Basic Life Support Defibrillation. Basic Life Support Defibrillation

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1 Basic Life Support Defibrillation 1

2 DEFINIZION DEI CONTENUTI RIEPILOGO DEGLI ARGOMENTI OGGETTO DEL PRESENTE CORSO PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO GIURIDICO NORMATIVO MODULO TECNICO DATI STATISTICI MODULO TECNICO - DAE 2

3 PRESENTAZIONE Juri Rossetti Istruttore di BLS Certificato American Heart Association Accreditato presso C.O. Suem 118 Verona 3

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5 DEFINIZIONI AHA: American Heart Association ILCOR: International Liaison Committee on Resuscitation BLS: Basic Life Support RCP: Rianimazione Cardio-Polmonare DAE o AED: Defibrillatore Automatico Esterno PAD: Pubblic Access Defribrillator 5

6 STORIA DELLA DEFIBRILLAZIONE Il Medico e Veterinario danese Peter Christian Abildgaard si può ritenere il padre della defibrillazione, quando, alla fine del 1700, riuscì a fermare il cuore di una gallina e a farlo ripartire con una scarica elettrica; Negli anni 60, il Professor John Anderson contribuì alla creazione di quel gruppo di ingegneri biomedici che progettò il primo defibrillatore portatile al mondo presso il Royal Victoria Hospital; Tra gli anni 70 e gli anni 80 vengono messi a disposizione apparecchi sempre più leggeri e in grado di registrare su dispositivo i tracciati ECG e di connettersi via cavo telefonico a remoto per l abilitazione alla defibrillazione; Dal 1990 inizia la produzione dei DAE per l utilizzo extra-ospedaliero da parte di soccorritori non sanitari; 6

7 STORIA DELLA DEFIBRILLAZIONE Stati Uniti Seattle e Rochester sono le prime città al mondo a dotarsi di questi defibrillatori intelligenti e prima i vigili del fuoco poi i comuni cittadini cominciano ad utilizzarli e a salvare le prime vite.; L aeroporto di Chicago li sistema in dei totem uno ogni 3 minuti di passeggiata salvando circa il 70% delle persone (la sopravvivenza senza defibrillatori è inferiore all 1%); A Las Vegas li sistemano nei Casinò; Anche alla Casa Bianca ne viene posizionato uno e utilizzato su un visitatore salvandolo; Il Presidente in carica promuove una diffusione capillare di questi apparecchi; 7

8 STORIA DELLA DEFIBRILLAZIONE Italia Nel 1998 a Piacenza sono comparsi i primi defibrillatori semiautomatici affidati ai laici, a personale cioè non Sanitario: a semplici cittadini, diventando la prima città in Italia a dotarsene. Progetto P.A.D. (Pubblic Access Defibrillator) Non tutti hanno accolto con entusiasmo questa novità perché la paura che una terapia così importante sia affidata a gente giudicata inesperta è stata un limite nella diffusione del DAE; Si manifesta quindi la necessità di «normare» la materia; 8

9 MODULO GIURIDICO NORMATIVA 9

10 Legge N. 120 del 3 Aprile Utilizzo AED in ambito extraospedaliero anche da personale non sanitario ma opportunamente formato. 2. Il rilascio dell abilitazione all uso del defibrillatore verrà disciplinato sulla base dei criteri indicati dalle linee guida del Ministero della Sanità con proprio decreto. 10

11 Delibera Regionale n 619 del 22 Marzo 2002 Con la delibera n. 619 del 22 marzo 2002 la Giunta Regionale del Veneto, prima in Italia, da seguito alla Legge n 120 del 3 Aprile 2001 e promuove: Acquisto di 150 DAE per Centrali Operative SUEM 118; DAE su tutti i mezzi del SUEM; Formazione del personale non medico all'uso dei DAE; Demandare alle Aziende Ulss sedi delle Centrali Operative 118 la stipula di accordi ove sono stati allocati gli AED (Enti, Istituzioni, Società, Associazioni ecc.) FASE 1 11

12 Accordo Stato-Regioni del 27 Marzo 2003 Definizione, funzionalità operative di un AED, chi sono i soggetti titolati (rif. Art.1 Legge n 120 del 3 Aprile 2001); Manutenzione e revisione a cura dei possessori del AED; Corretta formazione da parte di istruttori qualificati e certificati da parte dei comitati tecnici regionali per l emergenza; Superamento di una prova teorico/pratica; Rilascio di certificazione nominativa valida 12 mesi; 12

13 Legge n 69 del 15 marzo 2004 E' consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico in sede intra ed extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. 13

