REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI DI ARLAB. Allegato 1 alla Deliberazione n.95 del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI DI ARLAB. Allegato 1 alla Deliberazione n.95 del"

Transcript

1 Allegato 1 alla Deliberazione n.95 del REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI DI ARLAB 1

2 INDICE Pag. Art. 1 - Scopo del Regolamento 3 Art. 2 Riferimenti Normativi 4 Art. 3 Definizioni e disposizioni generali 4 Art. 4 Classificazione dei beni mobili Beni inventariabili 4 Immobilizzazioni immateriali 5 Immobilizzazioni materiali Beni non inventariabili 8 Art. 5 Beni da inventariare con numerazione virtuale 8 Art. 6 Valutazione dei beni mobili 9 Art. 7 Soggetti coinvolti 9 Art. 8 Procedura di inventariazione Fasi della procedura Reperimento documentazione Etichettature Registrazione di carico Registrazione di scarico Registrazione di trasferimento o diversa collocazione del bene 11 Art. 9 Beni mobili concessi in uso a terzi 12 Art. 10 Ammortamenti 12 Art. 11 Chiusura dell inventario e adempimenti Chiusura dell inventario Conto giudiziale 13 Art. 12 Inadempienze 13 Art. 13 Norme finali 13 Art. 14 Entrata in vigore 13 Scheda di rilevazione dei beni 14 2

3 Art. 1 SCOPO DEL REGOLAMENTO La corretta tenuta dell inventario dei beni mobili costituisce un presupposto fondamentale per la gestione del patrimonio dell Agenzia Regionale per il Lavoro e l Apprendimento Basilicata (ARLAB). La gestione dell inventario, oltre a soddisfare le funzioni amministrativo-contabili previste dalla normativa vigente, rappresenta una condizione necessaria per una politica di razionalizzazione e programmazione della spesa. Il presente regolamento ha il compito di disciplinare le procedure di registrazione inventariale, le procedure di tenuta dell inventario e la gestione dei beni mobili dell Agenzia. Le attività previste coinvolgono diversi soggetti, con diversi livelli di responsabilità. Art. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI Codice civile art criteri di valutazione delle immobilizzazioni. Circolare n. 26 del 09/09/2015 del Ministero dell Economia e delle Finanze. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42. Circolare n. 4 del 26/01/2010 del Ministero dell Economia e delle Finanze (in quanto applicabile). D.P.R. n. 254 del 04 settembre 2002 Regolamento concernente le gestioni dei consegnatari e dei cassieri delle Amministrazioni dello Stato (in quanto applicabile). D.P.R. 30 novembre 1979, n. 718 Regolamento sulla gestione dei consegnatari e dei cassieri delle Amministrazioni dello Stato (valido, in assenza di apposita disciplina, per tutta la pubblica amministrazione). R.D. 23 maggio 1924, n. 827 Regolamento per l amministrazione del patrimonio e per la contabilità dello Stato e ss.mm.ii. (in quanto applicabile). Art. 3 DEFINIZIONI E DISPOSIZIONI GENERALI 1. Inventario: documento amministrativo-contabile che elenca e descrive i beni di uso durevole dell Agenzia, nonché l insieme delle operazioni di rilevazione, valutazione ed aggiornamento del patrimonio dell Ente, avente come finalità la creazione e la costante tenuta del documento contabile. Quest ultimo ha la finalità di consentire in qualsiasi momento la conoscenza per qualità, quantità e valore della consistenza dei beni che costituiscono il patrimonio dei beni mobili dell ARLAB. L inventario ha carattere permanente e generale; i valori in esso contenuti confluiscono nel Conto Economico e nel Conto del Patrimonio. L inventario è costantemente tenuto aggiornato attraverso specifiche procedure informatiche e di processo. 3

4 La gestione delle scritture inventariali è demandata, per competenza, alla competente Area Funzionale 1 e alla correlata unità operativa finanziaria secondo l articolazione del vigente sistema organizzativo (organigramma e funzionigramma). 2. Beni mobili: oggetti destinati al funzionamento degli uffici, ossia arredi, libri, materiale informatico, materiale didattico, attrezzi e beni diversi, così come individuati ai sensi dell art. 812 del Codice Civile. 3. Consegnatario: è l agente contabile interno sul quale incombe l onere relativo alla tutela dei beni mobili dati in consegna. 4. Consegnatario per debito di custodia: agente contabile sul quale incombe l onere relativo alla gestione di un magazzino alimentato dall acquisizione in stock di beni mobili destinati a ricostituire le scorte operative delle varie articolazioni dell Amministrazione nonché alla sorveglianza sul corretto impiego dei beni in uso agli utilizzatori finali. In quanto agente contabile è tenuto alla resa del conto giudiziale. 5. Consegnatario per debito di vigilanza (utilizzatore finale): dipendente che riceve in consegna il bene mobile per il suo utilizzo, sul quale ricade la responsabilità del suo corretto utilizzo e del suo stato d uso. Non riveste la qualifica di agente contabile e non è tenuto alla resa del conto giudiziale. 6. Sub-consegnatario: colui che, delegato dal consegnatario, collabora con esso nell attività di inventariazione. 7. Addetto alle procedure di inventariazione: colui che provvede alla compilazione delle schede inventariali ed all emissione dell etichetta con il numero d inventario. Art. 4 CLASSIFICAZIONE DEI BENI MOBILI I beni mobili si distinguono in inventariabili e non inventariabili: Beni Inventariabili Sono beni mobili strumentali, ossia quelli effettivamente impegnati nei processi gestionali, che singolarmente superano il valore di 200,00 iva compresa ad eccezione di tutti quei beni che, pur avendo un valore pari o inferiore ad 200,00, costituiscono elementi di una universalità di beni mobili e la stessa superi la predetta soglia di valore. Condizione per l iscrizione di nuovi beni patrimoniali tra le immobilizzazioni dello Stato patrimoniale è il verificarsi, al 31 dicembre, dell effettivo passaggio del titolo di proprietà dei beni stessi. Pertanto, devono essere fisicamente esistenti presso l Agenzia o essere assegnati ad altri soggetti sulla base di formali provvedimenti dell Ente. I beni che entrano nella disponibilità dell Ente con un operazione di leasing finanziario o di compravendita con patto di riservato dominio sono rappresentati nello Stato patrimoniale con apposite voci e si considerano acquisiti al patrimonio dell Ente alla data di consegna. Tali beni debbono essere registrati nell apposito inventario da redigere mediante l utilizzo di un programma informatico idoneo. 4

5 Di seguito viene indicata la classificazione dei beni mobili prevista dall allegato n. 4/3 del D. Lgs 118/2011 e ss. mm. ii.: Immobilizzazioni immateriali: - costi capitalizzati: costi d impianto ed ampliamento, costi di ricerca, sviluppo e pubblicità, immobilizzazioni in corso ed acconti, migliorie e spese incrementative su beni di terzi, costi di software applicativo ad uso interno non tutelato. Tali costi sono iscritti e valorizzati nell Attivo secondo quanto previsto dal documento n. 24 dell Organismo Italiano di Contabilità; Si precisa che qualora le migliorie e le spese incrementative effettuate su beni di terzi, avendo un autonoma funzionalità, sono separabili dagli stessi beni, vengono iscritte tra le immobilizzazioni materiali nella specifica categoria; - diritti di brevetto industriale, i diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno, compreso il software applicativo giuridicamente tutelato; - l avviamento che va iscritto separatamente solo in caso di acquisizione a titolo oneroso di un azienda o complesso industriale; - diritti reali di godimento o rendite, perpetue o temporanee; - immobilizzazioni in corso che devono essere valutate al costo di produzione che include i costi di acquisto delle materie prime, i costi diretti (manodopera diretta, spese di progettazione, forniture esterne) ed i costi indiretti per la parte più direttamente connessa alla produzione del bene come quota parte delle spese generali di fabbricazione, gli oneri finanziari escluse le spese generali amministrative sostenute dall Ente. Si riporta di seguito la tipologia di beni prevista dall All. 6/1 al D. Lgs.118/2011 e ss. mm. ii.: o Avviamento; o Software (sviluppo software e manutenzione evolutiva; acquisto software); o Brevetti; o Opere dell ingegno e diritti d autore; o incarichi professionali per la realizzazione di investimenti; o Manutenzione straordinaria su beni di terzi; Immobilizzazioni materiali Beni patrimoniali indisponibili a cui appartengono tutti i beni destinati agli uffici ed alle attività dell Ente (mobili e arredi, macchinari per gli uffici, attrezzature tecniche scientifiche, collezioni di leggi e decreti, ecc.) Si riporta di seguito la tipologia di beni prevista dall All. 6/1 al D. Lgs.118/2011 e ss. mm. ii.: 5

