CONCORDATO PREVENTIVO (art. 160 l. fall.)

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1 CONCORDATO PREVENTIVO (art. 160 l. fall.) q PRESUPPOSTI: stato di crisi / insolvenza q FINALITÀ: liquidazione/risanamento dell impresa q INIZIATIVA debitore con PROPOSTA ai creditori: Ø RISTRUTTURAZIONE dei debiti: dilazione pagamenti e pagamenti in percentuale dei creditori eventuale cessione dei beni ai creditori suddivisione dei creditori in classi con trattamenti differenziati Ø CONTINUITÀ AZIENDALE: anche da parte di un terzo

2 Concordato preventivo q Composizione crisi concordata con i creditori: Ø concordati con finalità «liquidatoria»: pagamento di almeno il 20% dei creditori chirografari Ø concordati in «continuità aziendale»: nessun limite minimo di soddisfacimento dei creditori q NON occorre garantire il pagamento integrale dei creditori privilegiati: Ø pagamento sulla base del valore di mercato del bene sul quale insiste il privilegio

3 Effetti per il debitore e i creditori q Il debitore conserva AMMINISTRAZIONE dei beni e PUÒ CONTINUARE l impresa (se previsto nella proposta) q Per i creditori: divieto di AZIONI ESECUTIVE INDIVIDUALI (come nel fallimento) q Se il concordato sfocia nel fallimento: Ø i pagamenti già eseguiti restano salvi (non sono revocabili) Ø crediti sorti in esecuzione della procedura sono prededucibili

4 Pubblicità della domanda Comunicazione al P.M.: può intervenire nel procedimento di ammissione e chiedere il fallimento, se la domanda è rigettata PUBBLICAZIONE domanda nel REGISTRO delle imprese a cura del cancelliere. EFFETTI: - CREDITORI CONCORSUALI sono quelli anteriori alla pubblicazione della domanda - CREDITORI EXTRACONCORSUALI sono quelli successivi. - Art. 168: divieto di iniziare azioni esecutive e cautelari sul patrimonio del debitore.

5 EFFETTI sostanziali per il ricorrente q Decorrono da presentazione domanda sino all omologazione del concordato: ØVINCOLI ai poteri del debitore per gli atti di straordinaria amministrazione Ø NON operano cause di scioglimento società per riduzione del capitale sotto il minimo legale Ø NON si applicano le norme che impongono la riduzione del capitale per perdite (art. 182 sexies)

6 POTERI del debitore Il debitore può compiere : 1) atti di ordinaria amministrazione 2) atti di straordinaria amministrazione solo se URGENTI e AUTORIZZATI dal Tribunale. I crediti derivanti da tali atti sono: a) prededucibili; b) esenti da revocatorie fallimentari; c) non integranoreati di bancarotta

7 Domanda di ammissione Ricorso al Tribunale da parte del debitore: proposta ai creditori sulla base di un PIANO e documentazione allegata (art. 160) Eventuale concordato in bianco o con riserva: si presenta la domanda ma ci si riserva di presentare il piano e la documentazione successivamente entro un termine fissato dal giudice compreso tra gg.

8 Piano e documentazione (art. 161) a) relazione su situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell impresa b) stato analitico ed estimativo delle attività c) elenco nominativo dei creditori (con indicazione dei rispettivi crediti e di eventuali cause di prelazione) d) piano con modalità e tempi di adempimento della proposta e) relazione di un professionista sulla veridicità dati aziendali e sulla fattibilità del piano q Nei concordati in continuità occorrono anche: indicazione dei costi e dei ricavi attesi relazione del professionista sulla funzionalità al miglior soddisfacimento dei creditori

9 DOMANDA CON RISERVA (art. 161, commi 6 ss.) q Ricorso al Tribunale: domanda + bilanci ultimi 3 esercizi + elenco nominativo dei creditori Ø con RISERVA di presentare proposta, piano e documentazione entro un termine fissato dal giudice (compreso tra gg.) VANTAGGI: A) anticipazione EFFETTI del concordato: blocco azioni esecutive e cautelari; blocco delle ipoteche. B) prededucibilità dei crediti e dei finanziamenti Eventuale anticipazione della nomina del COMMISSARIO GIUDIZIALE

10 OBBLIGHI INFORMATIVI del debitore (art. 161, co. 8) q OBBLIGHI informativi periodici del debitore su: a) situazione finanziaria dell impresa b) attività compiuta in vista della predisposizione piano e proposta. q Vigilanza del commissario giudiziale: eventuale richiesta di abbreviazione termine. q VIOLAZIONE obblighi informativi: inammissibilità domanda di concordato (art. 162).

