CERTIFICAZIONE DEI TECNICI FRIGORISTI AICQ SICEV ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE AL SERVIZIO DEI TECNICI FRIGORISTI.

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1 AICQ SICEV ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE AL SERVIZIO DEI TECNICI FRIGORISTI. AICQ SICEV è un organismo di certificazione del personale, accreditato da ACCREDIA, che dal 1998 opera per la certificazione di specifiche figure professionali, in vari ambiti lavorativi. Forte di questa esperienza AICQ SICEV si è organizzato specificatamente per operare come Organismo di Certificazione (OdC) e realizzare la certificazione dei frigoristi, ai sensi del D.P.R. 43 del 27 gennaio La certificazione professionale dei tecnici frigoristi è complessa e richiede delle competenze molto specifiche. Per questo motivo l Organismo di Certificazione ha qualificato la società Freddo Network s.r.l. come Organismo di Valutazione e cioè l organismo che realizzerà ed eseguirà gli esami teorici e pratici richiesti dalla normativa. Freddo Network è una società che da oltre 10 anni opera nel campo delle certificazioni PED, che qualifica saldatori e brasatori e che opera nel campo della sicurezza degli impianti frigoriferi e di condizionamento dell aria. Il suo team di esaminatori ha mediamente oltre 10 anni di esperienza pratica di impianti industriali, commerciali e di piccole installazione nel settore ed è quindi altamente qualificato per condurre gli esami richiesti per l ottenimento del certificato. La nostra organizzazione ha messo a punto, in via preliminare e con lo scopo di fornire agli utenti le prime informazioni circa il processo di certificazione in cui saranno coinvolti. Quanto prima sarà emesso e quindi disponibili sui siti aziendali di AICQ SICEV e Freddo Network il regolamento attuativo per tale certificazione. Pag. 1

2 LE MATERIE DI ESAME TEORICO E PRATICO Le seguenti materie di esame si riferiscono alla valutazione delle competenze per la certificazione delle 4 categorie, come indicato nel D.P.R. 43 del 27 gennaio 2012, in attuazione del R.E. 842/2006 e R.E. 303/2007 CERTIFICATO di I CATEGORIA: (opera su tutti gli impianti) Può svolgere tutte le seguenti attività: - Controllo delle perdite di applicazione contenente almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenente almeno 6 kg di gas fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali; - Recupero; - Installazione; - Manutenzione o riparazione. CERTIFICATO di II CATEGORIA: (opera su impianti con meno di 3 kg di carica ma può eseguire il controllo fughe su impianti con più di 3 kg di carica) può svolgere attività di: - recupero; - installazione; - manutenzione o riparazione; - in relazione alle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento dell aria e pompe di calore contenenti meno di 3 kg di gas, o meno di 6 kg se circuiti sigillati. - può svolgere anche attività di controllo delle perdite in applicazione contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenente almeno 6 kg di gas fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali. CERTIFICATO DI III CATEGORIA: (solo attività di recupero gas) - Può svolgere solo attività di recupero in relazione alle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento dell aria e pompe di calore contenenti meno di 3 kg di gas, o meno di 6 kg se circuiti sigillati. Pag. 2

