REPORT PRELIMINARE COMUNE DI GAZZUOLO

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1 CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA REPORT PRELIMINARE COMUNE DI GAZZUOLO 21 febbraio marzo 219 Autori: Giorgio Siliprandi, Rosetta Pagliuso 1

2 Campagna di Misura della Qualità dell Aria Report preliminare COMUNE DI GAZZUOLO Gestione e manutenzione tecnica della strumentazione: Giorgio Siliprandi, Lorenzo Mari, Enrico Bicelli Testo ed elaborazione dei dati: Giorgio Siliprandi, Rosetta Pagliuso Visto Vorne Gianelle 2

3 In seguito alla richiesta del Comune di (MN) di rilevamenti puntuali della qualità dell aria sul proprio territorio, il Centro Regionale per il Monitoraggio della Qualità dell Aria (CRMQA) di ARPA Lombardia ha programmato una campagna di monitoraggio mediante l utilizzo di un laboratorio mobile. Tale campagna è stata suddivisa in due periodi, invernale ed estivo, per avere un quadro completo della qualità dell aria al variare delle condizioni metereologiche ed emissive. Il periodo invernale della campagna si è svolta dal 21 febbraio al 24 marzo 219; il periodo estivo interesserà i mesi di luglio e agosto 219. In accordo con il Comune la strumentazione mobile è stata posizionata nel parcheggio di Viale Don Domenico Bergamaschi, nella frazione di Belforte, sito ritenuto idoneo per le finalità del monitoraggio (Figura 1, 2 e 3). Figura 1 Posizione del laboratorio mobile nella frazione di Belforte, comune di Figura 2 Posizione del laboratorio mobile nella frazione di Belforte in comune di 3

4 Figura 3 Posizione del laboratorio mobile nel comune di Gli inquinanti monitorati sono: monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NO x), ozono (O 3), benzene (C 6H 6) e PM1. Il laboratorio mobile registra inoltre i dati relativi alle condizioni metereologiche utili ai fini dell interpretazione dei risultati. In questo documento si riportano le prime considerazioni essenziali relative al primo periodo di monitoraggio (Figure da 4 a 12). I valori rilevati nel comune di sono stati confrontati con quelli rilevati presso le postazioni fisse della Rete di Rilevamento della Qualità dell Aria (RRQA) della Lombardia facenti parte del programma di valutazione regionale (PdV), in modo da fornire così informazioni utili alla valutazione complessiva dello stato della qualità dell aria nel sito oggetto della campagna. Nei grafici seguenti sono riportati il 25 e il 75 percentile delle serie delle concentrazioni dei vari inquinanti rilevati. Si ricorda che il 25 e il 75 percentile rappresentano i valori al di sotto dei quali si trovano rispettivamente il 25% ed il 75% dell insieme di tutti i dati rilevati; in altre parole nell intervallo tra il 25 percentile e il 75 percentile cade la metà dei dati rilevati. Ulteriori dettagli e approfondimenti, insieme a tutti dati rilevati, saranno oggetto della relazione definitiva che verrà redatta al termine del periodo di rilevamento estivo. Il monossido di carbonio (CO) Il monossido di carbonio (CO) è un gas inodore, incolore, infiammabile e molto tossico. È prodotto da reazioni di combustione in difetto di aria. Le sorgenti possono essere di tipo naturale (incendi, vulcani, etc.) o di tipo antropico (traffico veicolare, riscaldamento, attività industriali, etc.). Ha origine da processi di combustione incompleta di composti contenenti carbonio. Durante le ore centrali della giornata i valori tendono a calare, grazie anche a una migliore capacità dispersiva dell atmosfera. È da sottolineare che le concentrazioni di CO sono ormai prossime al limite di rilevabilità degli analizzatori con le caratteristiche indicate dalla normativa, soprattutto grazie al progressivo miglioramento della tecnologia dei motori a combustione. Le concentrazioni di questo inquinante rilevate a risultano generalmente intorno alla media di quelle rilevate sul territorio lombardo e comunque risultano abbondantemente inferiori rispetto al limite di legge. 4

5 Conc. CO (mg/m³) Conc. CO (mg/m³) CO - andamento delle concentrazioni medie giornaliere min - max RRQA media RRQA perc RRQA Figura 4 - Concentrazioni medie giornaliere di CO a a confronto con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia CO - andamento massime giornaliere delle medie mobili di 8 ore min - max RRQA perc RRQA media RRQA limite media mobile 2 Figura 5 - Andamento dei massimi valori delle concentrazioni medie di 8 ore del CO a, confrontati con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia Gli ossidi di azoto (NO e NO 2) Gli ossidi di azoto (nel complesso indicati anche come NOx) sono emessi direttamente in atmosfera dai processi di combustione ad alta temperatura (impianti di riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, centrali di potenza, ecc.), per ossidazione dell azoto atmosferico e, solo in piccola parte, per l ossidazione dei composti dell azoto contenuti nei combustibili utilizzati. All emissione, gran parte degli NOx è in forma di monossido di azoto (NO), con un rapporto NO/NO 2 notevolmente a favore del primo. Si stima che il contenuto di biossido di azoto (NO 2) nelle emissioni sia tra il 5% e il 1% del totale degli ossidi di azoto. L NO, una volta diffusosi in atmosfera può ossidarsi e portare alla formazione di NO 2. L NO è quindi considerato un inquinante primario mentre l NO 2 ha caratteristiche 5

