PROCEDURA PER LA GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI

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1 pagina 1 di 13 GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI STATO DELLE REVISIONI REV DATA 16/09/2013 REVISIONATI -/ REDAZIONE REFQ VERIFICA RGQ CONVALIDA ORGANIZZATIVA DIRP APPROVAZIONE DG DESCRIZIONE DELLA REVISIONE PRIMA STESURA MODIFICA MODIFICA MODIFICA INTEGRAZIONE MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ INTEGRAZIONE DIAGRAMMA DI FLUSSO CORREZIONE REFUSO MODIFICA AGGIUNTA MODIFICA AGGIORNAMENTO RIFERIMENTI NORMATIVI MODIFICA DOCUMENTI CORRELATI AGGIUNTA firma Guarnieri firma Buzzoni firma Sperandeo firma Danzi DATA EMISSIONE 24 FEBBRAIO 2015 Consegnata a Copia in distribuzione controllata n in data Copia in distribuzione non controllata

2 pagina 2 di 13 SOMMARIO 1 SCOPO 2 OBIETTIVO 3 CAMPO DI APPLICAZIONE 4 MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI 5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 5.1 DEFINIZIONI 5.2 ABBREVIAZIONI 6 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ 6.1 RESPONSABILITÀ 6.2 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ 7 DIAGRAMMA DI FLUSSO 8 MODALITÀ OPERATIVE 8.1 PROGRAMMAZIONE DEGLI AUDIT INTERNI 8.2 INDIVIDUAZIONE AUDITORS 8.3 FORMALIZZAZIONE DI OBIETTIVI, CRITERI E CAMPO DI AUDIT 8.4 SVOLGIMENTO DELL AUDIT AVVIO DELL AUDIT RIESAME DOCUMENTAZIONE PREPARAZIONE DELL ATTIVITÀ DI AUDIT SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI AUDIT SUL POSTO PREPARAZIONE, APPROVAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL RAPPORTO DI AUDIT AUDIT INTERNI NON PROGRAMMATI CHIUSURA DELL AUDIT DA PARTE DI RGQ 8.5 AZIONI SUCCESSIVE ALL AUDIT 8.6 ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE 9 RIFERIMENTI 10 ALLEGATI 11 INDICATORI 12 LISTA DI DISTRIBUZIONE

3 pagina 3 di SCOPO Fornire standard uniformi per le attività di pianificazione, esecuzione e documentazione degli audit interni di Qualità dell Area SPVSA e del SIAN del Dipartimento di Prevenzione dell ASL Caserta, svolti sia per la verifica di conformità allo Standard per il funzionamento e il miglioramento dell attività di controllo ufficiale di cui al decreto legislativo 193/2007 in attuazione del Regolamento (CE) 882/2004 (Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 Rep. Atti CSR/46), sia per la verifica della corretta ed efficace applicazione del SGQ. 2. OBIETTIVO La procedura si propone l obiettivo di ottemperare, attraverso lo strumento dell audit combinato, all art. 4*6+ del Reg. (CE) 882/04 e al punto della Norma UNI (EN) ISO 9001:2008: Valutare se e in che misura, in accordo con le Linee guida per il funzionamento e il miglioramento dell attività di controllo ufficiale da parte delle Autorità Competenti in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria, i controlli ufficiali vengano espletati secondo quanto sancito dai Regolamenti Comunitari soddisfacendo i criteri di efficacia e imparzialità nell ottica di efficienza ed economicità della P.A;. Gli obiettivi sono quelli di valutare la corretta ed efficace applicazione del SGQ; Pertanto, attraverso audit interni accuratamente e appositamente pianificati e il cui esito sia opportunamente documentato, tale da consentire di dovrà essere possibile: determinare il grado e il livello di applicazione del SGQ e di conformità alle Norme cogenti verifica che le singole attività siano svolte in accordo con le procedure e le istruzioni che le regolamentano (cogenti e volontarie) ; evidenziare punti di forza e di debolezza e fornire lo spunto per perseguire il miglioramento del SGQ. la definizione di eventuali Azioni Correttive o Preventive da adottare; misurare l efficacia delle Azioni Correttive o Preventive già adottate per la loro eventuale standardizzazione. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica a tutte le attività gestite nell ambito del SGQ dai Servizi dell Area SPVSA- SIAN del Dipartimento di Prevenzione ASL Caserta. 4. MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI La presente costituisce la prima emissione della procedura (Revisione 0). Con la Rev. 01 sono state apportate le seguenti modifiche alla precedente Rev. 0 della procedura: 1 Modificati gli Scopi della procedura 2 Modificati gli Obiettivi della procedura