6 Mezzi di trasporto ad uso civile; Mobili ed arredi (per ufficio, per alloggi e pertinenze, per laboratori e n. a. c.); Impianti e macchinari; Macchine per ufficio; Hardware (postazioni di lavoro, periferiche, server, apparati di telecomunicazione, tablet e dispositivi di telefonia fissa e mobile, n. a. c.); Oggetti di valore; Materiale bibliografico; Opere dell ingegno software prodotto. Costituiscono una voce a parte del piano dei conti integrato, di cui al predetto all Allegato 6/1 del D. Lgs 118/2011, i beni materiali ed immateriali acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario. L inventario identifica per ciascun bene: numero progressivo d inventario; il consegnatario; il centro di costo; la denominazione e descrizione dei beni secondo la diversa natura e specie; lo stato di conservazione; la quantità; il numero e la data della fattura nonché il nome del fornitore; titolo di acquisto; estremi del provvedimento di acquisizione; edificio e locale in cui è situato il bene; il costo d acquisto, di stima o simbolico, la percentuale di ammortamento, il valore residuo del bene. - Valorizzazione dei beni I beni mobili oggetto di inventario, devono essere iscritti in inventario con il prezzo di acquisto comprensivo di sconti, al lordo dell IVA e delle varie spese accessorie. Ai beni per i quali non sia possibile risalire al valore iniziale e/o alla data di acquisto viene attribuito un valore storico di stima alla data di iscrizione in inventario, che tiene conto dello stato di conservazione del bene 6

7 stesso. I beni acquisiti a titolo gratuito vengono iscritti in inventario con il valore di mercato a seguito di apposita relazione di stima a cura dell Ufficio Tecnico dell Ente. E possibile non ricorrere alla stima per quei beni, di frequente negoziazione, il cui valore possa essere desunto da pubblicazioni specializzate che rilevino periodicamente il valore di mercato, come accade per le autovetture, i motoveicoli, gli autocarri ecc. E fatta salva la facoltà dell Ente di ricorrere ad una valutazione peritale di un esperto designato dal Presidente del Tribunale territorialmente competente, su istanza del legale rappresentante. Per quanto non previsto dai principi contabili di cui all Allegato 4/3 al D. Lgs n.118/2011 e ss. mm. ii. si dovrà far riferimento al documento n. 16 OIC. - Etichetta Il numero di inventario, che identifica ciascun bene mobile, viene riportato sullo stesso tramite applicazione di un apposita etichetta stampata in maniera indelebile. Fanno eccezione gli automezzi, per i quali il numero d inventario viene associato al numero di targa. - Beni accessori Si considerano accessori quei componenti non dotati di vita autonoma o di autonomo sfruttamento. Essi vengono rilevati insieme al bene principale ed identificati in maniera univoca con riferimento al numero d inventario di quest ultimo. - Universalità di beni I beni mobili della stessa specie e natura, che non sono singolarmente soggetti ad inventariazione per il loro modesto valore economico e che abbiano un valore totale superiore a 200,00 IVA compresa, costituiscono Universalità dei beni (pluralità di beni aventi il medesimo scopo/funzione come gli arredi di uno studio completo), ai sensi dell art. 816 del Codice Civile, e possono essere inventariati con un unico numero di inventario per singola tipologia di bene. Ad esempio, le pubblicazioni di carattere ufficiale (Gazzette Ufficiali, raccolte di leggi ecc.) dovranno essere assunte in inventario per annata con attribuzione di un solo numero d inventario per ciascuna annata addizionando al costo dell abbonamento anche le eventuali spese di rilegatura. La registrazione in inventario avverrà per singolo elemento con l annotazione dei dati identificativi (descrizione, valore ecc.). Le successive variazioni in aumento e in diminuzione comporteranno l emissione di buoni di carico e scarico. - Beni mobili di terzi I beni di proprietà di soggetti terzi utilizzati dall Agenzia a titolo di leasing, locazione e/o comodato devono essere tenuti distinti e registrati in separati inventari con valore pari a zero indicandone, inoltre, la durata del contratto, il locatore, gli estremi del contratto e la data di termine del contratto. Tali beni, alla data del riscatto, saranno iscritti in inventario al prezzo di stima o di mercato del momento. 7

8 4.2 Beni non inventariabili Ad esclusione delle universalità di beni, sono esclusi dall obbligo di inventariazione i beni aventi un valore d acquisto inferiore o uguale ad 200,00 IVA compresa. Sono parimenti da considerarsi non significativi ai fini dell inventario i beni di rapido consumo e facilmente deteriorabili, ossia i beni la cui immissione in uso ne comporti l automatico deperimento e/o il cui utilizzo si estingua nell arco di un anno solare. A titolo esemplificativo, seppur non esaustivo, sono escluse dall inventario i seguenti beni: 1. componentistica elettrica (lampadari, plafoniere, interruttori, prese, lampadine, ecc.) ; 2. zerbini, schedari, cestini per la carta; 3. estintori; 4. cassetta di pronto soccorso; 5. oggetti vari di cancelleria; 6. suppellettili di varia natura, eccezion fatta per gli oggetti di pregio storico-artistico; 7. tendaggi per finestre, tappezzerie, tappeti, bandiere, purché non di pregio; 8. pubblicazioni ed elenchi vari; 9. stampati, registri, supporti per registrazione magnetica, fotografica e digitale; 10. materiali, utensili ed attrezzi correntemente impiegati in laboratori tecnico/scientifici ed officine; 11. pannelli e cartellonistica. Non vanno, inoltre, inventariati i beni installati in modo fisso ed inamovibile nelle strutture edilizie, quali infissi, tramezzi, pareti attrezzate, impianti tecnologici, serrande, veneziane. Tali beni andranno iscritti in un appositi registri denominati: 1) registro dei beni durevoli di valore non superiore ad 200,00 iva compresa ; 2) registro dei materiali di facile consumo. Art. 5 - BENI DA INVENTARIARE CON NUMERAZIONE VIRTUALE Per numerazione virtuale si intende che il bene viene iscritto in inventario, numerato a livello informatico ma materialmente non viene effettuata l etichettatura. I beni da inventariare virtualmente, a titolo non esaustivo, sono i seguenti: Attrezzatura da cucina; Termoidraulica; Oggetti d arredo; Officine, laboratori, magazzini, giardinaggio; Beni culturali, quadri, mobili antichi, stampe, sculture, raccolte civiche; Universalità di beni, automezzi. I libri, le pubblicazioni, le raccolte e altro materiale anche multimediale e audiovisivo, utilizzato ai fini dell erogazione dei servizi culturali e/o formativi, sono catalogati secondo le norme di cui al D.P.R. n. 1501/1967 e D.P.R. n. 417/1995 con attribuzione del relativo valore economico. 8

