Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna"

Transcript

1 Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività e confronto con altri flussi informativi - SESTA EDIZIONE -

2 Redazione a cura di Matteo Volta, Maria Vizioli, Elisa Calzolari, ed Elisa Rozzi del Servizio presidi ospedalieri della Regione Emilia-Romagna. Hanno collaborato il Servizio Politica del farmaco e il Servizio Assistenza distrettuale della Regione Emilia-Romagna. Febbraio 2015

3 In occasione della sesta edizione del convegno Formazione, informazione ed ascolto in Emilia- Romagna, organizzato nell ambito della Giornata mondiale delle malattie rare, viene presentato il nuovo report di analisi dei dati desunti dal Sistema Informativo malattie rare, confrontati con i dati provenienti da altre fonti (flusso esenzioni, Registro malformazioni congenite, flusso Assistenza Farmaceutica Ospedaliera AFO). Il Sistema Informativo per le malattie rare è attivo nella Regione Emilia-Romagna dal giugno 2007, è stato sviluppato in collaborazione con la Regione Veneto ed è attualmente condiviso con le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Liguria, la Regione Puglia, la Regione Campania e la Regione Umbria. L implementazione del Sistema Informativo ha dato origine al Registro regionale delle malattie rare, fondamentale strumento di analisi epidemiologica il cui flusso di dati, oltre ad alimentare il Registro nazionale presso l'istituto Superiore di Sanità, permette di effettuare una corretta programmazione sanitaria e di valutare le più efficaci azioni future relativamente ad un tema di così alta complessità. Il Sistema Informativo dell Emilia-Romagna ha messo in rete gli attori principali coinvolti nell assistenza al paziente, ovvero i centri clinici autorizzati alla diagnosi e i servizi preposti al rilascio del certificato di esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni ritenute correlabili alla specifica patologia. Dal 2011 il sistema è stato integrato con un nuovo modulo che ha coinvolto i Servizi Farmaceutici delle Aziende sanitarie, permettendo la completa informatizzazione delle prescrizioni farmaceutiche per i pazienti. La Regione Emilia-Romagna, nell ambito della rete per le Malattie Rare, ha istituito inoltre diverse reti secondo il modello Hub & Spoke dedicate a singole patologie o a gruppi di patologie, in accordo con quanto stabilito nel Piano Sanitario Regionale e dalle delibere di Giunta n. 556/2000 e n. 1267/2002. Il Piano Sanitario Regionale prevede la concentrazione dell assistenza di maggiore complessità in centri di eccellenza (Hub) e centri periferici (Spoke). Il livello di attività dei centri Hub e dei centri Spoke è periodicamente monitorato da gruppi di lavoro appositamente istituiti. Complessivamente le reti Hub & Spoke già istituite hanno in carico oltre il 40% dei pazienti residenti in Regione Emilia-Romagna. Le reti attivate hanno promosso la definizione di protocolli diagnostico-assistenziali condivisi tra i professionisti al fine di uniformare i comportamenti su tutto il territorio regionale. Dal 2011 è stato avviato il progetto regionale di allargamento dello screening neonatale per malattie metaboliche ereditarie. Tale progetto non si limita a strutturare esclusivamente il percorso diagnostico, ma prevede l organizzazione della rete assistenziale dei pazienti e delle loro famiglie. I dati presentati nel report si riferiscono al periodo giugno 2007-dicembre I casi di malattia rara registrati dai centri autorizzati dell Emilia-Romagna e dai Dipartimenti delle Cure Primarie (questi ultimi per i certificati di diagnosi rilasciati da altre Regioni) sono L analisi ha evidenziato che: il 29,14% delle certificazioni di malattia rara viene effettuata in età pediatrica (da 0 a 14 anni); quattro gruppi di patologie rare (sangue, sistema nervoso, malattie delle ghiandole endocrine e malformazioni congenite) rappresentano il 55.27% del totale delle diagnosi;

4 il 17,68% dei pazienti certificati dai Centri della Regione Emilia-Romagna è residente in altre Regioni, a dimostrazione di una forte attrattività dei centri dell Emilia-Romagna, all interno della quale la mobilità attiva prevale nettamente su quella passiva; le Regioni di provenienza sono principalmente quelle limitrofe e la Puglia. Dall introduzione del piano terapeutico nel Sistema Informativo, sono stati inseriti 9701 piani terapeutici individuali, di cui 1880 attivi. Nel report vengono presentati i dati relativi alle attività del Gruppo Tecnico Regionale per le Malattie Rare. Tale Gruppo ha il compito di valutare le richieste di erogazione gratuita di farmaci di fascia C, parafarmaci, alimenti e dispositivi per i pazienti con malattie rare. Il report rappresenta uno strumento fondamentale per una riflessione condivisa tra i professionisti coinvolti nei percorsi di diagnosi e cura delle malattie rare riguardo ai dati raccolti e costituisce un punto di partenza per l'attività futura, la cui programmazione è già in atto e il cui fine continua ad essere la diagnosi precoce e la migliore assistenza possibile per la persona con malattia rara. Le malattie rare, in quanto particolarmente difficili da sospettare, riconoscere, diagnosticare e trattare, rappresentano un eccezionale indicatore attraverso il quale verificare la qualità e le competenze del Servizio sanitario regionale; per questo motivo la Regione Emilia-Romagna continua a sostenere con grande impegno lo sviluppo e il potenziamento di tale settore.

5 1 INTRODUZIONE METODOLOGIA DI RILEVAZIONE DATI - SISTEMA INFORMATIVO ESTENSIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA PER PAZIENTI CON MALATTIA RARA RISULTATI REGISTRAZIONE DEI CASI CASISTICA Azienda certificatrice Indice di dipendenza della struttura dalla popolazione Indice di dipendenza della popolazione dalla struttura Età alla certificazione Residenza Tassi grezzi di incidenza delle certificazioni GRUPPI DI PATOLOGIE Casistica differenziata per gruppi di patologie : Età Casistica differenziata per gruppi di patologie : Sesso PATOLOGIE MAGGIORMENTE CERTIFICATE PIANI TERAPEUTICI Dati generali Dati relativi alle autorizzazioni del GTMR RETI HUB & SPOKE LO SCREENING NEONATALE PER LE MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE COLLEGAMENTO CON ALTRI FLUSSI INFORMATIVI REGISTRO REGIONALE PER LE MALFORMAZIONI CONGENITE (IMER) FLUSSO INFORMATIVO DELLE ESENZIONI FARMACEUTICA - FLUSSO AFO RIFERIMENTI NORMATIVI... 46

6 1 Introduzione Le malattie rare sono, per definizione, patologie che hanno bassa prevalenza nella popolazione. In Europa, sono considerate rare le malattie che colpiscono non più di 5 persone su abitanti. L Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che esistono tra e malattie rare, le quali colpiscono, nella sola Unione Europea, tra 27 e 36 milioni di persone. A livello nazionale, al fine di assicurare specifiche forme di tutela alle persone con malattie rare, con D.M. n. 279 del 2001 sono state individuate le malattie e i gruppi di malattie rare, identificate da uno specifico codice, per le quali è riconosciuto il diritto all esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni di assistenza sanitaria comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Secondo il D.M. 279 del 2001, la rete si articola in presidi accreditati per la diagnosi e la cura delle malattie rare appositamente individuati dalle Regioni. Le indicazioni contenute nel D.M. n.279/01 sono state recepite dalla Regione Emilia-Romagna con la delibera di Giunta regionale (DGR) n.160 del 2 febbraio 2004 e dettagliate nello specifico con la circolare applicativa n.18 del 24 novembre Il primo obiettivo della DGR è stato l individuazione della Rete regionale per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle Malattie Rare. Dal 18 giugno 2007 è stato implementato il Sistema Informativo per le malattie rare (descritto al capitolo 2), che attualmente collega i centri Autorizzati deputati alla certificazione di diagnosi, i Dipartimenti di Cure Primarie che rilasciano la certificazione di esenzione e i Servizi Farmaceutici aziendali che provvedono all erogazione dei farmaci prescritti nei piani terapeutici personalizzati anch essi informatizzati. Il Piano Sanitario Regionale ha introdotto con DGR n.1267/2002 l applicazione del modello Hub & Spoke nella gestione delle attività di rilevanza regionale che prevedono un alto grado di specializzazione, fra le quali le malattie rare. Tale modello prevede l identificazione di centri altamente specializzati in cui è concentrata la casistica e l expertise e che sono collegati in rete. I centri che costituiscono una rete Hub & Spoke sono di due tipologie: Il centro Hub è il centro regionale di eccellenza; I centri Spoke sono i centri diffusi sul territorio con competenze ed esperienze nel trattamento della patologia; i casi più complessi vengono inviati dai centri Spoke al centro Hub. La rete Hub & Spoke è costituita dai centri con la maggiore esperienza, la cui collaborazione porta alla definizione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi al fine di raggiungere l uniformità nella presa in carico di pazienti con malattia rara. Dopo l esperienza dei primi anni è stata effettuata una revisione della rete regionale dei centri di riferimento con Determina del Direttore Generale n. 3640/2011. Attualmente, a garanzia della migliore qualità dell assistenza e appropriatezza prescrittiva, si è provveduto ad una ulteriore revisione della rete, approvata con Determinazione del Direttore Generale n. 2128/2014. La Determinazione n.8620 del 28 giugno 2004, come indicato nella Delibera n. 160/04, provvede alla costituzione del Gruppo tecnico per le malattie rare (GTMR). Il gruppo è costituito da un 1

