REPUBBLICA ITALIANA. REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente L Assessore

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1 D.A. n.203/gab del REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente L Assessore VISTO Lo Statuto della Regione Siciliana; VISTA La legge regionale 10 aprile 1978, n. 2, recante Nuove norme per l'ordinamento del Governo e dell'amministrazione della Regione ; VISTA La legge regionale 15 maggio 1991, n. 24; VISTA La Legge 22 aprile 1994 n. 146, recante Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle Comunità europee - legge comunitaria 1993 ; VISTA la Direttiva 2009/147/UE concernente la conservazione degli uccelli selvatici; VISTA La Direttiva 92/43 CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatica; VISTO Il D.P.R. 8 settembre 1997n 357 di attuazione della Direttiva 92/43 CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatica; VISTA La Direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011, coordinata con il testo della Direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati; VISTO Il D.P.R. 12 marzo 2003, n 120 regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 08/09/1997, n 357, concernente l attuazione della direttiva 92/43 relativa relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatica; VISTO Il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia ambientale ; VISTO VISTA VISTA VISTA VISTA VSTO VISTA Il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104 Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114 che modifica il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 ; La Legge 22 maggio 2015 n. 68, recante Disposizioni in materia di delitti ambientali ; la legge regionale 3 maggio 2001, n.6, articolo 91 e successive modifiche ed integrazioni recante norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale; La legge regionale del 12 agosto 2014, n. 21, ed in particolare l articolo 68 comma 4, come modificato dall'articolo 98 comma 6 della legge regionale 7 maggio 2015 n. 9, che stabilisce che i decreti assessoriali, contemporaneamente alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, devono essere pubblicati per esteso nel sito internet della Regione Siciliana; La Delibera di Giunta n. 48 del 26/02/2015 concernente: "Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione d'impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ambientale (VINCA)", che individua l Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Autorità Unica Ambientale, con l'eccezione dell'emanazione dei provvedimenti conclusivi relativi alle istruttorie di cui all'art.1, comma 6, della legge regionale; L atto di indirizzo assessoriale n.1484/gab dell 11/03/2015 e ss.mm.ii; La nota prot. n del 16/03/2015 con la quale il Dirigente Generale del Dipartimento dell Ambiente impartisce le disposizioni operative in attuazione della Delibera di Giunta 1

2 n. 48 del 26/02/2015; VISTA La delibera della Giunta regionale 21 luglio 2015, n.189 concernente: Commissione Regionale per le Autorizzazioni Ambientali di cui all'art. 91 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 Criteri per la costituzione approvazione, con la quale la Giunta Regionale, in conformità alla proposta dell'assessore Regionale del Territorio e dell'ambiente di cui alla nota n del 13 luglio 2015 (Allegato A alla delibera), ha approvato i criteri per la costituzione della citata Commissione per il rilascio delle autorizzazioni ambientali; VISTO Il Decreto del Presidente della Regione 14 giugno 2016, n. 12 nella parte riguardante la Rimodulazione degli assetti organizzativi del Dipartimento Regionale dell Ambiente ; VISTO Il Decreto Assessoriale 18 aprile 2018, n. 142/GAB di revoca del Decreto Assessoriale 29 gennaio 2018 n. 32/GAB che ha modificato il Decreto Assessoriale 17 maggio 2016 n. 207/GAB di istituzione della Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, applicativo dell art.91 della legge regionale 7 maggio 2015 n. 9, così come integrato dall art.44 della legge regionale 17 marzo 2016 n. 3 e dei criteri fissati dalla Giunta Regionale con delibera 21 luglio 2015 n.189; VISTA La nota assessoriale prot.n 5056/GAB del 25/07/2016 relativa a Prima direttiva generale per l azione amministrativa e per la gestione ex comma 1, lettera b), dell art.2 della L.R.15/05/2000, n 10; VISTA La nota assessoriale, prot.n 7780/GAB/12 