9 Art. 6 VALUTAZIONE DEI BENI MOBILI La valutazione dei beni mobili viene effettuata sulla base dei criteri previsti dall art. 230 del TUEL (in quanto applicabile) e secondo le modalità previste dal principio applicato della contabilità economico-patrimoniale di cui all allegato 4/3 del D.LGS. n. 118/2011 e ss.mm.ii. Nella fase di inventariazione iniziale la valutazione dei beni mobili viene determinata: a) per i beni posseduti dall Ente da meno di 5 anni: dal valore residuo calcolato sulla base dei dati rilevati dal reperimento delle fatture di acquisto e mandati di pagamento; b) per i beni posseduti dall Ente da più di 5 anni: essi sono da considerarsi completamente ammortizzati, ai sensi dell art. 117 D.Lgs. n. 77/1995 e ss.mm.ii. Art. 7 SOGGETTI COINVOLTI Responsabile dell inventario, e della tenuta della documentazione è Area Funzionale 1 e la correlata unità operativa finanziaria secondo l articolazione del vigente sistema organizzativo (organigramma e funzionigramma). Quest ultima, al fine dell attività inventariale, interagisce con le seguenti strutture e figure: 1. area acquisti di beni e servizi: provvede all acquisizione dei beni; 2. addetto alle procedure di inventariazione presente in sede centrale; 3. utilizzatori finali. I soggetti coinvolti e loro responsabilità Il Consegnatario, nominato con un atto del Direttore Generale, è responsabile dei beni presi in carico e di eventuali danni che possono derivare da sue azioni od omissioni, salvo casi fortuiti o di forza maggiore. Il Consegnatario può, attraverso una delega scritta, nominare altri responsabili (denominato sub-consegnatario ) individuato fra gli utilizzatori diretti dei beni stessi che collaborano con esso. La gestione dei beni mobili dell Agenzia viene eseguita attraverso l ausilio di un magazzino di stoccaggio. Pertanto, per l ARLAB è prevista la figura del Consegnatario per debito di custodia. I consegnatari per debito di vigilanza sono coloro che ricevono in consegna i beni mobili inventariabili per il loro utilizzo (utilizzatori) e non sono soggetti alla resa del conto giudiziale, in quanto non rivestono la qualifica di agenti contabili. I consegnatari per debito di vigilanza hanno il compito di: 1. utilizzare i beni che ha in uso secondo le regole del buon senso comune; 2. rispettare le regole per l utilizzo del bene; 3. restituire all addetto delle procedure inventariali i beni divenuti inutili; 4. comunicare all addetto delle procedure inventariali ogni variazione che intervenga sulla consistenza dei beni affidati. 9

10 I consegnatari per debito di vigilanza sono personalmente responsabili, sotto il profilo patrimoniale, della presa in carico dei beni assegnati, della loro vigilanza e del loro spostamento, della buona conservazione e del loro regolare uso. Consegnatari per debito di vigilanza dei beni mobili sono i Responsabili delle sedi territoriali dell Agenzia ARLAB, compresi quelli dei Centri per l Impiego, i quali sono responsabili di tutti i beni mobili destinati alle loro sedi. Art. 8 PROCEDURA DI INVENTARIAZIONE FASI DELLA PROCEDURA Reperimento documentazione Effettuato l acquisto del bene mobile, l addetto delle procedure di inventariazione dovrà ricevere dall Area acquisti di beni e servizi una copia del documento di acquisto e il relativo provvedimento (determina/delibera), mentre dall Area a cui il bene è stato destinato il nominativo del consegnatario per debito di vigilanza (utilizzatore finale) Etichettatura E l identificazione univoca del bene, la fase di attribuzione di un numero progressivo da riportare nell etichetta che sarà applicata sul bene. L etichetta riporterà la dicitura ARLAB Inv. n.. L etichetta viene data al Consegnatario dalla Competente Area Funzionale, e per essa dalla correlata unità operativa finanziaria, al momento dell inoltro del verbale di consegna. La responsabilità della mancata apposizione dell etichetta sul bene è del Consegnatario del bene stesso Registrazione di carico In questa fase avviene il caricamento del bene nel programma di gestione dell inventario, tramite il buono di carico che sarà sottoscritto dall utilizzatore finale (consegnatario per debito di vigilanza). La fase di caricamento permetterà di identificare i beni secondo quanto riportato nell art. n. 4. Per una migliore organizzazione interna, il Consegnatario verifica la Scheda di rilevazione dei beni mobili (riportata in calce al presente regolamento) che è compilata dai Responsabili di sede e che elenca i beni contenuti in ciascuna stanza o locale d ufficio, con l indicazione del numero di inventario e della categoria. Un esemplare di tale scheda, debitamente firmato dal Responsabile di sede e controfirmato dal Consegnatario, viene esposto nella stanza o locale relativo, a disposizione per future ricognizioni; un'altra copia di questa scheda è conservata dal Consegnatario. L impiego della scheda permette all utilizzatore un controllo più immediato dei beni e, in occasione del rinnovo dell inventario, una più facile e capillare ricerca degli elementi del patrimonio, conoscendone preventivamente l esatta ubicazione. Eventuali variazioni nella dislocazione dei beni per spostamenti e deperimenti debbono essere riportati nella scheda di inventariazione Registrazione di scarico Lo scarico inventariale consiste nella cancellazione dall inventario dei beni che cessano di far parte del patrimonio dell Ente. Gli scarichi inventariali vengono disposti dall utilizzatore dei beni e da 10

11 questi comunicati all addetto delle procedure inventariali, il quale provvederà ad emettere un buono di scarico al verificarsi delle seguenti condizioni: 1. scarico per rottamazione (previa dichiarazione di fuori uso ) nei seguenti casi: inutilizzabilità, per usura, danneggiamento del bene o perché il bene risulti palesemente non più utilizzabile per le esigenze funzionali dell Ente; obsolescenza: il bene risulta tecnologicamente superato e può essere destinato alla discarica oppure ceduto gratuitamente a favore di Enti no profit, strutture di pubblica utilità, organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) o ad istituzioni scolastiche secondo criteri predefiniti pubblicati sul sito dell Ente; 2. scarico per permuta o vendita: avviene secondo quanto previsto dalla normativa vigente, previo esperimento di opportuna procedura; 3. scarico per furto o smarrimento: avviene con l opportuna documentazione giustificativa (specifico verbale), fornita dall utilizzatore finale, attestante che il furto o smarrimento è dovuto a cause a lui non imputabili. In caso di smarrimento del bene o di un suo ingiustificato deterioramento, in assenza di sufficiente giustificazione, il consegnatario risponde per omessa vigilanza originando un debito di valore pari al pregiudizio patrimoniale effettivamente subito. Egli dovrà sporgere immediata denuncia all Autorità di Pubblica Sicurezza e farsi rilasciare il relativo verbale. L eventuale successivo rinvenimento del bene rubato darà luogo ad una presa in carico per recupero; 4. scarico per cause di forza maggiore: in caso di distruzione o perdita di beni per cause di forza maggiore (incendi, allagamenti, terremoti, ecc.) deve essere fornito un elenco di beni non più reperibili o utilizzabili affinché si possa procedere al completamento delle pratiche connesse all evento stesso (ad esempio pratiche per assicurazione). La richiesta di scarico dovrà essere corredata dalla relativa documentazione (per esempio denuncia del sinistro alla compagnia di assicurazione). La competente Area Funzionale 1, e per essa la correlata unità operativa finanziaria secondo l articolazione del vigente sistema organizzativo dell Agenzia (organigramma e funzionigramma), acquisiti i buoni di scarico, provvede a redigere l atto amministrativo di presa d atto dei beni dismessi a fine esercizio. 8.5 Registrazione di trasferimento o diversa collocazione del bene I trasferimenti di beni tra utilizzatori finali devono essere comunicati all addetto delle procedure inventariali che emetterà i relativi buoni di trasferimento. All interno della sede territoriale dell Agenzia, e dei CPI, il Consegnatario può effettuare, previa debita motivazione, lo spostamento di mobili, arredi e macchine da stanza a stanza o da locale a locale previa registrazione di variazione nella schede del bene. 11