7 neurologo, un genetista, un pediatra, un farmacologo, un medico di organizzazione ospedaliera e rappresentanti dei Servizi Presidi Ospedalieri e Politica del Farmaco della Direzione Generale Sanità e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna. Il compito principale affidato al gruppo riguarda l autorizzazione all erogazione in regime di esenzione di farmaci non inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (farmaci di fascia C, farmaci di fascia A off label, parafarmaci, alimenti, presidi medici) prescritti dai centri autorizzati. 2

8 2 Metodologia di rilevazione dati - Sistema Informativo Il 18 giugno 2007 è stato implementato in Regione il Sistema Informativo per le Malattie Rare (SIMR). Tale Sistema Informativo, sviluppato in collaborazione con la Regione Veneto, ha messo in rete tutti i centri autorizzati per le malattie rare e i Dipartimenti di Cure Primarie (che rilasciano l attestato di esenzione). I medici dei centri autorizzati, al momento della prima formulazione della diagnosi, immettono direttamente nel SIMR i dati anagrafici e clinici del paziente; la formulazione della diagnosi genera l attestato di esenzione che può essere visualizzato in tempo reale dagli operatori del Dipartimento di Cure Primarie. L attestato di esenzione può essere consegnato o spedito a domicilio all assistito, come da sua richiesta. Dall aprile 2011 sono stati collegati in rete i Servizi Farmaceutici aziendali ed è stato informatizzato il piano terapeutico. I vantaggi legati all implementazione di questo sistema sono molteplici: in primo luogo semplifica il percorso del paziente in quanto lo stesso può ricevere a casa sia l attestato di esenzione che le prescrizioni farmacologiche; inoltre il Servizio sanitario regionale ha a disposizione dati epidemiologici sulle malattie rare finora assenti per la pianificazione e la valutazione di interventi sanitari. I dati del Registro della Regione Emilia-Romagna andranno poi ad alimentare il Registro Nazionale Malattie Rare. A più di sette anni dall attivazione del Sistema sono stati registrati più di pazienti (con l esclusione delle certificazioni inserite per malattia celiaca, ritenuta una condizione non rara e quindi da non considerare nell analisi descritta nel presente report). Nel presente report vengono riportati i dati registrati dalla data di avvio del Sistema Informativo (18 giugno 2007) alla data del 31 dicembre 2014: tali dati si riferiscono sia ai nuovi pazienti diagnosticati dall avvio del Sistema che ai pazienti pregressi (pur essendo quest ultimo dato parziale in quanto è stata data indicazione ai centri di inserire con priorità i casi incidenti per poi procedere all inserimento dei casi prevalenti). Gli stessi dati inoltre si riferiscono sia ai pazienti residenti in Regione Emilia-Romagna e diagnosticati in altre Regioni, sia a quelli residenti e diagnosticati in questa Regione, sia a quelli residenti in altre Regioni e diagnosticati dai centri della Regione Emilia-Romagna. Le elaborazioni presentate seguono due diversi filtri di raccolta dati: - per Centro curante : le elaborazioni effettuate con questo filtro permettono di rilevare l attività certificatrice e prescrittrice dei centri della Regione Emilia-Romagna, comprendente i pazienti non residenti in Regione Emilia-Romagna (non vengono pertanto rilevati i pazienti residenti in Regione Emilia-Romagna presi in carico da strutture di fuori Regione) - per Azienda USL di competenza : le elaborazioni effettuate con questo filtro permettono di censire tutti i pazienti residenti in Regione Emilia-Romagna, compresi quelli in carico ad altre Regioni, ma non i pazienti residenti in altre Regioni presi in carico dai centri della Regione Emilia- Romagna. Per ogni elaborazione, viene indicato quale filtro è stato utilizzato. Dal giugno 2012, con la collaborazione del Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna, è stato possibile rilevare i decessi. La verifica dello stato in vita ha cadenza semestrale. 3

9 A seguito dell informatizzazione dei piani terapeutici, vengono forniti in questo report i dati relativi alle prescrizioni farmacologiche da parte dei centri e alle autorizzazioni effettuate tramite il SIMR dal GTMR. 4

10 3 Estensione dei Livelli Essenziali di Assistenza per pazienti con malattia rara La Regione Emilia-Romagna ha previsto un percorso per la concedibilità in esenzione dalla partecipazione al costo di farmaci e parafarmaci per gli assistiti con malattia rara, attraverso il parere del Gruppo tecnico per le malattie rare, descritto nel capitolo 1. Il Gruppo tecnico per le malattie rare valuta se il farmaco è concedibile in esenzione basandosi su dati di letteratura scientifica. La Regione Emilia-Romagna collabora da alcuni anni con la Regione Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Autonoma di Bolzano al fine di individuare protocolli farmacologici per i pazienti con malattia rara. A tale proposito sono stati individuati diversi tavoli tecnici (distinti per branca specialistica) ai quali partecipano gli specialisti delle Regioni sopracitate con il compito di definire degli elenchi di principi attivi e di trattamenti per la cura di patologie rare da erogare in esenzione dalla partecipazione al costo, successivamente formalizzati con delibere di Giunta regionale o provinciale quali estensione dei Livelli Essenziali di Assistenza. Oltre al lavoro effettuato sulle malattie rare neurologiche il cui protocollo farmacologico è stato approvato con delibera di Giunta regionale n. 1832/2010 si sono conclusi i lavori relativi ai protocolli farmacologici per la cistite interstiziale, per le patologie rare oculari, per le patologie rare dermatologiche e per le malattie metaboliche ereditarie. La condivisione dei protocolli ha portato all approvazione degli stessi con la delibera di Giunta regionale n. 54/

11 4 Risultati 4.1 Registrazione dei casi Figura 1 Andamento della registrazione dei casi per anno ( ) La Figura 1 mostra l andamento nella registrazione dei casi per anno. Si può notare che dal 2011 il numero di certificazioni si è mantenuto costante, evidenziando che il sistema di registrazione è a regime. 6

12 4.2 Casistica Azienda certificatrice Tabella 1 Distribuzione dei casi per Azienda certificatrice Azienda certificatrice No. casi Azienda USL di Piacenza 899 Azienda USL di Parma 174 Azienda USL di Reggio Emilia 122 Azienda USL di Modena 738 Azienda USL di Bologna Azienda USL di Imola 175 Azienda USL di Ferrara 58 Azienda USL della Romagna - Ravenna 364 Azienda USL della Romagna - Forlì 147 Azienda USL della Romagna - Cesena 597 Azienda USL della Romagna - Rimini 470 Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Istituto Ortopedico Rizzoli 663 Totale I casi registrati nel periodo in esame sono stati I dati, filtrati per Centro curante, si riferiscono all attività certificatrice dei Centri della Regione Emilia-Romagna. Tra i casi registrati dalle Aziende USL sono compresi i casi registrati dai Distretti, riferiti ai pazienti residenti in Regione Emilia-Romagna seguiti in centri al di fuori della Regione. La maggior parte delle certificazioni (65,63%) viene effettuata dalle Aziende Ospedaliere e Ospedaliero- Universitarie. AOSP FE 9% IOR 4% AUSL PC 5% AUSL MO 4% AUSL BO 13% AOSP BO 25% AUSL ROMAGNA 9% AOSP MO 9% AOSP RE 10% AOSP PR 9% Altre aziende RER 3% Figura 2 Distribuzione dei casi per Azienda certificatrice 7

13 4.2.2 Indice di dipendenza della struttura dalla popolazione Tabella 2 Numero casi e indice di dipendenza della struttura della popolazione per Azienda USL Territorio su cui insistono le strutture totale casi % residenti % residenti altre aziende RER % extra RER Piacenza ,7% 3,1% 6,2% Parma * ,5% 25,9% 17,6% Reggio Emilia * ,6% 23,2% 10,2% Modena * ,5% 19,8% 6,7% Bologna ** ,8% 28,9% 27,3% Imola ,1% 36,6% 2,3% Ferrara * ,5% 25,4% 18,1% Romagna ,9% 4,5% 3,6% * = Sono compresi i dati delle strutture dell'azienda USL e dell'azienda Ospedaliera/Ospedaliero- Universitaria/IRCCS che insistono sulla stessa provincia ** = Sono compresi i dati delle strutture dell'azienda USL, dell'azienda Ospedaliero-Universitaria e dell'istituto Ortopedico Rizzoli 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% % extra RER % residenti altre aziende RER % residenti 30% 20% 10% 0% Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Imola Ferrara Romagna Figura 3 Indice di dipendenza della struttura della popolazione per Azienda USL La Tabella 2 e la Figura 3 mettono in relazione le strutture di certificazione (classificate per territorio di competenza delle USL) con la residenza dei pazienti certificati dalle strutture. Si evidenzia che in alcune provincie (per es. Piacenza) la maggioranza dei pazienti presi in carico dalle strutture è residente nella stessa provincia, mentre in altre (per es. Bologna) le strutture hanno in carico pazienti provenienti da altre Aziende USL della Regione o extra Regione. Nella provincia di Bologna insistono due IRCCS (Istituto Ortopedico Rizzoli e l Istituto di Scienze Neurologiche) che rappresentano importanti centri di attrazione anche per i residenti in altre Regioni. 8

