COMUNE DI CIVATE. Progetto per la riqualificazione ed adeguamento Palestra comunale di via A. Longoni

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1 CERTIFICATO N ORGANISMO DI PROGETTAZIONE Committente COMUNE DI CIVATE Tipo di elaborato: Relazione tecnica Progetto: Palestra comunale Commessa: E15048 Località: via A. Longoni CIVATE (LC) N Documento: 902 Oggetto: Relazione tecnica File n.: E X RTE Rev. : 00 Data: Questo elaborato è di proprietà della Energy Engineering S.r.L. Riproduzione e divulgazione vietate senza autorizzazione scritta COMUNE DI CIVATE PROVINCIA DI LECCO Progetto per la riqualificazione ed adeguamento Palestra comunale di via A. Longoni Progetto definitivo - Esecutivo Impianti Elettrici e Speciali Relazione Tecnica 00 EMISSIONE PROGETTO DEFINITIVO / ESECUTIVO LNP NDA GCC Rev. descrizione redatto controllato approvato data Mod.203/00 Pag. 1 di 17

2 SOMMARIO 1 PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3 2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DA REALIZZARE 9 3 DATI DI PROGETTO Classificazione degli ambienti Livelli di illuminamento artificiale Caratteristiche del sistema di alimentazione Caduta di tensione ammissibile 11 4 DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI COSTITUENTI L IMPIANTO Quadri elettrici Tipi di cavi Illuminazione ordinaria Illuminazione d emergenza e di sicurezza Prelievo della forza motrice e comandi impianto d illuminazione 13 5 MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI 14 6 MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI, IMPIANTO DISPERSORE DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI 14 7 IMPIANTI DI SICUREZZA E SPECIALI impianto di sicurezza: Rivelazione degli incendi 15 8 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI: VALUTAZIONE DEL RISCHIO 15 9 VERIFICA DELLE PROTEZIONI CONTRO I SOVRACCARICHI E I CORTOCIRCUITI ALLEGATI 17 Pag. 2 di 17

3 1 PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Gli impianti contemplati nella presente descrizione dovranno essere realizzati osservando scrupolosamente le normative vigenti con particolare riferimento a quelle sottoelencate. CEI 7-6 controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee ed impianti elettrici CEI 8-6 Tensione nominale per i sistemi di distribuzione pubblica dell'energia elettrica a bassa tensione CEI EN CEI 99-2 Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata. CEI EN CEI 99-3 Messa a terra degli impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata. CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. CEI Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco potenza kVA. CEI 17-13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS) CEI 17-13/3 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD). CEI Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30kV. CEI Cavi isolati con polivinilcloruro di qualità R2 con tensioni nominali da 1kV a 3kV. CEI 20-19/1 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI 20-20/1 Pag. 3 di 17

4 Cavi isolati con polivinlcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI 20-22/2 Prova dei cavi non propaganti l'incendio. CEI 20-35/1 Prova sui cavi elettrici sottoposti al fuoco. Parte 1: Prova di non propagazione della fiamma sul singolo cavo verticale. CEI Guida per l'uso di cavi a bassa tensione. CEI Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia. CEI 23-3 EN Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari. CEI 23-9 Apparecchi di comando non automatici (interruttori) per installazione fissa per uso domestico e similare. Prescrizioni generali. CEI Prese a spina per usi industriali prescrizioni generali. CEI Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali. CEI Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per uso domestico e similare. Parte 2.1: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio di tipo a vite. CEI Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso porta cavi e porta apparecchi. CEI Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso porta cavi e porta apparecchi per soffitto a parete. CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. CEI Interruttori differenziali per uso domestico e similare ed interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari. CEI 31-87: Pag. 4 di 17

