PROBLEMATICHE ED ASPETTI PRATICI DEL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO E DEL PROGETTO DI DISTRIBUZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROBLEMATICHE ED ASPETTI PRATICI DEL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO E DEL PROGETTO DI DISTRIBUZIONE"

Transcript

1 La Riforma delle procedure esecutive e i piani di riparto 30 Marzo 2006 PROBLEMATICHE ED ASPETTI PRATICI DEL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO E DEL PROGETTO DI DISTRIBUZIONE

2 IL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO ASPETTI PRATICI E PROBLEMATICHE FISCALI Il custode giudiziario,, nominato a norma degli artt e ss c.p.c. deve rendere il conto della attività svolta, con cadenza periodica (trimestrale - ove non sia disposto un termine diverso), e presentare un rendiconto finale (artt c.p.c e 178 disp. att.) La disciplina generale del rendimento del conto è contenuta negli artt e 266 c.p.c. Nella pratica il rendiconto si concreta in 1. una parte contabile nella quale si darà atto delle: ENTRATE = prova della qualità e quantità delle somme incassate e dei frutti percepiti USCITE = entità e causale degli esborsi SALDO = differenza tra entrate ed uscite e dovrà essere conciliata con il saldo bancario alla data del rendiconto (ovvero alla data d più prossima specificata) ed il residuo di cassa 2. una parte descrittiva nella quale dovranno essere esposti tutti gli elementi di fatto che consentano di vagliare le modalità con le quali l incarico l è stato eseguito anche al fine di stabilire se sia stato improntato a criteri di buona amministrazione ione (Cass. n. 2246/67; n /90).

3 IL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO ASPETTI PRATICI E PROBLEMATICHE FISCALI Al rendiconto dovranno essere allegati i giustificativi, necessari al riscontro della veridicità delle singole partite di dare ed avere e, quindi al controllo del risultato finale (saldo attivo o passivo) (Cass. n. 234/80) Nel rendiconto periodico, dovrà immobiliare: essere evidenziato analiticamente e distinto per ogni singola unitu nità Il saldo contabile della custodia e gli interessi eventualmente maturati nel periodo sulle somme depositate Le poste attive e quelle passive Le attività compiute Le istanze proposte ed, in sintesi, i provvedimenti ottenuti Una copia di ogni rendiconto dovrà essere inviata a mezzo di posta ordinaria o posta elettronica, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione,la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici e teletrasmessi alle parti che ne abbiano fatto richiesta (cred. Pignorante/intervenuti; debitori; comproprietari) Il rendiconto è soggetto ad approvazione del giudice e può essere contestato (art. 264). La contestazione, però, deve riguardare l esistenza l o meno di singole poste dell attivo o del passivo e non generiche doglianze sull attivit attività svolta. E E soggetto a revisione solo per errore materiale, omissione, falsità o duplicazione di partite e la revisione può essere chiesta anche in separato processo (art. 266 c.p.c.).

4 IL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO ADEMPIMENTI FISCALI DEL CUSTODE GIUDIZIARIO Con la risoluzione dell Ag. delle Entrate n. 158/E del 11/11 11/05, è stato chiarito che nell ambito delle esecuzioni immobiliari (artt( artt e segg. c.p.c.), il pignoramento e l'affidamento in custodia dei beni non determinano alcuna modificazione nella titolarità del diritto di proprietà degli stessi e il custode giudiziario, nello svolgimento dei compiti affidatigli dal giudice, agisce in sostituzione del debitore esecutato. Le conseguenze sono rilevanti sia per quanto riguarda le imposte dirette che per quelle indirette. Ciò in quanto il soggetto passivo d imposta d non cambia: è e rimane il debitore e tanto nel caso che sia una persona fisica sia in quello che si tratti di una persona giuridica. ica. L interpello aveva ad oggetto gli obblighi tributari del custode giudiziario g in relazione al trattamento ai fini Iva e delle imposte sui redditi dei canoni di locazione di immobili percepiti nell'ambito di una procedura di pignoramento di capannoni industriali (e relative pertinenze), di proprietà in parte di una società di capitali ed in parte di una persona fisica non esercente attività d'impresa. Dal punto di vista pratico, infatti l agenzia l delle entrate chiarisce che ai fini Iva i canoni di locazione relativi alla parte di immobile di proprietà della società (diversamente da quelli della persona fisica non imprenditore) sono soggetti ad Iva e la società è tenuta a tutti gli adempimenti relativi alla fase di liquidazione e versamento del tributo, nonché alla dichiarazione annuale Iva. Obbligato all'emissione della fattura è il custode giudiziario,, in quanto tale formalità è strettamente funzionale alla riscossione dei canoni, attività tipica della custodia che rientra tra i compiti di conservazione e dei frutti del bene pignorato.

5 IL RENDICONTO DEL CUSTODE GIUDIZIARIO ADEMPIMENTI FISCALI DEL CUSTODE GIUDIZIARIO Il custode dovrà provvedere a inviare periodicamente alla Società copia delle fatture emesse unitamente all importo del tributo ad esse relativo. La Società dovrà provvedere alla registrazione contabile delle fatture entro 15 gg. dalla ricezione dei documenti e procedere ad effettuare gli adempimenti relativi alla liquidazione periodica, compreso il versamento dell eventuale eventuale imposta a debito. Tuttavia, qualora il soggetto esecutato non sia reperibile l obbligo l del versamento dell Iva incombe sul custode (cfr( cfr.. Franco Ricca in Corr.. Trib. n. 47/05 pag ss). Ai fini delle imposte sui redditi, il presupposto impositivo si realizza in capo ai proprietari dei i fabbricati e non al custode giudiziario; in particolare, i canoni derivanti dalla d locazione dei capannoni intestati alla società confluiscono nel reddito d'impresa (art. 43 D.P.R , n. 917), mentre quelli spettanti alla persona fisica nei redditi di fabbricati (art. 36 D.P.R. 917/1986). Ai fini I.C.I.,, la soggettività impositiva è in capo al proprietario (fino alla data di emissione del decreto o di trasferimento il debitore esecutato, poi l aggiudicatario) l o al titolare di diritti reali di godimento. Presupposto oggettivo dell imposta è il possesso di un bene immobile o di un terreno nel territorio dello Stato.

