CITTÁ DI MESSINA VARIANTE PARZIALE PER LA MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE A SEGUITO DI RICHIESTA DI DECLASSIFICAZIONE A ZONA AGRICOLA.
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1 CITTÁ DI MESSINA VARIANTE PARZIALE PER LA MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE A SEGUITO DI RICHIESTA DI DECLASSIFICAZIONE A ZONA AGRICOLA. DITTA: SERGI DOMENICO; SERGI MAURO; SERGI SANTI; IANNELLI ANNA VERIFICA DI ASSOGGETABILITA A V.A.S. (ai sensi del D.L.vo n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i., art.12 comma 1) 1
2 SOMMARIO 1. PREMESSA INTRODUZIONE SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE (SCMA) INDIVIDUATI SCOPO DEL DOCUMENTO RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA PERCORSO METODOLOGICO ADOTTATO RIFERIMENTI METODOLOGICI FASI OPERATIVE DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE INDIVIDUATO CONTENUTI E STRUTTURA DEL DOCUMENTO ANALISI DELLA RILEVANZA DELLE MODIFICHE APPORTATE AL PROGRAMMA CON RIFERIMENTO AI CRITERI INDICATI DALL ALLEGATO 2 DELLA DIRETTIVA VAS ALLEGATO I D. LGS 4/ CONCLUSIONI IN MERITO ALLA SUSCETTIBILITÀ DEL PROGRAMMA A VAS ALLEGATI
3 1. PREMESSA La presente relazione costituisce elaborato ai fini della Verifica di Assoggettabilità a VAS della proposta di variante al PRG vigente nel Comune di Messina, richiesta da parte dei sigg. Sergi Domenico nato a Messina il 26/08/1974 e residente a Messina via S.Paolino n. 17 is. 128, Sergi Mauro nato a Messina il 01/05/1982 e residente a Messina via Nazionale n.7, Sergi Santi nato a Messina il 26/11/1935 e residente a Messina via Provinciale Piano Torre - Spartà e Iannelli Anna nata a Furnari il 03/06/1943 e residente a Messina via Corso Cavour n.98 is. 307, per la declassificazione dei lotti di terreno di proprietà dall attuale zona B4e delle N.T.A. del P.R.G. vigente a zona E1 (individuato con color magenta nella Tavola stralcio P.R.G.) La V.A.S., Valutazione Ambientale Strategica, o più genericamente Valutazione Ambientale, prevista a livello europeo, recepita a livello nazionale e regolamentata a livello regionale, riguarda i programmi e i piani sul territorio, e deve garantire che siano presi in considerazione gli effetti sull ambiente derivanti dall attuazione di detti piani. A livello nazionale il D.Lgs 4/2008 (correttivo al D.Lgs 152/2006), demanda alla regione la regolamentazione, mentre a livello regionale restano vigenti norme antecedenti il suddetto decreto, che ne anticipano sostanzialmente i contenuti, specificando gli aspetti procedurali. Scopo della Verifica di assoggettabilità è la decisione di assoggettare il piano (o programma) a VAS. Il decreto 4/2008 specifica all art. 6 i piani da sottoporre a VAS (oggetto della disciplina), e all art. 12 comma 1 norma la verifica di assoggettabilità a VAS di piani, individuando nell autorità competente il soggetto che esprime il provvedimento di verifica. 3
4 2. Introduzione 2.1 Individuazione delle figure competenti SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE (SCMA) INDIVIDUATI a Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Dipartimento Regionale Urbanistica (DRU) b Assessorato Regionale territorio e Ambiente Dipartimento regionale Urbanistica d ARPA Sicilia (Dipartimento Provinciale) e Ufficio del Genio Civile di Messina f Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina g ASP di Messina h Ispettorato Provinciale Ripartimentale Foreste di Messina i Provincia di Messina Ente Gestore della Riserva RNO Capo Peloro l Azienda Meridionale Acque Messina spa - Gestione Servizi idrici e fognari m Protezione Civile di Messina n Dipartimento Viabilità Il P.R.G. del Comune di Messina è stato approvato con D.D.R. n. 686/2002, per tale circostanza temporale esso non è stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Infatti detta procedura è stata introdotta con la direttiva Comunitaria CE/42/2001, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del , la quale doveva essere recepita dagli Stati membri. L Italia ha recepito la suddetta Direttiva con il D.Lvo 152 del 2006 poi modificato ed integrato dal D.L.vo n. 4 del Per la variante in questione, l esame del contesto territoriale rivela la presenza di uliveti limitrofi a tessuto residenziale, così come si evince dalla Tav B.1 del P.d.G. dei Monti Peloritani. Alla luce delle superiori considerazioni relative allo stato di fatto, appare congrua, ai fini della variante in argomento, la declassificazione in zona E1 : Aree a verde agricola: zona E1, disciplinata dall art. 49 delle N.A. del P.R.G. (Zone E1 ). La superiore destinazione è congruente con il corrispondente articolo 49 (zona "E1") delle Norme di Attuazione approvate con D.D.R. n. 686/2002. L area in oggetto ricade all interno della Z.P.S. ITA e nelle vicinanze del SIC ITA (a circa 400m) e pertanto è necessario lo studio di valutazione di incidenza ex art. 5 D.P.R. n. 357/97. 4
