SCHEMA DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
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- Leona Romagnoli
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1 SCHEMA DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE per la redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale CONSIDERATA la necessità di attivare la procedura concertata tra il Comune di Bovolone e la Regione per la formazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell art. 15 della LR 11/2004, viste le condizioni di omogeneità relative a: struttura insediativa; struttura geomorfologia; caratteristiche storico-culturali; ambiente e paesaggio; ecc. VISTO l art.15 della LR 11/2004; VISTA la DGR n del 8/10/2004, con la quale vengono adottati gli atti di indirizzo di cui all art. 50 della LR 11/2004; VISTA la deliberazione di giunta del Comune di Bovolone n. 27 del , con la quale viene adottato il Documento Preliminare; VISTO il parere ai sensi della D.G.R.V. n 791 del 31/03/2009 della Commissione regionale per la VAS, in data, n. / ; VISTA la nota n. in data del Dirigente della Direzione Urbanistica della Regione Veneto; SI STABILISCE: 1. che l Accordo interviene tra: a) La Regione Veneto quale ente attualmente competente all approvazione del Piano; b) il Comune di Bovolone quali ente competente alla gestione della pianificazione comunale. 2. che l Accordo riguarda la redazione in forma concertata del Piano di Assetto Territoriale Comunale che presenta i seguenti elementi: a) Inquadramento fisico morfologico e territoriale (descrizione generale) b) Contenuti e finalità del Piano di Assetto del Territorio: Contenuti : Il Piano di Assetto Territoriale Comunale è lo strumento di pianificazione urbanistica, che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio, al fine di perseguire la tutela dell integrità fisica ed ambientale, nonché dell identità culturale e paesaggistica dello stesso. 1
2 Il Piano interessa ambiti comunali omogenei per caratteristiche insediativostrutturali, geomorfologiche, storico-culturali e ambientali, o concerne ipotesi progettuali che, per dimensione o rilevanza territoriale, incidono significativamente sulle previsioni strutturali dei comuni circostanti e rappresenta una interpretazione del paesaggio riconosciuto. Il Piano di Assetto Territoriale Comunale è redatto in conformità: ai contenuti di cui alla LR11/2004, agli specifici atti di indirizzo, alle direttive urbanistiche regionali del Piano /Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC); agli indirizzi e politiche urbanistiche espressi dalle comunità locali. Finalità : Il Piano di Assetto Territoriale Comunale informa le proprie scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata, armonica e policentrica ed uno sviluppo adeguato a soddisfare le esigenze socio-economiche del presente, senza compromettere la conservazione e l utilizzo futuro delle risorse del territorio, in particolare di quelle non riproducibili. In particolare si propone di soddisfare le esigenze delle comunità perseguendo: - la salvaguardia delle qualità ambientali, culturali ed insediative del territorio al fine della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni naturali, culturali, architettonici ed archeologici; - la tutela delle identità storico-culturali, la qualità e differenziazione dei paesaggi urbani ed extraurbani, al fine di realizzare la riqualificazione degli insediamenti storici ed il recupero del patrimonio edilizio ed ambientale, nonché il miglioramento della qualità degli insediamenti esistenti e del territorio non urbanizzato; - la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all uso del territorio e delle sue risorse, al fine di garantire la sicurezza degli abitati e la difesa idrogeologica dei suoli. Il piano assicura inoltre la tutela e valorizzazione dei valori paesistici riconosciuti, nonché la riqualificazione delle parti compromesse o degradate e l attestazione di eventuali nuovi valori paesistici coerenti con quelli riconosciuti ed integrati con lo sviluppo economico e sociale sostenibile. Le determinazioni del piano sono informate ad una approfondita e sistematica conoscenza di tutte le componenti strutturali del territorio di origine naturale ed antropica, finalizzate all individuazione delle risorse identitarie ed alle loro correlazioni e integrazioni. Il Piano di Assetto Territoriale Comunale individua al proprio interno gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO), per caratteristiche geomorfologiche, ambientali, paesaggistiche, storico-culturali o insediativo-strutturali. Definisce inoltre ambiti di tutela, valorizzazione e riqualificazione del territorio in funzione del livello di integrità e rilevanza dei valori paesistici, al fine di permettere una lettura integrata delle componenti strutturali del territorio ed dei valori del paesaggio. 3. di prendere atto del Documento Preliminare adottato con deliberazione di giunta n. 27 del ; 4. di prendere atto delle modalità per la formazione del quadro conoscitivo e delle banche dati, ai sensi dell art. 50 lett. a) e f) e degli atti di indirizzo adottati con DGR 3178 del 8 ottobre 2004 ed integrati con DGR n del 9 dicembre 2009 e successive variazioni, e precisamente: a) Si ritiene utile precisare che il quadro conoscitivo, necessario alla redazione del PAT, debba essere rapportato alle specifiche caratteristiche del territorio, 2