6 PREMESSE La fase distributiva si apre con l aggiudicazione l definitiva dell immobile La predisposizione del progetto di distribuzione può essere delegata dal G.E.:.: i. Al custode giudiziario all atto atto della nomina ii. Ad un c.t.u. contabile, in luogo del professionista delegato alla a vendita

7 PREMESSE In sede di esecuzione immobiliare il RIPARTO è disciplinato dagli artt del c.p.c. e prevede due distinte attività: 1 La distribuzione della somma ricavata La graduazione dei crediti 2 Se la procedura esecutiva riguarda un UNICO CREDITORE i due momenti coincidono ed il piano di distribuzione si concreta nella verifica dell esistenza esistenza di somme sufficienti a coprire il credito. PIÙ CREDITORI è necessario provvedere separatamente alla graduazione ed alla distribuzione.

8 PREMESSE La Sezione Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Roma ha predisposto delle istruzioni per la redazione dei progetti di distribuzione che tengono conto delle principali problematiche riscontrate nell esperienza esperienza dei magistrati della Sezione. L indirizzo internet è: Ad esse rinvio per le indicazioni specifiche.

9 LA GRADUZIONE DEI CREDITI La GRADUZIONE crea un ordine di priorità tra i creditori in base: 1 All esistenza o meno di cause di prelazione stabilite dalla legge o alla natura privilegiata di alcune spese (art c.c.).) privilegiati (2745 ss c.c.).) pignoratizi (2784 ss c.c.).) per il residuo non soddisfatto sul prezzo di vendita del bene mobile ipotecari (2808 e ss c.c.).) chirografari (soddisfatti in maniera proporzionale all ammontare ammontare del credito) 2 Al momento in cui l intervento è stato spiegato (prior in tempore, potior iure) sono TEMPESTIVI i creditori che (art. 564 c.p.c.) hanno effettuato l intervento l entro l udienza l che fissa concretamente la vendita (ordinanza di vendita) sono TARDIVI i creditori che (art. 565 c.p.c.) hanno spiegato l intervento l oltre l udienza l che fissa la vendita, ma prima dell udienza per la discussione del progetto di distribuzione)

10 LA GRADUZIONE DEI CREDITI 3 Alle caratteristiche del titolo sul quale si fonda l interventol FONDATI SU TITOLO ESECUTIVO (474 c.p.c.) Sentenze; cambiali; atti ric. da notaio o pubblico ufficiale; scritture priv. aut. (L. 80/05) relativamente alle obbligazioni riguardanti somme di denaro in esse contenute NON FONDATI SU TITOLO ESECUTIVO (temporaneamente) A norma dell art. 499 primo comma c.p.c. si tratta dei creditori che al momento del pignoramento: i. avevano eseguito un sequestro sui beni pignorati ii. avevano un diritto di pegno o di prelazione risultante dai pubblici registri iii. erano titolari di somme di denaro risultanti dalle scritture contabili di cui all art. art del c.c. In questo caso occorrerà verificare dai verbali se all udienza fissata per il confronto con il debitore questi: i. si sia presentato ii. abbia riconosciuto o meno detti crediti ed in quale misura; iii. se nei 30 giorni successivi all udienza il creditore che non abbia visto riconosciute le proprie pretese abbia presentato istanza per l accantonamento l delle somme che gli spetterebbero (510, 3 3 co.) dimostrando di aver proposto azione necessaria a munirsi del titolo esecutivo.

11 LA DETERMINAZIONE DELLA SOMMA DA DISTRIBUIRE (art.509 c.p.c.) RICAVATO DELLA VENDITA (art. 585 c.p.c.) + EVENTUALI RENDITE E FRUTTI SUI BENI PIGNORATI (ricevuti dal debitore, dal custode giudiziario o dall amm.re amm.re giud., previa approvazione del conto) (art. 593 e ss.178 disp.. att. c.p.c.) + EVENTUALI SOMME DEPOSITATE PER CONVERSIONE DEL PIGNORAMENTO NON PERFEZIONATO (art. 495 c.p.c.) + EVENTUALE CAUZIONE CONFISCATA ED EVEVENTUALE RISARCIMENTO DEL DANNO DA PARTE DELL AGGIUDICATARIO INADEMPIENTE (art. 587 e artt.. 176, 177 disp.. att. c.p.c.) + EVENTUALI INTERESSI ATTIVI MATURATI SUL CONTO CORRENTE DELLA PROCEDURA

12 LA DISTRIBUZIONE DELLA SOMMA RICAVATA (art. 510 e ss.; artt e ss.) INTERESSI LEGALI o CONVENZIONALI L ammontare complessivo del CREDITO comprende OLTRE ALLA SORTE CAPITALE (art. 510, 1 1 co.) sono LEGALI quelli risultanti dall art. art c.c. con le variazioni subite nel tempo (titoli di credito: per assegni o cambiali). Sono CONVENZIONALI quelli che risultano da accordo scritto delle parti o da sentenze o ordinanze che abbiano riconosciuto interessi in misura superiore al tasso legale SPESE Sono spese tipiche i bolli le spese legali (in base alle tariffe forensi) il compenso al c.t.u che ha stimato l immobilel e EV. RIVALUTAZIONE MONETARIA Sulla base di provvedimento giudiziale, inoltre, la somma capitale può essere sottoposta a rivalutazione monetaria mi riferisco ai crediti di lavoro.

