TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO
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- Agnese Adamo
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1 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
2 DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il Tecnico superiore di approvvigionamento cura la progettazione e l organizzazione delle fasi di approvvigionamento dei materiali necessarie per l avvio ed il sostentamento dei processi di produzione. ATTIVITA PROFESSIONALI FONDAMENTALI Nell organizzare l approvvigionamento dei materiali e di tutte le attrezzature logistiche ed infrastrutturali necessarie per l avvio ed il sostentamento dei processi di produzione; nel coordinare le figure preposte alle lavorazioni, esternalizzate e/o in outsourcing., organizzandone i rapporti; nello svolgimento complessivo delle sue attività, il Tecnico superiore di approvvigionamento svolge le funzioni di: 1. operare nella rete integrata di sub-fornitura 2. interpretare ed utilizzare i dati del marketing e previsione per gestire la domanda di mercato 3. elaborare distinte base, definire i cicli tecnologici e la configurazione del prodotto 4. gestire gli approvvigionamenti dei materiali 5. gestire l approvvigionamento delle parti di ricambio 6. valutare l opportunità di terziarizzare l attività 7. impostare politiche di Qualità Totale nei rapporti di fornitura
3 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Operare nella rete integrata di sub-fornitura Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. contestualizzare le strategie innovative di gestione degli approvvigionamenti; 2. gestire le procedure di evasione degli ordini di approvvigionamento e degli acquisti; 3. analizzare e valutare le prestazioni dei fornitori; 4. organizzare la pianificazione integrata della catena di sub-fornitura quale base per migliorare il processo produttivo; 5. utilizzare sistemi informativi integrati nella gestione degli acquisti. 1. Per contestualizzare le strategie innovative di gestione degli approvvigionamenti, il soggetto ha bisogno di sapere come: trasformare la fornitura in un fattore competitivo; individuare i processi critici di approvvigionamento; utilizzare la rete telematica per gli approvvigionamenti di parti e componenti; gestire on-line il portafoglio ordini di un fornitore; delegare al fornitore una parte di attività interne. 2. Per gestire le procedure di evasione degli ordini di approvvigionamento e degli acquisti, il soggetto ha bisogno di sapere come: ricercare fornitori-partner di alta qualità; definire le caratteristiche della collaborazione; affrontare il problema del make or buy; ottimizzare le procedure di acquisto. 3. Per analizzare e valutare le prestazioni dei fornitori, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare i fattori critici che identificano il rapporto di fornitura; definire l impatto relativo a ciascuno dei fattori; identificare le variabili sulle quali implementare il sistema di monitoraggio; elaborare i dati e individuare le azioni correttive.
4 4. Per organizzare la pianificazione integrata della catena di sub-fornitura quale base per migliorare il processo produttivo, il soggetto ha bisogno di sapere come: ottimizzare il numero di fonti di acquisto; selezionare i fornitori ai quali assegnare le forniture; concordare le modalità di trasmissione ordini; ottimizzare la frequenza delle consegne e la dimensione dell'ordine di acquisto; creare una comunione di intenti; gestire le informazioni in tempo reale. 5. Per utilizzare sistemi informativi integrati nella gestione degli acquisti, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le funzioni principali di un sistema informativo gestionale ERP; analizzare i dati di input necessari; gestire automaticamente gli ordini di acquisto; controllare lo stato di avanzamento della fornitura.
5 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. contestualizzare le strategie innovative di gestione degli approvvigionamenti; 2. gestire le procedure di evasione degli ordini di approvvigionamento e degli acquisti; 3. analizzare e valutare le prestazioni dei fornitori; 4. organizzare la pianificazione integrata della catena di sub-fornitura quale base per migliorare il processo produttivo; 5. utilizzare sistemi informativi integrati nella gestione degli acquisti, 1 saper analizzare l'intera catena di rifornimento degli approvvigionamenti in relazione al contesto produttivo aziendale e le implicazioni di carattere finanziario, operativo e strategico delle forniture; saper valutare la scelta fra l'alternativa "costo" e "qualità" della fornitura, individuando le forniture critiche per la produzione aziendale 2 saper valutare i fabbisogni di materiali necessari al processo produttivo; saper suddividere le tipologie di scorte in funzione della regolarità del flusso dei materiali; valutando e monitorando i tempi di consegna dei materiali, saper mantenere bassi i volumi e i tempi di giacenza, per impegnare al minimo gli spazi e le risorse addette alla movimentazione. L istituzione di categorie di criticità nelle quali distribuire i fornitori; l'applicazione delle indicazioni fornite dai progettisti; la definizione di un metodo di scambio costante delle informazioni con il responsabile della produzione. L'individuazione di una lista dei fabbisogni di materiali; la predisposizione degli ordini d'acquisto; la stesura di liste dei materiali per tipologia di fornitura; la stesura di procedure di controllo delle scorte e giacenze in magazzino.
