L'integrazione degli alunni diversamente abili avviene attraverso:
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1 5. INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L'integrazione degli alunni diversamente abili avviene attraverso: Progetti mirati per ogni singola classe Percorsi alternativi a quelli curricolari Attività a piccolo gruppo Percorsi di accompagnamento dalla Scuola dell'infanzia alla Scuola Secondaria di I Grado INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L integrazione degli alunni in situazione di handicap trova un importante riferimento giuridico nell art. 12 della Legge Quadro 104/92. Art. 12 comma 2: E garantito il diritto all educazione e all istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola dell Infanzia, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie. L integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Art. 12 comma 3: MOTIVAZIONE L eterogeneità e la gravità delle situazioni presenti nel nostro Istituto sono tali da rendere necessari interventi permanenti, continuativi e globali (ex Legge 104, art. 3 comma 3) e da determinare alcune priorità nei programmi e negli interventi del servizio scolastico. Ai fini dell integrazione la nostra scuola si propone di rendere veramente operativo l Accordo Provinciale di Programma per l integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, ai sensi dell ex Legge 104/92. Si esplicitano qui di seguito obiettivi e metodologie tenendo ben presenti gli artt. 13 e 14. Art. 13: Il bambino portatore di handicap deve trovare nella scuola le condizioni ottimali per sviluppare al massimo le sue potenzialità. Art. 14: La classe è il normale ambito per favorire il processo di integrazione. OBIETTIVI: 1. Integrazione dell alunno; 2. Interazione fra scuola territorio famiglia A.S.L.; 3. Cooperazione fra insegnanti;
2 4. Sinergia fra insegnanti (di sostegno e di classe o di sezione), educatori, obiettori e collaboratori scolastici; 5. Continuità educativa e didattica fra i diversi ordini di scuola. MODALITÀ OBIETTIVO A Ai fini dell integrazione risultano particolarmente importanti: la collaborazione fra gli insegnanti di classe o di sezione e l insegnante di sostegno; l adozione da parte degli insegnanti di classe o di sezione di modalità di programmazione flessibili per agevolare il percorso scolastico dell alunno in situazione di handicap (lavori a piccolo gruppo all interno della classe o della sezione, attivazione di laboratori per attività specifiche, uso di spazi adeguatamente attrezzati); la corresponsabilità degli insegnanti di classe o di sezione e dell insegnante di sostegno in merito al percorso individualizzato dell alunno in situazione di handicap; l attuazione di progetti individualizzati formulati in stretta collaborazione fra gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno; il coinvolgimento dell alunno ad opera degli insegnanti di classe o di sezione, nei limiti del possibile, in qualsiasi attività ed in particolare in conversazioni, educazione all immagine o attività manuali, educazione motoria e corporea, educazione musicale, anche senza la presenza dell insegnante di sostegno; le pari opportunità fra gli insegnanti di classe o di sezione e l insegnante di sostegno (compresa la conduzione da parte dell insegnante di sostegno di attività adeguatamente programmate da svolgere con il gruppo-classe o con il gruppo-sezione); le pari opportunità fra gli insegnanti di classe e l insegnante di sostegno, nell ambito delle materie di competenza di quest ultimo, per quanto riguarda la scuola media. OBIETTIVO B Per realizzare una buona interazione fra scuola famiglia territorio A.S.L. risultano importanti: il coinvolgimento dei genitori nella stesura del P.E.I.; gli atteggiamenti, da parte del team docenti, di condivisione e di valorizzazione delle diversità; i rapporti collegiali con le famiglie (ogni docente del team del Collegio deve essere un punto di riferimento per qualsiasi situazione scolastica che concerne l alunno in questione). E auspicabile, per il futuro, una sempre maggiore collaborazione fra la scuola ed il Comune nelle persone dell assistente sociale e della psicologa che già opera all interno dell Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano. La scuola è tenuta a segnalare al Comune tutto ciò che concorre a promuovere l integrazione:
3 servizi di trasporto speciale; rimozione delle barriere architettoniche; personale aggiuntivo (educatori, obiettori, assistenti alla persona); aggiornamento dei mansionari del personale aggiuntivo; materiale didattico e strumentale (di cui all art. 16 degli Accordi di Programma del 15/10/2001). All A.S.L. compete quanto segue: compilazione, spiegazione ed aggiornamento della Diagnosi Funzionale; collaborazione nell ambito di incontri programmati per la stesura e la verifica del P.E.I. e del P.D.F.; interventi in relazione a specifici progetti definiti dai servizi sanitari in collaborazione con gli insegnanti; partecipazione agli incontri programmati di continuità per gli alunni che passano da un ordine di scuola all altro; collaborazione con gli insegnanti e con gli operatori della scuola per l orientamento nell ambito del più complesso progetto di vita. Per favorire una fattiva collaborazione fra scuola e A.S.L. è necessario che agli incontri siano presenti tutti gli insegnanti del team; gli incontri, perciò, dovrebbero svolgersi in orario extrascolastico. OBIETTIVO C Per realizzare la cooperazione fra insegnanti, occorre tener presente quanto segue: la Commissione H d Istituto determina le linee operative per tempi, luoghi, modalità dell integrazione; gli insegnanti, curricolari e non, improntano la loro attività secondo il progetto di cui sopra; gli insegnanti di sostegno condividono esperienze, materiale, strategie educative e didattiche e consigli, nel corso di apposite riunioni. OBIETTIVO D Per realizzare una buona sinergia fra insegnanti, assistenti alla persona, educatori e collaboratori scolastici occorre tener presente quanto segue: gli insegnanti del team devono coinvolgere nella conoscenza dell alunno e del P.E.I. gli educatori, gli assistenti alla persona e i collaboratori scolastici per le relative competenze; tutte le figure di riferimento operano con unicità di intenti sul progetto.
4 OBIETTIVO E Gli insegnanti dei diversi ordini di scuola collaborano, per realizzare la continuità nel momento del passaggio dell alunno all ordine di scuola superiore, ai fini di garantire il massimo sviluppo dell esperienza scolastica della persona di cui alla Legge 104/92; gli insegnanti dei diversi ordini di scuola, su proposta degli insegnanti di classe e della commissione H, progettano percorsi finalizzati a garantire la compresenza, durante il primo periodo dell anno scolastico, del docente di sostegno dell ordine di scuola precedente nella classe del ciclo successivo; per favorire il passaggio dell alunno all ordine di scuola successivo, gli insegnanti dello stesso, sempre su proposta degli insegnanti di classe e della Commissione H, programmano momenti di incontro con l alunno durante le attività didattiche nell ultimo periodo dell anno scolastico. ATTUAZIONE Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale per l integrazione e un referente per la Scuola Secondaria. La funzione strumentale si avvale del contributo della commissione H formata da tutti gli insegnanti di sostegno e che si riunisce nei momenti cruciali dell A.S. (inizio - fine quadrimestre - fine anno) o qualora se ne ravvisi la necessità. Il gruppo d integrazione è l organo garante delle buone prassi e si riunisce regolarmente come da accordi di programma (scaduti) o qualora se ne ravvisi la necessità. OBIETTIVI PER L ANNO SCOLASTICO Finalizzare i progetti d integrazione a laboratori centrati sulla psicomotricità e sulla musicoterapia e sull'improvvisazione teatrale, utilizzando un codice di comunicazione alternativo a quello verbale. Coinvolgere maggiormente i genitori, soprattutto coloro che non fanno parte del Gruppo d Istituto. Adottare modalità comuni per quanto riguarda le prove Invalsi. Elaborare un vademecum per la gestione della difficoltà aspecifiche d apprendimento. PROTOCOLLO PER IL PERSONALE ADDETTO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA. CAPITOLO I NORME PER UNA BUONA INTEGRAZIONE. Ogni team docenti ( Consiglio di classe) deve creare situazioni di lavoro a piccolo gruppo finalizzato all integrazione dell alunno certificato. L intervento dell insegnante di sostegno su altri bambini in difficoltà nella classe deve considerarsi straordinario e sporadico.
