REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA INTEFACOLTA IN SCIENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI. Art. 1 Oggetto del Regolamento. Titolo I ORDINAMENTO DIDATTICO

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1 REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA INTEFACOLTA IN SCIENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento disciplina, nel rispetto di quanto disposto dallo Statuto e dal Regolamento Didattico di Ateneo, ed in particolare dell art.10, c.1, l'organizzazione didattica e lo svolgimento delle attività formative, nonché l organizzazione e le funzioni degli Organi e degli Uffici del Corso di Laurea interfacoltà, già diploma universitario istituito ai sensi dell art.2, c.3 del D.lgs , n. 464 con D.R , pubblicato nella G.U. n.201 del , modificato con D.R e con D.R. 437/05 del 29/4/2005, viste le delibere del Senato Accademico del e del e del Consiglio di Amministrazione del Titolo I ORDINAMENTO DIDATTICO Art. 2 Denominazione e classe di appartenenza 1. E attivato presso l Università della Tuscia il Corso Interfacoltà in Scienze Organizzative e Gestionali (classe di appartenenza L-36 Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali ). Il corso ha sede amministrativa nella struttura didattica che concorre in modo numericamente prevalente al rispetto dei requisiti necessari di docenza. 2. Il Corso è articolato in un unico curriculum e quattro piani di studio: Civile, Aeronautica, Marina ed Esercito. Art. 3 Obiettivi formativi del Corso di Laurea 1. Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea sono quelli di formare laureati con competenze economico giuridiche, politologiche e storiche rivolte alla comprensione e alla gestione delle complesse realtà sociali del mondo contemporaneo. In particolare si forniranno agli studenti le conoscenze critiche relative alle discipline fondamentali richieste dalle amministrazioni nazionali ed europee ed internazionali; si forniranno inoltre le tecniche di formazione dei processi amministrativi e dei rapporti fra amministrazioni pubbliche e mondo privato e del lavoro con particolare riferimento ai modelli organizzativi delle amministrazioni militari; si forniranno infine conoscenze e formazione al personale addetto alle amministrazioni pubbliche per i suoi rapporti col mondo dell economia con riferimento ai relativi strumenti di programmazione e di gestione delle 1

2 amministrazioni pubbliche e private. Particolare attenzione verrà dedicata alla formazione culturale e professionale in relazione alle procedure amministrative dell Unione politica e monetaria europea, ai suoi processi decisionali e di programmazione sia per quanto riguarda i paesi europei sia per quanto riguarda i paesi ad esso associati. Infine un ulteriore obiettivo è quello di formare operatori impegnati nella gestione politica ed amministrativa dei processi di globalizzazione e delle istituzioni ad essi preposti come le Nazioni Unite in vista delle attività di intervento civile e militare e di cooperazione internazionale. 2. Il Corso mira a far acquisire allo studente le seguenti conoscenze: - conoscenze, sia metodologiche che culturali e professionali, caratterizzate da una formazione interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e storico, idonee a valutare e gestire le problematiche pubbliche e private proprie delle società moderne, nonché le politiche delle pari opportunità; - conoscenze interdisciplinari atte a programmare e realizzare strategie operative complesse, anche in relazione al tipo di lavoro che gli studenti già rivestono; - possedere adeguata padronanza del metodo della ricerca empirica politologica, sociologica, statistica, economica e quantitativa, nonché del metodo comparativo, specie nelle discipline storicopolitiche, economiche e giuspubblicistiche, che consenta un inserimento operativo e innovativo nell impiego pubblico e privato. 3. Gli sbocchi occupazionali e professionali previsti si sviluppano in diversi ambiti, quali imprese ed organizzazioni private nazionali e multinazionali, amministrazioni, enti, organizzazioni pubbliche nazionali, sovranazionali e internazionali, organizzazioni non governative e del terzo settore. Art. 4 Requisiti di ammissione e modalità di verifica 1. Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea devono essere in possesso di Diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all estero riconosciuto idoneo con le modalità di cui all Art.12 c.14 del Regolamento Didattico d Ateneo. 2. Il Corso di Laurea è ad accesso libero: è richiesto il possesso o l acquisizione di una preparazione iniziale relativa alle conoscenze nell ambito culturale generale e la conoscenza, oltre alla lingua italiana, in forma scritta ed orale, di almeno una lingua dell Unione. A tal fine è somministrato un test non selettivo finalizzato a verificare le conoscenze predette. Se la verifica non è positiva sono indicati specifici obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso. Per favorire il superamento del test sono organizzate dal Corso di Laurea attività propedeutiche e di supporto agli studenti. 3. Relativamente agli Allievi Marescialli (Esercito ed Aeronautica) le modalità di svolgimento delle prove di ammissione all Università degli Studi della Tuscia coincidono con il concorso di ammissione alla frequenza dei Corsi Allievi Marescialli; 4. Il Consiglio di Corso di Laurea, previa procedura di valutazione culturale e amministrativa della carriera pregressa con particolare attenzione alla verifica della non avvenuta obsolescenza dei 2