6 3 basandosi sull analisi dei dati oggettivi a disposizione, saper formulare, motivandola, la scelta di un fornitore. La congruenza dei criteri per l'individuazione del fornitore più adatto al tipo di fornitura da richiedere; l'acquisizione dei materiali secondo la logica del costo, oppure della quantità; l'individuazione dei materiali critici; l'utilizzo di indicatori di qualità; il rispetto delle nome ISO in materia di approvvigionamenti; l'utilizzo delle informazioni acquisite per le trattative commerciali. 4 saper elaborare un piano per ridurre al minimo la funzione approvvigionamenti, valutando l'opportunità di spostare sul fornitore le attività di stoccaggio; saper concordare col fornitore il rispetto di alcune specifiche tecniche, necessarie alle successive lavorazioni interne dei materiali. 5 saper utilizzare un archivio delle specifiche dei materiali da approvvigionare, generando liste di materiali collegate ai fornitori abituali ed alle giacenze; saper analizzare le procedure implementate, al fine di formulare proposte di miglioramento. La riduzione delle scorte; la riduzione del numero di lavorazioni interne; il rispetto delle specifiche richieste nella consegna dei materiali approvvigionati; la definizione di un protocollo di impegni da proporre ai fornitori. Lo sviluppo di applicazioni informatiche per il controllo degli approvvigionamenti; l utilizzo di liste di controllo; l'integrazione fra i sistemi di gestione aziendale e gli archivi degli approvvigionamenti.
7 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 2 2 Interpretare ed utilizzare i dati del Marketing e Previsione per gestire la domanda di mercato Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. elaborare statisticamente i dati storici e comprendere l eventuale necessità di previsioni aggregate; 2. scegliere le metodologie più adatte alla previsione della domanda di mercato; 3. stimare la domanda futura e l errore previsionale correlato; 4. gestire la previsione della domanda mediante l utilizzazione di software dedicati. 1. Per elaborare statisticamente i dati storici e comprendere l eventuale necessità di previsioni aggregate, il soggetto ha bisogno di sapere come: raccogliere i dati relativi al passato; correggere e filtrare i dati raccolti; definire la componente di trend e la componente stagionale presenti nei dati; costruire campioni significativi, individuando i criteri di aggregazione dei dati raccolti. 2. Per scegliere le metodologie più adatte alla previsione della domanda di mercato, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare i principali metodi previsionali per il breve, medio e lungo termine; definire gli indici prestazionali di confronto; valutare pregi e difetti di ciascun metodo; stimare il costo dell'applicazione di una tecnica previsionale. 3. Per stimare la domanda futura e l errore previsionale correlato, il soggetto ha bisogno di sapere come: preparare i dati richiesti da ciascun metodo previsionale; simulare le previsioni; validare le previsioni; stimare l'errore previsionale. 4. Per gestire la previsione della domanda mediante l utilizzazione di software dedicati, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le varie tecniche previsionali; interpretare i dati previsionali; integrare il software con il sistema ERP gestionale.
8 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. elaborare statisticamente i dati storici e comprendere l eventuale necessità di previsioni aggregate; 2. scegliere le metodologie più adatte alla previsione della domanda di mercato; 3. stimare la domanda futura e l errore previsionale correlato; 4. gestire la previsione della domanda mediante l utilizzazione di software dedicati, 1 saper trattare, correggere e filtrare i dati raccolti; saper eseguire la decomposizione dei dati storici in: trend, componente stagionale e componente infrastrutturale. L individuazione di un significativo periodo passato di riferimento; l esposizione dei criteri di correzione dei dati; l utilizzo di metodi per l individuazione della componente di trend; l utilizzo di metodi per l individuazione della componente stagionale la conoscenza di criteri per l aggregazione dei dati. 2 conoscere la tecniche previsionali e valutarne l opportunità di utilizzo, sulla base dei dati storici disponibili. La definizione dell orizzonte previsionale; l individuazione delle metodologie previsionali applicabili; la definizione degli indici di efficienza di previsione; la creazione di indici prestazionali di confronto.