6 conc. NO₂ (µg/m³) Conc. NO₂ (µg/m³) prevalentemente di inquinante secondario. Per le concentrazioni di NO 2 esistono due limiti di legge, uno relativo alla concentrazione media annuale (4 µg/m³) e uno relativo alla concentrazione media oraria (2 µg/m³). Le concentrazioni di biossido d azoto nel comune di risultano inferiori al 25 percentile dei valori registrati dalla rete RRQA fissa della Lombardia, con concentrazioni largamente inferiori al limite di legge NO₂ - andamento delle concentrazioni medie giornaliere min - max RRQA media RRQA perc RRQA Figura 6 - Concentrazioni medie giornaliere di NO2 a a confronto con la RRQA della Lombardia 25 2 NO₂ - andamento delle concentrazioni massime giornaliere su base oraria min - max RRQA perc RRQA media RRQA limite Figura 7 - Andamento delle concentrazioni massime orarie per giorno di NO2 a, confrontati con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia L ozono (O 3) È un inquinante secondario che si forma a seguito di reazioni chimiche tra ossidi di azoto e composti organici volatili, favorite dal forte irraggiamento solare. I sui precursori sono generalmente prodotti da combustione 6

7 Conc. O₃ (µg/m³) Conc. O₃ (µg/m³) civile e industriale e da processi che utilizzano o producono sostanze chimiche volatili, come solventi e carburanti. Assieme ad altri composti costituisce il tipico inquinamento estivo detto smog fotochimico. Le concentrazioni rilevate dal laboratorio mobile risultano superiori al 75 percentile dei valori registrati sulla rete di rilevamento lombarda ma comunque ampiamente inferiori alla soglia di informazione, come normalmente accade nei periodi invernali O₃ - andamento delle concentrazioni massime giornaliere su base oraria min - max RRQA perc RRQA media RRQA soglia informazione Figura 8 - Andamento delle concentrazioni massime orarie per giorno di O3 a, confrontate con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia O₃ - andamento massime giornaliere delle medie mobili di 8 ore min - max RRQA perc RRQA media RRQA valore obiettivo Figura 9 Massimi giornalieri delle concentrazioni medie mobili di 8 ore di O3 a confrontate con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia Benzene Idrocarburo aromatico che si presenta come un liquido incolore, volatile, infiammabile, ha un odore gradevole, un sapore bruciante ed è insolubile in acqua. La maggior parte del benzene presente in atmosfera deriva da combustioni incomplete di composti ricchi di carbonio: in natura è prodotto dai vulcani o negli incendi di foreste mentre le principali fonti antropogeniche sono il traffico veicolare e svariati processi di 7

8 Conc. Benzene (µg/m³) combustione industriale. I valori rilevati dal laboratorio mobile in questa fase invernale della campagna sono risultati intorno alla media delle concentrazioni rilevate dalla RRQA della Lombardia Benzene - andamento delle concentrazioni medie giornaliere min - max RRQA media RRQA perc RRQA. Figura 1 Concentrazioni medie giornaliere di benzene a gazzuolo confrontate con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia Il particolato atmosferico aerodisperso È costituito da una miscela di particelle, presenti in sospensione nell aria per tempi sufficientemente lunghi da subire fenomeni di diffusione e trasporto. Tali particelle possono avere diverse caratteristiche chimicofisiche e diverse dimensioni. Esse possono essere di origine primaria, cioè emesse direttamente in atmosfera da processi naturali o antropici, o secondaria, cioè formate in atmosfera a seguito di reazioni chimiche e fisiche. Le sorgenti possono essere di tipo naturale (erosione del suolo, spray marino, vulcani, incendi boschivi, dispersione di pollini, etc.) o antropogenico (industrie, riscaldamento, traffico veicolare e processi di combustione in generale); non vanno tuttavia trascurati i fenomeni di risospensione causati dalla circolazione dei veicoli, le attività di cantiere e alcune attività agricole. Durante il periodo invernale le concentrazioni misurate a sono risultate anche superiori al 75 percentile delle concentrazioni misurate dalla RRQA lombarda ma comunque inferiori ai massimi regionali e il loro andamento risulta in particolare in linea con quello dello delle più vicine stazioni fisse della provincia di Mantova: Schivenoglia, Mantova via Ariosto (MN-Ariosto), Mantova Sant Agnese (MN-S. Agnese) e Mantova via Gramsci (MN-Gramsci). 8

9 Conc. PM1 (µg/m³) Conc. PM1 (µg/m³) PM1 - andamento delle concentrazioni medie giornaliere min - max RRQA perc RRQA media RRQA limite media giornaliera Figura 11 Concentrazioni giornaliere di PM1 a confrontati con le stazioni fisse della RRQA della Lombardia PM1 - andamento delle concentrazioni medie giornaliere Schivenoglia MN SAgnese MN Gramsci MN Ariosto Figura 12 Concentrazioni medie giornaliere di PM1 a confrontati con le postazioni PdV più vicine Dall analisi dei dati raccolti nel periodo invernale e dal confronto con quanto rilevato dalle stazioni fisse dell intera rete di rilevamento della qualità dell aria regionale non sono emerse particolari criticità locali. Ulteriori approfondimenti su quanto rilevato nel primo e nel secondo periodo della campagna, insieme ad un confronto più completo con la normativa, saranno oggetto della relazione finale. 9