4 pagina 4 di Aggiunta la definizione di audit combinato 6.2 integrazione della matrice delle responsabilità (azioni successive all audit) 7 integrazione del diagramma di flusso (azioni successive all audit) 8.2 correzione refuso compilazione del rapporto di N.C. da allegare al rapporto di audit: modifica al paragrafo Classificazione delle non conformità specificate le modalità di chiusura dell audit 8.5 correzione errore 9 aggiornamento dei riferimenti normativi 10 modifica del DC02_PG03; del DC03_PG03 (check-list) e del DC04_PG03 (adeguamento allo Standard AC - AccordoStato Regioni CSR46/2013 Rep. Atti 12 aggiunta la modalità di diffusione tramite il sito web aziendale 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 5.1. DEFINIZIONI Audit [verifica ispettiva] - Processo sistematico e indipendente per accertare se determinate attività e i risultati correlati siano conformi alle disposizioni previste, se tali disposizioni siano attuate in modo efficace e siano adeguate per raggiungere determinati obiettivi. Audit Combinato - Processo di audit realizzato dallo stesso gruppo di audit al fine di verificare, contemporaneamente, la conformità a diverse norme/standard Audit Interno [verifica ispettiva interna o audit di prima parte]- Sono effettuati per il riesame da parte della direzione e per altri fini interni, dall organizzazione stessa, o per suo conto. Auditor [valutatore] - Persona che ha la competenza per effettuare un audit. I valutatori non possono eseguire verifiche ispettive sul proprio lavoro. Gruppo di audit [audit team] - Uno o più auditor che eseguono un audit. Committente dell audit [audit client] - Organizzazione o persona che richiede un audit; il committente può essere l organizzazione oggetto dell audit o qualsiasi altra organizzazione che abbia un diritto regolamentare o contrattuale di richiedere un audit. Organizzazione oggetto dell audit [auditee] - Impresa, Servizio o attività sottoposta a verifica attraverso l audit. Programma di audit [audit programme] - Disposizioni per un insieme di uno o più audit pianificati per un arco di tempo definito ed orientati verso uno scopo specifico. Esso comprende tutte le attività necessarie per pianificare, organizzare ed eseguire gli audit. Piano dell audit [audit plan] - Descrizione delle attività e delle disposizioni per la conduzione di un audit. Campo dell audit [audit scope] - corrisponde all estensione e ai limiti di un audit, e comprende, generalmente, una descrizione delle localizzazioni fisiche, delle unità organizzative, delle attività e dei processi, come pure il periodo di tempo interessato dall'audit. Criteri dell audit [audit criteria] - si intende l insieme di politiche, procedure o requisiti su cui si basa la conduzione dell audit; Evidenze dell audit [audit evidence] - registrazioni, dichiarazioni di fatti o altre informazioni pertinenti ai criteri dell audit; Risultanze o rapporto dell audit [audit report] - la valutazione, da parte degli auditor, delle evidenze dell audit (qualitative o quantitative) possono indicare conformità o non conformità rispetto ai criteri.