12 Tutti i buoni necessari per le operazioni di inventario dovranno essere emessi in più copie, in numero pari alle persone interessate alle procedure inventariali e da tutti sottoscritti. ART. 9 BENI MOBILI CONCESSI IN USO A TERZI Per i beni assegnati a terzi è necessario emettere un buono di scarico e al contempo un buono di carico a terzi. I soggetti a favore dei quali sono stipulati contratti di cessione dei beni, assumono a tutti gli effetti la forma giuridica di consegnatario per debito di vigilanza, per cui sono soggetti alle norme del presente regolamento in ordine alla tenuta dei beni, alle responsabilità dei consegnatari ed agli adempimenti degli stessi nei confronti dell Amministrazione. All atto della restituzione dei beni sarà emesso un buono di scarico da terzi e al contempo un buono di carico. ART AMMORTAMENTI L ammortamento è il procedimento con il quale un costo pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di vita utile del bene ed ha inizio dal momento in cui il bene è posto in uso, ovvero quando è nel luogo ed è nelle condizioni necessarie per funzionare secondo le aspettative dell Ente. Per la determinazione del costo di esercizio, le quote annue di ammortamento sono calcolate sulla base del costo complessivo sostenuto per l acquisto del bene o della stima secondo le modalità e i coefficienti di ammortamento previsti dal D.lgs 118/11, allegato 4/3, punto 4.18, di seguito riportati: TIPOLOGIA BENI COEFFICIENTE ANNUO Impianti ed attrezzature Materiale bibliografico 5% Mobili e arredi per ufficio Mobili e arredi per locali ad uso specifico 10% Mezzi di trasporto stradali leggeri Macchinari per ufficio Equipaggiamento e vestiario Opere dell ingegno/software prodotto 20% Hardware 25% L Agenzia ha la facoltà di applicare percentuali di ammortamento maggiori di quelle indicate, in considerazione della vita utile dei singoli beni. Si precisa quanto segue: per il primo anno di utilizzo del bene si può applicare una quota del coefficiente pari a tanti dodicesimi quanti sono i mesi di utilizzo del bene a decorrere dalla data della consegna; ai beni dismessi, a qualsiasi titolo, non si applica l aliquota d ammortamento relativamente all anno di dismissione; i beni già utilizzati in leasing o a noleggio e riscattati sono ammortizzati applicando al prezzo di stima o di mercato del momento le aliquote di ammortamento previste per le rispettive classi patrimoniali; 12

13 i beni acquisiti a titolo gratuito ed iscritti in inventario al valore di mercato sono soggetti alla procedure di ammortamento; Non sono da considerarsi ammortizzabili i beni che hanno una vita utile indeterminata o estremamente lunga e non definibile (ad es. immobili di interesse storico, artistico, ecc.) ed i beni dei quali è impossibile quantificare la svalutazione (ad es. opere d arte o altre opere di interesse culturale); Tutti i beni devono essere mantenuti in inventario per l intero periodo di durata dell ammortamento, anche qualora abbiano raggiunto un valore pari o inferiore a 200,00 IVA compresa. In tal caso si rende necessaria l annotazione Beni in corso di ammortamento. Il trasferimento nel registro dei beni durevoli dovrà avvenire nell esercizio successivo a quello in cui risulta completato l ammortamento. ART.11 CHIUSURA DELL INVENTARIO E ADEMPIMENTI La chiusura dell inventario La chiusura dell inventario avviene al termine di ogni esercizio finanziario dalla competente Area Funzionale 1, per essa dalla correlata unità operativa finanziaria secondo l articolazione del vigente sistema organizzativo dell Agenzia (organigramma e funzionigramma) Conto giudiziale Ai sensi dell art. 233, commi 1 e 2, del D.Lgs. 267/2000 (in quanto applicabile), il Consegnatario per debito di custodia entro la chiusura dell esercizio finanziario rende conto della propria gestione e redige il Conto giudiziale, per materia, secondo la modulistica di cui al modello 24 - D.P.R. n. 194/1996. ART. 12 INADEMPIENZE L inosservanza dell obbligo di inventariazione costituisce, chiaramente, un ipotesi di responsabilità disciplinare ed espone l Amministrazione al rischio di sottrazione dei beni, comportando, conseguentemente, l insorgere di un concreto rischio in ordine a ipotesi di responsabilità amministrativa. ART. 13 NORME FINALI Per tutto quanto non espressamente disposto con il presente Regolamento viene fatto riferimento alla normativa vigente in materia. Le norme del presente Regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute norme vincolanti statali o regionali; in tali casi, in attesa della formale modifica del presente regolamento, si applica la normativa sopra ordinata. ART. 14 ENTRATA IN VIGORE Il presente regolamento entra in vigore alla data di pubblicazione sull apposita sezione del sito istituzionale dell Agenzia ARLAB. 13

14 Numero d ordine Numero attuale d inventario SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BENI MOBILI Denominazione / Descrizione del bene mobile Luogo di allocazione Comune Indirizzo / N.civico Uff. Territoriale N. stanza Soggetto assegnatario e/o utilizzatore Valore Economico attuale Ente di provenienza Nota TOTALE TOTALE COMPLESSIVO DEL VALORE AGGIORNATO DEI BENI MOBILI Luogo e data Il Responsabile Compilatore Il Consegnatario Il Vidimatore 14

15 15

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DELL INVENTARIO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DELL INVENTARIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DELL INVENTARIO (ai sensi dell art. 53 del Regolamento per l Amministrazione, la Finanza e la Contabilità) 1 INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento... 3 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DELL ARSARP

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DELL ARSARP AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO AGRICOLO, RURALE E DELLA PESCA ARSARP Legge Regionale 26 Marzo 2015, n. 4 REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DELL ARSARP Aggiornato con

Dettagli

Provincia di Biella Regolamento Provinciale per la gestione degli Inventari

Provincia di Biella Regolamento Provinciale per la gestione degli Inventari Approvato con DCP 8 del 10/02/1997 Provincia di Biella Regolamento Provinciale per la gestione degli Inventari 2 Art 1 IL CONTO DEL PATRIMONIO Il conto del patrimonio rappresenta la sintesi della consistenza

Dettagli

Regolamento per la gestione dei beni mobili aziendali

Regolamento per la gestione dei beni mobili aziendali Regolamento per la gestione dei beni mobili aziendali Approvato con deliberazione n. 328 del 21/07/2016 Regolamento per la gestione dei beni mobili aziendali Indice Art. 1 Finalità p. 3 Art. 2 Gestione

Dettagli

Regolamento per il patrimonio

Regolamento per il patrimonio Regolamento per il patrimonio Il testo del Regolamento per il patrimonio nel seguito redatto, non sostituisce il testo delle determinazioni degli Organi competenti dell INFN, nella versione nel tempo pubblicata

Dettagli

Articolo 1 (Oggetto del regolamento) Articolo 2 (Immobilizzazioni immateriali) Articolo 3 (Beni mobili) TITOLO II - RESPONSABILITÀ SOGGETTIVE

Articolo 1 (Oggetto del regolamento) Articolo 2 (Immobilizzazioni immateriali) Articolo 3 (Beni mobili) TITOLO II - RESPONSABILITÀ SOGGETTIVE TITOLO I - PATRIMONIO REGOLAMENTO PER L INVENTARIO DEI BENI (emanato con decreto rettorale 5 giugno 2017 n. 210) Articolo 1 (Oggetto del regolamento) Articolo 2 (Immobilizzazioni immateriali) Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO D ISTITUTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO (Articolo 29 comma 3 del D.I. 129/2018)

REGOLAMENTO D ISTITUTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO (Articolo 29 comma 3 del D.I. 129/2018) ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE A.TRENTIN Via San Giovanni 46 36045 LONIGO (VI) 0444-830493 - 0444-835313 Cod. Fisc. 80015930243 C.M. VITA01000L E-mail - vita01000l@segreteriadigitale.eu www.tecnicoagrariotrentin.gov.it

Dettagli

Autorità Idrica Toscana REGOLAMENTO DI INVENTARIO DELL AUTORITA IDRICA TOSCANA

Autorità Idrica Toscana REGOLAMENTO DI INVENTARIO DELL AUTORITA IDRICA TOSCANA REGOLAMENTO DI INVENTARIO DELL AUTORITA IDRICA TOSCANA Approvato con Decreto del Direttore Generale n. 28 del 27 giugno 2017 1 Sommario Art. 1 - Formazione e tenuta degli inventari... 3 Art. 2 - Inventario