3 contenuti degli esami superati, stabilisce l iscrizione al corso di laurea di coloro che sono in possesso di un diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento. Art. 5 CFU per conseguimento del titolo Per conseguire la laurea è necessario acquisire 180 Crediti Formativi Universitari (CFU). Art. 6 Riconoscimento di crediti in caso di passaggio da altro corso di studio 1. Gli studenti che chiedono il passaggio da un altro Corso di Studio, di questa o di altra Università, potranno richiedere il riconoscimento dei CFU già acquisiti. 2. Il Consiglio di Corso di Laurea, in relazione alla classe di laurea di provenienza, assicura il riconoscimento dei crediti già maturati dallo studente secondo il criterio della coerenza fra gli obiettivi formativi degli insegnamenti svolti nella sede di provenienza con quelli specigfici del corso di laurea in Scineze Organizzative e Gestionali. Il mancato riconoscimento di crediti deve essere adeguatamente motivato. 3. Il riconoscimento dei CFU già acquisiti è deliberato dal Consiglio di Corso di Laurea secondo quanto disposto dagli art.12 e 22 del Regolamento didattico di Ateneo (Regolamento Didattico Ateneo.pdf). Art. 7 Riconoscimento crediti per programmi di mobilità studentesca Lo studente che intenda utilizzare programmi di mobilità studentesca dovrà fare riferimento al Regolamento di Ateneo per la mobilità (Regolamento di Ateneo per la Mobilità.pdf). Art. 8 Organizzazione della didattica 1. L'ordinamento didattico del Corso di studio è organizzato secondo il D.M.270/2004 in modo da soddisfare i requisiti della Classe L L ordinamento didattico è inserito nella banca dati dell Offerta Formativa del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ai sensi dell art.9, c. 3, del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e nel sito del Corso di laurea e costituisce parte integrante del presente Regolamento. 3. Il percorso degli studi è organizzato in semestri. 3

4 4. Gli studenti per poter iscriversi al II anno devono aver conseguito almeno 36 CFU e al III anno 72 CFU. 5. Non sono fissate specifiche propedeuticità. Art. 9 Elenco e caratteristiche degli insegnamenti L elenco degli insegnamenti con l indicazione dei SSD, della loro pertinenza alle attività di base, caratterizzanti e affini e integrative, dell articolazione in moduli, dei CFU assegnati per ogni insegnamento, della lingua di base dell insegnamento se diversa dall italiano, della ripartizione degli insegnamenti fra gli anni di durata normale del corso e le eventuali propedeuticità sono riportati nel sito istituzionale del Corso di laurea(sito). Art. 10 Tipologia delle forme didattiche 1. Il percorso formativo prevede l utilizzazione di diverse forme di insegnamento aventi differenti obiettivi specifici e distinto significato pedagogico. 2. Nel percorso sono previste: lezioni frontali, lezioni in teledidattica, attività formative finalizzate alla acquisizione di capacità professionali specifiche, che comprendono esperienze di lavoro (tirocini) presso strutture pubbliche o private di servizio o di produzione. Art. 11 Forme di verifica del profitto e di valutazione 1. Per ciascuna attività formativa è previsto un accertamento finale il cui superamento permette l acquisizione dei crediti attribuiti alla attività formativa in oggetto. 2. Gli accertamenti finali possono consistere in: - esami di profitto; - prove di idoneità. 3. Gli esami di profitto possono essere effettuati solamente nei periodi dedicati e denominati sessioni d'esame. 4. La conoscenza delle lingue straniere è verificata attraverso esami e prove di idoneità. 5. Le competenze relative a tirocini sono verificate attraverso relazioni scritte per attività svolte presso le rispettive sedi di lavoro. Art. 12 Prova finale 4