14 4.2.3 Indice di dipendenza della popolazione dalla struttura Tabella 3 Numero casi e indice di dipendenza della popolazione dalla struttura Azienda USL di residenza Totale casi % assistiti in strutture insistenti sullo stesso territorio della USL di residenza % assistiti in strutture insistenti su altri territori RER % assistiti in strutture extra RER Azienda USL di Piacenza ,7% 16,0% 16,4% Azienda USL di Parma ,9% 21,8% 15,2% Azienda USL di Reggio Emilia ,3% 32,9% 8,7% Azienda USL di Modena ,6% 25,4% 9,0% Azienda USL di Bologna ,3% 6,3% 5,4% Azienda USL di Imola ,8% 76,7% 9,5% Azienda USL di Ferrara ,5% 21,3% 10,2% Azienda USL della Romagna ,3% 50,1% 12,6% 100% 80% 60% 40% Extra RER Altre Aziende RER Azienda 20% 0% Azienda USL di Piacenza Azienda USL di Parma Azienda USL di Reggio Emilia Azienda USL di Modena Azienda USL di Bologna Azienda USL di Imola Azienda USL di Ferrara Azienda USL della Romagna Figura 4 Indice di dipendenza della struttura della popolazione per Azienda USL La Tabella 2 e la Figura 4 mettono in relazione le aziende USL di residenza dei pazienti emiliano-romagnoli con i territori a cui afferiscono le strutture di certificazione. Si evidenzia che nella maggior parte dei casi più della metà dei pazienti viene certificata da strutture che insistono sulla stessa Azienda di competenza. Tale fenomeno è particolarmente rilevante nel territorio di Bologna dove la percentuale di assistiti in strutture insistenti sullo stesso territorio della USL di residenza raggiunge l 88,3%. La mobilità dei pazienti residenti a Imola e nella Romagna avviene prevalentemente verso i centri di Bologna. 9

15 4.2.4 Età alla certificazione Tabella 4 Distribuzione dei casi per età alla certificazione Età al certificato No. Casi 00 anni anni anni anni anni anni L analisi di questo dato conferma quanto riportato nelle elaborazioni degli anni passati e cioè che il 29,14% delle diagnosi di malattia rara viene effettuata in età pediatrica (da 0 a 14 anni). La rilevazione di questo dato ha suggerito la creazione di una rete specifica sulle malattie rare pediatriche, istituita con delibera di anni 760 Giunta regionale n. 1897/ anni 943 Una quota paragonabile di certificazioni si osserva nella fascia di anni età compresa tra i 35 e i 49 anni (21,59%), in cui le malattie anni degenerative vengono maggiormente diagnosticate in relazione anni alla manifestazione clinica anni 901 Questi dati sono stati filtrati per Azienda USL di competenza anni anni anni anni anni anni anni anni 21 Totale a 01-04a 05-09a 10-14a 15-19a 20-24a 25-29a 30-34a 35-39a 40-44a 45-49a 50-54a 55-59a 60-64a 65-69a 70-74a 75-79a 80-84a 85-89a 90+a Figura 5 Distribuzione dei casi per età alla certificazione 10

16 4.2.5 Residenza Nella Tabella 5 e nella Figura 6 vengono riportati i dati relativi alla residenza dei pazienti certificati. Il 17,68% dei pazienti seguiti nei centri della Regione provengono da altre Regioni, in particolare dalle Regioni limitrofe e dalla Puglia. Tale dato conferma quanto emerso nei precedenti report, evidenziando la forte attrattività dei centri emiliano-romagnoli. L analisi complessiva della mobilità sanitaria ha evidenziato un saldo positivo tra mobilità attiva e mobilità passiva: infatti, in valori assoluti, è maggiore il numero di pazienti residenti in altre Regioni in carico a strutture emiliano-romagnole (attiva) dei pazienti emiliano-romagnoli in carico a strutture di altre Regioni (passiva). Tabella 5 Azienda USL di residenza Azienda/Regione di Numero residenza casi AUSL di Bologna AUSL della Romagna AUSL di Modena AUSL di Reggio Emilia AUSL di Ferrara AUSL di Parma AUSL di Piacenza 975 Azienda USL di Imola 505 Altre Regioni: di cui Lombardia 551 Veneto 423 Puglia 303 Marche 292 Toscana 241 Campania 238 Piemonte 118 Liguria 55 Altre Regioni Estero 19 Totale Reggio Emilia 11% Modena 13% Romagna 17% Ferrara 7% Parma 7% Piacenza 5% Figura 6 Azienda USL di residenza Bologna 19% Imola 3% Altro 18% Lombardia 3% Veneto 2% Puglia 2% Marche 2% Toscana 1% Campania 1% Altre Regioni 7% 11

17 4.2.6 Tassi grezzi di incidenza delle certificazioni Nella Tabella 6 e nella Figura 7 vengono riportati i dati relativi alle certificazioni effettuate nell anno 2014 distinte per Azienda USL di residenza e il tasso grezzo di incidenza delle certificazioni. Rispetto al valore dei tassi negli anni precedenti si osserva una minore variabilità tra le Aziende, pur confermandosi i due valori minimi e massimi (rispettivamente per Bologna e per la Romagna). Tabella 6 Certificazioni per Azienda USL di residenza (anno 2014) e relativi tassi grezzi di incidenza Azienda USL di residenza Casi registrati Popolazione residente Tassi di incidenza su nell'anno 2014 all' abitanti Azienda USL di Piacenza ,12 Azienda USL di Parma ,27 Azienda USL di Reggio Emilia ,22 Azienda USL di Modena ,15 Azienda USL di Bologna ,19 Azienda USL di Imola ,87 Azienda USL di Ferrara ,40 Azienda USL della Romagna , ,36 Figura 7 Certificazioni per Azienda USL di residenza (anno 2014) e relativi tassi di incidenza 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 Media regionale 2,00 1,00 0,00 Azienda USL di Piacenza Azienda USL di Parma Azienda USL di Reggio Emilia Azienda USL di Modena Azienda USL di Bologna Azienda USL di Imola Azienda USL di Ferrara Azienda USL della Romagna 12

18 4.3 Gruppi di patologie Tabella 7 Patologie suddivise per gruppi Gruppi di patologie Numero casi % assoluta % cumulata Malformazioni congenite ,07% 18,07% Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ,66% 30,73% Malattie del sistema nervoso-snc ,26% 39,99% Malattie delle ghiandole endocrine ,01% 48,99% Malattie dell'apparato visivo ,96% 57,95% Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo ,68% 65,63% Malattie del sistema nervoso-snp 978 6,28% 71,92% Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 975 6,26% 78,18% Malattie del sistema circolatorio 721 4,63% 82,81% Tumori 534 3,43% 86,24% Disturbi immunitari 464 2,98% 89,23% Malattie del metabolismo (minerali) 463 2,97% 92,20% Malattie del sistema digerente 324 2,08% 94,28% Malattie del metabolismo (aminoacidi) 282 1,81% 96,09% Malattie del metabolismo (lipidi) 174 1,12% 97,21% Malattie del metabolismo 118 0,76% 97,97% Malattie dell'apparato genito-urinario 112 0,72% 98,69% Malattie del metabolismo (carboidrati) 73 0,47% 99,16% Malattie del metabolismo (proteine) 59 0,38% 99,54% Malattie infettive e parassitarie 53 0,34% 99,88% Alcune condizioni morbose di origine perinatale 19 0,12% 100% L analisi del dato conferma che il gruppo delle Malformazioni congenite è quello più rappresentato e che quattro gruppi di patologie (Sangue, Sistema nervoso, Malattie delle ghiandole endocrine e Malformazioni congenite) rappresentano più del 50% delle diagnosi. L analisi del dato è filtrata per Azienda USL di competenza. Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema digerente Malattie del metabolismo (minerali) Disturbi immunitari Tumori Altri gruppi Malformazioni congenite Malattie del sangue e degli organi ematopoietici Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo Malattie del sistema nervoso-snp Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo Figura 8 Patologie suddivise per gruppi Malattie dell'apparato visivo Malattie delle ghiandole endocrine Malattie del sistema nervoso-snc 13

