4.8 Fotografia del fenomeno dei minori fuori famiglia in Provincia di Lecce

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1 4.8 Fotografia del fenomeno dei minori fuori famiglia in Provincia di Lecce La provincia di Lecce si estende su una superficie di 2759,4 kmq e comprende 97 comuni organizzati, ai fini della gestione associata dei servizi sociali, in 10 ambiti territoriali: Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gagliano del Capo, Galatina, Gallipoli, Maglie, Martano, Nardò e Poggiardo organizzato in Consorzio. La popolazione residente al 31 dicembre 2008 è di unità, con un incidenza del 19,9% sulla popolazione pugliese e una densità abitativa di 294,5 abitanti per kmq. Si contano minori, pari al 17,4% della popolazione complessiva residente. I minori residenti nella provincia di Lecce costituiscono il 18,7% dei minori residenti in Puglia. L incidenza dei minori della provincia sul totale complessivo dei minori residenti in Puglia è pari al 18,68%. In questo contesto vanno considerati i dati sui minori fuori famiglia che, al 31 dicembre 2008, risultano pari a 508, di cui 210 inseriti in progetti di affido e 298 accolti in strutture residenziali. Nella provincia di Lecce si riscontra un maggior ricorso all inserimento in strutture residenziali piuttosto che all affidamento. Tuttavia, esistono eccezioni a livello d ambito, come evidente dalla Tav : in controtendenza rispetto ai dati provinciali, negli ambiti di Casarano, Martano e Poggiardo (consorzio) la maggioranza dei minori fuori famiglia sono inseriti in progetti di affido familiare. All estremo opposto troviamo invece gli ambiti di Campi Salentina e Gagliano del Capo, dove rispettivamente l 86% e il 67,6% dei minori fuori famiglia sono accolti in strutture residenziali.

2 Graf.1 Minori fuori famiglia per tipologia d'intervento (% su tot) dati al in strutture in affido Poggiardo 43,8 56,3 Nardò 58,5 41,5 Martano 42,1 57,9 Maglie 50,0 50,0 Lecce 57,9 42,1 Gallipoli 64,3 35,7 Galatina 54,5 45,5 Gagliano d.c. 67,6 32,4 Casarano 46,4 53,6 Campi S. 86,0 14,0 Provincia di Lecce 58,7 41,3 I minori fuori famiglia rappresentano lo 0,36% dei minori residenti nel territorio della provincia e lo 0,07% dei minori residenti nella regione. Il 32% dei minori fuori famiglia presenti nella provincia provengono dall ambito di Lecce, seguito dagli ambiti di Nardò e Casarano con, rispettivamente, il 13% e l 11%, all estremo opposto si colloca invece l ambito di Poggiardo (consorzio) con il 3%. (Graf. 2). Campi S. 10% Graf. 2 Inc.% minori fuori famiglia su totale prov.le Casarano 11% Gagliano d.c. 7% Galatina 9% Gallipoli 6% Poggiardo 3% Nardò 13% Martano 4% Maglie 6% Lecce 32%

3 Tra i minori fuori famiglia si contano 49 stranieri (il 9,65% dell intero gruppo), di cui 35 accolti in strutture residenziali e 14 inseriti in progetti di affidamento familiare. Si rileva che nell ambito di Lecce dei 34 minori stranieri 25 sono inseriti in strutture residenziali e 9 sono in affido familiare (Cfr. Tav a e Tav b).

4 Il confronto dei dati al 31/12/2008 con i dati al 31/12/2007 rivela un aumento di circa il 13% del numero di minori fuori famiglia, in valori assoluti da 450 a 508. In particolare, l Ambito di Poggiardo (consorzio) registra un aumento del 220% del numero di minori fuori famiglia, seguito dagli Ambiti di Nardò (con il 58%) e Lecce (con il 26,2%). Per quanto riguarda le tipologie di intervento adottate, si riscontra una diminuzione della percentuale di affido, pari al 43,11% nel 2007 e al 41,3% nel Si registra, inoltre, anche una diminuzione della percentuale di minori stranieri inseriti in strutture residenziali, dal 14,45% del 2007 all 11,7% del Resta invariata, invece, la percentuale di stranieri in affido, pari al 6,7%.

