Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena

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1 Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e metodologie per l'ottimizzazione della fase di ripresa. Relatore Prof. Nicola Piccinini

2 Perché fare preparazione fisica Prevenzione (prevenire o limitare il numero di infortuni) Potenziamento (miglioramento della prestazione atletica) Sviluppo fisico organico (età della crescita) favorire un armonico sviluppo fisico - organico

3 Le capacità condizionali (organico muscolari) Per capacità condizionali si intendono le capacità fondate sull efficienza dei meccanismi energetici. I fattori che limitano le capacità condizionali sono determinati dalla disponibilità di energia nei muscoli, e dai meccanismi che ne regolano l erogazione (enzimi, qualità fibre muscolari ) Le capacità di forza Le capacità di resistenza Le capacità di velocità (rapidità)

4 Le capacità condizionali (organico muscolari) RESISTENZA Resistenza alla forza Resistenza alla forza rapida Resistenza alla rapidità FORZA FORZA Rapida RAPIDITA Relazione che intercorre tra i fattori condizionali della prestazione

5 Le capacità coordinative CAPACITA COORDINATIVE Capacità determinate in primo luogo dai processi di organizzazione, controllo e regolazione del movimento CAPACITA DI DIREZIONE E CONTROLLO MOTORIO CAPACITA DI APPRENDIMENTO MOTORIO CAPACITA DI TRASFORMAZIONE E ADATTAMENTO MOTORIO Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti Capacità di differenziazione cinestetica Capacità di equilibrio statico - dinamico Capacità di orientamento spazio - temporale Capacità di ritmizzazione Capacità di reazione motoria Capacità di trasformazione del movimento

6 Le caratteristiche del gioco pallavolo Da 0 a 4 durata del 75% delle azioni Da 4 a 7 durate del 22% delle azioni Media pause tra le azioni Media pause Time Out 40 a 1 min Durata media set min Tempo effettivo di gioco a set 4 5 min Un salto ogni sec Mediamente a seconda del ruolo tra i 20 e i 40 salti a set - Sport di potenza - Forza esplosiva e veloce - Velocità di reazione ed esecuzione - Anaerobico alattacido Sistema energetico principale (movimenti esplosivi per breve durata) - Aerobico: sistema energetico secondario (sfrutta le pause di gioco per la risintesi energetica)

7 Traumi sportivi LE ESERCITAZIONI TECNICHE COMPORTANO SEMPRE UN CARICO FISICO TRAUMI ACUTI Determinati da una forza esterna che supera la resistenza delle strutture colpite TRAUMI CRONICI Determinati da una serie di microtraumi sub massimali ripetuti e continuativi nel tempo che portano alla degenerazione totale o parziale delle strutture sottoposte allo stress Traumi determinati dalla specificità E ripetitività dell attività sportiva

8 Principali traumi nel pallavolista Cronici Acuti

9 Concetti base dell allenamento fisico Competenza: meglio poco ma fatto bene che tanto fatto male Specificità: partendo da un modello prestativo pianificare gli interventi in base alle specifiche qualità e capacità fisico condizionali da allenare Progressività: la somministrazione degli stimoli deve avvenire con gradualità Continuità: la somministrazione degli stimoli per produrre effetti duraturi deve essere continuata

10 Qualità fisiche da allenare Forza nelle sue diverse espressioni: forza base (prevenzione e base per le altre tipologie di forza ), Forza esplosiva (salti), forza veloce (rapidità segmentaria e spostamenti) Sistema aerobico : Bassa intensità (ripetute sotto la soglia anaerobica ), Altà intensità (ripetuta sopra la soglia anaerobica) Velocità / Rapidità

11 Parametri della seduta fisico - tecnica Durata: tempo totale dedicato alla seduta di allenamento Volume: Quantità di stimoli proposti Intensità: Qualità degli stimoli proposti e rapporto tra lavoro e pausa