3 CERTIFICAZIONE DI IV CATEGORIA: (solo controllo perdite su impianti con più di 3 kg di carica) - Può svolgere attività di controllo delle perdite in applicazione contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra e di applicazioni contenente almeno 6 kg di gas fluorurati ad effetto serra dotate di sistemi ermeticamente sigillati, etichettati come tali, a condizioni che non implichi un intervento sui circuiti frigoriferi. Codice attività COMPETENZA RICHIESTE (materie di esame) CATEGORIE DI CERTIFICATO Termodinamica elementare 1 I II III IV Conoscenza delle unità di misura ISO standard di base T1.01 per la temperatura, la pressione, la massa, la densità e T T - T l energia Conoscere della teoria di base degli impianti di refrigerazione: termodinamica elementare (terminologia, parametri e processi fondamentali quali surriscaldamento, lato alta pressione, calore di compressione, entalpia, T1.02 effetto frigorifero, lato bassa pressione, T T - - sottoraffreddamento), proprietà e trasformazioni termodinamiche dei refrigeranti, compresa l identificazione delle miscele zeotropiche e gli stati fluidi. Utilizzare tabelle e di diagrammi pertinenti e interpretarli nell ambito di un controllo delle perdite per via indiretta (in cui rientra anche la verifica del buon funzionamento T1.03 dell impianto): diagramma log p/h, tabelle di saturazione di T T - - un refrigerante, diagramma di un ciclo frigorifero a compressione semplice Descrivere la funzione dei principali componenti dell impianto (compressore, evaporatore, T1.04 condensatore,valvole di espansione termostatica) e le trasformazioni termodinamiche del refrigerante T - - T Pag. 3

4 T1.05 Conoscere il funzionamento di base dei seguenti componenti utilizzati in un impianto di refrigerazione, nonché il loro ruolo e l importanza da essi rivestita nella prevenzione e nel rilevamento delle perdite di refrigerante: a) valvole (valvole a sfera, diaframmi, valvole a globo, valvole di sicurezza); b) dispositivi di controllo della temperatura e della pressione; c) spie in vetro e indicatori di umidità; d) dispositivi di controllo dello sbrinamento; e) dispositivi di protezione dell impianto; f) strumenti di misura come gruppi manometrici a scala multipla; g) sistemi di controllo olio; h) ricevitori; i) separatori di liquido ed olio T T2.01 T2.02 impatto dei refrigeranti sull ambiente e relativa normativa ambientale Conoscenza di base dei cambiamenti climatici e del Protocollo di Kyoto Conoscenza di base del concetto di potenziale di riscaldamento globale (GWP), dell uso dei gas fluorurati ad effetto serra e di altre sostanze quali refrigeranti, degli effetti prodotti sul clima dalle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra (ordine di grandezza del loro GWP), nonché delle disposizioni pertinenti del regolamento (CE) n. 842/2006 e dei regolamenti che attuano il Regolamento 303/2008 T T T T T T T T controlli da effettuarsi prima di mettere in funzione l impianto, dopo un lungo arresto, una manutenzione o una riparazione o durante il 3 funzionamento Eseguire una prova a pressione, per controllare la P3.01 resistenza dell impianto. Eseguire una prova di pressione per verificare la tenuta P3.02 dell impianto. P P - - P3.03 Utilizzare una pompa a vuoto Mettere in vuoto l impianto per evacuare aria e umidità, P3.04 secondo la prassi consueta. Annotare i dati nel registro di impianto e redigere un T3.05 T T - - rapporto sulle prove e sui controlli eseguiti. Pag. 4

5 Controlli per la ricerca perdite 4 Conoscere i potenziali punti di perdita delle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d aria T4.01 e pompe di calore. Consultare il registro di apparecchiatura prima di iniziare una ricerca di perdite e individuare le informazioni inerenti T4.02 ad eventuali problemi ricorrenti o ad aspetti problematici cui prestare particolare attenzione. Effettuare un controllo manuale e a vista di tutto l impianto P4.03 in base al R.E. n 1516/2007. Controllare l impianto per individuare le perdite utilizzando P4.04 un metodo di misurazione indiretta in conformità al R.E. 1516/2007 e del libretto d impianto. Utilizzare strumenti di misurazione portatili (manometri, termometri e multimetri di misura di volt/amps/ohm P4.05 nell ambito dei misurazione indiretta per la ricerca di perdite e interpretare i valori misurati. Controllare l impianto per individuare le perdite utilizzando P4.06 uno dei metodi di misurazione diretta in conformità al R.E. 1516/2007. T T - T T T - T P P - P P P - P P P - P P4.07 Controllare l impianto per individuare le perdite utilizzando uno dei metodi di misurazione diretta che non implicano un intervento sui circuiti di refrigerazione,in conformità al R.E. - P - P 1516/2007 Utilizzare un dispositivo elettronico per il rilevamento delle P4.08 perdite P P - P T4.09 Compilare il registro dell apparecchiatura T T - T Gestione ecocompatibile dell impianto e del refrigerante nelle operazioni di 5 installazione, manutenzione, riparazione o recupero Collegare e scollegare i manometri e le linee con emissioni P5.01 minime. P P - - Svuotare e riempire una bombola di refrigerante sia allo P5.02 stato liquido che gassoso ite. P P P - Utilizzare un apparecchiatura per il recupero del P5.03 refrigerante, collegandola e scollegandola con emissioni P P P - minime P5.04 Spurgare l impianto dall olio contaminato dai gas fluorurati P P P - Pag. 5