13 LA DISTRIBUZIONE DELLA SOMMA RICAVATA (art. 510 e ss.; artt e ss.) Nell ipotesi di pluralità di creditori la somma ricavata è distribuita con riguardo alle cause legittime di prelazione e previo accantonamento delle somme che spetterebbero ai creditori intervenuti privi di titolo esecutivo i cui crediti non siano stati in tutto o in parte riconosciuti dal debitore. (art. 510, 2 2 co.) I L accantonamento è disposto per il tempo necessario ai creditori per ottenere il titolo esecutivo e per un periodo di tempo non superiore a 3 anni. Il residuo della somma ricavata, è consegnato al debitore o al terzo che abbia subito l espropriazionel

14 IL DEPOSITO DEL PROGETTO E L ITER L DI APPROVAZIONE Il progetto di distribuzione deve essere depositato in cancelleria nel termine assegnato dal G.E.,., di norma giorni prima dell udienza fissata per la discussione. Il c.t.u. deve essere presente all udienza fissata per la discussione. L UDIENZA può concludersi con l approvazione l dei creditori (espressa se presenti, tacita se assenti ed a conoscenza dell udienza) con la contestazione da parte del debitore esecutato o dei creditori. La risoluzione delle controversie sorte in sede di distribuzione è disciplinata dall art. art. 512 c.p.c. nella nuova formulazione che assegna al G.E. (i) la competenza di questa fase di accertamento (diversamente da prima) ) e (ii( ii) ) la facoltà sospendere in tutto od in parte la distribuzione del ricavato.

15 ASPETTI PRATICI La documentazione sulla quale si elaborano il piano di graduazione ed il progetto di distribuzione proviene dal CD-ROM consegnato dalla cancelleria del Tribunale dalle note di precisazione del credito inviate dai legali dei creditori e dall aggiudicatario. aggiudicatario. La ricostruzione della somma da distribuire è effettuata sui seguenti documenti: - il verbale di aggiudicazione; - il fascicolo della vendita; - gli estratti conto bancari.

16 ASPETTI PRATICI La graduazione dei crediti richiede l esame: l 1) dell atto di pignoramento principale 2) degli interventi degli altri creditori 3) dei verbali di udienza 4) delle note di precisazione del credito

17 ASPETTI PRATICI Nei verbali di udienza occorrerà i verificare: il deposito di altra documentazione (in part. titoli); se il creditore procedente abbia indicato ai creditori chirografari tempestivi l esistenza l di altri beni pignorabili e se questi abbiano effettivamente operato l estensione; l se all udienza fissata per il confronto tra i creditori non muniti di titolo esecutivo ed il debitore questi: si sia presentato abbia riconosciuto o meno detti crediti ed in quale misura se nei 30 giorni successivi all udienza il creditore disconosciuto abbia presentato istanza per l accantonamento delle somme che gli spetterebbero (510, 3 co.) dimostrando di aver proposto azione necessaria a munirsi del titolo esecutivo

18 BRICIOLE D ESPERIENZA La domanda per richiedere la copia del fascicolo su cd-rom rom,, si presenta in cancelleria (st( st.. 83); deve essere redatta su carta intestata e deve esservi allegata copia del provvedimento di nomina. Si consiglia di presentare la domanda con 2 cd in custodia rigida. All atto della consegna verrà indicata la data del ritiro. All atto del ritiro verrà restituito il cd non utilizzato. E utile inviare a tutte le parti un fax nel quale si dia notizia dell incarico ricevuto e dei tempi assegnati specificando un termine per la trasmissione e delle note di precisazione dei crediti e per l aggiornamento l delle spese oltre il quale la documentazione potrà essere prodotta utilmente solo all udienza fissata per la discussione del progetto di distribuzione. Ove specificato dal G.E. nel verbale di nomina, provvedere a contattare i creditori eventualmente non presenti in udienza, con le modalità di volta in volta stabilite (raccomandata, fax, notifica). E importante evidenziare al G.E.,., l eventuale l discordanza tra gli importi riconosciuti e quelli precisati, specificando le motivazioni e gli g eventuali dubbi.

19 BRICIOLE D ESPERIENZA Rispetto alla data di ritiro del CD-rom, potrebbero essere stati presentati degli interventi dei quali il c.t.u. non ha notizia, si suggerisce pertanto ai legali che dovessero effettuare interventi tardivi, di inviare la documentazione via fax al professionista incaricato della redazione del progetto di distribuzione. Inoltre, ritengo utile inviare a tutti un fax con la bozza del progetto di distribuzione, assegnando un termine per eventuali osservazioni. Ciò consente di sfruttare al meglio l udienza l per la discussione, spesso componendo direttamente in tale sede eventuali discordanze tra le somme ricostruite e quelle richieste. Se il progetto dovesse essere modificato in udienza, potrebbe essere sere utile, richiedere copia del verbale contenente le modifiche. Consiglio ai c.t.u. di depositare la notula insieme al progetto di distribuzione affinché il G.E. possa provvedere. Attualmente, passa quasi un anno tra la liquidazione e l emissione l del mandato.

TORINO 05/10/2010 LA CUSTODIA : adempimenti fiscali. Rag. Marisa Calvigioni

TORINO 05/10/2010 LA CUSTODIA : adempimenti fiscali. Rag. Marisa Calvigioni TORINO 05/10/2010 LA CUSTODIA : adempimenti fiscali Rag. Marisa Calvigioni . SALUTI DALLA Commissione nazionale di studio Esecuzioni immobiliari, mobiliari e custodia giudiziaria CUSTODE CUSTODIA: ART.559

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI

INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI 1. Scrittura privata avente ad oggetto il conferimento dell incarico professionale (fac-simile predisposto dal consiglio nazionale forense)... 3 2. Dichiarazione

Dettagli

Indice analitico. Capitolo I. Sezione Prima IL TITOLO ESECUTIVO ED IL PRECETTO

Indice analitico. Capitolo I. Sezione Prima IL TITOLO ESECUTIVO ED IL PRECETTO 491 Prefazione... p. 9 Capitolo I IL TITOLO ESECUTIVO ED IL PRECETTO 1. Premessa...» 11 2. Il titolo esecutivo, definizione e funzione (art. 474 c.p.c.)...» 11 2.1 Contenuto del titolo esecutivo...» 12

Dettagli

INDICE. CAPITOLO PRIMO IL TITOLO ESECUTIVO (artt. 474 475 476 478 c.p.c.) CAPITOLO SECONDO IL PRECETTO (artt. 477 479 480 481 482 c.p.c.

