REGOLAMENTI ALLEGATO N. 4

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1 REGOLAMENTI ALLEGATO N. 4

2 REGOLAMENTO INTERNO La responsabilità dei docenti L obbligo di vigilanza ha inizio con l affidamento dello studente alla scuola e termina con la riconsegna alla famiglia o ad adulto responsabile (ad esempio nel caso di servizio di scuolabus). La responsabilità risulta tanto maggiore quanto minore è l età dell alunno. La responsabilità per la cosiddetta culpa in vigilando deriva dalla presunzione che il danno sia l effetto del comportamento omissivo del sorvegliante nei confronti delle persone a lui affidate. Il docente può liberarsi da tale responsabilità solo se: 1. risulta essere presente al momento dell evento (è ovvio ma è opportuno comunque evidenziarlo); 2. dimostra di non avere potuto evitare il fatto poiché lo stesso si è manifestato in modo imprevedibile, repentino e improvviso. Sull insegnante grava pertanto una presunzione di responsabilità che può essere superata solo dimostrando di aver esercitato correttamente la funzione di sorveglianza sugli alunni. L obbligo di vigilanza si estende all attività scolastica in genere (compresi l intervallo, le uscite didattiche, i viaggi di istruzione e ogni altra attività che si svolga nei locali scolastici o in quelli di pertinenza), quindi la responsabilità degli insegnanti non è limitata all attività didattica in senso stretto, ma riguarda l intero periodo in cui gli alunni si trovano sotto il loro controllo. A questo proposito si vedano gli artt. 2043, 2048 e 2047 del Codice Civile e l art. 61 della legge n. 312 dell 11 luglio E anche importante ricordare che, come più volte confermato in varie sedi giurisdizionali, l obbligo della vigilanza ha rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio. Qualora, quindi, si verificasse l ipotesi di concorrenza contemporanea di più obblighi, il docente è chiamato a scegliere prioritariamente la vigilanza. Alimenti In conformità con la normativa vigente, non sarà possibile portare a scuola per festeggiamenti durante la ricreazione e/o refezione torte o altri alimenti, se non confezionati industrialmente e/o di pasticceria. Entrata e uscita degli alunni dalla scuola

3 Ai sensi dell art. 29, comma 5 del CCNL , i docenti sono tenuti ad essere presenti cinque minuti prima dell inizio delle lezioni per accogliere gli alunni nelle proprie aule. Si raccomanda pertanto di assicurare la massima puntualità. Il registro delle firme di presenza è ubicato in prossimità delle scale e viene ritirato dopo 10 minuti dall'ingresso dei docenti nelle rispettive aule. Più in dettaglio, si impartiscono di seguito specifiche disposizioni relative ai diversi ordini di scuola: Scuola dell infanzia All entrata gli alunni saranno lasciati nell atrio della scuola dove le insegnanti liaccoglieranno dalleore8,00 alle ore 8,30.Dopo quest orario saranno i collaboratori scolastici a portare i bimbi ritardatari nelle loro classi. All uscita saranno prelevati dai genitori al cancello d ingresso interno. I genitori impossibilitati all accompagnamento e al ritiro dei propri figli, compilano apposita delega scritta solo a persone che abbiano compiuto 18 anni d età; Le insegnanti, in caso di mancato ritiro occasionale dell alunno,cercheranno di contattare i genitori o la persona delegata per provvedere al ritiro; l alunno verrà trattenuto a scuola sotto la sorveglianza dell insegnante. Un collaboratore scolastico coadiuverà il docente sospendendo l attività di pulizia dei locali per dare la priorità alla vigilanza dell alunno, fino all arrivo dei genitori o della persona delegata. Nel caso l alunno non venga ritirato dopo almeno 30 minuti dall orario di uscita, senza che sia stato possibile contattare i genitori, il personale in servizio contatterà l Ufficio di Polizia Municipale e/o i Servizi Sociali Territoriali ai quali chiederà di rintracciare i genitori; come ultima soluzione il personale scolastico contatterà la Stazione locale dei Carabinieri; le insegnanti, in caso si ripeta il mancato ritiro dell alunno (2 volte ravvicinate) entro 30 minuti dal termine delle lezioni, convocano i genitori per un colloquio esplicativo, informando anche il Dirigente Scolastico; I collaboratori scolastici coadiuveranno le insegnanti nel servizio di vigilanza durante l ingresso/uscita degli alunni. Scuola primaria Gli alunni devono essere accompagnati e ritirati dai genitori all ingresso della scuola; i genitori impossibilitati all accompagnamento e al ritiro dei propri figli compilano apposita delega scritta solo a persone che abbiano compiuto 18 anni d età. In casi di uscite fuori orario lo studente è affidato esclusivamente al genitore o a persona delegata maggiorenne;

