BUONE PRASSI per l INTEGRAZIONE
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- Gianluca Piva
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MAZZANO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Matteotti Mazzano Tel. - Fax 030/ ddmazzan@provincia.brescia.it BUONE PRASSI per l INTEGRAZIONE Protocollo Operativo di accoglienza ed integrazione/inclusione a scuola degli alunni con disabilità ALUNNI CERTIFICATI ai sensi L 104/92 e del DPCM 185/2006 Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso è più tormentato. Giuseppe PONTIGGIA in Nati due volte
2 INTEGRAZIONE DELLE PERSONE DISABILI A SCUOLA Premessa generale Integrazione Scolastica non significa imparare le stesse cose negli stessi momenti, ma percorrere ognuno (sia in presenza, che in assenza di deficit) una strada individuale di apprendimento all interno di un curriculum generale integrato. L inclusione scolastica, non è il semplice inserimento o adattamento, ma presuppone e si correla all integrazione sociale, che costituisce la condizione necessaria e sufficiente per la qualità della vita, ad essa ed al suo miglioramento deve quindi essere finalizzata. L integrazione degli alunni con disabilità è un attività che coinvolge soggetti diversi: insegnanti, famiglie, medici specialisti, esperti; comporta la redazione di documentazioni specifiche, incontri con operatori esterni e consulenze. La scuola è una degli enti che contribuisce a creare le condizioni per la piena realizzazione esistenziale del soggetto con disabilità e attivare le capacità di risposta complessiva del sistema in grado di attenuare o contenere lo svantaggio del soggetto stesso. Perché ciò avvenga è necessario che si creino alcune condizioni essenziali: Il raccordo con i servizi socio-sanitari del territorio al fine di cooperare al progetto complessivo di riabilitazione e di integrazione sociale del soggetto. La definizione/elaborazione di progetti educativi individualizzati volti alla valorizzazione ed allo sviluppo delle potenzialità degli alunni con disabilità ed all individuazione di metodologie educative e didattiche idonee. La dotazione di attrezzature e di materiali didattici adatti e di ambienti idonei. Il coinvolgimento delle famiglie, sia dell alunno con disabilità che degli altri, nel progetto educativo e di integrazione scolastica. Il presente documento intende offrire uno strumento utile agli insegnanti per gli adempienti relativi all integrazione e all inclusione degli alunni con disabilità. SOGGETTI COINVOLTI I soggetti coinvolti nel processo d inclusione dei bambini con disabilità sono: Famiglia i genitori Scuola Il Dirigente Scolastico (DS) La Funzione Strumentale (FS) gli insegnanti curricolari gli insegnanti di sostegno il personale di segreteria il personale ATA il Gruppo di Lavoro Handicap GLH ASL gli operatori socio-sanitari, medici, specialisti, esperti Ente Locale assessorato all Istruzione, ai Servizi Sociali, Assistente Sociale Assistenti-educatori all autonomia
3 RUOLI DEL PERSONALE SCOLASTICO DIRIGENTE SCOLASTICO FUNZIONE STRUMENTALE - Promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione del personale operante a scuola (docenti, collaboratori, assistenti) - Valorizzare progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione - Guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento: presidenza del GLH d istituto, formazione delle classi, utilizzazione degli insegnanti per le attività di sostegno - Indirizzare l operato dei singoli Consigli di classe/interclasse affinché promuovano e sviluppino le occasioni di apprendimento, favoriscano la partecipazione alle attività scolastiche, collaborino alla stesura del P.E.I. - Coinvolgere attivamente le famiglie e garantire la loro partecipazione durante l elaborazione del PEI - Curare il raccordo con le diverse realtà territoriali (enti di formazione, cooperative, scuole, servizi socio-sanitari, ecc.) - Attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto - Intraprendere le iniziative necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche e/o sensopercettive. - Promuovere i contatti con il CTRH (Centro Territoriale Risorse Handicap). - Curare tutte le procedure previste dall esistenza del GLH d Istituto. - Coordinare la commissione disabilità. - Raccordare le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASL e famiglie). - Supervisionare la corretta stesura dei PEI, delle valutazioni quadrimestrali e finali, delle relazioni finali. - Assistere i gruppi docenti nella procedura di individuazione degli alunni disabili. - Accogliere i nuovi docenti di sostegno e gli assistenti educatori. - Supervisionare la qualità didattica degli orari di sostegno e di assistenza. - Assistere i docenti nella stesura e nel monitoraggio di progetti per l integrazione scolastica. GRUPPO DOCENTE - Ha pari responsabilità nel processo di integrazione/inclusione dell alunno disabile. - Periodicamente, all interno dei consigli di classe/delle ore di programmazione, effettua incontri dedicati agli alunni disabili.