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6 Al 31 dicembre 2008 i minori fuori famiglia risultano essere 508, di cui 459 italiani e 49 stranieri. In percentuale, i minori italiani rappresentano ben il 90,4% dei minori fuori famiglia della provincia di Lecce. Inoltre, circa il 69,4% dei minori stranieri fuori famiglia provengono dall ambito di Lecce. Come si può notare dalla Tav a, significativa è la percentuale di minori stranieri non accompagnati che a livello di dato provinciale è del 59,2%. Anche in questo caso, il maggior numero di minori stranieri non accompagnati è riscontrato nell ambito di Lecce (20 unità), seguito da Gagliano del Capo con 3 unità, da Maglie con 2 e da Gallipoli, Martano, Nardò e Poggiardo, tutti con 1 unità.

7 Per quanto riguarda le caratteristiche di genere, la provincia di Lecce registra un maggior numero di minori fuori famiglia di sesso maschile con 291 unità, pari al 57,3% (Tav a). Questa percentuale risulta particolarmente elevata negli ambiti di Maglie, Campi Salentina e Lecce, in cui si registrano rispettivamente il 71,9%, il 64,0% e il 59,8% di minori fuori famiglia di sesso maschile. Rappresentano un eccezione a livello di ambito Casarano e Galatina con, rispettivamente, il 51,8% e il 52,3% di minori fuori famiglia di sesso femminile.

8 Altra caratteristica anagrafica presa in esame è la fascia d età. Dalle Tavv e 4.8.5a risulta la predominanza della fascia d età anni con 333 unità (pari al 65,5% dei minori fuori famiglia della provincia), seguita dalla fascia 6-10 anni con 129 unità (pari al 25,4%).

9 La distribuzione per classi d età varia all interno della provincia: la fascia d età anni è predominante in tutti gli ambiti, ma raggiunge valori particolarmente elevati negli ambiti di Lecce (68,3% su totale d ambito) e Campi Salentina (68% su totale d ambito), dove risiedono rispettivamente il 33,6% e il 10,2% del totale dei minori fuori famiglia appartenenti a questa fascia d età dell intera provincia. La fascia d età 6-10 anni è maggiormente rappresentata, a livello provinciale, dagli ambiti di Poggiardo (consorzio) (48%) e Lecce (24%), mentre quella 0-5 anni registra i valori più alti negli ambiti di Nardò (78,4%) e Lecce (46,3%). Come risulta dal Graf. 5, il maggior numero di minori accolti in strutture residenziali appartiene alla fascia d età anni. Più giovani, invece, i minori inseriti in progetti di affidamento familiare e appartenenti principalmente alla fascia 6-10 anni. Graf. 5 - Distribuzione per classi d'età e tipologia d'intervento (v.a.) età non indicata 5 0 da 15 a 17 anni da 11 a 14 anni da 6 a 10 anni in strutture in affidamento familiare da 3 a 5 anni da 0 a 2 anni 4 4

10 L indagine ha tenuto conto anche dei ragazzi/e di età compresa tra i 18 e i 20 anni che si trovano presso strutture residenziali da prima di raggiungere la maggiore età. Sommandoli ai minori in senso stretto, il numero di soggetti fuori famiglia sale a 522. Solo 1 dei 14 ragazzi/e appartenenti a questa fascia d età è di nazionalità straniera. Come da Tav , i minori fuori famiglia provengono per l 87,6% dal territorio pugliese e a livello d Ambito solo quello di Lecce è connotato da una forte presenza di minori provenienti da fuori regione, pari al 19,5% sul totale d ambito e al 64% sul totale provinciale.

11 La tav ci presenta la tipologia di strutture residenziali che accolgono i minori e le relative percentuali di minori accolti. Nella provincia di Lecce sono le Comunità Educative, le Case Famiglia e le Comunità Familiari ad accogliere il maggior numero di minori con, rispettivamente, il 60,4%, il 20,1% e il 19,1% (Tav a). Poco significativo o praticamente nullo il ricorso a Comunità Alloggio, Gruppi Appartamento e Comunità di Pronta Accoglienza.