4 In caso assenze per malattia superiori a 5 giorni consecutivi (comprensivi delle festività), per la riammissione in classe è necessario presentare un certificato medico. In caso di assenze non dipendenti dallo stato di salutedell alunno (vacanze o altro) è sufficiente darne comunicazione scritta prima dell inizio delle lezioni al docente. E considerato ritardo l ingresso dell alunno oltre l orario di entrata previsto. Dopo le 9,00 sarà necessario compilare l apposito modulo di entrata posticipata. I collaboratori scolastici faranno compilare un modulo predisposto per i genitori che accompagnano in ritardo i propri figli o che ne chiedono l uscita anticipata. Ad ogni alunno è consentito fino ad un massimo di 10 entrate posticipate/uscite anticipata nel corso dell a.s. Dopo tale numero si provvederà alla convocazione dei genitori presso la Segreteria Didattica per la relativa autorizzazione. I docenti, in caso di mancato ritiro occasionale dell alunno cercheranno di contattare i genitori o la persona delegata per provvedere al ritiro; al termine dell orario di servizio dei docenti, l alunno sarà affidato, DOPO ALMENO 30 (come sotto specificato!) ad un collaboratore scolastico CHE SI SIA RESO DISPONIBILE e che sospenderà l attività di pulizia dei locali per dare la priorità alla vigilanza dell alunno, fino all arrivo dei genitori o della persona delegata. Nel caso l alunno non venga ritirato dopo almeno 30 minuti dall orario di uscita, senza che sia stato possibile contattare i genitori, il personale in servizio (docente e non) potrà contattare l Ufficio di Polizia Municipale e/o i Servizi Sociali Territoriali ai quali chiederà di rintracciare i genitori; come ultima soluzione il personale scolastico (docente e non) è autorizzato a contattare la Stazione locale dei Carabinieri, informando anche il DS; I docenti, in caso si ripeta il mancato ritiro (2 episodi ravvicinati) entro 30 minuti dal termine delle lezioni, convocano i genitori per un colloquio esplicativo, informando anche il Dirigente Scolastico. I collaboratori scolastici coadiuvano (COME DA DIRETTIVA DEL DSGA) i docenti nel servizio di vigilanza durante l ingresso/uscita degli alunni. Le classi vengono accompagnate all uscita secondo questa modalità: gli insegnanti seguono la propria classe sino all uscita, soddisfacendo le necessità di ordine e sicurezza. gli alunni che usufruiscono del servizio di scuolabus: entro le 8.30 saranno accompagnati dai responsabili del servizio all ingresso principale; all uscita saranno prelevati dagli stessi come gli altri bambini ( il sevizio di scuolabus non è in alcun caso a carico e responsabilità della scuola, pertanto gli scuolabus non potranno entrare, nè parcheggiare all interno degli spazi della Scuola). Le comunicazioni della scuola alle famiglie vengono fatte direttamente dai docenti ai genitori solo tramite diario degli allievi o attraverso il sito web della scuola. Nel caso di

5 comunicazione riservata si utilizzerà il telefono o lettera consegnata a mano al genitore. Uscita per la scuola primaria: Al suono delle prima campana escono le classi del piano terra: gli alunni escono dall aula e ordinatamente in fila, accompagnati dai docenti, raggiungono l uscita secondo l ordine stabilito a cominciare dalle classi prime. Al suono della seconda campana escono le classi del primo piano secondo l'ordine stabilito a cominciare dalle classi quarte. Vigilanza durante l intervallo Anche in considerazione della fascia di età degli alunni della Scuola, durante l intervallo (dalle ore 10,30 alle ore 11,00) è del tutto prevedibile una certa esuberanza. Secondo la giurisprudenza in materia, tale contesto richiede pertanto una ancora maggiore attenzione nella sorveglianza. Per prevenire possibili incidenti e per evitare eventuali attribuzioni di responsabilità, la vigilanza deve essere attiva e non potrà limitarsi alla mera presenza, ovvero: la dislocazione dei docenti deve essere diffusa a tutta l area interessata, prestando la massima attenzione. Potranno essere emanate disposizioni specifiche per singoli plessi; volendo evitare modalità eccessivamente restrittive (ad esempio tenendo gli alunni nelle rispettive classi), è indispensabile che i docenti in servizio durante l intervallo collaborino tra loro in realizzando una vigilanza collettiva. Questo vale, in generale, anche durante tutte le attività non di aula previste dal PTOF; devono essere fermamente rimproverati, all occorrenza sanzionati, ma soprattutto prevenuti, tutti gli atteggiamenti e i comportamenti da parte degli alunni che, anche involontariamente, possano facilitare il verificarsi di incidenti o atti di prevaricazione o di bullismo; devono verificare che gli alunni rispettino le norme di convivenza civile e dell ambiente in cui si svolge l intervallo, gettando carte e rifiuti vari negli appositi cestini e lasciando l ambiente pulito. Uscita degli alunni dalla classe I docenti concedono agli alunni l uscita dalla classe al di fuori dell orario dell intervallo solo in caso di assoluta necessità, controllandone il rientro e, ove necessario per l età, affidandone la custodia ai collaboratori scolastici, che vigilano nei corridoi e in prossimità dei servizi. Dal punto di vista della responsabilità, nel caso di momentaneo allontanamento dalla classe, il