4 - Accoglie l alunno nel gruppo classe favorendone l integrazione attuando strategie e metodologie favorenti, anche in assenza dell insegnante di sostegno. - Partecipa alla stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI). - Partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata. - Concorre alla verifica e alla valutazione collegiale del Piano Educativo Individualizzato. INSEGNANTE DI SOSTEGNO PERSONALE EDUCATIVO PROFESSIONALE Assistente per l autonomia / educatore PERSONALE ATA - Ha la contitolarità nella classe in cui è inserito l alunno e condivide con tutti gli altri colleghi i compiti professionali e le responsabilità sull'intera classe. - E il referente del processo per l integrazione dell alunno disabile. - Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione. - Cura gli aspetti metodologici e didattici relativi all integrazione nel gruppo classe. - Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. - Tiene rapporti con la famiglia, operatori ASL, operatori comunali. - Coordina la stesura del PEI e tutta la modulistica riferita all alunno disabile. - Partecipa alla Commissione disabilità. - Coopera al progetto di integrazione del bambino elaborato collegialmente, all interno delle funzioni e delle responsabilità attribuite dal proprio ruolo. - E evidente che all assistente per l autonomia/educatore competano funzioni specifiche che differenziano queste figure dall insegnante di sostegno, con cui devono cooperare in sinergia, secondo gli obiettivi del PEI (Piano Educativo Individualizzato). - E un operatore che media la comunicazione e l autonomia dello studente disabile con le persone che interagiscono con lui nell ambiente scolastico e ciò può compiersi anche mediante strategie e ausili necessari per garantire un interazione efficace. - Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell alunno a tutte le attività scolastiche e formative; si attiva per il potenziamento dell autonomia, della comunicazione e della relazione dell alunno. - E parte significativa del processo d integrazione scolastica degli alunni disabili, partecipa al progetto educativo individuale dell alunno e collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorirne l integrazione scolastica.
5 PERSONALE SEGRETERIA DI - Può partecipare ad appositi corsi di formazione per operare con gli alunni con bisogni speciali. - Su richiesta aiuta l alunno negli spostamenti interni all edificio scolastico e assiste l alunno relativamente ai bisogni primari. - Cura le pratiche burocratiche necessarie al processo per l integrazione/inclusione dell alunno: in particolare trasmette il PEI ai genitori, manda le informazioni ufficiali e le convocazioni ai docenti, aggiorna periodicamente il fascicolo personale dell alunno,. GRUPPO DI LAVORO (GLH) - E un gruppo di lavoro e di studio aperto alla componente genitori e alle agenzie territoriali (art.15 L.104/92). - Si avvale per le questioni tecniche della Commissione Disabilità che si configura come un sottogruppo del GLH in quanto affronta problemi pedagogico-didattici che si possono verificare nella quotidianità e quindi snelliscono il carico di lavoro del GLH. Tutte le funzioni e i compiti del GLH sono dettagliate nel Regolamento del GLH d Istituto. RAPPORTI CON LA FAMIGLIA La famiglia è una fonte inesauribile di risorse e di coinvolgimento, di stimolo all'autonomia e alla crescita e va sempre trattata come un alleato prezioso nel percorso di integrazione scolastica e sociale. La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale. E di fondamentale importanza instaurare con la famiglia un rapporto di trasparenza, chiarezza e semplicità. E necessario rapportarsi con i familiari con considerazione, ascolto, empatia, comunicazione, mediazione e coinvolgimento continuo, nel rispetto dei diversi ruoli. La famiglia compartecipa al processo d integrazione dell alunno disabile a scuola attraverso i seguenti compiti: - sottoscrive il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e collabora alla sua realizzazione; - segue i contatti con gli specialisti che seguono l alunno; - partecipa agli incontri con operatori ASL e insegnanti; - partecipa ai colloqui periodici con gli insegnanti previsti per l alunno; - sottoscrive e si impegna a realizzare il patto educativo e di integrazione scolastica. RAPPORTI CON OPERATORI SANITARI E SPECIALISTI La scuola intende stabilire rapporti continuativi con gli operatori dell ASL o privati per progettare in maniera più coerente ed adeguata l azione didattica in risposta ai bisogni del bambino/ragazzino. Sono previsti incontri a scansione fissa tra la scuola, l ASL e i genitori. Gli incontri sono utili se consentono: - lo scambio reciproco di informazioni tra terapisti ed insegnanti, - l armonizzazione delle finalità dei diversi interventi - e la sintesi sull evoluzione del bambino. Il primo incontro è previsto nei mesi di ottobre/novembre per la presentazione del caso e per l elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato (attraverso