5 Per quanto sopra si ritiene che la presente Variante parziale sia da non assoggettare alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica trattandosi di piccola area a livello locale in un contesto per lo più agricolo, come anche si può evincere dalle tavole del P.D.G Scopo del documento La presente relazione ha lo scopo di fornire all autorità competente, che deve esprimere il provvedimento di verifica, le informazioni necessarie alla decisione per capire se il piano necessita di valutazione ambientale strategica. Tali informazioni riguardano le caratteristiche del piano, le caratteristiche degli effetti attesi dalla sua attuazione e delle aree potenzialmente coinvolte da essi. Pertanto la presente relazione effettua una verifica preliminare di assoggettabilità alla procedura di V.A.S., la così detta fase di screening prevista dall art. 3, comma 3 e 5 della direttiva CE/42/2001 per i piani e i programmi di cui al paragrafo 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui al paragrafo 2, la valutazione ambientale è necessaria solo se gli Stati membri determinano che essi possono avere effetti significativi sull'ambiente, cosi come introdotta dall art. 12 del D.L.vo 03 Aprile 2006 n. 156 e ss.mm.ii. Detta procedura di verifica di assoggettabilità è condotta sulla base dei criteri evidenziati nell allegato II della suddetta direttiva comunitaria e dall allegato I del D.lvo 152/2006 come sostituito dall allegato I al D.L.vo 16 gennaio 2008 n. 4, che si elencano nelle successive tabelle A) e B), al fine di stabilire se, le modifiche apportate al Piano Regolatore Generale, a seguito dell attuazione della variante in argomento possano avere effetti ambientali trascurabili tali da escludere l applicazione di una procedura di V.A.S. sulla base di quanto indicato dal citato art. 3 della direttiva comunitaria e dai decreti legislativi che ne danno attuazione. Resta intesa la competenza degli Enti preposti per la verifica della Valutazione di Incidenza ai sensi dell art. 5 del DPR 357/97 stante che la variante proposta è interna alla Zona a Protezione Speciale (ZPS) Cod. ITA *In ciano SIC ITA in blu ZPS ITA (fonte Cartografia Comune di Messina) (in magenta i lotti di terreno oggetto della declassificazione) 5
6 ZONA RICHIESTA DI DECLASSIFICAZIONE 2.3. Riferimenti normativi e linee guida Riferimento per la stesura del presente elaborato sono state le indicazioni contenute nella direttiva e nel decreto di recepimento, e dei rispettivi allegati, nello specifico Dir. 2001/42/CE Allegato II D. Lgs 4/2008 correttivo al D.Lgs 152/2006 Allegati I e VI Si è tenuto conto delle indicazioni della D.G.R 200 e dei documenti attuativi della legge: Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi nella Regione Siciliana", approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 200 del l0/06/2009 Per gli aspetti metodologici di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida in materia di VAS, nazionale ed internazionale, sia precedenti all approvazione della Direttiva CE/42/2001, sia successive, ovvero, in via indicativa e non esaustiva: Attuazione della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati Piani e Programmi sull ambiente. Studio DG Ambiente CE (2004); Progetto EnPlan: Linee guida ( (2004); Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Fondi strutturali , 6