6 Individuare lo stato del refrigerante (liquido, gassoso) e la sua condizione (sottoraffreddato, saturo o surriscaldato) prima della carica, per poter scegliere il metodo adeguato P5.05 e il corretto volume della carica. Riempire l impianto con il P P - - refrigerante (sia in fase liquida che vapore) senza provocare perdite P5.06 Usare una bilancia per pesare il refrigerante P P P - T5.07 Compilare il registro dell apparecchiatura T T - - Conoscere le prescrizioni e le procedure per trattare, T5.08 stoccare e trasportare refrigeranti e oli contaminati. T T T - Componente: installazione, messa in funzione e manutenzione di 6 compressori alternativi, a vite e di tipo scroll, a semplice e doppio stadio Illustrare il funzionamento di base di un compressore (ivi T6.01 compresi la regolazione della potenza e il sistema di T T - - lubrificazione) Installare correttamente un compressore, comprese le apparecchiature di controllo e sicurezza, in modo che non P6.02 si verifiche alcuna perdita o fuoriuscita una volta messo in funzione. P6.03 Regolare gli interruttori di sicurezza e controllo P6.04 Regolare le valvole di aspirazione e di scarico P6.05 Controllare il circuito di ritorno dell olio P6.06 T T7.01 P7.02 Avviare e arrestare un compressore e verificarne il buon funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il funzionamento. Redigere un rapporto sulle condizioni del compressore, indicando eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare l impianto e a lungo termine, in assenza d intervento, produrre perdite o fuoriuscite di T refrigerante. Componente:installazione, messa in servizio e manutenzione di condensatori con raffreddamento ad aria o ad acqua Illustrare il funzionamento di base di un condensatore e i rischi di perdita connessi. T T - - Regolare la strumentazione di controllo della pressione di mandata di un condensatore. Pag. 6

7 Installare correttamente un condensatore, comprese le apparecchiature di controllo e sicurezza, in modo che non P7.03 si verifiche alcuna perdita o fuoriuscita una volta messo in funzione l impianto. P7.04 Regolare i dispositivi di sicurezza e controllo. P7.05 Controllare le linee di scarico e del liquido. Spurgare il condensatore dei gas in condensabili P7.06 utilizzando un dispositivo di spurgo per impianti di P - - refrigerazione. Avviare e arrestare un condensatore e verificarne il buon P7.07 funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il funzionamento P7.08 Controllare la superficie del condensatore. Redigere un rapporto sulle condizioni del compressore, indicando eventuali problemi di funzionamento che T7.09 potrebbero danneggiare l impianto e a lungo termine, in T assenza d intervento, produrre perdite o fuoriuscite di refrigerante Componente:installazione, messa in servizio e manutenzione di 8 evaporatori con raffreddamento ad aria o ad acqua Illustrare il funzionamento di base di un evaporatore T8.01 (compreso il sistema di sbrinamento) e i rischi di perdita T T - - connessi. Regolare la strumentazione di controllo della pressione di P8.02 evaporazione di un evaporatore. Installare correttamente un evaporatore, comprese le apparecchiature di controllo e sicurezza, in modo che non P8.03 si verifiche alcuna perdita o fuoriuscita una volta messo in funzione l impianto. P8.04 Regolare i dispositivi di sicurezza e controllo. Verificare che i tubi del liquido e di aspirazione siano nella P8.05 posizione corretta.. P8.06 Controllare la linea di sbrinamento a gas caldo Regolare la valvola di regolazione della pressione di P8.07 evaporazione. Avviare e arrestare un evaporatore e verificarne il buon P8.08 funzionamento, anche rilevando i dati di misura durante il funzionamento Pag. 7