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13 Sul totale degli affidi, come dimostra il Graf. 7, ben il 71% è di natura intrafamiliare. Un analisi a livello d ambito ci permette, tuttavia, di riscontrare un certo equilibrio nella scelta della forma di affido, ad eccezione degli ambiti di Lecce, Nardò, Gallipoli e Martano dove il distacco tra affido intrafamiliare e affido eterofamiliare è più netto.

14 Per quanto riguarda la natura del provvedimento, nella provincia di Lecce l 86,2% degli affidi è di natura giudiziale (cfr. Graf. 8); questa percentuale arriva addirittura al 100% negli ambiti Campi Salentina, Gagliano del Capo e Gallipoli (Tav a). Unica eccezione a livello d ambito è costituita da Poggiardo (consorzio), con il 66,7% di affidi consensuali. Nell ambito di Nardò, invece, si registra un certo equilibrio tra gli affidi giudiziali e gli affidi consensuali.

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16 Come risulta dalla tav a, a livello provinciale il 50,0% degli affidamenti familiari dura da oltre quattro anni, il 20,0% dai due ai quattro anni, il 14,0% da meno di un anno e l 11,4% da uno a due anni. Da un analisi più dettagliata risulta che solo nell ambito di Gagliano del Capo la percentuale più elevata (45.5%) è costituita dagli affidamenti di durata compresa tra uno e due anni.

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18 Altro campo d indagine è quello dei servizi e degli interventi relativi all affidamento familiare forniti dai Comuni, in forma singola o associata, al fine di promuovere misure alternative all istituzionalizzazione dei minori. Un dato importante, in tal senso, è la presenza o meno sul territorio di detti servizi che includono l erogazione di contributi mensili alle famiglie affidatarie, la predisposizione di elenchi di dette famiglie, l organizzazione di attività di sensibilizzazione e corsi di formazione in materia di affido. Dal Graf. 10 si rileva che solo 26 dei 97 Comuni della provincia (pari al 26,8%) hanno attivato servizi rivolti alla promozione dell affidamento familiare. Nell ambito di Maglie ben 10 Comuni su 12 presentano detti servizi, seguito da Poggiardo (consorzio) con 5 Comuni su 10. Nella metà degli ambiti (Martano, Lecce, Galatina, Casarano e Campi Salentina) i servizi risultano attivi in un solo Comune.

19 Le titolarità dei servizi dedicati all affidamento familiare dei minori, come si evince dalla Tav sono principalmente di ambito, 13 su 26 totali, 7 hanno titolarità e valenza comunale, 5 appartengono all ASL e solo l ambito di Poggiardo (consorzio) indica 1 altro ente. È l ambito di Maglie a differenziarsi per quantità di servizi presenti in tutta la provincia, 10 sui complessivi 26, la cui titolarità è in ben 7 casi di ambito. L erogazione dei contributi economici mensili alle famiglie affidatarie è molto variegato sia nel valore medio dell importo minimo, che passa da 40 Euro nell ambito di Maglie per arrivare a 230 Euro nell ambito di Gallipoli, sia nel valore medio dell importo massimo che per l ambito di Gagliano del Capo è pari a 50 Euro, importo costante nell ambito in questione, e arriva a 253 Euro nell ambito di Poggiardo (consorzio). Ambiti che mantengono gli importi da erogare costanti sono, oltre a Gagliano del Capo, Gallipoli e Martano.

20 Nella provincia di Lecce le iniziative di sensibilizzazione aventi per oggetto l affido familiare sono state promosse in soli 2 Comuni: di queste, una è a valenza comunale e l altra da fa capo ad altro ente.