5 Atmosfere esplosive Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas CEI 31-88: Atmosfere esplosive Parte 10-2: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili CEI 31-35: Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN (CEI 31-87) CEI 31-33: Atmosfere esplosive Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici CEI 31-56: Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili in applicazione della Norma CEI EN (CEI 31-88) CEI Apparecchi di illuminazione - Parte I: Prescrizioni generali e prove. CEI Apparecchi di illuminazione - Parte II: Prescrizioni particolari. Apparecchi di emergenza. CEI Trasformatori con tensione a vuoto superiore a 1000 V per lampade tubolari a scarica (neon). CEI 64-8/1 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali. CEI 64-8/2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 2: Definizioni. CEI 64-8/3 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 3: Caratteristiche generali. CEI 64-8/4 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza. Pag. 5 di 17

6 CEI 64-8/5 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua, Parte 5: Scelta e installazione dei componenti elettrici. CEI 64-8/6 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 6: Verifiche. CEI 64-8/7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari. CEI Impianti elettrici nei mobili. CEI Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. CEI UNI 9620 Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori ausiliari e telefonici. CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri. (Codice IP). CEI 79 Impianti antintrusione. CEI 81-10: Protezione di strutture contro i fulmini. CEI 103-1/1 Impianti telefonici interni. Parte 1: Generalità. CEI 103-1/13 Impianti telefonici interni. Parte 13: Criteri di installazione e reti. CEI 103-1/14 Impianti telefonici interni. Parte 14: Collegamento alla rete in servizio pubblico. CEI-UNEL Tab Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termoplastico aventi grado di protezione non superiore a 4 - Cadute di tensione. Pag. 6 di 17

7 CEI-UNEL Tab /1 Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termoplastico aventi grado di protezione non superiore a 4 - Portata di corrente in regime permanente. CEI-UNEL Tab Cavi per l'energia isolati in gomma etilenpropilenica alto modulo di qualità G7, sotto guaina di PVC, non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi. Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa. Tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kv. CEI-UNEL Tab Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio. Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili. Tensione nominale Uo/U: 450/750 V. CEI-UNEL Tab Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio. Cavi multipolari per pose fisse con conduttori flessibili con o senza schermo, sotto guaina di PVC. Tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kv. CEI-UNEL Tab Connettori per frequenze radioelettriche e relativi calibri (prese TV). DPR 27/4/1955 N.547 G.U. N. 158 del 12/7/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. DM 22/10/2001 G.U. N. 6 del 08/01/02: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra e impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Legge 1/3/1968 N.186 G.U. N.77 del 23/3/68: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici. Legge 18/10/1977 N.791 G.U. N.298 del 2/11/77 e G.U. N.305 del 9/11/77 Attuazione delle direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico. D.M. 23/07/1979 G.U. N.19 del 21/1/80: Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge n.791 del Legge 9/1/89 N.13 Sup.G.U. N.145 del 23/6/89: Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. D.M. 14/6/1989 N.236 S.O.G.U. N.145 del 23/6/89: Pag. 7 di 17

8 Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia pubblica sovvenzionata ed agevolata ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. Circolare 22/6/1989 N.1669/U.L. S.O.G.U. N.145 del 23/6/89: Circolare esplicativa della Legge 9 gennaio 1989 N.13 D.M. n 37 del 22/01/08 regolamento d attuazione della Legge n /12/05. Norme per la sicurezza degli impianti. D.M. 23/5/1992 N.314 G.U. N.87 del 16/6/1992 Regolamento recante disposizioni di attuazione della Legge 28 marzo 1991, n.109, in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni. D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e succ. Decreto in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Norma UNI 12464: Illuminazione di interni con luce artificiale Norma UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e d allarme d incendio - Prescrizioni e raccomandazioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, prescrizioni e regolamenti degli Enti locali. Pag. 8 di 17