8 T T9.01 Redigere un rapporto sulle condizioni dell evaporatore, indicando eventuali problemi di funzionamento che potrebbero danneggiare l impianto e a lungo termine, in assenza d intervento, produrre perdite o fuoriuscite di refrigerante. T Componente: installazione, messa in funzione e riparazione di valvole di espansione termostatica e di altri componenti. Illustrare il funzionamento di base di vari tipi di regolatori di espansione (valvole termostatiche, tubi capillari) e i rischi T T - - di perdita P9.02 Installare valvole nella posizione corretta. Regolare una valvola di espansione meccanica ed P9.03 elettronica P9.04 Regolare un termostato meccanico ed elettronico P9.05 Regolare una valvola azionata a pressione Regolare un limitatore di pressione meccanico ed P9.06 elettronico P9.07 Controllare il funzionamento di un separatore dell olio. P9.08 Controllare le condizioni di un filtro essicatore Redigere un rapporto sulle condizioni di questi componenti, indicando eventuali problemi di T9.09 funzionamento che potrebbero danneggiare l impianto e a lungo termine, in assenza d intervento, produrre perdite o fuoriuscite di refrigerante T P10.01 P10.02 Tubazioni: allestire una tubazione a tenuta ermetica in un impianto di refrigerazione Eseguire saldature e brasature a tenuta stagna sui tubi metallici utilizzati negli impianti di refrigerazione, condizionamento dell aria e pompe di calore Approntare e controllare i sostegni delle tubazioni e dei componenti. P P - - P P - - PROVE DI ESAME (in lingua italiana) Pag. 8

9 Esame teorico Categorie di certificato Numero di domande a risposta multipla Tempo I 30 1 ora e 30 minuti II 20 1 ora III minuti IV minuti Le domande d esame saranno relative a ciascun gruppo di competenze dei gruppi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9. Categorie di certificato I gruppo 3 gruppo 4 gruppo 5 gruppo 6 gruppo 7 gruppo 8 gruppo 9 Esame pratico Gruppi e titoli di esame gruppo 10 P10.01-P10.02 Tempo 2 ore e 30 minuti II P P4.03-P4.04-P4.05-P P4.08 P5.01-P5.02-P5.03-P5.04- P5.05P5.06 P6.02-P P6.06 P7.02-P P7.06- P7.07-P7.08 P8.02-P8.03-P P8.08-P8.09 P9.02-P P9.07- gruppo 3 P gruppo 4 P4.03-P4.04-P4.05--P4.07- P4.08 gruppo 5 P5.01-P5.02-P5.03-P5.04- P5.05P5.06 gruppo 10 P10.01-P ora e 30 minuti III gruppo 5 P5.02-P5.03-P5.04-P minuti IV gruppo 4 P4.03-P4.04-P4.05-P minuti P4.08 Pag. 9

