Scuola dell Infanzia Don Milani. Incontri...amoci. Insegnante: Di Sandolo Nadia A.S

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1 Scuola dell Infanzia Don Milani Incontri...amoci Insegnante: Di Sandolo Nadia A.S

2 Analisi del contesto

3 SCUOLA INFANZIA DON MILANI Italiani; 25 Stranieri; 40

4 SEZIONE 4 ANNI Stranieri; 15 Italiani; 11

5 NAZIONALITA DEI BAMBINI DELLA SEZIONE DEI 4 ANNI ITALIANA PAKISTANA AFRICANA RUMENA CINESE

6 Motivazione Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del 2014 Indicazioni Nazionali 2012 UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell inclusione delle persone e dell integrazione delle culture, considerando l accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.

7 Finalità - Promuovere un intervento attivo verso la valorizzazione e la conoscenza della lingua italiana; - promuovere atteggiamenti positivi inclusivi attraverso l accoglienza e la valorizzazione delle diversità; - promuovere un clima relazionale favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione tra bambini; - favorire lo sviluppo degli aspetti fondamentali della personalità, sia di ordine cognitivo sia di ordine affettivo (alfabetizzazione emotiva).

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9 Prendere coscienza di sè; rafforzare l autonomia; conoscere gli altri; riconoscere le proprie e le altrui caratteristiche; riflettere ed accettare le diversità e averne rispetto; rispettare le regole del vivere insieme; esprimere e comunicare sentimenti ed emozioni; ascoltare e dialogare con gli altri; riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni; avere fiducia in sé stessi e fidarsi degli altri; cooperare alla realizzazione di un progetto comune.

10 Usare la lingua italiana per comunicare; comunicare e partecipare alle conversazioni e rispettare il turno; sperimentare parole nuove; arricchire il proprio lessico; percepire le altre lingue come fonti di arricchimento del proprio bagaglio culturale; comprendere semplici indicazioni per svolgere le attività; raccontare brevi esperienze in modo comprensibile;

11 individuare le caratteristiche che differiscono gli atti del parlare e dell ascoltare; utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere sentimenti ed emozioni; distinguere vari tipi di linguaggio; ascoltare, comprendere e esprimere storie lette; riconoscere ed esprimere verbalmente le proprie emozioni; sperimentare rime e filastrocche; rappresentare graficamente i fatti narrati; scoprire che ci sono altre lingue diverse dalla propria;

12 Cooperare con il gruppo dei pari e degli adulti; riconoscere e denominare le varie parti del corpo; prendere coscienza di sè nel movimento; percepire e conoscere lo schema corporeo; conoscere e riconoscere le forme espressive delle emozioni; rispettare sè stessi e gli altri; utilizzare intenzionalmente il proprio corpo; Individuare su si sé e sugli altri caratteristiche fisiche e denominarle.

13 Dare forma e colore all esperienza con una varietà di strumenti; sperimentare diverse forme di espressione artistica come riproduzione delle emozioni provate; Rappresentare elementi della storia attraverso varie tecniche.

14 - Discriminare i colori; - cogliere diversità.

15 DESTINATARI Bambini e bambine dei 4 anni. TEMPI E SPAZI Il progetto si è svolto nel corso di tutto l anno scolastico, utilizzando gli spazi della scuola dell infanzia ( sezione, atrio, corridoio, biblioteca, giardino). MATERIALI: - Libri per l infanzia: Iole, la Balena Mangiaparole, Nel Paese delle pulcette e I colori delle emozioni ; -Materiale di facile consumo ( colla, forbici, pennelli, tempere, ecc ) - attrezzi palestra ( cerchi, coni, paracadute, cuscini, gommoni)

16 Metodologia Attività laboratoriali Organizzazione e valorizzazione degli spazi e dei materiali Valorizzazione della vita di relazione Valorizzazione del gioco (risorsa privilegiata di apprendimento e ralazione) Ricerca-azione e l esplorazione Dialogo continuo Mediazione didattica Rapporti con il territorio

17 Lettura semplificata della storia : Iole, la balena mangiaparole e rappresentazione grafica.

18 Gruppi di parole

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23 Concentrato di parole

24 Parlare di educazione interculturale non significa inventare una nuova attività, quanto piuttosto promuovere percorsi finalizzati a stimolare tutte le capacità di ascolto, comprensione, riflessione necessarie a qualsiasi tipo di confronto e di relazione. L intenzione è stata quella di creare un clima di amicizia, in cui la diversità di lingue, aspetti fisici, caratteri personali, consuetudini, sia accettata e condivisa come una dimensione intrinseca del nostro vivere quotidiano. Cogliendo il naturale interesse e la curiosità che i bambini nutrono per le storie, è stata loro presentata Nel paese delle pulcette.

25 Ricostruzione in sequenza del libro attraverso diverse tecniche grafico pittoriche ( acquerelli, tempere, pennarelli, pastelli, matite ergonomiche).

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28 Io ho la faccia marrone lui rosa. Io ho i capelli gialli lei neri. Lui è un maschio e io una femmina.

29 Io sono felice, lei è triste. Io sono più alta di lei

30 Alfabetizzazione emotiva Lettura del libro I colori delle emozioni

31 Ricostruzione in sequenze del libro I colori delle emozioni

32 RABBIA PAURA Costruzione de: Il libro delle mie emozioni.

33 CALMA FELICE

34 L orologio delle emozioni

35 GIOCO DELLO SPECCHIO

36 Coccoliamoci

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38 PULCETTA CHI SEI?

39 Non solo riconoscersi diversi, ma scoprire che insieme si può stare bene!

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43 FESTA FINALE La scuola apre le porte al territorio e diventa momento di aggregazione della comunità.

44 La valutazione precede, accompagna e segue ciascun percorso, assume un azione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento. 1. Osservazione diretta, occasionale e sistematica 2. Rappresentazione grafico pittorica dei racconti e verbalizzazione degli stessi; 3. Osservazione in itinere della produzione orale e dell interazione col gruppo.

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46 NON C E NULLA CHE SIA Più INGIUSTO Quanto Far PARTI UGUALI FRA DISUGUALI