6 la compilazione degli Accordi preliminari alla stesura del PEI: allegato E) il secondo incontro per la verifica, a fine anno salvo accordi specifici in relazione alle singole situazioni. Per ciascun incontro deve essere redatto apposito verbale da allegare al registro personale dell insegnante di sostegno (secondo la modulistica in uso nel nostro Istituto). I DOCUMENTI DELL INTEGRAZIONE Per ciascun alunno con disabilità il gruppo docente unitamente agli altri soggetti coinvolti, provvede a pianificare le seguenti attività: FASCICOLO PERSONALE DELL ALUNNO DIAGNOSI FUNZIONALE D.F. Documenta il percorso scolastico dell alunno, le informazioni familiari e diagnostiche e lo accompagna in tutto il percorso scolastico. Va compilato all ingresso dell alunno nella scuola e aggiornato periodicamente. E depositato in segreteria ed è possibile consultarlo. E il documento che attesta la situazione di handicap ai fini dell integrazione scolastica. Descrive analiticamente la compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell alunno in situazione di handicap allo scopo di permettere ai docenti di conoscere le aree di possibile intervento educativo sul bambino stesso. E stilato dall Unità Multidisciplinare dell ASL al termine di un iter che comprende: la segnalazione del caso, che avviene a cura della famiglia la diagnosi clinica che è effettuata dell UONPIA (Unità Multidisciplinare dell Età Evolutiva, dell azienda ospedaliera); la valutazione del deficit individuato la sottoscrizione di un modulo da parte dei genitori la stesura a cura dell Unità Multidisciplinare. Viene redatta all atto della prima segnalazione, é rinnovata ad ogni passaggio fra un ordine di scuola all altro e/o secondo i tempi indicati dal DPCM 185/2006. Tale documento è riservato ed è depositato presso la segreteria della scuola nel fascicolo personale dell alunno. Può essere visionato, ma non fotocopiato, in quanto si riferisce a dati personali sensibili, tutelati dalla legge sulla privacy. OSSERVAZIONE INIZIALE Prende spunto dalla valutazione finale dell anno precedente e dall osservazione sistematica delle diverse aree di sviluppo nel primo mese di scuola. Viene formulata dall insegnante di sostegno con la collaborazione del gruppo docente della classe in cui è inserito l alunno/a. Viene compilata all inizio di ogni anno scolastico ed è inserita nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). E consigliabile osservare ed individuare soprattutto i punti di forza e le potenzialità del bambino/ragazzino, utili per sviluppare
7 l intervento didattico ed educativo. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE P.D.F. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. E il primo documento di progettazione dell integrazione che fa seguito alla Diagnosi Funzionale. E redatto all inizio dell anno scolastico dopo un primo periodo di inserimento, in collaborazione fra genitori, docenti curricolari e di sostegno, A.S.L. e altre figure che si occupano dell alunno. Costituisce la previsione dello sviluppo del soggetto nel medio e lungo termine. Indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell alunno/a in termini di evoluzione e di sviluppo prevedibili in relazione: - alle difficoltà di apprendimento conseguite alla situazione di handicap; - alle possibilità di recupero, alle capacità e alle potenzialità che l alunno possiede e che vanno sollecitate, sviluppate e rafforzate in riferimento a tutte le aree di sviluppo (cognitiva, affettivo-relazionale, linguistico-comunicazionale, sensoriale, motorioprassica, neuropsicologica, autonomia e apprendimento). Nella modulistica in uso nel nostro Istituto (consigliata dai CTRH della provincia di Brescia) il PDF è inglobato al PEI. Gli obiettivi dovranno essere generali. Il PDF è aggiornato entro la fine del mese di novembre di ogni anno, a conclusione dei cicli scolastici, al termine di ogni anno scolastico e, comunque, ogni qualvolta lo si ritenga utile per seguire l evoluzione della situazione del singolo soggetto. All elaborazione e alla definizione del PEI concorrono gli insegnanti curricolari e di sostegno, i genitori e l ASL mediante un incontro ad inizio d anno che vede la compilazione dell allegato E: Accordi preliminari alla stesura del PEI. La compilazione e la stesura su apposito modulo d Istituto é competenza della scuola, deve avvenire all inizio di ogni anno scolastico. La presentazione in segreteria deve avvenire entro il 30 di novembre. Una copia va allegata al fascicolo personale dell alunno, una copia va consegnata alla famiglia che precedentemente lo ha sottoscritto e una copia va allegata al registro personale dell insegnante di sostegno. Indica un progetto di intervento globale specificatamente predisposto per l alunno/a ai fini della realizzazione del diritto all educazione e all istruzione. A valenza annuale indica ciò che si prevede di attuare nell arco dell anno (interventi, modalità,..) avendo come punto di riferimento il PDF (dove intendo arrivare) e l osservazione iniziale. A valenza periodica consiste nella declinazione, articolazione del PEI ovvero progettazione didattica curricolare. In particolare contiene: - l osservazione iniziale degli insegnanti e dell ASL.
