L'adattamento al diritto internazionale. In che modo l'ordinamento degli Stati si adegua al diritto internazionale? Che significa dire che si adegua?

Transcript

1 L'adattamento al diritto internazionale In che modo l'ordinamento degli Stati si adegua al diritto internazionale? Che significa dire che si adegua?

2 Ogni ordinamento ha le proprie modalità di adattamento, di norma previste dalle Costituzioni: ordinamenti monisti ordinamenti dualisti Le modalità di adattamento possono consistere in meccanismi o automatismi meccanismo: la norma internazionale è vigente in seguito ad un intervento normativo statale automatismo: la norma internazionale è vigente senza bisogno di alcun intervento normativo statale

3 L'adattamento nell'ordinamento italiano 3 norme della Costituzione sovrintendono all'adattamento del diritto italiano al diritto internazionale: 1) l art. 10 per il diritto internazionale consuetudinario 2) gli artt. 11 e 117, co. 1, per il diritto internazionale pattizio e

4 Diritto internazionale consuetudinario Art. 10 Cost. L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. ( ) Il diritto internazionale consuetudinario entra nel nostro ordinamento con un automatismo Il diritto internazionale consuetudinario ha rango costituzionale, come la norma che lo fa entrare nel ns ordinamento (v. anche sentenza 238/2014) conforma nell'art. 10 Cost. trasformatore permanente

5 Diritto internazionale pattizio Art. 11 Cost. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Fino al 2001 è stata l unica norma d'ingresso del diritto pattizio, poi è stato introdotto Art. 117 Cost., co.1 La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti

6 dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Il diritto internazionale pattizio, contrariamente al diritto consuetudinario, entra nel nostro ordinamento con un meccanismo cioè serve un intervento di tipo normativo, una legge ordinaria detta ordine di esecuzione Art. 80 Cost. Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi.

7 LEGGE 2 agosto 2008, n. 130 Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1. Autorizzazione alla ratifica Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull'unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale,

8 protocolli e dichiarazioni, fatto a Lisbona il 13 dicembre Art. 2. Ordine di esecuzione Piena ed intera esecuzione è data al Trattato di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 6 del Trattato stesso. Art. 3. Entrata in vigore La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

9 Data a Roma, addì 2 agosto 2008 L'art. 117 garantisce il rispetto degli obblighi internazionali nell'ordinamento italiano, ma è generico: Art. 117 Cost., co.1 La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Qual è il loro contenuto? c'è quindi un rinvio mobile alla norma internazionale pattizia di volta in volta rilevante

10 trattato ordine di esecuzione ingresso nell'ordinamento italiano; l'art. 117 garantisce il rispetto del trattato cosa accade se una legge interna è in contrasto col trattato? interpretazione conforme ed eventuale giudizio di legittimità costituzionale per presunta violazione dell'art 117

11 Attenzione: la norma internazionale è garantita dall'art. 117 ma non ha lo stesso rango, è inferiore la norma internazionale garantita dall'art. 117 ha però rango superiore alle leggi ordinarie per tale motivo la Corte costituzionale ha definito la norma internazionale norma interposta, posta cioè tra la Costituzione e la legge ordinaria

12 La posizione della norma (internazionale) interposta Costituzione non può entrare in contrasto con le sue norme norma internazionale (garantita dall'art. 117) non può entrare in contrasto legge ordinaria

13 L'adattamento al diritto UE è diverso Ha duplice fondamento costituzionale: Art. 11 Cost. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. + Art. 117 Cost. La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

14 La norma UE nella sua posizione costituzionale Costituzione non può entrare in contrasto con i suoi principi norma UE non può entrare in contrasto si va a disapplicazione della norma interna legge ordinaria

15 Principio del primato del diritto dell'ue sul diritto interno È un principio fondamentale di diritto UE, affermato sin dalla sentenza della Corte UE Costa c. ENEL del 1964 e da allora ribadito nella giurisprudenza successiva, anche molto recente. In forza del principio, il giudice interno che giudica una causa in cui venga in rilievo il diritto UE, laddove verifichi un contrasto tra norma interna e norma UE, disapplica la prima a beneficio della seconda. Il principio vale anche per l azione delle autorità amministrative (Comune, ASL, et cetera), che hanno l'obbligo di disapplicare la norma interna contrastante.

16 Quale diritto UE riguarda? ART. 288 TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL UE Per esercitare le competenze dell'unione, le istituzioni adottano regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri. Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. La decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi. Se designa i destinatari è obbligatoria soltanto nei confronti di questi. Le raccomandazioni e i pareri non sono vincolanti

17 La disapplicazione riguarda quindi: le norme UE direttamente applicabili (regolamenti, decisioni) le sentenze della Corte che interpretano norme di diritto UE direttamente applicabili (poiché ne chiariscono la portata) le direttive chiare, precise ed incondizionate che conferiscono diritti a singoli, non attuate o male attuate (forma ulteriore di applicabilità diretta) E se si tratta di norme UE non direttamente applicabili? Es, le classiche direttive si impone una interpretazione conforme della norma interna al diritto UE e qualora non sia possibile eventuale giudizio di legittimità costituzionale della legge interna per presunta violazione degli artt. 11 e 117

18 tutto ciò al netto dei controlimiti Il rispetto degli obblighi derivanti dall appartenenza all UE non sono incondizionati, ma operano delle eccezioni, dei controlimiti, dati dal rispetto dei principi costituzionali fondamentali e inderogabili (Corte costituzionale, caso Frontini, 1973) sarebbe inammissibile che il rispetto degli obblighi UE avesse come prezzo da pagare il diniego dei principi che reggono la Repubblica ciò detto, i controlimiti non sono tutte le norme della Costituzione, ma solo quelle che contengono principi fondamentali e inderogabili.

