Fare impresa con gli strumenti di Invitalia
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- Ugo Rizzo
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1 Fare impresa con gli strumenti di Invitalia Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Massimo Calzoni Business Unit - Finanza e Impresa Promozione Ferrara, 18 aprile 2013
2 Mission e obiettivi Invitalia è l Agenzia del Governo che ha l obiettivo di contribuire ad accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno Le sue principali linee d'azione sono indirizzate a: favorire l'attrazione di investimenti esteri sostenere l'innovazione e la crescita industriale valorizzare le potenzialità dei territori
3 L offerta integrata di Invitalia Autoimpiego Sostiene l avvio di piccole attività imprenditoriali Giovani Imprese Promuove l imprenditorialità giovanile in forma societaria Contratto di Sviluppo Finanzia significativi programmi di investimento ad alto impatto sul territorio in una logica di filiera Brevetti+ Incentivi per la brevettazione e la valorizzazione economica dei brevetti Rilancio aree di crisi industriale Fondo Imprese in difficoltà Sostiene l incremento/stabilizzazione dell occupazione nelle aree di crisi settoriale, attraverso la creazione o lo sviluppo di nuove unità produttive Sostiene il salvataggio e/o la ristrutturazione di medie e grandi imprese in difficoltà sotto forma di garanzia statale sui finanziamenti bancari contratti dall impresa
4 L offerta Integrata di Invitalia Incentivi Valorizzazione Risultati R&S Start-up Ampliamento Maturità / Diversificazione Declino/Crisi Strumento agevolativo Brevetti+ Autoimpiego Autoimprenditorialità Contratto di Sviluppo Autoimprenditorialità Rilancio Aree Industriali / L.181/89 Contratto di Sviluppo Rilancio Aree Industriali / L.181/89 Contratto di Sviluppo Fondo Imprese in difficoltà Dimensione Soggetto Beneficiario PI MI PI MI GI PI MI GI PI MI GI MI GI
5 Slide titolo Gli incentivi per l Autoimpiego D. Lgs 185/ Titolo II
6 Le misure per l Autoimpiego: obiettivi ed azioni L intervento ha l obiettivo di: favorire l inserimento nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione qualificare il profilo di competenze professionali dei soggetti beneficiari diffondere e promuovere la cultura d impresa Le azioni: sostegno finanziario sostegno allo start-up Il sostegno finanziario consiste nell erogazione di un finanziamento, per la realizzazione degli investimenti e per contribuire alle spese di gestione, concesso sotto forma di fondo perduto e mutuo agevolato. Il sostegno allo start-up consiste nell erogazione di servizi di accompagnamento di natura tecnica e gestionale nel primo anno di attività.
7 Risultati Autoimpiego per misura Lavoro Autonomo Microimpresa* Franchising* Totale Nr. domande presentate Nr. iniziative finanziate Risorse finanziarie impegnate Nuovi investimenti Nr. nuovi occupati Non c è un solo Comune del sud da cui non risulti pervenuta almeno una domanda; - Il 90% delle aziende è localizzato nel Mezzogiorno; - un intera città di medie dimensioni (come Perugia, Reggio Emilia o Salerno) ha trovato occupazione grazie alle misure agevolative per l Autoimpiego.
8 Risultati Autoimpiego per misura al 30 Giugno 2012 Erano in valutazione domande, per investimenti Complessivi pari a /ML 362.
9 Autoimpiego: le tre misure Il Decreto Legislativo n. 185/00 Titolo II (incentivi in favore dell Autoimpiego) prevede tre forme di agevolazioni per il sostegno di attività di: Lavoro autonomo (persone fisiche-ditte individuali) Microimpresa (società di persone) Franchising (ditte individuali, società di persone e società di capitali) I destinatari dell intervento devono essere in possesso dei seguenti requisiti: maggiore età alla data di presentazione della domanda; non occupazione alla data di presentazione della domanda; residenza nel territorio italiano. Tali requisiti, nelle società, devono essere in capo ad almeno la metà numerica dei soci che detenga almeno il 50% delle quote di partecipazione. L ambito di intervento delle misure è dato dall intero territorio nazionale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.
