Contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro Luglio 2004

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1 31 Agosto Contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro Luglio Alla fine di luglio i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per le parti che regolano il trattamento economico, riguardavano, con riferimento alla struttura occupazionale rilevata in occasione del ribasamento degli indici (dicembre 2000=100), 8,4 milioni di lavoratori dipendenti. A questo numero corrisponde una quota pari al 64,1 per cento del monte retributivo contrattuale osservato. Nel mese di luglio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie dei lavoratori dipendenti, con base dicembre 2000=100, è risultato pari a 109,9 con una variazione di più 0,6 per cento rispetto al mese precedente e con un incremento del 3,2 per cento rispetto a luglio. L'aumento registrato nel periodo gennaio-luglio, relativamente al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,8 per cento 1. Tabella 1. Indici generali delle retribuzioni contrattuali (base dicembre 2000=100). Luglio INDICI VARIAZIONI % Luglio Lug. Lug. Gen.- Lug. Giu. Lug. Gen.- Lug. Retribuzioni orarie 109,9 0,6 3,2 2,8 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale l'istat diffonde un calendario annuale dei comunicati stampa tramite il sito intemet dell'istituto e il sito SDDS ( L'ufficio della comunicazione fornisce, su richiesta, il calendario a stampa. Ufficio della comunicazione tel Centro di informazione statistica Tel Informazioni e chiarimenti: Statistiche congiunturali sull'occupazione e sui redditi Roma, Via Tuscolana Angela Golino tel Retribuzioni per dipendente 109,9 0,6 3,2 2,9 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 Indice generale delle retribuzioni Indice generale delle retribuzioni contrattuali orarie contrattuali orarie variazioni congiunturali percentuali variazioni tendenziali percentuali 3,5 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 2,1 1,9 1,7 1,5 L A S O N D G F M A M G L (da luglio a luglio ) (da luglio 2002 a luglio ) Indici mensili M edie annue LA SONDG FMAMG LA SONDGFMAMGL Prossimo comunicato: 22 Settembre 1 Per informazioni sulla dinamica congiunturale delle retribuzioni di fatto, si veda il comunicato Retribuzioni, oneri sociali e costo del lavoro I trimestre del 28 giugno sul sito per quelle relative all andamento dei prezzi al consumo si veda, sul medesimo sito, il comunicato Indici dei prezzi al consumo del 12 agosto.

2 Analisi per settore di attività economica Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali L'aumento congiunturale delle retribuzioni contrattuali rilevato nel mese di luglio incorpora gli effetti economici determinati dagli aumenti tabellari previsti da alcuni contratti vigenti, dall introduzione dell elemento retributivo individuale per i dipendenti delle poste e dall'entrata in vigore di cinque nuovi accordi. I primi includono i miglioramenti programmati per i dipendenti regolati dai seguenti contratti: editoria giornali, energia elettrica, attività ferroviarie, telecomunicazioni, pulizie locali, lavanderia e tintoria. Tra i contratti recepiti a luglio, quattro danno luogo a contestuali miglioramenti economici: quello dei dipendenti delle imprese minerarie, delle industrie del legno e prodotti in legno, del commercio (che si applica anche ai dipendenti delle imprese che erogano servizi al mercato) e delle agenzie fiscali. Per il rimanente contratto recepito a luglio, che riguarda i dipendenti delle radio e televisioni private, i miglioramenti retributivi scatteranno invece da settembre. L'indice delle retribuzioni orarie contrattuali per l'intera economia, proiettato per l anno in corso in base alle sole applicazioni previste dai contratti in vigore alla fine di luglio, registrerebbe un incremento del 2,8 per cento. Di tale aumento complessivo, più della metà (1,7 punti percentuali) sarebbe determinato dai miglioramenti previsti per l'anno, mentre la parte restante (1,1 punti percentuali) deriva dalla dinamica registrata nell'anno. Tabella 2. Contratti nazionali in vigore e in attesa di rinnovo alla fine di luglio e accordi recepiti nel in ciascun ramo e settore di attività economica (base dicembre 2000=100). Valori percentuali Rami e settori di attività economica Contratti osservati (a) Contratti in vigore (b) Totale Rinnovati nel Contratti in attesa di rinnovo (b) Agricoltura 3,1 100,0 5,1 0,0 Industria 36,5 98,5 39,6 1,5 Industria in senso stretto 31,8 98,2 30,6 1,8 Edilizia 4,7 100,0 100,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 35,2 71,2 48,6 28,8 Commercio, pubblici esercizi, alberghi 