8 - Gli obiettivi da raggiungere (a medio e breve termine) previsti nelle varie aree di sviluppo. Si precisa che all area dell apprendimento sono riferiti gli obiettivi disciplinari generali e specifici per l alunno. - Gli interventi della scuola e le modalità di utilizzo delle ore di sostegno. - Gli eventuali supporti sanitari, sociali e riabilitativi dell ASL (attività extrascolastiche) - Gli eventuali interventi del Comune in cui l alunno/a risiede (attività extrascolastiche). - Gli interventi di collaborazione con la famiglia. VALUTAZIONE INTERMEDIA QUADRIMESTRALE E FINALE RELAZIONE FINALE Viene svolta al fine di verificare il riscontro delle attività programmate nel PEI ed attuare, se necessario, le eventuali modifiche. Alla valutazione dell alunno disabile concorrono gli insegnanti di sostegno e gli insegnanti curricolari della classe. Viene fatta a metà anno scolastico (fine gennaio) e alla fine dell anno scolastico (giugno). Nel nostro Istituto è predisposta una modulistica specifica da allegare al documento di valutazione. E formulata dagli insegnanti di classe e dall insegnante di sostegno. Analizza i seguenti aspetti: Area dell autonomia Area relazionale Area psicomotoria Area cognitiva Area linguistico-comunicazionale Area dell apprendimento Suggerimenti per la futura azione educativo-didattica Viene compilata alla fine di ogni anno scolastico, sulla base delle verifiche degli obiettivi della progettazione specifica curricolare. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica e la valutazione del processo d integrazione del minore é un operazione costante ed è finalizzata a rendere l azione educativa sempre più efficace. La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell alunno con disabilità. Inoltre, la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. E comunque opportuno prevedere dei momenti anche formali nei quali fare il punto della situazione a diversi livelli: all interno della scuola tra tutte le persone che progettano e realizzano l intervento educativo e didattico con il minore con disabilità; con gli operatori dell ASL;
9 con la famiglia del minore. CONTINUITA FRA I DIVERSI ORDINI Dl SCUOLE Al fine di favorire il processo di integrazione dovrà essere garantita la continuità tra i diversi ordini di scuola all interno dell Istituto in modo da consentire la realizzazione di un Progetto Educativo lndividualizzato unitario rispondente efficacemente ai bisogni educativi ed ai ritmi di apprendimento dell alunno disabile. Per realizzare questo scopo: si elabora un progetto di accompagnamento si prevedono incontri di presentazione del bambino si trasmette e si condivide la documentazione ritenuta necessaria ed utile. Per favorire il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado è previsto un Progetto per l horientamento dettagliato in tutte le sue fasi, che viene messo in atto a partire dalla classe seconda. Sottoscrivono il seguente documento: OPERATORI DELLA SCUOLA: Il Dirigente Scolastico: Sergio Todeschini La Funzione Strumentale per l'integrazione: Gabriella Marchina Insegnanti GLH: Morandini Matilde (sc.infanzia), Colosio Maddalena (sc.primaria), Spinello Alessandra (sc.secondaria), Pialorsi Daniela (sc.infanzia), Sissa Paola (sc.primaria), Bianchini Marco (sc.secondaria) Personale ATA: Stanga Raffaella OPERATORI AMMINISTRAZIONE COMUNALE: Assistente Sociale: Cordovani Michela OPERATORI ASL: Assistente Sociale: Rebusco Piera Coordinatore Servizi per l assistenza: Giuradeo Maura (Cooperativa La Rondine) GENITORI: Capozzi Angela (sc.infanzia), Belleri Federica (sc.primaria), Penta Rosangela (sc.secondaria) Il presente Protocollo è stato elaborato tenuto conto di: Documentazione in uso nell Istituto Accordo Quadro di Programma Provinciale Modulistica CSA e CTRH Linee guida per l integrazione alunni disabili Mazzano, 31 Maggio 2012
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