14 Delibera Regionale n 1425 del 15 Maggio 2007 Con la delibera n. 619 del 22 marzo 2002 la Giunta Regionale del Veneto, prima in Italia, da seguito alla Legge n 120 del 3 Aprile 2001 e promuove: Di impegnare la somma di ,00 euro per l'acquisto di n. 150 DAE; Di impegnare la somma di euro ai fini della formazione di personale non sanitario all'uso dei DAE, nonché al re-training del personale già formato; Di demandare alle Aziende ULSS sedi di C.O. SUEM 118 la stipula di accordi con Enti, Istituzioni, Società ed Associazioni pubbliche e private presso cui saranno allocati i DAE loro destinati, sulle modalità d'impiego e custodia degli stessi; FASE 2 14

15 Legge 23 dicembre 2009 n 191 E' autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2010 e di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 finalizzata alla diffusione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni. Sono stabiliti i criteri e le modalita' per dotare di defibrillatori luoghi, strutture e mezzi di trasporto, entro il limite di spesa previsto dal presente 15

16 Delibera Regionale n 4282 del 29 Dicembre 2009 Regolamento per la gestione dei DAE in ambito extra-ospedaliero DEFINISCE Programma del corso - Materiali - Docenti; Autorizzazione: rilascio e validità; Re-training; Accreditamenti; Gestione dei Dae; Registri Dae ALLEGATO A 16

17 Decreto Ministeriale 18 MARZO 2011 PROMOZIONE DI PROGRAMMI PER LA DIFFUSIONE DEI DAE; INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI, EVENTI, STRUTTURE, MEZZI DI TRASPORTO IDONEI; MODALITA DI FORMAZIONE DEGLI ADDETTI; (Allegato A) STABILISCE L'EROGAZIONE ALLE REGIONI DI IMPORTI FINALIZZATI ALL'ATTUAZIONE DI UN PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE SUL TERRITORIO DEI DAE, CHE PER LA REGIONE DEL VENETO AMMONTANO A COMPLESSIVI EURO ,00. (Allegato B) 17

18 Decreto Legge 13 Settembre 2012 Art 7 comma 11 prevede: GARANZIE SANITARIE MEDIANTE L'OBBLIGO DI IDONEA CERTIFICAZIONE MEDICA, NONCHE' LINEE GUIDA PER L'EFFETTUAZIONE DI CONTROLLI SANITARI SUI PRATICANTI AL FINE DI SALVAGUARDARE LA SALUTE DEI CITTADINI CHE PRATICANO UN'ATTIVITA' SPORTIVA NON AGONISTICA O AMATORIALE DOTAZIONE E IMPIEGO, DA PARTE DI SOCIETA' SPORTIVE SIA PROFESSIONISTICHE CHE DILETTANTISTICHE, DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI E DI EVENTUALI ALTRI DISPOSITIVI SALVAVITA. DECRETO BALDUZZI 18

19 Decreto Legge 24 APRILE 2013 Decreto Legge 24 aprile 2013 art. 5 stabilisce: Che le società sportive dilettantistiche e le società sportive professionistiche debbano dotarsi di DAE Evidenzia l'opportunità di dotare, sulla base dell'afflusso di utenti e di dati epidemiologici, di un defibrillatore anche i luoghi quali centri sportivi, stadi palestre ed ogni situazione nella quale vengono svolte attività in grado di interessare l'attività cardiovascolare. 19

20 Circolare Ministeriale n Maggio 2014 EVIDENZIA Disomogeneità presente tra le Regioni relativamente ai criteri individuati per l erogazione dei corsi e, in particolare, per il riconoscimento e/o accreditamento di soggetti/enti formatori presenti su tutto il territorio nazionale. Aumento del personale laico anche grazie al D.M. 24 Aprile 2013 DIRETTIVE 1. Riconoscimento e/o accreditamento dei soggetti/enti erogatori 2. Soggetti/enti titolati all erogazione dei corsi 3. Adempimenti dell organizzatore del corso 4. Revoca del riconoscimento e/o accreditamento 5. Caratteristiche del corso di formazione BLSD per non sanitari 6. Rilascio dell autorizzazione all uso del DAE 7. Validità e durata dell autorizzazione all uso del DAE 8. Registrazione dei DAE e coordinamento dell attività 20

