Il punto della situazione e i lavori in sede europea. Valeria Frittelloni Servizio Rifiuti - ISPRA
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1 Il punto della situazione e i lavori in sede europea Valeria Frittelloni Servizio Rifiuti - ISPRA
2 Luglio 2012 SCREENING OF WASTE MANAGEMENT PERFORMANCE OF EU MEMBER STATES «Molti Stati membri conferiscono ancora quantità ingenti di rifiuti urbani in discarica che costituisce l'opzione peggiore di gestione dei rifiuti nonostante la disponibilità di alternative migliori e dei fondi strutturali per finanziarle.»
3 Luglio 2012 SCREENING OF WASTE MANAGEMENT PERFORMANCE OF EU MEMBER STATES Gli Stati membri che presentano i maggiori deficit di attuazione sono: Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Romania e Slovacchia, con carenze quali politiche deboli o inesistenti di prevenzione dei rifiuti, assenza di incentivi alle alternative al conferimento in discarica e inadeguatezza delle infrastrutture per il trattamento dei rifiuti.
4 The EU Resource Efficiency Roadmap (COM (2011) 571 final) del 20 settembre 2011 entro il 2020 i rifiuti dovranno essere gestiti come una risorsa Piena attuazione della normativa europea Eliminare l esportazione illegale dei rifiuti Ridurre la produzione pro capite di rifiuti Rendere il riciclaggio e il recupero un opzione economicamente attraente Limitare il recupero di energia ai rifiuti non riciclabili Eliminare lo smaltimento in discarica
5 Communication on Management of Biowaste in the EU (2010(235)final) ridurre a zero il più velocemente possibile lo smaltimento in discarica dei rifiuti biodegradabili non trattati
6 Le azioni individuate dalla Commissione la Commissione ha deciso che la revisione degli obiettivi previsti nella direttiva discariche dovrà essere effettuata contemporaneamente alla revisione degli obiettivi previsti dalla direttiva quadro sui rifiuti. A tal fine la Commissione ha già incaricato un soggetto qualificato per effettuare uno studio che prevedrà la consultazione delle parti nel 2013 e degli Stati Membri all inizio del 2014 per arrivare a definire i nuovi obiettivi entro lo stesso anno
7 Le azioni individuate dalla Commissione La consultazione verterà sui seguenti punti: possibilità di introdurre un divieto per lo smaltimento in discarica di alcuni specifici flussi di rifiuti; possibilità di introdurre nuovi obiettivi di riciclaggio per ulteriori frazioni merceologiche; possibilità di prevedere obiettivi più spinti per le plastiche allo scopo di eliminare la possibilità di smaltimento in discarica di questa frazione merceologica.
8 La Commissione ha istituito due WG presso il TAC direttiva discariche WG1 sulla captazione del gas di discarica costituito al fine di predisporre una bozza di modifica dell allegato 1 alla direttiva ha finalizzato la propria attività alla elaborazione di un documento orientativo per gli SM la necessità di una interpretazione univoca della definizione di trascurabile produzione di biogas che dovrebbe far scattare l obbligo di dotare l impianto di un sistema di captazione produrre un documento definitivo per la prossima riunione del TAC
9 La Commissione ha istituito due WG presso il TAC direttiva discariche WG 2 sui rifiuti monolitici con lo scopo di predisporre una metodica per il test di cessione Definizione di rifiuto monolitico: è un rifiuto che ha dimensioni certe e proprietà fisico-meccaniche che ne assicurano l integrità oltre un certo periodo di tempo (da definire) nello scenario considerato Il WG ha ritenuto importante differenziare tra i rifiuti monolitici veri e propri e quelli derivanti da un trattamento di solidificazione/stabilizzazione in quanto dovranno essere gestiti in modo diverso anche rispetto ai valori limite di accettabilità in discarica.
10 WG2- Criteri tecnici e fisici per definire I rifiuti monolitici Permeabilità (proposta m/s) Resistenza alla compressione non confinata (prima e dopo il contatto con acqua) proposta - 1 MPa (28 giorni) Capacità portante (non necessaria coperta dalla compressione non confinata) Perdita di peso per dissoluzione (proposta 10 %) Ciclo di gelo/ disgelo (parametro non rilevante per molti SM)
11 WG2- Criteri tecnici e fisici per definire I rifiuti monolitici Contenuto di sostanza organica (TOC) - per limitare I processi di degradazione in discussione Dimensioni minime (determinate in una fase successiva in relazione allo scenario discarica assunto)- in discussione Sensibilità alle conseguenze dell invecchiamento e degli agenti atmosferici - in discussione
12 PRINCIPALI NOVITÀ NELLA NORMATIVA UE Rettifica della decisione n. 2003/33/CE del Consiglio, del 19 dicembre 2002, che stabilisce criteri e procedure per l ammissione dei rifiuti nelle discariche ai sensi dell articolo 16 e dell allegato II della direttiva 1999/31/CE (Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 238/18 del 4 settembre 2012) Direttiva 2011/97/UE del Consiglio che modifica la direttiva 1999/31/CE per quanto riguarda I criteri specifici di stoccaggio del mercurio metallico considerato rifiuto.
13 Direttiva 2011/97/UE I criteri e le procedure per l ammissione dei rifiuti nelle discariche ai del regolamento (CE) n. 1102/2008 (art. 3 paragrafo 1) si applicano agli impianti per lo stoccaggio del mercurio metallico per più di un anno Al fine di definire requisiti validi e fondati per lo stoccaggio permanente sono necessarie supplementari valutazioni del comportamento a lungo termine del mercurio metallico in caso di deposito sotterraneo rappresentano le migliori tecniche disponibili per lo stoccaggio sicuro del mercurio metallico per un periodo massimo di 5 anni Gli SM devono recepire la direttiva entro il 15 marzo 2013
14 Direttiva 2011/97/UE Gli allegati I, II e III della direttiva 1999/31/CE sono modificati Stoccaggio temporaneomodalità) allegato I (requisiti e Requisiti specifici per il mercurio metallico allegatoii (serbatoi, procedure di ammissione, certificato) Controllo ispezione e gestione delle emergenze allegato III
15 Il punto della situazione in Italia E stato predisposto un decreto di modifica del DM 27 settembre 2010 sui criteri di ammissibilità con lo scopo di: Rispondere ai rilevi della Commissione europea sulla non perfetta conformità Correggere alcuni errori Chiarire la procedura per il campionamento dei rifiuti biodegradabili Dare indicazioni sulla caratterizzazione dei rifiuti con ph cosiddetti estremi per l attribuzione delle caratteristiche di pericolo irritante (H4) e corrosivo (H8), in alternativa al sistema convenzionale di calcolo di cui alla direttiva 1999/45/CE
16 Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice fra i rifiuti ammessi in discarica per rifiuti inerti senza preventiva caratterizzazione manca la valutazione della capacità di neutralizzazione degli acidi per i rifiuti granulari; manca la definizione di criteri per garantire l adeguata stabilità fisica per i rifiuti pericolosi stabili e non reattivi smaltiti in discariche per rifiuti non pericolosi
17 Problematiche aperte Piena attuazione della normativa europea Autorizzazione delle sottocategorie di discarica ai sensi dell art. 7 DM 27 settembre 2010 Autorizzazione in deroga ai sensi dell art. 10 del DM 27 settembre 2010 Definizione dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi
18 Grazie per l attenzione!
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice
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