del esplicativa sul coordinamento tra le attività dipartimentali e la Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale; VISTO Il D.P.R.14 giugno 2016 n 12 di rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti Regionali; VISTO Il D.P.Reg.n.645/Area I^/S.G. del 30/11/2017 con il quale è stato preposto alla nomina di Assessore Regionale del Territorio e Ambiente l On. Avv. Salvatore Cordaro; VISTO Il D.P.Reg. n.708 del 16/02/2018 con il quale è stato conferito l incarico di Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell Ambiente al dott. Giuseppe Battaglia; VISTA la legge regionale 22 febbraio 2019, n. 1 Disposizioni programmatiche e correttive per l anno Legge di stabilità regionale, pubblicata sulla G.U.R.S. n. 9 del 26/02/2019 Parte I; VISTA la legge regionale 22 febbraio 2019 n.2 Bilancio di previsione della Regione Siciliana per il triennio pubblicata sulla G.U.R.S. n.9 del Parte I, Suppl. Ord.; CONSIDERATO Che la suddetta istanza è stata pubblicata sul portale informatico (SI-VVI) di questo Assessorato in data ; VISTA La documentazione probante l avvenuto pagamento degli oneri istruttori, datata , allegata all istanza, assunta al protocollo DRA al n del ; VISTA La nota prot.n del , con la quale il Servizio 1- Valutazioni Ambientali, ha trasmesso alla Commissione Tecnico Specialistica la superiore richiesta; PRESO ATTO Che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni ai sensi dell art.20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 ss.mm.ii.; APPURATO Il corretto avvio della procedura in argomento ai sensi dell art.23 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.; VISTO Il parere 50/2019 del , composto da n.21 pagine trasmesso dalla Commissione Tecnica Specialistica, con nota prot.n del 14 febbraio 2019, ai sensi del D.A. n.228/gab. del 27 maggio 2016, relativamente alla richiesta avanzata dalla Società VRG Wind 153 S.r.L.; PRESO ATTO Che la Commissione Tecnica Specialistica con il sopraccitato parere, per le motivazioni esposte nello stesso, ha ritenuto esperita positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell art.23 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. per il Progetto di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica denominato Parco Eolico Fulgatore sito nel Comune di Trapani costituito da n.15 aerogeneratori per una potenza complessiva pari a 49,5 MW e valutato positivamente il Piano di Utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo redatto secondo il D.P.R. 120/2017, con la prescrizione per il soggetto proponente di mettere in atto, in fase di cantiere e di esercizio, tutte le misure di mitigazione proposte ed elencate nello Studio di Impatto Ambientale e nel Piano e con le prescrizioni contenute nel medesimo parere; FATTI SALVI I vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di legge e senza il pregiudizio di eventuali diritti di terzi; 2

3 A TERMINE delle vigenti disposizioni; DECRETA Articolo 1 Acquisito il parere della Commissione T.S. n 50/2019 del 13 febbraio 2019, sul Progetto avanzato dalla Soc. VRG Wind 153 s.r.l. per la costruzione di un Impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica, denominato Parco Eolico Fulgatore da realizzare nel Comune di Trapani, costituito da n.15 aerogeneratori Gamesa con le seguenti caratteristiche: diametro 132 mt., altezza max.150,000 mt., altezza al mozzo 84,00 mt., di potenza unitaria pari a 3,3 MW e potenza complessiva pari a 49,5 MW, presentato dalla Società VRG Wind 153 S.r.L., si ritiene esperita, positivamente, la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell art.23 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e si approva, contestualmente, il Piano di Utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo, ai sensi del D.P.R. 120/2017, nel rispetto delle seguenti prescrizioni: Progetto Esecutivo: A. La società proponente avrà cura di trasmettere, prima dell inizio dei lavori, a questo assessorato il progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni dei pareri e nulla osta rilasciati da tutti gli altri enti coinvolti nell iter autorizzativo che dovranno essere prodotti, al fine di verificarne l ottemperanza. B. Il progetto dovrà contenere una cartografia dalla quale si evincano le esatte distanze di ogni singolo aerogeneratore dall abitato di Fulgatore, dalle strade provinciali e dalle autostrade e le stesse