OSSERVATORIO NORD EST. La percezione della congiuntura economica

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1 OSSERVATORIO NORD EST La percezione della congiuntura economica Il Gazzettino,

2 NOTA METODOLOGICA I dati dell'osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli- Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su 2

3 IL SISTEMA DEL TRIVENETO E SANO di Silvia Oliva Difficile immaginare risultati differenti nella periodica indagine realizzata dall Osservatorio sul Nord Est in relazione al clima di fiducia della popolazione sull andamento dell economia nazionale, regionale e familiare. Le notizie che si susseguono sulla stampa, nei telegiornali e, ancor più, in internet, disegnano un altalena negli andamenti delle borse internazionali che non fa che diffondere l unica certezza rimasta: l incertezza. Sentimento che riguarda in particolare l impossibilità di prevedere quanto durerà questa crisi ma, ancor più, come cambierà il mondo e quale tipo di sistema economico sperimenteremo nel prossimo futuro. E ipotizzabile che la crisi sia solo all inizio e che oggi siano visibili essenzialmente gli effetti sul sistema finanziario e che, invece, siano ancora minime le conseguenze avvertite sull economia reale e sui consumi. E su questo fronte è necessario per il sistema economico italiano ripartire dal suo elemento centrale: l industria. Nelle regioni del Nord Est le imprese del manifatturiero in questi anni hanno usato con cautela la leva finanziaria, trascurando il ricorso alla finanza creativa. Viceversa, al centro della strategia di impresa è rimasto il prodotto pur con un forte contenuto di immateriale, dato da elementi quali il marketing, la comunicazione, l immagine, il marchio, e questo attraverso importanti investimenti in tecnologia, innovazione e internazionalizzazione hanno permesso alle aziende di acquisire importanti vantaggi competitivi per reggere la concorrenza dei nuovi competitors mondiali. La necessità di continuare su questa strada mette al centro il ruolo che ancora dovranno avere le banche nel sostenere lo sviluppo delle imprese. L auspicio, di conseguenza, è che non si concretizzi una stretta sul credito soprattutto per un sistema di piccole e medie imprese che deve continuare a rinnovarsi. Il sistema del capitalismo, quindi, non è certo morto ma sta passando una crisi rilevante dovuta soprattutto a una finanza senza regole. Dopo la fase di euforia, l economia mondiale sta vivendo una fase di crollo, un forte rischio di recessione che costringerà a ripensare le regole e che, sebbene dolorosamente, dovrebbe rendere 3

4 più sano il sistema nel suo complesso. Dove anche la finanza, se equilibrata e competitiva, avrà ancora un ruolo importante a sostegno dell economia. La strada per tornare ad un nuovo equilibrio è ancora lunga ed è difficile ipotizzare che sia possibile rimanere immuni da quanto sta avvenendo: il sistema delle relazioni è così intenso a livello internazionale, la globalizzazione è così ampia che non ci sono strumenti in grado di mettere al riparo un paese piuttosto che un altro. Le nuove regole necessariamente dovranno essere condivise e comuni a livello internazionale. Nel frattempo i singoli Governi dovranno trovare gli strumenti per sostenere l economia reale e per ridare forza ai consumi che già prima dell emergere della crisi finanziaria avevano messo in luce rilevanti difficoltà. Anche per evitare che il diffondersi della paura e della sfiducia generi una vera e propria paralisi delle forze necessarie per lo sviluppo: lavoratori e imprese. 4