19 Pertanto: Quando un giudice comune si trova di fronte ad una norma UE che si suppone violi i nostri principi fondamentali ed inderogabili, deve promuovere giudizio di costituzionalità. Se la Corte costituzionale accerta l'incompatibilità coi principi fondamentali e inderogabili, essa dichiara l'incostituzionalità dell'ordine di esecuzione dei trattati UE limitatamente alla parte contestata. In tal modo, la norma UE incostituzionale non deve essere applicata e non c è lesione dei nostri valori fondamentali

20 Di norma le lezioni sull adattamento finiscono qui, se non fosse che.

21 I controlimiti e diritto internazionale consuetudinario (art. 10) e pattizio (art. 117, co. 1) sentenza 238/2014

22 Tappe fondamentali : filone sentenze pronunciate dai giudici italiani la Germania veniva condannata al risarcimento dei danni nei confronti di cittadini italiani riconosciuti come vittime di crimini di guerra commessi dal terzo Reich l'immunità dalla giurisdizione (civile) degli Stati non è assoluta, ma può trovare un limite ove le condotte siano tali da configurare crimini internazionali, anche quando lo Stato operi nell'esercizio della sua sovranità (iure imperii) le vittime non avevamo un altro rimedio (tutela per equivalente)

23 2012: la Corte Internazionale di Giustizia si pronuncia nel caso Germania c. Italia l Italia ha violato l'obbligo di rispettare l'immunità giurisdizionale degli Stati, principio di diritto internazionale generalmente riconosciuto. L'Italia deve adottare gli adeguati provvedimenti legislativi e le altre misure necessarie ad annullare tutti gli effetti e ogni efficacia delle decisioni dei giudici italiani in violazione dell'immunità della Germania c è però la mancanza di un rimedio per le vittime: si auspica la riapertura dei negoziati diplomatici tra Germania e Italia

24 2013: interviene la Corte di Cassazione (SS.UU. civ. 4284/2013) la tesi inaugurata nel 2004 "non è stata convalidata dalla comunità internazionale di cui la Corte internazionale di giustizia è massima espressione, sicché il principio non può essere portato ad ulteriori applicazioni" 2013: il Parlamento, sulla base della sentenza della C.I.G., ratifica e dà esecuzione alla Convenzione ONU del 2004 è esclusa espressamente la giurisdizione italiana nei casi di cui alla sentenza del 2012, anche per i procedimenti in corso, nonché a introdurre un rimedio per quelli già passati in giudicato le vittime sono ancora senza rimedio

25 2014: sentenza 238 Infondatezza della questione di costituzionalità dell adeguamento mediante l'art. 10 Cost. della norma consuetudinaria sull'immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati l automatismo non ha funzionato: il trasformatore è intermittente! la norma con quel contenuto non è entrata nel nostro ordinamento per insanabile contrasto con gli artt. 2 e 24 Cost. i controlimiti paralizzano l'automatismo dell art. 10 e impediscono l'ingresso nel nostro ordinamento di norme del diritto internazionale che si pongano in contrasto con i valori fondamentali della Costituzione.

26 illegittimità costituzionale dell'art. 3 dell ordine di esecuzione della Convenzione ONU sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni del 2004 per contrasto con gli artt. 2 e 24 Cost.: "L'obbligo del giudice italiano, stabilito dal censurato art. 3, di adeguarsi alla pronuncia della C.I.G. del 3 febbraio 2012, che gli impone di negare la propria giurisdizione nella causa civile di risarcimento del danno per crimini contro l'umanità, commessi iure imperii da uno Stato straniero nel territorio italiano, senza che sia prevista alcuna altra forma di riparazione giudiziaria dei diritti fondamentali violati, si pone (...) in contrasto con il principio fondamentale della tutela giurisdizionale dei diritti fondamentali assicurata dalla Costituzione italiana agli artt. 2 e 24 Cost."

27 illegittimità costituzionale dell'art. 1 dell ordine di esecuzione della Carta ONU, limitatamente all'esecuzione data all'art. 94 nella parte in cui obbliga il giudice italiano ad adeguarsi alla pronuncia della Corte internazionale di giustizia del 2012 "... con esclusivo e specifico riguardo al contenuto della sentenza della C.I.G., che ha interpretato la norma internazionale generale sull'immunità dalla giurisdizione degli Stati stranieri come comprensiva dell'ipotesi di atti ritenuti iuri imperii qualificati come crimini di guerra e contro l'umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona, si delinea il contrasto della legge di adattamento alla Carta delle Nazioni Unite con gli artt. 2 e 24 Cost.".