10 A) Le prove pratiche d esame saranno relative a ciascun gruppo di competenze dei gruppi 3, 4, 5 e 10. B) L esame comprende anche le prove pratiche relative ad almeno uno dei seguenti gruppi di competenze: 6, 7, 8 e 9. Il candidato non è a conoscenza, prima dell esame, su quale dei 4 gruppi sarà valutato PARTECIPAZIONE ALL ESAME Il candidato dovrà presentare una apposita domanda di ammissione all esame (il cui fac simile sarà consegnato dall OdC) che deve contenere le seguenti informazioni: Generalità; Domicilio Copia di un documento di identità valido Due foto tessera Documentazione comprovante l esperienza acquisita. Tale documentazione riguarda l effettiva competenza acquisita dal candidato sia scolastica che pratica in relazione all attività per la quale richiede la certificazione. Nel caso di certificato di I categoria, tale esperienza dovrà dimostrare la conoscenza delle installazioni, controlli delle perdite, riparazioni, manutenzione e saldatura/brasatura di tubazioni in pressione. L OdC valuterà le domande di ammissione e comunicherà al candidato l ammissione all esame indicando la data e luogodi svolgimento. L ESAME TEORICO L esame Teorico Si svolge in aula, i due commissari di esame e forniranno ai candidati il modulo individuale d esame che consiste nel test con domande a risposta multipla. Dall inizio dell esame viene fissato il tempo per il completamento del test (in funzione della categoria di certificato, come indicato in tabella). Alla fine del tempo di esame vengono raccolti i moduli dei candidati ed i commissari passano alla loro valutazione. Nel caso in cui il candidato non superi la prova teorica, egli potrà comunque partecipare alla prova pratica ma dovrà rifare l esame teorico entro la prossima sessione di esami, da concordare con il commissario. L ESAME PRATICO L esame pratico si svolge in un luogo di lavoro dove sono attrezzate più postazioni di lavoro a presenza multipla. Ogni candidato riceverà dei commissari d esame la scheda con le prove pratiche richieste e si appresterà alla postazione assegnata. Pag. 10

11 Il candidato dovrà portare le proprie attrezzature come da elenco che viene accluso alla domanda di ammissione, in modo da utilizzare strumenti che conosce bene e con cui ha dimestichezza. Gli strumenti di misura del Candidato quali cerca fughe manometri e termometri di misura dovranno essere muniti del certificato di taratura in stato di validità. Nel caso in cui non disponga di strumenti con taratura certificata, dovrà darne comunicazione in fase di domanda di ammissione in modo che l OdV provvederà in merito. Alcuni strumenti di misura con taratura certificata sono già inseriti nelle apparecchiature d esame. Il Candidato dovrà averi i propri DPI. Le prove pratiche consistono nel verificare la competenza pratica a svolgere le attività d esame e il giudizio viene dato dal commissario che valuterà di persona tali attività. RISULTATI DEGLI ESAMI. Il candidato è idoneo alla certificazione quando ha ottenuto una valutazione minima pari a 6 punti in ciascuna prova e una valutazione complessiva pari a 7 punti. La valutazione complessiva è calcolata: Vc= 0,30xVT + 0,70VP Dove : VC0 valutazione complessiva; VT= valutazione esame teorico; VP= valutazione esame pratico. DECISIONE SULLA CERTIFICAZIONE La decisione sulla certificazione è presa unicamente dal Comitato di Certificazione dell OdC in base alle risultante del processo di certificazione (istruttoria - esami). Di questo comitato fa parte un membro, che ha almeno 5 anni di esperienza nel settore e che ha diritto di veto, per garantire l assoluta imparzialità di certificazione. Il Comitato delibera quindi la certificazione e l Organismo emette il certificato ad ogni candidato idoneo. IL CERTIFICATO. Il certificato avrà la forma di un tesserino con validità di 10 anni dalla data di emissione. L Organismo di Certificazione inserirà per via telematica nel Registro le informazioni relative alle persone certificate. SORVEGLIANZA E MANTENIMENTO DEL CERTIFICATO. Pag. 11

12 Ogni anno le persone fisiche certificate (o tramite il proprio datore di lavoro) devono inoltrare una dichiarazione (autocertificazione ai sensi del D.P.R. 445/2000) indicante: 1. Di aver svolto almeno un intervento su un impianto durante l anno; 2. Di non aver subito reclami da parte di Clienti sulla corretta esecuzione dell incarico svolto; Al termine degli accertamenti l Organismo di Certificazione rilascerà una dichiarazione di sussistenza della competenza che costituisce parte integrante del certificato e inoltrerà per via telematica al Registro l esito degli accertamenti. RINNOVO. Il certificato deve essere rinnovato alla sua scadenza e tale rinnovo avviene previa esecuzione di un nuovo esame. Pag. 12

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