Economia del Lavoro 2010
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- Michelangelo Cicci
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1 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 7-1 La distribuzione del salario - Introduzione -La distribuzione del salario e del reddito 1
2 Introduzione Nel mkt del lavoro nazionale non esiste un unico salario, bensì una pluralità di livelli salariali: condizioni di lavoro eterogenee fanno emergere differenziali salariali compensativi esiste un mkt del lavoro per i lavoratori qualificati e uno per i non qualificati: a diversi livelli di istruzione corrispondono diversi salari le istituzioni hanno un ruolo importante: il salario varia a seconda che ci sia o meno un sindacato. 2
3 Introduzione Siamo quindi di fronte alla distribuzione di frequenza di una variabile casuale, il salario, che è determinata dall interazione tra D e S di lavoro. Una caratteristica fondamentale della distribuzione dei salari è il livello di disuguaglianza, che si misura con indicatori di dispersione: la varianza o l indice di Gini. Un certo livello di disuguaglianza nella distribuzione del reddito tra i diversi lavoratori sarà sempre presente. 3
4 Introduzione La dispersione salariale riflette due realtà. Esistono differenze nella produttività dei diversi lavoratori (dovute al KU, ma non solo) : tanto maggiori saranno queste differenze, tanto più diseguale sarà la distribuzione del salario. Il rendimento del K umano dei lavoratori varia tra diversi mercati e nel tempo, in risposta a variazioni di domanda e offerta di specifiche competenze. In tutti i paesi industrializzati, la distribuzione dei salari mostra una lunga coda destra (i più alti livelli salariali): pochi lavoratori ottengono una quota molto 4 grande dei redditi complessivi del mkt del lavoro.
5 Introduzione La distribuzione dei redditi sia in Italia che negli US è cambiata a partire dagli anni Ottanta. E aumentata la disuguaglianza: 1) tra qualificati e non e 2) all interno di gruppi di lavoratori con qualifica omogenea. Perché è aumentata? Non esiste un unico fattore: cambiamenti istituzionali del mkt del lavoro e condizioni economiche interagiscono. Per i Paesi europei, e l Italia l incremento della disuguaglianza dei salari negli ultimi due decenni è 5 meno netto di quello degli US.
6 Introduzione Inoltre i differenziali salariali tra i lavoratori permangano di generazione in generazione: i genitori si preoccupano del benessere delle generazioni successive e investono risorse notevoli nella formazione del k umano dei loro figli. correlazione positiva tra le retribuzioni dei genitori e quelle dei figli: parte della dispersione salariale della generazione attuale verrà mantenuta nella successiva. Fig. 7.1: La distribuzione del salario (settimanale) Confronto US 2002 Italia 2004 Stesse caratteristiche qualitative della distribuzione nei 2 paesi (quantitativamente ): 1) molta dispersione salariale; 2) asimmetria. 6
7 La distribuzione dei salari settimanali a tempo pieno (maschi) Stati Uniti 2002 Italia 2004 Fig Negli Stati Uniti nel 2002, il salario medio settimanale era 775$ e il salario mediano 600$. 1) esiste molta dispersione salariale 2) la distribuzione salariale non è simmetrica, ha una lunga coda a destra. Lo stesso troviamo nel pannello di destra per l Italia nel Con una distribuzione asimmetrica a destra la maggior parte dei lavoratori guadagnano salari bassi e pochi lavoratori nella coda alta della distribuzione ricevono una quota sproporzionatamente alta 7 dei compensi
8 La distribuzione del salario e del reddito Tab. 7-1: la distribuzione dei redditi familiari tutte le fonti di reddito) a livello internazionale (da grosse differenze nelle distribuzioni del reddito delle famiglie nei diversi paesi: il 10% più ricco riceve il 30,5% del reddito totale negli US, il 22,6% in Belgio, il 28% in Germania e l Italia e 41,6% per il Messico. il 10% delle famiglie più povere riceve solo l 1,8% del reddito negli US, l 1,9% in Italia, tra il 2 e il 3% in Canada e nel Regno Unito, l 1,1% in Cile. 8
9 La distribuzione del salario e del reddito PAESI % reddito nazionale che va al 10% delle famiglie più povere % reddito nazionale che va al 10% delle famiglie più ricche Australia 2,0 25,4 Austria 2,3 22,4 Belgio 2,9 22,6 Canada 2,7 23,9 Cile 1,1 45,4 Republica Dominicana 2,1 37,9 Francia 2,0 25,1 Germania 3,7 28,0 Guatemala 1,6 46,0 Ungheria 4,1 20,5 India 3,5 33,5 Israele 2,4 28,2 Italia 1,9 27,4 Messico 1,2 41,6 Norvegia 4,1 21,8 Svezia 3,4 20,1 Regno Unito 2,1 27,5 Stati Uniti 1,8 30,5 Tabella 7 1 Differenze nella struttura salariale a livello internazionale Fonte: World Bank, World Development Indicators, CDROM
10 La distribuzione del salario e del reddito Il modello del k umano è utile per studiare la distribuzione del salario : 1. se i lavoratori più giovani accumulano competenze e rinunciano a guadagni, mentre i lavoratori più anziani ricevono i rendimenti dei loro investimenti => differenziali salariali 2. la regola: lavoratore investe in k umano finchè MR(% marginale di rendimento) = r(tasso di sconto) => distribuzione w asimmetrica, anche se la distribuzione delle capacità/titoli di studio della 10 popolazione fosse simmetrica.
11 La distribuzione del salario e del reddito Hip.: la forza lavoro è composta per 1/3 da non qualificati, 1/3 da poco qualificati e 1/3 da molto qualificati/istruiti: la distribuzione dei titoli di studio è simmetrica. Hip.: tutti hanno lo stesso tasso di sconto => 1/3 «incapaci», 1/3 «poco capaci», 1/3 «molto capaci» (fig. 7-2) MRRL = MR per non abili => HL unità di k umano (non qualificati MRR* = MR per poco abili => H* unità di k umano (poco qualificati) MRRH = MR per molto abili => HH unità di k umano (molto qualificati) 11
12 La distribuzione del reddito per lavoratori di diversa abilità Fig MRRL è il tasso marginale di rendimento per lavoratori con bassa abilità che acquisiscono HL unità di capitale umano mentre MRRH è il tasso marginale di rendimento per lavoratori ad elevata abilità che acquisiscono HH unità di capitale umano: i lavoratori molto abili guadagnano di più di quelli meno abili sia perché sono più abili sia perché investono di più in capitale umano. La correlazione positiva tra abilità e capitale umano allunga la distribuzione del reddito, creando 12 una asimmetria a destra nella distribuzione.
13 La distribuzione del salario e del reddito I lavoratori molto qualificati, avranno salari più alti di quelli a bassa qualifica per due ragioni: guadagnerebbero di più anche se entrambi i gruppi acquisissero la stessa quantità di k umano, dato che l abilità la produttività e i guadagni. guadagnano di più perché investono di più nel k umano rispetto ai meno capaci: la correlazione positiva tra qualifica e investimenti in k umano allunga la distribuzione dei salari (asimmetrica a 13 destra).
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