5 pagina 5 di 13 Esperto tecnico [technical expert ] - Persona che fornisce conoscenze o esperienza specifica al gruppo di audit ABBREVIAZIONI AUD Auditor PAAI Programma Annuale Audit Interni A.C. Azione correttiva PG Procedura Gestionale A.int. Audit interno POS Procedura Operativa Standard A.P. Azione preventiva PQ Politica della Qualità CAV Direttore del Coordinamento Area Veterinaria RefQ Referente della Qualità presso il Dipartimento di Prevenzione DC Documento correlato alle PG e alle POS RFA Responsabile della Funzione Auditata DG Direttore Generale della ASL RGA Responsabile Gruppo di Audit o Team leader DIR Direttore di U.O.C. RGQ Responsabile Gestione Qualità DIRP Direttore del Dipartimento di Prevenzione RUOS Responsabile di Unità Operativa Semplice DM Dirigente Medico SIAN Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione DO Documento Organizzativo ha lo scopo di dettagliare, integrare e completare le informazioni del MQ dal punto di vista organizzativo. SGQ SPVSA SVET_A DV Dirigente Veterinario SVET_B Mod Modulistica non collegata direttamente a POS e PG SVET_C MQ Manuale della Qualità TPALL Sistema di Gestione per la Qualità Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Servizio Veterinario Sanità Animale Servizio Veterinario Igiene Alimenti di origine animale Servizio Veterinario Igiene Allevamenti e produzioni zooteniche Tecnico della Prevenzione degli Ambienti e Luoghi di Lavoro NCM Non Conformità Maggiore o Critica UOC Unità Operativa Complessa NCm Non Conformità minore UOS Unità Operativa Semplice Rac Raccomandazione per il miglioramento UQDip Ufficio per la Qualità presso il Dipartimento di Prevenzione

6 pagina 6 di MATRICE DELLE RESPONSABILITA 6.1 RESPONSABILITÀ Approva il Piano Annuale Audit Interni DIRP R.G.Q. R.G.A. AUD R.F.A. Dispone, in accordo con RGQ, lo svolgimento di A.Int. non programmati Verifica che il P.A.A.I. venga effettuato secondo quanto programmato Conferisce agli AUD l autorità e le risorse per lo svolgimento degli A.Int. Esegue le verifiche periodiche sul Programma Annuale di Audit Interni apportando, se necessario, le eventuali modifiche Predispone il Programma Annuale di A.Int., sottoponendolo alla approvazione di DIRP Individua gli AUD formando i Gruppi di Audit Cura che gli audit vengano effettuati secondo programma Cura la conservazione e le registrazioni relative al programma di audit Cura che siano attuate tutte le azioni successive all audit, verificandone l efficacia Propone e concorda con DIRP lo svolgimento di A.Int. non programmati Cura il controllo e il riesame periodico del programma per valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti e per identificare opportunità di miglioramento Redige il Piano di Audit Ha la responsabilità di eseguire gli audit e documentarne i risultati, in qualità di coordinatore del gruppo di audit (team leader) Ha la responsabilità di eseguire gli A.Int Attua le Azioni Correttive necessarie per rimuovere le cause delle Non Conformità e per prevenirne il ripetersi Assicura la propria disponibilità e quella delle altre persone coinvolte nell attività soggetta a verifica

7 pagina 7 di MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ Attività RGQ DIRP RGA RFA Personale note Redige PAAI - Individua Auditor - Forma Gruppi di Audit R C Approva Programma Audit C R Invia DC1 programma R C C C Redige Piano di Audit R Trasmette Piano di Audit C R C Conduce Audit R C C DC1 15 gennaio Redige Rapporto Audit R Conduce Riunione di chiusura R C Trasmette Rapporto Audit C C R C DC3 Attua le eventuali AC o AP successive all audit R C Comunica lo stato di realizzazione delle azioni C C R successive all audit Registra Archivia e Chiude l Audit R DC2

8 pagina 8 di DIAGRAMMA DI FLUSSO R.G.Q. DIRP Gr. Audit - RGA RFA Personale Note Redige PROGRAMMA Annuale Audit Indica Priorità Forma Gruppi di Audit Invia il PAAI no Compila DC1 Approva PAAI si DC1 riceve DC1 riceve DC1 riceve DC1 Riceve il Piano Redige e trasmette il Piano di Audit Riceve il Piano DC2 Richiede /Prepara la documentazione DC3 Conduce l Audit Partecipa Partecipa Redige e commenta Rapporto Discuss rapporto Trasmette rapporto DC4 Conserva e Registra Rapporto Riceve Rapporto Riceve Rapporto Attua le A.C. successive all Audit Riceve Comunicaz. Registra Archivia e Chiude l Audit Riceve Comunicazione Comunica lo stato di realizzazione

