Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014

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1 Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014

2 Gli interventi di ripristino vegetazionale rappresentano la fase conclusiva dei lavori di sistemazione idraulico-forestale di versante adottati per innescare una dinamica colonizzazione della vegetazione su suoli che per dissesto ne sono privi.

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4 FRANA SUL MONTE STOCHER 4 anni dopo i lavori

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6 Nei dissesti di versante quasi sempre prima di poter eseguire le opere di rivegetazione è necessaria l esecuzione di opere preparatorie spesso tra loro collegate Opere di Opere di modellamento drenagg Regimazione idraulica io

7 Opere di consolidamento

8 ripristino vegetazionale intensivo

9 Ripristino vegetazionale di copertura

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13 Fascinate vive

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15 sistema combinato

16 Drenaggi realizzati con fascinate morte e tubi di raccolta acqua

17 Talee di Salix alba nelle palificate a sostegno dei drenaggi dopo 2 mesi di vegetazione

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20 Palificate vive

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27 FRANA DI CIMEGO

28 FRANA DI CIMEGO a lavori appena ultimati

29 dopo 8 anni dall ultimazione di lavori

30 dopo 20 anni dall ultimazione di lavori

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32 Lavori di costruzione di palificate semplici e stecconate

33 Roverè della Luna Novembre 2000 Venute d acqua e collasso di porzioni di detrito per sifonamento

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36 Roverè della Luna febbraio 2001

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38 Roverè della Luna giugno 2001

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40 Roverè della Luna autunno 2001

41 Roverè della Luna autunno 2002

42 Roverè della luna giugno 2014

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44 Nell ambito dei lavori di sistemazione idraulico forestale, al termine degli interventi preparatori che nella sequenza completa prevedono: - MODELLAMENTO MECCANICO - OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA - OPERE DI CONSOLIDAMENTO IN LEGMAME -OPERE DI RIVEGETAZIONE CONSOLIDANTE è sempre previsto il: -RIPRISTINO DELLA COPERTURA ERBACEA

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47 Operando in ambiente montano, e comunque in un contesto non urbano, dove molteplici possono essere i fattori limitanti come l aridità del suolo, l erosione eolica, le basse temperature notturne, le pendenze elevate, la brevità del periodo vegetativo ecc., il successo di un inerbimento è spesso molto condizionato dalla capacità di ottenere subito condizioni che riescano ad attenuare tali aspetti, creando i presupposti per una pronta germinazione o, in alternativa, per la protezione del seme fino a che non sopraggiungano condizioni climatiche favorevoli.

48 Tali condizioni si ottengono con la distribuzione di uno strato protettivo vegetale di fieno o di erba verde, eseguendo, cioè, una semina pacciamata. In funzione del tipo di materiale usato e delle finalità si dovrà valutare l opportunità di integrare il seme contenuto nella pacciamatura con altro seme proveniente preferibilmente da seed strepper

49 La semina pacciamata garantisce protezione del seme fino a che non sopraggiungano condizioni climatiche favorevoli.

50 Questa pratica ha come primo effetto la creazione di uno strato di aria umida in prossimità del suolo, attenua il surriscaldamento della superficie nelle ore più calde del giorno e contrasta il disseccamento del terreno da parte del vento. In questo modo si creano condizioni favorevoli ad una più costante attività biologica delle piante negli stadi particolarmente sensibili della germinazione del seme e dell insediamento delle plantule. La distribuzione sul terreno seminato di uno strato omogeneo di fieno nella misura di g / mq fa si che, in poco più di un mese, si riesca ad ottenere una crescita che, in condizioni ottimali, si otterrebbe in una intera stagione vegetativa.

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52 Oltre all effetto sul microclima, la pacciamatura esercita anche un importante funzione fisica di protezione del suolo dall erosione causata dall energia cinetica trasmessa dalla pioggia battente. L umidità trattenuta dallo strato di pacciamatura viene ceduta gradualmente andando ad integrare quella presente nel suolo che si forma per condensazione, creando così un ulteriore stimolo alla crescita

53 Utilizzo materiale vegetativo erbaceo proveniente da ecotipi nativi Vi è comunque anche un altro fattore che si considera di non minore importanza ed è l apporto di sementi di ecotipi nativi che si ottiene quando, come pacciamatura, si utilizza erba verde o fieno proveniente da praterie naturali con caratteristiche ambientali analoghe a quelle del luogo di utilizzo.

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55 Grazie anche ad una consolidata collaborazione con la Facoltà di Agraria dell Università di Padova sono state sperimentate con successo modalità di inerbimento con l impiego esclusivo del seme di specie ed ecotipi nativi contenuto nella pacciamatura e, quando se ne disponeva, integrato con la semina di quello raccolto mediante seed strepper

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60 Sito a quota m

61 Sito a quota m

62 Sito a quota m

63 Sito a quota m

64 Sito a quota m

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69 Utilizzo materiale vegetativo erbaceo proveniente da ecotipi nativi

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82 Abruzzo, Onna, aprile 2009

83 Onna giugno 2009

84 Onna settembre 2009

85 Onna, settembre 2009

86 Onna novembre 2009

87 Onna settembre 2010

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92 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

93 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

94 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

95 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

96 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

97 Verde stradale Rotatorie Variante Riva

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99 . merci beaucoup pour votre attention

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