5 Per quanto riguarda la scuola elementare,ogni team docenti, nell incontro mensile per classi parallele, deve dedicare tempi e spazi per l alunno certificato. Lo stesso vale anche per i Consigli di classe della scuola media. Per sopperire alla scarsità di tempo a disposizione, il gruppo H d Istituto ha pianificato un ora di programmazione mensile per tutti gli insegnanti coordinatori di classe con inserimento. Previa documentazione, tale ora sarà incentivata col fondo di Istituto. I docenti curricolari sono tenuti a mettere i docenti di sostegno nelle condizioni di semplificare e di adattare i curricoli agli alunni certificati. Quando l insegnante di sostegno non è presente e l alunno non può seguire la lezione, l insegnante di sostegno deve lasciare il materiale, affinché il bambino possa lavorare in classe con l insegnante curricolare. Il team docenti deve esprimere collegialmente la valutazione tenendo ben presenti i parametri previsti per l alunno certificato. Ogni team docenti ( Consiglio di classe) dovrebbe partecipare agli incontri con l ASL; lo stesso vale per gl incontri con i genitori. Gl incontri con l ASL sono, in genere, tre annui. Il primo si tiene nella scuola ed è programmato nella terza settimana di lezione. Per gli altri due, ogni team si organizzerà autonomamente a seconda delle esigenze; per accordi con l ASL gl incontri successivi al primo, solitamente, si tengono in via Amendola,2 a Reggio Emilia. CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE Gli insegnanti si sostegno sono tenuti a partecipare agli incontri della Commissione, della durata di due ore, sulle problematiche relative all integrazione degli alunni diversamente abili. Queste ore rientrano nelle 80 ore annue ( secondo scaglione). Gli educatori del Comune di RE sono tenuti ad un ora di programmazione settimanale; quelli del Comune di Bagnolo usufruiscono di 2 ore mensili di programmazione. Le ore possono essere cumulate in max. 2 per pacchetto. Oltre alla programmazione col team docenti e con l insegnante di sostegno, che assumono importanza prioritaria, possono rientrare, nel pacchetto di programmazione degli educatori, incontri con l ASL e con i genitori. Devono essere compresi gli incontri (3 annuali) con la Funzione Strumentale. Non possono essere considerati i tempi eventualmente necessari per la stesura di relazioni e quant altro assuma la forma di elaborato personale. Gl insegnanti di sostegno sono tenuti a compilare il foglio firme degli educatori, a registrare sul registro dell alunno le date di programmazione, i soggetti della medesima, gli argomenti trattati e le decisioni prese. Questa pagina dovrà essere fotocopiata e consegnata trimestralmente ( 20 dicembre, 20 marzo e 15 maggio) all insegnante coordinatore. Lo stesso vale per gli incontri dei professori di sostegno della scuola media con gli insegnanti coordinatori di classe.
6 CAPITOLO III NORME SULL UTILIZZO DEL PERSONALE L insegnante di sostegno e l educatore, nell ambito di loro competenza, intervengono sull alunno certificato in relazione alla classe. L insegnante di sostegno deve comunicare all insegnante coordinatore ogni assenza prevista dell alunno su cui operino educatori del Comune di Bagnolo. Il coordinatore ne darà tempestiva comunicazione al Comune che provvederà alla sospensione dell incarico. Per quanto riguarda gli educatori di RE, secondo l accordo in vigore, gli educatori non interrompono il rapporto lavorativo e continuano il lavoro programmato per quel giorno sulla classe. In caso di assenza dell educatore di Bagnolo, comunicare al più presto alla coordinatrice che provvederà, nei limiti del possibile, alla sostituzione. Affinché i rispettivi interventi siano il più possibile sinergici e proficui: nel caso che sia assente il bambino certificato dovrebbero rimanere sulla classe e svolgere il lavoro programmato per quel giorno; nel caso di uscite didattiche o gite scolastiche, la partecipazione dell insegnante di sostegno dev essere accordata tra i due team. Le ore dell educatore devono essere recuperate a carico dell alunno in uscita; non è possibile un utilizzo diverso del personale, quando lavora in situazione con l alunno. Impegni con l ASL, programmazione, incontri per l orientamento, ecc. devono tenersi in orario non di servizio; il servizio alla mensa è previsto solo nel caso che l educatore debba svolgere parte del PEI durante questo tempo. In caso di uscite o gite si valuterà, caso per caso, a seconda della meta o della tipologia della gita, quanti accompagnatori devono supportare l alunno. In genere, è sufficiente una sola persona, nei casi di handicap motorio, laddove sussistano barriere architettoniche, possono essere presenti anche due persone. Poiché il personale è solitamente vincolato ad un altro alunno, i team docenti nell organizzare le uscite devono tener presenti le esigenze dei ragazzi certificati e fare proposte adeguate a loro.