non potranno essere inferiori alle prescrizioni contenute nel D.M. 10 settembre 2010 punto 5.3 e 7.2 misure di mitigazione, nonché per quanto concerne la viabilità dovranno essere rispettate le indicazioni di cui all art. 66 comma 8 del D.P.R. 495/92. C. Si dovrà provvedere al reimpianto del vitigno uva tipo IGP espiantato in corrispondenza dell allocazione dell aerogeneratore denominato F07. Pertanto il progetto esecutivo dovrà contenere una cartografia d individuazione dell area di reimpianto, preferibilmente in un intorno di 2 km dell area di espianto. L attività dovrà attuarsi con l ausilio di professionalità specializzate e si dovrà in seguito, provvedere a trasmettere a questo assessorato, una relazione con allegati fotografici e cartografici, attestanti la ricollocazione del vitigno. Misure di protezione e mitigazione fase di cantiere: 1. Monitoraggio delle aree di cantiere da uno specialista del settore al fine di suggerire misure di mitigazione correlate all eventuale presenza d emergenze botaniche e faunistiche localizzate. 2. La conduzione della fase di cantiere dovrà avvenire in un breve periodo di tempo al fine di ridurre l impatto sulla fauna presente e i lavori dovranno essere sospesi durante l epoca riproduttiva della stessa. 3. Massimizzare il recupero del suolo vegetale durante le operazioni di scavo e riutilizzo dello stesso per i successivi ripristini (piste e cabina). 4. Localizzare delle aree di servizio all impianto (piazzole e area di cantiere) in punti di minima copertura vegetale. 5. Eventuali scavi resteranno aperti solo per il tempo minimo indispensabile; 6. Dovrà essere predisposta ogni possibile misura mitigativa per limitare gli impatti relativi alla produzione di polveri, che potranno essere ridotte utilizzando opportune precauzioni come l umidificazione delle aree di scavo, copertura dei mezzi di trasporto materiale. 7. Dovranno essere ridotti al minimo tutti i rumori e le vibrazioni provenienti dall area di cantiere. 8. Lo stato originario dei luoghi sarà ripristinato con lo stesso terreno movimentato o di risulta da eventuali scavi interni. 9. Una volta terminati i lavori, in tutte le aree interessate dagli interventi (aree di cantiere, piazzole, viabilità ecc..) si provvederà alla pulizia ed al ripristino dei luoghi, senza dispersione di materiali, quali spezzoni di conduttore, spezzoni o frammenti di ferro, elementi di isolatori, ecc.. Misure di protezione e mitigazione fase di esercizio: 1. Terminata la fase di cantiere e di costruzione sarà ripristinato il manto erboso dell impianto, laddove eventualmente fosse parzialmente compromesso durante la fase di cantiere. 2. Durante tutto il periodo di esercizio dell impianto è previsto un servizio continuo di controllo sorveglianza e manutenzione, che permetterà di verificare e quindi di intervenire qualora si verificasse qualsiasi tipo di disfunzione sull impianto, non solo in termini produttivi ma anche in termini di gestione e cura delle aree impianto. 3

4 3. Dovrà essere messo in atto ogni accorgimento volto a minimizzare l impatto visivo dell impianto, con particolare riguardo alla visibilità dal centro abitato di Fulgatore e dall autostrada A29 Palermo-Trapani, in accordo con l amministrazione comunale e ANAS, schermando con elementi arborei e arbustivi i suddetti punti di osservazione, fatta salva, ovviamente, l esigenza di evitare ombreggiamenti del campo eolico e ostacoli visivi alla viabilità. 4. È fatto divieto di usare il sostegno del rotore quale supporto di messaggi pubblicitari o altro. 5. I livelli di rumorosità prodotti dall aerogeneratore non dovranno superare quelli previsti dalla normativa vigente in materia, L. 447/95 stabiliti in 70 db diurni e 60 db notturni. Al fine di verificare tale istanza, la società dovrà provvedere ad un monitoraggio acustico con rilevazioni, i cui risultati saranno comunicati a questo Assessorato. 6. Particolare cura dovrà essere posta affinché non si renda necessario lo spostamento di essenze arboree e/o arbustive d interesse naturalistico, laddove non si potesse evitare, si dovrà provvedere all espianto e al reimpianto, delle stesse, fornendo evidenza di detta attività all Assessorato. 