10 Autoimpiego le tre misure Lavoro Autonomo Microimpresa Franchising Settori: produzione di beni, fornitura di servizi, commercio (agricoltura esclusa) Importo massimo investimenti: IVA Agevolazioni finanziarie: a completa copertura dell investimento, entro il limite del de minimis contributo a fondo perduto per l investimento finanziamento a tasso agevolato per l investimento (durata 5 anni) contributo a fondo perduto per le spese di gestione del 1 anno, per un importo massimo di Agevolazioni reali: accompagnamento alla progettazione assistenza tecnica e gestionale Settori: produzione di beni, fornitura di servizi, (commercio ed agricoltura esclusi) Importo massimo investimenti: IVA Agevolazioni finanziarie: a completa copertura dell investimento, entro il limite del de minimis contributo a fondo perduto per l investimento finanziamento a tasso agevolato per l investimento (durata 7 anni) contributo a fondo perduto per le spese di gestione del 1 anno Agevolazioni reali: accompagnamento alla progettazione assistenza tecnica e gestionale Settori: commercio e fornitura di servizi (iniziative gestite in affiliazione con franchisor accreditati dall Agenzia) Importo massimo investimenti: non è previsto un massimale Agevolazioni finanziarie: a completa copertura dell investimento, entro il limite del de minimis contributo a fondo perduto per l investimento finanziamento a tasso agevolato per l investimento (durata 5/10 anni, media 7) contributo a fondo perduto per le spese di gestione dei primi 3 anni Agevolazioni reali: accompagnamento alla progettazione assistenza tecnica e gestionale
11 Autoimpiego: le spese ammissibili per l investimento Sono ammissibili le seguenti spese (al netto dell IVA): attrezzature, macchinari*, impianti e allacciamenti beni immateriali a utilità pluriennale ristrutturazione di immobili, entro il 10% del valore degli investimenti ammessi le attrezzature e i macchinari possono anche essere usati purché non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche e offrano garanzia di funzionalità Non sono ammissibili le spese: sostenute prima della data di ammissione alle agevolazioni per l acquisto di terreni per la costruzione e/o acquisto di immobili
12 Autoimpiego: le spese ammissibili per la gestione Sono ammissibili le seguenti spese : materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo utenze e canoni di locazione per immobili oneri finanziari prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati servizi (solo per Microimpresa e Franchising) Non sono ammissibili le spese: sostenute prima dell ammissione alle agevolazioni per oneri relativi al finanziamento a tasso agevolato per tasse e imposte per salari e stipendi
13 Il piano di impresa (la domanda di finanziamento) Per ottenere le agevolazioni è necessario compilare on-line un format di domanda (business plan) disponibile via web all indirizzo: Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell art. 5 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123. Non ci sono scadenze per la presentazione delle domande. Non esistono graduatorie di merito e punteggi: i progetti sono esaminati in ordine cronologico di arrivo. Non sono richieste garanzie personali o patrimoniali
14 La valutazione della domanda di finanziamento (LA-MI) La valutazione della domanda prevede le seguenti verifiche: la verifica formale (preliminare), volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza pregiudica direttamente ed oggettivamente la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di accoglibilità); la verifica di merito basata sui criteri fissati dal CIPE, che riguardano la coerenza tra il profilo del proponente e l'idea imprenditoriale, la fattibilità tecnico-economica dell'iniziativa e, infine, la sua cantierabilità, ovvero l'effettiva e immediata realizzabilità. Parte fondamentale della verifica di merito è il colloquio con i soggetti proponenti. N.B. La mancata partecipazione al colloquio, anche di uno soltanto dei soci, nelle date che verranno comunicate dall'agenzia nazionale comporterà il rigetto della domanda. Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell art. 5 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123.
15 Slide titolo Gli incentivi per l Autoimprenditorialità D. Lgs 185/ Titolo I
16 Finalità e ambito di intervento Il D. Lgs. 185/2000 Titolo I è uno strumento agevolativo che ha lo scopo di finanziare programmi d investimento, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, proposti da società o cooperative costituite in maggioranza da giovani per: avviare nuove imprese ampliare imprese esistenti Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento: non ci sono bandi e/o graduatorie da osservare.