9 pagina 9 di MODALITA OPERATIVE 8.1 PROGRAMMAZIONE DEGLI AUDIT INTERNI RGQ redige, entro il 15 gennaio di ogni anno, il Programma Annuale di Audit Interni (P.A.A.I), tenendo conto: - delle priorità e delle indicazioni fornite dalla Direzione del Dipartimento, dalla Direzione del Coordinamento Area Veterinaria, dai Direttori dei Servizi Veterinari, dal Direttore del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione; - dell importanza dei processi e delle aree oggetto di verifica; - dei risultati di precedenti audit; - di eventuali reclami/segnalazioni dei Clienti Per ciascuno dei processi di verifica programmati verranno indicati: - la composizione dei Gruppi di audit; - il Responsabile di ciascun Gruppo di audit; - criteri, obiettivi e campo (estensione e limiti). Il Programma, riportato sul DC01_PG03, una volta esaminato e approvato dalla DIR., viene trasmesso in copia ai Responsabili interessati [DIR., RGA., RFA]. 8.2 INDIVIDUAZIONE DEGLI AUDITORS Gli Audit interni vengono eseguiti applicando la presente Procedura da personale opportunamente addestrato che non abbia responsabilità diretta nell ambito delle attività o delle funzioni soggette a verifica ( indipendenza ). Gli auditors sono individuati all interno del Dipartimento di Prevenzione della ASL e, se ritenuto opportuno, coadiuvati da un esperto tecnico scelto tra i componenti del Nu.Re.C.U., designati dalla Regione Campania. In ogni caso, l audit deve essere condotto uniformandosi, nella sostanza e nella forma, alla presente procedura, non essendo consentito l utilizzo di modulistica esterna. Gli auditors devono essere: - competenti e a conoscenza delle principali leggi e normative applicabili; - in posizione di imparzialità e obiettività; - tenuti all obbligo di riservatezza e segretezza; - in possesso di qualifica di auditor ISO rilasciata da Organismo accreditato dopo la frequenza di un corso di formazione per Valutatori Sistemi di Qualità. Il RGQ e l UQDip terranno aggiornato un elenco documentato, conforme al Documento correlato DC05_PG03 allegato alla presente procedura, con i nominativi del personale interno all Area SPVSA- SIAN in possesso di tale qualifica, che risulterà, inoltre, dal Documento Organizzativo e dalle registrazioni relative alla formazione e addestramento del Personale. Ciascun Gruppo di Audit sarà formato da almeno due (di norma tre) Auditors, uno dei quali assume la Responsabilità del Gruppo (Team leader). In ciascun gruppo, potranno essere ammessi in qualità di osservatori n. 02 (due) Dirigenti medici o veterinari. Gli osservatori non devono influenzare o interferire con l esecuzione dell audit.

10 pagina 10 di FORMALIZZAZIONE DI OBIETTIVI, CRITERI E CAMPO (ESTENSIONE E LIMITI) DELL AUDIT Per ogni singolo Audit devono essere prestabiliti obiettivi, criteri e campo, in coerenza con gli obiettivi complessivi del Programma. 8.4 SVOLGIMENTO DELL AUDIT RGA convoca una riunione del Gruppo nel corso della quale concorda e definisce i ruoli di ciascun auditor AVVIO DELL AUDIT La responsabilità di condurre l audit ricade sul RGA incaricato fino a quando l audit è completato secondo le seguenti fasi: a) la presa di contatto iniziale con la funzione/struttura oggetto di audit tramite comunicazione formale mediante trasmissione del DC02_PG03, con cui: - si forniscono le dovute informazioni sui tempi proposti e sulla composizione del gruppo di audit - si richiede l accesso ai documenti e alle registrazioni pertinenti; b) la determinazione della fattibilità dell audit prendendo in considerazione i seguenti fattori: - informazioni sufficienti ed adeguate per la pianificazione e la conduzione dell audit - collaborazione da parte dell organizzazione oggetto dell audit - tempo e risorse adeguati per la conduzione RIESAME DELLA DOCUMENTAZIONE Riesame dei documenti pertinenti, incluse le registrazioni, e determinazione della loro adeguatezza ai criteri dell audit PREPARAZIONE DELL AUDIT Predisposizione del piano di audit e trasmissione del DC02_PG07 all organizzazione oggetto di audit indicando, con almeno 20 giorni di anticipo: - obiettivi, criteri e documenti di riferimento - campo dell audit con identificazione dei processi da sottoporre a verifica - funzioni auditate e tempi previsti per l audit - eventuali aspetti soggetti a vincoli di riservatezza e segretezza SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI AUDIT SUL POSTO Riunione di apertura: - Conferma del piano di audit - Descrizione sintetica dello svolgimento dell attività di audit - Possibilità di porre domande e chiedere chiarimenti - Modalità e tempi di consegna del rapporto finale di audit