19 4.3.1 Casistica differenziata per gruppi di patologie: Età Tabella 8 Distribuzione per gruppi di patologia ed età alla certificazione Gruppi di patologie Classi di età al certificato Totale > 65 Alcune condizioni morbose di origine perinatale Disturbi immunitari Malattie del metabolismo Malattie del metabolismo (aminoacidi) Malattie del metabolismo (carboidrati) Malattie del metabolismo (lipidi) Malattie del metabolismo (minerali) Malattie del metabolismo (proteine) Malattie del sangue e degli organi ematopoietici Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema digerente Malattie del sistema nervoso-snc Malattie del sistema nervoso-snp Malattie del sistema osteomuscolare e tessuto connettivo Malattie dell'apparato genito-urinario Malattie dell'apparato visivo Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo Malattie delle ghiandole endocrine Malattie infettive e parassitarie Malformazioni congenite Tumori Totale I gruppi di patologie che vengono quasi esclusivamente certificate in età adulta sono: malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, malattie dell'apparato visivo, malattie del metabolismo (minerali) e malattie del sistema digerente. Infatti patologie come il cheratocono e la retinite pigmentosa hanno un insorgenza in età adulta. Una quota rilevante delle certificazioni di malattie del sistema nervoso centrale è riferita alla popolazione anziana. 14

20 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% > % 20% 10% 0% Alcune condizioni morbose di origine perinatale 11 Malattie del sistema digerente 2 Disturbi immunitari 12 Malattie del sistema nervoso-snc 3 Malattie del metabolismo 13 Malattie del sistema nervoso-snp 4 Malattie del metabolismo (aminoacidi) 14 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 5 Malattie del metabolismo (carboidrati) 15 Malattie dell'apparato genito-urinario 6 Malattie del metabolismo (lipidi) 16 Malattie dell'apparato visivo 7 Malattie del metabolismo (minerali) 17 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 8 Malattie del metabolismo (proteine) 18 Malattie delle ghiandole endocrine Malattie del sangue e degli organi 9 19 Malattie infettive e parassitarie ematopoietici 10 Malattie del sistema circolatorio 20 Malformazioni congenite 21 Tumori Figura 9 Distribuzione per gruppi di patologia ed età alla certificazione 15

21 4.3.2 Casistica differenziata per gruppi di patologie: Sesso Tabella 9 Distribuzione per gruppi di patologia e sesso Gruppi di patologie Sesso Femmina Maschio Totale Alcune condizioni morbose di origine perinatale ,11 Disturbi immunitari ,92 Malattie del metabolismo ,88 Malattie del metabolismo (aminoacidi) ,20 Malattie del metabolismo (carboidrati) ,87 Malattie del metabolismo (lipidi) ,79 Malattie del metabolismo (minerali) ,13 Malattie del metabolismo (proteine) ,26 Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ,20 Malattie del sistema circolatorio ,75 Malattie del sistema digerente ,20 Malattie del sistema nervoso-snc ,13 Malattie del sistema nervoso-snp ,74 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo ,16 Malattie dell'apparato genito-urinario ,24 Malattie dell'apparato visivo ,35 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo ,62 Malattie delle ghiandole endocrine ,35 Malattie infettive e parassitarie ,41 Malformazioni congenite ,10 Tumori ,84 Totale ,80 Sex Ratio M/F Le malattie delle ghiandole endocrine, della pelle e del tessuto sottocutaneo, del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo e dell'apparato genito-urinario interessano maggiormente il sesso femminile. Ad esclusione delle malattie delle ghiandole endocrine, le patologie afferenti a questi gruppi vengono certificate nell età adulta. Le malattie del metabolismo (minerali), le malattie del sistema nervoso periferico, le malattie del metabolismo (carboidrati) e le malattie del sangue e degli organi ematopoietici interessano maggiormente il sesso maschile. Tra questi gruppi figurano patologie ereditarie legate al cromosoma X che colpiscono esclusivamente pazienti maschi, come l emofilia e la distrofia di Duchenne. 16

22 Alcune condizioni morbose di origine perinatale 11 Malattie del sistema digerente 2 Disturbi immunitari 12 Malattie del sistema nervoso-snc 3 Malattie del metabolismo 13 Malattie del sistema nervoso-snp 4 Malattie del metabolismo (aminoacidi) 14 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 5 Malattie del metabolismo (carboidrati) 15 Malattie dell'apparato genito-urinario 6 Malattie del metabolismo (lipidi) 16 Malattie dell'apparato visivo 7 Malattie del metabolismo (minerali) 17 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 8 Malattie del metabolismo (proteine) 18 Malattie delle ghiandole endocrine Malattie del sangue e degli organi 9 19 Malattie infettive e parassitarie ematopoietici 10 Malattie del sistema circolatorio 20 Malformazioni congenite 21 Tumori Figura 10 Distribuzione per gruppi di patologia e sesso 17

23 4.4 Patologie maggiormente certificate La Tabella 10 riporta le 30 patologie più certificate, filtrando i dati per Azienda USL di competenza, quindi riferiti ai residenti nella Regione Emilia-Romagna. A fianco di ciascuna patologia viene indicata l età media alla certificazione e la sex ratio maschio/femmina. Tabella 10 Patologie più frequentemente certificate (Azienda USL di competenza) Patologia Numero totale casi Età media alla certificazione Sex ratio M/F CHERATOCONO ,8 1,69 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE ,7 0,09 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 703 7,9 0,16 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA ,6 1,31 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS ,8 0,53 NEUROFIBROMATOSI ,3 0,85 TALASSEMIE ,5 0,72 EMOCROMATOSI EREDITARIA ,2 3,64 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE ,4 2,71 SINDROME DI KLINEFELTER ,1 / MALATTIA DI VON WILLEBRAND ,7 0,81 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI ,4 0,43 FAVISMO ,8 3,02 ACALASIA ,2 1,16 POLIENDOCRINOPATIE AUTOIMMUNI ,15 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 202 7,3 1,17 PEMFIGO ,1 0,72 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI ,7 1,26 PEMFIGOIDE BOLLOSO ,3 0,76 ARTERITE A CELLULE GIGANTI ,8 0,56 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI ,5 1,28 IPERPLASIA ADRENALICA CONGENITA ,4 0,66 MALATTIA DI BEHCET ,59 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE ,3 1,27 SINDROME DI TURNER ,7 0,01 RETINITE PIGMENTOSA ,5 0,84 EMOFILIA A ,8 25,50 SINDROME DI ARNOLD-CHIARI ,3 0,45 MALATTIA DI CHARCOT-MARIE-TOOTH ,7 1,00 NARCOLESSIA ,9 1,31 18

24 La Tabella 11 riporta le 30 patologie più certificate, filtrando i dati per Centro curante, quindi riferiti ai certificati emessi dai centri della Regione Emilia-Romagna, e comprendenti i certificati dei pazienti residenti in altre Regioni. Il dato che emerge è sovrapponibile a quello riportato nella tabella precedente. Tabella 11 Patologie più frequentemente certificate (Centro certificante) Patologia Casi % 19 % cumulata colonna CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 979 5,4 5,4 CHERATOCONO 930 5,1 10,5 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 814 4,5 14,9 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 631 3,5 18,4 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 530 2,9 21,3 TALASSEMIE 502 2,8 24,1 ESOSTOSI MULTIPLA 499 2,7 26,8 NEUROFIBROMATOSI 453 2,5 29,3 NARCOLESSIA 443 2,4 31,7 EMOCROMATOSI EREDITARIA 426 2,3 34,1 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE 271 1,5 35,5 IPERPLASIA ADRENALICA CONGENITA 265 1,5 37,0 SINDROME DI TURNER 260 1,4 38,4 MALATTIA DI VON WILLEBRAND 250 1,4 39,8 SINDROME DI KLINEFELTER 249 1,4 41,2 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 239 1,3 42,5 MALATTIA DI BEHCET 238 1,3 43,8 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 232 1,3 45,0 FAVISMO 227 1,2 46,3 PEMFIGO 222 1,2 47,5 POLIENDOCRINOPATIE AUTOIMMUNI 218 1,2 48,7 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 210 1,2 49,9 PEMFIGOIDE BOLLOSO 210 1,2 51,0 ATROFIA OTTICA DI LEBER 209 1,1 52,2 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 207 1,1 53,3 ACALASIA 196 1,1 54,4 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 192 1,1 55,4 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 176 1,0 56,4 SINDROME DI MARFAN 176 1,0 57,4 EMOFILIA A 168 0,9 58,3 Per un confronto tra le patologie più certificate dai singoli centri, si riporta nelle Tabelle successive (dalla 12 alla 25) l elenco delle 20 patologie maggiormente certificate dai centri afferenti a ciascuna Azienda. Dall analisi emerge che: - le prime 20 patologie descrivono nelle diverse Aziende quote differenti di casistica; infatti in alcuni casi le prime 20 rappresentano quasi la totalità della casistica, mentre in altri rappresentano poco più della metà. Il primo dei due fenomeni è legato o all alta