Dettagli

Allegato 1 alla Deliberazione n. 462 del REGOLAMENTO GESTIONE INVENTARIO DEI BENI MOBILI ED IMMOBILI

Allegato 1 alla Deliberazione n. 462 del REGOLAMENTO GESTIONE INVENTARIO DEI BENI MOBILI ED IMMOBILI Allegato 1 alla Deliberazione n. 462 del 08.11.2013 REGOLAMENTO GESTIONE INVENTARIO DEI BENI MOBILI ED IMMOBILI 1 Capo I Disposizioni Generali 4 Art. 1 Ambito di applicazione 4 Art. 2 Normativa applicabile

Dettagli

Allegato 1 - Sintesi criteri di valutazione impiegati nel 2015 dagli enti ricompresi nel perimetro di consolidamento del Comune di Volterra

Allegato 1 - Sintesi criteri di valutazione impiegati nel 2015 dagli enti ricompresi nel perimetro di consolidamento del Comune di Volterra Immobilizzazioni immateriali iscritte al costo storico di acquisizione o produzione, al netto degli ammortamenti Azienda Servizi Val iscritte al costo di acquisto iscritte al costo di acquisto iscritte

Dettagli

iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, assoggettate ad ammortamento 33%

iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, assoggettate ad ammortamento 33% Immobilizzazioni immateriali iscritte al costo storico di acquisizione o produzione, al netto degli ammortamenti Azienda Servizi Val iscritte al costo storico di Non sono presenti acquisizione ed esposte

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO PER IL DISCARICO DEI BENI MOBILI (emanato con D.R. n. 1221 del 5.10.2000) ART. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento, emanato a norma dell art.

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI BORGOMANERO Piazza Matteotti, BORGOMANERO Tel fax COD. NOEE01500Q CF

DIREZIONE DIDATTICA DI BORGOMANERO Piazza Matteotti, BORGOMANERO Tel fax COD. NOEE01500Q CF DIREZIONE DIDATTICA DI BORGOMANERO Piazza Matteotti, 5 28021 BORGOMANERO Tel. 0322 81657 fax 0322 860039- COD. NOEE01500Q CF 82003590039 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI INVENTARI DEI BENI CHE COSTITUISCONO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE DI CAMPOSAMPIERO

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE DI CAMPOSAMPIERO Città di CAMPOSAMPIERO Provincia di Padova REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE DI CAMPOSAMPIERO Aggiornato con il D.Lgs. n. 118/2011 Approvato con deliberazione

Dettagli

Regolamento di Inventario. di Gestione dei Beni Pluriennali

Regolamento di Inventario. di Gestione dei Beni Pluriennali ASP ARGENTA PORTOMAGGIORE EPPI MANICA SALVATORI Regolamento di Inventario e di Gestione dei Beni Pluriennali Approvato con deliberazione n. 14 del 30/04/2009 dal Consiglio di Amministrazione 1 Articolo

Dettagli

COMUNE DI PERETO Provincia di L Aquila REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO E DELLA GESTIONE DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE

COMUNE DI PERETO Provincia di L Aquila REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO E DELLA GESTIONE DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE COMUNE DI PERETO Provincia di L Aquila REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO E DELLA GESTIONE DEI BENI MOBILI E IMMOBILI DEL COMUNE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 40 del 15.10.2018

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO

REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO Premessa Ai sensi dell art. 27 della Legge Finanziaria Regionale n. 19/2015 per gli anni 2016-2018

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO

REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE TITOLO I DOCUMENTI CONTABILI E GESTIONE DEL BILANCIO Premessa Ai sensi dell art. 27 della Legge Finanziaria Regionale n. 19/2015 per gli anni 2016-2018

Dettagli

COMUNE DI CAPOLONA (Provincia di Arezzo)

COMUNE DI CAPOLONA (Provincia di Arezzo) COMUNE DI CAPOLONA (Provincia di Arezzo) REGOLAMENTO DELL INVENTARIO MOBILIARE ED IMMOBILIARE DEL COMUNE DI CAPOLONA (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. del ) 1 INDICE TITOLO I PRINCIPI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI INVENTARI DEI BENI CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI INVENTARI DEI BENI CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE C. FERRINI L. FRANZOSINI ISTITUTO TECNICO settore TECNOLOGICO: Costruzioni, Ambiente e Territorio, Tecnologie del Legno nelle Costruzioni, Grafica e Comunicazione

Dettagli

Regolamento gestione patrimonio

Regolamento gestione patrimonio I.C. Mattarella-Bonagia Via del Castoro,13 90125 Palermo Distretto Scolastico n.41 Telefono e fax 091/444138 091/6481316 e-mail paic892001@istruzione.it pec paic892001@pec.istruzione.it C.F. 97014308 Regolamento

Dettagli

MIIC81900C - REGISTRO PROTOCOLLO /04/ A32 - Regolamenti scolas - I

MIIC81900C - REGISTRO PROTOCOLLO /04/ A32 - Regolamenti scolas - I Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.C. Italo Calvino Via Frigia, 4-20126 Milano tel. 02.88448717 fax 02.88448722 e-mail miic81900c@istruzione.it e-mail PEC sito: www.icsitalocalvino.gov.it

Dettagli

REGOLAMENTO PATRIMONIALE

REGOLAMENTO PATRIMONIALE Ministero dell Istruzione,Università e Ricerca CIRCOLO DIDATTICO III - COLLEGNO Viale Partigiani, 36 10093 COLLEGNO Tel. 011 4153222 Fax 011 4044303 C.M.: TOEE10500D C.F.:86009210013 REGOLAMENTO PATRIMONIALE

Dettagli

Comune di AVISE. Regolamento comunale relativo all inventario dei beni mobili ed immobili

Comune di AVISE. Regolamento comunale relativo all inventario dei beni mobili ed immobili Comune di AVISE Regolamento comunale relativo all inventario dei beni mobili ed immobili Approvato con deliberazione consiliare n. 29 del 04/08/2004 Indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART.

Dettagli

, ). INDICE

, ). INDICE Regolamento per la gestione dei beni mobili regionali, ai sensi dell articolo 30 della legge regionale 8 aprile 1997, n. 10 (Legge finanziaria 1997). INDICE Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Acquisizione dei beni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DELL AZIENDA SPECIALE CR.FORMA.

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DELL AZIENDA SPECIALE CR.FORMA. Allegato alla deliberazione del Cda n.35 del 11/11/2014 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DELL AZIENDA SPECIALE CR.FORMA. TITOLO I NORME GENERALI ART. 1 INVENTARIO DEFINIZIONE E DISPOSIZIONI

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G. TONIOLO PISA Via Niosi n PISA tel. 050/24528 fax 050/504163

ISTITUTO COMPRENSIVO G. TONIOLO PISA Via Niosi n PISA tel. 050/24528 fax 050/504163 REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il D.I. 1 febbraio 2001, n 44 Visto il D.P.R. 4 settembre 2002, n. 254, art. 17 Rinnovo degli inventari dei beni mobili

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DELL ASPAL

REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DELL ASPAL REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DELL ASPAL Rev. 0 del 20/12/2017 ASPAL Sede legale - Via Is Mirrionis 195 09122 Cagliari tel. URP 070.606.7039 - fax 070.606.7917

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA REGOLAMENTO DI ATENEO PER L AMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITA (art. 7 della legge 9 maggio 1989, n. 168) Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 luglio 2002 TITOLO VII

Dettagli

Rendiconto 2016 RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA ALLA. Allegato X) alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 25/05/2017.