INDICE. CAPITOLO PRIMO IL TITOLO ESECUTIVO (artt. 474 475 476 478 c.p.c.) CAPITOLO SECONDO IL PRECETTO (artt. 477 479 480 481 482 c.p.c. INDICE CAPITOLO PRIMO IL TITOLO ESECUTIVO (artt. 474 475 476 478 c.p.c.) 1. Il titolo esecutivo... Pag. 1 CAPITOLO SECONDO IL PRECETTO (artt. 477 479 480 481 482 c.p.c.) 1. Il precetto... Pag. 21 2. L

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI

INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI INDICE PARTE PRIMA INDICAZIONI GENERALI 1. Scrittura privata avente ad oggetto il conferimento dell incarico professionale (fac-simile predisposto dal consiglio nazionale forense)...3 2. Dichiarazione

Dettagli

ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE. A cura della dott.ssa Giuseppina Luciana Barreca

ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE. A cura della dott.ssa Giuseppina Luciana Barreca ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE A cura della dott.ssa Giuseppina Luciana Barreca La fase introduttiva del processo Contenuto e forma dell atto di pignoramento Art. 492 cod. proc. civ. Corte di Cassazione n.

Dettagli

TITOLO VI Credito, assicurazioni, borse valori

TITOLO VI Credito, assicurazioni, borse valori TITOLO VI Credito, assicurazioni, borse valori CAPITOLO 1 USI BANCARI ITER DELL ACCERTAMENTO Primo accertamento: a) Raccolta provinciale degli usi e consuetudini 1965 b) Approvazione della Giunta: deliberazione

Dettagli

Le fasi iniziali del processo esecutivo

Le fasi iniziali del processo esecutivo Capitolo 4 Le fasi iniziali del processo esecutivo Caso 4.1 Come si procede alla stima dei beni pignorati? A norma dell art. 569, comma 1, c.p.c. il giudice nomina l esperto per procedere alla stima del

Dettagli

ORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE SCHEMA OPERATIVO

ORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE SCHEMA OPERATIVO ORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE SCHEMA OPERATIVO La domanda deve essere depositata presso la Segreteria amministrativa dell Organismo di mediazione. ( attualmente presso la sala dell Ordine ) La parte

Dettagli

TRIBUNALE DI SULMONA AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO DELEGATA A PROFESSIONISTA. (art. 569, 576 e 591 bis c.p.c.)

TRIBUNALE DI SULMONA AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO DELEGATA A PROFESSIONISTA. (art. 569, 576 e 591 bis c.p.c.) Esecuzione immobiliare n. 95/2013 R.G.E. TRIBUNALE DI SULMONA AVVISO DI VENDITA SENZA INCANTO DELEGATA A PROFESSIONISTA (art. 569, 576 e 591 bis c.p.c.) Il sottoscritto Avv. Paolo Moca, con studio a Sulmona

Dettagli

Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria

Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria Allegato B REGOLAMENTO SERVIZIO TESORERIA Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria 1. Il servizio di tesoreria consiste nel complesso delle operazioni riflettenti la gestione finanziaria

Dettagli

Cassa e banche: quadro di riferimento

Cassa e banche: quadro di riferimento Cassa e banche: quadro di riferimento Art. 2426 c.c. n. 8. : valutazione al valore presumibile di realizzazione dei crediti Principi contabili CNDCeR: 14 Disponibilità liquide 26 Operazioni in valuta estera

Dettagli

Procedura Amministrativo-Contabile di Tesoreria. Gestione dei Pagamenti e degli Incassi

Procedura Amministrativo-Contabile di Tesoreria. Gestione dei Pagamenti e degli Incassi Procedura Amministrativo-Contabile di Tesoreria Gestione dei Pagamenti e degli Incassi 1. OBIETTIVO Il presente documento descrive le attività amministrativo-contabili inerenti la gestione dei pagamenti

Dettagli

VERBALE DI UDIENZA DI VENDITA

VERBALE DI UDIENZA DI VENDITA N. / R.G.E. TRIBUNALE DI RIETI VERBALE DI UDIENZA DI VENDITA Oggi alle ore, avanti al giudice dr.ssa V. Cacace nella procedura esecutiva a carico di _ con l assistenza del sottoscritto Segretario di Cancelleria,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI Città di Lecce REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 61 del 19 luglio 2010 Emendato con deliberazione di Consiglio Comunale n.

Dettagli

COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014

COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014 COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL PROCESSO ESECUTIVO D.L.132/2014 Con l entrata in vigore della riforma del processo esecutivo ex D.L. 132/2014, limitatamente agli aspetti pratici e in attesa di

Dettagli

CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI

CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI TITOLO VI CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI CAPITOLO I USI BANCARI 894. Operazioni di credito documentario (artt. 1527, 1530 C.C.). Le Banche, nelle operazioni di credito documentario, si attengono,

Dettagli

L Istituto di Credito con sede in Via iscritto al Registro delle Imprese

L Istituto di Credito con sede in Via iscritto al Registro delle Imprese ALLEGATO 1 CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA tra L Associazione Pistoia Futura Laboratorio per la Programmazione Strategica della Provincia di Pistoia, con sede in Pistoia Piazza San

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 29 dicembre 2011 INDICE CAPO I Principi Generali Art. 1 Oggetto e scopo del Regolamento Art. 2 Organizzazione

Dettagli

Imposta di bollo su titoli di credito rilasciati senza la clausola di non trasferibilità

Imposta di bollo su titoli di credito rilasciati senza la clausola di non trasferibilità IMPOSIZIONE INDIRETTA CIRCOLARE N. 18 DEL 18 MARZO 2008 Imposta di bollo su titoli di credito rilasciati senza la clausola di non PROVVEDIMENTI COMMENTATI Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (art.