11 pagina 11 di 13 Comunicazione durante l audit Durante lo svolgimento dell audit il gruppo può consultarsi periodicamente per scambiarsi informazioni e valutare lo stato di avanzamento dell audit. Raccolta delle evidenze Tutte le informazioni pertinenti agli obiettivi al campo di applicazione, ai criteri dell audit dovrebbero essere raccolte mediante appropriato campionamento e verificate. Dovrebbero essere accettate come evidenze solo quelle verificabili. Produzione delle risultanze dell audit Le risultanze possono indicare conformità o non conformità ai criteri dell audit, che vanno registrate e classificate. Riunione di chiusura - Commenta e dettaglia le evidenze e le risultanze emerse e le relative conclusioni, segnalando sia i punti di forza che ne non conformità emerse dalla verifica; nel caso rientri tra gli obiettivi dell audit, RGA individua e segnala eventuali opportunità di miglioramento del SGQ (miglioramenti dell efficienza, dell organizzazione del lavoro, adozione di nuove tecnologie, etc.) - accerta che il personale presente alla riunione abbia effettivamente recepito e compreso quanto emerso dall audit in modo da evitare valutazioni non chiare o ambigue ed essere certi che le conclusioni siano condivise. - Valuta eventuali obiezioni acquisendo relative controdeduzioni. - Concorda i tempi per le azioni correttive e preventive PREPARAZIONE, APPROVAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL RAPPORTO DI AUDIT Il rapporto di audit (DC03_PG03) può essere rilasciato contestualmente alla riunione di chiusura oppure essere inoltrato al Committente (RGQ) e a DIRP e RFA in un secondo momento. Esso, in ogni caso, deve poter fornire una registrazione completa, accurata e concisa dell audit secondo la ISO 19011:2012. Le non conformità riscontrate dovrebbero essere classificate e definite in maniera da consentirne la puntuale rimozione. Per ciascuna non conformità riscontrata viene compilato (e allegato al rapporto di audit) un rapporto di non conformità (DC01_PG04), che sarà gestita in applicazione della procedura PG_04 e della PG_05. Classificazione delle non conformità In accordo con le Linee Guida approvate dalla Conferenza Stato Regioni del 7 febbraio 2013 (Rep. Atti 46/CSR) e della Decisione della Commissione n. 2006/677/CE del , le criticità riscontrate rispetto agli elementi di conformità (best practices) vengono classificate in osservazioni e raccomandazioni (genericamente: carenze di conformità). Per quanto concerne la applicazione del SGQ (conforme alla Norma Iso 9001:2008), al fine di una formulazione il più possibile uniforme e che possa dare esito alla adozione di azioni correttive coerenti, le non conformità vengono distinte come segue: Non Conformità Maggiore o Critica (NCM o NCC) Non Conformità Minore (NCm) Osservazione (Oss)/Raccomandazione (Rac)