25 specializzazione (Istituto Ortopedico Rizzoli) oppure al numero limitato di patologie che l Azienda tratta, il secondo è legato invece alla presenza all interno della stessa Azienda di centri specializzati in branche diverse; - patologie come le connettiviti indifferenziate e il cheratocono sono certificate in pressoché tutte le Aziende; - patologie come le neurofibromatosi e le talassemie sono certificate in alcuni centri selezionati; - la sclerosi laterale amiotrofica rientra tra le patologie maggiormente certificate in tutte le Aziende, anche se presso l Azienda USL di Modena vi è un picco di certificazioni; - patologie come la narcolessia e l esostosi multipla sono di pertinenza pressoché esclusiva rispettivamente dell Azienda USL di Bologna e dell Istituto Ortopedico Rizzoli: la casistica così elevata legata alla rarità delle due condizioni conferma l ampia mobilità attiva che questi Centri hanno; - la maggior parte dei casi di pubertà precoce idiopatica sono certificati dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, a conferma dell alta specializzazione di tale Azienda nell ambito delle patologie pediatriche. 20

26 Tabella 12 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL di Piacenza Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE ,7 16,7 EMOCROMATOSI EREDITARIA 97 10,8 27,5 CHERATOCONO 66 7,3 34,8 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 55 6,1 40,9 TALASSEMIE 48 5,3 46,3 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 35 3,9 50,2 DISTROFIA ENDOTELIALE DI FUCHS 31 3,4 53,6 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 29 3,2 56,8 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 27 3,0 59,8 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 20 2,2 62,1 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 18 2,0 64,1 EMOFILIA A 18 2,0 66,1 PEMFIGO 18 2,0 68,1 MALATTIA DI BEHCET 12 1,3 69,4 AMILOIDOSI PRIMARIE E FAMILIARI 10 1,1 70,5 CONNETTIVITE MISTA 10 1,1 71,6 DERMATOMIOSITE 10 1,1 72,7 PEMFIGOIDE BOLLOSO 10 1,1 73,9 COREA DI HUNTINGTON 9 1,0 74,9 CRIOGLOBULINEMIA MISTA 9 1,0 75,9 ALTRE PATOLOGIE ,1 100 TOTALE 899 Tabella 13 Patologie maggiormente certificate dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CHERATOCONO ,6 10,6 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 104 6,7 17,3 NEUROFIBROMATOSI 97 6,3 23,6 FIBROSI RETROPERITONEALE 60 3,9 27,5 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 54 3,5 30,9 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 48 3,1 34,0 MALATTIA DI BEHCET 47 3,0 37,1 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 42 2,7 39,8 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 41 2,6 42,4 SINDROME DI CHURG STRAUSS 38 2,5 44,9 ANOMALIE CONGENITE DEL CRANIO E/O DELLE OSSA DELLA FACCIA 37 2,4 47,3 SINDROME DI COGAN 35 2,3 49,5 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 34 2,2 51,7 EMOFILIA A 34 2,2 53,9 MALATTIA DI CHARCOT-MARIE-TOOTH 32 2,1 56,0 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE 32 2,1 58,1 GRANULOMATOSI DI WEGENER 24 1,6 59,6 PEMFIGOIDE BENIGNO DELLE MUCOSE 23 1,5 61,1 MALATTIA DI VON WILLEBRAND 21 1,4 62,5 POLIANGIOITE MICROSCOPICA 20 1,3 63,8 ALTRE PATOLOGIE ,2 100 TOTALE

27 Tabella 14 Patologie maggiormente certificate dall Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata EMOCROMATOSI EREDITARIA 122 6,8 6,8 TALASSEMIE 109 6,1 12,8 MALATTIA DI BEHCET 74 4,1 16,9 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 61 3,4 20,3 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 60 3,3 23,7 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 57 3,2 26,8 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 41 2,3 29,1 NEUROFIBROMATOSI 41 2,3 31,4 SINDROME DI DOWN 41 2,3 33,7 MALATTIA DI TAKAYASU 40 2,2 35,9 OSTEODISTROFIE CONGENITE 35 1,9 37,8 GRANULOMATOSI DI WEGENER 32 1,8 39,6 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 32 1,8 41,4 FAVISMO 30 1,7 43,1 SINDROME DI LENNOX GASTAUT 30 1,7 44,7 DERMATOMIOSITE 28 1,6 46,3 MALATTIA DI VON WILLEBRAND 27 1,5 47,8 POLIMIOSITE 27 1,5 49,3 MALATTIA DI CHARCOT-MARIE-TOOTH 26 1,4 50,7 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 26 1,4 52,2 ALTRE PATOLOGIE ,8 100 TOTALE Tabella 15 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL di Modena Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA ,7 18,7 ACALASIA 99 13,4 32,1 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE 89 12,1 44,2 SINDROME DI KLINEFELTER 47 6,4 50,5 SINDROME DI KALLMANN 24 3,3 53,8 MALATTIA DI GAUCHER 20 2,7 56,5 SCLEROSI LATERALE PRIMARIA 19 2,6 59,1 SINDROME DI ARNOLD-CHIARI 16 2,2 61,2 NEUROPATIE EREDITARIE 13 1,8 63,0 SINDROME DI TURNER 13 1,8 64,8 DISTROFIE MUSCOLARI 11 1,5 66,3 NEUROFIBROMATOSI 11 1,5 67,8 PARAPLEGIA SPASTICA EREDITARIA 11 1,5 69,2 DISTROFIA DI LANDOUZY DEJERINE 10 1,4 70,6 MALATTIA DI STEINERT 10 1,4 72,0 NEUROPATIA TOMACULARE 10 1,4 73,3 SINDROME MELAS 10 1,4 74,7 DISTROFIA DI BECKER 8 1,1 75,7 SINDROME ADRENOGENITALE CONGENITA 8 1,1 76,8 ATASSIA DI FRIEDREICH 7 0,9 77,8 ALTRE PATOLOGIE ,2 100 TOTALE

28 Tabella 16 Patologie maggiormente certificate dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CHERATOCONO ,0 10,0 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 114 7,2 17,2 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 91 5,7 22,9 EMOCROMATOSI EREDITARIA 82 5,2 28,1 TALASSEMIE 78 4,9 33,0 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 70 4,4 37,4 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 55 3,5 40,9 POLIPOSI FAMILIARE 53 3,3 44,2 PEMFIGO 49 3,1 47,3 NEUROFIBROMATOSI 44 2,8 50,1 PEMFIGOIDE BOLLOSO 41 2,6 52,7 PORFIRIE 37 2,3 55,0 FAVISMO 36 2,3 57,3 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 25 1,6 58,9 CRIOGLOBULINEMIA MISTA 23 1,5 60,3 GRANULOMATOSI DI WEGENER 23 1,5 61,8 POLIANGIOITE MICROSCOPICA 22 1,4 63,2 SFEROCITOSI EREDITARIA 22 1,4 64,5 MALATTIA DI BEHCET 19 1,2 65,7 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 17 1,1 66,8 ALTRE PATOLOGIE ,2 100 TOTALE Tabella 17 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL di Bologna Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata NARCOLESSIA ,4 17,4 CHERATOCONO ,9 29,3 ATROFIA OTTICA DI LEBER 203 8,1 37,4 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 111 4,4 41,8 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE 88 3,5 45,3 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 81 3,2 48,6 MALATTIA DI CHARCOT-MARIE-TOOTH 78 3,1 51,7 SINDROME DI LENNOX GASTAUT 74 3,0 54,6 MALATTIA DI STEINERT 68 2,7 57,3 SINDROME DI ARNOLD-CHIARI 49 2,0 59,3 NEUROFIBROMATOSI 47 1,9 61,2 DISTROFIA DI DUCHENNE 45 1,8 63,0 DISTROFIE MUSCOLARI 43 1,7 64,7 COREA DI HUNTINGTON 42 1,7 66,4 SCLEROSI TUBEROSA 41 1,6 68,0 SINDROME DI KEARNS SAYRE 41 1,6 69,6 MALATTIE SPINOCEREBELLARI 40 1,6 71,2 AMILOIDOSI PRIMARIE E FAMILIARI 38 1,5 72,7 MIOPATIE CONGENITE EREDITARIE 38 1,5 74,3 PARAPLEGIA SPASTICA EREDITARIA 32 1,3 75,5 ALTRE PATOLOGIE ,5 100 TOTALE