7 2.4. Percorso metodologico adottato RIFERIMENTI METODOLOGICI Il processo di Verifica di assoggettabilità alla VAS della variante al PRG è effettuato in riferimento all art. 12 comma1 del D.Ls 4/2008 e secondo le indicazioni di cui al paragrafo 1.2 punto 6 del "Modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e programmi nella Regione Siciliana", approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 200 del l0/06/2009, ed in particolare con riferimento al paragrafo 2.2 che norma la procedura di verifica di assoggettabilità FASI OPERATIVE DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE INDIVIDUATO Le fasi del processo di esclusione sono: Fase 0 - preparazione 0. Incarico per la predisposizione del documento di sintesi e individuazione autorità competente per la VAS Fase 1 - orientamento 1. avviso di avvio del procedimento 2. definizione dello schema operativo, individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione FASE 2 verifica 3. elaborazione del presente documento (ovvero il presente Rapporto Ambientale Preliminare) della proposta di variante al PRG proposta dalla ditta sopra generalizzata, contenente le informazioni e i dati necessari alla verifica degli effetti significativi sull ambiente e sulla salute, in riferimento ai criteri dell Allegato II della Direttiva 42/2001/CEE e Allegato I al D. Lgs 4/ messa a disposizione del presente documento di sintesi al comune e avvio del confronto. FASE 3 decisione 5. decisione in merito alla verifica di esclusione dalla VAS da parte dell autorità competente 7. informazione circa la decisione e le conclusioni adottate 7
8 3. Contenuti e struttura del documento La presente relazione Ambientale Preliminare (chiamato documento di sintesi nelle fasi sopra descritte) è redatto in riferimento a quanto richiesto all art. 12 comma1 del decreto e comprende una descrizione del piano e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente attesi dall'attuazione del piano. I contenuti sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità dell Allegato 1 al decreto (che ricalca l Allegato II alla direttiva). Nella tabella alla pagina seguente è illustrata la corrispondenza tra quanto previsto dall Allegato 1 al decreto e i contenuti del Rapporto Ambientale Preliminare Analisi della rilevanza delle modifiche apportate al Programma con riferimento ai criteri indicati dall Allegato 2 della Direttiva VAS ALLEGATO I D. Lgs 4/2008 L applicazione del primo gruppo di criteri (elencati al comma 1 dell Allegato II della Direttiva Comunitaria), di cui si dà evidenza di seguito, è stata mirata a mettere in luce la portata delle modifiche intervenute in termini di problematiche ambientali connesse, d integrazione degli aspetti di sostenibilità ambientale, di ricaduta su altri piani o programmi e di incidenza sulla ripartizione delle risorse finanziarie. Criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi di cui all'articolo 3, paragrafo 5 della Direttiva comunitaria- ALLEGATO I D. Lgs 4/2008 Tabella A A) Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: CRITERIO 1. in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse, In seguito alla richiesta di declassificazione del terreno di proprietà dei Sigg. Sergi, si prevede si possa assegnare all area in esame, la destinazione E1 anziché B4e, in quanto in dette aree si rileva presenza di oliveti limitrofi ad edilizia prevalentemente residenziale e servizi e quindi congrua con la nuova destinazione urbanistica prevista. Tale contesto comporta destinazioni a verde 8
9 CRITERIO 2. in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati CRITERIO 3. la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile CRITERIO 4. problemi ambientali pertinenti al piano o al programma CRITERIO 5. la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). agricolo. Alla luce di quanto evidenziato si può affermare che non si rilevano, modifiche di portata importante alla strategia del piano né si riscontrano nuovi obiettivi che possano stabilire quadri di riferimento differenti dalla pianificazione di settore richiamata. Inoltre la dimensione fisica della declassificazione, non caratterizza una estensione della superficie cittadina. I lotti di terreno oggetto della Variante, hanno una superficie catastale complessiva di circa mq La percentuale della superficie interessata rispetto alla superficie del territorio comunale è pari a circa lo 0, %. Si deve comunque rilevare che la rimodulazione del piano non propone un incremento delle risorse finanziarie necessarie alla completa attuazione dello stesso. I cambiamenti proposti non influenzano l ubicazione, le dimensioni e le condizioni operative precedentemente definite a livello di pianificazione. I cambiamenti proposti non influenzano l ubicazione, le dimensioni e le condizioni operative precedentemente definite a livello di pianificazione dal PRG vigente per la zone circostanti. La variante promuove uno sviluppo sostenibile in quanto non modifica le condizioni ambientali, proponendo una complessiva bonifica ambientale sostenibile dal punto di vista socio economico NESSUNO, l area in questione non presenta fattori di criticità sia dal punto di vista degli Habitat sia della fauna stante che l area in esame è coltivata e limitrofa a zona antropizzata e urbanizzata. Non vi è alcuna connessione all attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque. 9