6 docente dovrà comunque verificare che l attività svolta dagli alunni, anche in relazione all età ed alla maturità dei singoli, sia tale da non comportare alcun pericolo. In relazione al profilo di responsabilità per mancata vigilanza, ma anche in considerazione degli aspetti pedagogici, dovrà essere evitato l allontanamento temporaneo degli alunni dalla classe per motivi disciplinari. Allo stesso modo si invitano i docenti a non fare uscire dall aula gli alunni per incombenze legate all attività didattica (come per esempio fotocopie, reperimento di materiale). Per queste necessità i docenti si rivolgeranno al personale ausiliario. Cambio dell ora Il cambio dell ora deve avvenire nel modo più rapido possibile. Alla luce delle considerazioni iniziali, è evidente la necessità di evitare di lasciare la classe senza la presenza di un insegnante. Eventualmente, il docente uscente si rivolgerà al collaboratore scolastico. Inoltre, sia per avere sempre chiara la composizione della classe al momento dell ingresso sia per evitare confusione nei corridoi, l insegnante uscente non autorizzerà alcun alunno ad allontanarsi dall aula durante il cambio dell ora, in attesa del docente dell ora successiva. I docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un ora libera, sono tenuti a farsi trovare già davanti all aula interessata, per consentire un rapido cambio. Viaggi di istruzione e uscite didattiche Il calcolo del numero di docenti necessario per effettuare l uscita didattica deve avvenire considerando un rapporto minimo di 1 docente ogni 13 alunni. Per i viaggi in cui sia presente un allievo portatore di handicap si rende necessaria la presenza dell insegnante di sostegno. Si sottolinea che la vigilanza sugli alunni va esercitata per tutta la durata dell uscita. I docenti sono pertanto responsabili del comportamento degli alunni. In particolare, si ricorda che gli alunni, nel corso dell intero viaggio, non possono essere mai lasciati liberi di muoversi autonomamente in assenza dei docenti accompagnatori. E necessario porre in atto una vigilanza attenta e scrupolosa nei seguenti momenti: partenza (controllo dei presenti); soste intermedie (controllo dei presenti); rientro (consegna degli alunni alle famiglie); percorsi su sentieri, nel traffico urbano, durante l eventuale utilizzo di mezzi pubblici di trasporto e in ogni condizione di possibile pericolo; visita a monumenti, musei, mostre, L adempimento di tale dovere, mediante il controllo con la diligenza dovuta e con l attenzione richiesta dall età e dallo sviluppo psico-fisico, è funzionale allo scopo di evitare che il minore venga a trovarsi in una situazione di pericolo con possibile pregiudizio per la sua incolumità.

7 Assenza improvvisa dei docenti In caso di allontanamento dell insegnante dalla classe/sezione per causa di forza maggiore, il medesimo docente richiederà immediatamente l intervento di un collaboratore scolastico, nell attesa di un tempestivo intervento di un altro docente. In caso di assenza improvvisa del docente e/o eventuale ritardo del supplente, con il determinarsi quindi di una situazione di rischio a carico degli alunni per mancata vigilanza, questa verrà assunta dal collaboratore scolastico per il tempo strettamente necessario. Qualora l assenza del docente si prolunghi, la vigilanza dovrà comunque essere garantita anche, ove non sia possibile ricorrere ad altra modalità di sostituzione, mediante la ripartizione degli alunni in altre classi/sezioni. Con riferimento alla delibera del Collegio dei Docenti del 27/09/2016.e alla Contratto integrativo d istituto, si riportano i criteri per la sostituzione, fino ad eventuale nomina del supplente: 1. Utilizzo di docenti tenuti al completamento dell orario (ore a disposizione); 2. Ore di permesso da recuperare; 3. Ore di compresenza (anche in presenza di progetti); 4. Docente di sostegno, solo se della stessa classe e ad eccezione delle situazioni di gravità; 5. Ore eccedenti effettuate da docenti della stessa classe/sezione; 6. Ore eccedenti effettuate da docenti di altre classi/sezioni; 7. Suddivisione della classe/sezione. Il responsabile del plesso provvede per la corretta esecuzione delle disposizioni sopra riportate. Collaboratori scolastici Nella presente circolare sono più volte menzionati i collaboratori scolastici. Si ricorda che il dovere di vigilanza, compito che fa capo in via principale al personale docente, rientra anche tra gli obblighi di servizio del personale ATA (si veda in particolare, l art. 47, comma 1, lettera a del CCNL 29/11/07 Tab. A). Il CCNL del comparto scuola individua infatti per i collaboratori scolastici mansioni di accoglienza e sorveglianza intesa come controllo assiduo e diretto a scopo cautelare, degli alunni, in particolare nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all orario delle attività didattiche e durante l intervallo. Ingresso di estranei negli edifici scolastici L ingresso negli edifici scolastici, durante le ore di lezione, non è permesso agli estranei privi di autorizzazione del dirigente scolastico o della responsabile del plesso, inclusi i genitori degli