7. Si dovrà avere cura di effettuare la fase di cantiere al di fuori del periodo di riproduzione delle specie protette eventualmente presenti in situ. 8. Dovrà essere predisposto uno studio faunistico ed un piano di monitoraggio, per un periodo di cinque anni, finalizzato ad individuare l interferenza dovuta a possibili collisioni con le pale e/o perdita di Habitat dell avifauna, presente nel territorio interessato dagli aerogeneratori. Le risultanze dovranno essere trasmesse trimestralmente al Servizio 1 di questo assessorato. 9. Nel periodo compreso tra l inizio di luglio e la fine di ottobre, nelle ore solari comprese tra le 18,00 e le 23,00 si deve effettuare una regolazione degli aerogeneratori in modo tale che le pale inizino a roteare con velocità del vento superiore a 6 mt/sec. 10. L aerogeneratore che dalle risultanze del monitoraggio, dovesse evidenziare un numero elevato di collisioni, determinando perdita di Habitat, dovrà essere disattivo e dismesso su prescrizioni di codesto Assessorato. 11. Non dovranno essere alterati né la morfologia né il regime idrologico esistente nel sito, a tal fine dovrà essere prevista un idonea sistemazione idraulica, mediante opere di regimentazione delle acque superficiali e meteoriche, al fine di assicurarne il recapito nei loro impluvi naturali. 12. Non si dovrà prevedere dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade. 13. Le fondazioni dell aerogeneratore potranno essere di tipo diretto e/o indiretto. 14. Si dovrà limitare al minimo indispensabile l alterazione in superficie della permeabilità dei terreni specie in corrispondenza delle piste e dei piazzali di progetto. 15. Eventuali interventi di consolidamento per la realizzazione delle piste di progetto dovranno essere tali da non influenzare il regime delle acque sotterranee, non dovranno alterare la permeabilità dei terreni e non dovranno prevedere l impiego di miscele da iniettare secondo qualsivoglia metodologia. 16. Nel caso d intercettazione di falda sotterranea di qualsivoglia potenzialità si dovrà provvedere repentinamente alla messa in opera di tutti gli accorgimenti ed interventi necessari al ripristino del regime quali quantitativo delle acque sotterraneo. 17. Nella realizzazione della viabilità interna all impianto e di collegamento nelle zone in cui sono presenti terreni pochi coerenti, dovranno essere previsti drenaggi e cunette che assicurino l allontanamento rapito delle acque superficiali, muretti di contenimento nelle aree a mezza costa drenanti a tergo e muretti in controripa con opportuni fossi di guardi nella parte superiore del muro. 18. L eventuale realizzazione di muretti di contenimento che di controripa dovranno essere rivestiti in pietra, in modo da uniformarsi all ambiente circostante. 19. La fondazione stradale dovrà essere realizzata con un misto granulometrico stabilizzato ad effetto auto agglomerante e permeabile allo stesso tempo. Non è consentito il rivestimento del manto stradale con asfalto, ma solo con materiali di natura litologica affine a quella del paesaggio circostante. 20. Dovrà essere ridotto al minimo l apertura di nuove piste e dovrà essere posta ogni cura affinché non siano particolarmente visibili, tramite l uso di materiali che s inseriscono nel paesaggio circostante, consentendo il deflusso delle acque meteoriche evitando ristagni e/o infiltrazioni che danneggino le falde. 21. Le eventuali opere di stabilizzazione dei pendii nonché quelle di regimazione delle acque dovranno essere realizzate secondo i principi e i metodi dell ingegneria naturalistica escludendo in ogni caso l uso di materiali cementiti. 22. Nella costruzione delle strade previste in progetto e nella sistemazione delle strade esistenti non dovrà essere osto in essere alcun artificio che impedisca il libero scambio tra suolo e sottosuolo. 4

5 23. Si dovrà aver cura di garantire una distanza adeguata tra l aerogeneratore e le abitazioni anche isolate, tale da garantire il legittimo godimento del bene da parte dei proprietari ed escludere ogni possibile inconveniente con l esercizio dell impianto. 24. Qualora in sede di progettazione esecutiva in relazione ai risultati della campagna geognostica e al rispetto delle superiori prescrizioni, dovessero rendersi necessari spostamenti significativi del posizionamento delle macchine, gli stessi dovranno essere sottoposti a questo Assessorato, Dipartimento Ambiente, per l avvio di una nuova procedura di verifica VIA ex art. 19 Dlgs 152/2006 e ss.mm.ii. 25. Le operazioni di sostituzione degli oli minerali esausti nelle cabine saranno effettuate secondo norme di buona tecnica e lo smaltimento sarà effettuato secondo le vigenti leggi (conferimento al Consorzio Obbligatorio oli usati). 