21 In tutta la provincia di Lecce sono presenti 28 famiglie affidatarie iscritte negli elenchi ufficiali nei due soli ambiti di Galatina e Lecce. Le famiglie affidatarie presenti nell ambito di Galatina sono in tutto 18 e sono iscritte su base di ambito territoriale, le rimanenti 10 che appartengono all ambito di Lecce sono, invece, iscritte su base comunale, ma la titolarità appartiene ad altro ente (Tav ). In tutto il territorio provinciale in soli 2 ambiti su 10, Maglie e Poggiardo, sono stati organizzati appena 7 corsi di formazione, rispettivamente 6 nell ambito di Maglie e uno solo in quello di Poggiardo. Questi corsi sono stati organizzati a livello di ambito ed erano rivolti agli operatori del settore.

22 4.9 Il Centro Risorse Famiglie e l Ufficio di Mediazione in Provincia di Lecce Per la strutturazione e il consolidamento di sistemi più estesi di welfare comunitario, ai sensi della L.328/2000 e della L.R. 19/2006 la Provincia di Lecce nel novembre del 2008 ha istituito il Centro Risorse per la Famiglia. Tale servizio costituisce, a livello provinciale, un laboratorio partecipato per la definizione, programmazione e realizzazione, concertata ed integrata, di efficaci politiche di promozione e sostegno della famiglia. Si propone quale nodo strategico ed attivo della potenziale rete di attori sociali e di Servizi, pubblici e privati, che operando a vario titolo, separatamente e spesso isolatamente sul territorio, assumono, quale mission, gli interventi ed i servizi per la famiglia. Correlato con l area responsabilità familiari dell Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali, il Centro assurge a topos peculiare di osservazione, lettura ed analisi della famiglia, dei suoi bisogni e delle sue dinamiche evolutive. Il Centro Risorse, dotato di un equipe stabile multiprofessionale specializzata, promuove e sostiene la famiglia nel complesso processo evolutivo che la interessa, nella fase di incipit attrattivorelazionale della coppia, nello sviluppo dell affettività, della comunicazione sessuale e verbale, dell incontro tra culture ed etnie differenti, nella fase della scelta razionale della coniugalità/coabitazione, della genitorialità consapevole, della paternità e maternità responsabile (naturale, adottiva ed affidataria), nella fase dell attesa, dell accoglienza e dell educazione dei figli, ed ancora nella conciliazione del tempo di cura e del tempo del lavoro (con particolare attenzione al ruolo femminile), nella assunzione della propria funzione sociale, dei propri diritti e doveri, nella fase del conflitto e della separazione. Nell ambito del Centro Risorse Famiglie, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati, sono stati organizzati n. 7 corsi di supporto alla genitorialità, 2 dei quali organizzati in collaborazione con 2 ambiti territoriali, precisamente Galatina e Poggiardo, e gli altri 5 con delle Associazioni del Terzo Settore. Detta iniziativa denominata Genitori e figli per una comunicazione consapevole ha coinvolto numerose famiglie. Nel territorio provinciale, invece, sono state organizzate delle attività, presso le scuole, relative al rapporto che intercorre tra famiglia, figli e scuola per l educazione alla legalità e il contrasto all alcool, problema sempre più presente tra i giovani. Nell ambito del Centro Risorse, è istituito l Ufficio di Mediazione Civile e Penale, chiamato ad operare d intesa con l Autorità Giudiziaria. Esso interviene sulla gestione dei conflitti, sia che questi si realizzino nei rapporti di vicinato, nelle relazioni familiari, nell integrazione interetnica, che, nel contesto penale, tra autore e vittima di reato, favorendo la ricostruzione della relazione interpersonale e del legame sociale, e promuovendo dialogo e comunicazione ove il conflitto aveva indotto alla cessazione di ogni rapporto. Per detto Ufficio è stato espletato l avviso pubblico per il conferimento di incarichi professionali a n. 5 Mediatori Familiari, con profilo professionale corrispondente a quanto fissato dall art. 94 del Regolamento Regionale n 4/2007, ai quali si affiancheranno n. 2 assistenti sociali. L Ufficio di Mediazione Civile e Penale avrà sede nei locali della Fondazione Partecipata G. Massa (ex asilo nido IPAB), siti in Piazzetta D Enghien a Lecce che saranno inaugurati entro novembre 2009.

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