9 3 saper stimare la previsione della domanda. Il caricamento dei dati storici sui modelli previsionali selezionati; l esecuzione di simulazioni di previsione; il calcolo di indici di efficienza di previsione; la corretta valutazione dell errore previsionale commesso; la scelta della migliore metodologia previsionale; l applicazione sistematica di previsione. 4 saper utilizzare software di previsione della domanda. L individuazione delle caratteristiche principali di software applicativi; la conoscenza delle modalità di caricamento dei dati; la filtrazione e l elaborazione automatica dei dati storici; l elaborazione computerizzata delle previsioni; la valutazione della previsione relativa all applicazione di una precisa metodologia; l elaborazione di grafici rappresentativi; l individuazione delle possibilità di integrazione con sistemi ERP.
10 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 3 3 Elaborare distinte base, definire i cicli tecnologici e la configurazione del prodotto Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. elaborare, gestire e modificare le distinte base materiali; 2. gestire i cicli dei prodotti e il conto lavoro presso terzisti; 3. elaborare e gestire distinte di pianificazione modulari; 4. applicare criteri di configurazione di prodotto. 1. Per elaborare, gestire e modificare le distinte base materiali, il soggetto ha bisogno di sapere come: strutturare le distinte base materiali in forma scalare; esplicitare i legami di distinta; omogeneizzare la distinta base tecnica, la distinta base produttiva, la distinta base di approvvigionamento; favorire la gestione delle modifiche delle distinte base. 2. Per gestire i cicli dei prodotti e il conto lavoro presso terzisti, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare le attività di produzione e assemblaggio di un generico prodotto; identificare i vincoli tecnologici di produzione e assemblaggio; assegnare le attività ciclo alle risorse interne ed esterne; integrare i cicli tecnologici alle distinte base materiali. 3. Per elaborare e gestire distinte di pianificazione modulari, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare famiglie di prodotti similari; scomporre il prodotto in gruppi costruttivi; identificare gruppi costruttivi comuni, varianti (obbligatorie o opzionali) e di personalizzazione; elaborare un'unica distinta rappresentativa dell'intera famiglia; stabilire le regole di configurazione. 4. Per applicare criteri di configurazione di prodotto, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare la distinta base modulare della famiglia di prodotti; definire i parametri prestazionali caratteristici del prodotto; identificare le regole di combinazione di parti di prodotto; strutturare una sequenza logica di configurazione; definire la politica di approvvigionamento ottimale di parti diverse.
11 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. elaborare, gestire e modificare le distinte base materiali; 2. gestire i cicli dei prodotti e il conto lavoro presso terzisti; 3. elaborare e gestire distinte di pianificazione modulari; 4. applicare criteri di configurazione di prodotto, 1 saper costruire una distinta base materiali. L applicazione dei criteri di costruzione di distinte base materiali in forma scalare; l identificazione delle specifiche di distinta, legate alle esigenze di progettazione, produzione e approvvigionamento; la conoscenza dei criteri di gestione dei legami di distinta; la definizione di criteri per la creazione guidata di distinte di nuovi prodotti; la definizione di criteri per la gestione delle modifiche di distinta; la definizione di criteri per favorire la standardizzazione delle distinte. 2 saper gestire i cicli di produzione. La costruzione di diagrammi tecnologici; l identificazione dei vincoli tecnologici di produzione ed assemblaggio; l esecuzione dell analisi del valore delle attività produttive; la valutazione dell opportunità di assegnare fasi del ciclo a terzisti; la gestione dei cicli integrata con le distinte basi materiali;
12 3 saper realizzare le distinte di pianificazione. L applicazione di criteri di aggregazione delle distinte base di prodotti diversi; la definizione dei criteri di scomposizione di un prodotto in gruppi e sottogruppi; la definizione dei criteri di classificazione dei gruppi e dei sottogruppi; la scansione delle fasi di costruzione di una distinta rappresentativa di un intera famiglia di prodotti; l identificazione dei legami logici di configurazione. 4 saper configurare un prodotto. L applicazione delle regole di configurazione più diffuse; l identificazione dei parametri prestazionali critici di un prodotto; l elaborazione di una procedura di configurazione; l integrazione dell attività di configurazione con le distinte basi e i cicli tecnologici.