8 alunni, i quali (inclusi i delegati) sono invece autorizzati ad accedere: per appuntamento con i docenti o con il Dirigente e collaboratori; in caso di necessità di ritiro anticipato dell alunno; limitatamente alla sede centrale, durante le ore di apertura al pubblico della segreteria. Tutte le altre persone (fornitori, tecnici, rappresentanti librari, visitatori a vario titolo) dovranno essere identificate e autorizzate esplicitamente. In caso di dubbio, i collaboratori scolastici sono tenuti a non consentire l ingresso e a richiedere istruzioni al Dirigente Scolastico o al responsabile di plesso. I collaboratori scolastici devono anche verificare che i portoni e i cancelli di ingresso rimangano sempre rigorosamente chiusi, durante le ore di lezione, con particolare attenzione e maggiore vigilanza durante l intervallo. Infine, si ricorda che nessun estraneo può portare, lasciare, affiggere, distribuire, o prelevare alcunché se non dietro autorizzazione specifica del Dirigente Scolastico. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Giulia Urciuolo (firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3 comma 2 decreto legislativo 39/93)

9 REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI E LE MODALITÀ PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI Art. 1. Finalità e ambito di applicazione I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e condizioni di seguito stabilite, nonché nel rispetto degli accordi intercorsi tra il Comune di Melito - Na - e l istituzione scolastica e delle norme vigenti in materia. Art. 2. Criteri di assegnazione I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di lucro. I contenuti dell'attività o iniziativa proposta saranno valutati in base ai seguenti criteri generali di assegnazione: - Attività che favoriscono i rapporti fra l'istituzione scolastica e il contesto culturale e sociale del territorio locale con particolare riferimento a quelle rese gratuitamente al pubblico e con priorità per le associazioni di volontariato e che operano a favore di terzi, senza fini di lucro - attività di istruzione e formazione coerenti con il PTOF dell istituto - grado di soddisfazione dell utenza nei confronti della tipologia di attività proposta e, in particolare, riguardo alla specifica associazione/ente/società richiedente, nel caso di continuità rispetto al passato Pertanto, dati i criteri generali sopra elencati, sono privilegiate associazioni o enti esterni che si rivolgano alla stessa utenza della scuola, offrendo un arricchimento dell offerta formativa in orario extrascolastico e/o che promuovano il coinvolgimento del territorio, con priorità per gli enti non profit che operano a favore degli alunni e che erogano servizi gratuiti. In ogni caso, assoluta preminenza e priorità deve essere assicurata alle attività proprie della scuola rispetto all'utilizzo da parte di concessionari esterni, la cui attività non dovrà interferire con quella scolastica né recare alcun pregiudizio al buon funzionamento dell'istituto. Art. 3 Doveri del concessionario In relazione all utilizzo dei locali il concessionario deve assumere, nei confronti dell istituzione scolastica i seguenti impegni: indicare il nominativo del responsabile della gestione dell utilizzo dei locali quale referente dell istituzione scolastica; osservare incondizionatamente l applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti in materia; sospendere l utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte del Comune o dalla stessa istituzione scolastica; lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle attività didattiche.