11 MIGRAZIONE da concordato «in bianco» ad accordo di ristrutturazione dei debiti q Possibile il passaggio da concordato in bianco ad un accordo di ristrutturazione dei debiti: entro il termine fissato per la proposta: Ø si conservano gli EFFETTI già prodotti nella fase precedente q Se invece NON è presentata alcuna proposta: la domanda di concordato è inammissibile: Ø si potrà eventualmente dichiarare il fallimento, se il debitore è insolvente

12 GIUDIZIO DI AMMISSIONE (artt. 162 e 163) Verifiche del Tribunale: 1) nel concordato liquidatorio: garanzia pagamento almeno 20% chirografari (art. 160) 2) indicazione nel piano dell utilità specifica per i creditori 3) assenza di alterazioni cause legittime di prelazione 4) correttezza criteri di formazione delle classi dei creditori (ovepreviste)

13 Ammissione alla procedura (art. 163) q DECRETO di apertura della procedura: a) nomina giudice delegato e commissario giudiziale b) convocazione dei creditori non oltre 120 gg. dal decreto c) consegna, entro 7 gg., delle scritture contabili e delle scritture fiscali obbligatorie Il decreto deve essere annotato dal giudice delegato sotto l ultima scrittura dei libri presentati dal debitore

14 Convocazione dei creditori e inventario Convocazione di TUTTI i creditori sia quelli con diritto di voto (chirografari) sia quelli senza voto (privilegiati). Se il numero dei creditori è rilevante: avviso pubblicato in uno o più quotidiani nazionali. Il commissario deve redigere: a) un INVENTARIO del patrimonio del debitore b) una RELAZIONE sulla condotta del debitore, sulle cause del dissesto e sulle proposte di concordato (deposito 45 gg. prima adunanza)

15 RELAZIONI del commissario (art. 172) Relazione particolareggiata su: a) condotta del debitore e cause del dissesto, b) proposta del debitore (fattibilità e convenienza) ALMENO 45 gg. prima adunanza Relazione integrativa con comparazione fra tutte le proposte di concordato depositate (almeno 10 gg. prima adunanza) Ulteriore relazione integrativa se il debitore modifica, a sua volta, la propria proposta. Rapporti riepilogativi periodici e finali nel concordato con continuità aziendale

16 Proposte concorrenti (art. 163, comma 4) q Creditori che rappresentano il 10% crediti possono presentare, almeno 30 gg. prima dell adunanza dei creditori: una proposta concorrente con un piano e l attestazionedel professionista sulla fattibilità q Le proposte concorrenti NON sono ammissibili se il debitore assicura il pagamento del 40% (nel Codice della crisi, 30%) dei crediti (con attestazione dal professionista).

17 ADUNANZA DEI CREDITORI q TUTTI i creditori possono intervenire TRANNE quelli successivi alla pubblicazione della domanda di concordato (perchè non sono creditori concorsuali ). Creditori PRIVILEGIATI NON hanno diritto di voto (solo intervento), a meno che: a) rinuncino al privilegio (votano per la parte di credito non coperta da garanzia ); b) sia previsto un soddisfacimento non integrale (votano per la parte residua del credito )

18 Approvazione del concordato q Art. 177 : Ø il concordato è approvato se ottiene il voto favorevole dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto Ø se sono previste classi di creditori: occorre ANCHE il voto favorevole del maggior maggior numero di classi

19 OMOLOGAZIONE q Esito negativo della votazione: il Tribunale dichiara inammissibile la proposta di concordato (art. 179) q Esito positivo: si apre il GIUDIZIO di omologazione (art. 180): Ø in esso il Tribunale può valutare la convenienza della proposta solo se è stata contestata da un creditore dissenziente Ø in tal caso si valuta la convenienza per il creditore in confronto alle alternative concretamente praticabili e, in particolare, rispetto al fallimento

20 Effetti del concordato omologato q Vincola TUTTI i creditori, anche dissenzienti, ANTERIORI alla presentazione della domanda: essi non possono esercitare azioni esecutive per il credito residuo ( esdebitazione ) conservano diritti nei confronti di coobbligati e fideiussori del debitore ma non nei confronti di eventuali soci illimitatamente responsabili q Il debitore è tenuto a dare esecuzione al piano q Il commissario giudiziale VIGILA sull adempimento del debitore: Ø riferisce ai creditori, in caso di irregolarità, al fine di un eventuale RISOLUZIONE del concordato per inadempimento

21 Poteri sostitutivi del commissario giudiziale q Il Tribunale può attribuire al commissario giudiziale i POTERI necessari a provvedere in luogo del debitore (art. 185) q Se il debitore è una società, il Tribunale può: a) revocare gli amministratori b) nominare un amministratore giudiziario con poteri di gestione per dare esecuzione alla proposta di concordato omologata

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