26. Qualsiasi rifiuto prodotto all interno dell area interessata dal progetto, in fase di esecuzione e durante la produzione, dovrà essere smaltito secondo la normativa vigente onerando la ditta della presentazione dei contratti con le ditte autorizzate; 27. L accessibilità al cantiere e all impianto dovrà avvenire esclusivamente dalle strade di progetto; 28. La piazzola e la viabilità interna, dovranno essere realizzate con manto stabilizzato tassativamente senza l utilizzo di conglomerato bituminoso, garantendo un adeguata sistemazione idraulica con opportune opere di raccolta e smaltimento, che non alterino il naturale deflusso delle acque; 29. Dovrà essere trasmessa una relazione intermedia sullo stato d avanzamento dei lavori e sulla loro conduzione, con particolare riferimento ad eventuali varianti in corso d opera e la comunicazione, con congruo anticipo, della data presumibile di fine lavori. Inoltre dovrà essere allegata esaustiva documentazione fotografica; 30. Alla fine dei lavori tutte le aree non direttamente interessate dagli interventi dovranno essere sistemate come ante operam; 31. Alla fine dei lavori la dismissione del cantiere dovrà essere realizzata gradualmente e con cautela al fine di evitare eccessivi rumori e mitigare l innalzamento delle polveri. In sede di presentazione del progetto esecutivo dovrà essere prodotta copia dei pareri, nulla osta, ecc. degli enti deputati al monitoraggio dei vincoli su cui ricade l impianto, ai fini della verifica della rispondenza del progetto esecutivo agli stessi; 32. Qualsiasi variante progettuale, durante la fase di realizzazione dei lavori, e/o qualsiasi ampliamento dell impianto in questione dovrà, in ogni caso, essere sottoposto a Procedura Giudizio di Compatibilità Ambientale di cui all art.19 o all art.23 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.; 33. In corrispondenza dei siti temporanei o di deposito intermedio dovrà essere applicata apposita segnaletica posizionata in modo visibile nella quale dovranno essere evidenziate le informazioni relative al sito di produzione, le quantità di materiale depositato nonché i dati amministrativi del Piano di Utilizzo; 34. I depositi del materiale intermedio o temporaneo non potranno avere durata superiore alla durata del Piano di Utilizzo. Il materiale di scavo dovrà essere inviato presso i siti di deposito intermedio seguendo un percorso di minima distanza che collega tale sito con le singole piazzole degli aerogeneratori e con le strade di collegamento da adeguare e/o realizzare; 35. Nell area dei siti di deposito intermedio, qualora dovesse esservi depositato anche il materiale che dovrà essere successivamente caratterizzato, secondo quanto disposto dagli Allegati 1 e 9 del DPR n.120 del 13 Giugno 2017, i cumuli di terra dovranno essere fisicamente separati dai precedenti, differenziati per tipologia macroscopica e depositati su un area precedentemente impermeabilizzata al fine di evitare che tale materiale non ancora caratterizzato entri in contatto con la matrice suolo. Anche tali aree dovranno essere opportunamente distinte ed identificate con una adeguata segnaletica. La caratterizzazione di tale materiale dovrà seguire le procedure di cui all Allegato 9 del DPR n.120 del 13 Giugno Solo successivamente alla sua caratterizzazione, di cui si dovrà dare riscontro con opportuna relazione a questo Assessorato, qualora l esito dei controlli risulti favorevole, potrà essere utilizzato sui siti di destinazione finale; 36. Il piano di utilizzo avrà durata pari alla durata dei lavori di realizzazione del parco eolico avendo data di inizio quella di apertura del cantiere e la data di conclusione coinciderà con la data di fine dei lavori dell impianto stesso; 37. Preventivamente alle attività di trasporto del materiale dovrà essere inviata all Autorità competente una comunicazione attestante le generalità della stazione appaltante, della ditta appaltatrice dei lavori, della ditta che trasporta il materiale e quant altro, come previsto dall Art.6 del DPR n.120 del 13 Giugno Inoltre ogni automezzo che compie il trasporto dei materiali dovrà essere fornito, secondo quanto previsto all Art. 6 del DPR n.120 del 13 Giugno 2017, di un documento