29 Tabella 18 Patologie maggiormente certificate dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA ,1 10,1 IPERPLASIA ADRENALICA CONGENITA 236 5,1 15,2 SINDROME DI TURNER 205 4,4 19,6 POLIENDOCRINOPATIE AUTOIMMUNI 190 4,1 23,6 NEUROFIBROMATOSI 163 3,5 27,1 SINDROME DI MARFAN 132 2,8 29,9 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 121 2,6 32,5 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 118 2,5 35,1 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 113 2,4 37,5 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 112 2,4 39,9 MALATTIA DI VON WILLEBRAND 111 2,4 42,3 SINDROME DI KLINEFELTER 97 2,1 44,3 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 96 2,1 46,4 IMMUNODEFICIENZE PRIMARIE 93 2,0 48,4 EMOCROMATOSI EREDITARIA 89 1,9 50,3 SINDROME DA PSEUDO-OSTRUZIONE INTESTINALE 82 1,8 52,0 SINDROME DI NOONAN 79 1,7 53,7 RETINITE PIGMENTOSA 75 1,6 55,3 ACALASIA 73 1,6 56,9 FAVISMO 70 1,5 58,4 ALTRE PATOLOGIE ,6 100 TOTALE Tabella 19 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL di Imola Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 43 24,6 24,6 CHERATOCONO 33 18,9 43,4 NEUROFIBROMATOSI 16 9,1 52,6 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 15 8,6 61,1 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 11 6,3 67,4 SINDROME DI KLINEFELTER 7 4,0 71,4 SINDROMI DA ANEUPLOIDIA CROMOSOMICA 6 3,4 74,9 SINDROME DI WILLIAMS 4 2,3 77,1 ATROFIA OTTICA DI LEBER 3 1,7 78,9 ANGIOEDEMA EREDITARIO 2 1,1 80,0 CISTITE INTERSTIZIALE 2 1,1 81,1 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 2 1,1 82,3 DISTURBI DEL CICLO DELL'UREA 2 1,1 83,4 PARAPLEGIA SPASTICA EREDITARIA 2 1,1 84,6 SINDROME DI DI GEORGE 2 1,1 85,7 SINDROME DI PRADER WILLI 2 1,1 86,9 AMILOIDOSI PRIMARIE E FAMILIARI 1 0,6 87,4 ATASSIA CEREBELLARE EREDITARIA DI MARIE 1 0,6 88,0 DISTROFIA DI BECKER 1 0,6 88,6 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 1 0,6 89,1 ALTRE PATOLOGIE 19 10,9 100 TOTALE

30 Tabella 20 Patologie maggiormente certificate dall Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE ,3 25,3 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS ,7 38,0 TALASSEMIE ,6 49,5 CHERATOCONO 93 5,6 55,1 SPRUE CELIACA 80 4,8 59,9 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 55 3,3 63,2 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 51 3,1 66,3 ANOMALIE CONGENITE DEL CRANIO E/O DELLE OSSA DELLA FACCIA 50 3,0 69,3 MALATTIA DI BEHCET 36 2,2 71,5 DISTONIA DI TORSIONE IDIOPATICA 35 2,1 73,6 SINDROME DI KLINEFELTER 32 1,9 75,5 DERMATOMIOSITE 30 1,8 77,3 POLIMIOSITE 27 1,6 78,9 GRANULOMATOSI DI WEGENER 26 1,6 80,5 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 24 1,4 81,9 FAVISMO 22 1,3 83,2 MALATTIA DI VON WILLEBRAND 18 1,1 84,3 SINDROME DI CHURG STRAUSS 18 1,1 85,4 PEMFIGO 16 1,0 86,4 CONNETTIVITE MISTA 15 0,9 87,3 ALTRE PATOLOGIE ,7 100 TOTALE Tabella 21 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL della Romagna Sede di Ravenna Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 46 12,6 12,6 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 40 11,0 23,6 MALATTIA DI LYME 24 6,6 30,2 PEMFIGOIDE BOLLOSO 16 4,4 34,6 PEMFIGO 14 3,8 38,5 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 13 3,6 42,0 ACALASIA 12 3,3 45,3 FAVISMO 10 2,7 48,1 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 9 2,5 50,5 GASTROENTERITE EOSINOFILA 8 2,2 52,7 CHERATOCONO 7 1,9 54,7 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 7 1,9 56,6 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 7 1,9 58,5 COLANGITE PRIMITIVA SCLEROSANTE 6 1,6 60,2 EMOFILIA A 6 1,6 61,8 MALATTIA DI WILSON 6 1,6 63,5 TALASSEMIE 6 1,6 65,1 ANEMIE EREDITARIE 5 1,4 66,5 CISTITE INTERSTIZIALE 5 1,4 67,9 IMMUNODEFICIENZE PRIMARIE 5 1,4 69,2 ALTRE PATOLOGIE ,8 100 TOTALE

31 Tabella 22 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL della Romagna Sede di Forlì Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CISTITE INTERSTIZIALE 56 36,8 36,8 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 30 19,7 56,6 MALATTIA DI LYME 21 13,8 70,4 PEMFIGO 12 7,9 78,3 PEMFIGOIDE BOLLOSO 11 7,2 85,5 DERMATITE ERPETIFORME 5 3,3 88,8 SINDROME DI MARFAN 5 3,3 92,1 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 4 2,6 94,7 ANGIOEDEMA EREDITARIO 2 1,3 96,1 SINDROME DI KEARNS SAYRE 2 1,3 97,4 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEGLI AMINOACIDI 1 0,7 98,0 DISTURBI DEL METABOLISMO INTERMEDIO DEGLI ACIDI GRASSI E DEI MITOCONDRI 1 0,7 98,7 EPIDERMOLISI BOLLOSA 1 0,7 99,3 SINDROME DI CHURG STRAUSS 1 0,7 100 TOTALE 152 Tabella 23 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL della Romagna Sede di Cesena Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata MALATTIA DI VON WILLEBRAND 57 9,5 9,5 POLINEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA DEMIELINIZZANTE 33 5,5 15,1 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 32 5,4 20,4 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 31 5,2 25,6 DISORDINI EREDITARI TROMBOFILICI 30 5,0 30,7 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 30 5,0 35,7 EMOFILIA A 27 4,5 40,2 DEFICIENZA CONGENITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE 24 4,0 44,2 EMOCROMATOSI EREDITARIA 20 3,4 47,6 EMOFILIA B 19 3,2 50,8 FAVISMO 18 3,0 53,8 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 18 3,0 56,8 COREA DI HUNTINGTON 17 2,8 59,6 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 15 2,5 62,1 MALATTIA DI BEHCET 14 2,3 64,5 PEMFIGOIDE BOLLOSO 14 2,3 66,8 POLIMIOSITE 10 1,7 68,5 GRANULOMATOSI DI WEGENER 9 1,5 70,0 PEMFIGO 9 1,5 71,5 SFEROCITOSI EREDITARIA 7 1,2 72,7 ALTRE PATOLOGIE ,3 100 TOTALE

32 Tabella 24 Patologie maggiormente certificate dall Azienda USL della Romagna Sede di Rimini Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata CHERATOCONO 73 15,5 15,5 CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE 33 7,0 22,6 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA 29 6,2 28,7 MALATTIA DI FABRY 24 5,1 33,8 PEMFIGOIDE BOLLOSO 20 4,3 38,1 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 20 4,3 42,3 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 17 3,6 46,0 FAVISMO 16 3,4 49,4 MALATTIA DI BEHCET 16 3,4 52,8 LICHEN SCLEROSUS ET ATROPHICUS 15 3,2 56,0 SINDROME DI KLINEFELTER 13 2,8 58,7 SINDROME DI KAWASAKI 12 2,6 61,3 SFEROCITOSI EREDITARIA 10 2,1 63,4 SINDROME DI CHURG STRAUSS 9 1,9 65,3 ANO IMPERFORATO 8 1,7 67,0 POLIMIOSITE 8 1,7 68,7 ACALASIA 7 1,5 70,2 ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI 7 1,5 71,7 GASTROENTERITE EOSINOFILA 7 1,5 73,2 ATRESIA ESOFAGEA E/O FISTOLA TRACHEOESOFAGEA 6 1,3 74,5 ALTRE PATOLOGIE ,5 100 TOTALE 470 Tabella 25 Patologie maggiormente certificate dall Istituto Ortopedico Rizzoli Patologia certificata Pazienti % riga % cumulata ESOSTOSI MULTIPLA ,6 73,6 OSTEOGENESI IMPERFETTA 55 8,3 81,9 SINDROME DI EHLERS-DANLOS 20 3,0 84,9 SINDROME DI PRADER WILLI 15 2,3 87,2 NEUROFIBROMATOSI 13 2,0 89,1 DISPLASIA FIBROSA 11 1,7 90,8 ACONDROPLASIA 9 1,4 92,2 ARTROGRIPOSI MULTIPLE CONGENITE 9 1,4 93,5 SINDROME DI MAFFUCCI 7 1,1 94,6 MALATTIA DI FAIRBANK 6 0,9 95,5 SINDROME DI KLIPPEL FEIL 6 0,9 96,4 ATROFIE MUSCOLARI SPINALI 3 0,5 96,8 RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VIT. D-RESISTENTE 3 0,5 97,3 SINDROME DI ARNOLD-CHIARI 3 0,5 97,7 DISCONDROSTEOSI 2 0,3 98,0 ISTIOCITOSI X 2 0,3 98,3 MALATTIA DI CHARCOT-MARIE-TOOTH 2 0,3 98,6 MIOPATIA CENTRAL CORE 2 0,3 98,9 SINDROME DI MCCUNE ALBRIGHT 2 0,3 99,2 DISTROFIA DI LANDOUZY DEJERINE 1 0,2 99,4 ALTRE PATOLOGIE 4 0,6 100 TOTALE

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2015 e confronto con altri flussi informativi - SETTIMA EDIZIONE - Redazione a cura di Matteo Volta, Maria