10 Gli aspetti da analizzare evidenziati da questa seconda batteria di criteri sono strettamente correlati, alle considerazioni esplicitate nella verifica inerente al 1 gruppo di criteri. Saranno oggetto pertanto di trattazione solo quegli elementi che meritano un approfondimento in relazione alle maggiori potenziali problematiche ambientali connesse: Tabella B) B) Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti natura transfrontaliera degli effetti rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti), entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate), valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, dell'utilizzo intensivo del suolo, Il contesto in cui ricade l'area in esame è già agricolo ed urbanizzato; Nessun effetto della variante proposta può avere natura transfrontaliera data la circostanza della limitatezza dell area in questione e del tipo di variante. Esclusi già in fase preliminare. Nessun rischio per la salute umana e per l ambiente. Nessun utilizzo intensivo del suolo che risulta già coltivato ad uliveto. Esclusi già in fase preliminare. effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate) L area ricade all interno della Z.P.S. ITA e nelle vicinanze del SIC ITA (circa 400m). Per questo motivo, per eventuali progetti futuri, dovranno essere sottoposti a Valutazione di incidenza ambientale. È stata individuata l area di influenza negli allegati alla presente relazione di esclusione. La popolazione interessata è limitata alla sola area circostante la porzione di territorio interessata dalla variante. 10
11 valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo Sulla base del Contesto Ambientale, sono state verificate sensibilità, vulnerabilità e criticità dell area di influenza della variante in oggetto. In particolare sono state considerate le criticità che potrebbero essere influenzate dalla realizzazione degli interventi previsti dalla variante considerando le Norme tecniche di attuazione per la zona proposta E1 - Aree a verde agricolo (individuate con color magenta nella Tav. stralcio P.R.G.): zona "E1", disciplinata dall'art. 49 delle N.A. del P.R.G. (Zone "E1" verde agricolo). Essendo i lotti interessati dalla variante all interno di una zona a destinazione residenziale e limitrofa a zone a verde( verde privato e verde agricolo E1), non si ha superamento dei livelli di qualità ambientale e dei valori dell utilizzo intensivo del suolo. 11
12 4. CONCLUSIONI IN MERITO ALLA SUSCETTIBILITÀ DEL PROGRAMMA A VAS. La disamina della variante del P.R.G., mette in evidenza che i contenuti della rimodulazione concorrono all attuazione della strategia degli obiettivi specifici e operativi precedentemente identificati nel Piano regolatore Generale. Le modifiche introdotte con la variante in questione non fanno rilevare effetti ambientali di portata considerevole in riferimento alla particolare circostanza che l area in esame risulta allo stato odierno per lo più agricola ed inserita limitrofo ad un contesto che può essere definito di Tessuto residenziale compatto e denso. Nell area in esame il contesto urbano rivela infatti, la presenza di oliveti limitrofi ad edilizia prevalentemente residenziale, che presenta le caratteristiche di zona B. Nell area in oggetto sono presenti arterie stradali di notevole portata ( S.S. 133 dir). Alla luce delle superiori considerazioni relative allo stato di fatto, si ritiene congrua, ai fini della variante di che trattasi, la destinazione di zona "E1". Si ritiene pertanto che alla luce dei risultati emersi dall attività di screening non sia necessario, ai sensi dell art dall art. 3, comma 3 e 5 della direttiva CE/42/2001 e dell art. 12 comma1 della D.Lvo 152/2006, assoggettare la Variante al PRG ad una procedura di Valutazione Ambientale Strategica. 5. ALLEGATI 1. Documentazione fotografica 2.V.Inca. 12
13 Documentazione fotografica Foto 1 13
14 Foto 2 Foto 3 14
15 Foto 4 15
16 Foto 5 Foto 6 Foto 7 16
17 Foto 8 Foto 9 17
18 Foto 10 18
19 Foto 11 Foto 12 19
20 Foto 13 20
21 21
22 22
relativo alla Seconda Soluzione Agosto 2013
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