Dettagli

MODELLO PER INTERMEDIARI/BANCHE PER LA COSTITUZIONE DI DEPOSITO VINCOLATO IN TITOLI DI STATO O GARANTITI DALLO STATO PER IL RIMBORSO DELL IVA

MODELLO PER INTERMEDIARI/BANCHE PER LA COSTITUZIONE DI DEPOSITO VINCOLATO IN TITOLI DI STATO O GARANTITI DALLO STATO PER IL RIMBORSO DELL IVA MODELLO PER INTERMEDIARI/BANCHE PER LA COSTITUZIONE DI DEPOSITO VINCOLATO IN TITOLI DI STATO O GARANTITI DALLO STATO PER IL RIMBORSO DELL IVA Finalità Utilizzo Compilazione e consegna Tipo di garanzia

Dettagli

COMPENSO AL DELEGATO ED AL CUSTODE ALLA VENDITA

COMPENSO AL DELEGATO ED AL CUSTODE ALLA VENDITA COMPENSO AL DELEGATO ED AL CUSTODE ALLA VENDITA A cura di Caterina Cerenzia Convegno 27 gennaio 2012, Sala convegni C.so Europa, 11, Milano Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di

Dettagli

Ad Personam Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma Via Cavestro, 14 43121 PARMA (PR)

Ad Personam Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma Via Cavestro, 14 43121 PARMA (PR) Ad Personam Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma Via Cavestro, 14 43121 PARMA (PR) Ufficio Contabilità e Bilancio Determinazione Dirigenziale n. 11/10 Oggetto: Conferimento incarico al

Dettagli

CASSA CONTINUA. Iscritta all albo delle banche tenuto dalla Banca d'italia al n. 2987.6

CASSA CONTINUA. Iscritta all albo delle banche tenuto dalla Banca d'italia al n. 2987.6 Il presente foglio informativo non costituisce offerta al pubblico ai sensi dell art. 1336 Cod.Civ. CASSA CONTINUA Sezione I - Informazioni sulla Banca Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

TABELLA B DIRITTI DI AVVOCATO

TABELLA B DIRITTI DI AVVOCATO TABELLA B DIRITTI DI AVVOCATO I PROCESSO DI COGNIZIONE E PROCEDIMENTI SPECIALI E CAMERALI DAVANTI AI GIUDICI ORDINARI, AI GIUDICI AMMINISTRATIVI, TRIBUTARI E SPECIALI, AGLI ARBITRI D AUTORITÀ, COMMISSIONI

Dettagli

SOMMARIO PARTE I IL RECUPERO DEI CREDITI IN AMBITO NAZIONALE

SOMMARIO PARTE I IL RECUPERO DEI CREDITI IN AMBITO NAZIONALE SOMMARIO Prefazione pag. 1 PARTE I IL RECUPERO DEI CREDITI IN AMBITO NAZIONALE CAPITOLO PRIMO FASE STRAGIUDIZIALE pag. 5 1. Aspetti preliminari pag. 7 F.1 Lettera di richiesta di certificato di residenza

Dettagli

COMUNE CASTELFRANCO DI SOTTO Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DELLA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

COMUNE CASTELFRANCO DI SOTTO Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DELLA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI COMUNE CASTELFRANCO DI SOTTO Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DELLA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 16 DEL 18.05.2011

Dettagli

Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Indice

Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Indice INSEGNAMENTO DI ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE LEZIONE VI I RISULTATI DELLA GESTIONE: IL RENDICONTO PROF. GAVINO NUZZO Indice 1 I risultati della gestione: il rendiconto -----------------------------------------------------------------

Dettagli

TRIBUNALE DELL AQUILA SEZIONE CIVILE ESECUZIONI IMMOBILIARI. NELLA PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE N. 23/05 R. Es.

TRIBUNALE DELL AQUILA SEZIONE CIVILE ESECUZIONI IMMOBILIARI. NELLA PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE N. 23/05 R. Es. TRIBUNALE DELL AQUILA SEZIONE CIVILE ESECUZIONI IMMOBILIARI NELLA PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE N. 23/05 R. Es. AVVISO DI VENDITA Il professionista delegato dott. Guglielmo Calvi Moscardi - vista

Dettagli

COMUNE DI CAPO DI PONTE PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI CAPO DI PONTE PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI CAPO DI PONTE PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.) E DELLA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI (T.A.R.S.U.). Approvato

Dettagli

Comune di Palagianello Provincia di Taranto

Comune di Palagianello Provincia di Taranto Comune di Palagianello Provincia di Taranto REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.) RELATIVAMENTE ALLE AREE EDIFICABILI ai sensi dell articolo 13 della legge

Dettagli

UFFICIO REGISTRO IMPRESE

UFFICIO REGISTRO IMPRESE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA TRENTO UFFICIO REGISTRO IMPRESE ISTRUZIONI PER IL DEPOSITO AL REGISTRO DELLE IMPRESE DEI BILANCI FINALI DI LIQUIDAZIONE DELLE SOCIETA DI CAPITALE

Dettagli

COMUNE DI BORGHI PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI CASSA/ECONOMATO

COMUNE DI BORGHI PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI CASSA/ECONOMATO COMUNE DI BORGHI PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI CASSA/ECONOMATO Approvato con deliberazione di consiglio comunale n. 22 del 26.9.2012 1 INDICE Art. 1 Oggetto Art.