Dettagli

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2012 e confronto con altri flussi informativi - QUARTA EDIZIONE - Redazione a cura di Matteo Volta, Elisa

Dettagli

Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive

Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive Elisa Rozzi Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Assessorato Politiche

Dettagli

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2011 e confronto con altri flussi informativi

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2011 e confronto con altri flussi informativi Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2011 e confronto con altri flussi informativi - TERZA EDIZIONE - Redazione a cura di Matteo Volta, Elisa

Dettagli

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare - AOU Federico II REGIONE CAMPANIA REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE 1 RAPPORTO

Dettagli

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare REGIONE CAMPANIA REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE 2 RAPPORTO 31 AGOSTO 2012 A

Dettagli

PRESIDI DI RIFERIMENTO REGIONALE (D.G.R. n. 205/2005 D.G.R. n. 395/2004) Tumori

PRESIDI DI RIFERIMENTO REGIONALE (D.G.R. n. 205/2005 D.G.R. n. 395/2004) Tumori PRESIDI DI RIFERIMENTO REGIONALE (D.G.R. n. 205/2005 D.G.R. n. 395/2004) Tumori Tumore di Wilms RB0010 Pediatria Ospedale Silvestrini Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione, del metabolismo

Dettagli

ESENZIONI PER MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA

ESENZIONI PER MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA ESENZIONI PER MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA - Dicembre 2014 - Centro Territoriale Malattie Rare INTRODUZIONE Vengono definite Malattie Rare quelle patologie con prevalenza inferiore ad una soglia stabilita

Dettagli

MALATTIE RARE NELL ASL di BRESCIA

MALATTIE RARE NELL ASL di BRESCIA MALATTIE RARE NELL ASL di BRESCIA Relazione epidemiologica al 31 Dicembre 2010 Dipartimento Cure Primarie Centro Territoriale Malattie Rare PAZIENTI AFFETTI da MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA Relazione

Dettagli

ASSISTENZA. Le Malattie Rare nel Distretto di Poggiardo dell ASL di Lecce

ASSISTENZA. Le Malattie Rare nel Distretto di Poggiardo dell ASL di Lecce ASSISTENZA Le Malattie Rare nel Distretto di Poggiardo dell ASL di Lecce Poter gestire e aggiornare il Registro delle MR anche a livello distrettuale può consentire, attraverso l applicazione di analisi

Dettagli

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE

REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE Direzione Generale per la tutela la salute e il coordinamento SSR Centro di Coordinamento Regionale per le Rare REGIONE CAMPANIA REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE RARE 3 RAPPORTO 14 Maggio 2014 A cura

Dettagli

Allegato B Strutture di riferimento dell area vasta interregionale per le malattie rare per gruppi di patologie di cui al D.M. 279/2001 1 GRUPPO Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Veneto Provincia

Dettagli

RETE DEI PRESIDI PER LE MALATTIE RARE PREVISTE NEL DM n.279/2001

RETE DEI PRESIDI PER LE MALATTIE RARE PREVISTE NEL DM n.279/2001 ALLEGATO 1 RETE DEI PRESIDI PER LE MALATTIE RARE PREVISTE NEL DM n.279/2001 RA0010 MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE HANSEN MALATTIA DI RA0020 MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE WHIPPLE MALATTIA DI RA0030

Dettagli

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE Verso l accreditamento delle cure palliative in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio assistenza territoriale Direzione

Dettagli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O Istituzione Commissione per la valutazione della richiesta di farmaci non erogabili

Dettagli

RETE REGIONALE DELLE MALATTIE RARE

RETE REGIONALE DELLE MALATTIE RARE RA0010 HANSEN MALATTIA DI 3 - Nuoro S. Francesco Dermatologia RA0010 HANSEN MALATTIA DI 8 - Cagliari SS. Trinità Dermatologia RA0010 HANSEN MALATTIA DI Sassari Azienda ospedaliero universitaria di SS Clinica

Dettagli

ATTESO che il medesimo provvedimento regionale stabilisce i criteri per detto riconoscimento;

ATTESO che il medesimo provvedimento regionale stabilisce i criteri per detto riconoscimento; DGR 2725 DD 12.9.2003 LA GIUNTA REGIONALE PREMESSO che con deliberazione G.R. n. 3277 del 27 settembre 2002 sono stati individuati i Presidi regionali per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi delle

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 61 del 10/03/2014

Delibera della Giunta Regionale n. 61 del 10/03/2014 Delibera della Giunta Regionale n. 61 del 10/03/2014 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Direzione Generale Tutela salute e coor.to del Sistema Sanitario

Dettagli

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione

Dettagli

La rete per i malati rari in provincia di Trento

La rete per i malati rari in provincia di Trento La rete per i malati rari in provincia di Trento Luciano Flor Direttore Generale Azienda Sanitaria Trento COSA HANNO IN COMUNE LE MR? 70-75% esordiscono in età pediatrica 80% di origine genetica croniche

Dettagli

Regione Calabria. Dipartimento Tutela della Salute Settore Area LEA. Servizio Organizzazione Rete Ospedaliera Pubblica e Privata e Residenzialità

Regione Calabria. Dipartimento Tutela della Salute Settore Area LEA. Servizio Organizzazione Rete Ospedaliera Pubblica e Privata e Residenzialità Regione Calabria Dipartimento Tutela della Salute Settore Area LEA Servizio Organizzazione Rete Ospedaliera Pubblica e Privata e Residenzialità Le Malattie Rare Sono malattie poco diffuse A volte poco

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

Strutture di riferimento dell area vasta interregionale per le malattie rare per gruppi di patologie di cui al D.M. 279/2001

Strutture di riferimento dell area vasta interregionale per le malattie rare per gruppi di patologie di cui al D.M. 279/2001 ALLEGATOB alla Dgr n. 2046 del 03 luglio 2007 pag. 1/10 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. del pag. 1/10 Strutture di riferimento dell area vasta interregionale per le malattie rare per

Dettagli

ATTESO che il medesimo provvedimento regionale stabilisce i criteri per detto riconoscimento;

ATTESO che il medesimo provvedimento regionale stabilisce i criteri per detto riconoscimento; DGR 2725 DD 12.9.2003 LA GIUNTA REGIONALE PREMESSO che con deliberazione G.R. n. 3277 del 27 settembre 2002 sono stati individuati i Presidi regionali per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi delle

Dettagli

Il ruolo delle reti terziarie: la collaborazione con Orphanet-Italia

Il ruolo delle reti terziarie: la collaborazione con Orphanet-Italia Il ruolo delle reti terziarie: la collaborazione con Orphanet-Italia La Raccomandazione 2009/C 151/02 della Commissione Europea ha invitato gli Stati Membri ad adottare piani/strategie nazionali per le

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

L esperienza dell ASL di Brescia nella tutela della salute dei migranti

L esperienza dell ASL di Brescia nella tutela della salute dei migranti Convegno Salute e Migrazione Milano, 18 maggio 2012 L esperienza dell ASL di Brescia nella tutela della salute dei migranti Dr. El-Hamad Issa Consulente scientifico - Servizio di Medicina del Disagio -

Dettagli

ALLEGATOC alla Dgr n. 2046 del 03 luglio 2007 pag. 1/76. ALLEGATO C Dgr n. del pag. 1/76. giunta regionale 8^ legislatura

ALLEGATOC alla Dgr n. 2046 del 03 luglio 2007 pag. 1/76. ALLEGATO C Dgr n. del pag. 1/76. giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 2046 del 03 luglio 2007 pag. 1/76 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO C Dgr n. del pag. 1/76 Strutture ed Unità Operative di riferimento (Centri di riferimento) dell area vasta

Dettagli

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SIDROMI CORRELATE EMILIA-ROMAGA, 1 GEAIO 2010-31 DICEMBRE 2012 Segnalazioni di MCJ el periodo 2010-2012 sono pervenute al Sevizio Sanità pubblica

Dettagli

La tutela dei pazienti affetti da malattie rare

La tutela dei pazienti affetti da malattie rare La tutela dei pazienti affetti da malattie rare Isabella Quinti Responsabile Centro di Riferimento Immunodeficienze Primitive Sapienza Università di Roma La tutela Sociale: Non sentirsi solo Legislativa

Dettagli

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2016 e confronto con altri flussi informativi - OTTAVA EDIZIONE - Redazione a cura di Matteo Volta, Laura

Dettagli

RA0030. Malattia di Lyme RA0030 AOU Udine (ped) (adu) RA0010 AOU Trieste RB0010 RB0020 RB0040 RB0050 RBG010

RA0030. Malattia di Lyme RA0030 AOU Udine (ped) (adu) RA0010 AOU Trieste RB0010 RB0020 RB0040 RB0050 RBG010 Allegato C Strutture ed Unità Operative di riferimento (Centri di riferimento) dell area vasta interregionale per le malattie rare per gruppi di patologie di cui al D.M. 279/2001 *= Malattie con esempi

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

La rete delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d Aosta: stato dell arte Dario Roccatello e Simone Baldovino