3 attraverso una lettura multidisciplinare che consenta di pervenire ad una valutazione critica nell impiego dei dati, finalizzata a definire appunto le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili, e le condizioni di fragilità ambientale ; b) La formazione del Quadro Conoscitivo deve intendersi come la costruzione di un catalogo delle informazioni associate alle competenze dei tre principali soggetti istituzionali (Comune, Provincia e Regione), organizzato e sistematizzato al fine di documentare il complesso delle conoscenze territoriali disponibili ai diversi livelli. c) La formazione del Quadro Conoscitivo deve necessariamente esplicitarsi nelle forme e nei contenuti, secondo le caratteristiche di ogni singolo ambito e livello territoriale esaminato, proponendo una lettura del territorio e delle sue componenti attraverso la compilazione delle seguenti matrici: 1. INFORMAZIONI TERRITORIALI DI BASE 2. ARIA 3. CLIMA 4. ACQUA 5. SUOLO E SOTTOSUOLO 6. BIODIVERSITA' 7. PAESAGGIO 8. PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO 9. INQUINAMENTI FISICI 10. ECONOMIA E SOCIETA 11. PIANIFICAZIONE E VINCOLI Tali matrici e i tematismi che le compongono dovranno essere strutturati seguendo le specifiche tecniche per la creazione delle banche dati e dei relativi metadati, secondo le indicazioni, previo accordo sulle eventuali modifiche ed integrazioni, della Direzione Urbanistica, avendo come riferimento l atto di indirizzo di cui all art. 50 lettere a) e f) della LR 11/04. d) Sulla scorta del presente accordo il progetto dovrà indicare, con riferimento alle matrici di cui alla precedente lettera c), quali dati sono propedeutici alle strategie di progetto del territorio in oggetto, e quali sono invece indifferenti a tale scopo. 5. di prendere atto che la redazione degli elaborati dovrà attuarsi in riferimento agli atti di indirizzo di cui alle lettere a) e g) dell art. 50 della LR 11/2004 e che dovranno essere redatti, almeno, i seguenti elaborati: a) relazione generale contenente gli esiti della concertazione e le valutazioni di sostenibilità, oltrechè la sintesi del quadro conoscitivo; b) relazione di progetto che esponga la sostenibilità delle scelte progettuali; 3
4 c) relazione sintetica per l immediata lettura delle scelte e degli obiettivi del PAT e che riporterà in quali elaborati e norme sono trattate le diverse tematiche affrontate; d) Norme tecniche; e) TAV. 1 Carta dei vincoli e della Pianificazione Territoriale; f) TAV. 2 Carta delle Invarianti; g) TAV. 3 Carta delle Fragilità; h) TAV. 4 Carta della Trasformabilità; i) banca dati alfa numerica e vettoriale di cui all art. 13, 3 comma lettera d), della LR 11/04; j) altre elaborazioni che si ritengano necessarie; 6. di prendere atto del seguente programma dei lavori: a) sottoscrizione dell accordo di pianificazione entro il mese di. (specificare); b) presa d atto con deliberazione di Giunta Comunale dell espletamento della fase di concertazione relativa al documento preliminare, prevista dall art. 5, attraverso l approvazione di apposita relazione che esponga le risultanze della concertazione e proponga il recepimento di eventuali modifiche al documento preliminare. Tale fase dovrà concludersi entro (specificare) mesi dalla sottoscrizione ; c) redazione degli elaborati definitivi costituenti il PAT/PATI, incluso l elaborato di cui alla lettera i) del precedente punto 5) ed il Rapporto Ambientale, entro (specificare) mesi dal punto precedente; d) adozione del PAT/PATI da parte dei Consiglio Comunale entro (specificare) mesi dal punto precedente; e) convocazione della conferenza di servizi entro (almeno 3) mesi dall espressione del parere della Commissione VAS e della validazione del Quadro Conoscitivo del PAT per l esame delle osservazioni e l approvazione del piano; f) ratifica da parte della Giunta Regionale entro un mese dalla conferenza di servizi conclusiva. 7. di stabilire che al presente accordo di pianificazione sarà data pubblicità attraverso avvisi pubblici, a mezzo stampa, via internet e mediante invio alle principali associazioni di settore; 8. obblighi reciproci a) La Regione si impegna a promuovere e a coordinare i rapporti con le singole amministrazioni locali nella redazione del Piano urbanistico in forma concertata, verificando gli indirizzi metodologici preliminari e definendo i contenuti e gli 4
5 elaborati del Piano di Assetto del territorio. Il Gruppo di Progettazione sarà composto da personale regionale della Direzione Urbanistica affiancato dalle strutture tecniche comunali incaricate, ovvero da altri tecnici allo scopo designati dalle amministrazioni comunale; b) Il Comune si impegna a : rendere disponibili i dati e la documentazione inerente il territorio e lo stato della pianificazione, in loro possesso, nonché eventuali studi ed altro materiale conoscitivo che possa essere di supporto alla redazione dei documenti del PAT/PATI. fornire la collaborazione degli uffici comunali nell attività di pianificazione. 9. valutazione delle osservazioni: le osservazioni presentate durante il periodo di pubblicazione e deposito, dovranno essere valutate in conferenza di servizi. Alla conferenza di servizi oltre al rappresentante del Comune interessato e al rappresentante della Regione, potranno essere presenti i rappresentanti degli enti pubblici che detengano specifiche competenze disciplinari o che sono coinvolti nel procedimento di approvazione. Le osservazioni accoglibili dovranno configurarsi come osservazioni portatrici di interessi collettivi, coerenti con gli obiettivi del documento preliminare e tendenti a proporre ipotesi di miglioramento del piano. L accoglimento di tali osservazioni non comporta la ripubblicazione del piano che dovrà invece avvenire nei seguenti casi: a) inserimento di previsioni in contrasto con gli obiettivi del documento preliminare; b) aumento della capacità insediativa complessiva del piano al di fuori delle tolleranze dimensionali definite nella valutazione di sostenibilità del PAT/PATI; c) stralcio di specifiche previsioni progettuali di livello strutturale contenute nel piano o inserimento di nuove previsioni di livello strutturale; d) modifica sostanziale o stralcio di ambiti soggetti a specifica trattazione disciplinare atta a garantire la tutela e conservazione delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali. 10. gli interessati sottoscrivono il presente accordo a) Regione Veneto b) Comune di Bovolone;, lì 5
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