13 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 4 4 Gestire gli approvvigionamenti dei materiali Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. gestire l'approvvigionamento di parti a fabbisogno; 2. gestire l'approvvigionamento di parti a lotto di riordino; 3. gestire gli approvvigionamenti in regime Just in Time; 4. gestire in maniera aggregata ordini di approvvigionamento e di acquisto. 1. Per gestire l'approvvigionamento di parti a fabbisogno, il soggetto ha bisogno di sapere come: interpretare il funzionano dei sistemi MRP (Material requirements Planning) a capacità finita; articolare e raccogliere i dati di input necessari; individuare i limiti di tali sistemi; utilizzare ed elaborare le proposte di acquisto. 2. Per gestire l'approvvigionamento di parti a lotto di riordino, il soggetto ha bisogno di sapere come: calcolare il lotto economico di acquisto; definire il livello di riordino ottimale; stimare le scorte di sicurezza necessarie; automatizzare la gestione. 3. Per gestire gli approvvigionamenti in regime Just in Time, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare un sistema produttivo in gestione Just in Time; organizzare il sistema a schede kanban per gestire l'approvvigionamento di parti; utilizzare schede kanban segnale per approvvigionamenti non unitari; creare partnership con i fornitori; definire gli elementi principali per informatizzare il flusso informativo. 4. Per gestire in maniera aggregata ordini di approvvigionamento e di acquisto, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare il piano principale; pianificare la richiesta di parti e di componenti nel tempo; individuare le parti il cui approvvigionamento va previsto in relazione al piano; creare dati macroscopici di approvvigionamento.
14 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. gestire l'approvvigionamento di parti a fabbisogno; 2. gestire l'approvvigionamento di parti a lotto di riordino; 3. gestire gli approvvigionamenti in regime Just in Time; 4. gestire in maniera aggregata ordini di approvvigionamento e di acquisto, 1 saper utilizzare la tecnica MRP (Material Requirement Planning). L analisi delle condizioni di applicabilità della tecnica MRP; la conoscenza degli obiettivi di MRP; la conoscenza del principio di funzionamento della tecnica di gestione a fabbisogno; la creazione dei dati di input necessari; l individuazione del livello di distinta base su cui applicare MRP; la definizione dei criteri di gestione delle proposte di acquisto suggerite da MRP; l integrazione di MRP con le altre attività di programmazione a monte e valle del processo; la gestione dell aggiornamento dei dati; l utilizzo di software applicativi. 2 saper acquistare parti e componenti, monitorando le giacenze in magazzino. La quantificazione della giacenza disponibile di parti e componenti; la correttezza del calcolo del lotto economico di acquisto; la correttezza del calcolo del lotto economico di produzione;
15 segue punto 2 la definizione del livello di riordino; la correttezza del calcolo delle scorte di sicurezza; l applicazione della tecnica ROL ; l applicazione della tecnica ROC; l applicazione di tecniche di minimizzazione dei costi totali di approvvigionamento; la definizione dei criteri per automatizzare il processo di acquisto 3 saper applicare le tecniche del Just In Time. L analisi e la valutazione delle condizioni di applicabilità del Just in Time; la conoscenza degli obiettivi di JIT; la conoscenza del principio di funzionamento della tecnica JIT; la progettazione del Kanban (produzione, prelievo, fornitore, segnale) per la gestione del flusso materiali l applicazione di sistemi JIT a una o due schede Kanban; la conoscenza dei criteri di introduzione in azienda della logica JIT; la valutazione dell impatto che JIT ha nella gestione dei fornitori; la definizione di criteri per la gestione mista Pull- MRP; la valutazione dei concetti di Lean Production. 4 saper gestire l aggregazione di ordini di approvvigionamento ed acquisto. L interpretazione di un piano principale della produzione; l individuazione di criteri di approvvigionamento di parti e componenti in relazione al piano; l individuazione di opportunità di standardizzazione di parti e componenti.
16 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 5 5 Gestire l approvvigionamento delle parti di ricambio Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. definire ed adottare le politiche di gestione della manutenzione; 2. programmare l'approvvigionamento di ricambi. 1. Per definire ed adottare le politiche di gestione della manutenzione, il soggetto ha bisogno di sapere come: gestire le attività di manutenzione; calcolare l'affidabilità di un sistema non riparabile; calcolare la disponibilità di un sistema riparabile; ottimizzare la capacità produttiva di riserva; ottimizzare la politica gestionale di manutenzione. 2. Per programmare l'approvvigionamento di ricambi, il soggetto ha bisogno di sapere come: Individuare i ricambi critici Legare la presenza del ricambio ai fermi impianto Impostare la gestione di ricambi ad alto indice di rotazione Impostare la gestione di ricambi a basso indice di rotazione
17 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. definire ed adottare le politiche di gestione della manutenzione; 2. programmare l'approvvigionamento di ricambi, 1 saper impostare un sistema di gestione e ottimizzazione delle attività di manutenzione. La definizione delle politiche di manutenzione: correttiva, preventiva e predittiva; l individuazione della politica manutentiva ottimale; l applicazione della logica TPM (Total Productive Maintenance). 2 impostare la gestione dell approvvigionamento di parti di ricambio. La predisposizione di criteri per valutare la criticità di una parte di ricambio; l applicazione delle tecniche per la stima del fabbisogno di ricambi ad alto indice di rotazione; l utilizzo di tecniche per la stima del fabbisogno di ricambi a basso indice di rotazione; la definizione di criteri per gestire il prelievo dei ricambi dal magazzino; la definizione dei costi associati ad una politica di gestione degli approvvigionamenti di una parte di ricambio.