10 Art. 4 - Responsabilità del concessionario Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabile o imputabile a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell utilizzo dei locali stessi. L istituzione scolastica in ogni caso ritenersi sollevata da ogni responsabilità civile e penale derivante dall uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o adottando altra idonea misura cautelativa Resta inteso che la stipula di apposita polizza non è richiesta nel caso di attività che, pur essendo svolte in orario extra curricolare e/o da esperti esterni, si configurano come parte integrante delle attività scolastiche e/o di progetti specifici condotti dall Istituto anche nell ambito dell orario curricolare; tali attività, infatti, deliberate dagli Organi Collegiali e autorizzate dal Dirigente Scolastico sono da ritenersi un completamente dell attività curricolare e godono, pertanto, della copertura assicurativa prevista dalla polizza integrativa stipulata ogni anno dall istituto. Analogamente nessuna polizza è richiesta ai Genitori dell Istituto per le attività che le sono proprie e che sono deliberate dal Consiglio d Istituto o autorizzate dal Dirigente Scolastico (riunioni, assemblee, organizzazioni di eventi, feste, attività varie) Art. 5 - Fasce orarie di utilizzo e organizzazione L uso dei locali per le attività extrascolastiche può essere richiesto per i giorni feriali e nei seguenti orari: - a partire dalle ore 14,00 e fino al massimo alle ore 23,00 per gli spazi afferenti al plesso secondaria di Via Atene; - dalle ore 16,00 alle ore 19,00 per gli spazi afferenti al plesso Rodari; - dalle ore 14 alle ore 19,00 per il plesso C.so Europa. Saranno valutate caso per caso dal Consiglio di Circolo eventuali specifiche richieste che contemplino la possibilità di concedere l uso di alcuni locali al di fuori dei giorni e degli orari summenzionati, con particolare riguardo all apertura della scuola in giorni di chiusura (sabato e domenica), in considerazioni di particolari eventi e attività di valenza socioculturale, connessi al PTOF o legati allo specifico contesto territoriale. Art. 6 - Usi incompatibili Sono incompatibili, di norma, le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell edificio scolastico, a meno che non vi sia un previo accordo con l istituzione scolastica, che valuterà la fattibilità della cosa. In nessun caso può essere concesso l utilizzo dei locali per fini di lucro Non sono da considerare come appartenenti al caso di specie summenzionato tutti gli eventi che si svolgono in orario curricolare e/o previsti dal PTOF e in generale tutte le iniziative connesse all attività dell istituto che prevedano una donazione liberale anche a vantaggio dell istituto stesso.

11 Art. 7 - Divieti particolari I locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine dell uso, dovranno essere lasciati in ordine e puliti, e comunque in condizioni tali da garantire il regolare svolgimento dell attività didattica della scuola. L utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato, inoltre, all osservanza di quanto segue: è vietato al concessionario l installazione di strutture fisse o di altro genere, se non a fronte di una previa autorizzazione dell istituzione scolastica; è, di norma, vietato lasciare in deposito, all interno dei locali e fuori dell orario di concessione attrezzi e quant altro; qualora ciò avvenga l Istituto declina ogni responsabilità; qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all interno dei locali dovrà essere tempestivamente segnalato all istituzione scolastica; L inosservanza di quanto stabilito comporterà per il concessionario l assunzione a suo carico delle conseguenti responsabilità e potrà comportare la sospensione temporanea e/o definitiva dell utilizzo dei locali previa valutazione e delibera di revoca da parte del Consiglio d Istituto Art. 8 - Procedura per la concessione Le richieste di concessione dei locali scolastici devono pervenire all Istituzione Scolastica, entro il 31 maggio di ogni anno, tramite compilazione di DOMANDA SCRITTA. Inoltre, l Istituto, per poter valutare ciascuna domanda in modo adeguato ed obiettivo, richiede a ciascun Ente delle informazioni suppletive. In particolare, si chiede di corredare le domande con: - la descrizione del progetto dettagliato di ciò che è proposto, da inviare in formato telematico, oltre che cartaceo; - l atto costitutivo e lo statuto; - il codice fiscale dell Ente; - il curriculum delle iniziative precedentemente svolte; - la composizione degli organi direttivi e di controllo se nominati, con fotocopia almeno del documento di identità del legale rappresentante dell'associazione; In caso di richieste concomitanti per gli stessi spazi in orari sovrapposti, saranno applicati i criteri di cui all art. 2 del presente regolamento, saranno valutate le informazioni derivanti dalla documentazione integrativa sopra elencata e, nel caso di richieste di concessione reiterate negli anni, saranno valutati anche i progetti e le attività già svolti, come da successivo art. 9, al fine di attribuire gli spazi all ente risultato più aderente al presente regolamento. Ogni ulteriore richiesta di concessione o di variazione di quanto già deliberato va presentato almeno 30 giorni prima dell avvio/variazione attività. Il Dirigente Scolastico sottoporrà al Consiglio di Circolo, nella prima seduta utile successiva alla