12 pagina 12 di 13 Non Conformità Maggiore (NCM): - una NC della documentazione obbligatoria del SGQ rispetto alla Norma oppure dell attuazione del SGQ rispetto alla norma - NC legata alla mancata soddisfazione di un requisito cogente; - NC dovuta a una qualsiasi carenza rispetto ai requisiti della norma di riferimento che inficia l efficacia del SGQ, ovvero non assicura la conformità del prodotto/servizio ai requisiti previsti (ivi inclusi quelli cogenti per legge); - Più NC minori rispetto al medesimo requisito del SGQ; - Una NC minore protratta nel tempo, indice di inefficacia delle Azioni Correttive; Non Conformità Minore (NCm): - NC circoscritta, singola e isolata della documentazione obbligatoria del SGQ rispetto alla norma o della attuazione del SGQ rispetto alla norma; - NC legata ad una carenza che non inficia l efficacia dell intero SGQ ossia non genera seri dubbi sulla conformità del prodotto/servizio erogato ai requisiti previsti (ivi inclusi quelli cogenti per legge) Osservazioni (Oss): sono generalmente delle constatazioni negative che esprimono un giudizio meno severo rispetto alle NC che, qualora rientra negli obiettivi dell audit, possono determinare, da parte del Gruppo di Audit, Raccomandazioni per il miglioramento. Il loro trattamento può, a giudizio del responsabile interessato, essere formalizzato come Azione Preventiva. La Osservazione, quindi, è una segnalazione da parte del Gruppo di Audit relativa ad un determinato processo suscettibile di miglioramento e che viene espressa attraverso la formulazione di una Raccomandazione, cui può seguire una Azione Preventiva. Presupposto fondamentale è la conformità del processo, non essendo proponibile una raccomandazione di miglioramento in caso di non conformità AUDIT INTERNI NON PROGRAMMATI Possono essere decisi o disposti da DIRP o DG in occasione di situazioni particolari e prevedono la comunicazione formale al RFA con almeno 7 giorni di anticipo CHIUSURA DELL AUDIT DA PARTE DI RGQ L audit è concluso quando sono state eseguite tutte le attività di audit previste, comprese le azioni successive all audit AZIONI SUCCESSIVE ALL AUDIT Le NC emerse dalle risultanze dell Audit interno richiedono la attivazione di opportune Azioni Correttive o Preventive, che vengono gestite e documentate secondo le specifiche procedure PG04Tenuta sotto controllo delle Non Conformità, PG05-Gestione della Azioni Correttive e Preventive. Al Responsabile della Funzione Auditata è responsabile della adozione di compete l attuazione di tali azioni secondo le tempistiche concordate e provvede ad inoltrare a DIRP e a RGQ formale comunicazione sul loro stato di realizzazione. Il completamento e l efficacia delle azioni correttive adottate possono essere verificate in un successivo audit (Follow-up). Il RGQ riesamina i rapporti e indica alla DIRP, per i successivi adempimenti, le situazioni di eventuali non conformità rimaste irrisolte.

13 pagina 13 di ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE Il Rapporto e la documentazione relativa all audit è considerata documento di registrazione della qualità e pertanto, in accordo con la Sez del MQ e con la procedura PG 02- Tenuta sotto controllo delle registrazioni, viene archiviata in apposito classificatore dal RGQ e conservata per almeno tre anni. 9. RIFERIMENTI Reg. (CE) 882/2004 Decisione della Commissione 2006/677/CE del 29 settembre 2006 Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 (Rep. Atti 46/CSR) Manuale della Qualità UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità Requisiti UNI EN ISO 9000: Sistemi di gestione per la qualità Fondamenti e vocabolario UNI EN ISO 19001:2012 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale Procedura PG05 Gestione delle Azioni Correttive e Preventive 10. ALLEGATI DC01_PG03 Programma annuale audit interni DC02_PG03 Comunicazione/preavviso di audit interno DC03_PG03 Check-list audit interni combinati Reg. (CE) 882/04 e ISO 9001 DC04_PG03 Rapporto finale di audit interno DC05_PG03 Elenco auditor interni 11. INDICATORI Rapporto tra Audit interni programmati ed eseguiti 12. LISTA DI DISTRIBUZIONE Direzione Generale Direzione del Dipartimento di Prevenzione Direzione dell Area Coordinamento Area Veterinaria Direzione UOC Sanità Animale Direzione UOC Igiene Alimenti di Origine Animale Direzione UOC Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche Direzione UOC Igiene Alimenti e Nutrizione I responsabili delle Strutture elencate cureranno la sottodistribuzione controllata di copie numerate e assegnate nominalmente, mediante registrazione dei destinatari su DC01_PG01. L UQDip curerà la diffusione della presente PG rendendola disponibile sul sito istituzionale dell ASL Caserta, nella apposita Sezione Area Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare.

14 PROGRAMMA ANNUALE AUDIT INTERNI Stesura Verifica Convalida Approvazione DC01_PG03 REV. 0 16/09/2013 pagina 1 di 1 n Estensione dell Audit Programma Annuale Audit Interni 1 Trim. 2 Trim. 3 Trim. 4 Trim. Anno Responsabile U.O./ Personale Auditato Team Leader Gruppo di Audit

15

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