Natale del Signore. All inizio della Messa di Mezzanotte

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1 25 dicembre 2011 ore h Natale del Signore All inizio della Messa di Mezzanotte Il mio saluto nella carità del Signore, fratelli e sorelle carissimi. E con il mio saluto anche quello dei miei confratelli sacerdoti. Evidentemente per noi è un motivo di grande gioia incontrarvi per celebrare insieme il Natale di Gesù e il nostro Natale. Saluto e benedico innanzitutto i fratelli e le sorelle di questa chiesa che è la nostra parrocchia di S. Maria di Lourdes. Oggi siete voi la nostra famiglia, la nostra comunità. Da voi riceviamo ogni giorno la testimonianza della vostra fede e della vostra carità. Saluto e benedico coloro che questa notte sono tornati a Messa dopo la Messa di mezzanotte dell anno scorso. Essi sanno che io riservo stima per questo loro gesto, che per voi forse non è poca cosa. Ma essi sanno che anche noi preghiamo perché il Signore apra di più lo spazio della vostra fede. Io so che anche voi sareste più contenti di vivere la fede come dono per la vostra libertà e per la vostra gioia. Saluto e benedico Cristiano e Valentina, papà e mamma di Riccardo; Lorenzo e Marta, papà e mamma di Leonardo; Marcello e Angela, papà e mamma di Giovanni; Andrea e Gloriana, papà e mamma di Beatrice e di Riccardo perché questo nostro Natale è più bello grazie alla vostra domanda del Battesimo dei vostri figli: basta guardare negli occhi dei vostri bambini per capire che cosa è Natale: Dio ci sceglie tutti come suoi figli. Infine saluto e benedico tanti amici che anche quest anno hanno voluto ricordarmi che ci vogliamo bene e che insieme abbiamo imparato che Gesù ci vuole bene. Li ringrazio di cuore della loro presenza. In particolare sento presenti tante coppie di fidanzati che stanno preparandosi a celebrare il loro matrimonio nei prossimi mesi; tante coppie di giovani che si sono sposati in questo anno che sta terminando e negli anni precedenti; tanti giovani genitori che hanno ricevuto il dono di un figlio, a cui hanno voluto donare il sacramento del Battesimo. Il Signore ci custodisca nella sua pace e nella nostra fraternità. 1

2 25 dicembre 2011 ore h All inizio della Messa delle Il mio saluto nella carità del Signore, fratelli e sorelle carissimi. E con il mio saluto anche quello dei miei confratelli sacerdoti. Evidentemente per noi è un motivo di grande gioia incontrarvi per celebrare insieme il Natale di Gesù e il nostro Natale. Saluto e benedico innanzitutto i fratelli e le sorelle di questa chiesa che è la nostra parrocchia di S. Maria di Lourdes. Oggi siete voi la mia famiglia, la mia comunità. Da voi ricevo ogni giorno la testimonianza della vostra fede e della vostra carità. Saluto e benedico coloro che oggi sono tornati a Messa dopo la Messa dell anno scorso. Essi sanno che io riservo stima per questo loro gesto, che per voi forse non è poca cosa. Ma essi sanno anche che io prego perché il Signore apra di più lo spazio della vostra fede. Io so che anche voi sareste più contenti di vivere la fede come dono per la vostra libertà e per la vostra gioia. Saluto e benedico Mirko ed Elisa, papà e mamma di Enea perché questo nostro Natale è più bello grazie alla vostra domanda del Battesimo di vostro figlio: basta guardare negli occhi del vostro bambino per capire che cosa è Natale: Dio ci sceglie tutti come suoi figli. Infine saluto e benedico tanti amici che anche quest anno hanno voluto ricordarmi che ci vogliamo bene e che insieme abbiamo imparato che Gesù ci vuole bene. Li ringrazio di cuore della loro presenza. In particolare sento presenti tante coppie di fidanzati che stanno preparandosi a celebrare il loro matrimonio nei prossimi mesi; tante coppie di giovani che si sono sposati in questo anno che sta terminando e negli anni precedenti; tanti giovani genitori che hanno ricevuto il dono di un figlio, a cui hanno voluto donare il sacramento del Battesimo. Il Signore ci custodisca nella sua pace e nella nostra fraternità. 2

3 Questa è anche casa tua! Sia lodato Gesù Cristo! Possiamo incominciare così, con un articolo della nostra fede, che ripeteremo tra poco: Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Per noi uomini: per me, per voi. Che cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo? Il Dio cristiano non è un Dio che aspetta che ci meritiamo qualcosa. Il Dio cristiano è fatto così: è geloso perché ci ha fatto Lui con le sue mani, e ci ha fatto bene. Siamo però fragili, fragili come vasi di argilla e quando andiamo in pezzi, ci raccoglie e ci rifà nuovi. Perché Lui è fatto così: ama la nostra vita più della sua. La forza della nostra fede è che il figlio di Maria e di Giuseppe di Nazareth, Gesù, si è fatto bambino una notte come questa, di tanti anni fa, si è fatto uomo per noi uomini e io ho bisogno, noi abbiamo bisogno che ci assicuri che la nostra vita può essere buona, bella, sicura, se ci affidiamo a Lui; e noi ci affidiamo a Lui solo perché ci garantisce la vita, una vita come la sua. Il bambino di Maria e di Giuseppe di Nazareth si è fatto uomo per noi e per la nostra salvezza. Per noi uomini: per me, per voi. Io non so, fratelli miei, se la vostra fede è un roveto ardente o una fiammella smorta: a Dio piace l una e piace l altra. Da quando il Padre gli ha ridato la vita dopo la sua morte in Croce, Gesù è qui per noi. Gesù non è un eroe mitico, che passa la sua vita gloriosa attraversando i cieli acclamato dagli angeli. Il Padre non ha premiato Gesù facendolo risorgere. La risurrezione non è un premio per Gesù, è una grazia per Lui e per noi, oggi è una possibilità incredibile per noi. Io ho lo stesso Spirito di Cristo risorto. Voi avete lo Stesso Spirito di Cristo Risorto. E quelli che hanno lo stesso Spirito di Cristo hanno la stessa vita di Cristo. Lo dice bene san Paolo: Io vivo. Ma non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me. Per me vivere e Gesù sono la stessa cosa. Per noi uomini e per la nostra salvezza: per la mia salvezza, per la vostra salvezza, miei cari. La nostra salvezza è che noi viviamo la stessa vita di Gesù. Ma non è possibile, direte voi. Quante volte avete ammirato la vita dei santi! S. Francesco, san Luigi, padre Pio, Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo 2 La vita dei santi è la prova che è possibile vivere la stessa vita di Gesù: la vita dei santi è stata bella come la vita di Gesù. E noi l abbiamo ricevuta tutti questa vita perché tutti noi siamo stati battezzati. Il giorno del nostro Battesimo Dio Padre ci ha messo mano ancora per noi: ha preso la vita di Gesù e la nostra vita (piccola, fragile, come quelle dei bambini che tra poco battezzerò) e ne ha fatto una nuova creazione: Facciamo l uomo a nostra immagine e somiglianza: facciamo l uomo da capo, di nuovo: facciamo l uomo, ogni uomo che assomigli a Gesù e che, nello stesso tempo, non perda la sua somiglianza con il suo papà e la sua mamma. Questi bambini tra poco Dio Padre li creerà di nuovo somiglianti a Gesù e nello 3

4 stesso tempo non perderanno la loro somiglianza con il loro papà e la loro mamma. In Paradiso, miei cari, noi saremo e vivremo tutti come angeli, ma saremo sempre e per sempre figli del nostro papà e della nostra mamma. Gesù è nato anni fa per farci rinascere tutti, uomini e donne nuovi: e noi assomigliamo a chi ci ha fatto nascere (il nostro papà e la nostra mamma) e a chi ci fa rinascere (Gesù). (((((Per noi uomini e per la nostra salvezza: per la mia salvezza, per la vostra salvezza, miei cari. Io vivo. Ma non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me. Per me vivere e Gesù sono la stessa cosa. Questa certezza, che non è presunzione, è la radice più profonda della nostra fede. Di fronte ai nostri pensieri, alle nostre preoccupazioni, anche alle nostre lacrime (e no ho viste tante in questi giorni) la speranza che abbiamo è questa: Io vivo di Gesù e Gesù vive con me: niente è impossibile a noi. Siamo tutti smarriti, un po rassegnati, anche scoraggiati. Ma con Gesù è possibile sperare che il mondo non poggi soltanto sull economia, sulla prepotenza, ma su uomini e donne autorevoli e integri: magari incominciando da te, da noi, smettendola di dire che la politica è sporca : tu non tradiresti mai Gesù sapendo che Gesù vive con te e con la nascita di Gesù il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce, su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse (cfr. lettura). Con Gesù è possibile sperare che le famiglie ritornino stabili, definitive, rocciose. Con Gesù è possibile sperare che un coraggioso gesto di perdono e un forte gesto di tenerezza faccia rinascere tra di voi la bellezza e la forza di un amore coniugale: Gesù è nato per farci rinascere, anche il vostro amore coniugale può rinascere. Siete ancora in tempo: incomincia tu, che sei qui a Messa e verrai a ricevere Gesù tra pochi minuti (Se c è bisogno il perdono, non serve a niente dire che, quando succedono certe cose in famiglia, la colpa è un po di tutt e due ; serve dire Scusami! Ho sbagliato io! ). Con Gesù è possibile sperare che il futuro dei nostri ragazzi e dei nostri giovani sia migliore del loro presente: noi non abbiamo preparato un bel mondo per loro e loro, i nostri ragazzi, i vostri figli hanno quasi tutti perso ogni sentimento religioso, spirituale, cristiano, che noi speravamo di dare a loro quando frequentavano il catechismo per la prima comunione o per la cresima. Siamo ancora in tempo: rendiamoci conto che se andiamo avanti così tra qualche anno le nostre chiese diventeranno moschee (e non è detto che sia una maledizione!) o postriboli internazionali. Con Gesù è possibile sperare che i poveri non ci rubino il sonno e diventino tutti popoli di uomini e di donne rinati: solo la speranza, che la nostra vita con Gesù ci assicura, ci formerà uomini e donne capaci di solidarietà. Senza la speranza la solidarietà non è possibile. Non voglio rattristarvi.))))) C è una strada che possiamo incominciare a percorrere tutti e insieme: Sappi, sappiate splendere della speranza altrui. Lasciatevi illuminare dalla gioia degli altri, dalla pace, dalla fiducia, dalla serenità, dalla purezza del cuore degli altri che incontrate. Da subito. Da domani: tutti coloro che incontrerete portano anch essi la vita di Gesù in loro. Lasciatevi illuminare dalla vita di Gesù che c è negli 4

5 altri. E ditelo a tutti: Io adesso vivo davvero. Perché non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me. Per me vivere e Gesù sono la stessa cosa. È tutta un altra vita! Il nostro Dio, Gesù Signore, ogni giorno ricomincia ad amarci: Lui avvolto dei nostri stracci, noi avvolti dello splendore della sua luce. Buon Natale! 5