7 PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON VALUTAZIONE DI DSA La normativa, cui l insegnante deve far riferimento per rispondere al meglio ai bisogni dell alunno con certificazione di DSA, è contenuta in : Nota MIUR n.4099/a/4 del 5 ottobre 2004 ( strumenti compensativi e dispensativi) Nota MIUR n.26 del 5 gennaio 2005 ( diagnosi specialistica) C.M.n.28 del 5 marzo 2007 (esami ) Nota USR del 3 febbraio 2009 (suggerimenti operativi) Ogni classe di scuola secondaria e ogni gruppo di docenti di classi parallele sono dotati di una cartellina contenente : il vademecum adottato dalla provincia di Reggio Emilia suggerimenti operativi a cura di Graziella Roda estratto dispense corso DSA Bagnolo 2009 circolare USR del 3 febbraio 2009 Nella sala insegnanti della scuola secondaria è depositata un apposita cartella con tutti i materiali raccolti sulla problematica. Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale, due insegnanti referenti: uno per la primaria e uno per la secondaria e una Commissione, presieduta dalla dirigente e formata da docenti di ogni ordine di scuola. Ad essa saranno invitati rappresentanti dei genitori in corrispondenza dei tre punti focali dell anno scolastico: dopo la stesura dei PDP, dopo la valutazione del primo quadrimestre e a fine anno scolastico. Gli insegnanti prendono visione della certificazione ed incontrano lo specialista che l ha redatta, in caso di prima certificazione. L insegnante predispone il PDP secondo il seguente iter: raccolta di tutte le informazioni sull alunno dalla segreteria e dagli insegnanti dell anno precedente ( prima dell inizio delle lezioni); prime osservazioni sul campo dell alunno con DSA, tese a focalizzare i suoi punti di forza e di debolezza ( entro la prima metà di ottobre); incontro con la famiglia dell alunno e/o con eventuali esperti che seguono il ragazzo al pomeriggio ( seconda metà di ottobre); elaborazione del PDP da parte dei docenti sulla base del modello approvato in Commissione ( entro il 30 novembre); momento di verifica tra insegnanti e genitori ( dopo la valutazione del primo quadrimestre). Anche nel caso di consegna della certificazione in corso d anno, occorrerà attivarsi per la stesura del PEI. Il documento viene consegnato ed illustrato alla famiglia che lo firma e che, insieme con gli insegnanti, s impegna a rispettare e a realizzare in ogni sua parte (15 dicembre).
8 Il documento dev essere conservato accuratamente nell agenda della programmazione ( per la scuola primaria) e unitamente alla programmazione di classe (per la scuola secondaria). Alla fine dell anno scolastico dovranno essere consegnati alle insegnanti referenti. Particolarmente delicato è da ritenersi il momento della comunicazione alla classe, che deve avvenire sempre previo accordo con la famiglia dell alunno e mai indipendentemente da esso. Per le situazioni più complesse si può concordare l intervento con la Dott.ssa Faccin che potrebbe anche assumersene l onere con la classe. La Scuola Primaria garantisce la necessità di comunicazione più frequente con le famiglie degli alunni con DSA, nei tempi e nei luoghi preposti. Gli insegnanti della scuola secondaria, quando richiesto dai genitori, mostrano, in sede di colloquio, la verifica accuratamente commentata e consegnano dei suggerimenti operativi in merito. Insieme al diploma, il Consiglio di Classe consegna alla famiglia una relazione sul percorso scolastico dell alunno, da presentare alla scuola secondaria di secondo grado per agevolarne il passaggio. Il passaggio di informazioni dalla primaria alla secondaria avviene secondo le modalità stabilite dalla Commissione continuità. Nelle relazioni finali ogni insegnante prevede un paragrafo DSA in cui espone come si è evoluta la situazione di partenza. L Istituto Comprensivo s impegna nell individuazione precoce dei DSA aderendo al progetto Un credito di fiducia.
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI
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