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1 Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Il presente regolamento intende disciplinare gli aspetti amministrativi, contabili e gestionali dell Azienda Speciale

Dettagli

IL PROGETTO DI GRADUAZIONE E DI DISTRIBUZIONE

IL PROGETTO DI GRADUAZIONE E DI DISTRIBUZIONE S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO IL PROGETTO DI GRADUAZIONE E DI DISTRIBUZIONE DOTT.ANNA MARIA PONTIGGIA 30 OTTOBRE 2014 ANNA MARIA PONTIGGIA DOTTORE COMMERCIALISTA IN MILANO PIANO DI GRADUAZIONE

Dettagli

LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI

LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI prof. avv. Paola ROSSI Professore associato Università del Sannio Ricercatore area fiscale IRDCEC Diretta 15

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

NORME PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO

NORME PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO ALLEGATO AL REGOLAMENTO DI CONTABILITA NORME PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO I N D I C E 1 Oggetto e scopo del Servizio 2 Organizzazione del Servizio di Economato 3 - Indennità maneggio valori

Dettagli

PROTOCOLLO DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI

PROTOCOLLO DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI Valore Prassi VERONA PROTOCOLLO DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI - PARTE PRIMA - 1) Art. 474 c.p.c.: titolo esecutivo. 1.a) Le scritture private autenticate vanno integralmente trascritte nell atto di precetto.

Dettagli

Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa www.auge.it SCUOLA NAZIONALE DI PROCEDURA

Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa www.auge.it SCUOLA NAZIONALE DI PROCEDURA Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa www.auge.it SCUOLA NAZIONALE DI PROCEDURA 1 ART. 26, II C., C.P.C. FORO DELL ESECUZIONE FORZATA II c. Per l esecuzione forzata su autoveicoli, motoveicoli e

Dettagli

TRIBUNALE DI BOLOGNA

TRIBUNALE DI BOLOGNA TRIBUNALE DI BOLOGNA ATTO DI PIGNORAMENTO DI AUTOVEICOLO EX. ART. 521 BIS C.P.C. Il Sig. (creditore) nato a. il.. e residente in...., via.. n.. C.F.. elettivamente domiciliato in Bologna via.. n, presso

Dettagli

LE NOVITA DEL PROCESSO ESECUTIVO. Il Decreto Legge 132/2014 convertito con modifiche dalla legge 162/2014

LE NOVITA DEL PROCESSO ESECUTIVO. Il Decreto Legge 132/2014 convertito con modifiche dalla legge 162/2014 LE NOVITA DEL PROCESSO ESECUTIVO Il Decreto Legge 132/2014 convertito con modifiche dalla legge 162/2014 Le principali novità Iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione (art. 518 co.6)

Dettagli

Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari. MANSIONARIO DELL AMMINISTRATORE CONDOMINIALE ANACI Provincia di Genova

Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari. MANSIONARIO DELL AMMINISTRATORE CONDOMINIALE ANACI Provincia di Genova Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari MANSIONARIO DELL AMMINISTRATORE CONDOMINIALE ANACI Provincia di Genova Suddivisione dei compensi I compensi dovuti all amministratore si

Dettagli

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Tribunale di Napoli

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Tribunale di Napoli Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Tribunale di Napoli Ente Pubblico non Economico P.zza dei Martiri 30-80121 - Napoli - Tel. 081/7643787 - fax 081/2400335 Centro Direzionale

Dettagli

Documento. n. 31. Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali

Documento. n. 31. Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali Documento n. 31 Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali Luglio 2014 OBBLIGATORIETÀ DEL DEPOSITO TELEMATICO DEGLI ATTI PROCESSUALI OBBLIGATORIETÀ DEL DEPOSITO TELEMATICO DEGLI ATTI

Dettagli

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO Società per Azioni - Sede legale e Direzione Generale: Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Tel +390647021 http://www.bnl.it - Codice ABI

Dettagli

ICI S/L (SC) 1. premesso:

ICI S/L (SC) 1. premesso: ICI S/L (SC) 1 CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) PER IL PAGAMENTO DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI E LA FORNITURA

Dettagli

L attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe.

L attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. L attività istruttoria Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. Zizzo 1 oggetto della lezione l attività istruttoria la liquidazione delle

Dettagli

COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del INDICE Art. 1 Oggetto ed ambito di applicazione Art.

Dettagli

COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (Provincia di Bologna)

COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (Provincia di Bologna) Allegato A) COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO (Provincia di Bologna) REGOLAMENTO SULLA TRASPARENZA PUBBLICA DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO, ELETTIVI E NON ELETTIVI Approvato con deliberazione

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI 1 Sommario Art. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO Art. 2 ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI Art. 3 INCASSI E VERSAMENTI EFFETTUATI DIRETTAMENTE

Dettagli

CIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi...

CIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi... CIRCOLARE N. 49/E Roma, 01 ottobre 2010 Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso OGGETTO: Esecuzione dei rimborsi dovuti per effetto di sentenze nei giudizi tributari INDICE 1. Premessa...2 2. Rimborsi

Dettagli

RISOLUZIONE 353/E QUESITO. Le questioni rappresentate dall interpellante sono così riassumibili:

RISOLUZIONE 353/E QUESITO. Le questioni rappresentate dall interpellante sono così riassumibili: RISOLUZIONE 353/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 dicembre 2007 OGGETTO: Istanza di interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Imposta di bollo art. 1, comma 1-bis.1 della tariffa.

