILIZZARE IN COMPENSAZIONE E/O DETRAZIONE NELL ANNO SUCCESSIVO VARIAZIONE % RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE PER MACRO SETTORI DI ATTIVITA' COMPOSIZIONE % DELL'AMMONTARE DEL CREDITO 2009 PER MACRO SETTORI DI ATTIVITA' 0,00-0,05-0,10 AGRICOLTURA -3,32% INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO,TRASPORTI E COMUNICAZIONI CREDITO E ALTRI SERVIZI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COSTRUZIONI; 20,08% COMMERCIO, TRASPORTI E COMUNICAZIONI; 26,68% -0,15-0,20-13,87% -11,00% -11,60% -12,90% INDUSTRIA; 24,49% AGRICOLTURA; 3,68% PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ; 3,24% CREDITO E ALTRI SERVIZI ; 21,83% -20,98% -0,25

14 GRAF. 3C CREDITO IVA 2009 DA UTILIZZARE IN COMPENSAZIONE E/O DETRAZIONE NELL ANNO SUCCESSIVO VARIAZIONE % RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE PER AREA GEOGRAFICA COMPOSIZIONE % DELL'AMMONTARE DEL CREDITO 2009 PER AREA GEOGRAFICA 0,00 nord ovest nord est centro sud isole -0,05 nord est; 20,62% centro; 24,29% -0,10-8,13% -0,15-16,39% -11,25% -12,29% nord ovest; 33,90% isole; 5,89% sud; 15,30% -0,20-19,34% -0,25

15 Iva per cassa L art. 7 del D.L. n. 185/2008 ha introdotto la possibilità di versare l Iva al momento dell incasso delle fatture ed esercitare il diritto alla detrazione del tributo assolto sugli acquisti al momento del pagamento, generalizzando, sia pure con alcune differenze, il meccanismo dell esigibilità differita previsto per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello Stato e degli altri Enti pubblici. In base a tale meccanismo le fatture devono essere emesse e registrate nei termini ordinari, invece il tributo deve essere contabilizzato a debito solo nel momento in cui avviene l incasso del corrispettivo. Analogamente il differimento riguarda anche gli acquisti e, pertanto, il diritto alla detrazione dell Iva assolta può essere esercitato al momento del pagamento delle fatture. Tuttavia, diversamente da quanto previsto per le prestazioni effettuate nei confronti dello Stato o altri Enti pubblici, il tributo diviene comunque esigibile, indipendentemente dal pagamento del corrispettivo, decorso un anno dall effettuazione dell operazione. La dichiarazione IVA 2010, relativa all anno d imposta 2009, prevede un apposito campo in cui evidenziare le operazioni disciplinate dall art. 7 del D.L. n. 185/2008: più precisamente sono riportate solo quelle per le quali il pagamento risulta differito all anno successivo. I contribuenti che hanno compilato tale campo sono circa per un imponibile di circa 650 milioni di euro.

16 Operazioni imponibili nei confronti di consumatori finali e di soggetti titolari di partita Iva La compilazione del quadro VT consente di avere informazioni sulla ripartizione delle operazioni imponibili tra operazioni effettuate verso consumatori finali e/o quelle effettuate verso soggetti Iva. Si ricorda che dal 2006 è obbligatoria la ripartizione territoriale delle operazioni imponibili effettuate nei confronti dei consumatori finali. Anche nel 2009 continua la diminuzione dei soggetti che compilano il quadro VT (-2,42%), attribuibile principalmente alla mancata presentazione della dichiarazione da parte dei nuovi soggetti che hanno aderito al regime dei minimi. Il successivo grafico riporta sia la composizione percentuale del numero di soggetti per tipologia di operazioni (verso consumatori finali, verso soggetti Iva e vendite miste) e la composizione percentuale dell'ammontare delle cessioni imponibili suddiviso tra quelle verso consumatori finali e soggetti Iva.

17 GRAF. 4 - TOTALE DICHIARAZIONI CON OPERAZIONI IMPONIBILI DA QUADRO VT COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEL NUMERO DI SOGGETTI IN BASE ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE VERSO CONSUMATORI FINALI E/O SOGGETTI IVA esclusivamente verso soggetti IVA 43,34% Vendite miste 39,44% esclusivamente verso consumatori finali 17,22% COMPOSIZIONE PERCENTUALE DELL'AMMONTARE DELLE OPERAZIONI IMPONIBILI Verso consumatori finali 21,38% Verso soggetti IVA 78,62%

18 Dal confronto con l anno precedente emerge una contrazione dell 1,20% delle operazioni imponibili verso consumatori finali e di circa l 11% verso soggetti Iva. L analisi per macro settori di attività evidenzia che nel settore industria si è verificata la maggiore contrazione delle operazioni verso soggetti iva, mentre nel settore costruzioni si è verificato la maggiore contrazione delle operazioni verso consumatori finali. Il settore della pubblica amministrazione, invece, presenta una crescita sia delle operazioni verso consumatori finali (+20,06%) che verso soggetti iva (+7,69%). 6 GRAF. 5 - VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE CESSIONI IMPONIBILI VERSO CONSUMATORI FINALI E SOGGETTI IVA PER MACRO SETTORE ,00 20,00 20,05 15,00 10,00 6,39% 7,69 5,00 0,00-5,00 AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO,TRASPORTI E COMUNICAZIONI CREDITO E ALTRI SERVIZI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE -10,00-15,00-20,00-8,12% -3,48% -4,74% -0,48% -10,13% -9,81% -14,05% -2,53-5,68 CESSIONI A CONSUMATORI FINALI CESSIONI A SOGGETTI IVA 6 Tale andamento è in linea con quanto riportato nel Rapporto Annuale Istat 2009 al paragrafo Il diverso impatto della crisi sui settori produttivi : gli impulsi recessivi si sono concentrati nel settore delle costruzioni e in quello manifatturiero, al cui interno hanno maggiormente sofferto i comparti più esposti alla contrazione della domanda estera, soprattutto quello dei beni di investimento. Anche alcuni settori dei servizi connessi all attività delle imprese hanno risentito della recessione in maniera acuta, mentre sono rimasti relativamente poco coinvolti dalla crisi quelli attivati dalla domanda delle famiglie e del settore pubblico.

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