12,7 100,0 77,2 0,0 Trasporti, comunicazioni e attività connesse 8,2 48,5 15,2 51,5 Credito e assicurazioni 5,3 12,9 10,1 87,1 Servizi privati 8,9 85,6 61,6 14,4 Attività della pubblica amministrazione (c) 25,3 0,0 37,7 100,0 Totale economia 100,0 64,1 41,2 35,9 (a) (b) (c) La distribuzione individua i pesi che vengono utilizzati per il calcolo degli indici delle retribuzioni contrattuali. Essi sono determinati dai monti retributivi contrattuali (retribuzione media per numero di occupati dipendenti) di ciascun comparto rispetto al totale, riferiti al mese di dicembre 2000 assunto come valore di base e posto uguale a 100. Incidenze percentuali dei contratti rispetto ai settori di appartenenza in termini di monte retributivo contrattuale. Per l'agricoltura, modificando le indicazioni presenti nei precedenti comunicati stampa, si fa riferimento alle scadenze normative quadriennali valevoli a livello nazionale. La quota di contratti in vigore nel comparto della pubblica amministrazione riportata in tabella resta pari a zero nonostante il rinnovo di numerosi accordi (corrispondenti a una quota del monte retributivo del 37,7 per cento sul totale della pubblica amministrazione) che, pur siglati nel, sono contestualmente già scaduti riferendosi al biennio

3 Analisi dei contratti a luglio Alla fine di luglio la quota di contratti nazionali vigenti in termini di monte retributivo, relativa all'intera economia risulta pari al 64,1 per cento e corrisponde a 46 accordi che regolano, come già segnalato, il trattamento economico di circa 8,4 milioni di dipendenti. Tale quota sottende situazioni molto differenziate a livello settoriale: quote di copertura totale si osservano infatti, oltre che nell agricoltura e nell edilizia anche nell aggregato commercio, pubblici esercizi, alberghi in virtù del rinnovo del contratto del commercio. Gradi elevati di copertura contrattuale, rispettivamente pari a 98,2 e 85,6 per cento, si registrano nell'industria in senso stretto e nei servizi privati; per quest ultimo settore l aumento registrato a luglio si deve all accoglimento dell'accordo per i lavoratori delle imprese di servizi al mercato che adottano il contratto del commercio. Di contro, negli altri settori dei servizi la quota dei contratti in vigore è marcatamente inferiore, essendo pari al 48,5 per cento nei trasporti comunicazioni e attività connesse e al 12,9 per cento nel credito e assicurazioni. Infine nelle attività della pubblica amministrazione la totalità dei dipendenti è in attesa del rinnovo del contratto. Al termine del mese di luglio, risultano in attesa di rinnovo 30 accordi collettivi nazionali, i quali rappresentano il 35,9 per cento del monte retributivo contrattuale e sono relativi a 3,9 milioni di lavoratori dipendenti. Il 6 luglio è stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto per i poco più di 1000 dipendenti delle aziende del settore minerario, scaduto il 31 marzo. L'accordo prevede aumenti tabellari in tre rate: la prima a decorrere da luglio, mentre le altre due saranno erogate a gennaio e aprile Il recepimento di tale accordo determina un aumento medio mensile delle retribuzioni (compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive) di circa 45 euro, con una variazione dell indice orario di contratto del 3,4 per cento che si riduce allo 0,3 per cento nell aggregato più ampio dell estrazione minerali, nel quale è compreso il contratto (Tabella 3). A copertura del periodo di vacanza contrattuale aprile-giugno, viene attribuito un importo una tantum differenziato per livello di inquadramento da corrispondersi rispettivamente con la retribuzione di luglio e dicembre. Come è noto, gli importi una tantum concorrono al calcolo della retribuzione annua di competenza, senza incidere sul calcolo dell indice delle retribuzioni contrattuali (cfr. avvertenze in appendice). In questo mese l importo medio pagato è pari a circa 80 euro, mentre la successiva rata sarà mediamente pari a 40 euro. Tra le novità inserite nel contratto, di particolare rilievo l aumento dei giorni di ferie a seconda dell anzianità di servizio del lavoratore e l aumento dell indennità di sottosuolo. Entrambi gli istituti contrattuali troveranno applicazione dal mese di agosto. L accordo per i dipendenti delle industrie del legno (circa 250 mila, a cui corrisponde un monte retributivo di poco inferiore all 1,7 per cento del totale), siglato il 21 luglio, è relativo sia al quadriennio normativo, con decorrenza luglio -dicembre 2007, sia al primo biennio economico (luglio -dicembre 2005). Il contratto prevede tre tranche di aumenti retributivi: luglio, gennaio e luglio Quella di luglio (al netto dell'indennità di vacanza contrattuale precedentemente erogata e comprensiva dei riflessi sulle mensilità aggiuntive) è mediamente pari a 32 euro, a cui corrisponde una crescita congiunturale del relativo indice delle retribuzioni orarie del 2,4 per cento. Le successive rate sono rispettivamente pari a circa 28 e 15 euro. Per i sei mesi di vacanza contrattuale gennaio-giugno il contratto ha stabilito il pagamento di un importo una tantum, non differenziato per livello, di 200 euro: la metà è stata erogata con le 3

4 competenze di luglio, mentre la restante parte sarà pagata con la retribuzione di settembre. La variazione congiunturale che si osserva nell indice delle retribuzioni contrattuali nella branca carta, editoria e grafica, pari a più 0,2 per cento, deriva dall applicazione della terza e ultima rata di miglioramenti retributivi per i circa 25 mila dipendenti regolati dal contratto editoria giornali, la cui retribuzione è aumentata mediamente di 29 euro, compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive. Anche le retribuzioni dei poco più di 82 mila dipendenti dell industria elettrica aumentano a luglio a seguito del pagamento della seconda tranche (di tre) di miglioramenti retributivi previsti dal contratto in vigore. L incremento in media pari a 38 euro compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive, determina una variazione dell indice orario di contratto dell 1,7 per cento, mentre è dell 1,1 per cento l incremento nella branca energia elettrica, gas e acqua che lo comprende. Per quanto riguarda l'edilizia, l'aggiornamento di alcune indennità (elemento economico territoriale, mensa e trasporto) nelle province di Udine, Padova, Messina, Cuneo e Vercelli determina un incremento congiunturale dell'indice delle retribuzioni orarie di contratto dello 0,1 per cento. L elemento di maggior rilievo tra le novità osservate a luglio è la ratifica del nuovo accordo del commercio, la cui valenza normativa decorre da gennaio e avrà termine a dicembre 2006 ed è relativo sia al primo biennio economico (- ), sia al secondo (-2005). L'intesa si applica anche ai dipendenti di aziende che erogano servizi al mercato (ad es. servizi di informatica, telematica, pubblicità, ricerche di mercato, ecc.) e regola il trattamento economico di quasi 1,9 milioni di dipendenti; in particolare, si tratta di poco meno di 1,3 milioni di persone nel commercio e di circa 560 mila nei servizi al mercato ai quali corrisponde una quota del monte retributivo totale rispettivamente pari al 9,8 e al 4,4 per cento del totale. Relativamente agli aumenti retributivi l'accordo prevede incrementi tabellari, oltre che a luglio, anche a dicembre, luglio 2005 e settembre Con riferimento alla figura rappresentativa del contratto, che corrisponde al lavoratore inquadrato al IV livello, tali incrementi tabellari sono pari rispettivamente a 35 e 37 euro per l anno, 23 euro a luglio 2005 e 30 euro a settembre In particolare, in ragione dell approssimarsi della scadenza del primo biennio economico, le ultime due tranche di aumenti previste sono relative al biennio successivo ( ), per il quale l accordo anticipa la definizione dei relativi aumenti retributivi sulla base di un tasso d inflazione stimato al 2,0 per cento per gli anni 2005 e Entro il 31 marzo 2005, inoltre, si procederà alla verifica dell andamento dell inflazione reale registrato nel ; in caso di scostamento superiore allo 0,25 per cento rispetto al tasso d inflazione sopra indicato, sarà convocato un incontro al fine di individuare i correttivi da apportare al contratto con riferimento al secondo biennio ( ). L applicazione del contratto per il mese di luglio determina un incremento congiunturale dell indice delle retribuzioni orarie del relativo contratto del 3,0 per cento. A copertura dei diciotto mesi di vacanza contrattuale (gennaio -giugno ), il contratto stabilisce inoltre l erogazione di un importo una tantum parametrato per livello, il cui valore per il IV livello (preso a riferimento come media) è di 400 euro, di cui 250 erogati con la retribuzione di luglio e i restanti 150 euro con quella di gennaio

5 La variazione congiunturale dell indice delle retribuzioni orarie che si osserva a luglio nella branca trasporti, pari a più 0,5 per cento trae origine dall ultima rata di aumenti tabellari per i dipendenti regolati dal contratto di settore delle attività ferroviarie; l incremento medio mensile è mediamente pari a 41 euro (compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive), a cui corrisponde una variazione dell indice di contratto del 2,0 per cento. Come anticipato, a luglio i circa 172 mila dipendenti delle poste hanno beneficiato dell introduzione di un nuovo istituto contrattuale denominato ERI (Elemento di Retributivo Individuale), il cui valore medio è di circa 39 euro; l aumento congiunturale del relativo indice di contratto che ne consegue è pari al 2,1 per cento. Sempre in questo mese si registra la corresponsione della seconda tranche di aumenti retributivi per i 122 mila dipendenti regolati dal contratto delle telecomunicazioni: l'aumento medio mensile è poco meno di 48 euro, a cui corrisponde una variazione congiunturale del relativo indice orario di contratto del 2,7 per cento. A seguito dell introduzione dell ERI nel contratto delle poste e dell aumento retributivo in quello delle telecomunicazioni, l indice orario della branca poste e telecomunicazioni (che li comprende entrambi) aumenta rispetto al mese precedente del 2,3 per cento. La variazione congiunturale dell indice delle retribuzioni contrattuali che si osserva nella branca servizi alle imprese, pari al più 2,6 per cento, è l effetto congiunto di miglioramenti economici che riguardano più contratti. In questo mese si osserva, infatti, sia l applicazione del nuovo contratto del commercio per i dipendenti delle imprese dei servizi al mercato, sia i miglioramenti retributivi derivanti dal pagamento della seconda rata di aumenti tabellari per i dipendenti delle imprese che effettuano pulizie locali (circa 217 mila), come pure di quelle che applicano il contratto lavanderie e tintorie (poco più di 25 mila). Più in dettaglio, l aumento dell indice orario che deriva dall applicazione del contratto del commercio nell aggregato servizi al mercato è pari al 2,9 per cento, mentre quella relativa al contratto pulizie locali (in media gli aumenti tabellari sono di circa 27 euro) è pari al 2,6 per cento. Gli incrementi retributivi per il contratto lavanderia e tintoria (circa 41 euro) determinano, invece, una variazione del relativo indice orario di contratto pari al 2,9 per cento. Nel settore delle attività della pubblica amministrazione si osserva il recepimento del nuovo accordo per il comparto delle agenzie fiscali (pubblicato sulla G. U. n. 119 del 2 luglio ). L accordo per i circa 62 mila dipendenti è il primo rinnovo da quando sono stati scorporati dal contratto dei ministeri, in attuazione alle disposizione dell'aran per la definizione dei comparti di contrattazione (G. U. del 30 dicembre 2002). Esso si riferisce al quadriennio normativo e al primo biennio economico 2002-; pertanto l'accordo, sebbene rinnovato, continua ad essere annoverato tra quelli scaduti per il biennio economico In conseguenza dell'applicazione del nuovo contratto, che prevede incrementi delle tabelle stipendiali e dell'indennità di agenzia (ex indennità di amministrazione), si registra un aumento medio della retribuzione, compresi i ratei, di poco superiore a Come è noto, gli arretrati concorrono al calcolo della retribuzione annua di competenza, senza incidere sul calcolo dell indice delle retribuzioni contrattuali (cfr. avvertenze in appendice). Al pari degli arretrati, anche gli importi una tantum vengono conteggiati soltanto ai fini del calcolo della retribuzione annua di competenza. L accordo per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato pubblicato nel supplemento n. 109 alla GU del 15 giugno ; quello per il corpo nazionale di vigili del fuoco nel supplemento n. 111 alla GU sempre del 15 giugno. 5

6 103 euro, a cui corrisponde un incremento congiunturale del relativo indice di contratto pari al 5,9 per cento. Inoltre, poiché gli aumenti decorrono da gennaio 2002 e da gennaio, è stato corrisposto a titolo di arretrati un importo medio pari a euro. Ulteriori informazioni Confronti settoriali delle variazioni tendenziali Come anticipato, nel mese di luglio è stato recepito anche l accordo per i dipendenti delle radio e televisioni private, che produrrà effetti economici a partire da agosto : la descrizione analitica verrà effettuata con il prossimo comunicato stampa mentre qui se ne anticipano le principali caratteristiche. Il contratto si riferisce al secondo biennio economico e interessa i quasi 12 mila dipendenti del settore radio e televisioni private. L accordo prevede aumenti tabellari distinti per i dipendenti delle radio e per quelli delle TV private, a decorrere da agosto e da gennaio Inoltre, a copertura del periodo di vacanza contrattuale è previsto il pagamento a settembre di un importo una tantum. Si segnala poi a luglio il pagamento di un importo una tantum (che, come già sottolineato più volte, resta escluso dal calcolo dei numeri indice delle retribuzioni contrattuali), per i dipendenti delle industrie pelli e cuoio che beneficiano, a copertura dei mesi aprile-maggio, di un importo differenziato per livello il cui valore medio è di circa 74 euro. Inoltre, a partire da luglio si registrano gli aumenti retributivi derivanti dall applicazione della normativa che regola il trattamento di alcune figure dirigenziali della pubblica amministrazione. Tali aumenti non producono riflessi sugli indici delle retribuzioni, in quanto la metodologia dell indagine, innovata in occasione del ribasamento (cfr. la nota informativa I numeri indice delle retribuzioni contrattuali: le nuove serie in base dicembre 2000 = 100 pubblicata il 29 aprile ) ha escluso dal campo di osservazione i dirigenti della pubblica amministrazione, al fine di migliorarne la comparabilità con il settore privato. Si tratta in particolare dell applicazione del DPR del 14 maggio (pubblicato sulla G. U. n. 161 del 12 luglio ), che ha ratificato l'aggiornamento del trattamento economico del personale dirigente non contrattualizzato dello Stato. Relativamente a tale personale (più di 63 mila unità, di cui circa 50 mila professori e ricercatori universitari), è stato stabilito un aumento dell 1,38 per cento degli importi relativi a tutte le voci retributive a partire da gennaio. Tale aumento percentuale è pari, come specificato nel suddetto DPR, al tasso di variazione annuo registrato dalla media delle retribuzioni contrattuali dei restanti dipendenti della pubblica amministrazione nel. L'aumento retributivo viene corrisposto a partire dal mese di luglio ed è mediamente pari a 55 euro per i docenti universitari e a circa 65 euro per le altre figure professionali (appartenenti ai comparti della difesa e delle forze di polizia a ordinamento militare e civile). Gli importi arretrati (cfr. Note informative e Glossario in appendice), relativi ai primi sei mesi dell'anno sono in media pari a: 305 euro per i docenti universitari; 352 euro per i dirigenti non contrattualizzati della difesa; 370 euro per quelli delle forze di polizia a ordinamento militare e civile. A luglio si riscontrano aumenti tendenziali delle retribuzioni contrattuali orarie (Tabella 3) superiori alla media (pari al 3,2 per cento) nei seguenti settori: assicurazioni (9,7 per cento); poste e telecomunicazioni (7,3 per cento); edilizia (5,2 per cento); trasporti (4,4 per cento), attività della pubblica amministrazione (4,3 per cento) e gomma e plastica (3,3 per cento). Incrementi nulli si registrano per il settore attività radiotelevisive, mentre aumenti contenuti si osservano per i settori: attività connesse ai trasporti (0,1 per cento); agricoltura (0,2 per cento), credito (1,2 per cento) e metalmeccanica (1,7 per cento). 6

7 Tabella 3. Indici delle retribuzioni contrattuali (base dicembre 2000=100) e variazioni percentuali per settore e branca di attività economica. Luglio Settori e branche di attività economica Indici delle retribuzioni orarie Variazioni Indici percentuali Luglio Lug.04 Lug.04 Giu.04 Lug.03 Indici delle retribuzioni per dipendente Variazioni Indici percentuali Luglio Lug.04 Lug.04 Giu.04 Lug.03 Agricoltura 105,5 0,0 0,2 105,5 0,0 0,2 Industria 110,5 0,2 2,6 110,5 0,2 2,6 Industria in senso stretto 110,4 0,2 2,3 110,4 0,2 2,3 Estrazione minerali 107,3 0,3 2,0 107,2 0,3 1,9 Attività manifatturiere 110,5 0,1 2,2 110,5 0,2 2,2 Alimentari, bevande e tabacco 111,0 0,0 2,9 111,0 0,0 2,9 Tessili, abbigliamento e lavorazione pelli 110,7 0,0 3,0 110,7 0,0 3,0 Legno e prodotti in legno 110,4 2,4 2,9 110,4 2,4 2,9 Carta, editoria e grafica 109,5 0,2 1,8 109,5 0,2 1,8 Energia e petroli 106,8 0,0 1,9 106,8 0,0 1,9 Chimiche 109,7 0,0 2,7 109,7 0,0 2,7 Gomma e plastiche 110,4 0,0 3,3 110,4 0,0 3,3 Lavorazione minerali non metalliferi 108,6 0,0 2,5 108,5 0,0 2,5 Metalmeccaniche 110,9 0,0 1,7 110,9 0,0 1,7 Energia elettrica, gas, acqua 107,4 1,1 3,2 107,5 1,1 3,2 Edilizia 111,6 0,1 5,2 111,6 0,1 5,2 Servizi destinabili alla vendita 108,9 1,6 3,1 108,9 1,6 3,2 Commercio, pubblici esercizi, alberghi 109,2 2,3 2,9 109,2 2,3 2,9 Commercio 109,5 3,0 3,0 109,5 3,0 3,0 Pubblici esercizi e alberghi 108,1 0,0 2,5 108,1 0,0 2,5 Trasporti, comunicazioni e attività connesse 109,1 1,0 4,6 109,0 1,0 4,6 Trasporti e comunicazioni 109,4 1,2 5,5 109,4 1,2 5,5 Trasporti 108,7 0,5 4,4 108,7 0,5 4,4 Poste e telecomunicazioni 110,6 2,3 7,3 110,6 2,3 7,3 Attività connesse ai trasporti 107,4 0,0 0,1 106,6 0,0 0,0 Credito e assicurazioni 107,1 0,0 2,1 107,1 0,0 2,1 Credito 106,6 0,0 1,2 106,6 0,0 1,2 Assicurazioni 111,5 0,0 9,7 111,5 0,0 9,7 Servizi privati alle imprese e alle famiglie 109,4 2,0 2,9 109,3 1,9 2,8 Servizi alle imprese 109,8 2,6 3,1 109,8 2,6 3,1 Servizi alle famiglie 108,2 0,0 2,2 108,1 0,0 2,1 Attività radiotelevisive 106,8 0,0 0,0 106,8 0,0 0,0 Attività della pubblica amministrazione 110,8 0,1 4,3 110,8 0,1 4,3 Indice generale 109,9 0,6 3,2 109,9 0,6 3,2 7

8 La situazione contrattuale e gli aumenti programmati Valutando prospetticamente la quota dei contratti in vigore, nei prossimi sei mesi, ove non intervenissero rinnovi, si assisterebbe ad una situazione pressoché stazionaria fino a dicembre (63,7 per cento ad agosto e 63,5 per cento a dicembre), che subirebbe poi una riduzione apprezzabile da gennaio 2005, attestandosi ad una valore pari al 44,2 per cento, a causa della simultanea scadenza a fine di numerosi contratti. Alla fine di tale periodo il peso dei contratti scaduti da oltre tre mesi risulterebbe pari al 36,5 per cento; tale incidenza, alla fine di luglio, risulta di poco inferiore e pari al 35,4 per cento. Il passaggio al nuovo anno non ha effetti per tutti i settori, ma solo per l industria in senso stretto, i trasporti comunicazioni e attività connesse e i servizi privati. Per essi, da valori iniziali pari rispettivamente a 97,2, 48,5 e 85,6 per cento si passerebbe a gennaio 2005 a 50,2, 0,2 e 78,5 per cento. Negli altri settori l incidenza resterebbe invariata per tutto il periodo, ma con livelli fortemente differenziati: 100 per cento nell agricoltura, nell edilizia e nel commercio, alberghi e pubblici esercizi; 12,9 per cento nel credito e assicurazioni e nulla nella pubblica amministrazione. Questa informazione è essenziale ai fini della valutazione dell evoluzione tendenziale delle retribuzioni contrattuali prevista per i prossimi sei mesi, la cui dinamica, com'è noto, è quantificata sulla base degli aumenti programmati dai contratti vigenti alla fine di luglio In assenza di rinnovo dei contratti scaduti, nel semestre agosto -gennaio 2005 il tasso di crescita tendenziale dell'indice generale passerebbe dal 2,6 per cento di inizio periodo al 3,2 per cento di gennaio Gli indici relativi ai vari settori di attività economica mostrerebbero dinamiche diversificate. Nell agricoltura il tasso di variazione tendenziale resterebbe costantemente pari allo 0,2 per cento fino a dicembre, mentre a gennaio 2005 la crescita sarebbe pari allo 0,3 per cento; nel settore dell'industria in senso stretto la dinamica subirebbe una risalita da ottobre, più modesta nei primi mesi e successivamente più marcata, in virtù degli aumenti stabiliti dai contratti per i mesi di dicembre e gennaio 2005 (dal 2,3 a agosto al 3,6 per cento a fine periodo). Nell'edilizia si registrerebbe una sostanziale stabilità dell aumento tendenziale fino a dicembre e una marcata decelerazione a gennaio 2005 (dal 5,2 per cento a agosto al 4,0 per cento a gennaio). Anche nell aggregato servizi destinabili alla vendita le variazioni settoriali sono decisamente differenziate: infatti nei settori commercio, pubblici esercizi, alberghi e servizi privati si osserverebbe nel semestre una decisa accelerazione della crescita retributiva: nel primo settore dal 2,9 per cento a agosto al 5,1 per cento a gennaio; nel secondo dal 2,9 per cento al 4,3 alla fine del periodo. Situazione completamente opposta, si registrerebbe invece, nel settore dei trasporti comunicazioni e attività connesse nel quale il tasso di crescita quasi si dimezza nel semestre (4,0 per cento ad agosto a fronte del 2,6 per cento a gennaio 2005). Infine, nella pubblica amministrazione, in assenza di rinnovi, si osserverebbe un calo del tasso di crescita tendenziale: dal 2,2 per cento previsto ad agosto al 2,0 per cento di gennaio

9 Tabella 4. Contratti in vigore alla fine di luglio che rimarranno tali nel periodo luglio - gennaio 2005 in ciascun settore di attività economica. Valori percentuali (a) Rami e settori di attività economica Ago. Set. Contratti in vigore Ott. Nov. Dic. Gen Contratti scaduti da oltre 3 mesi a fine luglio Contratti scaduti da oltre 3 mesi a fine gennaio 2005 Agricoltura 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Industria 97,5 97,5 97,5 97,0 97,0 56,6 0,2 3,0 Industria in senso stretto 97,2 97,2 97,2 96,6 96,6 50,2 0,2 3,4 Edilizia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 71,2 71,2 71,2 71,2 71,2 58,1 28,5 28,8 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 48,5 48,5 48,5 48,5 48,5 0,2 50,3 51,5 Credito e assicurazioni 12,9 12,9 12,9 12,9 12,9 12,9 87,1 87,1 Servizi privati 85,6 85,6 85,6 85,6 85,6 78,5 14,4 14,4 Attività della pubblica amministrazione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 100,0 Totale economia 63,7 63,7 63,7 63,5 63,5 44,2 35,4 36,5 (a) Incidenze percentuali rispetto al proprio settore, determinate sulla base dei monti retributivi contrattuali. Tabella 5. Variazioni percentuali tendenziali degli indici delle retribuzioni contrattuali orarie previste per i sei mesi successivi, sulla base degli aumenti programmati dai contratti vigenti alla fine di luglio, in ciascun settore di attività economica Rami e settori di attività economica Ago. Variazioni percentuali tendenziali Set. Ott. Nov. Dic. Gen Media del semestre agosto 04- gennaio 2005 (a) Agricoltura 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,2 Industria 2,6 2,6 2,6 2,7 3,2 3,6 2,9 Industria in senso stretto 2,3 2,2 2,3 2,4 3,0 3,6 2,6 Edilizia 5,2 5,2 5,2 5,1 5,1 4,0 5,0 Servizi destinabili alla vendita 2,9 2,7 2,7 2,7 3,7 3,6 3,1 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 2,9 3,3 3,3 3,3 5,1 5,1 3,8 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 4,0 2,8 3,1 3,1 3,1 2,6 3,1 Credito e assicurazioni 1,4 1,4 0,8 0,8 0,8 1,0 1,1 Servizi privati 2,9 2,8 3,0 2,8 4,3 4,3 3,4 Attività della pubblica amministrazione 2,2 2,2 2,2 2,2 2,1 2,0 2,2 Totale economia 2,6 2,5 2,5 2,6 3,0 3,2 2,8 (a) Tasso di variazione tra la media del semestre e il corrispondente valore dell'anno precedente. 9

10 Analisi della tensione contrattuale Conflitti di lavoro Tensione contrattuale e conflitti di lavoro Le successive tabelle 6 e 7 illustrano l andamento dell indicatore di tensione contrattuale mesi di vacanza contrattuale per dipendente recentemente introdotto dall Istat. Tale indicatore è proposto in due varianti. La prima è definita come rapporto tra il monte dei mesi di vacanza contrattuale (calcolato come ammontare complessivo di mesi di vacanza contrattuale per l insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo) e i dipendenti direttamente coinvolti (indicatore specifico in tabella 6). La seconda è pari al rapporto tra il medesimo ammontare e il totale dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di riferimento (indicatore generico in tabella 7). I dati per settore di attività economica esprimono pertanto la media delle durate delle vacanze contrattuali dei contratti in essi inclusi. Il valore che si osserva in luglio per l intera economia è pari a 2,5 mesi per l indicatore generico e a 7,9 mesi per quello specifico. Relativamente al settore dell industria in senso stretto, con il recepimento del contratto del legno risulta nullo l indicatore di attesa media per dipendente, nonostante siano da rinnovare i contratti della ceramica e del tabacco (che rappresentano solo l 1,7 per cento dei dipendenti dell industria in senso stretto), per i quali l indicatore specifico fa registrare un valore pari a 1,6 mesi. Nel settore commercio, pubblici esercizi e alberghi, l entrata in vigore del nuovo accordo del commercio ha annullato entrambi gli indicatori considerati. Nel settore trasporti, comunicazioni e attività connesse, quasi tutti i contratti ancora scaduti presentano un ritardo pari a 7 mesi e di un solo mese per l accordo dei servizi portuali; l attesa media misurata dall indicatore generico è pari a 3,7 mesi, mentre è pari a 6,9 mesi per quello specifico. Infine, nonostante l accoglimento del contratto per i dipendenti delle agenzie fiscali, gli indicatori, generico e specifico, della pubblica amministrazione sono aumentati entrambi da 7,1 mesi di maggio a 7,5 mesi a luglio. Infatti, il 97,7 per cento dei dipendenti attende da 7 mesi il rinnovo del secondo biennio economico -2005, mentre per il restante 2,3 per cento deve essere ancora rinnovato anche il primo biennio (vacanza contrattuale pari a 31 mesi). Come annunciato in precedenti comunicati stampa, l'istat sta ampliando il processo di raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai conflitti di lavoro, con l'obiettivo di giungere alla diffusione di nuovi indicatori che ne forniscano una misura più precisa. A partire dal comunicato stampa relativo ai dati di febbraio è iniziata la pubblicazione di indicatori relativi alle ore non retribuite per conflitti di lavoro (espresse in termini di incidenza sul monte ore lavorate), derivanti dall'indagine mensile sul lavoro nelle grandi imprese. Inoltre, è oramai avviata la raccolta di informazioni sulla medesima variabile all'interno della nuova indagine trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate. Queste informazioni, una volta sottoposte al necessario trattamento statistico, potranno integrare o eventualmente sostituire gli indicatori, diffusi tradizionalmente nel presente comunicato, che riportano in forma aggregata le segnalazioni pervenute dalle questure. 10