12 Aspetti metodologici organizzativi della seduta mista fisico - tecnica Pianificazione della seduta fisica (in base all obiettivo, all età, al periodo, alle caratteristiche dei singoli) Suddivisione in gruppi di lavoro (migliore gestione dello spazio, del tempo e delle attrezzature) Divisione dei compiti con collaboratori (se presenti suddividere i compiti con eventuali collaboratori in base agli obiettivi e alle specifiche competenze )

13 Metodologie e attrezzature 1 Carico naturale (presente in tutte le palestre) Piccoli sovraccarichi (pesi e bilancieri, utilizzati nelle sedute di forza) Palle Mediche (utilizzabili come piccoli sovraccarichi e per lo sviluppo della forza esplosiva) Elastici: ideali per parte alta del corpo, utilizzati per prevenzione e tonificazione

14 Metodologie e attrezzature 2 Percorso: prevedono un lavoro variato ma continuato da ripetere più volte. Adatti per l allenamento delle capacità coordinative, il lavoro aerobico e la resistenza organica generale Lavoro a Stazioni (circuiti) :prevedono una serie di stazioni da eseguire in sequenza, in base alla tipologia degli esercizi proposti, il numero di ripetizioni e di serie si identifica la tipologia delle capacita condizionali da allenare

15 Metodologie e attrezzature 2

16 Metodologie e attrezzature 3 N stazioni 9 N serie 3 N ripetizioni 8/12 Durata totale 20/30

17 L allenamento aerobico Aerobico a bassa intensità: esercitazioni al di sotto della soglia anaerobica, durata maggiore, pause brevi Aerobico a alta intensità: esercitazioni al di sopra della soglia anaerobica, durate brevi, pause allungate. Corsa, percorsi, andature ecc a coppie / terzine con esercizi con palla Esercitazioni tecniche continue in forma di gioco

18 Core Stability L ASSE CORPOREO Stabilizzazione statica: la tenuta nella trasmissione delle spinte (Core) Stabilizzazione dinamica: potenziamento della struttura addominale potenziamento della struttura lombare - Funzione stabilizzatrice - Controllo della posizione e del movimento del tronco sugli arti inferiori - Permette la produzione e il trasferimento del movimento ai segmenti terminali, base anatomica per i segmenti distali. - isometria e movimenti lenti in condizioni stabili - isometria in condizioni instabili e movimenti dinamici in condizioni stabili - movimenti dinamici in condizioni instabili - movimenti dinamici con resistenze in condizioni instabili.

19 Core Stability - isometria e movimenti lenti in condizioni stabili - isometria in condizioni instabili e movimenti dinamici in condizioni stabili - movimenti dinamici in condizioni instabili - movimenti dinamici con resistenze in condizioni instabili.

20 Gestione del carico naturale

21 Gli Elastici: prevenzione e potenziamento Facili da reperire Possibilità di graduare lo sforzo Adatti in modo particolare per la muscolatura del tronco e delle braccia

22 Mesociclo preparatorio Rapporto Volume /intensità del carico di lavoro

23 Mesociclo preparatorio 4 allenamenti settimana di 2 ore per 4 settimane Lun: Tecnica + seduta pesi Mart: Tecnica + Lavoro aerobico Giov: Tecnica + seduta pesi Ven: Tecnica + Lavoro aerobico 30 riscaldamento + esercizi di prevenzione (elastici per spalla, propriocettività caviglia, ginocchio 60 Esercitazioni tecniche suddivise in gruppi 30 Seduta fisico

24 Settimana tipo 3 allenamenti settimana di: Lun: 2,00 h Tecnica + seduta pesi Mart: 1,45 h Tecnica + Lavoro aerobico Giov: 1,45 h Tecnica + rapidità 20 riscaldamento + esercizi di prevenzione (elastici per spalla, propriocettività caviglia, ginocchio 60/70 Esercitazioni tecniche suddivise in gruppi 20 Seduta fisica pesi 15 seduta aerobica o es. rapidità