Rendiconto 2016 RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA ALLA. Allegato X) alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 25/05/2017. Allegato X) alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 25/05/2017. Rendiconto 2016 RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA ALLA RIAPERTURA DELLO STATO PATRIMONIALE 2016 D.LGS 118/2011 E S.M.I. Spett.le Comune

Dettagli

Comune di GENIVOLTA Provincia di Cremona. Regolamento per il Servizio di Economato

Comune di GENIVOLTA Provincia di Cremona. Regolamento per il Servizio di Economato Comune di GENIVOLTA Provincia di Cremona Regolamento per il Servizio di Economato Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n.34 del19.12.2012 IL SINDACO Noci Alessandro Albino IL SEGRETARIO COMUNALE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 146 DEL 11/12/2013 LA GIUNTA COMUNALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 146 DEL 11/12/2013 LA GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 146 DEL 11/12/2013 LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - Con determinazione del Responsabile dell Area Finanziaria n. 233 del 09/08/2012 si determinava di affidare

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Service per la costituzione della Banca Dati dell Inventario dei beni mobili ed immobili

RELAZIONE FINALE. Service per la costituzione della Banca Dati dell Inventario dei beni mobili ed immobili RELAZIONE FINALE Service per la costituzione della Banca Dati dell Inventario dei beni mobili ed immobili per il Comune di: Baone Provincia di: Padova Relazione del Service per la costituzione della banca

Dettagli

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALI PRINCIPI E PROCEDURE DI REVISIONE. Scuola ODCEC Perugia

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALI PRINCIPI E PROCEDURE DI REVISIONE. Scuola ODCEC Perugia LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALI PRINCIPI E PROCEDURE DI REVISIONE Le immobilizzazioni: classificazione Classificazione (art. 2424 c.c.) Attivo (B) Immobilizzazioni, con separata indicazione

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes Via Bondanello, 30-40013 CASTEL MAGGIORE (BO) C.F. 92001280376 - Tel. 0514177611 - Fax 051712435 e-mail: segreteria@keynes.scuole.bo.it web: http://keynes.scuole.bo.it

Dettagli

PROVINCIA DI GORIZIA Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano

PROVINCIA DI GORIZIA Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano PROVINCIA DI GORIZIA Autorità d Ambito Territoriale Ottimale Orientale Goriziano L. 05.01.94 n. 36 L.R. 13/2005 Art. 24/[1] Affidamento del Servizio Idrico Integrato a IRISACQUA Srl CONVENZIONE CONTRATTO

Dettagli

REGOLAMENTO INVENTARIO DEI BENI CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO INVENTARIO DEI BENI CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA Istituto Istruzione Superiore Statale Carlo Gemmellaro C.so Indipendenza, 229 95122 CATANIA - Tel. 095359689 - Fax 095.361335 C.F. 80008610877 e-mail: ctis023006@istruzione.it - Cod. Mecc. CTIS023006 e-mail

Dettagli

IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI

IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI Le operazioni di investimento pluriennale ATTIVITÀ PASSIVITÀ IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI Il concetto di investimento pluriennale INVESTIMENTO PLURIENNALE (o INVESTIMENTO tout court) = l impiego di disponibilità

Dettagli

Oggetto: Primo Stato Patrimoniale - nuove categorie inventariali e aliquote di ammortamento avvio inventariazione

Oggetto: Primo Stato Patrimoniale - nuove categorie inventariali e aliquote di ammortamento avvio inventariazione Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi Dirigente Aurelia De Simone Direzione Economato e Patrimonio Dirigente Federico Massantini Prot. n.6864 del 3.3.204 Ai Direttori di Dipartimento Ai Presidenti dei

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE DISCIPLINARE PER LA GESTIONE PATRIMONIALE

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE DISCIPLINARE PER LA GESTIONE PATRIMONIALE ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE DISCIPLINARE PER LA GESTIONE PATRIMONIALE INFN DISCIPLINARE PER LA GESTIONE PATRIMONIALE INDICE Art. 1 SCOPO DEL DISCIPLINARE... 3 Art. 2 I SOGGETTI... 3 Art. 3 SCRITTURE

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONTABILITA TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 Oggetto

REGOLAMENTO DI CONTABILITA TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 Oggetto REGOLAMENTO DI CONTABILITA TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina l ordinamento contabile e detta indicazioni in materia di controllo di gestione, dell Agenzia

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI

REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI Regolamento PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI... 1 Capo I - Principi e norme comuni...

Dettagli

Guida alla Rendicontazione Finanziaria Progetti di Ricerca PNRA

Guida alla Rendicontazione Finanziaria Progetti di Ricerca PNRA Guida alla Rendicontazione Finanziaria Progetti di Ricerca PNRA aggiornata al 31/07/2019, lista modifiche in ultima pagina 1. Regole generali Il finanziamento viene erogato sulla base di quanto stabilito

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OSIO SOTTO. Via Libertà, 17 Osio Sotto Tel. 035/ Fax 035/ REGOLAMENTO INVENTARIO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OSIO SOTTO. Via Libertà, 17 Osio Sotto  Tel. 035/ Fax 035/ REGOLAMENTO INVENTARIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI OSIO SOTTO Via Libertà, 17 Osio Sotto e-mail icosiosotto@alice.it Tel. 035/881246 - Fax 035/4823732 REGOLAMENTO INVENTARIO APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 20/6/2008

Dettagli

Disciplina dell'inventario dei beni mobili patrimoniali del Consiglio della Provincia autonoma di Trento in attuazione degli articoli 44 della legge

Disciplina dell'inventario dei beni mobili patrimoniali del Consiglio della Provincia autonoma di Trento in attuazione degli articoli 44 della legge Disciplina dell'inventario dei beni mobili patrimoniali del Consiglio della Provincia autonoma di Trento in attuazione degli articoli 44 della legge provinciale sui contratti e beni provinciali 19 luglio

Dettagli

NORME E PROCEDURE AMMINISTRATIVO- CONTABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA

NORME E PROCEDURE AMMINISTRATIVO- CONTABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA NORME E PROCEDURE AMMINISTRATIVO- CONTABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA FEDERAZIONE GINNASTICA D ITALIA Approvato con Delibera del C.D.F. n. 140 del 25 novembre 2016 1 NORME E PROCEDURE AMMINISTRATIVO-CONTABILE

Dettagli

Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno

Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO del 03 aprile 2019 con delibera n. 14 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto

Dettagli

Comitato Regionale Lombardia. Procedura per la gestione dei beni patrimoniali del C.R.L.

Comitato Regionale Lombardia. Procedura per la gestione dei beni patrimoniali del C.R.L. Comitato Regionale Lombardia Procedura per la gestione dei beni patrimoniali del Settembre 2015 INDICE 1. Obiettivo... 3 2. Soggetti interessati... 3 2.1) Consiglio direttivo del CRL... 3 2.2) Consegnatario...

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per la disciplina dell esercizio delle funzioni degli agenti contabili interni a denaro e a materia

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per la disciplina dell esercizio delle funzioni degli agenti contabili interni a denaro e a materia CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per la disciplina dell esercizio delle funzioni degli agenti contabili interni a denaro e a materia Approvato con D.C.C. n. 224 del 12/12/2002 Modificato con D.C.C. n. 44 del

Dettagli

RELAZIONE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 2015 (NOTA INTEGRATIVA)

RELAZIONE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 2015 (NOTA INTEGRATIVA) RELAZIONE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 2015 (NOTA INTEGRATIVA) 0 Sommario 1. Introduzione...1 1.1 Riferimenti normativi...1 1.2 Aspetti metodologici...1 2. Situazione Patrimoniale...1 ATTIVO...1 2.1 Immobilizzazioni...1

Dettagli

Di seguito analizzeremo, tra le voci dello stato patrimoniali presenti nei beni materiali:

Di seguito analizzeremo, tra le voci dello stato patrimoniali presenti nei beni materiali: Le immobilizzazioni materiali: ruolo nell'organizzazione dell'impresa Le immobilizzazioni materiali sono rappresentate da beni di uso durevole utilizzati per la produzione e commercializzazione di beni

Dettagli

REGOLAMENTO DI ECONOMATO

REGOLAMENTO DI ECONOMATO COMUNE DI PONDERANO Provincia di Biella REGOLAMENTO DI ECONOMATO - 1 - Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art.4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Indice CAPO I Servizio di economato Servizio di economato Economo