5 1. La prova finale, con un impegno di 6 CFU, consiste nella elaborazione ed eventualmente nella discussione di un breve testo, anche di impianto interdisciplinare (eventualmente supportato o corredato da materiali multimediali) dedicato a un tema concordato con il docente-relatore. Il tema dell'elaborato dovrà vertere su un argomento coerente con gli ambiti oggetto di studio del Corso di laurea. 2. La prova finale consisterà nella presentazione, discussione e argomentazione del tema trattato nell'elaborato davanti ad una Commissione, tra i cui componenti devono essere compresi il relatore della tesi. La relazione sul lavoro svolto è discussa davanti ad una Commissione nominata dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea. 3. Per il conseguimento della laurea lo studente dovrà superare con esito positivo la prova finale. 4. Il voto finale di laurea è espresso in centodecimi, con possibilità di far seguire la lode al punteggio massimo (110/110). Il punteggio minimo per superare la prova finale è di 66 punti su 110. Art. 13 Riconoscimento di crediti per tirocini Per le attività di tirocinio lo studente potrà ottenere il riconoscimento di 2 CFU. Art. 14 Piani di studio 1. I piani di studio sono quelli che verranno pubblicati annualmente sul sito istituzionale del Corso di Laurea ( 2. I piani di studio prevedono per il raggiungimento dei 180 CFU richiesti per il conseguimento della laurea anche le ulteriori attività formative: - a scelta libera dello studente (12 CFU) - conoscenza di almeno una lingua straniera ( 2 CFU) - tirocini formativi e di orientamento (2 CFU) - ulteriori conoscenze linguistiche (4 CFU) - prova finale (6 CFU) Art. 15 Tutorato 1. Sono previste ai sensi dell art.13 del Regolamento didattico di Ateneo attività di tutorato. 5

6 2. Il tutorato è rivolto all accoglienza e al sostegno degli studenti, allo scopo di diminuire il tasso di abbandoni, di ridurre il divario tra la durata legale e quella reale del corso di studio e di promuovere un attiva partecipazione alla vita universitaria in tutte le sue forme. 3. Le attività di tutorato e di orientamento costituiscono un obbligo per i docenti e rientrano nel monte ore previsto dalla normativa vigente. Art. 16 Obblighi degli studenti La frequenza alle attività formative non è obbligatoria. Art. 17 Valutazione della qualità dell organizzazione e dei risultati della didattica Il Corso di laurea attua iniziative per la valutazione e il monitoraggio delle attività didattiche con le seguenti modalità: - entro le ultime tre settimane del corso gli Allievi Marescialli dell Aeronautica Militare e dell Esercito dovranno compilare le schede di valutazione della didattica somministrate per ogni insegnamento, che vengono analizzate dal Nucleo di Valutazione. Titolo II ORGANIZZAZIONE Art. 18 Organi ed uffici del Corso di Laurea 1. Sono organi del Corso di Laurea interfacoltà: il Presidente, il Consiglio di Corso di Laurea. 2. Sono uffici del Corso di laurea l ufficio della Segreteria Didattica e l ufficio della Segreteria studenti. Art. 19 Il Presidente 1. Il Presidente del Corso di laurea convoca e presiede il Consiglio di Corso e ne rende esecutive le deliberazioni. 2. Il Presidente sovrintende al regolare svolgimento di tutte le attività didattiche, amministrative e organizzative che fanno capo alla struttura didattica capofila, esercitando ogni opportuna funzione di controllo e di vigilanza. 6