9 2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DA REALIZZARE L intervento riguarda la sistemazione del locale esistente di trattamento aria UTA e la realizzazione di una nuova via di esodo che dagli spalti porta verso l esterno. Vengono adeguati con opere al civile anche i bagni e gli spogliatoi esistenti. Per fare ciò devono essere effettuati i seguenti interventi impiantistici. Per la nuova centrale trattamento aria UTA: - spostamento quadri elettrici esistenti a servizio del trattamento aria e loro ricollegamento; - collegamento elettrico e di segnale nuove utenze meccaniche (vedi progetto meccanico e computo metrico per offerta impianti elettrici); - realizzazione nuovo impianto d illuminazione ordinaria e d emergenza per la nuova centrale di trattamento aria; - realizzazione di nuovo impianto di prelievo forza motrice di servizio per la nuova centrale di trattamento aria (recupero centralino esistente); - integrazione all esistente di un nuovo impianto rivelazione incendi locale trattamento aria; Per la nuova via di esodo: - realizzazione in parte di nuovo impianto d illuminazione ordinaria e d emergenza, in parte recupero e riattivazione esistente; - sistemazione impianto di illuminazione deposito esistente; - integrazione all esistente di un nuovo impianto rivelazione incendi locale deposito esistente. Per i bagni e gli spogliatoi - spostamento di comandi luce, prese e pulsanti a tirante in riferimento al nuovo lay out distributivo; - posa di un nuovo apparecchio illuminante in un blocco bagni al piano terra. Per meglio comprendere le opere si faccia riferimento alle piante allegate alla presente e al computo metrico per offerta nonché alle specifiche tecniche. Pag. 9 di 17

10 3 DATI DI PROGETTO 3.1 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI In relazione alle sollecitazioni dovute alle condizioni ambientali e alle indicazioni da parte della Committenza si individuano, i seguenti ambienti e li si classificano come indicato a seguire. ambienti a maggior rischio in caso di incendio definiti luoghi di tipo marcio per l elevato tempo di sfollamento (riferimento Norma CEI 64-8/7 art ), accessibili anche al pubblico ed in particolare - Nuove vie di esodo; ambienti tecnici o di servizio con carico d incendio ordinario Nuovo locale tecnico UTA; - Deposito. 3.2 LIVELLI DI ILLUMINAMENTO ARTIFICIALE In base alla Norma UNI EN 12464, il livello di illuminamento medio raccomandato dipende dal tipo di locale e di attività e deve corrispondere ai seguenti valori. Illuminamento ordinario Deposito lux; Corridoi e scale lux; Locale tecnico UTA 300 lux. Illuminamento d emergenza 5 lux medi in corrispondenza della via di esodo e in tutti gli ambienti. Pag. 10 di 17

11 3.3 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE L alimentazione è fornita in bassa tensione B.T. Alimentazione da impianto condominiale esistente in B.T. Sistema elettrico 3F + N Frequenza 50Hz Collegamento a terra impianto sistema TT Tensione nominale tra fase e fase 400V Tensione nominale tra fase e neutro 230V Corrente di cortocircuito presunta ai morsetti del quadro punto consegna energia 15 KA (CEI 0-21) Vi sono altre due fonti d energia alternative, in caso d emergenza, all ordinaria. Gruppo statico UPS esistente per illuminazione d emergenza e sicurezza. 3.4 CADUTA DI TENSIONE AMMISSIBILE Il dimensionamento dei cavi è tale che la caduta di tensione nel punto più sfavorevole, quando sono inseriti tutti gli utilizzatori che possono funzionare simultaneamente, non superi il 2%. Pag. 11 di 17