Dettagli

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del. TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI

Dettagli

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE RISOLUZIONE N. 216/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 maggio 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 Avv. XY - Curatore fallimentare della ALFA Spa.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI: ICI E TARSU

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI: ICI E TARSU COMUNE DI CHIOMONTE Provincia di Torino SERVIZIO TRIBUTI REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI: ICI E TARSU Approvato dal C.C. nella seduta del 20 Dicembre 20008 con atto n 40/08

Dettagli

Tribunale di Bari. Procedure relative ai processi di interazione dei Professionisti delegati con la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari

Tribunale di Bari. Procedure relative ai processi di interazione dei Professionisti delegati con la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari Tribunale di Bari Procedure relative ai processi di interazione dei Professionisti delegati con la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari Deposito e richiesta atti e allegati Sportello Unico Esecuzioni Immobiliari

Dettagli

REGOLAMENTO ECONOMALE

REGOLAMENTO ECONOMALE REGOLAMENTO ECONOMALE INDICE Art. 1 Oggetto del regolamento Art. 2 L Economo Art. 3 Attribuzioni Art. 4 - Cassa economale Art. 5 Fondi a disposizione dell Economo Art. 6 Pagamenti a mezzo cassa economale

Dettagli

Inventario, custodia e reperimento delle attività

Inventario, custodia e reperimento delle attività Inventario, custodia e reperimento delle attività Genova 28 marzo 2014 La gestione della crisi d impresa Dott. Marco Abbondanza abbondanzamarco@odcge.it Effetti sul patrimonio del fallito LO SPOSSESSAMENTO

Dettagli

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche

Dettagli

OGGETTO: Estratti conto delle carte di credito. Imposta di bollo.

OGGETTO: Estratti conto delle carte di credito. Imposta di bollo. RISOLUZIONE N. 160/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 11 novembre 2005 OGGETTO: Estratti conto delle carte di credito. Imposta di bollo. Da più parti è stato chiesto qual è il corretto

Dettagli

Determinazione 23/2015 Definizione della controversia Lotito XXX/ Clouditalia Communications s.p.a. IL DIRIGENTE

Determinazione 23/2015 Definizione della controversia Lotito XXX/ Clouditalia Communications s.p.a. IL DIRIGENTE Determinazione 23/2015 Definizione della controversia Lotito XXX/ Clouditalia Communications s.p.a. IL DIRIGENTE VISTA la L. 14 novembre 1995, n. 481, Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi

Dettagli

MODULO S3 AVVERTENZE GENERALI

MODULO S3 AVVERTENZE GENERALI MODULO S3 Scioglimento, liquidazione, cancellazione dal Registro Imprese AVVERTENZE GENERALI Finalità del modulo Il modulo va utilizzato per l iscrizione nel Registro Imprese dei seguenti atti: scioglimento

Dettagli

NOTA OPERATIVA N. 4/2014. OGGETTO: Mini condono fiscale 2014 sulle somme iscritte a ruolo.

NOTA OPERATIVA N. 4/2014. OGGETTO: Mini condono fiscale 2014 sulle somme iscritte a ruolo. NOTA OPERATIVA N. 4/2014 OGGETTO: Mini condono fiscale 2014 sulle somme iscritte a ruolo. - Introduzione L art. 1 comma 618 della legge 147, del 27 dicembre 2013 (Legge di stabilità 2014), dà la possibilità

Dettagli

Roma, Alla Direzione regionale Roma, 21 aprile 2009 QUESITO

Roma, Alla Direzione regionale Roma, 21 aprile 2009 QUESITO RISOLUZIONE N. 105/E Roma, Alla Direzione regionale Roma, 21 aprile 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n.212. Art. 19 bis 1,

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

CIRCOLARE SETTIMANALE

CIRCOLARE SETTIMANALE .. CIRCOLARE SETTIMANALE settembre 2011 N 2 Tutte le informazioni sono tratte, previa critica rielaborazione, dalla normativa vigente primaria (leggi, decreti, direttive) e secondaria (circolari ministeriali

Dettagli

COMUNE DI MANIACE PROVINCIA DI CATANIA

COMUNE DI MANIACE PROVINCIA DI CATANIA COMUNE DI MANIACE PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DEI TRIBUTI COMUNALI TASSE - VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE ONERI DIRITTI - SPESE - RISCOSSIONE COATTIVA. 1 I N D I C E

Dettagli

Deducibilità forfetaria IRAP ai fini reddituali art. 6 D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito con Legge n. 2 del 28/01/2009 (Decreto anti crisi) Circ.

Deducibilità forfetaria IRAP ai fini reddituali art. 6 D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito con Legge n. 2 del 28/01/2009 (Decreto anti crisi) Circ. Deducibilità forfetaria IRAP ai fini reddituali art. 6 D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito con Legge n. 2 del 28/01/2009 (Decreto anti crisi) Circ. Min. n. 16/E del 14/04/2009 Deduzione a regime (periodo

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

Comune di Civezzano Provincia di Trento REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI

Comune di Civezzano Provincia di Trento REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI Comune di Civezzano Provincia di Trento REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 33 dd. 04/05/2012 Art. 1 Attribuzione delle funzioni 1. Le funzioni

Dettagli

Regolamento per il servizio di Cassa Economale

Regolamento per il servizio di Cassa Economale Azienda di Servizi alla Persona Regolamento per il servizio di Cassa Economale Approvato con Delibera di CdA n. 4 del 27/02/2014 Sede Legale: Via Di Mezzo n. 1 47900 RIMINI Sede Amministrativa: Via Massimo

Dettagli

PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE IL PROGRAMMA ANNUALE, COME OGNI ALTRO DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA, SI DIVIDE STRUTTURALMENTE

Dettagli

LE FASI DEL CONCORDATO PREVENTIVO ALLA LUCE DELL ULTIMA RIFORMA LEGISLATIVA IL CONCORDATO PREVENTIVO

LE FASI DEL CONCORDATO PREVENTIVO ALLA LUCE DELL ULTIMA RIFORMA LEGISLATIVA IL CONCORDATO PREVENTIVO LE FASI DEL CONCORDATO PREVENTIVO ALLA LUCE DELL ULTIMA RIFORMA LEGISLATIVA STEP 1: presentazione della domanda Presentazione al Tribunale competente dell istanza per accedere alla procedura di concordato

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Avvocatura TIPOLOGIE DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI ART. 8 D.Lgs. n. 33/2013

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Avvocatura TIPOLOGIE DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI ART. 8 D.Lgs. n. 33/2013 PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Avvocatura TIPOLOGIE DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI ART. 8 D.Lgs. n. 33/2013 Denominazione procedimento Autorizzazione a stare in giudizio Descrizione del procedimento con

Dettagli

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato

Dettagli

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille Come è noto, l articolo 63-bis del decreto legge indicato in oggetto ha riconosciuto al contribuente, per l anno finanziario 2009 la facoltà

Dettagli

Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 120 del 27/06/2013 INDICE Art. 1 Oggetto ed ambito di applicazione Art. 2 Gestione del servizio

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI Ambito di applicazione Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento, in forza delle disposizioni contenute nell art. 13 della legge n. 289 del 27 dicembre 2002,

Dettagli

Editrice PROPRETARIO EX ART. 2929-BIS C.C. (DOPO IL D.L. 83/2015) Formula annotata di Giulio SPINA TRIBUNALE DI...