7 3. Il Presidente esercita tutte le altre competenze attribuitegli dall ordinamento universitario, dallo Statuto e dai Regolamenti. Art. 20 Il Consiglio di Corso di laurea 1. Il Consiglio di Corso è composto dai docenti di ruolo dell Università della Tuscia incardinati ai fini dei requisiti necessari di docenza nel presente Corso di Laurea ai sensi dell art.10, c.1 del Regolamento Didattico di Ateneo. 2. Possono partecipare alle adunanze del Consiglio con voto consultivo i professori incaricati di un insegnamento nei corsi di studio. 3. Il Presidente può invitare un impiegato della Segreteria Didattica alle sedute del Consiglio di Corso, al fine di coadiuvare il segretario verbalizzante. 4. Il Consiglio di Corso di laurea ha il compito di organizzare, coordinare e disciplinare l attività didattica del Corso di laurea, delibera in merito all'attribuzione di supplenze, di contratti e affidamenti assicurando il coordinamento di tutte le attività didattiche, di tutorato e di orientamento. 5. Il Consiglio svolge altresì le funzioni ad esso delegate ai sensi dell art.26 dello Statuto dai Consigli delle strutture didattiche coinvolte secondo quanto disposto dal Senato Accademico. Art. 21 L Ufficio della Segreteria Didattica 1. L Ufficio della Segreteria Didattica, organizzato e coordinato dal Presidente, è costituito dal personale tecnico-amministrativo assegnato dall Amministrazione centrale ed ha il compito di offrire supporto tecnico-informatico e amministrativo all attività del Presidente e degli altri organi del Corso di Laurea. 2. L Ufficio della Segreteria Didattica, in particolare, adempie ai seguenti compiti, in attuazione delle disposizioni del Presidente e delle delibere del Consiglio di Corso: a) provvede alla gestione delle aule delle lezioni, redigendo gli elenchi degli orari delle lezioni in relazione alle richieste dei docenti ed ottimizzando il coordinamento fra le discipline; b) provvede alla raccolta dei dati relativi alle date degli esami ed all elaborazione dei relativi elenchi; c) raccoglie le proposte dei docenti relativamente ai membri delle commissioni d esame e redige il decreto di nomina; d) provvede alla raccolta delle prenotazioni degli studenti per le prove finali e redige il decreto di nomina delle commissioni; e) predispone gli atti necessari per le sedute del Consiglio di Corso, ivi comprese le convocazioni, e ne elabora e distribuisce i verbali; 7

8 f) cura le procedure di competenza del Corso di Laurea relative ai contratti di insegnamento ai sensi del D.M. 8/7/2008 (di attuazione dell art. 1, comma 10 della legge 230/05), secondo quanto previsto dal Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento nei corsi di studio (emanato con D.R.798/09 del e modificato con D.R. n. 864/09 del ); g) raccoglie i dati necessari per l elaborazione del sito Internet istituzionale del Corso di laurea; h) cura i rapporti di pubbliche relazioni con l amministrazione centrale e con enti esterni; i) raccoglie ed inoltra i dati richiesti dal Nucleo di valutazione di Ateneo, nel rispetto delle procedure previste per le attività del Nucleo; l) svolge ogni altro compito ad esso espressamente attribuito dal Presidente e dal Consiglio di Corso di laurea. Art. 22 L Ufficio della Segreteria Studenti 1. La Segreteria studenti attua le delibere del Consiglio di Corso relative alla gestione del percorso didattico degli studenti e cura, nel rispetto delle norme vigenti e di quanto disposto dal Regolamento Didattico di Ateneo, la carriera degli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Organizzative e Gestionali. 2. La Segreteria studenti rilascia agli studenti le certificazioni, le attestazioni, le copie, gli estratti e gli altri documenti relativi alla loro carriera universitaria, secondo quanto disposto dall art. 19 del Regolamento didattico di Ateneo. 3. Il Presidente può invitare un impiegato della Segreteria studenti a riferire al Consiglio di Corso su specifici argomenti di competenza della Segreteria. Art. 23 Norme Finali 1. Per quanto non disciplinato dal presente Regolamento si rinvia allo Statuto, al Regolamento Generale di Ateneo e al Regolamento Didattico di Ateneo. La denominazione 'Corso interfacoltà' è automaticamente sostituita da 'Corso interdipartimentale' dall'inizio dell' a.a. 2011/ Le modifiche al presente Regolamento sono proposte dal Consiglio di Corso e approvate dal Senato Accademico. 3. Il presente Regolamento, previa approvazione del Senato Accademico, è emanato con decreto rettorale che indica la data di entrata in vigore. 8

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