12 scadenza di presentazione delle domande, tutte le richieste pervenute, corredate dal parere della Giunta Esecutiva. Il Consiglio di Circolo, nel rispetto della normativa vigente e del presente Regolamento esprime con delibera l assenso alla concessione in uso dei locali. Le domande pervenute all Istituto ed analizzate secondo l iter summenzionato dovranno essere inoltrate all'uff. Comunale competente corredate della delibera del Consiglio Circolo, nella quale viene formalizzato il parere dell organo collegiale entro e non oltre il 1 settembre. Art. 9 Valutazione delle attività e dei progetti svolti Una volta conclusa l'attività i fruitori delle attività svolte dai concessionari potranno essere sottoposti a un questionario relativo al gradimento del servizio offerto. L ente o associazione che avrà usufruito della concessione dei locali scolastici per le attività svolte dovrà presentare al Dirigente Scolastico e al Consiglio di Circolo una relazione relativa ai progetti svolti durante l anno, nella quale dovrà essere indicato il numero di iscritti/partecipanti. Gli anni successivi i questionari, le relazioni e le sintesi del numero dei fruitori del servizio, saranno utilizzate come parte integrante della documentazione per l attribuzione della concessione degli spazi. La mancata presentazione di tale relazione verrà valutata in sede di esame dell eventuale domanda di utilizzo per l anno successivo e potrà comportare il mancato assenso all utilizzo. Art. 10 Corrispettivi Il costo giornaliero dell uso dei locali è stabilito dall Ente proprietario (Comune di Melito - Na), che regolamenta anche l eventuale concessione gratuita, e dovrà essere versato direttamente all'ente secondo le modalità previste dallo stesso. Qualora le iniziative siano particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell'ente locale, il CdC potrà richiedere per l evento al Comune la concessione gratuita dei locali. L istituzione scolastica regola direttamente con il concessionario le modalità per l uso delle eventuali strumentazioni richieste, per l assistenza tecnica, l apertura e chiusura dei locali, la vigilanza e la pulizia. Le spese relative rimangono a carico del concessionario. Art. 11 Revoca L accertamento di una qualsiasi violazione alle normative vigenti e al presente regolamento determina la facoltà di revocare il parere positivo accordato dall Istituzione Scolastica alla concessione. Inoltre, tale parere positivo potrà essere revocato in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell'istituzione scolastica. L Istituto comunicherà prontamente all Ente proprietario l avvenuta revoca del parere, insieme alle motivazioni relative. La Dirigente Scolastica Prof.ssa Giulia Urciuolo (firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3 comma 2 decreto legislativo 39/93)

13 REGOLAMENTO laboratorio INFORMATICA L UTILIZZO DEL LABORATORIO È REGOLAMENTATO DALLE PRESENTI NORME Regole di accesso e comportamentali L accesso all aula laboratorio di informatica è consentito agli insegnanti e alle classi. E compito di un Collaboratore Scolastico aprire l aula e richiuderla, alla fine di ogni ora di lezione, accertandosi dell avvenuto spegnimento di tutte le macchine e degli hardware.le chiavi verranno riconsegnate a fine orario scolastico alla F.S. ins.patrizia Nicoletti o al responsabile di Plesso. E assolutamente vietato agli alunni accedere al laboratorio se n on accompagnati da un docente. Per l'uso delle attrezzature del laboratorio e del software è necessaria la presenza di un insegnante, che sarà ritenuto responsabile del loro corretto utilizzo per la durata dell attività da svolgere. Le classi potranno ac cedere al laboratorio in base al prospetto orario, affisso sulle porte d ingresso del laboratorio. Ad ogni classe è garantita un ora settimanale di fruizione del laboratorio. Il docente (ed eventualmente il docente in compresenza o di sostegno), accompagna i propri alunni, non lasciandoli mai soli durante l utilizzo dei pc, preoccupandosi, al termine dell attività che tutte le attrezzature utilizzate siano lasciate in perfetto stato, compresi gli eventuali software/hardware. Il docente dovrà altresì verifi care che nessun materiale venga asportato dal laboratorio. Il docente si do vrà accertare che tutti i pc, i monitor, la stampante il videoproiettore,siano spenti. Al termine dell attività di laboratorio, si consiglia di salvare i file prodotti dagli alunni o i file personali dei docenti su penne USB, in modo da non appesantire troppo l hardware di ogni pc. Solo se necessario, si consiglia di aprire una nuova cartella sul desktop del pc, di nominare la cartella con il nome del docente, in modo da rendere la cartella stessa facilmente riconoscibile e rintracciabile.tale cartella dovrà, comunque, quanto prima essere copiata su una penna USB in quanto periodicamente il docente FF.SS. o il responsabile di laboratorio procederanno alla cancellazione dei files e de lle cartelle accumalute.