12 4 DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI COSTITUENTI L IMPIANTO 4.1 QUADRI ELETTRICI I quadri elettrici avranno un grado di protezione non inferiore ad IP4X e saranno dotati di portine frontali. Saranno dotati di intelaiatura interna a guide unificate per il fissaggio di apparecchiature modulari e di pannelli di fondo per il fissaggio delle canaline portacavi e di supporti per sbarre in rame. Tutti i collegamenti saranno eseguiti con conduttori in rame rivestito con materiale termoplastico autoestinguente (tipo N07V-K) con sezione minima di 1,5 mmq. Tutti i conduttori saranno siglati e dotati di capicorda preisolato. I cavi in arrivo si attesteranno ad una morsettiera componibile, opportunamente siglata. Tutte le parti metalliche del quadro saranno adeguatamente collegate a terra con conduttori o trecce di rame rivestiti o nudi. I quadri saranno dimensionati in modo tale che risulti disponibile uno spazio di riserva per future installazioni. Tutti i circuiti derivati dai quadri di distribuzione saranno opportunamente coordinati con l impianto di terra così come richiesto dalle norme CEI 64-8, in particolare saranno installati interruttori con relè differenziale in modo che tutti gli utilizzi siano dotati di tale protezione. 4.2 TIPI DI CAVI I nuovi cavi nelle zone con impianto incassato sotto traccia saranno del tipo a semplice isolamento AFUMEX (N07G9-K); nelle zone con impianto esterno, nei percorsi interrati e in ambienti umidi o dove sono impiegati canali / tubazioni portacavi in lamiera zincata i cavi impiegati saranno a doppio isolamento tipo AFUMEX FG7-OM1 (grado di isolamento 0,6/1 KV). Per i servizi di sicurezza verranno utilizzati cavi resistenti al fuoco tipo FTG 10 OM1. Pag. 12 di 17

13 4.3 ILLUMINAZIONE ORDINARIA Saranno posati nuovi apparecchi illuminati con lampade LED e si recupereranno alcuni apparecchi esistenti. Le ottiche e la temperatura di colore saranno adeguati al tipo di attività. Il grado di protezione degli apparecchi, negli ambienti di terapia, sarà IP>4X con schermi anticaduta anche in caso di urto accidentale non estremamente violento. La quantità e tipologia degli apparecchi illuminanti sarà determinata per garantire i livelli d illuminamento medio in rif. alla Norma UNI EN ILLUMINAZIONE D EMERGENZA E DI SICUREZZA Nello stabile è presente un impianto di illuminazione di sicurezza a valle del soccorritore. I nuovi apparecchi illuminanti dovranno essere alimentati da tale sorgente e si attiveranno in mancanza della rete ordinaria. Infine per indicazione delle vie di esodo saranno posati dei corpi autonomi con funzionamento sempre acceso SA, autonomia almeno 2 ore, ricarica 12 ore, dotati di pittogramma bianco su sfondo verde (5 lux medi in corrispondenza delle vie di esodo) o bandiere dotate di pittogramma bianco su sfondo verde illuminate dagli apparecchi solo in emergenza di cui sopra. 4.5 PRELIEVO DELLA FORZA MOTRICE E COMANDI IMPIANTO D ILLUMINAZIONE La centrale trattamento aria UTA viene dotata di un centralino prese esistente di recupero. Pag. 13 di 17

14 5 MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Questa protezione sarà realizzata con: l isolamento delle parti attive con un materiale che può essere rimosso solo con la sua distruzione; l uso di componenti elettrici costruiti in fabbrica secondo le specifiche norme C.E.I.; l uso dei componenti isolanti in modo tale da resistere agli sforzi meccanici, elettrici e termici cui possono essere soggetti durante l esercizio; l uso di involucri o barriere tali da garantire almeno un grado di protezione IP4X. 6 MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI, IMPIANTO DISPERSORE DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI Queste protezioni sono realizzate con l interruzione del guasto mediante interruttori automatici differenziali (sistema TT). Il valore della corrente di scatto differenziale è coordinato con il valore della resistenza del dispersore di terra in modo da soddisfare la relazione Rt < 50/Is, dove Is è il valore più alto della corrente di scatto differenziale delle apparecchiature installare, Rt è il valore della resistenza del dispersore di terra. I conduttori di protezione hanno un valore minimo di sezione pari a quello della fase del circuito di appartenenza. I collegamenti equipotenziali delle masse estranee hanno sezione minima di 6 mmq.. L edifico è già dotato di un dispersore intenzionale di terra. Deve essere presente la verifica di cui al DPR 462/01. Nel caso non ci fosse, la Committenza deve premurarsi ad effettuarla. Pag. 14 di 17