Dettagli

CITTA' METROPOLITANA DI CAGLIARI

CITTA' METROPOLITANA DI CAGLIARI ALLEGATO 0/A CITTA' METROPOLITANA DI CAGLIARI RENDICONTO DELLA GESTIONE Esercizio: 2016 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE INIZIALE AL 01/01/2016 A CREDITI V/STATO ED ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

Dettagli

COMUNE DI VILLA MINOZZO

COMUNE DI VILLA MINOZZO COMUNE DI VILLA MINOZZO Provincia di REGGIO EMILIA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con delibera C.C. n.102 del 22.12. 2012 Sommario: Titolo I - Economato Art. 1 - Il servizio

Dettagli

CITTA DI ERACLEA Provincia di Venezia

CITTA DI ERACLEA Provincia di Venezia CITTA DI ERACLEA Provincia di Venezia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. _76_ DEL _25.11.2010_. ESECUTIVO IN DATA _14.01.2011_. ART. 1 SERVIZIO DI ECONOMATO Il presente

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE. II MODULO INTRODUZIONE ALLA CONTABILITA GENERALE Le immobilizzazioni

ECONOMIA AZIENDALE. II MODULO INTRODUZIONE ALLA CONTABILITA GENERALE Le immobilizzazioni ECONOMIA AZIENDALE PROF. MAURO PAOLONI PROF. FABIO GIULIO GRANDIS II MODULO INTRODUZIONE ALLA CONTABILITA GENERALE Le immobilizzazioni Materiale didattico disponibile sul sito: www.mauropaoloni.it LE IMMOBILIZZAZIONI

Dettagli

Capo III Inventario dei beni mobili

Capo III Inventario dei beni mobili REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI IMMOBILI E MOBILI DELL ARNAS Capo I Disposizioni generali Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina la tenuta dell inventario

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI STAITI Provincia di Reggio Calabria REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO INDICE CAPITOLO I - SERVIZIO DI ECONOMATO ART. 1 Normativa pag. 4 ART. 2 Affidamento del servizio pag. 4 ART. 3 Spese di

Dettagli

Fase Responsabile Data Firma. (Responsabile S.S. Contabilità Generale & Bilancio)

Fase Responsabile Data Firma. (Responsabile S.S. Contabilità Generale & Bilancio) Obiettivo: D1) Separare le responsabilità nelle fasi di gestione, autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione delle transazioni. Azione: D1.1 : Verifica della congruità della procedura vigente in cui

Dettagli

COMUNE DI CAVAGLIA' REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO

COMUNE DI CAVAGLIA' REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA COMUNE DI CAVAGLIA' REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 26/01/2015 Indice Art. 1 Servizio

Dettagli

INDICE GENERALE TITOLO III carico inventariale. Art. 7 Classificazione categorie inventariali Art. 8 Carico e scarico.

INDICE GENERALE TITOLO III carico inventariale. Art. 7 Classificazione categorie inventariali Art. 8 Carico e scarico. MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI TOLFA C.U. VIA LIZZERA (Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria I Grado) Cod. Min. RMIC89400P

Dettagli

RACCORDO CONTO DEL PATRIMONIO - ES E RETTIFICHE

RACCORDO CONTO DEL PATRIMONIO - ES E RETTIFICHE TABELLA DI CONVERSIONE DELLO S.P. CHIUSO AL 31/12/2015 D. Lgs 267/2000 A VERSIONE S.P. D. Lgs 118/2011 CON VALORI TI Attivita' RACCORDO CONTO DEL PATRIMONIO - ES. 2015 E RETTIFICHE A) IMMOBILIZZAZIONI

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 43 16.11.2016 Spese acquisto software: aspetti contabili e fiscali A cura di Micaela Chiruzzi Categoria: Imposte dirette Sottocategoria: Varie Oramai nell

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO

ISTITUTO COMPRENSIVO 01 SPESE DI PERSONALE 21.886,40 01 01 COMPENSI ACCESSORI NON A CARICO FIS Docenti 2.426,87 01 01 001 Compensi netti 2.426,87 01 01 002 Ritenute previdenziali e assistenziali a carico dipendente 01 01 003

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI INVENTARI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI INVENTARI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI INVENTARI ai sensi dell art. 29 comma 3 del D.I. 129/2018 APPROVATO DAL CONSIGLIO DI CIRCOLO NELLA SEDUTA DEL 29/04/2019 CON DELIBERA N. 49 IL CONSIGLIO

Dettagli

COMUNE DI TORTOLI PROVINCIA OGLIASTRA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TORTOLI PROVINCIA OGLIASTRA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TORTOLI PROVINCIA OGLIASTRA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO ECONOMATO APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N.4 DEL 06.02.2009 INDICE TITOLO PRIMO ( ATTRIBUZIONE DEL SERVIZIO ECONOMATO) ART.

Dettagli

RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI DI BENI E SERVIZI (ART. 21 D.LGS. 50/2016)

RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI DI BENI E SERVIZI (ART. 21 D.LGS. 50/2016) RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI DI BENI E SERVIZI (ART. 21 D.LGS. 50/2016) DENOMINAZIONE CENTRO DI RESPONSABILITA' - CODICE CDR VOCE STATISTICA DESCRIZIONE CONTO COAN DESCRIZIONE PREVISIONE 2017 PREVISIONE

Dettagli

COMUNE DI ALCAMO Libero Consorzio Comunale di Trapani

COMUNE DI ALCAMO Libero Consorzio Comunale di Trapani COMUNE DI ALCAMO Libero Consorzio Comunale di Trapani SECONDA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE DI STUDIO E CONSULTAZIONE Bilancio - Programmazione - Finanze - Patrimonio e Contenzioso - Affari Legali

Dettagli

LICEO CLASSICO STATALE "UMBERTO I"

LICEO CLASSICO STATALE UMBERTO I 01 SPESE DI PERSONALE 83.899,54 01 01 COMPENSI ACCESSORI NON A CARICO FIS Docenti 62.595,37 01 01 001 Compensi netti 31.957,23 01 01 002 Ritenute previdenziali e assistenziali a carico dipendente 8.875,82

Dettagli

COMUNE DI CHÂTILLON. Inventario Comunale REGOLAMENTO

COMUNE DI CHÂTILLON. Inventario Comunale REGOLAMENTO COMUNE DI CHÂTILLON Inventario Comunale REGOLAMENTO Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 25.05.2007 Indice ART 1 INVENTARIO DEI BENI MOBILI E IMMOBILI 3 ART 2 CLASSIFICAZIONE DEI

Dettagli

Relazione del Presidente del CdA allo Stato Patrimoniale iniziale

Relazione del Presidente del CdA allo Stato Patrimoniale iniziale Relazione del Presidente del CdA allo Stato Patrimoniale iniziale Gli importi presenti sono espressi in unità di euro 1 PARTE INIZIALE Il presente stato patrimoniale iniziale è stato redatto nel rispetto

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE "CARLO MATTEUCCI"

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE CARLO MATTEUCCI 01 SPESE DI PERSONALE 156.914,86 01 01 COMPENSI ACCESSORI NON A CARICO FIS Docenti 109.480,69 01 01 001 Compensi netti 77.743,98 01 01 002 Ritenute previdenziali e assistenziali a carico dipendente 2.984,40

Dettagli

Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno Ai sensi dell art. 29, comma 3, del D.I.

Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno Ai sensi dell art. 29, comma 3, del D.I. Regolamento per la gestione del patrimonio, degli inventari, delle opere dell ingegno Ai sensi dell art. 29, comma 3, del D.I. 129/2018 Il Consiglio di Istituto VISTO l art. 29 del D.I. 28 agosto 2018,

Dettagli

ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI. Contabilità e Bilancio Prof. Gianluigi Roberto A.A. 2013/2014

ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI. Contabilità e Bilancio Prof. Gianluigi Roberto A.A. 2013/2014 ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI Contabilità e Bilancio Prof. Gianluigi Roberto A.A. 2013/2014 2 1.a) 01/01/13 STIPULA CONTRATTO DI LEASING Maxicanone 40.000 + 4 canoni semestrali 25.000 40.000 + (25.000

Dettagli

cassieri delle amministrazioni dello Stato, emanato con D.P.R. 4/09/02, n Agli Uffici Speciali L O R O S E D I

cassieri delle amministrazioni dello Stato, emanato con D.P.R. 4/09/02, n Agli Uffici Speciali L O R O S E D I REPUBBLICA ITALIANA NUMERO DI CODICE FISCALE 80012000826 PARTITA I.V.A. 02711070827 PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DEL PERSONALE, DEI SERVIZI GENERALI, DI QUIESCENZA, PREVIDENZA ED ASSISTENZA DEL PERSONALE

Dettagli

Complesso Monumentale della Pilotta (Parma)

Complesso Monumentale della Pilotta (Parma) Pag. 1 di di DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO TITOLO 1 - TITOLO I - USCITE CORRENTI UPB 1.1 - FUNZIONAMENTO Categoria 1.1.1 - USCITE PER GLI ORGANI DELL`ENTE 1.1.1.001 Rimborsi agli organi istituzionali

Dettagli

Complesso Monumentale della Pilotta (Parma)

Complesso Monumentale della Pilotta (Parma) Pag. 1 di di DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO TITOLO 1 - TITOLO I - USCITE CORRENTI UPB 1.1 - FUNZIONAMENTO Categoria 1.1.1 - USCITE PER GLI ORGANI DELL`ENTE 1.1.1.001 Rimborsi agli organi istituzionali

Dettagli

DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI DEL COMUNE DI BRENTONICO

DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI DEL COMUNE DI BRENTONICO COMUNE DI BRENTONICO Provincia Autonoma di Trento DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI DEL COMUNE DI BRENTONICO Allegato delibera Giunta comunale n. 73 di data 12 maggio

Dettagli

IL PRESIDENTE. ADOTTA il seguente

IL PRESIDENTE. ADOTTA il seguente REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI IMMOBILI E MOBILI DELL ENTE DI ASSISTENZA PER IL PERSONALE DELL AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA IL PRESIDENTE Visto l art. 41 della legge

Dettagli

Museo storico e il parco del castello di Miramare

Museo storico e il parco del castello di Miramare Pag. 1 di di DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO TITOLO 1 - TITOLO I - USCITE CORRENTI UPB 1.1 - FUNZIONAMENTO Categoria 1.1.1 - USCITE PER GLI ORGANI DELL`ENTE 1.1.1.001 Compensi agli organi istituzionali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO, DEGLI INVENTARI, DELLE OPERE DELL INGEGNO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO, DEGLI INVENTARI, DELLE OPERE DELL INGEGNO ISTITUTO COMPRENSIVO OLCESE C.F. 97713130587 C.M. RMIC8EX00Q AOO_rmic8ex00q - PROTOCOLLO GENERALE Prot. 0003045/U del 08/05/2019 09:08:07 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO

Dettagli

Regolamento inventario APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO del 18/12/2014

Regolamento inventario APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO del 18/12/2014 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI INVENTARI DEI BENI CHE COSTITUISCONO IL PATRIMONIO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA (Valida anche per la Regione Sicilia ai sensi della C.A. n. 17 del 6/10/2014) ISTITUTO COMPRENSIVO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO COMUNE DI SOCCHIEVE Sede di Mediis REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con delibera C.C. N 61 del 17-12-2005 Pagina 1 di 7 CAPO I SERVIZIO DI ECONOMATO ART. 1 Servizio di economato

Dettagli

COMUNE DI CRESPIATICA

COMUNE DI CRESPIATICA COMUNE DI CRESPIATICA Provincia di Lodi REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con delibera C.C. n 42 del 27.10.2000 1 SOMMARIO Art. 1 - Scopo del regolamento Art. 2 - Affidamento del servizio

Dettagli

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA CAMPANIA

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA CAMPANIA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA CAMPANIA REGOLAMENTO PER LA TENUTA E LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI, IMMOBILI E IMMATERIALI (Aggiornamento: REV. 1.1 Novembre 2016) INDICE

Dettagli

Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 01/01/2018

Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 01/01/2018 COMUNE DI RAGOGNA Provincia di Udine Via XXV Aprile, 2 33030 Ragogna p.i. 01433730304 Medaglia d oro al merito civile per l opera di ricostruzione dopo il terremoto del 1976 www.comune.ragogna.ud.it Uff.

Dettagli

LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1 SOMMARIO Stato patrimoniale Attivo B) Immobilizzazioni B) II. Immobilizzazioni materiali Criteri di valutazione B) II. Immobilizzazioni materiali Criteri di valutazione

Dettagli

AZIENDA AUTONOMA DI CURA SOGGIORNO E TURISMO VICO EQUENSE REGOLAMENTO CONTABILE DEI BENI MOBILI

AZIENDA AUTONOMA DI CURA SOGGIORNO E TURISMO VICO EQUENSE REGOLAMENTO CONTABILE DEI BENI MOBILI AZIENDA AUTONOMA DI CURA SOGGIORNO E TURISMO VICO EQUENSE REGOLAMENTO CONTABILE DEI BENI MOBILI ART.1 CLASSIFICAZIONE DEI BENI MOBILI I beni mobili si classificano nelle seguenti categorie: a) mobili,

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO

REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI CASARGO PROVINCIA DI LECCO Via Roma N.1/A 23831 Casargo (LC) Tel. 0341/840.123 Fax 0341/840.673 REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.07 del 22/04/2009.

Dettagli

Allegato B) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO ECONOMATO E PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DI SOMME

Allegato B) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO ECONOMATO E PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DI SOMME Allegato B) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO ECONOMATO E PER LA RISCOSSIONE DIRETTA DI SOMME 1 Sommario ART.1 SERVIZIO ECONOMALE E RISCOSSIONE DIRETTA DI SOMME... 3 ART. 2 DISCIPLINA DEL SERVIZIO ECONOMATO...

Dettagli

ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI

ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI ESERCITAZIONE SULLE IMMOBILIZZAZIONI Contabilità e Bilancio Prof. Gianluigi Roberto A.A. 2014/2015 2 1.a) 01/01 STIPULA CONTRATTO DI LEASING Maxicanone 40.000 + 4 canoni semestrali 25.000 40.000 + (25.000

Dettagli

14/09/2016. Ragioneria A Proff. L. Puddu, G. Giovando, C. Rainero A.A. 2016/2017. Ragioneria A Proff. L. Puddu, G. Giovando, C. Rainero A.A.

14/09/2016. Ragioneria A Proff. L. Puddu, G. Giovando, C. Rainero A.A. 2016/2017. Ragioneria A Proff. L. Puddu, G. Giovando, C. Rainero A.A. LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1 SOMMARIO Stato patrimoniale Attivo B) Immobilizzazioni B) II. Immobilizzazioni materiali Criteri di valutazione B) II. Immobilizzazioni materiali Criteri di valutazione

Dettagli

Gallerie Nazionali d`arte Antica di Roma

Gallerie Nazionali d`arte Antica di Roma Pag. 1 di di DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO TITOLO 1 - TITOLO I - USCITE CORRENTI UPB 1.1 - FUNZIONAMENTO Categoria 1.1.1 - USCITE PER GLI ORGANI DELL`ENTE 1.1.1.001 Compensi agli organi istituzionali

Dettagli

Attività Immobilizzate affermazioni di bilancio

Attività Immobilizzate affermazioni di bilancio Attività Immobilizzate affermazioni di bilancio analisi fattori di rischio... criticità di bilancio Attività Immobilizzate procedure di revisione natura estensione tempistica criticità di bilancio... ATTIVITA

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO CONSORZIO PER LA SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con delibera del Consiglio Direttivo n. 13 del 17.03.1997, ratificata con delibera dell Assemblea Consorziale

Dettagli