14 Norme per i docenti Durante l attività di laboratorio i docenti sono invitati a: Firmare all ingresso il foglio presenza, consegnato dal Collaboratore Scolastico Svolgere esclusivamente attività congrue alle finalità stesse dell aula laboratorio Non modificare le configurazioni dei sistemi operativi Evitare stampe eccessive o inutili Non cancellare software o dati presenti nel server e nei client Non cancellare documenti delle altre classi o di altri docenti Non aggiungere cavi elettrici e collegamenti senza autorizzazione e in ogni caso rispettare le norme di sicurezza degli impianti In caso di constatazione di danni, malfunzionamenti o eventuali problemi di hardware o software insorti durante l utilizzo dei pc nel corso d ella lezione, le insegnanti dovranno darne notizia immediatamente al docente funzione strumentale area multimedialità o, in sua assenza, al Vicario/Coordinatore di Plesso I docenti che avessero la necessità di installare software particolari, sono pregati di contattare il docente responsabile del settore multimedialità che valuterà l opportunità dell installazione in questione, considerando anche il problema licenze d uso e, all occorrenza, consultando anche la ditta di assistenza I docenti, laddove rite nuto necessario, dovranno fare richiesta scritta di materiale di facile consumo per l uso del laboratorio.tale richiesta, corredata da obiettivi e motivazioni didattiche relative, dovrà essere consegnata alla FF.SS. che provvederà a inoltrarla con urgenza Mansioni del collaboratore scolastico -Assistente tecnico Il collaboratore scolastico si preoccuperà di: Aprire il laboratorio Far firmare il Foglio Presenza al docente che accede al Laboratorio Chiudere il laboratorio al termine della singola lezione Risistemare il materiale usato dalle classi Comunicare gli eventuali problemi hardware e/o software insorti direttamente al docente responsabile del laboratorio. Sarà il docente responsabile della multimedialità, direttamente delegato dal Dirigente Scolasti co, a stabilire le modalità di intervento finalizzate alla risoluzione delle problematiche insorte, ricorrendo all occorrenza all assistenza della ditta specializzata. In caso di assenza o di impossibilità del docente funzione strumentale sarà opportuno rivolgersi ai docenti del TEAM d'innovazione o al Collaboratore scolastico_ ASSISTENTE TECNICO. Norme comportamentali per gli alunni

15 All interno dell aula laboratorio non è consentito: Appoggiare capi di vestiario sulle macchine, poiché potrebbero surriscaldarsi Consumare cibo Fischiare o gridare Adottare comportamenti fastidiosi nei confronti degli altri utenti Introdurre oggetti all interno dei drive o nelle fessure della ventola di raffreddamento. Modificare le impostazioni dei vari programmi:con figurazione del desktop, del monitor,ecc. Inviare in stampa documenti se non autorizzati dall insegnante Il docente FF.SS. e i docenti del TEAM sono tenuti a controllare periodicamente che lo stato dei luoghi e dei beni in essi custoditi sia rimasto inalterato in seguito al loro uso, e nel caso rilevi irregolarità deve darne immediata comunicazione al Dirigente Scolastico. Gli stessi, comunque, non sono responsabili di danni o azioni scorrette commesse da altri. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Giulia Urciuolo (firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3 comma 2 decreto legislativo 39/93)

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19 Regolamento per la disciplina di assegnazione degli incarichi in seno ai progetti PON, POR e POF al personale docente, ATA e agli esperti esterni ai sensi dell art. 40 del D.I. 44/2001 IL CONSIGLIO DI CIRCOLO VISTI gli art. 8 e 9 del DPR 8/3/99. n. 275; VISTO l art. 40 del D.I. n. 44/2001; VISTO l art. 33, comma 2, del D.I. n. 44/2001; VISTO il D. L.vo 165/01 come integrato e modificato dal D. L.vo 150/09; VISTI i D. L. n. 112/2008 e la circolare n. 2/2008 del Ministero della Funzione Pubblica; VISTO l art. 10 del T. U. 16/4/94, n. 297; EMANA Il seguente Regolamento sulla disciplina dell assegnazione degli incarichi al personale interno ed esterno, che va a costituire parte integrante del Regolamento d Istituto. Art.1 Finalità e ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina, ai sensi della normativa vigente, le modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d opera intellettuale per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali. Il presente regolamento, con particolare riguardo alla procedura selettiva, non si applica ad attività di esperti esterni che si esauriscano in un unica prestazione o che comportino un onere finanziario fino a mille euro. Art. 2 -Requisitiprofessionali Per ciascuna attività o progetto deliberati nel PTOF o inseriti in eventuali POR o PON gestiti da questa Istituzione Scolastica, per lo svolgimento dei quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione di esperti esterni, docenti, tutor, personale ATA, il Consiglio di Circolo disciplina le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione.