di trasporto di cui all Allegato 7 del DPR n.120 del 13 Giugno 2017; 38. A conclusione dei lavori di utilizzo dovrà essere compilata un apposita dichiarazione di avvenuto utilizzo (D.A.U.) come disposto dall Art. 7 del DPR n.120 del 13 Giugno 2017 secondo lo schema riportato nell Allegato 8; 39. La dichiarazione di avvenuto utilizzo, redatta ai sensi dell articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, è resa dall esecutore o dal produttore con la trasmissione, anche solo in via telematica, del modulo di cui all Allegato 8 DPR n.120 del 13 Giugno 2017 all autorità e all Agenzia di protezione ambientale competenti per il sito di destinazione, al comune del sito di produzione e al comune del sito di destinazione. La dichiarazione è conservata per cinque 5

6 anni dall esecutore o dal produttore ed è resa disponibile all autorità di controllo. Alla fine dei lavori, ad avvenuto collaudo, entro tre mesi dallo stesso dovrà essere trasmesso: A. Documentazione fotografica delle opere realizzate, con allegata planimetria recante l indicazione dei punti di ripresa e attestazione da parte del Direttore dei Lavori dell avvenuta ottemperanza a quanto sopra descritto; B. Piano di disattivazione e smantellamento dell impianto a fine esercizio e di ripristino dei luoghi come ante operam, da sottoporre a valutazione; C. Relazione che dovrà contenere le indicazioni concernenti i seguenti argomenti: Modalità di rimozione del palo eolico, modalita di demolizione delle strutture e rimozione dei cavidotti e degli impianti di ogni tipo, modalità sulla sistemazione dell area ante operam. D. Computo metrico estimativo dei lavori, relativi al ripristino dei luoghi; E. Polizza fidejussoria emessa a favore della Regione, di durata almeno ventennale, ovvero, fondo fruttifero intestato allo stesso Assessorato, costituito dal versamento da parte della Ditta, dell importo pari alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino ambientale, finalizzate all esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi. Articolo 2 Costituiscono parte integrante del presente decreto il parere ambientale n 50/2019 del (composto da n 21 pagine) ed i relativi elaborati progettuali in esso citati. Articolo 3 Il presente provvedimento è rilasciato esclusivamente per gli aspetti di natura ambientale di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 e solo per le opere indicate negli elaborati progettuali trasmessi a questo Assessorato. Articolo 4 Il progetto dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di efficacia del presente provvedimento. Articolo 5 Il progetto esecutivo, rielaborato secondo le prescrizioni impartite da parere ambientale sopra richiamato ed adeguato ai pareri espressi dagli altri Enti preposti, dovrà essere trasmesso a questo Dipartimento e contestualmente all <autorità Competente al rilascio del titolo abilitativo alla esecuzione dell opera e/o all esercizio dell attività, per essere sottoposto, preventivamente, alla verifica di ottemperanza necessaria all accertamento del rispetto delle specifiche prescrizioni inerenti alla progettazione, alla realizzazione e all esercizio dell opera, in conformità alle disposizion di cui all art.29 comma 2 del D,Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. L Autorità Competente è onerata a trasmettere il verbale di ottemperanza a tutti gli Enti. Articolo 6 Il proponente, è onerato di acquisire ogni altra autorizzazione, concessione, parere o nulla osta previsti dalla vigente normativa per l approvazione dell opera in questione, ivi compresi quelli di natura urbanistica. Articolo 7 Ai sensi dell art.19, comma II del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il presente Decreto, sarà pubblicato, integralmente, nel sito web SI.VVI. di questo Assessorato, nonché sul sito istituzionale di questo Dipartimento, in ossequio all art. 68 comma 4 della L.R , n. 21 e per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Articolo 8 Avverso il presente provvedimento è esperibile, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione o di notifica, ricorsero giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) o, in alternativa e con medesima tempistica, ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro il termine di giorni 120 (centoventi). Firmato L Assessore On. Avv. Salvatore Cordaro 6

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