Editrice PROPRETARIO EX ART. 2929-BIS C.C. (DOPO IL D.L. 83/2015) Formula annotata di Giulio SPINA TRIBUNALE DI... Rivista scientifica bimestrale di Diritto Processuale Civile ISSN 2281-8693 Pubblicazione del 24.9.2015 La Nuova Procedura Civile, 3, 2015 Editrice ATTO DI PIGNORAMENTO IMMOBILIARE CONTRO IL TERZO PROPRETARIO

Dettagli

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese)

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 L ORGANO DI REVISIONE Pasquale rag. Pizzi L ORGANO DI REVISIONE nella Sede Comunale, nel giorno 9 aprile 2013 ESAMINATI

Dettagli

Risoluzione n. 13/E. Roma, 17 gennaio 2006

Risoluzione n. 13/E. Roma, 17 gennaio 2006 Risoluzione n. 13/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 gennaio 2006 OGGETTO: Istanza d Interpello ART. 11, Legge 27 luglio 2000, n.212. XX SPA Unico documento contenente estratto di conto

Dettagli

Art. 54 decreto legge

Art. 54 decreto legge Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo

Dettagli

Amministrazione e Contabilità

Amministrazione e Contabilità Amministrazione e Contabilità Elementi del regolamento di Amministrazione e Contabilità per la gestione nei dipartimenti universitari 2 febbraio 2007 a cura di Noemi Rossi 1 Ambito di applicazione e finalità

Dettagli

CREDITO IVA Il nuovo modello di garanzia per il rimborso

CREDITO IVA Il nuovo modello di garanzia per il rimborso CREDITO IVA Il nuovo modello di garanzia per il rimborso Con un apposito provvedimento il Direttore dell Agenzia delle Entrate ha approvato un nuovo modello di garanzia per la richiesta di rimborso dell

Dettagli

Imposta di bollo sui documenti informatici

Imposta di bollo sui documenti informatici Conferenza organizzata dall Associazione ICT Dott.Com Imposta di bollo sui documenti informatici Direzione Regionale del Piemonte a cura di Sandra Migliaccio Ufficio Fiscalità Generale 1 21 novembre 2014

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA UFFICIO REGISTRO IMPRESE LE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE

CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA UFFICIO REGISTRO IMPRESE LE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE www.pg.camcom.gov.it CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA UFFICIO REGISTRO IMPRESE LE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE MANUALE OPERATIVO PER GLI ADEMPIMENTI REGISTRO IMPRESE IN MATERIA DI FALLIMENTO,

Dettagli

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall articolo 3 comma 7 e

Dettagli

UFFICIO UNICO PRESSO IL TRIBUNALE DI NUORO UFFICIO ESECUZIONI

UFFICIO UNICO PRESSO IL TRIBUNALE DI NUORO UFFICIO ESECUZIONI UFFICIO UNICO PRESSO IL TRIBUNALE DI NUORO Adempimenti per offerte reali e offerte per intimazione: OFFERTE REALI (1 ) (presso il domicilio del debitore) Predisporre la richiesta e il verbale di offerta

Dettagli

7. La costituzione d impresa e le principali operazioni di gestione

7. La costituzione d impresa e le principali operazioni di gestione 102 C) Il Piano dei conti Capitolo 3 Il Piano dei conti è un elenco ragionato di tutti gli oggetti di conto che il contabile prevede di attivare per le proprie registrazioni e contiene le note illustrative

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

- A. Torcini Adempimenti fiscali del Curatore fallimentare - ADEMPIMENTI FISCALI DEL CURATORE FALLIMENTARE. A cura di Alessandro TORCINI

- A. Torcini Adempimenti fiscali del Curatore fallimentare - ADEMPIMENTI FISCALI DEL CURATORE FALLIMENTARE. A cura di Alessandro TORCINI ADEMPIMENTI FISCALI DEL CURATORE FALLIMENTARE A cura di Alessandro TORCINI 1 ADEMPIMENTI FISCALI INIZIALI predisporre i registri IVA entro 30 giorni dalla notifica, comunicare all Agenzia delle Entrate

Dettagli

COMPAGNIA TIRRENA DI ASSICURAZIONI S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa PIANO DI RIPARTO PARZIALE RELAZIONE INTRODUTTIVA

COMPAGNIA TIRRENA DI ASSICURAZIONI S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa PIANO DI RIPARTO PARZIALE RELAZIONE INTRODUTTIVA COMPAGNIA TIRRENA DI ASSICURAZIONI S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa PIANO DI RIPARTO PARZIALE RELAZIONE INTRODUTTIVA Il presente piano di riparto è stato predisposto a seguito di ricognizione

Dettagli

RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015

RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015 RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015 ANDAMENTO DELLA GESTIONE Attività costruttiva e gestione del patrimonio immobiliare. Nel corso dell esercizio sono continuati i lavori relativi alla costruzione

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119 /E

RISOLUZIONE N. 119 /E RISOLUZIONE N. 119 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 31 dicembre 2014 OGGETTO: Interpello ordinario, art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Tassazione decreto ingiuntivo con enunciazione di fideiussione

Dettagli