15 7 IMPIANTI DI SICUREZZA E SPECIALI 7.1 IMPIANTO DI SICUREZZA: RIVELAZIONE DEGLI INCENDI Nella zona deposito e nel locale UTA verranno posati nuovi rivelatori di fumo che faranno capo alla centrale rivelazione incendi esistente. Poiché l intervento è inferiore al 50% di tutto l impianto esistente, potranno essere mantenuti i cavi e la tecnologia esistenti. 8 PROTEZIONE CONTRO I FULMINI: VALUTAZIONE DEL RISCHIO La valutazione secondo la norma CEI-EN deve essere già presente in sede (Dgls 81-08). Nel caso non ci fosse, la Committenza deve premurarsi ad effettuarla e allegarla al piano di valutazione dei rischi dello stabile. Pag. 15 di 17

16 9 VERIFICA DELLE PROTEZIONI CONTRO I SOVRACCARICHI E I CORTOCIRCUITI Sulla base delle potenze in gioco e dei dati di progetto sono verificate in via teorica tutte le linee elettriche facenti parte l impianto elettrico agli effetti del cortocircuito e sovraccarico. Sono inoltre state determinate le cadute di tensione per le singole tratte e totali di impianto. Protezione contro il cortocircuito (Art Norma CEI 64-8/4) Per la protezione delle condutture dalla massima corrente di cortocircuito che si può produrre sulle stesse, deve essere rispettata la seguente relazione: dove: (I 2 t) < K 2 S 2 (I 2 t) integrale di Joule che esprime l energia passante attraverso il dispositivo di protezione durante il cortocircuito; S sezione del cavo; K coefficiente variabile in relazione al tipo di isolante del cavo e precisamente: 115 per cavi in CU isolati in PVC 135 per cavi in CU isolati in gomma naturale o butilica 146 per cavi in CU isolati in gomma etilenpropilenica o polietilene reticolato Protezione contro i sovraccarichi (Art Norma CEI 64-8/4) Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi, devono soddisfare le seguenti condizioni: Ib<In<Iz If<1,45 Iz dove: Ib corrente di impiego del circuito; Iz portata in regime permanente della conduttura; In corrente nominale del dispositivo di protezione; If corrente di funzionamento del dispositivo di protezione; Si precisa che la portata in regime permanente della conduttura dovrà tenere conto della modalità di posa tramite il fattore di prossimità K1 e della sua temperatura tramite il fattore di prossimità K2. Pag. 16 di 17

17 Cadute di tensione (Art. 525 Norma CEI 64-8/5) L impianto deve essere dimensionato per garantire una caduta di tensione massima, c.d.t. < 4% come prescritto dalla norma CEI 64-8 (art. 525). La c.d.t. risulta pertanto: per linee trifasi c.d.t. (Volt) = 3 * Ib * L (Rc cos ϕ + Xc sen ϕ) per linee monofasi c.d.t. (Volt) = 2 * Ib * L (Rc cos ϕ + Xc sen ϕ) dove: Ib = corrente nominale di utilizzo espressa in A; L = lunghezza del cavo espressa in km; Rc = comp. resistiva del cavo impiegato espressa in Ohm/km; Xc = comp. reattiva del cavo impiegato espressa in Ohm/km. Che espressa percentualmente diventa: c.d.t. % = V * 100 / V dove: V = caduta di tensione espressa in Volt; V = tensione di rete espressa in Volt. 10 ALLEGATI E X Stralcio piano terra E X Stralcio piano primo Pag. 17 di 17

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