17 Beneficiari Nuove società (start-up) aventi i seguenti requisiti: maggioranza, numerica e di capitale, di giovani tra i 18 e i 35 anni residenza dei soci giovani nei territori agevolati alla data del 1 gennaio 2000, o da almeno 6 mesi al momento della presentazione della domanda sede legale, amministrativa e operativa ubicate nei territori agevolati. Società già operative, che: abbiano avviato l attività di impresa da almeno tre anni siano in possesso dei requisiti richiesti (maggioranza di giovani, loro residenza e sedi societarie nei territori agevolati) da almeno due anni siano economicamente e finanziariamente sane abbiano la dimensione di piccola impresa
18 Beneficiari - Cooperative sociali (Capo IV) Cooperative di tipo B, ovvero cooperative di inserimento lavorativo, caratterizzate dalla presenza al proprio interno di una quota pari ad almeno il 30% di soggetti svantaggiati. Le cooperative, nuove o esistenti, devono avere i seguenti requisiti: componente non svantaggiata composta in maggioranza da giovani tra i 18 e i 35 anni (solo per le nuove cooperative); residenza dei giovani (se nuova cooperativa) o di tutti i soci lavoratori (se già esistente) nei territori agevolati alla data del 1 gennaio 2000, o da almeno 6 mesi al momento della presentazione della domanda; sede legale, amministrativa e operativa ubicate nei territori agevolati.
19 Attività economiche Le misure agevolative previste dal D. Lgs. 185/ Titolo I, consentono di finanziare le seguenti attività economiche: Produzione di beni (industria, agricoltura) e fornitura di servizi alle imprese Limite investimento (Capo I) Fornitura di servizi nei settori del turismo, innovazione tecnologica, fruizione di beni culturali, tutela ambientale, manutenzione di opere civili e industriali, agricoltura, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari Limite investimento (Capo II) Produzione di beni e fornitura di servizi da parte di Cooperative sociali Limite investimento per le nuove cooperative, per quelle già esistenti - (Capo IV)
20 Territori agevolabili I territori di applicazione del D.Lgs. 185/2000 titolo I sono: le aree ricomprese nella Carta degli Aiuti a finalità regionale per il periodo i comuni a squilibrio occupazionale di cui al Decreto Ministero del Lavoro e successive modificazioni ed integrazioni
21 Le agevolazioni concedibili Nel rispetto dei limiti Comunitari, le agevolazioni possono coprire al Sud, fino al 90% dell investimento, e, al Centro Nord, fino al 70%. Le agevolazioni consistono in: contributi a fondo perduto sulle spese di investimento e, nei limiti del de minimis, anche su quelle per l avvio dell attività (gestione, formazione, assistenza tecnica, premio di primo insediamento agricolo) mutuo a tasso agevolato (36% del tasso di riferimento UE) di durata massima decennale sugli investimenti ammissibili. Per i progetti nel settore della produzione agricola la durata massima è estesa a 15 anni. Il rimborso del mutuo deve essere garantito da ipoteca di primo grado sui beni immobili finanziati e/o su beni immobili di terzi oppure da fideiussione bancaria. L importo da garantire deve essere pari al valore del mutuo maggiorato del 20%. I beneficiari devono apportare mezzi finanziari pari almeno al 25% dell investimento presentato14 Per i progetti nel settore della produzione agricola le agevolazioni sugli investimenti non possono superare l importo di nei territori svantaggiati e di negli altri territori
22 Contratto di Sviluppo (DM 24 settembre 2010) 22
23 Contratto di Sviluppo: ratio dello Strumento Realizzare Programmi di sviluppo di rilevanti dimensioni, in particolare nelle aree del Mezzogiorno; Favorire l attrazione di investimenti esteri ed interni Stimolare le sinergie tra le imprese nelle filiere e nei distretti con coerenza e reciproca utilità; Determinare un forte impatto (diretto ed indotto) sul territorio Valorizzare le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale Supportare il Turismo, settore strategico di interesse nazionale 23
24 Soggetti beneficiari I Contratti di Sviluppo possono essere presentati da singole imprese e/o da più imprese. Destinatarie delle agevolazioni sono: l impresa proponente, promotrice dell iniziativa imprenditoriale, responsabile della coerenza tecnica ed economica del Programma di sviluppo eventuali altre imprese aderenti che realizzino progetti di investimento nell ambito dello stesso Programma di sviluppo Il proponente assume nei confronti di Invitalia il ruolo di interlocutore formale anche per conto dei soggetti aderenti. 24
25 Tipologie di Contratto Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo: industriale agro-alimentare turistico commerciale Si articola in uno o più progetti di investimento e, eventualmente, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro. Può prevedere anche la realizzazione di funzionali opere infrastrutturali, a totale carico delle risorse pubbliche ovvero delle risorse riservate ai contratti di sviluppo ovvero tramite la partecipazione della BEI e del Fondo Europeo per gli investimenti. 25
26 Dimensione degli investimenti Importo minimo degli investimenti ( /mln) Tipologia Programma di sviluppo Programma nel suo complesso 1 Progetto d investimento dell impresa proponente 2 Ciascun progetto d investimento delle altre imprese aderenti 2 Industriale ,5 Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli 7,5 3 1,5 Turistico 22,5 12 1,5 Commerciale ,5 1 Importo complessivo dei progetti d investimento e degli eventuali progetti di sviluppo sperimentale, al netto di eventuali opere infrastrutturali. 2 Importo dei soli progetti d investimento, al netto di eventuali progetti di sviluppo sperimentale 26
27 Ambito Territoriale di applicazione La Direzione Generale per l Incentivazione delle Attività Imprenditoriali del Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato ad Invitalia, con una nota del 7 dicembre 2011, l attuale indisponibilità di risorse finanziarie territorialmente compatibili con iniziative ubicate in Regioni che non rientrano nell Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), ritenendo opportuno procedere alla temporanea sospensione dell iter istruttorio delle relative domande I progetti di sviluppo sperimentale possono essere realizzati in tutto il territorio nazionale. 27
28 Agevolazioni concedibili Le agevolazioni per i Contratti di Sviluppo sono concesse sotto forma di: contributo in conto impianti; contributo alla spesa; contributo in conto interessi; finanziamento agevolato (max del 25% delle spese ammissibili). I soggetti beneficiari devono in ogni caso ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili. 28
29 Fondo Imprese in Difficoltà (DM 25 febbraio 2010) 29
30 Ratio dello Strumento Agevolare l uscita dallo stato di difficoltà di un impresa favorendo la continuità aziendale per il periodo necessario ad implementare azioni correttive ( turn-around ) Utilizzabile in tutto il territorio italiano e in tutti i settori dell economia (ad eccezione di quelli esclusi dalla Comunità Europea); Applicabile nell ambito delle forti rigidità delle norme comunitarie sugli aiuti a beneficio delle aziende in difficoltà 30
31 Destinatari Società di capitali situate sul territorio italiano che: si trovino in difficoltà (ai sensi del punto 2.1 degli Orientamenti Comunitari) ovvero non siano in grado di contenere perdite che le condurrebbero al collasso economico nel breve/medio periodo; siano classificabili come medie e/o grandi imprese; non operino nei settori del carbone, dell'acciaio, della pesca, dell'acquacoltura e nel settore agricolo. 31
32 Forma dell aiuto Il Fondo interviene per facilitare il reperimento della finanza aggiuntiva di cui l impresa necessita per uscire dallo stato di difficoltà. L intervento del Fondo si sostanzia nella prestazione di una garanzia statale a fronte dei finanziamenti bancari contratti dall impresa e può riguardare sia aiuti per il salvataggio che per la ristrutturazione. E previsto che i soggetti beneficiari apportino risorse proprie in misura almeno pari al 40% (MI) o 50% (GI) del fabbisogno finanziario necessario per uscire dallo stato di difficoltà. 32
33 Sostegno finanziario per il salvataggio Consiste nella prestazione di una garanzia a fronte dei finanziamenti bancari che l impresa contrae per fronteggiare un fabbisogno di liquidità imputabile alle perdite. Trattasi di un sostegno temporaneo (max 6 mesi) e reversibile, finalizzato a mantenere in attività l'impresa per il tempo necessario ad elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione. L aiuto deve essere limitato all importo necessario (max 5 /mln) per mantenere l impresa in attività nel periodo per il quale l aiuto è stato autorizzato. Il prestito garantito dovrà comunque essere restituito se entro 4 mesi dalla sua erogazione non sarà stato presentato il citato piano di ristrutturazione o di liquidazione dell impresa. 33