11 Tabella 6. Durata media della vacanza contrattuale per i dipendenti in attesa di rinnovo in ciascun settore di attività economica Agosto -Luglio (Mesi) (a) Settori di attività economica Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 0,0 0,0 Industria 4,6 9,6 2,4 3,4 4,4 1,3 2,2 3,3 4,3 5,4 6,0 1,6 Industria in senso stretto 4,6 9,6 2,4 3,4 4,4 1,4 2,4 3,4 4,5 5,4 6,0 1,6 Edilizia 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 0,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 9,9 10,9 11,7 12,7 13,8 10,9 10,7 11,8 13,1 14,1 14,7 9,5 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 8,0 9,0 10,0 11,0 12,0 13,0 14,0 15,0 16,0 17,0 18,0 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 19,6 20,6 21,6 22,6 23,6 8,2 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 6,9 Credito e assicurazioni 20,0 21,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 Servizi privati 10,7 11,7 12,7 13,7 15,0 13,8 14,8 15,8 17,7 18,7 18,6 22,7 Attività della pubblica amministrazione 20,0 21,0 22,0 23,0 24,0 11,5 7,9 9,0 10,0 6,4 7,1 7,5 Totale economia 13,2 14,5 15,0 16,0 16,9 8,8 7,6 8,7 10,3 9,9 10,7 7,9 (a) Indicatore specifico calcolato come rapporto tra l ammontare complessivo di mesi di vacanza contrattuale per l insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo e i dipendenti direttamente coinvolti. Tabella 7. Durata media della vacanza contrattuale in rapporto alla totalità dei dipendenti in ciascun settore di attività economica- Agosto -Luglio (Mesi) (a) Settori di attività economica Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 Industria 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,5 0,9 1,3 1,1 0,5 0,3 0,0 Industria in senso stretto 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,4 0,7 1,0 0,7 0,6 0,4 0,0 Edilizia 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 0,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 5,3 5,9 6,2 6,7 7,2 7,9 7,8 8,6 9,2 9,9 10,0 2,3 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 6,1 6,8 7,6 8,4 9,1 9,9 10,6 11,4 12,2 12,9 13,7 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 3,2 3,3 3,5 3,7 3,8 4,3 1,0 1,6 2,1 2,6 3,2 3,7 Credito e assicurazioni 2,1 2,2 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 2,9 3,5 4,4 5,3 6,1 Servizi privati 7,0 7,7 8,4 9,0 9,6 10,3 11,0 11,8 12,3 13,0 11,6 3,0 Attività della pubblica amministrazione 9,1 9,6 10,0 10,5 10,5 11,5 7,9 9,0 10,0 6,4 7,1 7,5 Totale economia 4,0 4,2 4,5 4,8 4,9 5,6 4,8 5,5 5,9 5,1 5,2 2,5 (a) Indicatore generico calcolato come rapporto tra l ammontare complessivo di mesi di vacanza contrattuale per l insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo e il totale dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di riferimento. 11

12 Nel contesto del processo di revisione delle statistiche sui conflitti di lavoro, l'istat ha modificato, l'ambito di copertura dei dati basati sulle segnalazioni delle questure, limitando la diffusione alle statistiche sulle ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro. La pubblicazione dei dati relativi alla componente dei conflitti originati da cause estranee al rapporto di lavoro è, invece, sospesa sino al completamento del processo di revisione. Nel presente comunicato vengono pubblicati per la prima volta i dati parziali di maggio, aggiornando al contempo i valori precedenti con le ulteriori informazioni sopraggiunte. Nei primi cinque mesi del il numero totale di ore non lavorate per conflitti (solo per motivi legati al rapporto di lavoro) è stato di 2,7 milioni (l 1,1 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo dell anno ). Di queste, quasi il 38 per cento (pari circa un milione di ore) è da imputare a rivendicazioni economiconormative. Il valore registrato nel mese di maggio (1,5 milioni di ore non lavorate) è stato inferiore di circa il 3 per cento rispetto a quello dello stesso mese del (Tabelle 8 e 11). L'analisi secondo l'attività economica per il mese di maggio mette in luce una concentrazione di ore non lavorate nella pubblica amministrazione (con una quota del 52,5 per cento, pari a 755 mila ore) e delle industrie metallurgiche e meccaniche (con il 35,1 per cento del totale delle ore non lavorate, 505 mila ore). Tabella 8. Ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro (Migliaia) (a) Valori assoluti Variazioni percentuali Periodo 2002 (*) rispetto al 2002 rispetto al Gennaio ,1 29,5 Gennaio-Febbraio ,7 40,4 Gennaio-Marzo ,4-20,6 Gennaio-Aprile ,9 0,9 Gennaio-Maggio ,5-1,1 Gennaio-Luglio ,1 Gennaio-Luglio ,2 Gennaio-Agosto ,1 Gennaio-Settembre ,2 Gennaio-Ottobre ,9 Gennaio-Novembre ,7 Anno ,1 (a) Dati segnalati dalle questure (*) Valori provvisori 12

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