La rete delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d Aosta: stato dell arte Dario Roccatello e Simone Baldovino La rete delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d Aosta: stato dell arte Dario Roccatello e Simone Baldovino CMID, Centro di Coordinamento Rete per le malattie Rare del Piemonte e della Valle d

Dettagli

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2010 e confronto con altri flussi informativi

Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2010 e confronto con altri flussi informativi Il Registro regionale per le malattie rare dell Emilia-Romagna Analisi dei dati di attività 2007-2010 e confronto con altri flussi informativi - SECONDA EDIZIONE - Redazione a cura di Matteo Volta, Elisa

Dettagli

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE

LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE Attività e caratteristiche organizzative Il Progetto Cronos, promosso nel settembre del 2000 dal Ministero della Salute in collaborazione con l

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione

Dettagli

Paola Zuech Registro delle Malattie Rare della della Provincia Autonoma di Bolzano

Paola Zuech Registro delle Malattie Rare della della Provincia Autonoma di Bolzano STIMA DELLA PROBABILITÀ DI ERRORE NELLA DIAGNOSI DI MALATTIE RARE, IN ASSENZA DI UN ACCREDITAMENTO DEI CENTRI DI RIFERIMENTO BASATO SULL ANALISI DI INDICATORI DI COMPETENZA OGGETTIVI E MISURABILI L ESPERIENZA

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

Conferenza Stampa. Nasce il Polo Neurologico. interaziendale. diretto da Enrico Montanari

Conferenza Stampa. Nasce il Polo Neurologico. interaziendale. diretto da Enrico Montanari Conferenza Stampa Nasce il Polo Neurologico interaziendale diretto da Enrico Montanari Martedì 15 dicembre 2015 ore 11.00 Sala Riunioni Direzione Generale AUSL di Parma Alla Conferenza Stampa sono presenti:

Dettagli

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

INFEZIONE DA HIV e AIDS

INFEZIONE DA HIV e AIDS Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale

Dettagli

Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino.

Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino. T I C K E T Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino. Le per le quali è dovuto il ticket, possono essere così riassunte: - specialistiche

Dettagli

7. Assistenza primaria

7. Assistenza primaria 7. Assistenza primaria BSIP Marka Assistenza primaria 7.1. Medicina di base L assistenza distrettuale, allo scopo di coordinare ed integrare tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del

Dettagli

MALATTIE RARE (MR) IN PROVINCIA DI BERGAMO ANALISI DEI DATI DI ESENZIONE 2014

MALATTIE RARE (MR) IN PROVINCIA DI BERGAMO ANALISI DEI DATI DI ESENZIONE 2014 MALATTIE RARE (MR) IN PROVINCIA DI BERGAMO ANALISI DEI DATI DI ESENZIONE 2014 a cura di Alberto Zucchi Servizio Epidemiologico Aziendale - Dipartimento PAC ASL di Bergamo Premessa Questo report non rappresenta

Dettagli

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del

Dettagli

www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano

www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano verso Damasco verso Damasco l incontro con Vittorio Ventafridda un nuovo modello di cure (modello Floriani)

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 AZIENDA USL DI RAVENNA BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 Gruppo di lavoro Coordinamento Milva Fanti Redazione dei capitoli Presentazione e conclusioni: Capitolo 1: Giuliano Silvi Capitolo 2: Gianni

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 1, del 16 Gennaio 21 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 2 settimana del 21 (6-12 Gennaio 21) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta LA FONDAZIONE La Fondazione L Istituto Neurologico Carlo Besta, fondato nel 1918 e classificato dal 1981 come Istituto di Ricerca e

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

OGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".

OGGETTO: Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni. Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli

Dato atto che con delibera 1235 del 22.09.1999 il Consiglio regionale ha adottato il Piano Sanitario Regionale per il triennio 1999 2002;

Dato atto che con delibera 1235 del 22.09.1999 il Consiglio regionale ha adottato il Piano Sanitario Regionale per il triennio 1999 2002; Page 1 of 8 Prot. N. (OSP/05/33015) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Dato atto che con delibera 1235 del 22.09.1999 il Consiglio regionale ha adottato il Piano Sanitario Regionale per il triennio

Dettagli

Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura

Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Introduzione Gli indicatori calcolati sugli anni di vita persi per morte prematura (PYLLs) combinano insieme le informazioni relative alla numerosità

Dettagli

LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA. Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014

LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA. Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014 LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014 1 Le prestazioni di procreazione medicalmente assistita non sono mai state inserite nei Livelli essenziali di assistenza,

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia. Giovanna Beretta

La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia. Giovanna Beretta La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia Giovanna Beretta SOTTOGRUPPO 1 Rilevanza della Medicina Riabilitativa Rappresentanti Conferenza Stato-Regioni Abruzzo Campania Emilia Romagna Lombardia

Dettagli

Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma

Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Distress emozionale Da un indagine effettuata dalla Societa Italiana di Psico - Oncologia (SIPO) su 1108 pazienti

Dettagli

Terapia del dolore e cure palliative

Terapia del dolore e cure palliative Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.

Dettagli

Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013

Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013 Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013 Il contesto normativo regionale DGR 7328 del 11 dicembre 2001 Individuazione della rete regionale

Dettagli

L uso attuale del PSA in Italia

L uso attuale del PSA in Italia L uso attuale del PSA in Italia Regione Emilia-Romagna Priscilla Sassoli de Bianchi, Flavia Baldacchini, Carlo Naldoni, Lauro Bucchi Regione Veneto Elena Schievano, Ugo Fedeli, Mario Saugo e Manuel Zorzi

Dettagli

Malattie neurologiche: indicatori epidemiologici e socio-sanitari

Malattie neurologiche: indicatori epidemiologici e socio-sanitari Malattie neurologiche: indicatori epidemiologici e socio-sanitari WORKSHOP 11 novembre 2010, 9.00-13.00 P. Zuech Osservatorio Epidemiologico Malattie neurologiche: indicatori epidemiologici e socio-sanitari

Dettagli

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE

RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE Dati Ridi (0-29 anni) Anno 2013 Servizio Epidemiologia Clinica e Valutativa Trento giugno 2014 A cura di Silvano Piffer

Dettagli

Celiachia: da malattia rara a malattia sociale

Celiachia: da malattia rara a malattia sociale Mastering the coeliac condition from medicine to social sciences and food technology 29-31 marzo 2012 FIRENZE Celiachia: da malattia rara a malattia sociale Marco Silano Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

Percorsi di innovazione nelle Cure Primarie L integrazione socio-sanitaria tra innovazione e sostenibilità L integrazione socio-sanitaria tra innovazione e sostenibilità Esperienze regionali a confronto:

Dettagli

TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse)

TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse) CONVENZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA E LA REGIONE PIEMONTE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO INTERREGIONALE DI COORDINAMENTO PER LE MALATTIE RARE. TRA la Regione Piemonte, codice fiscale 800876770016,

Dettagli

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

3. Morbo celiaco, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme.

3. Morbo celiaco, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme. D.M. 8-6-2001 Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare. Pubblicato nella Gazz. Uff. 5 luglio 2001, n. 154. Epigrafe Premessa 1. Ambito di applicazione.

Dettagli

Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. del

Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. del OGGETTO: Attivazione dell applicativo regionale informatizzato per la prescrizione, la dispensazione e il monitoraggio dell ormone della crescita (GH). NOTA PER LA TRASPARENZA: il presente provvedimento

Dettagli

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali - 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Oggetto: Deliberazione Giunta Regionale del 5 maggio 2009 n. 247 Partecipazione alla spesa sanitaria ticket.

Oggetto: Deliberazione Giunta Regionale del 5 maggio 2009 n. 247 Partecipazione alla spesa sanitaria ticket. Regione Calabria Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Il Dirigente Generale Prot. n. Ai Direttori Generali e Commissari Straordinari Aziende Sanitarie ed Ospedaliere Al Presidente Fondazione

Dettagli

Aspetti organizzativi e legislativi sulla donazione del sangue cordonale in Emilia-Romagna. Nicola Alvaro CRT-ER

Aspetti organizzativi e legislativi sulla donazione del sangue cordonale in Emilia-Romagna. Nicola Alvaro CRT-ER Aspetti organizzativi e legislativi sulla donazione del sangue cordonale in Emilia-Romagna Nicola Alvaro CRT-ER Parma, 17-10-2013 PREMESSA Incrementare i prelievi di SCO è, ormai da tempo, un obiettivo

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 15894 del 14/12/2012 Proposta: DPG/2012/16629 del 10/12/2012 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

La ricerca che allunga la vita: come nasce un vaccino. San Marino, 24 marzo 2006 Claudio Buttarelli vicepresidente Uniamo FIMR

La ricerca che allunga la vita: come nasce un vaccino. San Marino, 24 marzo 2006 Claudio Buttarelli vicepresidente Uniamo FIMR . La ricerca che allunga la vita: come nasce un vaccino. San Marino, 24 marzo 2006 Claudio Buttarelli vicepresidente Uniamo FIMR Chi è Uniamo? Uniamo è l alleanza nazionale che riunisce le associazioni

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli