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1 SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO CENED CENED + : analisi di un caso studio 11 novembre 2009 Palazzo delle Stelline MILANO

2 CASO STUDIO Filiale di una banca al 1 piano di un palazzo d epoca, h 12.0 m L altezza netta dei locali dell ufficio è pari a 3.80 m Di fronte alle facciate della banca non vi sono altre costruzioni. 2

3 CASO STUDIO La forma della filiale è all incirca un quadrato Lato est e solaio superiore confinano con altre proprietà (abitazioni), gli altri lati confinano con l esterno 3

4 DATI CATASTO 4 Dati catasto

5 DATI GENERALI 5

6 DATI GENERALI, inserimento interventi di miglioramento 6

7 Info interventi 7

8 8 IMPOSTAZIONE DEL METODO DI CALCOLO ufficio esistente e caratteristiche dell involucro non note

9 IMPOSTAZIONE DEL METODO DI CALCOLO 9 Il fattore di correzione FT consente di eseguire un calcolo più accurato degli scambi d energia tra il vano da certificare e zone termiche confinanti, differenti dall ambiente esterno. La definizione analitica può avvenire solo se sono note tutte le caratteristiche dell involucro di tali zone termiche

10 10

11 ZONE TERMICHE 11

12 CAPACITA TERMICA AREICA 12 Prospetto XXIV

13 ZONE TERMICHE 13

14 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO ED ALTRI ELEMENTI Per il calcolo della classe energetica dell edificio è necessario calcolare: Superficie netta calpestabile Superficie lorda Volume netto Volume lordo Per gli elementi termicamente omogenei bisogna determinare: le superfici che confinano con l ambiente esterno per orientamento le superfici che confinano con altri ambienti eventuali ombreggiamenti. 14

15 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO ED ALTRI ELEMENTI 15 Gli elementi dell involucro di separazione tra due ambienti riscaldati da diverso impianti non si devono conteggiare ai fini delle dispersioni. La superficie disperdente va calcolata considerando le dimensioni esterne: vanno conteggiati anche gli ingombri delle sezioni esterne dei muri e dei solai, se questi non confinano con altre proprietà. Nel caso di confine con ambienti riscaldati di altra proprietà occorre considerare solo i semispessori degli elementi in comune.

16 16 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO ED ALTRI ELEMENTI Singola proprietà non confinante con altre: contorno delle superfici da considerare.

17 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO ED ALTRI ELEMENTI Due proprietà adiacenti: contorno della superficie da considerare ai fini dei calcoli. Per la parete di confine è necessario considerare il solo semispessore dell ingombro degli elementi divisori 17

18 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO caso in esame 18 L altezza delle pareti esterne da conteggiare per la determinazione delle superfici disperdenti e del volume lordo deve essere calcolata nel seguente modo: 3.80 m (altezza netta) m (semispessore solaio superiore) m (spessore pavimento) = 4,175 m semispessore del soffitto, anziché intero spessore perché l ambiente confina con altra proprietà riscaldata.

19 19 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO caso in esame Superficie lorda = m 2 Volume lordo = m m = m 3 Superficie utile = superficie calpestabile = superficie netta - ingombro dei tramezzi = m 2 Nella superficie calpestabile vanno considerate le soglie delle porte e i sotto-finestra

20 SUPERFICI NECESSARIE PER IL CALCOLO caso in esame 20 Volume netto = superficie calpestabile x altezza interna (3.80m) Volume netto = m m = m 3 Area totale affacciata sull ambiente scaldato. Si sono considerate: superficie pavimento e soffitto superficie delle pareti opache che danno sull esterno

21 DATI ZONA TERMICA 21

22 DATI ZONA TERMICA 22

23 CARICHI INTERNI E VENTILAZIONE Il valore degli apporti interni è pre-calcolato dal software in funzione della destinazione d uso inserita. Per quanto riguarda la ventilazione è necessario selezionare, nel caso in esame, la voce Ventilazione MECCANICA a doppio flusso. L impianto di climatizzazione è integrato col sistema di ventilazione. Il sistema è composto da un generatore (caldaia tradizionale) che alimenta una batteria di scambio ad acqua. 23

24 VENTILAZIONE Occorrerà spuntare la casella con preriscaldamento e senza recupero ed impostare t d immissione a 20 C. L alimentazione della batteria avviene tramite acqua. Il controllo dell umidità relativa avviene tramite un umidificatore che utilizza l acqua alla temperatura di falda (12 C). 24

25 25 VENTILAZIONE I ricambi orari vengono automaticamente calcolati in base alla procedura di calcolo (equazione n.30), ma è possibile anche editare il dato.

26 26 TITOLO DELLA SLIDE Elementi disperdenti

27 INVOLUCRO Elementi verticali opachi Muri esterni: Altezza netta: 3.8 m Altezza esterna (compresi due solai di chiusura inferiore e superiore): m Spessore: variabile a seconda dell esposiz. Stratigrafia Pareti esterne N1 N2 N3 S1 S2 O1 O2 O3 E1 E2 E3 non nota spessore [m]

28 INVOLUCRO Elementi verticali opachi 28 Muri a Sud S1 S2 Pareti esterne spessore [m]

29 INVOLUCRO Elementi verticali opachi 29 Definizione elementi opachi

30 INSERIMENTO STRUTTURE OPACHE Definizione elementi opachi 30

31 ARCHIVIO STRUTTURE 31 Archivio strutture

32 Le altre strutture opache MURI A NORD Pareti esterne spessore [m] N1 N2 N

33 33 Le altre strutture opache MURI A OVEST Pareti esterne spessore [m] O1 O2 O

34 34 Le altre strutture opache MURI A EST Pareti esterne spessore [m] E2 E

35 35 PAVIMENTO Disperde verso il terreno

36 36 PORTA BLINDATA E l unico elemento di cui è nota la stratigrafia, per inserirla occorrerà selezionare l archivio personale e comporre il nuovo elemento

37 37 TITOLO DELLA SLIDE Inserimento strutture

38 38 Inserimento strutture

39 39 CORRISPONDENZA TRA STRATIGRAFIA E STRUTTURA PERSONALE

40 Operazioni per salvare effettivamente la struttura editata 40

41 ELEMENTI VETRATI Tutte le finestre hanno triplo vetro (vetri blindati) e telaio in metallo con taglio termico. Il distanziatore è metallico. Nella tabella riportata sotto vi è il riassunto delle caratteristiche degli elementi trasparenti per esposizione 41

42 INSERIMENTO COMPONENTI TRASPARENTI 42 Si riporta, a titolo esemplificativo, l inserimento delle caratteristiche del serramento b della parete sud Cliccando sul pulsante Inserisci selezionare Inserisci elemento trasparente

43 Inserimento elemento trasparente 43 Non vi sono cassonetti Vengono inseriti i valori del perimetro e della superficie

44 44 Riassunto degli elementi opachi e trasparenti inseriti

45 SUPERFICI DISPERDENTI Gli ambienti coi quali le diverse superfici, opache e trasparenti, confinano sono: ambiente esterno: per le pareti a nord, a ovest a sud ed in parte a est Terreno: pavimento altra abitazione 1: parte del muro a est altra abitazione 2: solaio superiore 45

46 CALCOLO DELLA SUPERFICIE DISPERDENTE VERSO L ESTERNO Esempio: Parete a Sud Lunghezza della parete volta verso l esterno x altezza lorda (4.175 m) da cui si sottrae l ingombro di eventuali finestre/porte. Nel caso in esame la superficie è stata suddivisa in due parti per ottenere superfici termicamente omogenee: S1 e S2 Sulla superficie S1 insiste la porta (1.05 x 2.1) Superficie S1 al lordo porta = m = = m 2 Ingombro porta = = = m 2 Superficie S1 al netto della porta = = m m 2 = = m 2 46

47 47 CALCOLO DELLE SUPERFICI DISPERDENTI VERSO L ESTERNO Riassunto PARETI La suddivisione delle superfici è dovuta alla differenza di spessori e/o alla presenza di aggetti La superficie E1 dà su in ambiente scaldato, pertanto non è considerata disperdente

48 CALCOLO DELLE SUPERFICI DISPERDENTI VERSO L ESTERNO Riassunto ALTRE SUPERFICI 48 Le altre superfici disperdenti sono: la porta che insiste sul lato S1: m 2 il solaio inferiore che confina con il terreno: m 2 le finestre ubicate sui lati: Nord 3, Ovest 1, Sud 2 e Est 3

49 OMBREGGIATURE GENERATE DA AGGETTI ESTERNI 49 In presenza di aggetto doppio verticale, va scelto, ai fini del calcolo dell ombreggiamento, quello che dà origine all angolo maggiore

50 definite le strutture è necessario definire le superfici disperdenti con le caratteristiche d esposizione e d ombreggiatura 50

51 51 SERRAMENTI Inserimento dei serramenti sulla parete ovest: richiamarne la struttura dalla tendina

52 SERRAMENTI Sui serramenti a Ovest non insistono aggetti, né sono presenti schermature solari 52

53 53 Riassunto di tutte le superfici inserite, opache e trasparenti

54 ULTIME OPERAZIONI PER COMPLETARE LA PARTE RELATIVA ALL INVOLUCRO Inserimento dei dati relativi alla produzione di vapore d acqua Sono presenti persone in filiale in attività leggera con fattore di presenza giornaliero di 0.33 (destinazione d uso E.2) 54

55 55 FABBISOGNO ACS Inserimento dei dati relativi al fabbisogno di acqua calda sanitaria Sono presenti 7 persone in filiale.

56 56 CALCOLO DELL ILLUMINAZIONE La banca viene suddivisa in quattro zone illuminotecniche: l ingresso, due tipologie di uffici e il salone con i bagni

57 CALCOLO DELL ILLUMINAZIONE 57 L ingresso ha una superficie di 14.4 m 2 ed è presente il serramento Est 3. Il fattore di trasmissione luminosa può essere ricavato dal Prospetto LXIX La potenza elettrica installata è di 15 W/ m 2 Relatore: Nome COGNOME

58 58 Il salone ha una superficie di 90.4 m 2 e sono presenti i 4 serramenti Ovest. La potenza elettrica installata è di 20 W/m 2 Relatore: Nome COGNOME

59 59 Alcuni uffici hanno una superficie di 33 m 2 ed è presente il serramento Nord 3. La potenza elettrica installata è di 20 W/m 2 Relatore: Nome COGNOME

60 60 Altri uffici hanno una superficie di 34 m 2 ed è presente il serramento Sud 2. La potenza elettrica installata è di 20 W/m 2 Relatore: Nome COGNOME

61 61 CALCOLO DELL ILLUMINAZIONE La banca viene suddivisa in quattro zone illuminotecniche: l ingresso, due tipologie di uffici e il salone con i bagni

62 62 CONTROLLO DELL ILLUMINAZIONE Il sistema di controllo per l ottimizzazione della luce naturale è manuale e non sono presenti sistemi di controllo per il mantenimento di valori costanti di illuminamento. Il sistema di controllo della presenza è di tipo manuale ON/OFF Relatore: Nome COGNOME

63 IMPIANTO 63 Per il condizionamento della filiale è presente un impianto a tutt aria, con condizionatore d aria autonomo di tipo split, composto da una unità motoventilante di tipo pensile corredata di batteria riscaldante ad acqua. L unità motoventilante è stata collegata ad una rete di canalizzazioni di mandata e presa aria esterna isolate e di ripresa aria ambiente non isolata. L immissione dell aria in ambiente avviene mediante bocchette collegate a condotti flessibili in PVC coibentati. Una caldaia murale a tiraggio forzato e camera stagna completa è collegata tramite rete di tubazioni coibentate alla batteria riscaldante ad acqua dell unità motoventilante. Relatore: Nome COGNOME

64 IMPIANTO 64 Una pompa provvede alla distribuzione dell acqua (100W e per ACS 20W), mentre due ventilatori provvedono alla distribuzione dell aria (potenza totale 510 W). La temperatura nella stagione invernale è controllata da termostati ambiente. L umidità e controllata da una sonda che tramite il regolatore impostato sul valore di umidità desiderato, invia il segnale all umidificatore (5.2 kw) a vapore di tipo modulante. Relatore: Nome COGNOME

65 INSERIMENTO DATI IMPIANTO Schermata relativa alle centrali termiche Produzione combinata

66 IMPIANTO CARATTERISTICHE GENERALI Caldaia a metano modulante, da 30 kw asservita all impianto di climatizzazione e per la produzione di ACS. L aria è scaldata tramite batteria di scambio termico alimentata dalla caldaia. Non è presente sistema d accumulo. 66 Le caratteristiche del generatore sono desunte da: libretto della caldaia, caratteristiche di listino della caldaia (potenza termica nominale al focolare, perdite al mantello perdite al camino a bruciatori spenti) prova fumi (perdite al camino a bruciatori accesi e rendimento)

67 67 TITOLO DELLA SLIDE 29 Inserimento della centrale termica 30 Inserimento del sottosistema di generazione Non è presente sistema di accumulo

68 68 TITOLO DELLA SLIDE 31 Inserimento del sottosistema di generazione

69 IMPIANTO CARATTERISTICHE GENERALI 69 Potenza termica nominale: 30 kw Potenza termica minima: 10.5 kw Rendimento termico utile: 90% Potenza elettrica dei bruciatori alla potenza nominale: 30 W Potenza elettrica dei bruciatori alla potenza minima: 21 W

70 70 IMPIANTO CARATTERISTICHE GENERALI Caldaia in acciaio del 2003, installata in centrale termica adiacente alla banca, con bruciatore ad aria soffiata senza chiusura all aria comburente all arresto

71 71 IMPIANTO CARATTERISTICHE GENERALI Temperatura media dell acqua: 70 gradi Perdite nominali al mantello: 0.8% (da libretto della caldaia) Perdite al camino a bruciatore spento: 1.1% (da libretto della caldaia) Perdite al camino alla potenza minima: 8% (da libretto della caldaia) Perdite al camino a bruciatore on: 9% (da prova fumi)

72 72 TITOLO DELLA SLIDE 33 Ripartizione delle potenze termiche ed elettriche perché il sistema di generazione serve solo la banca

73 IMPIANTO REGOLAZIONE I termostati permettono una regolazione di zona modulante banda 1 grado (Prospetto XLI). Rendimento di regolazione = 98% 73

74 74 IMPIANTO DISTRIBUZIONE La rete di tubazioni per la distribuzione dell acqua calda è ben coibentata, installata nel 2003, pertanto il rendimento del sistema viene desunto dal Prospetto XLIII in base al tipo d impianto ed al grado d isolamento dello stesso (correlato all età d installazione) Il rendimento risulta pari al 99% (impianto autonomo, isolamento buono

75 75 TITOLO DELLA SLIDE Prospetto XLIII

76 76 TITOLO DELLA SLIDE 35 sistemi impiantistici

77 SISTEMA IMPIANTISTICO nuovo sistema impiantistico

78 SOTTOSISTEMI DI EMISSIONE E CONTROLLO 78 Emissione del calore tramite 10 bocchette di potenza media pari a 2.5 kw. Non è noto il carico termico specifico dell impianto: il rendimento dei terminali non è direttamente desumibile dal prospetto XXXIX della procedura di calcolo e pertanto tale compito verrà demandato direttamente al software

79 SOTTOSISTEMA DI DISTRIBUZIONE 79 L impianto è autonomo e il grado di isolamento delle tubazioni si può ritenere buono, essendo stato realizzato l impianto dopo il Il software, sulla base del Prospetto XLIII della metodologia di calcolo seleziona rendimento pari al 99%

80 80 TITOLO DELLA SLIDE 39 sottosistema di accumulo Non presente Si passa all inserimento del sistema impiantistico per ACS

81 NUOVO SISTEMA IMPIANTISTICO nuovo sistema impiantistico

82 82 TITOLO DELLA SLIDE 41 sottosistema di erogazione 42 sottosistema di distribuzione Da scegliere descrizione. Rendimento preimpostato sottosistema di distribuzione: in questo caso senza ricircolo e senza circuito primario

83 VENTILAZIONE MECCANICA 83 Viene definito a il sistema impiantistico della ventilazione meccanica Relatore: Nome COGNOME

84 84 Il solo sottosistema da caratterizzare è quello che collega il generatore di calore alla batteria di scambio termico, di cui è necessario indicare la lunghezza Relatore: Nome COGNOME

85 Tale tubazione è lunga 7 m, ha una trasmittanza termica lineica di W/(mK) e corre all interno dell ambiente riscaldato. La temperatura del fluido termovettore è di 70 C 85 Relatore: Nome COGNOME

86 86 Per riassumere: sono stati inseriti 3 sistemi impiantistici che fanno capo al sistema di generazione inserito: un sistema di climatizzazione, un sistema per l ACS e un sistema di ventilazione meccanica. Relatore: Nome COGNOME

87 RAMIFICAZIONI ramificazioni dei sistemi impiantistici 44 nuova ramificazione si utilizza per inserire le ramificazioni dell impianto di climatizzazione, dell impianto di produzione di acqua calda sanitaria e dell impianto di ventilazione meccanica

88 INSERIMENTO DELLE POTENZE TERMICHE ED ELETTRICHE LEGATE AL SOTTOSISTEMA DI EMISSIONE potenze termiche ed elettriche del sottosistema di emissione Nel caso in esame si hanno 10 bocchette ad aria calda aventi potenza termica 2.5 kw ciascuna.

89 INSERIMENTO DELLE POTENZE TERMICHE ED ELETTRICHE LEGATE AL SOTTOSISTEMA DI EMISSIONE. 46 potenze elettriche del sottosistema di distribuzione 89 Pompa della distribuzione del fluido termovettore. La banca presenta una pompa a velocità costante, il cui funzionamento è asservito alla produzione di calore, la cui potenza sarà indicata nella ramificazione della ventilazione meccanica.

90 90 POTENZE ELETTRICHE DEL SOTTOSISTEMA DI ACCUMULO Sistema di accumulo assente

91 TITOLO DELLA SLIDE POTENZE ELETTRICHE DEL SOTTOSISTEMA DI EROGAZIONE 91 potenze elettriche degli ausiliari legati all erogazione: nel caso in esame si tratta di comuni rubinetti, privi di alimentazione elettrica

92 INSERIMENTO DELLE POTENZE ELETTRICHE DEL SOTTOSISTEMA DI DISTRIBUZIONE Inserimento delle potenze elettriche del sottosistema di distribuzione

93 VENTILAZIONE MECCANICA 93 I terminali di emissione (bocchette) non hanno alcuna potenza elettrica ausiliaria installata Relatore: Nome COGNOME

94 94 L aria è distribuita tramite ventilatori. La potenza elettrica totale è di 510 W. Relatore: Nome COGNOME

95 UMIDIFICATORE L umidificatore ha una potenza di 5.2 kw 95 Relatore: Nome COGNOME

96 96 L acqua calda è pompata nella batteria di scambio termico attraverso una pompa da 100 W a velocità costante Relatore: Nome COGNOME

97 RAMIFICAZIONI ramificazioni dei sistemi impiantistici 52 associazioni delle zone termiche

98 INSERIMENTO NUOVA ASSOCIAZIONE Inserimento di una nuova associazione

99 INSERIMENTO ASSOCIAZIONI Inserimento dell associazione 1

100 100 FONTI RINNOVABILI 57 fonti rinnovabili

101 CONCLUSIONE DEL LAVORO: CALCOLO DEGLI INDICI DI PRESTAZIONE calcolo degli indici di prestazione

102 RISULTATI FINALI: ENERGIA TERMICA 102

103 RISULTATI FINALI: ENERGIA PRIMARIA 103

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