21 Circolare Ministeriale n Maggio 2014 che il riconoscimento/accreditamento di un soggetto da parte di una Regione da diritto ad essere inserito, su richiesta, nell'elenco degli enti riconosciuti/accreditati da altre regioni che la Regione può delegare ai soggetti formatori accreditati il rilascio delle autorizzazioni alle persone formate che, ferma restando l'esigenza di in re-training periodico, l'autorizzazione all'uso del DAE rilasciata a personale non sanitario ha durata illimitata. 21

22 Accordo Stato-Regioni n 127 del 30 LUGLIO 2015 RIORDINO IN MATERIA DI RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI ABILITATI ALL EROGAZIONE DI CORSI FINALIZZATI AL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE ALL IMPIEGO DEL DEFIBRILLATORE AUTOMATICO ESTERNO; 22

23 QUADRO NORMATIVO NEI LUOGHI DI LAVORO NON C'È OBBLIGO DI PREDISPORRE DI DEFIBRILLATORI NEI LUOGHI DI LAVORO, MA LA LORO PRESENZA È SICURAMENTE UNA MISURA FONDAMENTALE DI PREVENZIONE DA RISCHI CARDIOVASCOLARI QUALI FIBRILLAZIONE / ARRESTO CARDIACO (VEDASI FACSCHEET DI INAIL 2016). EVENTUALI AMBITI DI DISLOCAZIONE: NELLE AREE DOVE SONO PRESENTI APPARECCHI ELETTRICI; NEI LUOGHI DI LAVORO ALL APERTO, DOVE POSSONO CADERE FULMINI O DOVE SI LAVORA SU LINEE ELETTRICHE; IN ZONE ISOLATE DOVE È PIÙ DIFFICILE FAR ARRIVARE I SOCCORSI COME IMPIANTI DI PERFORAZIONE, CANTIERI DI COSTRUZIONE, PIATTAFORME MARINE ECC.; IN LUOGHI DI TRANSITO O PERMANENZA DI MOLTE PERSONE; 23

24 DATI STATISTICI 24

25 DEFINIZIONI Morte Cardiaca Improvvisa? Infarto Miocardico Acuto (ca 80% di questa patologia esita in MCI) Fibrillazione Ventricolare Tachicardia Ventricolare senza Polso 25

26 DATI STATISTICI Circa 1 persona su 1000 abitanti perde la vita a causa di MORTE CARDIACA IMPROVVISA; In Italia si stimano i casi nell anno 2018 pari a circa; Nel 3-5% dei casi vengano colpiti i BAMBINI (ca. 2000/anno); Perdita di capacità cognitive sensoriali 10% ogni minuto senza BLS; Percentuale di sopravvivenza con utilizzo di DAE nei primi 5 minuti dall evento tra il 65-70%; 26

27 FATTORE TEMPO Perdita di capacità cognitive sensoriali 10% ogni minuto senza BLS S O P R A V V I V E N Z A 27

28 DATI STATISTICI 28

29 MODULO TECNICO DAE 29

30 Il primo defibrillatore portatile venne costruito in Irlanda del Nord e pesava 50 Kg. Oggi il peso si è abbassato progressivamente sino ad arrivare ai 1/2 kg dei nostri giorni. L energia utilizzata sviluppa un onda bifasica ovvero caratterizzata da corrente bidirezionale che si adatta all impedenza trans-toracica del paziente; a differenza di quella monofasica si può ottenere più energia a Joule più bassi, riducendo i danni miocardici e cerebrali. Oggi vengono utilizzati essenzialmente due tipi di defibrillatori: Manuale Semiautomatico o DAE 30

31 IL DEFIBRILLATORE O DAE Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di riconoscere e interrompere tramite l'erogazione di una scarica elettrica le aritmie maligne responsabili dell'arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso. 31

32 IL DEFIBRILLATORE O DAE 32

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34 ASPETTI GIURIDICI SULL UTILIZZO DEL DAE NESSUN MARGINE DI DISCREZIONALITÀ ALL OPERATORE; L ATTO MEDICO NON PROMANA DALL OPERATORE, MA DALLA MACCHINA QUINDI NON VI E REATO DI ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE MEDICA (ARTICOLO 348 C.P.); SOCCORSO DI NECESSITA (ART. 593 C.P.) OMISSIONE DI SOCCORSO; DOVERE GIURIDICO E MORALE CHE STABILISCE LA NON PUNIBILITA (ART. 51 E ART.54 C.P.) PERCIÒ SE L OPERATORE È IN GRADO DI UTILIZZARE IL DAE E NON POSSIEDE L AUTORIZZAZIONE, HA COMUNQUE L OBBLIGO DI UTILIZZARLO PER SALVARE LA VITA DELLA PERSONA IN ARRESTO CARDIACO; 34

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