18 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 6 6 Valutare l opportunità di terziarizzare le attività Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. valutare la convenienza economica legata alla terziarizzazione delle attività; 2. definire gli estremi di un rapporto contrattuale di terziarizzazione; 3. gestire sistemi terziarizzati, parzialmente o totalmente. 1. Per valutare la convenienza economica legata alla terziarizzazione delle attività, il soggetto ha bisogno di sapere come: quantificare i costi logistici interni; identificare tutte le possibili inefficienze della gestione interna; quantificare le specifiche di terziarizzazione e gli standard minimi richiesti; formulare preventivi di spesa per diverse alternative di terziarizzazione; definire il grado di terziarizzazione ottimale. 2. Per definire gli estremi di un rapporto contrattuale di terziarizzazione, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare il livello di inserimento della terziarizzazione nelle strategie aziendali; individuare il regime di tariffazione più opportuno; quantificare l'impatto di un mancato servizio del terzista; definire le attività da terziarizzare prioritariamente. 3. Per gestire sistemi terziarizzati, parzialmente o totalmente, il soggetto ha bisogno di sapere come: supportare il terzista con personale interno; scambiare le informazioni con il terzista; monitorare le prestazioni del terzista; individuare efficaci sistemi correttivi delle tariffe.
19 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. valutare la convenienza economica legata alla terziarizzazione delle attività; 2. definire gli estremi di un rapporto contrattuale di terziarizzazione; 3. gestire sistemi terziarizzati, parzialmente o totalmente, 1 saper analizzare e proporre opportunità di terziarizzazione delle attività logistiche. La definizione delle criticità gestionali ed operative interne; la definizione delle specifiche richieste dalla eventuale terziarizzazione; la definizione dei possibili vantaggi ottenibili dalla terziarizzazione di alcune attività; la definizione di criteri operativi per la valutazione del grado di terziarizzazione ottimale. 2 saper definire ed instaurare un rapporto di outsourcing logistico. La stesura di un contratto di terziarizzazione; la valutazione dell opportunità di ricorrere al Global Service; l individuazione dei parametri operativi e gestionali su cui basare il contratto di outsourcing; la definizione di prestazioni minime richieste; la definizione di penali legate a mancati servizi da parte del terzista; la definizione del regime di tariffazione più conveniente. 3 saper integrare la logistica interna con la logistica terziarizzata. La definizione di criteri di monitoraggio delle prestazioni del terzista; la definizione di procedure standard per lo scambio di informazioni con il terzista; l identificazione di attività che possono agevolare ed incrementare le prestazioni del terzista; La definizione di proposte di modifica del regime di tariffazione
20 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 7 7 Impostare politiche di Qualità Totale nei rapporti di fornitura Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. applicare procedure standard del sistema qualità; 2. valutare l'incidenza legata alla presenza di difettosità. 1. Per applicare procedure standard del sistema qualità, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le sette leve del sistema qualità; applicare le norme VISION 2000; stimare oneri e benefici legati all'introduzione del Sistema Qualità. 2. Per valutare l'incidenza legata alla presenza di difettosità, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare l indice di incidenza della difettosità sulla capacità produttiva reale; valutare l indice di incidenza della difettosità sui lead-time di produzione; valutare l indice di incidenza della difettosità sui costi di approvvigionamento.
21 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. applicare procedure standard del sistema qualità; 2. valutare l'incidenza legata alla presenza di difettosità. 1 saper gestire e controllare il sistema qualità. La definizione degli obiettivi di un sistema di controllo della qualità; l utilizzo delle norme standard della certificazione della qualità; l identificazione e utilizzo degli strumenti della qualità; l adozione di criteri per la raccolta sistematica delle informazioni; la definizione di criteri per la gestione delle non conformità; l analisi costi-benefici legati all implementazione di un sistema qualità; l implementazione del controllo qualità negli approvvigionamenti. 2 saper applicare tecniche per ridurre l impatto economico legato alla difettosità di parti, componenti e lavorazioni. L elaborazione di indici reali di qualità della produzione interna; l elaborazione di indici reali di qualità della fornitura di parti e componenti; la definizione di criteri di analisi delle difettosità; l individuazione delle non conformità critiche e delle loro cause; l individuazione di interventi correttivi di modifica; l analisi costi-benefici degli interventi alternativi proposti.
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