20 I candidati, ai sensi della normativa vigente, devono, di norma, essere in possesso di requisiti in termini di titoli culturali e professionali, nonché dell eventuale esperienza maturata nel campo che il suddetto personale deve possedere per accedere all incarico. I criteri in base ai quali il personale sarà individuato quale destinatario di incarico sono i seguenti: titolo di studio; abilitazione e/o specializzazione e/o superamento di concorsi, master universitari e/o dottorati di ricerca; esperienze lavorative nel settore, coerenti con l incarico; esperienze metodologiche- didattiche; esperienze effettuate nei progetti POR, PON e IFTS; esperienza di formatore; esperienza di tutoraggio; pubblicazioni; corsi di formazione e aggiornamento e certificazione di competenze; competenze specifiche richieste per ogni singolo progetto. Tutti i titoli devono essere coerenti con l incarico cui si aspira. I criteri adottati dal Consiglio di Circolo saranno pubblicizzati mediante affissione all albo e pubblicati sul sito web della scuola o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna. Art. 3 - Pubblicazione degli avvisi di selezione Gli avvisi relativi alle attività ed insegnamenti per i quali, di volta in volta, devono essere conferiti incarichi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati e la documentazione da produrre. Per ciascun avviso deve essere specificato: l ambito disciplinare di riferimento; il numero delle ore di attività richiesto; la durata dell incarico; il compenso orario che sarà corrisposto; modalità e termini entro cui presentare l offerta. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente Scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell''individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Art. 4 -Doveri del contraente Il personale destinatario del contratto di prestazione d opera deve assumere nei confronti dell istituzione scolastica i seguenti impegni: predisporre il progetto specifico di intervento in base alle eventuali indicazioni e richieste della scuola;

21 definire con la scuola il calendario delle attività e concordare con la scuola ogni eventuale variazione; osservare incondizionatamente l applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti in materia; presentare al termine dell attività una dettagliata relazione e fornire tutta la documentazione richiesta per il pagamento; conoscere, condividere e attuare gli obiettivi dell Istituto scolastico; attenersi al Regolamento di Istituto. Art.5 - Determinazione del compenso I compensi previsti per quanto in argomento sono: per il personale A.T.A., quelli indicati nelle tabelle allegate al vigente C.C.N.L.; per gli Esperti, quelli indicati nella Circolare del Ministero del Lavoro. I compensi saranno corrisposti a prestazione ultimata e dopo l espletamento delle necessarie verifiche. In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto, nell ambito delle disponibilità del bilancio. Sono fatti salvi gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con Fondi Comunitari e/o regolamentati dagli stessi enti erogatori. Il corrispettivo pattuito si intende onnicomprensivo, ovvero al lordo di IRPEF, contributi previdenziali, IRAP, nonché di ogni altro onere tributario, previdenziale ed assicurativo presente e futuro e di ogni altra ritenuta. Nulla sarà dovuto dall Amministrazione agli Esperti e/o Tutor nel caso di mancata prestazione d opera a causa di fenomeni non imputabili all Amministrazione medesima. Art.6-Individuazione deicontraenti I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante valutazione comparativa. La valutazione sarà effettuata sulla base dei requisiti professionali e dei criteri già esplicitati all art. 2. Sarà compilata una griglia di valutazione comparativa mediante attribuzione di punteggi, nell ambito di un tetto massimo, per ogni criterio individuato. Le griglie predisposte, allegate al presente regolamento, sono diversificate: - per il gli esperti esterni, - per il personale docente di scuola primaria - per il personale docente di scuola infanzia. Il Dirigente Scolastico per le valutazioni di cui al presente articolo può nominare un apposita commissione, composta da docenti, cui affidare compiti di istruzione, ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.

22 Art.7 -Stipula del contratto Nei confronti nei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri adottati con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l obbligo di assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. La natura giuridica del rapporto che s instaura con l incarico di collaborazione esterna è quella di rapporto privatistico qualificato come prestazione d opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt e seguenti del codice civile. Il contratto può essere revocato in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell istituzione scolastica. Il contratto deve essere redatto per iscritto e sottoscritto per esteso da entrambi i contraenti in ogni parte di cui è composto il documento. È istituito presso la segreteria della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l importo dei compensi corrisposti e l oggetto dell incarico. Art. 8 - Impedimenti alla stipula del contratto I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell art. 32 comma 4 del D.I. n. 44/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: - che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; - che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro; di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna; di cui comunque sia previsto, a livello ministeriale di linee guida, il ricorso a specifica professionalità esterna. Art. 9 - Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra Amministrazione Pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell amministrazione di appartenenza di cui all art. 53, comma 10, del D.L.vo 165/2001. L autorizzazione in argomento può essere richiesta dal dipendente interessato o dalla Scuola che intende conferire l incarico. L elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al Dipartimento della Funzione Pubblica entro i termini previsti dall art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo 165/2001. Approvato dal Consiglio d Istituto in data 25/09/17 con delibera n.8

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