34 Sostegno finanziario per la ristrutturazione Consiste nella prestazione di una garanzia a fronte dei finanziamenti bancari che l impresa contrae per fronteggiare il fabbisogno di finanza aggiuntiva necessaria per attuare il piano industriale finalizzato a ripristinare la redditività a lungo termine dell impresa Il piano di ristrutturazione, che deve illustrare le cause della crisi ed individuare le azioni per superarla, quantifica i fabbisogni finanziari necessari a garantire la realizzazione degli interventi strategici e/o organizzativi affinché l impresa possa uscire dallo stato di difficoltà. I soggetti beneficiari devono apportare risorse proprie in misura almeno pari al 40% (MI) o 50% (GI) dei fabbisogni finanziari indicati nel piano. 34
35 Rilancio aree di crisi industriale (L. 181/89) 35
36 Rilancio aree di crisi industriali: Ratio dello Strumento Creare nuovi posti di lavoro nelle aree industriali colpite da crisi Favorire la capitalizzazione aziendale e la crescita organizzativa del soggetto beneficiario tramite la partecipazione temporanea di Invitalia al capitale sociale Favorire programmi di investimento industriali da parte di società di capitali che abbiano un impatto occupazionale significativo sul territorio. 36
37 Beneficiari e iniziative agevolabili Possono accedere alle agevolazioni le società di capitali (piccole, medie e grandi imprese) economicamente e finanziariamente sane. Sono agevolabili i programmi di investimento promossi nei settori della manifattura e dei servizi alle imprese che prevedano la realizzazione di: nuove unità produttive; ampliamenti, ammodernamenti, delocalizzazioni, ristrutturazioni o riattivazioni di unità produttive esistenti I programmi di investimento devono produrre sempre occupazione aggiuntiva a quella preesistente 37
38 Territori agevolabili in Emilia Romagna Oltre comuni italiani rientrano nella aree di intervento della L.181/89 (c.d. aree di crisi) per i quali la legge è intervenuta con dotazioni finanziarie ad hoc. In Emilia Romagna, i Comuni agevolabili (rientranti nell area di crisi settoriale del saccarifero - ex Delibera CIPE n.29 del ) sono 152, di cui: 43 in provincia di Bologna 26 in provincia di Ferrara 29 in provincia di Forlì 23 in provincia di Modena 18 in provincia di Ravenna 7 in provincia di Reggio Emilia 6 in provincia di Rimini Alcuni rientrano nella Carta degli Aiuti a finalità regionale ; gli altri nelle c.d. zone PMI (dove le GI sono escluse dalle agevolazioni). 38
39 Struttura dell intervento Invitalia interviene con le seguenti modalità: acquisizione di partecipazione al capitale sociale erogazione di contributi a fondo perduto erogazione di finanziamento agevolato. I soci dell'impresa beneficiaria devono apportare mezzi propri (capitale sociale) pari ad almeno il 30% dell'investimento. 39
40 Struttura dell intervento - Partecipazione Acquisizione Invitalia sottoscrive al nominale una quota dell aumento di capitale sociale (fino ad un max del 30%) previsto per la realizzazione dell iniziativa: in forma minoritaria per un periodo di tempo definito (min t = programma di investimenti, max t = 5 anni). Way out La cessione della partecipazione è obbligatoria. Riacquisto partecipazione T Costo Esercizio opzione call (beneficiario) < 3 anni Capitale (1+i) t Esercizio opzione put (Invitalia) max 5 anni > tra C(1+i) t e V.A. i = 7,58% 40
41 Struttura dell intervento - Agevolazioni L intervento prevede l erogazione, nei territori agevolabili della Regione Emilia Romagna, di un contributo a fondo perduto fino a max 25% degli investimenti ammissibili. Le iniziative possono inoltre usufruire di finanziamenti agevolati, fino al 30% degli investimenti ammissibili: di durata massima di 10 anni, di cui 3 anni di pre-ammortamento a un tasso pari al 36% del tasso di riferimento Il mutuo agevolato deve essere assistito da idonee garanzie reali e/o di firma (ipoteca e/o fideiussione bancaria) 41
42 Struttura dell intervento ESL applicabile e coperture finanziarie totali Da Ricordare Il numero di addetti incrementali deve essere congruo e funzionale alla tipologia di attività da realizzare; Ogni addetto incrementale determina max 200K di monte ammissibile; L intervento finanziario della L.181/89 al centro-nord è pari a max 50% del monte ammissibili; Le coperture finanziarie totali (investimento, IVA, circolante, altro) a carico del soggetto beneficiario, in aggiunta all apporto di mezzi propri ( equity pari a minimo il 30% dell investimento da realizzare), possono essere costituite anche da credito ordinario. L onere del riacquisto della partecipazione 42
43 A chi rivolgersi Portale: Numero Azzurro:
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