5 LA CONGIUNTURA ECONOMICA di Fabio Bordignon E calato in fretta l inverno sull economia italiana e regionale. Le temperature fatte segnare dall Osservatorio sul Nord Est, rilevate attraverso le percezioni dei cittadini di quest area, tornano su valori glaciali. E non poteva essere altrimenti, considerato il clima di depressione che, proprio nei giorni in cui veniva realizzato il sondaggio, ha attraversato il mercato mondiale: una crisi per la quale, tutt oggi, è difficile immaginare un esito, una via d uscita. L unico dato confortante, tra quelli rilevati da Demos per Il Gazzettino, riguarda l economia individuale e familiare, che rimane negativo, ma non peggiora rispetto alle misurazioni dei mesi scorsi. Sembrano ancora tenere i conti delle famiglie, nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. Certo, quasi quattro persone su dieci, guardando all ultimo trimestre, denunciano una situazione di crescente difficoltà, nella gestione del portafoglio familiare. Tuttavia, la maggioranza assoluta del campione intervistato descrive una situazione ancora stabile, in cui la difficile congiuntura ha un impatto ancora limitato sugli individui e sulle famiglie. E queste grandezze sono rimaste quasi inalterate negli ultimi mesi. Complessivamente, l indice sintetico dell Osservatorio, dato dal saldo tra valutazioni positive e negative, si ferma a -35: un valore negativo, ma che nel recente passato ha raggiunto soglie ancora più distanti dall asticella dello zero. Le categorie in maggiore affanno, così come nei precedenti sondaggi, coincidono con le fasce più periferiche della società: anziani, pensionati e casalinghe, soggetti con un livello d istruzione basso o medio-basso. Ciò nondimeno, più ci si allontana dalla dimensione familiare, salendo di livello, più il quadro tende a farsi sfuocato e indecifrabile agli occhi delle persone, incutendo timore. Se guardiamo all intera serie storica, tuttavia, la crisi finanziaria dei giorni scorsi sembra andare ad incidere su un quadro già ampiamente deteriorato. Oltre una persona su due, guardando retrospettivamente agli ultimi tre mesi, pensa che le cose siano peggiorate, nella propria regione. Quasi otto su dieci percepiscono un trend dello stesso segno per quanto riguarda la dimensione nazionale. Se guardiamo poi agli indici sintetici, vediamo come essi scendano su livelli bassissimi, annullando la leggera ripresa riscontrata nel sondaggio di luglio. Il dato riferito all Italia crolla nuovamente a -75, solo tre punti più in alto rispetto al record negativo di inizio

6 Coincide invece con il minimo storico il risultato ottenuto per la regione: -50. Solo a metà 2005 e nel marzo di quest anno era stato riscontrato un clima altrettanto negativo riferito al sistema economico locale. Tale valore, peraltro, si abbassa soprattutto in Veneto (-52) e, guardando alle categorie socio-professionali, la criticità della situazione attuale è sottolineata assieme ai pensionati proprio dai protagonisti del sistema produttivo: dagli operai delle aziende private (-51) e dagli stessi capitani d impresa (-56). 6

7 LA CONGIUNTURA ECONOMICA Negli ultimi tre mesi, secondo lei, le cose sono migliorate, peggiorate o rimaste stabili per quel che riguarda (valori percentuali Nord Est) Indice* l economia italiana l economia della sua regione la situazione economica della sua famiglia Peggiorato Rimasto stabile Non sa / Non risponde Migliorato *indice dato dalla differenza tra le percentuali di quanti ritengono che le cose siano migliorate, negli ultimi tre mesi, e di chi pensa siano, invece, peggiorate Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2008 (Base: 1000 casi) 7

8 I TREND Negli ultimi tre mesi, secondo lei, le cose sono migliorate, peggiorate o rimaste stabili per quel che riguarda (indice* - Serie storica Nord Est) set-04 nov-04 feb-05 apr-05 lug-05 set-05 dic-05 feb-06 apr-06 lug-06 ott-06 nov-06 gen-07 apr-07 Giu/Lug-07 set-07 gen-08 mar-08 lug-08 ott l economia della sua regione l economia italiana la situazione economica della sua famiglia *indice dato dalla differenza tra le percentuali di quanti ritengono che le cose siano migliorate, negli ultimi tre mesi, e di chi pensa siano, invece, peggiorate Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2008 (Base: 1000 casi) 8

9 I SETTORI SOCIALI Negli ultimi tre mesi, secondo lei, le cose sono migliorate, peggiorate o rimaste stabili per quel che riguarda (indice* in base alle caratteristiche sociali) l economia italiana l economia della sua regione la situazione economica della sua famiglia Nordest Trento Regione o provincia autonoma Veneto Friuli-Venezia Giulia anni anni Classe d età anni anni anni anni e più Operaio Professione Tecnico,impiegato, funzionario Imprenditore, lavoratore autonomo Libero professionista Studente Casalinga Pensionato Basso Livello di istruzione Medio Alto *indice dato dalla differenza tra le percentuali di quanti ritengono che le cose siano migliorate, negli ultimi tre mesi, e di chi pensa siano, invece, peggiorate Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2008 (Base: 1000 casi) 9